Vai al contenuto

Una Storia di Miniere e Draghi — Gioco


Mythrandir

Messaggio consigliato

@Pippomaster92 @Ottaviano @MattoMatteo @Cronos89

Spoiler
 
 
 
 
Spoiler

Due regole due di formattazione dei post. Cominciate sempre con il nome del vostro PG, in grassetto sottolineato. Il parlato in Comune scrivetelo in grassetto, i pensieri in corsivo blu, e le descrizioni delle vostre azioni in gioco come testo normale. 

Se volete parlare in un altra lingua che conoscete, cambiate il colore del vostro testo e usate sempre quel colore per quella lingua. Se volete parlare sottovoce, usate il grigio.

In spoiler mettete la descrizione meccanica delle vostre azioni.

E ora, si comincia!

È una mattina di primavera a Neverwinter quando vi incontrate con Gundren Rockseeker per discutere del lavoro per cui vi ha ingaggiato la sera precedente. Il sole risplende, caldo, sulla superficie del fiume che dona il nome alla città e che scorre pigro verso il porto. Le strade, i vicoli e le piazze del Gioiello del Nord sono, come sempre, affollate di una moltitudine operosa e cosmopolita di artigiani, garzoni di bottega, massaie, mercanti, guardie cittadine, venditori ambulanti, e visitatori dai quattro angoli del Faerun.

spacer.png

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Siete arrivati in città seguendo strade diverse e con scopi diversi. La ricerca di lavoro, che vi accomuna a vostra insaputa, vi ha spinto a seguire le indicazioni trovate su un manifesto affisso attorno al quartiere del porto e più o meno lungo ogni strada importante della città che invitata avventurieri d’esperienza a mettersi in contatto con Gundren Rockseeker alla Taverna del Legno Marino per un lavoro ben retribuito. Quando vi siete presentati alla taverna, c’erano diversi aspiranti avventurieri in fila per parlare con Rockseeker. Il committente, che si è rivelato essere un nano, ha passato in rassegna tutti quanti i venti e più mercenari presentatisi, prima di selezionare voi quattro e spedire gli altri a casa a mani vuote. Conclusa la selezione, il sole già tramontava ed il nano vi ha quindi dato appuntamento per l’indomani nello stesso luogo per discutere i dettagli dell’affare.

Dopo una notte di riposo in una delle molte locande della città, chi in coppia chi da solo, vi siete recati alla Taverna del Legno Marino. Situata nell’Enclave del Protettore, la taverna è un rispettato e ben rinomato locale dove intrattenere conversazioni d’affari. Alla spicciolata, entrate nella sala comune ormai familiare e, al menzionare il nome di Rockseeker ad una delle cameriere, venite indirizzati verso un parlatorio privato sul retro della sala comune. 

Gundren è già qui, intento a osservare alcune carte e mappe. Il nano è vestito in abiti semplici ma di buona fattura: il fisico possente da minatore è evidente sotto la camicia di cotone chiaro tessuto spesso, coperta in parte da una folta e lunga barba color del legno antico, i cui vari ciuffi sono ordinatamente raccolti in numerosi piccoli anelli di bronzo. I capelli, che mostrano un inizio di calvizie sulle tempie, sono pettinati all’indietro e tenuti a media lunghezza. Una grossa cicatrice attraversa l’occhio sinistro del nano, che però è ancora funzionante. 

Su un bancone separato, addossato al muro, è servita in bella mostra un’abbondante colazione. Bene arrivati. Vi saluta il nano. Servitevi pure - Gundren non alza lo sguardo dalle carte - si parla meglio a stomaco pieno.

spacer.png

Una volta che tutti siete arrivati, vi siete serviti, e avete preso posto attorno al tavolo, il nano mette ordine nelle carte e mappe, per poi alzare lo sguardo per osservarvi.

Bene, direi che ci siamo tutti. - bofonchia, grattandosi il mento - Allora, come ho detto a ciascuno di voi, il lavoro è piuttosto semplice. Mi serve un gruppo di persone affidabili e in grado di badare a sé stessi per scortare un carro di provviste e utensili fino a Phandalin, una cittadina di frontiera ristabilita da poco che dista un’ottantina di miglia da Neverwinter. Il carro e le mercanzie sono già pronti nelle stalle di questa taverna. Lo porterei io ma mi sono giunte notizie da Phandalin che richiedono la mia immediata attenzione e deve viaggiare più rapidamente.

