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L'Ultima ora di Malcom (TdG)


1701E

Messaggio consigliato

Erik Larssen

Il mio ultimo barlume di razionalità si spegne quando riemergo strisciando da sotto la saracinesca. La mia mente vola immediatamente a Violet, e la speranza di trovarla nello stadio s'accende all'istante. Violet! VIOLET! urlo a gran voce guardandomi intorno. Non vedo altro che un militare e una donna di colore, apparentemente il sindaco di Malcom. *VIolet dove sei?* urlo di nuovo stavolta in svedese. Mi volto verso lo sceriffo, lo sguardo di chi vuole buone notizie. Dov'è? Ditemi dov'è mia cugina! sono troppo nervoso per fornire descrizioni dettagliate, o per presentarmi. Ora che ho portato il culo in salvo non conta altro per me se non riabbracciare il sangue del mio sangue. 

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Mark Hopper

Contro ogni pronostico,arriviamo senza colpo ferire allo stadio. Dopo i controlli di routine,ci fanno entrare,e veniamo accolto nientemeno che dal.sindaco in persona.

Mi presento come gli altri,facendo uno stanco cennondi saluto

"Mark Hopper,da Monroe,Michigan. Viaggiavo con loro sul bus quando è successo tutto questo casino. Sono o meglio....ero,un agente immobiliare..." faccio una pausa,guardandomi intorno per cercare di capire in che situazione versa lo.stadio

"Immagino che non abbiate avuto.contatti con altre autorità, cittadine,enti....dico.bene?" chiedo verso la.donna,sperando.in cuor.mio.che la.risposta sia invece negativa

Nel.mentre Erik comincia ad urlare il nome di sua cugina per tutto lo stadio,e mi affretto ad afferrarlo intimandogli di calmarsi

"Ehi amico,calma....calma,cavolo....abbassa la voce. Se Violet è qui,la.troveremo,ok?" facendoglo un sorriso.di conforto "ma non di certo urlando il suo nome ai quattro.venti,eh!? Dai su,vediamo se possono aiutarci...."

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Nessuno risponde alle urla di Erik anche perché, a parte il Sindaco ed i cinque uomini armati, nel locale ristorante non c'è nessuno.

La donna, comunque, non sembra irritarsi (a differenza dello Sceriffo, che guarda malissimo tutti, con la sola eccezione di Logan, di cui evidentemente rispetta la divisa) e vi risponde No, non abbiamo avuto nessun contatto con le autorità, nè con le cittadine vicine. Quando questa mattina abbiamo capito cosa è successo abbiamo mandato Martin Finn - un ragazzo del posto - a Brooklyn con la sua bici da corsa.

Il volto dela donna si indurisce mentre conclude Sono poco più di sette miglia...una pedalata di mezz'ora. Ma non è tornato...

Comunque ci siamo resi conto della situazione folle e abbiamo raccolto più gente possibile qui, dato che è la struttura più grande e difendibile che civè venuta in mente, oltre ad essere vicina al Centro Commerciale. Ci sono circa 150 persone asseragliate qui...un quarto della popolazione di Malcom.

A questo punto interviene uno degli altri agenti - il vicesceriffo a giudicare dai gradi. È più giovane dello Sceriffo e, nonostante i baffoni da Cow Boy e la faccia scura, si rivoge a voi più gentilmente Molti hanno preferito restare asserragliati nelle loro case, altri non hanno proprio risposto. Qundi non sappiamo con esattezza quanti siano gli...zombie... Gli costa una evidente fatica dirlo di certo ci sono anche parecchi animali... almeno tre persone sono state attaccate dai loro cani e gatti.

In quel momento nel locale entra Sarah, accompagnata da un'altra ragazza dicendo Ce l'avete fatta! Quando ho sentito di gente che bussava da fuori speravo foste voi!

@Erik

Spoiler

L'altra ragazza è Violet...se vuoi farne una descrizione per tutti...

