Elysium - Castel San't Angelo

[SNESferatu]

Janice

Faccio qualche passo avanti verso la coppia, ma prima di iniziare il discorso metto subito le mani avanti. Io. Accusata di bracconaggio. Io che negli anni mi sono così impegnata a evitare di toccare sconosciuti il più possibile... vabbè, non possono sapere.

"No, no. Personalmente preferisco nutrirmi da poche intime. È più difficile, ma dà molta più soddisfazione. In fin dei conti, fare da bracconiere è un gioco che non vale la candela. Troppo sforzo, troppo rischio... anzi, sono sorpresa che la sua coterie" indico l'uomo vestito in modo meno elegante "non sia già finita in malora per guerre intestine. Certo, ora l'obiettivo è lei, ma prima o poi toccherà a qualcun altro. Non dureranno a lungo."

"Certo, questo non le sarà da conforto se sarà lei a finire male per primo. Ovviamente."

"Diciamo tentativamente che sono... interessata. Sempre se l'offerta fatta a quest'uomo" faccio un cenno verso Valente "vale anche per me. Sono una buona samaritana, come tanto vuole questo dominio, ma fino a un certo punto."

Anche perché il primo istinto è di non fidarmi. Ma dal poco che ho capito, cioè che sa cose e il suo essere così nell'ombra... è un Mekhet. Dove ci sono segreti e misteri, ci sono Mekhet. A volte mi chiedo se è di quello che si nutrono, invece che di sangue.

[Uriele]

Janice

"Avrei un debito con te. E i favori tra la nostra stirpe sono la principale moneta di scambio. Nei limiti delle mie possibilità ricambierò. Strano però. In te percepisco solo... apatia... nessuna emozione. Cosa ti muove? Cosa cerchi? "

Modificato 5 Ottobre 2018 da Uriele

[SNESferatu]

Incrocio le braccia. Puro Mekhet.

"Sarò onesta con te." Forse è meglio calare la formalità della conversazione. "La vita da Fratello pesa su alcuni di noi in diverso modo. Quello che percepisci è davvero ciò che sento. Un enorme vuoto, che colmo come posso. Se sei del clan che penso tu sia, immagino tu possa comprendere cosa voglia dire essere un'ombra."

"Non avrò emozioni al momento, ma anche questa apatia passerà. Tutto passa, in fondo. E probabilmente passerà quando riuscirò a capire chi è il colpevole della morte di un membro del mio gregge mortale, gregge che ho sempre trattato con la massima cura. Per poi vedermelo soffiare così, da un giorno all'altro."

"Ma non credo sia il caso di parlare di pagamento prima di vedere il lavoro svolto, no?"

Spoiler

"Sarò onesta con te" disse Janice, prima di dire solo balle.

 

[Ipergigio]

Anna Polidoro

Il mio sguardo si incrocia con quello dell'uomo con gli occhiali da sole, non era mia intenzione origliare i discorsi altrui ma lo stile di quell'uomo è così particolare che non poteva non attirare la mia attenzione... beh... non che io sia da meno.

Mi avvicino ai due uomini "Lunga notte. Sono Anna Polidoro e mi scuso per la mia indiscrezione."

[Uriele]

Il Fratello abbassa lo sguardo verso la piccola bambola di porcellana ma resta severo. 

"Lunga Notte a te, Anna. Progenie di Cinzia, discendente dei Daeva. Forse tu, nonostante il tuo aspetto, sei stata la più attenta alle formalità proprie degli adulti. Il mio nome è Mason, ed in me scorre il sangue dei Mekhet."

Poi torna a rivolgersi a voi tutti: "Io posso aiutare tutti voi. La domanda è: voi aiuterete me a sopravvivere a questa notte?" 

[Pippomaster92]

Valente

"Dipende dal tipo di aiuto che vuoi ricevere, e da quello che sei disposto a fornire. Perché se dobbiamo rischiare di essere distrutti o di farci dei nemici, ci deve essere un ritorno considerevole. Di eguale valore, diciamo" abbasso gli occhiali sul naso per guardare direttamente il vampiro negli occhi. Voglio essere sicuro che non stia nascondendo nulla, ma è un Mekhet: impossibile capire se ci sta mentendo. 

