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Brave Old Wolrd - Capitolo 1: l'uovo della fenice


Ulfedhnar

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Il Bunker.

Probabilmente il locale più frequentato di tutta Madripoor. Un tempo era un rifugio antiatomico, oggi è diventato una sorta di zona franca in cui ritrovarsi in sicurezza. Ogni tipo di arma è proibita all'interno, i poteri dei metaumani monitorati costantemente, e a parte qualche piccola zuffa si può dire che sia uno dei posti più sicuri in tutta l'isola e forse di tutto il Sud Est asiatico. Belle donne dai capelli nero corvino o biondo platino, in abiti rossi sgargianti, si aggirano tra i tavoli con movimenti sinuosi e sguardi maliziosi, ma tutti sanno che sono le letali guardie scelte di Tyger Tiger, la signora di Madripoor.

Ma questa sera non siete qui per svago: avete ricevuto un invito speciale, uno di quegli inviti a cui non si può dire di no. Una delle donne in rosso, quasi due metri di fisico statuario e occhi di ghiaccio, vi accompagna verso una delle sale riservate, un livello al di sotto dei livelli pubblici e vi fa accedere ad una sala scarsamente illuminata. Qui non c'è luce elettrica, ma solo torce accese alle pareti; ma nonostante la fioca illuminazione non fate fatica a riconoscere al volo chi vi sta aspettando, seduto ad un grosso tavolo consunto; l'armatura e il mantello verde smeraldo sono logori e malandati, ma non avete dubbi, di fronte a voi siede Victor Von Doom.

 

EDIT:

Spoiler

Vi ricordo che Doom è dato per morto da più di trent'anni, e che negli ultimi anni il suo ruolo era ambiguo: per alcuni restava un super criminale, per altri aveva iniziato a redimersi. 

 

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Magda Van Bulle

Descrizione

Spoiler

Magda è una donna di quarant'anni che ne dimostra una decina di meno per quanto riguarda il fisico, ma dal volto solcato già da alcune rughe e un paio di grosse cicatrici. La più grande le parte dalla base del naso e attraversa il lato destro della mascella fino al mento.
Ha i capelli corti e grigi, tenuti così per non esserle di impiccio durante la lotta; li taglia con una certa regolarità. 
Gli occhi blu-azzurri, eredità della parte olandese della famiglia, sono spesso coperti da occhiali da sole per proteggersi dal sole di Mandrapoor.
Indossa abiti di cuoio e stoffa, pensati per essere robusti e protettivi e non certo per la loro bellezza. 
Pur non essendo particolarmente alta è ben piazzata; parte della sua forza deriva dal suo corredo genetico, ma una buona metà è dovuta al costante addestramento cui si sottopone. 

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Scendo senza fare domande nelle stanze inferiori del Bunker. Qualche volta ci sono stata, e in genere ho concluso buoni affari. Visto che non sono sola probabilmente si prospetta un lavoro un po' più complesso del solito. 
Ma con questo, significa forse meglio pagato. In questo buco di città, qualunque cosa per ammazzare la noia va già bene. E se si guadagna qualcosa tanto meglio.

Arrivata nella stanza, mi blocco per una frazione di secondo, guardando Von Doom con aria titubante. Ma poi scrollo le spalle e se c'è una sedia dove adagiarmi mi siedo, incrociando le braccia e fissando attentamente l'armatura rovinata "Victor Von Doom...cosa ci fa un re in un posto come questo?" sogghigno leggermente: di Doom so molto poco, se non che appunto era il re di una qualche nazione europea e che era stato sia tra i buoni che tra i cattivi. Quando queste parole avevano ancora un senso e c'era una vera differenza tra i due schieramenti. 

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Alain LeBeau

Descrizione

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Alain è un uomo sulla trentina, che potrebbe essere facilmente scambiato per un ragazzo nel fiore dell'età. Alto e di fisico atletico, cammina sprizzando sicurezza da ogni poro, come se il mondo intero fosse un enorme scherzo che solo lui ha capito. Il viso curato, con i lineamenti spigolosi del padre, è contornato dai dei capelli bianchi, come la madre, che tiene a media lunghezza. Gli occhi sono completamente neri, nonostante ogni tanto brilli al loro interno una scintilla rossastra. 