Se siete ancora interessati, la paga è di dieci monete d’oro per il viaggio, pagata alla consegna del carro e dei suoi contenuti intatti - lo sguardo pungente sottolinea l’ultima parola - ad Elmar Barthen, il proprietario del Emporio di Barthen a Phandalin. A meno che non abbiate altri affari in città, vi inviterei a partire oggi stesso. Come detto, sono circa 80 miglia fino a Phandalin: un viaggio piuttosto semplice,  lungo lAlta Strada fino all’incrocio con il Sentiero per Triboar verso Est, prima di imboccare il sentiero per Phandalin verso Sud. Parte del tragitto, soprattutto lungo il Sentiero per Triboar, però, non è in ottime condizioni. VI ci vorranno almeno un paio di giorni, per non affaticare i buoi o danneggiare il carro. 

Io vi precederò a cavallo assieme ad un mio amico fidato, Sildar Hallwinter. Se tutto va bene, vi rivedrò a Phandalin fra tre o quattro giorni.

Questo è il piano ma, si sa, nessun piano resiste al mondo reale. - il nano ridacchia una risata rauca e amara - Vedremo come andrà. Ora, piuttosto, ditemi di voi. Cosa vi porta a Neverwinter? E da dove venite? Vi sto affidando un certo capitale e, benché sembriate tipi a posto e in grado di fracassare teste all’occorrenza, vorrei sapere di più su chi sto per assumere.

Tutti

Spoiler

Includete una descrizione del vostro personaggio nel primo post, grazie :) 

 

Modificato da Mythrandir
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Dakkar

Il primo ad accettare l'invito è un'umano alto 6 piedi e un quarto, muscoloso e massiccio, con mani grandi come badili, il corpo coperto da cima a fondo di cicatrici e ustioni, e capelli rasta neri lunghi fino alle spalle.
Indossa ampi pantaloni bianchi, e una casacca verde lunga fino al ginocchio, con le maniche arrotolate, che lascia scoperti i bicipiti e il torace; completano il suo abbigliamento un'ampia cintura di cuoio con una grossa fibbia di bronzo, degli stivali di cuoio coperti di placche di bronzo, e dei guanti d'arme di cuoio coperti di placche di bronzo.
Il suo volto è coperto da una maschera di cuoio dipinta di bianco, che lascia scoperti solo occhi, bocca, e mento; la sera prima un'avventore ubriaco gliel'aveva sfilata, rimediando un cazzotto nello stomaco che l'aveva sollevato da terra di quasi un'intero piede e che l'aveva lasciato boccheggiante per diversi minuti; in quel frangente avete potuto vedere chiaramente che il viso è deturpato quanto il resto del corpo, soprattutto un'ampia ustione attorno all'occhio sinistro; l'unica persona rimasta indifferente allo spettacolo è la ragazza con cui era entrato nella taverna, e con cui ha chiacchierato tutto il tempo come se fossero vecchi amici.
Dopo aver preso una porzione di cibo adatta alla sua stazza, ma composta da alimenti semplici (pane, marmellata, formaggio, e acqua), l'uomo si presenta.

"Il mio nome è Dakkar" dico con voce roca e profonda, mentre Gundren alza un sopracciglio con aria sorpresa.
"Sono stato allevato in un monastero in cui si adora la Triade" alludendo al gruppo di divinità comprendente Ilmater, Torm e Tyr, come si evince anche dal simbolo sacro che pende dal rosario di legno attorno al mio collo "e in cui sono stato addestrato al combattimento a mani nude; mi sono offerto per l'incarico perchè voglio mettermi alla prova e migliorare le mie capacità, e perchè voglio sconfiggere il male in ogni sua forma."
Osservo il nano, e continuo "Il fatto che ti servano 4 mercenari per scortare un carro di merci, significa probabilmente che ti aspetti guai... siano essi mostri o briganti, per me è del tutto indifferente."

