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Capitolo V: Tutta colpa di Arrigo


Bellerofonte

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41 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Sedicesimo giorno del VI mese, anno 1491, ore 07:00 || +57 giorni dalla partenza

? || Brezza da sud-est, sereno || Niente cibo

L'elfo si rivolge ad Arrigo: "Ehi, il tuo amico ha sbattuto la testa?" ma questi lo resta a fissare con aria stranita, non comprendendo nemmeno una delle sue parole. "Aggia di far qualcos?" ti chiede. 

Il cavaliere sbuffa, seccato. "Volete prendermi in giro? Va bene, parlerete col capitano." Un colpo di tallone dà al cavallo un poco più di velocità e vi costringe ad alzare il passo finché non raggiungete la testa della carovana. L'elfo a cavallo che avete visto dirigere tutta la combriccola è molto più ben vestito di quanto lo siano gli altri membri. Vi fa pensare ad un nobile, o qualcuno comunque decisamente fuori posto.

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"Capitano Arsak." segue un saluto militare che consiste nel portare il pugno chiuso della mano sinistra fin sopra la spalla destra. "I sospettati sono inquieti." continua la guardia. L'elfo capitano vi osserva dall'alto in basso. "Avete richieste?" vi chiede, osservando le vostre orecchie. "Volete confessare?" 

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Randal

Saluto il Capitano come è uso dalle nostre parti, con la mano alzata aperta ed il palmo aperto rivolto verso l'interlocutore.
Ripeto poi cosa ho fatto precedentemente con l'altro elfo:
Arrigo.. Randal.. e aggiungo la parola amici.

Poi indico il Capitano e pronuncio il suo nome ripetendola nella loro lingua ..Arsak. 
Stringo il pugno e lo scuoto leggermente, come per indicargli che ho capito che è lui l'elfo più forte e in capo alla spedizione.
Successivamente indico loro i cinghiali che abbiamo catturato io ed Arrigo la notte che ci hanno presi, indicando nuovamente io e l'artificiere, portandomi la mano chiusa verso la bocca a simulare il gesto quando si mangia, ripetendolo più volte se serve a far capire loro che quelle prede erano per il nostro sostentamento.

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16 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Sedicesimo giorno del VI mese, anno 1491, ore 07:00 || +57 giorni dalla partenza

? || Brezza da sud-est, sereno || Niente cibo

"Amici" ripete il capitano con accento buffo. "Che significa questa parola?" l'elfo che vi tiene per le catene commenta "Forse non sanno parlare. Ma non mi sembrano elfi selvaggi, sono vestiti bene. E...strano." il capitano risponde alla recluta "Non può essere una coincidenza. C'entra sicuramente col rapimento del Lord."

Poi avvicina il suo cavallo a voi e, scandendo mooooolto lentamente le parole nella sua lingua, dice: "Voi" indicandovi "A caccia" facendo il gesto dell'arco "di cinghiali" mimando due corna sul muso. Poi continua: "Voi" di nuovo indicandovi "accompagnare noi" muovendo indice e medio verso il basso per simulare un omino che cammina "da Lord Iskander. Rapito. Legato. Da voi." E fa il gesto delle manette. 

"Com'è possibile che non sappiano parlare, capitano?" chiede la guardia, che riceve come risposta: "Forse sono stati fatti prigionieri dai goblin alla nascita, che li usano come servi o cacciatori. Che crudeltà, hai visto come hanno ridotto le loro orecchie?" ricevete occhiate di pietà e disgusto. 

Modificato da Bellerofonte
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Randal

A quel punto devo ricorrere per forza al mio incantesimo migliore.
Faccio segno al Capitano di aspettare e poi utilizzo la mia abilità migliore

[Utilizzo LINGUAGGI]

@Nella loro lingua
Solo io posso comprendere ciò che dite, e adesso anche parlarvi, ma solo per poco tempo.
Faccio un leggero inchino verso di loro
Non ho tempo di spiegarvi come ci riesco, lo faccio e basta, non voglio sembrare scortese ma il tempo non è abbastanza per spiegarvi tutto, pensavo che con il linguaggio dei segni potessimo comprenderci meglio ma non sono abbastanza bravo.

