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I Venti Gelidi del Nord


Sir. Soccio

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Genevieve Bathory

@DM

Spoiler

Ascolto le parole di Aidan.

Sembra fatta.. Ma quell'esitazione nella voce non mi è piaciuta affatto..

Vi ringrazio per le vostre parole, messere. Sono sicura che lo farete. Per ogni uomo arriva il momento in cui le cose cambiano e la sua vita assume significato, in presenza di un destino che non aveva previsto. Mentre lo dico mi metto dritta di fronte a lui, fissandolo languidamente negli occhi, ma senza malizia e con aria indifesa. Magari fino ad oggi non avevate semplicemente avuto gli stimoli giusti, per spingervi oltre i vostri limiti. Ma so che in voi c'è più di quello che voi credete, come voi avete detto a me. Abbiate fiducia in voi stesso e rammentatevi perché lo state facendo e niente vi potrà fermare. Affermo fermamente e con ardore, tenendo le sua mani e stando dritta di fronte a lui, sorridendogli. Protendo lievemente il viso verso il suo, per guardarlo negli occhi da molto vicino, fino a fargli sentire il mio respiro sul suo volto.

Il tono della mia voce è pieno e passionale, nel tentativo di infervorare l'animo del chierico.

Abbandonarmi non è un'opzione, caro mio..

Improvvisamente cambio tono.

Adesso comunque basta con i brutti pensieri. Godiamoci l'aria aperta e godetevi la mia compagnia, visto che siete l'unico ad apprezzarla.

Esclamo sorridente, con una voce carica di rassicurazione e dolcezza.

Mi rimetto al suo fianco, dopo aver fatto un mezzo girotondo intorno alla sua persona e continuo a camminare, dando anche un ascolto a ciò che dicono gli altri, a proposito della pozione.

 

 

 

 

 

 

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Un intera giornata di cammino è passata, tra la calura cocente, spezzata solamente da qualche brezza, e la solitudine del cammino. Una volta abbandonata la via principale, non incontrate molti avventori di ritorno dal villaggio di Spye. Forse la notizia che un lupo mannaro si aggira per la contrada si è diffusa, o forse nessuno trova interessante quel villaggio sperduto.

Sta di fatto che lo raggiungete di notte (verso le 22), accolti da un leggero fresco, segno che il confine con il Nord non è poi così lontano come sembra. Dopo anni passati sotto il sole di Graad, non sembra quasi possibile che ad un solo giorno di cammino si possa respirare dell'aria fresca. Forse perché ormai l'estate è agli sgoccioli. 

@Tutti

Spoiler

(Il Nord, se guardate la mappa, comincia dal lago di Loch Ness in sù.)

Il villaggio di Spye vi da il benvenuto con un vecchio cartello sgangherato, in cui si invita gli avventori a recarvisi con le buone intenzioni. Delle modeste case in pietra grigia a due piani, somiglianti l'un l'altra, alcune con i lumi ancora accesi che brillano dalla finestra e direste addirittura il cammino fumante, si perdono a perdita d'occhio nella notte dietro l'insegna. Non vi è alcuna forma di elettricità (a differenza di Graad) e tutto tace nella notte, solo il fragore del vento alle vostre spalle che accarezza dolcemente con un sibilo alcuni ortaggi freschi di orticello prudentemente sorvegliato da un mastino dormiente sull'uscio della casa di fronte a voi. 

Un profumo di montone alla brace vi avvolge. Qualcuno sta cucinando nei paraggi.

Eccoci qua commenta Aidan lasciandosi cadere lo zaino dalle spalle e sbuffando. 

 

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Cesar De Landas

Durante il viaggio rimango in silenzio, di tanto in tanto tiro fuori una mappa sulla quale scrivo e appunto qualcosa ma nulla più.

Una volta arrivati non mi viene da commentare il posto, piuttosto sono preoccupato per l'orario. E' tardi e non voglio rimanere fuori con la possibilità di incontrare un lupo mannaro. Si sente l'odore di cucinato, che ne dite se cerchiamo un posto dove rifocillarci? Il mio stomaco inizia a brontolare.

Ah, che sbadato, ho disegnato il nostro percorso su di una mappa che mi sono portato. Eccola qui Srotolo una porzione della mappa che ho portato con me e la pongo sotto la luce della torcia

PErcorso.jpg.3c8e65756d76a47d3f091bf77a4845db.jpg

Noi siamo appena arrivati a Spey, qui indico un punto sulla mappa dovessimo trovare qualche impedimento nel tornare a Graad questa ci tornerà utile, memorizzatela nel caso dovessimo dividerci per qualsiasi motivo.