 

@tutti

Spoiler

Per chi conosce il nanico, Dakkar significa:

Spoiler

Nessuno

Come corporatura e vestiti, l'ispirazione è Demetheus (dal fumetto su "Exalted"), ma con capelli rasta.
Per le cicatrici, pensate a quelle di Vash the Stampede (dal manga/anime "Trigun"), ma senza placche metalliche.
L'ustione sull'occhio è spudoratamente copiata da quella del principe Zuko (dal cartone "Avatar: thr last airbender").
La maschera è simile a quella di Lan Fan (dal manga/anime (Fullmetal Alchemist"), ma tutta bianca e senza pezzo sul mento.
Il simbolo sacro della Triade è un Triskelion modificato, con ognuna delle tre "gocce" di un colore differente: rosso per Ilmater, bianco per Torm, e blu per Tyr.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Xarvir

Oramai i fondi iniziavano a scarseggiare, da quando gli altri confratelli lo avevano scacciato era stato costretto a viaggiare per lo più da solo, ma stranamente in ogni città in cui andava trovava sempre le porte dei templi sbarrate. Così era finito a Neverwinter ad accettare quel lavoro. Non ne era più di tanto contentto, ma i soldi erano soldi e lo stomaco non si riempiva di certo con i libri. Ascoltò con attenzione il suo compito, ben lieto che non si trattasse di qualcosa di immorale, ma che anzi avrebbe portato benefici a molti.

Xarvir rispose al nano, sorridendo poi agli altri molto piacere, lieto di conoscervi. Mi fa piacere ci siano altri religiosi. Io sono un devoto di Oghma mostrò la catenina che portava al collo raffigurante una pergamena ho viaggiato a lungo per portare la parola del dio saggio ovunque nel mondo, ma ultimamente i fondi scrseggiano accarezzò il corvo che portava sulla spalla Preferirei non fare male a nessuno, ma se dei banditi ci attaccheranno non esiterò a combattere.

 

Aspetto

Spoiler

aa68ed0d82817573890a7d8ba69f6a7b.jpg
sulla spalla vi è posato un corvo

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Neroon Dragonslayer

Descrizione

Spoiler

Un vero abitante di Icewind Dale, Neroon è alto, massiccio e con buoni muscoli, la pelle spessa segnata da cicatrici e tatuaggi tribali, i lunghi capelli e la barba che ricadono in onde bionde come la birra chiara. 
I profondi occhi color nocciola osservano il mondo da sotto folte sopracciglia, spaccate da un naso aquilino rotto più volte.

Incurante del clima rigido, Neroon indossa abiti abbastanza scarni: pantaloni rinforzati con cuoio e pelle, stivali consumati, e un mantello per quando fa davvero freddo...evenienza piuttosto rara per lui. 

Al collo indossa una collana con i totem della sua tribù, un orso nero intagliato nella zanna di un mammut, un simbolo di Tempos e un dente di drago.

Di tanto in tanto negli occhi compare una scintilla come di fuoco, e il corpo di Neroon è un po' più caldo di quanto non ci si aspetterebbe da un umano. Egli ritiene che questi cambiamenti siano avvenuti quando ha mangiato il cuore del drago, e per questo li vede con grande stima e se ne vanta piuttosto spesso.

Il mio vagabondare mi ha spinto verso terre più interessanti e "civilizzate", come gli abitanti si ostinano a definirle. 

Neverwinter ha ben presto attirato la mia curiosità, per una lunga serie di motivi. Il più importante è anche il più impellente: ho bisogno di denaro. Quello che avevo era poco e non sono mai stato molto bravo a gestirlo. Sono certo di averlo scialacquato lungo la strada, probabilmente in troppi boccali di birra e troppe mance agli aedi che qui chiamano "bardi".

Ma ho trovato un lavoro, qualcosa che mi permetterà di pranzare per benino e soprattutto un lavoro che promette un breve viaggio: le città del sud sono belle come le donne che le abitano...ma altrettanto snervanti e avide. Dopo qualche settimana anche Neverwinter comincia a starmi stretta.

 

Così non mi faccio problemi a lavorare per questo nano, e mi presento quando mi invita ad un incontro informale. Pare che io abbia avuto l'incarico!