Il mio nome è Randal Ridley e lui è il mio amico Arrigo, non conosciamo la vostra lingua, nè voi la nostra perchè non veniamo da qua.
In realtà non sappiamo nemmeno dove siamo perchè siamo arrivati l'altra sera dal mare.
Ci siamo allontanati per trovare qualcosa da mangiare e abbiamo cacciato quei tre cinghiali, come giustamente avete inteso voi, Capitano Arsak.
Conosco il vostro nome perchè come vi ho detto prima capisco la vostra lingua, ma solo per poco tempo, per tutto il resto del giorno dovremo di nuovo comunicare a gesti.. o scrivendo, so scrivere, so disegnare.. e sono un cuoco. Lui è il mio aiutante, l'aiuto cuoco Arrigo, come vi ho detto prima.
Cucino discretamente bene nel mio paese d'origine e.. NO.. non conosciamo nessun Lord Iskander, nè lo abbiamo rapito, o legato, o qualsiasi altra cosa vi passi per la mente.

Mi spiace per la vostra Lady Kara, immagino che lei e questo Iskander siano legati da un legame affettivo.
Ora vi starete chiedendo come io sappia queste cose, e vi ripeto che so ascoltare cosa dite ma solo per breve tempo. Ieri ho ascoltato cosa i vostri uomini hanno detto.. è venuto fuori questo nome, la giostra di Lalibela del mese scorso.. insomma i soldati parlano e io ho le orecchie.
E.. no.. nessuno ci ha tagliato le orecchie. Siamo nati così, nel nostro mondo. Non sappiamo nulla di questi goblin nè siamo servi o cacciatore al loro servizio. 
Siamo un cuoco ed il suo aiuto-cuoco. Membri della ciurma della nave della quale vi ho parlato prima.
Nave che è ancora alla fonda dove l'abbiamo lasciata, spero.. e spero che non ci abbiano abbandonati qua.

A proposito, so che avete parlato di peperoni.. quindi anche in questa terra coltivate quel tipo di verdura, e magari molte altre delle quali noi non siamo a conoscenza.
Vi seguiremo dove vorrete.. dopotutto non è che abbiamo scelta, ci tenete ammanettati come due criminali.. cosa che non siamo.. però ecco, insomma, non siamo pericolosi.
Quei coltelli che avevo in mano quando siete giunti di notte.. quelli sono i coltelli che uso in cucina per cucinare, li porto sempre con me, ditemi che non li avete buttati, vi prego!

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36 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Sedicesimo giorno del VI mese, anno 1491, ore 07:00 || +57 giorni dalla partenza

Brughiera a sud, Barusha || Brezza da sud-est, sereno || Niente cibo

Quando inizi a compiere gesti strani, tutti ti guardano spaventati. "E' un mago!" sbraita l'elfo, mettendo la mano sulla lama, ma Randal fa in tempo a spiegarsi scongiurando il pericolo di essere tagliato a fettine. Il capitano fa cenno al soldato di tenere a bada la spada, e resta ad ascoltare ciò che il cuoco ha da dire. A discorso finito, ti osserva squadrandoti dall'alto in basso, e ripete tra sé e sé: "Un cuoco che viene dal mare. Un elfo senza le orecchie a punta." 

Il soldato carceriere controbatte: "Capitano, è la peggior menzogna che abbia mai sentito." ma Arsak è pensieroso. "Portiamoli da Lady Kara." sentenzia infine, nello sbigottimento dei suoi sottoposti. "Ma capitano-" "Niente se ma. E' un ordine!" "Sì, signore!" 

