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I.N.S. - In Nomine Simplex - Gruppo II


Darakan

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Marco Pavone "la Colomba"

Aspetta un secondo.. i dannati sono sotto la croce... Che si riferisca a...?

Aspettate, credo che non si riferisca ad una croce, ma alla chiesa stessa. La pianta di questa chiesa è a forma di croce, e non è insolito che ci siano ossari e catacombe sotto questi luoghi di culto. Secondo me dobbiamo cercare un'entrata verso dei luoghi sotterranei.

cm@

Spoiler

Osservare 7 per controllare se trovo delle inferiate e delle gallerie che portano verso il basso.

 

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Cita

di chi è quel sangue ancora caldo?

Giovanni apre bocca per rispondere poi però si blocca.
Dopo un po' risponde: bhè… a questo non ci avevo pensato! E’ ovvio che il sangue non è del suicida.
Laerte continua: è semplice… qualcuno è stato appena ucciso o ferito …e noi non abbiamo controllato tutta la chiesa.
La sua osservazione vi fa riflettere.
Vi rendete conto che vi trovate in un’area che non è sicura. Non avete controllato tutte le stanze della chiesa. La paura inizia a giocare brutti scherzi.
Lì dove ci sono semplice ombre, voi vedete mostri e creature intente a osservarvi.
Ci stiamo facendo solo condizionare… dice ad alta voce Dorotea nel tentativo di calmarsi.

Un rumore fuori dalla chiesa vi fa sobbalzare.
Qualcosa sembra essere precipitata al suolo.
Questo però non è frutto della nostra immaginazione… dice pidocchio …tutti abbiamo sentito quel suono!
Giovanni si affaccia per controllare.
Si rilassa poco dopo e dice: tranquilli! E’ caduta una vecchia finestra.
Laerte però vuole essere scrupolo ed esce dalla chiesa per controllare meglio il perimetro, restando comunque vicino all’entrata della chiesa.
Pidocchio e Giovanni lo seguono.

Cita

Aspettate, credo che non si riferisca ad una croce, ma alla chiesa stessa. La pianta di questa chiesa è a forma di croce, e non è insolito che ci siano ossari e catacombe sotto questi luoghi di culto. Secondo me dobbiamo cercare un'entrata verso dei luoghi sotterranei.

Cristina risponde: ma sei sicuro di voler scendere di sotto? E’ troppo rischioso.
Dorotea però interviene: siamo venuti fin qui… tanto vale controllare! Non vorrai mica tirarti indietro?
E perché no?! Torniamo a Venezia e denunciamo tutto all’arcidiocesi.

Nel frattempo Marco trova un’inferriata tra due colonne.
Attraverso quelle sbarre è possibile vedere una scalinata di pietra che scende verso il basso e scompare nel buio pesto.
L’inferriata è bloccata da una catena e un grosso lucchetto arrugginito.

Domenico intanto controlla la croce dietro l’altare.
Si tratta di un crocefisso alto più di due metri. Alla sua base c’è un piccolo cassetto. Era usato dal prete per conservare il calice e tutto l’occorrente per la comunione.
Domenico apre quel cassetto e al suo interno trova un libro nero.
E’ vecchissimo e in pessimo stato.
Avete l’impressione che possa “sbriciolarsi” da un momento all’altro.

Posate il libro sull’altare.
Il titolo è appena leggibile: Damnati.
Lo aprite e lo sfogliate. Sulle pagine c’è un alfabeto -> Click che non avevate mai visto.
Ora non vorrete dirmi che questi scarabocchi sono delle parole? Chiede incredulo Adriano.
Siete troppo rapiti dalla scoperta per dar peso alle sue parole.

Chiunque abbia maneggiato il libro (prima di voi) ha allegato e incollato su alcune pagine alcuni fogli con delle note personali. Queste sono scritte in italiano e sembrano recenti.

Alcune note

Spoiler

 

Inizio a pensare che questa copia è piena di errori. Devo riuscire a trovare il libro originale per poterlo tradurre come si deve.

E’ sempre più difficile tradurre i suoi testi.
Dovrei chiedere aiuto al Doge ma mi ucciderebbero se sapessero che ho trovato questo libro.

Questo paragrafo è dedicato al cacciatore.