"Avete avuto un colpo di fortuna insperato, mastro Gundren! Davanti a voi c'è un guerriero del Nord, un fiero figlio di Tempos e un combattente valoroso. Neroon è il mio nome, del Clan dell'Orso Nero. Ah! Scortare il vostro carro sarà una passeggiata, ma in caso ci siano piantagrane sulla strada..." chiudo un pugno e piego il braccio mostrando i muscoli "Gli farò passare la voglia di attaccare briga" 

Link al commento
Condividi su altri siti

Kethra

Dopo aver atteso che tutti si presentassero, mangiando nel mentre alcune delle prelibatezze offertegli, prende parola una donna abbastanza alta, coperta da una lunga tunica color verde che le copre il busto, lasciando scoperte le muscolose braccia, piene di cicatrici. Il viso è giovanile, seppur parte di esso sia in parte coperto dai lunghi capelli castani che le arrivano fin sotto le spalle. Sulla tunica, a livello del petto, sfoggia il simbolo del suo monastero. Da quando è arrivata a Neverwinter è sempre rimasta a fianco del suo compagno Dakkar, con cui parla come se lo conoscesse da una vita, mentre tende ad isolarsi dagli sconosciuti. Signor Gundren, è un piacere conoscerla. Io sono Kethra, provengo dallo stesso monastero di cui parlava il mio compagno! Do una pacca sulla spalla a Dakkar, accennando un sorriso anch’io sono stata addestrata al combattimento ad armi nude, se così si può dire... non si deve preoccupare per il carro, Se tenteranno di attaccarci se ne pentiranno da lì a poco, mi creda! 

Link al commento
Condividi su altri siti

Gundren vi osserva uno alla volta mentre vi presentate. Il suo sguardo si sofferma in particulaore sulla maschera di Dakkar, mentre un sopracciglio si inarca leggermente quando l’uomo pronuncia il proprio nome in perfetto Nanico. Non si è mai troppo prudenti, lungo le strade della Costa - risponde a Dakkar - Città come Neverwinter e le zone immediatamente vicine sono sicure, per la maggior parte, ma per arrivare a Phandalin vi toccherà viaggiare per miglia e miglia lungo una delle maggiori arterie commerciali in una tratta lontana da qualunque grande città. Potrebbe andare tutto bene ma sappiamo tutti che le terre selvaggie racchiudono ogni sorta di pericoli, naturali e non…

Poi si sposta su Xarvir, lanciando una occhiata attenta e un po’ incuriosita al simboli di Oghma che pende dal collo del tiefling e al corvo che riposa sulla sua spalla. Bella bestiola, parla? Chiede, con un sorriso sghembo.

Kethra riceve uno sguardo d’apprezzamento. Non ho mai capito cosa ci sia di così esilarante nel combattere a mani nude - commenta il nano - datemi un’ascia o un martello e sarò il nano più felice del mondo… ma entrambi sembrate ben “rodati” e capaci.

Il Clan dell’Orso Nero… mi sembra che la tua gente sia più dedita a razziare carri come il mio, piuttosto che scortarli sicuri fino a destinazione. Commenta Gundren con tono calmo ma fermo, quando Neroon si presenta. Dovrei preoccuparmi?

Finite le presentazione, Gundren riprende la parola. Molto bene. Siete un gruppo interessante, non c’è dubbio, ma se c’è una cosa che ho imparato girovagando per la Costa della Spada è non fidarsi mai delle apparenze. Mi affido a voi.

Il nano poi vi allunga due lettere, una di queste sigillata con ceralacca color bronzo, una mappa ed un piccolo simbolo in bronzo appeso ad una catenina, lo stesso che è anche impresso nella ceralacca. Questo simbolo vi consentirà  di ritirare il carro con le provigioni dalla stalla di questa taverna, e quest’altra è per Elmar: descrive i dettagli del nostro accordo ed i termini del pagamento. Dice, indicando la lettera sigillata. Gli stessi termini sono indicati in questa copia del contratto, che lascio a voi, identica a quella che tengo io. Qui, invece, avete una mappa della regione, con il percorso da seguire per arrivare a Phandalin. Dal vostro aspetto non mi pare siate dei locali, dico bene?

Il nano vi rivolge uno sguardo interrogativo. Ci sono domande?

 

Simbolo

Spoiler

spacer.png

Mappa

Spoiler

spacer.png

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Dakkar

Quando sento il commento di Gundren su Neroon, gli occhi mi si stringono.
'Se il nano ha ragione, dovremo tenere d'occhio anche questo tipo, oltre alle bestie feroci...' penso osservando il barbaro al nostro tavolo.
Poi mi rivolgo di nuovo a Gundren "Se la strada per Phandali è così insidiosa, non sarà pericoloso per te e questo Sildar percorrerla da soli? E' vero che un carro come il nostro promette bottino maggiore, ma sarete comunque solo in due... non sarebbe più logico andare tutti insieme?"

