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Capitolo II: Lunghi Addii


Bellerofonte

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Sandrine Alamaire

Scivolo in avanti, un passo leggero via l'altro, presa nella improbabile danza della vita e dei sentimenti. 

Kiltus mi vede - decisamente, direi! Povera Josephine, ha rischiato di rompersi un piede la mattina della partenza! - e la Dionisia nella mia mano vibra, come a salutarlo. 

Avanzo ancora e mi fermo a qualche passo da lui. Da loro. 

"Capitano Kiltus, alla Loggia mi hanno domandato di recarvi la vostra spada, che avevate lasciato a controllare all'incantatrice. Mi hanno spiegato che vi avrei trovato qui. 

Perché state caricando una nave? State salpando, mio signore? Proprio stamane, a così poche ore dalla Proclamazione? Come mai?

E... non è forse Josephine qui con voi? Che accade?", domando, l'espressione della sorpresa accentuata sul mio volto. 

'Kiltus, mi auguro tu capisca perfettamente'.

"Josephine, ma... parti anche tu? Non riesco a capire... lasci il tuo incarico? Così?

E... la tua madama?".

DM

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Diplomazia +14, Raggirare +11.

 

Modificato da Ghal Maraz
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Randal 

Si è un'elfa. Ottimo intuito rispondo a Barbara, ma senza stupore, le donne dopotutto sono dotate di un sesto senso, un intuito particolare che ormai non mi stupisce più. Certo c'è anche da dire che se ha visto le rifiniture elfiche bastava una conoscenza in artigianato elfico ma.. va beh.. alla fine l'ha capito e tanto mi basta.
Ehhh.. tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare dice sempre Baffogrigio, quanto ha ragione in questo caso eh? Non che non abbia ragione in altri casi ma questo calza proprio a pennello.
Se poi partiremo assieme.. uff.. che cosa lontana alla quale pensare, per ora rimango con i piedi per terra.. in tutti i sensi. 
Faccio per scendere dal brigandino e la aspetto per capire se vuole scendere sul molo con me o rimanere sulla barca

Quella non è la contessa? Le indico con il braccio ..cosa è venuta a fare qui? Beh.. anche lei potrebbe aver saputo della vostra partenza. Si va a salutarla? 

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Barbara ridacchia di nuovo sotto i baffi: "Oh Randal, voi ragazzi siete così carini quando incontrate l'amore! I papà sono sempre quelli più apprensivi, ma non ti preoccupare: se ti vorranno davvero bene, prima o poi anche Baffogrigio capirà. Ricordo che una volta venne a cucinare per Evangeline, mia nipote, durante il suo sesto compleanno…" ma la sua storia viene interrotta sul nascere, quando nomini Sandrine. Lady Syvis si affaccia e sorride sinceramente alla sua salvatrice, rispondendo "Certamente!" al giovane cuoco, tirandolo per una manica - è ufficiale: ti ha adottato come figlioccio. 

Kiltus e Josephine vi seguono, e la prima a prendere parola è proprio la nobildonna: "Sandrine mia cara, come sono felice di vederti!" e si avvicina a alla contessa di zefiro prendendole entrambe le mani e stringendole in un saluto sincero. Josephine la saluta con un inchino come al solito un po' goffo e Kiltus...Kiltus ha l'aria di uno che intende sfidarla a duello da un momento all'altro. Il mezzelfo fa un cenno con la mano e la Dionisia gli viene telecineticamente restituita, riconciliandosi con la sua gemella. Sandrine si trova accolta da un vero e proprio comitato di benvenuto - nemmeno fosse lei a dover partire!

"Non è sicuro qui a Capo Ventura" le spiega il neo-capitano "Le porto con me e torneremo appena in tempo per ripartire con la Eurus. La città sopravvivrà anche senza una diciassettenne al comando." e Josie gli tira un pugno sulla spalla "Quasi diciotto!" lo corregge. Barbara la fulmina con lo sguardo "Josie, contegno, per carità! Non mi far fare certe figure…!"

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Sandrine Alamaire

"Josephine, mia cara... spero tu abbia delegato qualcuno di competente in tua assenza. Ieri sera la guardia cittadina non si è portata all'altezza del lavoro da te fatto in questi anni", dico, sincera ma non dura. 