Quest’altro paragrafo è intitolato “L’antico”

 

Tra le pagine del libro trovate un’altra nota.
Si tratta della traduzione di un’intera pagina… che presenta solo un numero molto ristretto di frasi.
La traduzione (questa volta) non è in italiano.
Si tratta della stesura della pronuncia di quelle frasi.
Santo cielo!... esclama Adriano …ma che roba è?
Cristina tocca quella nota con l’indice e legge ad alta voce la prima parola: Kanda…
Passate altro tempio a studiare quel libro ma una violenta raffica vi sa sobbalzare.

Il vento ha spalancato la porta della chiesa e vi ha investito.
Le stranezze non finiscono qui. Un ruggito disumano e sempre più cupo si solleva dalla scalinata dietro l’inferriata. Gli altri vostri compagni rientrano nella chiesa e si fermano sull’uscio della porta.
Che cavolo era “quello”? Chiede Giovanni riferendosi al ruggito.
Dorotea ha notato un movimento sospetto sulle travi sopra il soffitto, proprio vicino l'uscio della chiesa. Afferra la torcia di Laerte (l’aveva lasciata sull’altare) e punta un fascio di luce in quella direzione. La luce si riflette negli occhi di una creatura rannicchiata sulle travi.
Sembra un uomo piccolo e deforme, senza capelli e vestiti. Ha la testa grande, il corpo magro e torto, le gambe arcuate, le braccia lunghe e gli artigli affilati.
Si è innervosito quando gli è stata puntata la luce. Ruggisce verso di voi e scappa via. Il suo era un verso stridulo e acuto.

Alcuni di voi urlano per la paura.
Qualcuno, in questo momento, si accanisce contro la porta sotto la botola (dove dovrebbe trovarsi il suicida).
Nel primo piano della chiesa, qualcun altro inizia a correre. Sentite quei passi mentre si avvicinano verso di voi.
Nel calice sull’altare intanto è ricomparso del sangue.

 

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Domenico Facchini

Inizio a sentire la pressione della situazione e mi lascio sfuggire una bestemmia mentre prendo il libretto con cura e me lo infilo nella giacca. Sollevo poi la spada pronto a combattere e a passo lento e con cautela mi avvicino all'uscita. Abbiamo quello che volevamo per le nostre indagini, è il momento di andarsene da questo posto maledetto. Sono pronto a colpire con la spada qualsiasi cosa mi si avvicini.

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Correte verso l’uscita della chiesa ma un morto vi sbarra la strada.
E’ appena apparso sull’uscio della porta (vi ha raggiunto passando su una delle strade attorno la chiesa). Si tratta del cadavere di un uomo adulto.
Indossa abiti logori e la sua carne è in pieno stato di decomposizione.
Gli manca un occhio e diverse sezioni di pelle, muscoli e altri tessuti. I vostri compagni urlano per lo spavento.

Il cadavere, mentre si lamenta e geme, afferra per le spalle Giovanni.
Uno scarafaggio esce dall’orbita dell’occhio mancante per poi scivolare sulla schiena di quel morto. Adriano spinge via il cadavere liberando Rei.
Da fuori la chiesa si accalcano altri morti.
Non avete il tempo per vedere quanti sono. I vostri compagni chiudono la porta della chiesa e cercano un modo per sbarrarla.
I cadaveri si accalcano contro l’esterno della porta e cercano di entrare.
Decine di braccia in necrosi vengono infilate tra le ante della porta e si protraggono verso di voi.
Altri morti invece battono nelle vetrate.
Siete circondati.
Usate i vostri corpi per bloccare la porta ma non potete star lì in eterno.

 

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Domenico Facchini

Impreco e indico l'inferriata posta tra le due colonne Siamo fregati, spero solo che quello un passaggio verso l'esterno e non una semplice stanza sotterranea. Credo che abbiamo solo due scelte, andare lì sotto o sperare che nella sacrestia ci sia una porta sul retro... e sperare che i morti non siano anche lì. Che facciamo? Marco! Sei tu la guida del gruppo, dacci un ordine.

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Il 18/6/2017 alle 10:02, chestsm ha scritto:

Agostino Romano

Dobbiamo muoverci! Forse è meglio andare verso i sotterranei, c'è più possibilità che ci sia una via d'uscita.