Aidan, conoscete un posto dove trovar riparo o andiamo a tentativi?

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Avevo sentito parlare di una taverna chiamata "La Giumenta Domata". Dovrebbe essere ancora aperta. Indicando confusamente con l'indice una via. Probabilmente non è sicuro di dove si trovi esattamente. A meno che non intendiate bussare a qualche contadino. Aggiunge con una punta di sarcasmo.

Una donna si affaccia brevemente alla finestra, scostando le tende, e vi osserva per qualche secondo prima di richiuderle. 

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Genevieve Bathory

Passo la giornata di cammino fischiettando e guardando il cielo.

Quando arriviamo in paese, mi sento sollevata, all'idea di un posto che mi ispiri più tranquillità di Graad.

Approvo totalmente l'idea di Cesar. Affermo sorridendo.

Ho una fame, che mi mangerei un bue intero! Dico, mentre mi accarezzo la pancia.

Do un'occhiata alla mappa che ci viene mostrata.

Davvero un ottimo lavoro. Esclamo, mentre appoggio una mano sulla spalla dello studioso, per avvalorare le mie parole.

Studio bene il percorso.

Sento le parole di Aidan a proposito della locanda.

Sarebbe veramente l'ideale. Del buon cibo, un bicchiere di vino e un soffice letto sono tutto quello che voglio.

I locali non sembrano adorare gli stranieri.. Mormoro a proposito della donna che chiude le tende.

Muovetevi con quella mappa che ho fame...

Tamburello impaziente con un piede, mentre aspetto che gli altri abbiano finito. Intanto alzo lo sguardo, godendomi la pace e l' oscurità del cielo notturno.

 

 

 

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Stassir

sorrido alla donna che si affaccia, salutandola con la mano Io direi di andare dritti a questa locanda, mettere qualcosa sotto i denti e vedere se sanno qualcosa sul nostro obiettivo. dico con calma, trattenendo un sorriso all'indecisione del prete E magari domani potremo andare dal signorotto locale, che magari potrebbe essere d'aiuto con le ricerche. per esempio una guida della zona non mi dispiacerebbe 

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Zanben Waveharp

Dopo un'estenuante giornata di cammino, finalmente la sera porta un po' di frescura, ed insieme al fresco anche la fame.
Una donna scosta sbircia furtivamente, o almeno lei crede di farlo, la compagnia appena arrivata; con un sorriso e un gesto amichevole della mano Zanben restituisce il "saluto".
L'idea dell'alcolizzato è giusta.

Stassir ha ragione. Dobbiamo mangiare, e si sa, il miglior luogo per avere pettegolezzi è la locanda.
E poi è notte. Non voglio restare fuori di notte con un probabile mannaro che si aggira nelle vicinanze.
 

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Cesar De Landas

So quel che mi basta

Abbastanza velocemente abbandono il gruppetto e mi avvicino alla finestra dove ho notato la donna. 

Scusi scusi, mi perdoni nel frattempo sventolo la mappa per farle capire che sono innocuo stiamo cercando la Giumenta Domata ma non sappiamo con precisione la direzione. Potrebbe indicarmi la via? Cerco di essere più pacato e calmo possibile usando un tono di voce tranquillo, dopotutto é proprio quel che sono. 

 

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La donna, riapparsa alla finestra, indica alla sua sinistra. La sua faccia ha ancora un'espressione confusa. Perché mai qualcuno cerca la taverna a quest'ora di notte? Si starà chiedendo.

Da questa parte, prende parola Aidan facendo da apri via. Il profumo diventa più forte da questa strada..

Ed è così. L'aroma di montone sul fuoco, all'inizio quasi impercettibile ad un naso ben allenato (o ad uno stomaco pieno), vi conduce attraverso due viette, entrambe costeggiate da case in pietra, per poi aprirsi su una piazzetta in ciottolato. Una insegna, illuminata da una torcia, penzola dal muro: La Giumenta Domata. Non ha finestre e non s'ode alcun rumore.

Spingendo la porta in legno verde, quello che vi trovate di fronte è poco più che un salotto.Un modesto bancone, alla vostra sinistra, qualche tavolo ed un camino sulla destra sul quale sta arrostendo la carne. Chinata vi è una donna che, usando uno stecco, cerca di intuirne la cottura. Indossa un comune grembiule sudicio di grasso sopra un vestito verde. Voltandosi alla vostra entrata, scosta i lunghi capelli corvini che a malapena riesce tenersi indietro per non bruciarli.

Vi è un solo avventore, un uomo con manto e cappuccio azzurri, seduto al tavolo che osserva l'oste. Dietro di lui, appeso al muro, un zoccolo di grandi dimensioni ed in ferro battuto; Qualche stendardo malconcio e pieno di ragnatele negli angoli, ma questa taverna, se così si possa ancora definire, sembra proprio una bettola. 