 

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Erik Larssen

Quando nessuno risponde al mio appello, quando nessuno sa darmi informazioni su mia cugina, il mio animo sprofonda in un enorme buco nero, uno di quelli in grado di risucchiare la stessa materia di cui è fatto il mondo. Ampi sospiri animano il mio petto, e il mio sguardo è colmo di tristezza. Inizio a pensare al peggio, al fatto che sia stata dilaniata da una di quelle bestie, per poi trasformarsi in uno zombie dai capelli rossi. Porto la mano a coprire il mio volto, poi il palmo scivola sulla mia barba, quasi volessi cercare di risvegliarmi da quel brutto incubo. Poi, quando credevo di aver perduto ogni cosa, la voce di Sarah mi fa trasalire. Mi volto di scatto ed è in quel momento che i miei occhi impattano sulla sua figura. La giovane che procede con la figlia del veterinario è lei, mia cugina, il sangue del mio sangue. Sento i muscoli del mio corpo rilassarsi, le labbra che istintivamente s'increspano in un sorriso sincero. La mano molla la presa dall'arco, che ineluttabilmente cadrà a terra provocando un rumore sordo. Rimango qualche istante ad osservarla: il suo crine di fuoco le incornicia un volto ovale, su cui spiccano numerose lentiggini e due labbra rosee e carnose. Il mio sguardo austero si scioglie quando la fisso negli occhi per attimi che sembrano interminabili: così profondi, chiari come le lande ghiacciate della nostra terra, in cui la stessa innocenza di quando era bambina si mescola con il suo esser ormai una donna in carriera. Al terzo battito di ciglia le mie gambe si muovono da sole. Al terzo battito di ciglia le sono già addosso, a sovrastare il suo corpo minuto con il mio massiccio e corpulento, a cingere le sue forme con le mie lunghe e grandi braccia. *Violet.* sussurro affondando il mio faccione barbuto tra i suoi capelli cremisi. Le mie labbra cercano la sua testa. *Credevo di averti perso. Caz.zo.* Non la smetto di abbracciarla, non intendo farlo. *Caz.zo. Credevo di averti perso.* ripeto come un automa. E' la prima volta che mi sento bene dopo esser arrivato in America. Ora non conta più se il mio corpo sta sanguinando per le ferite subite. Non conta più se fuori il mondo vuole sbranarci. Ora, in quell'unico, preciso istante, conta solo aver ritrovato intera Violet, la svedese di Malcom.

per tutti

Spoiler

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si, me la sono immaginata fig.a mia cugina 😎

 

 

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Joe McNeal

la scena del grosso svedese che riabbraccia la cugina mi dona nuova speranza e un largo sorriso si dipinge sul mio volto. Sarah! State tutti bene? La nonna? 

Dopo aver chiesto notizie della vecchietta malandata mi rivolgo nuovamente al sindaco si, gli animali sono decisamente un problema... comunque anche il centro commerciale è infestato. Abbiamo notato anche che alcuni tendonomad avere degli atteggiamenti ripetitivi... come... come se dovessero continuare a fare quello che facevano abitualmente quando erano in vita... 

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Senza che nessuno possa (o voglia) fare b nulla, Erik si lancia sulla ragazza dai capelli rossi che accompagna Sarah, stringendola con la forza della disperazione.

Dopo un po' i due cominciano a parlare in una lingua incomprensibile e il sindaco, apparentemente pensando che non sono affari suoi, si concentra su Joe sospirando Temevo che il Centro Commerciale fosse... infestato, diciamo. Ma rimane la miglior risorsa per recuperare viveri e generi di prima necessità, se dovremo restare qui a lungo...

Se riusciremo a trovare tre o quattro buoni fucili le ripuliremo quel posto... Interviene baldanzoso il solo altro agente semplice presente oltre a Tilly, un ragazzone della stazza di Erik col naso rotto in piú punti e l'occhio sveglio di una triglia sul bancone del pescivendolo...da tre giorni.