Giovanni risponde: ma non sappiamo se c'è una via di uscita nei sotterranei... maledizione! Non resisterò ancora per molto (si riferisce al fatto di trattenere la porta).

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Marco Pavone "la Colomba"

Io non ho mai visto una chiesa con una sola porta, tu? O vuoi morire sotto terra, sperando di trovare il buco scavato da una talpa? Ora, meno chiacchiere, più panche! Mi metto a cercare di spostare una panca per.fare leva sulla porta, aspettando che qualcuno mo aiuti.

Spoiler

Intanto forza 4, non so se serve.

 

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Ammucchiate le panche per bloccare la porta.
Questo vi dà il tempo di fuggire ma sapete benissimo che i morti raggiungeranno la navata in poco tempo. Correte compatti verso l’altro lato della chiesa.
Urla e versi disumani si elevano attorno a voi, non sapete da dove vengono.
Superate l’altare e vedere il sangue sulla coppa che inizia a traboccare, come se si stesse generando al suo interno.
C’è del sangue anche sulle statue...o meglio ...stanno piangendo sangue.

Raggiungete la sacrestia.
In quella stanza ci sono due porte. Una è aperta è conduce ad un corridoio.
L’altra porta invece è chiusa ma qualcuno, dall’altra parte, la colpisce proprio in questo momento con una motosega circolare. Avete sentito solo in questo momento il motore accesso di quella motosega. Il panico aumenta.

Decidete di percorre il corridoio oltre la prima porta.
Svoltate un paio di angoli e trovare l’uscita.
Scappate dalla chiesa e vi riversate su una via polverosa e gremita di cadaveri. Sono tantissimi e non riuscite neanche a contarli. Avanzano verso di voi, allungano le braccia nella vostra direzione.
Hanno abiti logorati e la pelle ha assunto un colore che va da nero al grigio.
I loro corpi sono coperti di ferite varie, escoriazioni, segni di morsi e altro ancora. Alcuni di loro hanno organi e ossa visibili all’esterno.
Cristina urla per la paura e dice non vuole diventare come loro.

Giovanni ha intravisto uno spiraglio tra il mucchio di cadaveri.
Afferra per un braccio Cristina e la trascina con se. Correte anche voi, seguendo Rei.
Nella fuga vedete i morti stringervi a voi.
Un paio di loro vi toccano e vi sfiorano i vestiti.
Con un po' di fortuna, Giovanni riesce a portar via tutti voi. Tornare di fronte alla chiesa e continuate a correre ma Dorotea inciampa.

Avete percorso altri cinque metri prima di accorgervi che la donna è caduta.
Si tocca la caviglia e non riesce più ad alzarsi.
Vi fermate e la guardate. Alle sue spalle, a circa otto metri di distanza, ci sono i morti che vi stanno inseguendo. Adriano torna indietro per raccoglierla.
Dorotea piange e urla all’uomo di scappare. E’ disperata perché sta chiedendo al cacciatore di mettersi in salvo lasciandola ad un orribile destino.

Lui ignora il suo comando e si china per sollevarla… ma non ha tenuto conto della velocità dei morti. Alcuni di loro infatti sono in grado di correre.
Andriano non riuscirà mai a sfuggire da loro. Il terrore si impadronisce della sua mente.
Non gli resta altro da fare che abbracciare Dorotea e aspettare di essere straziato dai morsi dei morti (non ha pensato di suicidarsi con la pistola, la sua mente manca di lucidità).

I cadaveri però ignorano i due uomini e continuano a correre verso di voi.
Siete scioccati ma le sorprese non finiscono qui: in questo momento sentite qualcuno alle vostre spalle urlare. E’ stata pronunciata una parola in una lingua straniera.
I morti si bloccano all’istante.
Vi voltate e vedete tre uomini (vivi) in mezzo alla via.
Vestono di nero, avranno circa quarant’anni e portano i capelli lunghi.
Sono a sei metri da voi. Due di loro vi puntano un mitra mentre quello al centro non ha in mano alcun’arma. E proprio quest’ultimo che parla, rivolgendosi a voi: allora… chi di voi ha letto il libro?