"Kiltus, capitano... ma come faremo? Ci lasciate proprio ora che la questione si fa seria e la Settima Spedizione è stata ufficialmente bandita? Chi si occuperà di preparare la Eurus? Di equipaggiarla? Di radunare l'equipaggio?

Ci mancherà moltissimo la vostra indispensabile presenza, messere", aggiungo, cercando di leggere il significato della tensione alla base del suo atteggiamento. 

Scruto poi Randal: "E partirete anche col cuoco? Non resterà dunque nemmeno un Pioniere, oltre a me, qui a Capo Ventura?". Scuoto il capo, perplessa. 

Infine, guardo Barbara, che ancora mi stringe le mani. Fortunatamente ho tolto ľombretto... "Barbara, sorella del mio cuore... io... pensavo tenessi di più a me! Se non avessi saputo fortuitamente di questo vostro piccolo imbarco clandestino, non avrei avuto modo né di salutarti, né, financo, di avere tue notizie... io... non so onestamente cosa pensare...".

Distolgo lo sguardo. Non voglio che alcuno mi veda così, adesso. 

Soprattutto non Kiltus, né, a maggior ragione, Barbara stessa. 

DM

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Percepire Intenzioni (su Kiltus) +8.

Raggirare (prima per mascherare la mia finta ignoranza dei fatti generali - se serve ancora -, poi per nascondere la commozione e le lacrime) +11.

Raccogliere Informazioni +11.

 

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Randal

No, io non parto con loro, dovranno accontentarsi di mangiare quello che si sono portate qui dentro nel dirlo dò due o tre botte con le nocche sui barili e le casse stipate o quello che troveranno dove andranno. Certo sarebbe meglio del pesce fresco appena pescato e qualcuno capace nel cucinarlo a modo.. ma di cuochi simili ne conosco solo due e uno non metterà più piede su di un veliero a quanto dice.. poi chissà cosa farà il vecchio.

Guardo nuovamente le casse e poi il gruppetto che si è andato a creare sul molo ..certo che potevate dirmelo sareste partite, vi avrei preparato.. insomma qualcosa lo avrei trovato, cibo essiccato.. oppure almeno insegnarvi i rudimenti della giusta conservazione in stiva e sul ponte. Va beh, vi sto tediando. 
Lascio perdere la conversazione che per me stava diventando interessantissima.. solo per me però, anche perchè stavo praticamente parlando da solo e sapevo che a nessuno importava un fico secco del modus cucinandi o sulle tipologie migliori di conservazione delle pietanza, cucinate o meno. 
Meglio tacere piuttosto che annoiare gli animi

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Giorno -364, ore 9:20

Porto di Capo Ventura

Sia Josephine che Barbara volgono lo sguardo a Kiltus quando entrambi interrogate i presenti sul motivo di tanta segretezza; e visto che ormai siete qui, perché continuare a tenervi all'oscuro di tutto?

"Ho fatto promettere loro di non dire niente a nessuno." - le giustifica Kiltus - "Nero è scappato perché aveva qualcuno nella guardia cittadina, e se lui, un pirata, aveva agganci qui in città, figuriamoci quanta influenza può avere la rete di Lord Astolfus. Non per essere scortese, ma non potevo fidarmi di voi, Contessa. Siete un'amica intima di tutte e tre le famiglie nobiliari, dopotutto." sapete entrambi che l'ultima parte della frase è una menzogna, e a ben pensarci questa giustificazione fa acqua da tutte le parti. Ma così, su due piedi, per non svelare tutto a tutti, a Kiltus non è venuta in mente un'idea migliore. "Lascio tutto nelle vostre mani, Pionieri. Ho già informato Kilash, vi occuperete voi di tutto."