"Se siete dei menzogneri, e probabilmente lo siete, avete fatto un sacco di fatica per inventare questa storia assurda." vi dice Arsak "Ma nel remoto caso in cui ci fossero davvero terre al di là di Barusha, lady Kara può mettervi in contatto con i sovrani dell'isola. E con la sua magia, può capire se mentite e forse riuscirebbe anche a estorcervi informazioni su lord Iskander, se ne avete." Quindi in fondo in fondo non è per benevolenza o per fiducia che vi lascia in vita; il capitano ha più di un piano di riserva. 

Spoiler

Diplomazia (passivo) : 17

 

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Randal

@Nella loro lingua
Che gioia nel sapere che non siete dei villici o dei bruti che ci avrebbero dati in pasto alle belve feroci!
Barusha si chiama questo posto? E' un'isola o.. cosa?
Tralasciando la storia di Iskander.. del quale vi ho detto che non sappiamo nulla.. mi interessa un sacco la questione peperone, verdure, frutta e tutto ciò che concerne il cibo e la cucina in generale.
Ve l'ho già detto che sono cuoco?
Beh, sono cuoco.. e ho una passione spasmodica per le ricette particolari, cucina d'alta classe sapete? Non credo che incontrerete mai un altro cuoco che sfiletti il pesce come faccio io, ho servito per anni ed anni su bastimenti nei quali ho preso tante di quelle batoste da mio padre che me le ricorderò per tutta la vita. 
Ecco dunque, sono un cuoco e voglio scrivere un libro di ricette nuove, ne ho alcune da testare con altri ingredienti diversi rispetto a quelli ai quali siamo abituati noi. 
Per esempio [..]

Segue un elenco infinito di ricette dalle mille sfaccettature e informazioni dettagliate su ingredienti, tempistiche, modalità di preparazione e quant altro.
Voglio far capire loro che il mio interesse maximo è la cucina, senza lasciar loro dubbi

[..] e sono certo che voi concordiate con me che sebbene la colazione sia il pasto più importante della giornata, non ci si può privare dell'emozione di uno spuntino cucinato ad hoc durante il resto del tempo.
Durante l'accompagnamento di due stranieri che non si sono mai visti prima, ad esempio, cosa si mangerebbe? E se uno dei due fosse un abile cuoco e l'altro il suo aiutante tuttofare? Che fortuna sarebbe? 
Ohhh, datemi la possibilità di cucinarvi qualcosa e con qualsiasi mezzo di fortuna vi preparerò qualcosa che i vostri palati non hanno mai assaggiato, sicuro!

 

Modificato da Fezza
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3 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 15:00 || +90 giorni dalla partenza

Nei pressi di Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

La conversazione termina presto visto che il capitano fa un cenno all'elfo di riportarvi entrambi in cella dove passate il resto della giornata. Il viaggio per la dimora di lady Kara dura parecchi giorni, e passate il tragitto chiusi in cella tranne che per poche ore al giorno, dove vi fanno sgranchire le gambe.

La brughiera termina dopo altri due giorni di viaggio, dove finalmente vi ritrovate su una strada maestra, dove proseguite per altri due giorni. Passate dapprima presso un villaggio chiamato Arkay, dopo altri due giorni raggiungete la città marittima di Corissa, ma non vi fermate più di mezza giornata. Poi altri venticinque giorni senza vedere nient'altro che strada.

Continui a usare i tuoi incantesimi di divinazione del linguaggio due volte al giorno, durante le quali apprendi un bel po' di cose riguardanti la carovana e l'isola. Dal decimo giorno in poi, convinci il capitano a farti cucinare - a patto che Arrigo assaggi per primo tutte le pietanze per evitare avvelenamenti - e dal quindicesimo fai perfino "amicizia" (se così la si può definire) con i membri del convoglio, che non vi obbligano più a stare in cella. 