 

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Domenico Facchini

Infodero la spada molto lentamente ed alzo le mani mettendole bene in vista come segno di buona volontà. Schiarisco la voce e parlo con tono calmo, quasi neutro La verità è che nessuno di noi sa leggere quel linguaggio, tutti ci abbiamo posato lo sguardo tentando di comprendere quelle strane lettere ma nessuno di noi ci ha capito una sola parola. Un po' come un bambino che vede l'alfabeto per la prima volta ai nostri occhi quelli erano solo scarabocchi. Si potrebbe dunque dire che nessuno di noi ha letto quel libro. Faccio una piccola pausa poi incalzo Ma per essere del tutto onesto c'erano delle note in italiano, dicevano che il libro presenta degli errori e che serve l'originale per tradurlo in maniera corretta. Siete forse voi che tentavano di tradurlo? Non volevamo rubare nulla, semplicemente credevamo fossero tutti morti qui.

Cerco di farli calmare Persuadere 7 o Mercanteggiare 7 non so quale è quello giusto.

Modificato da TheUser
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Marco Pavone "la Colomba"

Bene come se le cose non fossero andate sempre a gonfie vele, ora le cose si mettono ancora meglio. Alzo le mani con movimenti calmi e chiari. Sarebbe interessante scoprire come quel libro sia stato la causa di tutto questo. Che tipo di legame esoterico c'è tra quel libro ed i morti? Vivi che controllano i morti, una cosa del genere potrebbe abbattere le fondamenta di questo mondo. Potrebbe essere perfetto. 

cm@

Spoiler

Non so, ho capito la parola in qualche modo? So cosa hanno detto o almeno ho riconosciuto la lingua? Memoria 6 se servisse a qualcosa, come ascoltare 7. Se fosse francese ho conoscenza 7.

 

Modificato da Elguercio
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@Marco

Spoiler

Non hai capito la parola pronunciata da quell’uomo ma ha un suono simile alle parole pronunciate da Cristina quando ha letto il libro.

@tutti

Dorotea e Adriano non si sono mossi.
Neanche si rendono conto di stare ancora per terra e abbracciati. Sono troppo confusi per pensare. L’apparizione di quei tre uomini vestiti di nero li ha sconvolti.
Voi e il resto del vostro gruppo condividete le stesse emozioni.

I tre uomini vi costringono a gettare le armi a terra.
L’uomo che ha parlato poco fa risponde ora alle vostre domande (non a tutte): certo che non sapete quella lingua! Chi sa ancora leggere l’ebraico antico?
Ma uno di voi ha letto gli appunti tradotti e allegati nelle pagine del libro! Deve averlo letto… altrimenti i morti non si sarebbero scatenati.

Mentre l’uomo parla, i cadaveri si allontanano lentamente. Rientrano nelle case e scompaiono alla vostra visuale.
Cristina, intimorita, alza la mano: s-sono stata io a leggere il libro.
Lo hai letto da sola? C’erano altri con te?
La donna, trattenendo le lacrime, indica Marco, Agostino, Dorotea, Domenico e Adriano.

L’uomo vestito in nero ride per il nervosismo.
Cerca di darsi un contegno poi dice: congratulazioni! Vi siete sentiti il cuore?
Nessuno di voi capisce le sue parole, così l’uomo continua: quello che avete trovato nella chiesa è una copia libro dei Dannati. Noi serviamo gli Esterni e il nostro obiettivo è quello di ritrovare il libro originale.
Giovanni trova la forza per commentare: si, certo! Come se noi possiamo sapere chi sono gli Esterni.
Gli Esterni sono una famiglia! Un ordine che vive al di fuori delle leggi del sovrano di Roma. Sono ciò che voi definireste erroneamente come eretici.
E a cosa vi serve il libro che state cercando?
Hai visto cosa sono grado di fare un paio di frasi scritte tra quelle pagine? Chi ha il libro controlla la morte.
Cretinate!
Tu dici? Viviamo in un mondo in cui i cadaveri camminano e mangiano i vivi! Ma voi ignorate che esiste un ordine capace di controllare i defunti! E tale ordine è scritto nelle pagine del libro. Ma in quel tomo c’è molto di più!
Che volevi dire prima? Quando hai parlato dei nostri cuori?
Chi legge il libro dei Dannati muore all’istante!