Modificato da MattoMatteo
Link al commento
Condividi su altri siti

4 ore fa, MattoMatteo ha scritto:

"Se la strada per Phandali è così insidiosa, non sarà pericoloso per te e questo Sildar percorrerla da soli? E' vero che un carro come il nostro promette bottino maggiore, ma sarete comunque solo in due... non sarebbe più logico andare tutti insieme?"

Sildar ed io sappiamo badare a noi stessi. Risponde il nano, con un fare un po’ scorbutico. Sildar è un membro dell’Alleanza dei Lord: chiunque ci penserebbe due volte, prima di assalirlo, una volta visto il simbolo sul suo mantello. 

Come ho accennato - riprende, con tono più calmo e conciliante - ho ricevuto notizie dal villaggio che richiedono la mia immediata attenzione: senza il carro al seguito, Sildar ed io potremo viaggiare più velocemente. Non avessimo ricevuto queste informazioni, avremmo scortato noi stessi il carro ed il suo carico fino a Phandalin ma, stanti così le cose, assumere un folto gruppo di mercenari è l’assicurazione migliore che le merci e le provviste che servono ai Phandalin arrivino a destinazione.

Link al commento
Condividi su altri siti

Molto bene, questo è lo spirito giusto! - risponde Grunden, sorridendo e rivelando un paio di denti mancanti. Mentre il nano finisce di parlare, la porta si apre ed entra un uomo di mezz’età. I capelli, neri con qualche spruzzata di grigio sulle tempie, sono pettinati all’indietro, lasciando libera l’ampia fronte. Due occhi acuti e penetranti incorniciano il naso che scende dritto in mezzo al volto. Le labbra sottili sono incorniciate da un paio di baffi ben curati che scendono sulle guance senza unirsi sul mento. L’uomo indossa una cotta di maglia, con una spada che pende dalla cintola ed un tabarro che riporta l’emblema dell’Alleanza dei Lord.

Il nuovo arrivato vi rivolge un breve sguardo ed un cenno del capo, prima di rivolgersi al nano. Gundren, siamo pronti per partire. Suggerirei di metterci in marcia subito, per coprire quanta più strada possibile prima del tramonto.

Bene, benissimo. Concordo, prima partiamo meglio è. - risponde Gundren, prima di tornare a rivolgersi a voi - Ne parlavamo giusto poco fa, per cui capita a fagiolo. Vi presento Sildar Hallwinter, mio amico fidato e valido membro dell’Alleanza. Sildar, questi sono i mercenari che scorteranno le nostre provviste: Dakkar, Xarvir, Neroon, e Kethra.

Un silenzio leggero cala nella stanza mentre Gundren recupera le proprie cose. Bene, finiti i convenevoli, direi che ora di andare. Se volete seguirci - dice, rivolto a voi - andremo alle stalle a recuperare cavalli e carro.

***

Dopo un paio d’ore circa da quando siete entrati nella taverna, ne uscite a bordo del carro. Gundren e Sildar si sono accomiatati mezz’ora prima, uscendo poi a cavallo dalla città dirigendosi verso Sud. I due cavalli da tiro aggiogati al carro sono bestie solide e affidabili: verso l’ora di pranzo, uscite da Neverwinter, diretti anche voi verso Phandalin. L’Alta Strada si snoda davanti a voi in tutto il suo polveroso splendore. 

Le ore ed i giorni scorrono lenti sulla strada. La prima dozzina di miglia al di fuori di Neverwinter è piuttosto interessante: molti viaggiatori affollano la strada così vicino alla città. Mercanti isolati o in carovana si alternano a contadini che portano il raccolto verso la città per vendere l’eccedenza. L’occasionale menestrello o compagnia di guitti strimpellano mentre camminano, spesso spostandosi rapidamente dal centro strada per far spazio a rapide carrozze nobiliari o piccole compagnie di guardie cittadine che pattugliano il territorio della città. Ai due lati della strada, fattorie e cascinali si alternano a piccoli centri abitati di campagna, mentre a intervalli regolari incontrate pietre miliari e pozzi per rinfrescare cavalli e guidatori. 

Oltre la prima decina di miglia attorno a Neverwinter, il traffico si fa meno affollato e la campagna più aperta. Gli isolati boschetti che intravedevate in lontananza poco fa sono ora più vicini ai margini della strada e gli alberi sono molto più alti, il sottobosco più folto e oscuro. Quando la foresta si apre, brughiere, stagni, o acquitrini, o spesso una combinazione dei tre, costituiscono la maggior parte del paesaggio. Occasionalmente, notate qualche animale selvatico: cervi, alci, lepri. 