Il vicesceriffo lo guarda storto, ma il suo capo si limita a sospirare e gli fa cenno di tacere.

Intanto Sarah risponde Sí, siamo arrivati tutti sani e salvi, anche se alla nonna é venuta un po' di febbre, forse per la passeggiata sotto la pioggia...ora la tengono nell'infermeria con la Dottoressa che la controlla e un secondo ferito, un uomo di nome Nick che é stato quasi sbranato dal suo cavallo. Il signor Mason si é offerto di controllarli. Sapete, nel caso in cui...

Ma non finisce la frase.

A quel punto interviene lo sceriffo, dicendo seccamente Sí, ma evitiamo ci siano altri potenziali morti. Lasciate il cibo, le armi e andate a cambiarvi e a mangiare qualcosa.

@Erik

Spoiler

Violet piange per un po', lasciandosi andare nel tuo abbraccio e praticamente facendosi sostenere. Poi, quando riesce a parlare, ti dice in svedese *Oh, Erik...sono cosí felice di vederti! Quando é successo...avevo paura che fosse successo anche a te. O che fossi bloccato lontano...

singhiozzavdue volte, prima di riprendere il controllo e aggiungere é stato assurdo. Il signor Kane, il mio padrone di casa, era impazzito: nel cuore dela notte ha scavalcato la siepe del giardino e iniziato a prendere a pugni la finestra. Ma in giardino c'era Butch. Hanno lottato e alla fine é tornato a casa sua, con Butch che lo ha inseguito ma non é tornato...appena ha fatto giorno sono scappata.*

 

Modificato da 1701E
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Erik Larssen

@dm

Spoiler

Ascolto attentamente le parole di mia cugina continuando a stringerla a me, a far affondare la sua faccia nel mio ampio petto. *non preoccuparti. Sono qui ora.* le sussurro nella nostra lingua per confortata mentre continuo a baciarle la testa, tra i capelli di fuoco. Poi, quando continua con il suo racconto, mi sorge una domanda. *cosa stavi facendo ieri sera? Cioè intendo... Quando il signor Kane ha scavalcato la siepe. Non eri al pc scommetto.* commento incuriosito. 

 

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Va bene, sergente, tenga pure un'arma... Annuisce lo sceriffo, dedicando a Logan un'occhiata molto più benevola di quelle che fin'ora ha riservato agli altri non ce l'ho certo con chi porta la divisa. Ma, fintanto che non riceveremo direttive, il mio compito è salvaguardare le persone qui dentro e devo poter contare su gente di cui mi fido...

cosa che, in apparenz, non comprende gli altri membri del gruppo.

Rendendosi conto del sottinteso, il sindaco interviene Scusate...è stata una giornata molto lunga per tutti. Ovviamente lo sceriffo non vuol dire che non ha fiducia in voi anche se lo sguardo dell'uomo la contraddice chiaramente solo che...

Solo che è stata organizzata una gerarhia di guardia... Viene in suo soccorso il vicesceriffo, lanciandovi uno sguardo divscuse mentre lo sceriffo è impegnato a fulminare con lo sguardo Tilly, che ha timidamente tentato di intervenire in vostra difesa di cui è stata informata la popolazione civile. E le armi devono essere gestite da queste persone o si creerà il caos. Naturalmente, se vorrete, potrete chiedere di essere integrati nel corpo di guardia, ma sembrate abbastanza stanchi, e credo vi serva una notte di sonno.

@Erik

Spoiler

*è successo verso le undici, forse le undici e mezza...* Risponde Violet, arrossendo appena *stavo guardando le foto della vacanza a Sarek...*

Ricordi bene la vacanza di cui parla...ci siete andati tu e lei soli in quel parco naturale, e siete usciti così poco dalla baita che il locatore pensava foste una coppietta in viaggio di nozze.