 

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Zanben Waveharp

L'interno della taverna è terribile; si nota che non è frequentata e neanche ben tenuta.
Sembra quasi di essere tornato nelle fogne di Graad.
Sforzandosi di non sembrare disgustato, sfodera il suo miglior sorriso: l'arte di mentire è utile anche in queste situazioni.
Buonasera signorina! Avete posto per cinque viaggiatori? Fuori inizia a fare freddino e lo stomaco inizia a brontolare.
L'odore però è molto buono, o è solo lo stomaco vuoto che parla.

 

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Stassir

vorrei poter dire di essere stato in posti peggiori, ma in effetti questo se la gioca alla pari con tutti gli altri. è chiaro che chi gestisce questo posto non si cura troppo di tenerlo pulito Beh, almeno non avremo problemi a trovare posto dico ai miei compagni, dirigendomi a passo spedito verso un tavolo quanto viene un piatto di quella carne, signora?

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Non si aspettavo viaggiatori, con un sorriso mentre si pulisce le mani nel grembiule, c'è del montone sul fuoco, dovrebbe essere pronto a momenti! Una moneta d'oro, comunque. E' un'ottima carne che arriva direttamente da Nord continuando a strofinarsi le mani. 

Avremmo bisogno pure di una camera. Afferma Aidan quasi seccato.

Una camera? Oh, certo ne ho qualcuna libera al piano di sopra, ma sono tutte doppie. Spero non vi dispiaccia. Intanto accomodatevi qua, il primo giro lo offre la casa. dice con entusiasmo indicando un tavolo mentre si avvia al bancone per prendere dei boccali posti sulla credenza.

Lo straniero, che nel frattempo aveva osservato la situazione, torna a guardare la carne che abbrustolisce. 

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Zanben Waveharp

Una moneta d'oro?! Ma che è un furto?! Certo l'odore è buono, ma...
Un po' stizzito Zenben toglie dal sacchettino una moneta e la da alla signora.
Spero ne valga la pena, signorina. Poi, se non la disturbiamo eh, vorremmo sapere alcune cose, sempre se le va di fare due chiacchiere. Dice Zenben sempre con tono calmo e accondiscendente.
L'aspetto calmo e mansueto dell'alchimista, fin'ora sempre schivo, se non quasi burbero, mette in evidenza la sua doppia faccia e la sue abilità recitative.

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Cesar De Landas

Va bè ma allora se la ricordava la strada! Meglio così 

Dopo poco, seguendo l'odore di carne giungiamo alla locanda, non pare sfarzosa ma è anche meglio così. Dopotutto un villaggio così piccolo non può offrire molto di più. Apriamo la porta ed entriamo tutti quanti. Nel frattempo ripongo con cura la mappa del posto all'interno del porta pergamene.

Povera gente, non se la passano proprio bene

Mentre prendo una sedia e mi accomodo al tavolo indicato dalla ragazza esordisco mesto Ehm, io sarei vegetariano, non mangio carne.. però mi accontento di qualche verdura, anche cruda. Ogni volta che me ne esco così vengo sempre additato come quello strano, ma ormai ci sono abituato

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Stassir

do la moneta d'oro per la carne, per poi alzare un sopracciglio quando Cesar se ne esce che è vegetariano. Annuisco al prendere la stanza Per me non è un problema, sono abituato anche a dormire sul pavimento. E direi di parlare direttamente lì dico abbassando la voce ed indicando col capo l'uomo col mantello azzurro, squadrandolo da capo a piedi

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Genevieve Bathory

Quando finalmente gli altri si decidono, non sto più nella pelle all'idea che finalmente andremo a mangiare. Assisto divertita alla scenetta tra Cesar e la signora alla finestra.

Che tipo... Almeno sembra più simpatico di come me lo ero immaginato..

Arriviamo alla Giumenta Domata seguendo il buon odore di cibo, ma dentro il posto è deludente oltre ogni aspettativa.

Mannaggia che topaia... Peggio che a Graad e la cosa la dice lunga... Aidan ma dove ci hai portato?? Spero per te che fosse l'unica locanda del villaggio..

Vebbeh almeno il primo giro è gratis.. E comunque grazie che è gratis, una moneta d'oro per la carne... Speriamo che ne sia all'altezza..

Mi guardo un po' intorno.

Ah, questo si che è interessante..

@DM

Spoiler

Rimango notevolmente colpita, dalla trasformazione dei modi di fare del giovane bardo.

Devo ricordarmi di questa scena... I miei compagni piano piano stanno cominciando a mostrarsi...