[Uriele]

"Fate voi un prezzo. Io posso aiutarvi ad ottenere le informazioni che cercate. Ma se volete altro farò il possibile per sdebitarmi. Ora però mettetetevi nei loro panni: Loro mi stanno tenendo d'occhio, probabilmente per catturarmi e consegnarmi all'Arcivescovo come colpevole dei crimini di cui loro stessi sono artefici. Il loro obiettivo è quello di scagionarsi usandomi come capro espiatorio e ricevere, verosimilmente, un territorio tutto loro come ricompensa. Non sanno, e fidatevi sono bravo a mantenere segreti, che io stia andando a recuperare le prove della loro colpevolezza. Vedendomi assieme ad altri tre Fratelli, pensate veramente che tenteranno di attaccarmi? Non sanno neanche chi siete. Probabilmente continueranno semplicemente a tenermi d'occhio fino a che non resti solo ed inerme."

Modificato 6 Ottobre 2018 da Uriele

[SNESferatu]

Janice

Non mi interesso molto dell'etichetta dei vampiri. Non mi interessa molto in generale, devo dire... tranne quello che potrei ottenere da questo Mekhet.

"Do ut des, caro Mason. Come primo pagamento, le informazioni sono per me più che sufficienti. Non voglio farti dissanguare per un favore che ancora non ti abbiamo fatto. Vedremo dopo. Certo, se avessi le informazioni subito e fossi così ben disposto da pagarci, tra virgolette, prima... tanto meglio. Ma non te lo sto chiedendo. Segui la tua coscienza."

Faccio un piccolo cenno del capo, come saluto. "Comunque. Sono Janice, progenie di Nox, del clan Nosferatu. Non credo abbiamo mai avuto il piacere di presentarci prima..."

[Uriele]

"Dunque dimmi, cosa cerchi? Non posso garantirti di essere in grado di risponderti adesso, ma posso assicurarti che farò il possibile per scoprire ciò che ti serve." La sua voce, bassa e grave, sembra provenire dall'oltretomba.

[Pippomaster92]

Valente

"Il mio prezzo? Non te lo puoi permettere...ma diciamo che per un favore come quello che ti farei, potresti ricambiare con delle informazioni. Tutti ne hanno bisogno, e quelli come te ne conoscono davvero molti" 

[Uriele]

Sposta quindi il suo sguardo verso Anna. Ma sembra più un pro forma. Come se già sapesse che avrebbe accettato.

[Ipergigio]

Anna Polidoro

Sono indecisa e ancora non capisco quanto io possa fidarmi del signor Manson, ma dato che lui sta affidando a noi la sua incolumità, forse dovrei dargli un po' di credito "Da tempo sto cercando di scoprire cosa sia accaduto alla mia Sire Cinzia, ci sono persone a cui potrei porre delle domande, ma non so quanto sarebbero disposte a rivelarmi o se io possa fidarmi di loro. Forse pretendo troppo, ma pensi di poter scoprire qualcosa per conto mio se ti aiuto?"

[Uriele]

"Posso... e lo farò, Anna"

Rialza lo sguardo per osservarvi tutti con un ampio movimento della testa: "Dunque abbiamo un accordo? Possiamo muoverci quando preferite. Prima è meglio è"

 

Spoiler

Ok. Quando siete pronti apro la scena seguente.

 

[SNESferatu]

Janice

Allargo le braccia e scrollo le spalle. "Sinceramente, non ho nient'altro di meglio da fare stasera, se non coltivare il mio giardino. E stare troppo in Esylium mi dà fastidio. Sono pronta."

Magari sarà una buona occasione per scrollarmi il Vuoto da dentro. Non mi ero accorta fosse così parte di me da poter essere visto da un Mekhet. Mi chiedo come abbia fatto il mio sire a lottarci insieme e contro così a lungo. Se le cose andranno bene, proverò a chiedere a quest'Ombra anche di lei. Non credo ne saprà molto, ma tentar non nuocere. Per il momento è meglio non mettere troppa carne sul fuoco.

Mi rivolgo quindi all'altro uomo, quello vestito elegante. "Non credo ci siamo mai visti. Se dobbiamo lavorare insieme, immagino sia il caso almeno di presentarci un po' meglio. Come avrai intuito, mi chiamo Janice." abbozzo un sorriso, e allungo una mano per salutarlo.

[Pippomaster92]

Valente

Sorrido di rimando e stringo la mano a Janice "Valente. Penso di avervi vista qualche volta, qui. Di solito io lavoro molto con gli umani e mi capita di frequentarli più spesso dei Fratelli, ma cerco di venire qui ogni volta che c'è un incontro, per tenermi in pari con la nostra famiglia. Un piacere fare ufficialmente la vostra conoscenza" 

[Ipergigio]

Anna Polidoro

"Io sono Anna Polidoro del clan Daeva." Mi presento e mi guardo attorno per un momento: qualcuno ancora mi punta gli occhi addosso " Speravo di riuscire a tenere un profilo basso, ma sembra che non ci sia riuscita."