@All

Spoiler

Lo sceriffo vi ha chiesto di lasciare le armi ma, a parte arco e fucili, potete tentare di nascondere armi più piccole se volete.

Vi ricordo inoltre le regole della guarigione, visto che siete conciati da far schifo:

- al mattino (dopo una notte di riposo) fate un tiro di resistenza, guarite una ferita per ogni successo.

- se un medico vi cura (nelo stadio ci sono Sara e la dottoressa da lei citata) ottenete 1 successo extra

- ottenete 1 ulteriore successo in caso di giornata passata a riposare (non è il vostro caso)

 

Per recuperare sanità mentale dovete parlare con uno psicologo (ma non sapete se ci sia) o, se il vostro personaggio è credente, anche con un prete.

 

Inoltre siete sopravvissuti a una bella esperienza. Ognuno di voi scelga una abilità usata in maniera rilevante, tirate 1d3 e se avete successo guadagnate 1 punto in quella abilità.

I tiri fateli pure voi e ditemi i risultati in tds

 

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Erik Larssen

@dm

Spoiler

Non è mai stato normale il rapporto che ho con mia cugina. È stato sempre "oltre" : l attrazione che provo per lei va oltre, per l appunto, la mera bellezza fisica. Sarà che sono cresciuto insieme a lei, sarà che le relazioni con le altre donne sono sempre naufragate come una nave vichinga in una tempesta, sarà che lei mi capisce ed è l unica a farlo. Per me non è una semplice cugina. Lei è mia. E se l avessi persa avrei perso un pezzo della mia anima. Quando la valchiria va a nominare quella vacanza i ricordi riaffiorano nella mia mente. Istintivamente le alzo il viso con un dito sotto al mento e stavolta le mie labbra andranno a cercare le sue, al posto della testa. Non parlo. Ho avuto la conferma che cercavo: tutti coloro che avevano a che fare con strumenti tecnologici sono "morti" , trasformati in bestie affamate di carne umana, bestie che vogliono nutrirsi dei nostri corpi. Sono stato sempre un cacciatore, non una preda, e la cosa non mi piace per nulla. Stringo mia cugina di nuovo, ma quel movimento comprime una delle mie ferite che mi strappa una smorfia di dolore. *cazz.o*.

*cazz.o.* impreco nella mia lingua. D un tratto il dolore mi riporta alla realtà e le parole dei miei compagni raggiungono le mie orecchie. Se vogliamo difenderci abbiamo davvero bisogno di riposare. E di una rattoppata. Mugugno voltandomi fugace verso Sarah mentre con un grosso braccio cingo ancora il corpo esile di mia cugina. 

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Joe McNeal

Speriamo se la cavino... anche noi avremmo bisogno di un paio di cerotti... aggiungo. Poi mi rivolgo al tizio militare che sembra voglia trattarci come dei carcerati abbiamo recuperato dei fucili e delle munizioni al centro commerciale, e abbiamo rischiato parecchio per questo... tuttavia non ho le forze per discutere di questo adesso, è da ieri che sono in piedi e ho rischiato di morire troppe volte in poche ore. Adesso vorrei solo fumarmi un pacchetto di sigarette, trovare una birra e farmi una dormita... consegno le armi poggiandole per terra, ma nascondendo la mia 38 e "dimenticando" di tirare fuori dallo zaino le munizioni per la pistola. Prima di avviarmi però chiedo al sindaco, che mi sembra più gentile dei militari per caso c'è un prete qui allo stadio? Avrei...bisogno di... conforto...

 

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Mentre parlate Erik da un bacio tutt'altro che casto alla "cugina" la quale, forse per l'emozione del momento, lo ricambia. Dopodiché il gigante svedese geme di dolore, rammentando a tutti voi le ferite riportate oggi.