La mia attenzione viene catturata dalla figura vestita di azzurro.

Bravo Stassir, vacci a parlare...

Mi viene da ridere quando sento che Cesar è vegetariano. Un piccolo sorriso innocente e ingenuo, che tento di coprire con la mano.

Certo che le hai proprio tutte.. Per la miseria...

Le stanze doppie.. Che seccatura...

Quasi quasi vado in camera con Cesar... E' sempre troppo accondiscendente con tutti, non combatte, è vegetariano... Se fa sesso con lo stesso ardore con cui vive, se mi dovesse violentare va a finire che magari non me ne accorgo neanche..

Ridacchio dentro di me.

Mi avvicino a Zanben, che sta pagando la locandiera, per sentire cosa ha da chiedergli.

Pago anche io, sorridendo alla donna e mi fermo vicino a loro, mentre mi guardo intorno.

Mi fa piacere vederti finalmente sorridere, giovane bardo. La vita è troppo corta e abbastanza piena di situazione spiacevoli di per sé. Non c'è bisogno di essere sempre imbronciati. Affermo sorridente, guardando Zanben con simpatia. Non vi è rimprovero nella mia voce, solo una punta di tenerezza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Facendovi accomodare tutti ad un tavolo, l'oste torna al bancone e poi al camino con un coltello ed alcuni piatti; taglia qualche fetta del montone e ve lo serve compiendo tre viaggi, portando ella due piatti alla volta. Si direbbe che non sia molto esperta. 

Lo sconosciuto avventore si getta immediatamente sulla coscia (ha ricevuto la parta migliore) senza tanti complimenti. Mentre osservate la scena, la donna ritorna al bancone ed estraendo da una cassa qualche vecchio ortaggio di dubbio colore e consistenza, lo taglia a fette per buttarlo alla rinfusa dentro una ciotola. Eccola che ritorna Fuori menù del giorno. Insalata con carote, funghi di stagione e rape, solo per voi, messere. accennando un inchino mentre te la porge.

Delle rape non vi è traccia ed i funghi si direbbero di stagione, forse quella passata. Forse la parte più invitante è il grasso di montone sui bordi, non essendosi lavata le mani.

Oh, dice sbadatamente come se ne fosse dimenticata, volevate chiedermi qualcosa, dico bene?

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Cesar De Landas

Mai una gioia, è mai possibile che nelle osterie la gente come me sia sempre mai considerata? Va beh, armiamoci di pazienza

Cerco di mangiare prima l'insalata e le carote, il resto lo evito accuratamente. Non mi curo della discussione e rimango in silenzio aspettando che Aidan o qualcun altro parli per primo e continuo a mangiare quella roba che mi ha servito.

Che schifo..

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Genevieve Bathory

In attesa che Zanben mi risponda e inizi a parlare con la oste, osservo la scena degli ortaggi di Cesar.

Poveretto...

Sembra che il vostro fuori menù del giorno, sia un po' una fregatura Cesar...

Ridacchio della cosa, ma senza toni di scherno o derisione per lo studioso.

Come mai questa particolare scelta di vita??? Soprattutto venendo da un posto come Graad, dove le uniche pietanze che mangiate sono ricercate o quasi, comunque non comuni.. Siete un individuo piuttosto singolare, Cesar. E in singolare non dovete vederci nulla di offensivo. Faccio una breve pausa. Ecco, siete un individuo che suscita curiosità.

Affermo pacatamente e con il mio solito sorriso, mentre inizio a mangiare.

 

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Zanben Waveharp

Le parole della bambina infastidiscono Zanben, ma che comunque non lo da a vedere.
Giovane bardo? Ma lei almeno l'età per figliare l'avrà raggiunta?
Ma sì, hai ragione! La vita è troppo corta per essere arrabbiati. E poi questo montone emana un odore così buono che è impossibile essere tristi.


Già la vita non gli sorride, privarsi anche del piacere del cibo, bah. Pensa Zanebn guardando il magro piatto di Cesar.
Scelta...coraggiosa, Cesar; quella di essere vegetariano dico.


Mentre con noncuranza si accinge a tagliare la carne, l'alchimista, senza alzare lo sguardo dal piatto, chiede senza mostrare interesse alla locandiera.
Non c'è molto traffico in questa città, eh; anche lungo la strada non abbiamo trovato quasi nessuno. E' solo perchè non è una meta turistica o c'è altro? Anche all'entrata una signora ci ha squadrato da capo a piedi come se fossimo lì per ucciderla. Conclude l'aneddoto, un po' romanzato, per cercare qualche informazione senza dare nell'occhio.

Mh, non sembra male il montone.

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