Barbara fa per contraddirlo, spostando lo sguardo ripetutamente su Kiltus e sulla contessa. "Mia cara, vi assicuro, io...non avrei mai potuto! Messer Kiltus mi ha convinto che fosse per il bene di tutti…" a momenti si direbbe che Barbara sia di nuovo in procinto di abbracciare una delle sue crisi di pianto - certo però che tra madre e figlia…! - ma ecco Josie che si fa avanti, mettendole una mano sulla spalla. "Mamma, sono sicura che la contessa di Zefiro capirà." e poi guarda sia Sandrine che Randal: "Ho lasciato il comando a Winston, è l'unico di cui mi posso davvero fidare. Daranno la colpa a me per l'incendio al Palazzo del Governatore, ne diranno di tutti i colori, ma voi non credete a una sola parola. C'erano delle talpe tra i miei uomini, e forse ce ne sono ancora, ma non pensateci: voi dovete costruire la Eurus. Al resto ci penserà la famiglia Uriel." Papà Gordon con i suoi tre gemelli si sarebbero messi all'opera, quindi. "Randy…" conclude Josephine "Andrà bene. Ce la caveremo. Potrai ingozzarmi di frittura di pesce quando tonerò." 

Kiltus si guarda attorno, e fa cenno agli uomini di sgomberare il pontile. "Tutti a bordo! Dieci minuti e si parte!" e l'equipaggio carica le ultime casse a bordo. "Fai il bravo, Ridley." dice, con un cenno di complicità al cuoco; dopodiché estrae senza quasi nemmeno guardare, un limone da una delle casse in movimento; lo guarda nella sua mano, lo annusa e poi guarda la contessa: "A presto, Sandrine." e dopodiché sale a bordo giocherellando col frutto, facendolo saltellare ipnoticamente con la sua mano destra.

Le Syvis si trattengono ancora qualche minuto a terra. "Cosa farete mentre noi siamo via?" chiede Josephine, accarezzando la spalla di sua madre.

 

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Randal

Come primissima cosa.. guardo con fare ammiccante verso la Contessa ..sparleremo di voi, poi ci faremo delle grandi mangiate di pesce e poi.. mi guardo attorno un po' stranito, come fossi smarrito e poi sentiremo la tua mancanza Jo. Cosa vuoi che faremo. Insomma dai, partirete per un intero anno..io sinceramente non so cosa faremo, anzi lo so ma non so come farlo. 

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Sandrine Alamaire

"Ha ragione il cuoco", intervengo, "ovvero, cercheremo di mettere in piedi questa assurda follia. Fatevi riportare indietro da capitan Kiltus, Josephine. E, te ne prego...

niente più piani folli".

Stringo ancora forte le mani di Barbara, spaventata a morte all'idea di perdere l'unica persona a cui tengo veramente qui. Beh. Almeno fino a ieri sera, anche se mi preoccupa ammetterlo. 

"Barbara... so che il tempo stringe. Ma ho bisogno di parlarti. Da sola. 

In privato". 

Alzo la voce: "E dopo voglio parlare a quattr'occhi con il capitano di questo veliero...

Alla peggio, esigeró e riscuoteró il mio diritto comitale di far tardare qualsiasi partenza e qualsiasi arrivo di cinque minuti!".

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Giorno -364, ore 9:25

Porto di Capo Ventura

Josephine si butta addosso a Randal, stringendolo a sé e regalandogli un bacio sulla guancia. "Mi mancherai anche tu. Stai attento." dopodiché si avvicina alla contessa, sorridendo della su ironia, ma insicura su come salutarla. Un baciamano? O un abbraccio anche per lei? Si decide infine per una bella stretta di mano per veri uomini (?) a cui aggiunge: "Grazie di tutto, contessa." e sale a bordo. Barbara dopo di lei saluta invece Randal, dandogli una carezza materna e lasciandolo con un caldo sorriso: "Abbi cura di te. E mangia quello che cucini, mi raccomando!" mamma Barbara sta diventando nonna o sbaglio? 

Kiltus da sopra il ponte, allarga le mani al cielo accogliendo la richiesta della contessa - ma solo perché si tratta di lei, eh! In mare il ritardo non è ammesso! Così fa cenno di accedere alla cabina coperta del capitano, il cui accesso è proprio sul ponte. Barbara ti prende per mano e ti porta sulla Bussola d'Argento, chiedendo elegantemente scusa ai mozzi e portandoti dentro alla suddetta cabina; un po' spoglia, a dir la verità. Solo un tavolo, due sedie di legno, un armadio e qualche carta nautica abbandonata qua e là. La porta si chiude dietro di voi. "Non abbiamo molto tempo, mia cara. Di cosa mi volete parlare?"