Immediatamente il sindaco prende la "palla al balzo" e, dopo che Joe comincia a lasciare le armi trovate (o, quantomeno, quelle troppo evidenti da nascondere), dice Giusto...per favore, Sarah, trova loro un posto dove cambiarsi e riposare e portali dalla D.ssa Grisler, così magari evitiamo che le loro ferite si infettino. Dopodiché, signor...McNeal, giusto? aggiunge, mostrando un'ottima memoria sono certa che il Pastore Skipper l'assisterà al meglio...non so se lei sia Metodista o di altra confessione, ma in questa situazione penso che si debba passare sopra a certe differenze...minori, non trova?

Il sorriso tirato con cui conclude la frase la fa sembrare ancor più gentile e, in un certo senso, affascinante nonostante non sia più giovanissima e forse un po' rotondetta. 

Quando vede lo sceriffo lanciare l'ennesima occhiataccia a Tilly, aggiunge anche tu, Tilly, sembri avere disperatamente bisogni di una ricucita.

Di nuovo lo sceriffo la guarda male ma non osa contraddirla e - dopo che avete lasciato le armi - Sarah vi conduce ad uno degli spogliatoi spiegando Abbiamo adibito gli spogliatoi a bagni pubblici, perché i bagni veri e propri non bastavano per tutti. Al momento stiamo usando le gradinate coperte come alloggi di fortuna. Domani cercheremo di recuperare dei materassi e dei teli per tirare su delle specie di pareti...

Intanto entrate nello spogliatoio, dove vedete parecchie valigie comprese le vostre, tutte aperte. Notandolo, Sarah aggiunge Mi spiacevper le vostre cose, ma molta gente è scappata senza vestiti ed il sindaco ha ordinato di mettere tutto in comune. Ora fatevi una rapida doccia e cambiatevi...Tilly, tu puoi usare la doccia disabili che ha la porta... Aggiunge in fretta notando che la rossa, con poco pudore e molta stanchezza, si era già tolta la camicia dell'uniforme davanti a tutti, rimanendo con indosso unicamente un reggiseno nero di quelli da sport, decisamente sotto sforzo per via della pressione esercitata da ciò che deve contenere.

Due minuti di doccia (fredda, dato che non funziona la caldaia elettrica) non sono molti per recuperare tutta l'acqua e le botte prese, ma un quarto d'ora dopo siete più o meno puliti e Sarah vi accompagna all'infermeria dello stadio. Qui ci sono la vecchia (che dorme in un lettino) ed un uomo tutto bendato che si lamenta per il dolore. Vicino a lui c'è il soldato del SAS che viaggiava con voi (e che vi saluta con un cenno) e la D.ssa Grisler, una donna anziana dalla corporatura sottile e dai grandi occhi azzurri, nascosti dietro un paio di lenti d'argento Ma guarda un po'...sembra di essere tirnati ai tempi del pronto soccorso del Jhon Hopkins*...uno alla volta sul lettino libero, prima tu, ragazza!

 

*Il Jhon Hopkins è un famoso ospedale privato universitario di Baltimora, conosciuto in tutto il mondo per l'eccellenza dei suoi medici: probabilmente questa donna non è il tipico medico di campagna più abituato alle vacche che alle persone.

@All

Spoiler

Direi che, forse, è più semplice se i tiri ve li faccio io...

Logan Giubbotto antiproiettile +2 - Fucile da caccia con mirino 14 proiettili - 1 pistola 24 colpi) - (1 danno Salute mentale, 1 danno) - non guadagna abilità.

Mark (Giubbotto antiproiettile +1 - ascia - Fucile da caccia con 18 proiettili - pistola 12 proiettili) - (1 danno Salute mentale, 1 danno) - non guadagna abilità.

Joe: (1 pistola con 30 proiettili) - (2 danni Salute mentale, 2 danni) guadagna 1 punto abilità (armi da fuoco?).

Erik (giubbotto antiproiettile+1 -Arco con 18 frecce - Ascia - Mazza da baseball) - (2 danni Salute mentale) non guadagna abilità.