Nonostante tutto, il viaggio procede tranquillo. Due giorni e mezzo dopo aver lasciato Neverwinter, giungete al bivio per il Sentiero per Triboar, imboccandolo e dunque dirigendovi verso oriente. Il sentiero, come detto da Gundren, è meno agevole della Strada ma il passo sicuro dei due cavalli da tiro vi permette di proseguire senza troppi intoppi, seppur a velocità ridotta per evitare buche, aree fangose, e l’occasionale ramo o tronco caduto. Un giorno dopo ancora, giungete al bivio per Phandalin, demarcato da un cartello piuttosto artigianale con il nome del villaggio ed una freccia. Svoltando nuovamente verso sud, sentite il vostro animo rinfrancarsi dopo i tre giorni e le tre notti passate all’addiaccio, al pensiero di una nottata in un letto di paglia con lo stomaco pieno di qualcosa di caldo e saporito. 

Mentre state seguendo una delle numerose svolte del sentiero, notate due sagome distese sul sentiero a una cinquantina di passi da voi: due cavalli, chiaramente morti, bloccano il sentiero. Entrambi sono pungolati da numerose frecce dall’impiumatura nera. I boschi su entrambi i lati del sentiero sono molto vicini alla strada, in questo tratto di strada, con un terrapieno piuttosto ripido ed un denso sottobosco su entrambi i lati della strada.

Tutti

 
 
 
 
Spoiler

Ho dato un’accelerata per uscire da Neverwinter e cominciare l’avventura vera e propria. Se volete fare qualcosa a Neverwinter prima di partire, indicatemelo nel vostro prossimo post con uno spoiler taggato “Flashback - Neverwinter”.

La scena che vedete sul sentiero è quello che notate in base ai vostri punteggi di Percezione Passiva. 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Dakkar

Il viaggio è stato molto tranquillo e, nonostante i miei iniziali sospetti e la sua innata rozzezza, Neroon non ci ha mai dato motivo di dubitare di lui.... tutto cambia poco dopo aver imboccato l'ultimo tratto di strada verso Phandalin.

Stò facendo il mio turno alla guida del carro, mentre gli altri chiacchierano tra loro e osservano il paesaggio, quando noto degli oggetti sulla strada; inizialmente non capisco bene cosa sono, ma quando ci avviciniamo, la verità entra nella mia mente.
'Per le ferite di Ilmater!'
Fermo bruscamente il carro, alzandomi in piedi per vedere meglio le spoglie e l'ambiente circostante.
"Gente, abbiamo un problema!" dico sottovoce, indicando gli animali morti.
"Quei cavalli uccisi dalle frecce... pensate possano essere quelli di Gundren e Sildar? Non abbiamo visto nessun'altro durante il viaggio."

 

Spoiler

Riesco a riconoscere i cavalli?
Oppure movimenti nel sottobosco?

Percezione +3

 

Link al commento
Condividi su altri siti

@MattoMatteo - Dakkar

Spoiler

I cavalli ti sembrano chiaramente quello di Gundren e Sildar, anche se per esserne sicuro dovresti scendere dal carro e avvicinarti a piedi. Non noti movimenti nel sottobosco ma hai la distinta sensazione di essere osservato.

 

Modificato da Mythrandir
Link al commento
Condividi su altri siti

Kethra

mezza addormentata sul carro, dopo aver passato varie ore sveglia a sorvegliarlo, Riapro leggermente gli occhi all’udire le parole del mio compagno, e con qualche passo mi affianco a lui, spalancando gli occhi alla vista della scena. Forse... in tal caso dovremmo cercarli.