 

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Sandrine Alamaire

Cabina 

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Ingoio il nodo che strizza la mia gola: non c'è tempo. Purtroppo. 

"Barbara...", comincio, incerta. Non è da me: io sono la Contessa di Zefiro, io non ho mai esitazioni nel parlare! 'Per gli dei, stupida, infantile Sandrine! Parla!'.

"Non... potevo dirtelo così. Di fronte a tutti. 

Barbara... ti prego... te ne prego con tutto il cuore... torna da me. Non... non posso pensare che te ne stia andando... anche tu. 

Sei... sei tutto ciò che ho trovato. Tutto ciò che mi resta... Barbara... sarò di nuovo sola... io... io ti... ti voglio bene. Io...".

Non riesco a dirle la verità. Non tutta. Sono spaventata a morte. Lei, così materna e protettiva, quando vuole. 

Io, uno stupido pulcino bagnato. 

Le prendo la mano e me la poso sul petto. Le faccio sentire il mio cuore. 

Non posso dirglielo. La guardo negli occhi e cerco di non piangere. 'Stupida mocciosa senza cervello. Stupida, stupida, stupida! Non hai più tempo... E non puoi dirglielo'.

'Promettimi che tornerai", è l'unica cosa che riesco a dirle, ancora. 

Prima che il nostro tempo si esaurisca.  

 

Modificato da Ghal Maraz
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Giorno -364, ore 9:30

Bussola d'Argento, Porto di Capo Ventura

Lady Syvis è piuttosto confusa. Si lascia prendere la mano e portare dove vuoi tu, accentuando la sua preoccupazione quando sente il tuo cuore battere all'impazzata; ti guarda condividendo parte della tua paura, chiedendosi silenziosamente il perché di cotanta preoccupazione. "Sorella mia…" ti prende il viso tra le mani "Ho trascorso una vita intera in mezzo a persone che credevo mi amassero e che invece volevano solo controllarmi. E in mezzo a tutta quella frustrazione…c'eri tu. Dio mio, come ti invidiavo! Eri tu libera e senza paura, mentre io mi sentivo incapace la maggior parte del tempo. Però la tua presenza è sempre stata un conforto per me: pensavo che un giorno avrei trovato il coraggio di fuggire, quando ce ne fosse stata l'opportunità. E così è stato. Ma di nuovo, non ce l'avrei mai fatta senza di te."

Ti sorride, candidamente.

"Tornerò, te lo prometto. Renderò onore al coraggio che hai avuto, la tua benevolenza nei miei confronti non andrà sprecata. E non preoccuparti: con c'è mastro Kiltus, sono sicura non ci accadrà niente di male. Su, su…" e ti stringe nella stessa identica maniera in cui Josephine aveva stretto Randal, proprio qualche minuto prima. L'abbraccio sembra infinito, in mezzo alle braccia della tua adorata Barbara; odora di gelsomino e ciliegia. 

La stretta si rompe quando qualcuno bussa alla porta. Da oltre la porta della cabina intravedi una sola sagoma, e senti che il guastafeste parlotta apparentemente da solo.

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Sandrine Alamaire

Cabina

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Mi perdo nel suo caldo abbraccio, mordendomi le labbra per non dire nulla, sicura che, una volta tanto, non farei altro che distruggere tutto. 

Mi perdo in Barbara, confondendo il mio cuore tra sentimenti che mi straziano, così lontani dell'agire libero ed istintivo che - ella ha ragione - normalmente mi contraddistingue. Ma Barbara mi confonde. Mi confonde il non capire cosa provo, paralizzata tra un sentimento di abbandono quasi filiare ed una battente sensazione al cuore, che ho terrore di chiamare con un nome breve ma spaventoso. Non posso. 

Forse tra un anno.

Inghiotto le lacrime e annuso a fondo il suo afrore. Questo momento dovrà bastarmi per un intero, lungo anno. 