Ciò che hai imparato sul territorio:

  • L'isola su cui vi trovate si chiama Barusha ed è abitata soltanto da elfi, divisi in cittadini e selvaggi, e da una piccola comunità di goblin che fa da "parassita" alla società elfica. 
  • Gli elfi cittadini hanno il controllo di tutta l'isola, quelli selvaggi sono rifugiati nell'entroterra boschivo, vicino al villaggio di Samre
  • La capitale Lalibela si trova a sud-est, ed è lì che risiede il palazzo reale. 
  • Pochissimi goblin hanno lasciato la loro vita da ladri e razziatori per sottomettersi agli elfi; sono definiti Ruathar, "amici degli elfi".
  • La lingua parlata, il Comune, è una storpiatura del goblin che una volta comandavano l'isola. La nobiltà definisce "orrenda" questa lingua e parla l'Alta Lingua - l'elfico vero e proprio, per farla breve. Vista la sua complessità, pochissimi la conoscono fino in fondo e nessuno la usa nel quotidiano.
  • Ibnat, la città verso il quale siete diretti, è la più a ovest dell'isola. Il suo potestà, lord Iskander Yedilov, è sparito in circostanze misteriose da qualche mese e i cavalieri di Fort Adigrat, la roccaforte di famiglia degli Yedilov, sotto gli ordini della sua erede lady Kara, hanno iniziato le ricerche in tutta l'isola. Si sono recati a sud cercando in una caverna che si dice fosse abitata da un drago, ma finora nessuno ha avuto notizie concrete. La pista più probabile è un rapimento dei goblin, ma ancora nessuno ha ricevuto un riscatto, il che è strano.
  • Corissa, una città 500km est rispetto a dove è stato fondato Molo Zefiro, è stata attaccata dai pirati. Si dice che ci sia penuria di birra, poiché i malviventi se la sono imbarcata tutta.

Hai inoltre capito che:

  • Il capitano della carovana è un cugino di lady Kara, attualmente designato a reggente di Fort Adigrat. Non è un soldato di professione, ma solo un nobile che ha imparato i rudimenti del combattimento ed è vocato all'amministrazione più che alla battaglia. Questo spiega i modi gentili e per niente militari.
  • L'esatto contrario è la sua scorta: combattenti puri, dai modi semplici, tutti provenienti da Ibnat e dintorni. Campagnoli venduti alla milizia, si potrebbe dire.
  • Con voi c'è un elfo che fa parte della chiesa di Rao, dio della Pace, di cui anche il capitano Arsak è un adepto, anche se laico. La magia del chierico permette ai cavalli di non affaticarsi e continuare a cavalcare potenzialmente in eterno. Tutti gli altri invece possiedono Anelli del Sostentamento, prodigiosi artefatti che permettono di non mangiare né bere e dormire pochissimo ogni sera.
  • Nessuno di loro è bravo in cucina.

Il trentaduesimo giorno dopo avervi "rapito" finalmente il vostro viaggio sta per giungere al termine. "Mezz'ora e siamo arrivati" annuncia il capitano, mentre tu e Arrigo siete seduti comodamente in cella senza alcuna catena a tenervi stretti lì. Uno degli elfi della carovana vi ha prestato una mappa per facilitarvi il compito di memorizzare l'isola - col passare del tempo, molti di loro iniziano davvero a credere alla vostra versione della storia.

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Spoiler

//Guadagni 4 punti corruzione. Nessun effetto negativo correlato a parte l'essere distratto (per ora).

 

Modificato da Bellerofonte
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Randal

Ci sono molte cose delle quali vorrei discutere con loro, ma un'ora al giorno è davvero poco per affrontare tutti i temi, però stanno cominciando a credermi.
E ci credo, con quello che cucino loro! Sicuro non avranno mai mangiato cose così.. e nessuno mi ha ancora spiegato nulla delle loro abitudini alimentari.
Questi mangiano mangiano.. e non mi dicono nemmeno cosa piace loro di più Arrigo. E io che volevo riempire un libro intero di nuove ricette.. che fatica. Non dimentico affatto il mio compagno. Parlo molto più con lui che con questi nuovi elfi e gli racconto per filo e per segno cosa ci diciamo, cercando ogni tanto di insegnare i rudimenti della lingua, anche se so che per uno con un accento come il suo risulta molto difficile parlare questo nuovo idioma.. ma almeno capire qualcosa.. ci potrebbe provare.