Cristina, Adriano e Dorotea si mettono una mano sul petto.
Lo fate anche voi (pg).
Non sentite più i battiti del cuore. Questo spiega perché, poco fa, i cadaveri hanno ignorato Dorotea e Adriano.

-.-.-.-

Cristina ha smesso di ascoltare l’uomo in nero.
Lui sta continuando a parlare. Vi sta dicendo che siete stati fortunati, siete morti conservando la vostra coscienza. Questo perché avete letto il libro in circostanze particolari… circostanze che si rifiuta di rivelarvi.
Nell’animo di Cristina si sta alimentando una disperazione sempre più brutale.
Benchè morta, la donna si sente mancare l’aria.
La paura conquista il suo cervello. Non può reggere tutta quella pressione. Non si è accorta di essere crollata a terra, in ginocchio e che le sue dita hanno sfiorato la sua pistola che ha fatto cadere poco fa. Non si è accorta che ha già afferrato la sua arma.
Sente solo una voce nella sua testa: uccidi!

-.-.-.-.-

Cristina urla e corre contro l’uomo vestito di nero.
Le sue guardie puntano i mitra contro la donna. Laerte e Giovanni ne approfittano per sfilare delle pistole nascoste sotto i loro indumenti. Sparano e uccidono le due guardie.
Cristina ha caricato l’uomo che ha parlato fino ad’ora.
Lo spinge con una spallata. Lui cade a terra e la donna lo costringe a restare al suolo con un piede premuto sul suo torace.
Lei continua a urlare e svuota l’intero caricatore sul volto dell’uomo.
Anche dopo che è morto e la pistola è scarica, Cristina continua a urlare e a premere il grilletto. Sentite solo i click della sua pistola.
La donna getta poi via l’arma e crolla al suolo in posizione rannicchiata, piange e urla. Non gli importa di sporcarsi con il sangue degli uomini in nero che avanza verso di lei.

E’ in questo momento che scoprite che una delle due guardie non è morta ma è stata solo ferita. Non è più una minaccia per voi.

 

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Domenico Facchini

Cita

congratulazioni! Vi siete sentiti il cuore?

Porto una mano al petto, dove ho infilato il libro dei dannati e lo stringo sotto i vestiti. Poi sposto la mano per sentire il battito del cuore e quando capisco che è assente sbarro gli occhi incredulo. Considerando la corsa e la paura di poco fa dovrebbe battere all'impazzata... cosa sta succedendo, sono veramente morto? Dicono che alcuni si risvegliano nel momento stesso in cui perdono la vita, se fosse successa la stessa cosa a noi? No, sembra una favoletta. Sposto lo sguardo sui morti che ci circondano Però loro hanno ignorato Dorotea e Adriano. Se fosse vero? Dopotutto nella chiesa il sgorgava del sangue da un calice, ed è una cosa inspiegabile quindi c'è qualcosa di grosso dietro... sono confuso. Che giornata di mer.da.

Ancora assorto tra i miei pensieri i 3 uomini che ci hanno fermato vengono assaltati e abbattuti. Guardo la scena senza muovere un muscolo, ancora confuso e sbalordito per tutto quello che sta succedendo.

Mi scuoto all'improvviso, qualche secondo dopo il massacro Muoviamo il cu.lo, dobbiamo andarcene di qui il più in fretta possibile! I morti sono stati fermati da quegli uomini, potrebbero assaltarci da un momento all'altro. Scatto in direzione del ferito, lo disarmo, lo perquisisco (perquisire 2) molto velocemente e me lo carico in spalla (forza fisica 6).

Qualcuno prenda Cristina, finché non si sarà calmata avrà bisogno di una mano. Torniamo alla macchina, una volta in movimento qualcuno deve ricucire il prigioniero. Non voglio che muoia prima di averci fatto 2 chiacchiere. Dobbiamo sapere di più su questa storia, e al momento è l'unico che può aiutarci. Inizio a spostarmi in direzione della macchina aspettando che gli altri mi seguano per poi velocizzare il passo trasformandolo in una corsa.

Cristina prima ha letto una parola in quello strano linguaggio, se ha pronunciato i suoni corrispondenti a quei simboli... forse anche lei nasconde qualcosa.

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