Rick (Fucile da caccia con mirino con 12 proiettili - Pistola con 24 proiettili - coltello) - (1 danno Salute mentale) non guadagna abilità.

 

In rosso le cose che dovreste lasciare (ma che potete cercare di nascondere).

Vi ho tirato io la guarigione naturale+dottore (le ferite sono già aggiornate) e l'incremento abilità (che solo Joe ha superato)

 

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Logan Ambrose

Terminata la gelida doccia recupero le armi e raggiungo assieme agli altri l'infermeria. Aspetto composto il mio turno sperando che nel frattempo la bava di quel cane maledetto non abbia fatto infettare il morso.

Una volta medicato chiedo di poter mangiare qualcosa e poi di riposare. La giornata è stata veramente dura.

Prima di coricarmi smonto il fucile e tengo il grilletto nella tasca dei pantaloni. Non tolgo il giubbotto antiproiettile e la pistola la tengo nella fondina. La sicurezza non è mai troppa.

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Mark Hopper

Quando lo sceriffo chiede di lasciare le armi,quasi sento un moto improvviso di tristezza nel lasciare il fucile da caccia; la prima arma trovata ed usata In questa strana apocalisse zombie.

Con riluttanza cedo il fucile,lasciandomi però addosso la pistola.

-----------

La doccia,seppur fredda,aiuta parzialmente la mia ripresa. Guardo l'acqua scorrere nella piletta,ripensando a tutto quello accaduto nelle ultime ore.

Che situazione del cavolo...chissà a Monroe come se la stanno passando i miei....

Mi finisco di rivestire ,e vado dal dottore indicatomi per una visita di controllo.

Dopo la visita di rito,cerco il sindaco,che dalle prime battute mi era sembrata una tipa.abbastanza in gamba,non troppo di polso ma comunque decisa.

dal sindaco

Spoiler

Mi presento di nuovo,facendole un sorriso stanco

"Mi scusi se la.disturbo,signor sindaco. So che dovrei già essere a letto a recuperare forze,ma la de formazione professionale non mi faceva prender sonno se prima non venivano dipanato alcuni dubbi" dico quasi scusandomj

"Volevo essere certo che qualsiasi altro accesso a questa struttura sia.ben sigillato o.comunque controllato. So per certo che alcuni ...risvegliati....hanno un attaccamento morboso verso.i familiari o le persone più vicine,e farebbero di tutto per riaverle vicino."

Faccio una pausa

"Ero un po contrario a rinchiudersi in un luogo così dispersivo,lo ammetto, ma spero che siano state prese le misure necessarie; quelle cose sono veloci e resistenti,si scatenerebbe il panico..."

 

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Joe McNeal

ringrazio il sindaco per la sua gentilezza Grazie, sono battista, ma credo che il Signore ascolterà lo stesso le nostre preghiere, dopo essermi dato una ripulita e una medicata passerò da lui.

Con un lieve imbarazzo mi volto di spalle quando Tilly si toglie la camicetta, sono pur sempre un uomo sposato e con figli... La doccia gelata e i vestiti puliti sono comunque un toccasana, quando poi entriamo nell'infermeria ricambio il saluto al soldato e mi presento alla dottoressa Piacere, io sono Joe... Joe McNeal... un po' sovra pensiero guardando la vecchietta e il tizio bendato. Indico la nonna con il dito e dico sottovoce al SAS Non sarebbe meglio tenerli legati?... sai... per precauzione...  

Una volta medicato cerco il prete per avere un po' di conforto, confessarmi e raccontargli la brutta esperienza delle ultime 24 ore e pregare cercando il conforto del Signore.

infine, esausto, cerco un posto dove coricarmi mangiando la prima cosa che trovo, pensando ad un modo per poter ritornare a casa dalla mia famiglia, possibilmente vivo, fino a crollare dal sonno.