Il bussare ed il vociare di Kiltus mi riscuotono. Il tempo è scaduto ed adesso devo affrontare l'altra persona che, ultimamente, ha lottato e scalciato per entrare in maniera prepotente nella mia vita. Suo malgrado, ancora non come avrebbe voluto e, forse, ma solo forse, potuto. 

"Ti prego, sorella mia, non dire ad alcuno che la Contessa di Zefiro ha un cuore... o potrei macchiare la mia fama di intoccabile signora della mondanità e spietata spezzacuori!", provo a scherzare, scostandomi a fatica da lei ed andando ad aprire la porta. 

"Avanti, mio capitano!", dico, esibendomi in uno dei miei celebri inchini. 

Adesso sono pronta anche a lui. 

 

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Giorno -364, ore 9:35

Bussola d'Argento, Porto di Capo Ventura 

 

Barbara ti sorride divertita, mettendosi un dito sulle labbra come ironico segnale che manterrà il segreto. Lancia un'occhiata maliziosa a Kiltus quando entra, mormorando: "Non me la consumate troppo, Capitano." e il mezzelfo la guarda un po' curioso. Quando esce, la signora chiude la cabina dietro di sé e la prima cosa che ti chiede il capitano, una volta rimasti soli, è: "Lei sa di noi, per caso? Com'è che ho sempre l'impressione che quella donna sappia già tutto prima del tempo?"

La risposta a questa domanda sorprenderebbe anche me.

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Sandrine Alamaire

Cabina

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"Perché tu non saresti capace di mantenere un segreto neanche impegnandoti, mio bel Capitano", rispondo a Kiltus, ancora sconvolta, il mio corpo che reagisce in una maniera incontrollabile. 

Mi avvicino a lui, guardandolo negli occhi: "Prima eri nervoso, Kiltus. Quasi aggressivo. Quasi un animale selvaggio. E poi mi hai dato del tu e mi hai chiamato Sandrine. Non contessa o altro. Sandrine.

Devi stare attento. Le mie impeccabili scuse sul come e sul perché sono inutili, Kiltus, se ti scopri così. 

Tu sarai il capitano della Eurus, io una tua sottoposta, seppur nobile e di alto rango anche come Pioniere. Non fare girare voci su eventuali favoritismi. Potresti pentirtene!

E... Barbara. Barbara non é certo soltanto una bella bambolina di cera dai modi impeccabili e dalle maniere squisite. È intelligente e capace. Tutto ciò che l'ha trattenuta finora - suo padre ed il suo segreto - non c'è più. Ora vedrai la vera Barbara. 

E poi... chi può dare quali poteri le abbia trasmesso il sangue dei Syvis?!?

Proteggi lei e Josephine, quest'anno, e avrai due straordinari membri della Eurus. Barbara si libererà della sua zavorra e plasmerà sua figlia a dovere. 

Ma, ora...", lascio in sospeso il discorso, quasi aprendo la strada ad un'altra me, che scalpita selvaggia nel mio petto. 

Non posso fare a meno di pensare che lo sto usando, che vorrei fosse qualcun altro (altra...). Ma siamo entrambi adulti, consenzienti, intelligenti. Mi illudo che non c'è nulla di male, in fondo...

Lo bacio con foga, zittendo ogni sua possibile contrarietà, e lo spingo contro la parete, mentre già lo incito a possedermi. Ancora una volta. Non doveva andarsene senza salutarmi. 

E là fuori? La partenza?

Aspetteranno. 

Sono una contessa ed esigo il riconoscimento dei miei diritti. 

Dopo dovrò inventare una scusa. Lo so sempre fare. 

 

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Giorno -364, ore 9:45

Bussola d'Argento, Porto di Capo Ventura 

Kiltus se ne sta zitto zitto, acquattato di fronte a te senza battere nemmeno mezza ciglia alle tue parole. Sta lì, con le braccia incrociate, ad aspettare che i tuoi rimproveri siano finiti, e di certo non si aspetta un finale di discussione così...intenso. Il tuo bacio lo spiazza, e per qualche secondo si lascia trasportare e guidare dai tuoi gesti, ricambiando la malizia che gli trasmetti con i tuoi baci; ma poi riprende il controllo della situazione, e senza smettere di baciarti, ti alza e ti piazza sul tavolo del capitano senza fare troppi complimenti. E via col secondo round. E pensare che sono passate solo cinque ore dalla vostra nottata di fuoco! Consumate il tutto cercando di mantenere una parvenza di silenzio, risparmiandovi tutti i preliminari che potete; la partenza, per dio, la partenza!