Veste come un damerino dei vecchi tempi, con una giacca lunga elegante, una camicia che sembra essere stata indossata per la prima volta e dei comodi pantaloni. Chi lo conosce bene sa che nelle innumerevoli tasche interne della giacca porta piú o meno ogni oggetto: da piccole fialette con reagenti basilari a proiettili, sempre marchiati con un asso di picche, fino ad arrivare alla sua strana Derringer a cinque canne, che risalta con particolare evidenza agli occhi di tutti. Nel taschino della camicia ha sempre un mazzo da poker.

Entro nel locale con il solito sorriso stampato sul volto, ma decisamente con la mente da qualche altra parte. Ma' si è ridotta decisamente male. Peró sembra essere cambiata, non tocca piú tanto spesso la bottiglia. Insomma, rispetto a un mese fa, quando non riusciva a stare un ora senza quello schifo che si ostina ad ingurgitare in mano, è in uno stato decisamente migliore. Lancio uno sguardo ammiccante alla donna che ci accompagna dal commitente, nonostante sia ben conscio della loro letalità. O forse è proprio per quello. In ogni caso un bel bocconcino, potrei rifare un salto. Magari questa volta riesco a combinare qualcosa. 

Arrivato nella sala lancio un sguardo sorpreso per un momento all'uomo che ci troviamo davanti, una persona che non dovrebbe decisamente trovarsi qui. Ho esattamente il cinquanta per dento che si sia redento o no. Mi piace! E poi guarda chi ha chiamato: l'olandese con cui non vorrei passare una serata neanche se pagato, il giovane di gomma, il bambino e mr. Cospirazioni. Ancora piú divertente! Steven approverebbe, se questa non è una scommessa,... Ora bisogna solo stabilire la posta in gioco. Mi appoggio al muro, tirando fuori una carta e iniziando a giocarci, prima di aggiungere Bonjour, signor Von Doom. Suppongo che le presentazione sono inutili da entrambe le parti, ma credo che non faccia mai male una ripassata al galateo. Alain LeBeau, onorato di fare la sua conoscenza. Faccio un inchino a metà tra il serio e il volutamente ironico, prima di aggiungere Ma andiamo al sodo: perché un uomo come lei ci ha chiamato qui? Non credo che volesse fare quattro chiacchere in piacevole compagnia. Soprattutto perché in teoria dovresti essere morto. E, che io sappia, una volta sepolti non ci si rialza piú da terra.

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Luffy

Troppe volte sono stato in questo posto, la maggior parte inutilmente. I lavori offerti nel Bunker spesso puzzano, altre volte sono del tutto marci. Rarissime sono state le situazioni nelle quali ho potuto lavorare per e collaborare con persone... perbene.
Mi muovo morbidamente tra la gente, non sfioro nessuno e tiro giù i miei occhialoni da pilota, quelli di una volta. Scorgo qualche sguardo curioso, conosca gran parte dei clienti: assidui frequentatori, aguzzini, boss della malavita, gente disperata, altri che si nascondono. Non appartengo a nessuna di queste categorie, anzi sì ma meglio far finta di no. Frequento altri locali, con alcuni colleghi... giusto per fare amicizia, li chiamiamo 'nomikai', ho smesso di fare quelle cosacce da anni, non mi sento affatto disperato. Rimane ben poco.
La gente qui mi conosce solo come Luffy, per mia e loro fortuna, la somiglianza non è facile da cogliere.
Una ragazza in rosso mi nota, mi fissa e poi con gli occhi mi indica una sua collega... enooooorme. Sono alto, soprattutto per la media asiatica, a parte qualche spilungone cinese o coreano e nemmeno troppo esile. Vicino a lei però sono un fuscello. Mi gratto la testa quasi imbarazzato, poi con un sorriso a 134 denti annuisco e mi lascio accompagnare. D'altronde questo aspetto e l'atteggiamento da ragazzetto sono la mia salvezza e fortuna, forse è proprio per questo che non mi riconoscono, dovrei essere morto.
'Un incontro in un privé, da quanto non mi capitava? Che sia un lavoretto serio? Lo spero davvero.'