Sentite.. avete detto che Lady Kara abita nella città di Lalibela, ma non ho capito perchè ci sono degli elfi che chiamate selvaggi. Perchè non vivono con voi nelle città?

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1 ora fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 15:05 || +90 giorni dalla partenza

Nei pressi di Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

"Hai capito male, lady Kara è la reggente di Ibnat da quando suo padre Iskander è scomparso. E' stata a Lalibela qualche mese fa per una giostra, da quel che so. Gli elfi selvaggi rifiutano la civiltà e si dice siano più in contatto con gli spiriti della natura; non che ci crediamo tantissimo, ma ormai nessuno più li vede da decenni."

Il capitano chiacchiera volentieri con te, mentre Arrigo cazzeggia con la mappa alla ricerca del punto esatto dove è sorto Molo Zefiro, imprecando in avernusiano e rimpiangendo l'assenza di Ventura in questi momenti.

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Randal

Ah, si scusate, é che questa nuova lingua.. mi perdo a volte. Vorrei chiedervi da quanto vivete qui, se qualcun altro senza le orecchie a punta, qualcuno che abbia avuto un aspetto simile al mio, sia mai giunto fin qui e voi lo abbiate conosciuto. O storie di persone simili, siamo i primi che vedete così? 

Tra l'altro.. il drago io l'ho visto, ne parlavano sere fa i vostri uomini Capitano. La sera che abbiamo preso quei cinghiali, uno molto più grosso stava per attaccarci quando proprio il drago è planato su di lui e se l'è portato via.. 

 

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6 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 15:10 || +90 giorni dalla partenza

Nei pressi di Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

"Io sono nato ad Ibnat, più o meno quattrocento anni fa. Tutti qui sono del luogo.

 Abbiamo sentito storie di goblin che rapivano elfi e ne mutilavano le orecchie, ma non sappiamo quanto attendibili. Ma di qualcuno nato con questa deformazione? Non che io sappia. Comunque eravamo andati a cercare nella tana del drago proprio mentre lui era fuori a caccia. Affrontarlo non era affatto nei nostri piani."

 

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Randal

*[LINGUAGGI](storpiatura goblinoide) Peccato, speravo di incontrare qualcuno come me, qualcuno che parlasse la mia lingua.
Non che mi dispiaccia la vostra, solo è un pò complicata

*(Alta lingua - Elfico) ..e tra l'altro conosco anche l'altra lingua che è parlata dalla vostra nobiltà, da dove vengo io ci sono svariate razze, anche la vostra.. ne ho conosciuti tanti di elfi

*[LINGUAGGI](storpiatura goblinoide) Comunque non vedo l'ora di conoscere Lady Kara, ormai è tanto tempo che siamo in viaggio, i miei compagni si saranno sicuramente preoccupando e spero non ci abbiano considerati spacciati.. cosa possibile eh, divento logorroico quando inizio a parlare ma sono l'unico cuoco dell'equipaggio e non riuscirebbero a cucinare nemmeno due uova sode senza di me quei disperati.

[Secondo i miei calcoli da espertissimo marinaio e mappatore (ahah) siamo sbarcati sulla costa Sud. Posso iniziare a segnare come linguaggio il "Goblinoide storpiato" dopo tutti sti giorni che l'ho parlato e trascritto ad Arrigo? I guerrieri iniziano a considerarci come amici e sanno che sono un buon cuoco? Con Arrigo immagino di aver ipotizzato il nostro percorso e osservato fauna e flora. Quali sono le novità?]

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10 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 15:30 || +90 giorni dalla partenza

Nei pressi di Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

Quando inizi a parlare elfico, il capitano storce il naso facendoti di "no" con la testa. Evidentemente nemmeno lui conosce quella lingua, forse perché non appartenente ad un ceto abbastanza elevato della nobiltà, forse perché ha passato più tempo in mezzo ai soldati che ai libri.