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Erik Larssen

Quando ci viene intimato di gettare le armi lascio solo l arco e le frecce, cercando di nascondermi addosso l accetta e la mazza. Non ho per nulla voglia di rimanere disarmato, e mi importa ben poco delle parole dello sceriffo. Quelle armi rimarranno con me, devo proteggere me stesso e mia cugina. 

La doccia gelata mi ricorda la mia terra. Socchiudo gli occhi al tocco gelido Dell acqua sulla mia pelle, e per un attimo mi sembra di essere immerso nel lago di fronte casa di mia zia, quando io e Violet ci immergevamo sorridenti dopo aver fatto una sauna. L immagine dura poco: rialzo le palpebre e vedo i miei compagni di disavventura, immersi anche loro nei propri pensieri. Senza fiatare mi dirigo dalla dottoressa che sembra saper il fatto suo. Con un cenno del capo la saluto e attendo che faccia il suo lavoro, poi scelgo un cantuccio comodo dove poter passare la notte abbracciato con mia cugina. Dovrò farla sentire al sicuro, almeno nel sonno. 

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L'ho proposto... Risponde Jhon in un sussurro al commento di Joe ma, a quanto pare, la nonnina non é cosí grave e le ferite dell'altro rischierebbero di peggiorare... comunque sono pronto ad ogni evenienza... E, detto ció, mostra la pistola che tiene in grembo, senza sicura e pronta a far fuoco.

Senza troppi fronzoli la dottoressa cura le vostre ferite brontolando di essere troppo vecchia per queste stron*ate e - cosa che vi pare piú preoccupante - che questa infermeria é dotata di pochissime scorte mediche.

Ve ne andate quindi ognuno per i fatti suoi, cercando un angolo meno scomodo possibile per dormire nonostante il frastuono del temporale ed il pericolo concreto che qualche morto riesca ad entrare.

@Joe

Spoiler

Trovi Padre Skipper - un uomo sulla cinquantina dai capelli scuri e dal viso gentile - intento a consolare una vecchietta ed aspetti pazientemente il tuo turno.

Quando il sacerdote ti nota ti sorride e ti fa cenno di avvicinarti. Noi sai per quanto avete parlato - forse una o due ore - ma alla fine ti senti decisamente meglio: il Sacerdote é un uomo estremamente colto e studioso della Parola ma - scopri - anche uno psicologo laureato alla Michigan School of Professional Psicology ed abilitato ad esercitare in cinque Stati. Ovviamente non ha tutte le risposte, peró riesce a calmare molte delle tue paure

Spoiler

Non hai più il bisogno di pregare compulsivamente e recuperi 1 danno di salute mentale

 

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Bug

 

@Mark

Spoiler

Quando proponi al Sindaco di controllare la struttura in cerca di eventuali punti deboli ti guarda un po' perplessa ma ti ringrazia, facendoti chiamare l'addetto alla manutenzione dell'impianto, Tim Noohan.

Tim - un ragazzo di circa 23 anni con spessi occhiali e la parlantina veloce - ti mostra tutta la struttura, riuscendo nell'ora che ci impiegate a proporti almeno cinque diverse teorie complottiste er spiegare gli eventi odierni, partendo dagli alieni per finire con un'arma batteriologica testata dal governo.

Le sue teorie riescono giusto a convincerti del fatto che il ragazzo dovrebbe stare di meno davanti al computer e di piú con una ragazza (e questa tua opinione si rafforza alla teoria numero 4, quella dei nemici dell'11, confermata - a suo dire - dal fatto che il contatore elettrico si sia bruciato in corrispondenza del numero 11), ma al contempo scopri che lo stadio é sicuro: le uniche due entrate son chiuse con grate e saracinesche e l'unico altro potenziale accesso - escludendo lo scalare i 12 metri di parete esterna - é una botola delle fogne nel locale caldaie sulla quale é stata piazzata una grossa cassa di legno piena di pezzi di ricambio metallici.

 

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