La passeggiata è piuttosto breve, non mi sorprende. Quello che mi sorprende è invece la persona che ci ha convocati. Per qualche secondo rimango sbigottito, la mandibola sembra quasi staccarsi dal resto del cranio. La risollevo con un gesto veloce della mano tramutando lo sbigottimento in un altro sorriso.
'Hey... un altro che dovrebbe essere morto. Cos'è l'apertura di una nuova associazione' ma tengo per me il commento.
Gli altri bene o male li conosco tutti, li ho visti spesso qui e in giro. Non certo stinchi di santo ma nemmeno troppo male... a parte qualche paranoia.
"Bentrovati." un inchino poi riservato esclusivamente a Doom "Ossequi Maestà." il tono non è affatto ironico, non lo sto prendendo per il sedere, non sono certo un folle. D'altronde ha sempre avuto il suo popolo dalla sua parte, questo è l'unico vero attestato che determina un buon sovrano. Certo so bene anche cos'altro ha fatto.
'Per la miseria... son di gomma. Mi odierà a morte, meglio far finta di essere stupido. Così non mi confonderà col suo compagno di giochi preferito.'

Descrizione

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Un ragazzo nipponico, aspetto nella media ma piuttosto alto e robusto. Fisicamente prestante. I capelli neri, leggeri, lisci seppur mai pettinati non sono mai disordinati. Gli occhi sono neri e profondi, pieni di vitalità ma nascondono qualche cosa di più. La pelle troppo liscia, forse caratteristica del suo potere, sembra quella di un fanciullo.
Gli abiti neri, oggi, comodi e larghi così da non impedire la manifestazione del suo potere principale. Il petto scoperto, il clima tropicale fortunatamente aiuta. Indosso dei sandali con infradito e ho anche un cappello che però al momento è tirato giù. Al collo, ora, ma spesso indossati quando sono all'esterno, ho degli occhiali da pilota da seconda guerra mondiale. Quelli usati dai Kamikaze.

Non ho trovato di meglio
http://gamesandcomics.it/catalogo/10655-thickbox_default/one-piece-zero-monkey-d-luffy-film-gold-figuarts-zero-action-figure.jpg

 

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Shiva

Quando entro nel locale mi è difficile mascherare un certo nervosismo. Non mi piace separarmi da Rudra, neanche se è per un ordine di Tyger Tiger.  Scommetto che si comporterebbe comunque meglio di metà dei clienti abituali penso mentre osservo la marmaglia che il locale ospita, attentamente sorvegliata dalle donne in rosso.  E' proprio una di queste a farmi cenno di avvicinarmi, e, mentre la seguo, penso ai motivi per cui la signora di Madripoor potrebbe avermi convocato. Che abbia rubato alla persona sbagliata? O forse è  per quella rissa al porto... la mia mente si sofferma per un attimo sull' ipotesi catastrofica di aver fatto qualcosa di sgradito a Tyger senza saperlo, prima che la ragione prenda il sopravvento. Ovviamente non si sarebbe scomodata a convocarmi in quel caso, specialmente non insieme ad altre persone. Sarei stato semplicemente eliminato. L' ipotesi di un' offerta di lavoro è decisamente più probabile. Se coinvolgerà anche queste persone insieme a me probabilmente si tratta di qualcosa di complesso e pericoloso... spero sia anche remunerativo.

Una rapida occhiata al piano inferiore fuga totalmente ogni mio dubbio. L' uomo che mi sta di fronte rappresenta evidentemente un cambiamento importante dell' equilibrio della città. Se non altro perché di solito i morti non frequentano bar, specialmente non quelli fatti a pezzi dai più letali supercattivi del pianeta.  Almeno questo era quello che avevo sentito dire . A quanto pare la notizia era stata decisamente ingigantita, come sempre. Salve. Faccio rivolto agli altri  prima di rivolgermi a Victor Von doom.Non sono sicuro di come ci si debba rivolgere a i re di una nazione distrutta, ma umiltà e rispetto dovrebbero bastare. Lieto di fare la sua conoscenza signor Von Doom dico tenendo lo sguardo basso. Con gli animali pericolosi funziona e Victor rientra perfettamente nella categoria. 