Spoiler

Osservo il bosco attorno a noi, ponendo solo in un secondo momento, se non vedo nulla, la vista sui cavalli cercando di capire se siano i cavalli di gundren e di sildar, e soprattutto, se vi siano orme attorno alle carcasse

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Xarvir

Il viaggio sembra abbastanza noioso, senza nessuno dei pericoli per cui ci avevano ingaggiato, ma proprio verso la fine vediamo i cavalli del nano e del suo amico Oh, vediamo se sono qui in zona dico mentre ordino al mio corvo di volteggiare in cerca di indizi

Spoiler

Entro 100 ft vedo e sento attraverso il corvo e in maniera telepatica
Skills Perception +3
Senses passive Perception 13

 

Modificato da Cronos89
Link al commento
Condividi su altri siti

@Ottaviano - Kethra

Spoiler

I cavalli ti sembrano chiaramente quello di Gundren e Sildar, anche se per esserne sicuro dovresti scendere dal carro e avvicinarti a piedi. Da questa distanza, circa cinquanta piedi, intuisci numerose impronte attorno ai corpi dei due cavalli - e forse anche dei solchi nel terreno - ma dovresti avvicinarti per vederle meglio. Non noti movimenti nel sottobosco ma hai la distinta sensazione di essere osservato.

@Cronos89 - Xarvir

Spoiler

 

Il tuo corvo si libra in volo, avvicinandosi prima alle carcasse dei due cavalli, poi volteggiando fra gli alberi e gli arbusti che circondano la strada. Diverse serie di impronte sono visibili nel terreno attorno ai due cavalli che, tramite gli occhi del corvo è lampante, sono morti da almeno un giorno. Le frecce nere che spuntano dai loro corpi sono di cruda fattura, con spesse penne nere nell’impiumatura. Due solchi nel terreno, come di corpi trascinati, si allontanano nel bosco. 

Il corvo vola poi lungo il lato destro della strada, prima di tornare ad appollaiarsi sulla tua spalla. Le ombre sono fitte sotto gli alberi, ma tramite gli occhi acuti del corvo noti distintamente almeno due sagome umanoidi nascoste fra i tronchi e le fronde.

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Kethra

a quanto pare il buon Sildar non era abile quanto ci è stato descritto... se li hanno presi ormai sapranno anche di noi, sento i loro occhi attorno a me, se solo capissi dove sono... lancio un’occhiata verso ognuno dei miei compagni qualcuno è abile nella battaglia dalla distanza? Io e Dakkar possiamo avvicinarci e guardarci le spalle l’un l’altro ma serve qualcuno che ci difenda da lontano.

Link al commento
Condividi su altri siti

Neroon

Il viaggio procede anche abbastanza rapidamente, e senza intoppi. Alla fine è quasi noioso, ma almeno sono soldi facili che potrò sperperare più avanti.
La situazione cambia drammaticamente alla vista di due cavalli morti, martoriati da decine di frecce. Proprio in mezzo alla strada, per di più!

"Ah, scommetto che è un tranello, oltre che uno spreco di due belle bestie. Siete sicuri però che siano dei nostri amici, Grunden e Sildar? Io mica mi ricordo se erano proprio quei cavalli..." 

Kethra però sembra avere una specie di sesto senso, e decido di fidarmi di lei "Non sia mai che qualcuno dica che Neroon Dragonslayer si è tirato indietro! Se vuoi andare a controllare, fanciulla, ti proteggerò con le armi di Tempos!" e stringo un pugno, facendo sprizzare qualche scintilla e lingua di fiamma tra le dita. C
Ciò nondimeno, le mie parole suonano un po' vanagloriose dal momento che non ho armi con me. 

Link al commento
Condividi su altri siti

Dakkar

"Non sei l'unica a sentirsi osservata Ketra... questa situazione puzza di agguato lontano un miglio!" le dico sottovoce.
Osservo sorpreso il piccolo spettacolo pirotecnico di Neroon 'Come accidenti c'è riuscito? Chi o cosa diamine è questo tizio?'
"Allora d'accordo; io e Ketra andiamo andiamo a controllare quei cavalli, mentre voi due rimanete quì a proteggere il carro e..."
Non faccio in tempo a finire che Xarvir dice qualcosa su due cadaveri e scende dal carro.
"PER LA MANO MOZZATA DI TYR!" urlo infuriato, afferrando il sacerdote per la collotta e riportandonolo indietro.
"Fammi un'altra volta uno scherzo del genere e ti spezzo una gamba!" gli intimo sibilando, le vene sul collo gonfie "A meno che non sia una situazione di emergenza, dove non abbiamo tempo di parlare e decidere in anticipo le nostre mosse, nessuno si muove da solo senza avvertire gli altri... è il modo migliore per morire e mettere in pericolo i propri compagni! Ora dimmi di quali cadaveri vai cianciando, e come avresti fatto a vederli."

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

×
×
  • Crea nuovo...