Dopo una decina di minuti siete belli che felici entrambi; la sveltina ti dà le soddisfazioni che cerchi, ma sai che per avere di nuovo il menù completo dovrai aspettare un altro benedetto anno. Kiltus si riveste in fretta e furia, sentendo il clamore degli uomini che senza il loro capitano hanno iniziato a mancare di disciplina. C'è di nuovo bisogno di lui.

"Se non fosse per questa maledetta spedizione, ti porterei con me verso Sud." mormora, un po' seccato. "Ma c'è bisogno di te qui. Tu e Randal siete gli unici con un po' di sale in zucca, e dovete cercare di dare una parvenza di sanità mentale alla Settima." Si reinfila i foderi con ultimo gesto e si avvicina a te prendendoti dalla vita, accarezzandoti la labbra con le sue. "Le Syvis staranno bene. Le proteggerò io, sta' tranquilla." 

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Sandrine Alamaire

Bussola ďArgento

Spoiler

Lo lascio fare. Gli lascio condurre il gioco. 

Sta prendendo sicurezza. Mi piace. E servirà anche a Barbara. 

Ritrovo forza in questa breve estasi. 

Un anno di mancanza farà bene anche a lui. Sebbene, conoscendolo, non credo proprio resterà "in bianco". Chissà se anche la sua "sorellina" Josephine, dietro tutte quelle schermaglie...

Sorrido. 

"Ci conto, Kiltus", lo rincuoro, mentre mi rimetto in ordine. 

Saliamo in coperta e, quando ci affacciamo sul ponte, dico, con la mia migliore aria menzognera: "E quindi, mi raccomando, capitano... contatti commerciali, informazioni geografiche e mappe. Ci servirà tutto il possibile, per la Settima Spedizione".

 

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Giorno -364, ore 9:50

Bussola d'Argento, Porto di Capo Ventura 

Anche Kiltus non se la cava male con le prese in giro: sul ponte, quando gli uomini hanno tutti gli occhi fissi su di voi, risponde un "Sì, contessa. Certo, contessa." con aria alquanto seccata, come per dimostrare a tutti che l'hai tenuto lì dentro solo per noiose raccomandazioni - in breve, ti tiene il gioco a modo suo. Gli uomini ridacchiano di lui, ma sembrano esserci cascati; sono tutti in fermento e sistemano le ultime cose prima di partire. 

Il mezzelfo ti accompagna fino al limite della nave, con Barbara e Josephine che lo seguono a ruota. "Arrivederci, mia cara" ti saluta Barbara. Josie alza una mano, e Kiltus ti guarda, dall'alto di babordo, come un rapace sulla preda. No, certe cose non riesce proprio a nasconderle.

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Sandrine Alamaire

Saluto con una stretta alla gola i pezzi del mio cuore che lascio sulla nave. Il mio presente e, spero, il mio futuro. Che ho, apparentemente, appena contribuito a complicare oltremodo. 

Attendo in piedi, sul molo, che l'ancora si sollevi e che le vele prendano il vento. 

Quando il rumore delle onde si trasforma dal semplice riverbero della risacca in una frequenza ritmata di flutti infranti sul legno scricchiolante, scagliato come una freccia attraverso la corrente, la mia gola cattura il battito di questa melodia materiale e lo trasforma in una armonia: strappo al mare il suo vociare ed inizio ad intonare una melodia di buon augurio nella lingua liquida dell'acqua. 

Benedico il viaggio ai miei amori, proibiti ed impossibili, ed intreccio la melodia col tambureggiare dei miei piedi sull'assito di legno, disegnando un ballo che narra, nelle sue figure, una allegoria di abbandono e ritorno. 

'Gli dei siano con voi, figli della speranza'.

@DM

Spoiler

Prova congiunta di Intrattenere (Canto) ed Intrattenere (Danza): test unico a +13.

 

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