Descrizione

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I lunghi capelli neri e la pelle color ocra di Shiva lo identificano chiaramente come appartenente all' etnia Indiana. Il volto dai tratti delicati, con un naso sottile e profondi occhi marroni lo rende alquanto attraente, ma questa sua bellezza naturale non è certo messo in risalto dal suo abbigliamento, vecchio e consunto e dal colore ormai indefinbiile,  con pantaloni strappati in più punti, che sembra quasi cascare dal suo fisico esile, che però si muove sempre con la grazia naturale di chi è abituato a sfruttare sempre il proprio corpo fino al limite. Al fianco porta sempre una pistola che sembra troppo grande per lui, come se fosse stata creata per mani più grandi delle sue. Inoltre è sempre accompagnato da Rudra, un bastardo nero di grossa taglia risultato di chissà quali incroci, magro e atletico come il suo padrone, ma decisamente più brutto. 

 

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The Question

La figura vestita in blu scuro si muove per il locale nascondendo la sua immagine sotto un largo cappello, anche se nessuno vedeva i suoi occhi i suoi occhi vedevano tutto e sapevano tutto...quanto il muscoloso doveva a  Tyger Tiger?  con quante donne stava la bionda platinata? quanto guadagnava la corvina in un anno e per chi faceva la spia?...Tutti potevano farsi queste domande, solo lui aveva le risposte.

 

Sceso per le scale fa di tutto per rimanere l'ultimo della fila e osservare gli altri... un discendete di un criminale, un ex X men e qualcosa che gli ricordava maledettamente quel anime fatto da associazioni segrete antigovernative giapponesi, ma la presenza di Doom lo incuriosisce, più del solito...

Non credo che sia il vero Victor von Doom, non si farebbe mai vedere in un posto come questo... e poi Victor von doom anche amettendo che la sua morte sia solo un trucco per nascondere la verità dubito si sia mai visto in faccia dopo gli anni 50, e stato raro che non fosse un doombot di qualche tipo, ottima tecnologia per essere fatta da tecnologia e magia combinata, Fate pensava fosse una pessima idea...ma dopo tutto chi sono io per giudicare...vero Vic?

Solo ora qualcuno può notare che questa figura non ha volto 

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Magda

Rabbrividisco all'ingresso dell'ultimo arrivato. Un uomo senza volto non è affatto normale, che sia un trucco o qualche strana mutazione. Mi sento nelle ossa un certo disagio.
Molto più di quanto non ne provi per Von Doom...ha un odore strano, Doom. Non riesco a ricollegarlo a niente di familiare, comunque. 

Gli altri li conosco tutti di vista, almeno, e il fatto che siano tutti qua è una sorta di garanzia del fatto che questa non è una trappola. 
Se anche lo fosse...potrei schiacciare quell'armatura arrugginita senza troppa fatica, e strizzare fuori quel vecchio sovrano come una lumaca dal guscio. 

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Un leggero sbuffo di fumo si diffonde sibilando da dietro la maschera; l'uomo di fronte a voi la rimuove con movimenti lenti, studiati, forse fin troppo melodrammatici. Il volto dietro la maschera è anziano, scavato dalle rughe e molto stanco; i capelli radi e la barba sono quasi completamente bianchi, la pelle ha vistose macchie senili, le occhiaie sono scure e profonde, ma gli occhi luminosi e svegli e il sorriso beffardo sono inconfondibili: chi avete di fronte non è Victor Von Doom, ma qualcuno di altrettanto iconico dei tempi passati: Tony Stark, meglio noto come Iron Man.

"Perdonatemi, avrei dovuto ricevervi a volto scoperto, ma ho gravi problemi respiratori e ho bisogno dei filtri della maschera" come a voler sottolineare l'affermazione, Stark viene scosso da un violento accesso di tosse che lo lascia per qualche istante senza fiato. La ragazza in rosso, che vi aveva accompagnato nella stanza, fa per andare ad aiutarlo, ma egli la congeda con un gesto della mano e lei vi lascia soli.