"Lady Kara deciderà della tua sorte e di quella del tuo strano amico." - si volta un attimo a vedere cosa stia combinando Arrigo: pare che stia facendo il gioco delle tre carte ad uno dei cavalieri. 

Un quarto d'ora più tardi, la cittadina di Ibnat si presenta di fronte a voi in tutto il suo (scarso) splendore. Non ha niente a che fare con la famosa architettura elfica d'occidente, ma sembra invece uno di quei paesotti trasandati dell'entroterra che ti fa riconsiderare Capo Ventura come la più bella città che tu abbia mai visto.

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Le case di legno si alternano a botteghe comuni, appena aperte dopo l'ora di pranzo; nella piazza principale ("Piazza dei Mercanti" la chiama il capitano) indovina cosa ci sono? Mercanti, esatto. Dieci punti a grifondoro (?). A metà tra un villaggio e una cittadina, possiede una planimetria semplice e funzionale costituita da un'unica grande strada con una piazza in centro, attorno al quale sono costruiti i vari microquartieri.

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Arrivate da sud, e la scarsa popolazione (circa duecento abitanti) accoglie la carovana con stupore e curiosità. Il tuo incantesimo durerà ancora per mezz'oretta, e ascolti perciò i commenti dei popolani (tutte in Comune di Barusha, ovviamente) che si chiedono chi siano le "orecchie-tonde" che Arsak ha portato in città. 

"Quello è il palazzo della famiglia Yedilov" ti dice infine, indicandoti il più grande edificio a nord della piazza dei mercanti, che dà due lati sulla strada ed uno sulla piazza. E' lì che vi state dirigendo.

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Randal

Peccato sia appena passata l'ora di pranzo, altrimenti avrei potuto preparar loro qualcosa di ottimo, va beh.
Non ho più molto tempo per poter parlare la vostra lingua.. se passerà più di mezz'ora dovrò farmi capire tramite il linguaggio dei segni o utilizzare un'altra lingua

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1 ora fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 15:40 || +90 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

*"Non è un problema. Lady Kara è un'incantatrice." la prima notizia buona che ricevi dal capitano Arsak. 

Uno stuolo di elfi prende in consegna la carovana ed i cavalli; la scorta del capitano sistema tutto senza che lui abbia bisogno di dire una sola parola, e ciò ti dà l'impressione che non sia la prima volta che quella compagnia parte per avventure fuori città. Tu e Arrigo venite condotti all'interno del palazzotto, all'interno del quale la servitù è in subbuglio per l'arrivo dei soldati. L'atrio del palazzo è enorme e copre quasi tutto il piano terra. Senti l'odore inconfondibile di carne cotta al carbone che resta nell'aria per un po', dopo pranzo. 

Vi fanno salire le scale, accompagnandovi presso dei divanetti in un corridoio alla cui destra ci sono numerose stanze, ed alla sinistra grandi finestre che danno sulla città. Arrigo si prodiga a commentare come questo villaggio gli ricordi tanto una città di Avernus chiama Avellinus, ma non ci fai troppo caso. Il capitano fa cenno di aspettare: potranno entrare nella porta in fondo al corridoio appena la lady sarà presentabile.

"Randàl" ti dice Arrigo "Nunn'è che tiniss na 700 moneta d'oro a piacèr?"

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Randal

Eh, ja, famm u piacer, sta zitt! Commento divertito alle parole di Arrigo O sacc che ti sì giocat tutt'e'cos con gli elfi.
Non sono la tua balia, già siamo in sto caz di casino perchè hai lanciato nell'aria quel segnale.. e vabbuò.. mò pure questo? Vediamo che succederà dopo vah

Aspetto impaziente pulendomi per bene il giacchino e sistemandomi i vestiti alla meglio che riesco, dopotutto chi incontreremo è una Lady, non posso fare brutte figure

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32 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 15:45 || +90 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

"Pfff...Randàl ancora l'aggia truvà o' cornut ca mi fott a o' ioco de trè carte" ti dice fierissimo, mostrandoti un sacchetto con una cinquantina di monete d'oro di conio sconosciuto che giureresti non avesse quando siete partiti dalla Speranza. "E' che m'aggia stufàt e' nun capir niente. Vulissa costruì nu mammaluccu per capir chill ca dician, capisci?" se ricordi bene, un "mammalucco" dovrebbe essere un oggetto magico, che Arrigo vorrebbe costruire per tradurre il barushano. 

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Aggiustato l'orario
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Il 29/1/2019 alle 13:43, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 15:50 || +90 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

"Nu iuorn, duman matina è pronto" dice Arrigo, facendosi un paio di calcoli a memoria. La porta di fronte a voi si apre ed una damigella vi fa cenno di entrare; il capitano Arsak si alza in piedi dal divanetto cercando di darsi una rapida spolverata ai vestiti e raddrizzandosi con la schiena, mentre Arrigo tentenna ad entrare. "Magari io resto fuori..." fa cenno al capitano per dire che vorrebbe rimanere ad aspettarvi sul divanetto. "Si succede qualche cosa là dentro u'vulissa ca a colpa po' e di nuov a mia. T'aspett qua, tu vai, vai..." che improvvisamente non è poi un'idea così brutta. 

...tu ed il capitano entrate nella stanza; hai ancora dieci minuti di incantesimo, dopotutto. La sala in cui vi trovate è uno studiolo anch'esso con pochissimi tratti elfici, molto più simile all'architettura umana - a te ricorda le stanze della villa di campagna della famiglia Kennon, dove da piccolo tuo padre ti portava a fare da sguattero mentre lui cucinava. Una marea di ricordi ti assale, e quando torni alla realtà ti sembra così strano provare nostalgia e familiarità per un posto a migliaia di chilometri da casa tua. 

Ritratti di elfi tutti uguali tra loro adornano le pareti ad altezza d'uomo, sormontati da elmi, picche e vecchie spade di scarsa utilità pratica. L'odore di camino è più forte in questa stanza, mescolato allo scoppiettare delle braci e al dolce tepore che entra dalle finestre, dato dal sole di primissimo pomeriggio. La stanza è poi piena di roba: sedie d'ogni tipo e misura, fiori, brocche, libri e carte ovunque, mappe di Barusha, calamai, portapenne e via dicendo. 

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Con le braccia conserte e lo sguardo fisso sulla mappa dell'isola, lady Kara Yedilov inizialmente nemmeno si accorge di te.

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Sposta alcuni modellini di cavalli sulla mappa, segnando con una "X" zone immaginarie sopra disegnate. "Rapporto, capitano." dice, alzando lo sguardo. Ora ti vede, e ti guarda stranita.

"L'ipotesi del drago era una vicolo cieco. Nessun segno che sia arrivato fin laggiù, né testimoni che lo abbiano visto a est di Corissa. In compenso...abbiamo trovato due forestieri." commenta il capitano, guardandoti. 

Lady Kara si avvicina a te. Ora che vedi oltre il suo mezzobusto, noti che addosso porta abiti più simili ai tuoi che a quelli di Sandrine; una casacca rosso porpora con rifiniture in cuoio, un paio di guanti marroni legati alla cintola e due stivali da cavallerizzo. Arsak continua: "Lui è Randal Ridley. Dice di essere un cuoco e...beh, dice di venire dall'Ovest. Al di là dell'oceano." l'elfa guarda Arsak con diffidenza. "Capisci la mia lingua?" ti chiede, sospettosa. 

Modificato da Bellerofonte
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Randal

Per poco ancora, qualche minuto, ma si.. la capisco Lady Kara.
Il Capitano ha riferito quello che gli ho detto: vengo da molto lontano da qua.. precisamente da una città che si chiama Capo Ventura e sono arrivato qui con una nave, la Speranza.. che non ho idea dove possa essere in questo momento

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