"Ironico, non è vero? Mentre ero in coma, prima dell'Apocalisse, Von Doom aveva creato una replica della mia armatura per rimpiazzarmi, e adesso io devo usare la sua per sopravvivere. Un vero genio, Victor, non c'è che dire" la tosse lo scuote di nuovo, ma questa volta più controllata. "Ma sto divagando, perdonatemi. Vi starete chiedendo dove sia stato tutto questo tempo. Ebbene, Tyger mi ha soccorso e mi ha portato qui a Madripoor; è stata lei a recuperare l'armatura di Doom e mi ha fornito tutte le cure di cui avevo bisogno. In cambio l'ho aiutata a rimettere in piedi la città e sono diventato il suo consulente. Purtroppo, nonostante l'armatura, non sono più in grado di combattere, per cui abbiamo deciso che sarei rimasto nascosto per non attirare eventuali... spiacevoli interessi. Se si sapesse in giro che sono ancora vivo, prima o poi qualcuno dei miei vecchi nemici, o anche amici, se è per questo, piomberebbe a Madripoor e metterebbe a ferro e fuoco la città per trovarmi."

"Per cui, prima di venire al motivo per cui vi ho fatto chiamare, mettendo a rischio la mia segretezza, è necessario che mi diate la vostra parola che non rivelerete a nessuno della mia esistenza." Stark fa una lunga pausa, osservandovi con uno strano sorriso malizioso, prima di aggiungere "Ovviamente, immagino siate abbastanza intelligenti da leggere tra le righe che le ragazze di Tyger si preoccuperanno di assicurarsi che nessuno faccia parola di quello che vedete e sentite qui. Siete tutti d'accordo? Non che ormai possiate dire di no, ma mi farebbe davvero piacere che fossimo tutti d'accordo."

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Magda

La vera identità di Doom mi sorprende molto. Stark è una vera leggenda, era uno dei Vendicatori, un eroe che ha salvato il mondo in molte occasioni...tranne una.
Racconta una storia che non mi tocca particolarmente, anzi. Magari è per via di tutti i suoi meriti, ma questo vecchio si è scampato la parte peggiore dei bombardamenti ed è stato accolto e coccolato. Gli hanno anche portato l'armatura di Doom per farlo respirare meglio, mentre qualunque altro sarebbe stato forse cacciato a calci perchè un peso inutile.
Una cosa che ho notato spesso, chi era un eroe prima della fine è ancora tollerato nonostante tutti i problemi che ancora può avere...noi delle nuove generazioni siamo solo sbandati da usare quando serve e poi scartare.

Socchiudo gli occhi dietro le lenti scure. Non è colpa di Stark, dopo tutto, se le cose sono andate come sono andate. Incolpare un uomo ormai vecchio e decrepito non ha senso e non è utile. Perciò mi concentro sul motivo della mia presenza li: il denaro e ovviamente la missione che farò per guadagnarlo.

"A me sta bene, Stark. Se ti sei preso il disturbo di venire allo scoperto è per un buon motivo, e i buoni motivi di solito sono quelli più redditizi. Se vuoi restare nell'ombra fai pure, non sarò io a raccontare in giro di aver incontrato Iron Man"

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Luffy

Avevo appena raccolto la mandibola quando il finto Von Doom si toglie la maschera e inevitabilmente mi trovo costretto a ritirarla su. Attendo concluda di sciorinare tutti i motivi che lo hanno condotto qui e che lo costringono a vivere così. Dice di avere un accordo con l'ormai ex perla di Madripoor ma a me pare sia più che altro uno schiavo. Ridotto anche piuttosto male. Non avere di fronte un Destino redento mi getta addosso un po' di malinconia, ma vedere Iron Man vivo in qualche modo risolleva il morale.
Osservo la ragazza in rosso andare via.
E' una sorpresa grandiosa, del tutto inaspettata ed ora sono elettrizzato dalla curiosità di sapere quale è la sua proposta. Prima però sembra lui stia aspettando una risposta scontata, quale motivo avremmo ORA di dire di no?
"Anthony Edward Stark sama, che... sorpresa." il tono di voce è ora diverso, sembra più maturo "Dunque sembra che non tutte le speranze di questo mondo siano state schiacciate." faccio una breve pausa "Io sono Luffy, penso Lei abbia già tutte le informazioni che mi riguardano." mi guardo attorno "Quanto potere hanno le ragazze della Signora lontane da Madripoor? Quello che ci chiede a parole è facile. Fuori però c'è gente pericolosa e anche molto ricca. Una stella inoltre dovrebbe brillare in cielo, non stare chiusa in uno sgabuzzino." lascio a Stark il tempo di rimuginare sulle mie parole, d'altronde è uno degli uomini più intelligenti al mondo. La sua offerta dovrà essere impareggiabile se vuole tenere sotto controllo tutti noi, gli altri... 'Io sono a posto, ma sarei felice di sistemarmi per bene'.
"Hai la mia parola."

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The Question

Tony stark, non gli è mai piaciuto, e non è sorpreso di vedere che la domanda è ancora in vita, lo crederà un impostore, come biasimarlo, una testa come la sua 

Tony Stark, Milionario playboy filantropo, per tua fortuna era ancora metri sotto terra durante la prima guerra civile altrimenti ti avrei dato un pesante pugno in quella pesante testa da inventore che ti ritrovi....

La Domanda si avvicina al suo tavolo e lo guarda dritto negli occhi per quanto lui non possa vederli 

Ci sono cose che non cambiano mai, per qualsiasi universo ci sono delle leggi che rimangono costanti...A è sempre A, e questo vuol dire solo un altra cosa, Stark è sempre Stark, non ho problemi a mantenere la tua sporca vita un segreto ma tu ci hai chiamato per fare qualcosa per te, cosa ti fa pensare che voglia fare io qualcosa per te?

Vecchi rancori si accendono dentro La domanda, la solita rivalità fra gli Avengers e la JL. 

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Alain LeBeau

Guardo sollevando un sopracciglio l'uomo quando si toglie la maschera in mezzo al fumo, rimanendo sorpreso per un momento quando vedo una vecchia faccia, forse ancora piú nota di quella di Doom. Tony Stark! Un punto per me, mi sembra di aver puntato sul vincente. Un'ottima giornata, non c'é che dire. Decisamente una bella giornata. Quando sento il discorso lo guardo sempre impassibile, riprendendo a giocare con il due di picche estratto in precedenza. Alla fine anche lui non sembra essersela cavata proprio al meglio. In compenso la nostra amata tigre ha guadagnato un alleato per cui usare il termine prezioso sarebbe un insulto. Assisto poi divertito ad una sorta di minaccia da parte dell'individuo mascherato, limitandomi a guardare Stark in attesa di una reazione. Chissà a quale setta starà pensando in questo momento. Logge massoniche? Satanisti? Qualcuno di quelli strani culti messianici? Ogni tanto vorrei proprio vedere il volto dietro a quella maschera antiestetica, potrebbe essere un esperienza decisamente interessante. Appena finisce anche lui di parlare, intervengo anch'io, dicendo Rinnovo i miei saluti, signor Stark. Le devo fare i complimenti per la messinscena teatrale, era decisamente di buon gusto. Non credo che la tradirei, sarebbe controproducente. Come ha ben detto il signore che ha appena terminato di parlare, amava definirsi miliardario e filantropo, cose che vanno decisamente d'accordo assieme. Senza contare che mi offre una prospettiva che vorrei decisamente evitare, gli unici rapporti che voglio avere con quelle amabili ragazze sono molto piú piacevoli. Concludo prendendo al volo la carta, aspettando curioso la proposta. 

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Shiva

Rimango alquanto sorpreso dal cambio di identità, non è  cosa di tutti i giorni incontrare non una ma ben due reliquie del passato, persone che hanno combattuto dai lati opposti della barricata prima che il mondo cambiasse e rendesse le vecchie divisioni obsolete. Nonostante questo le rivelazioni di Stark sono decisamente meno sorprendenti della sua presenza. In effetti l' aiuto di un genio spiega perfettamente la presa di ferro di Tyger sulla città. Presa di ferro che però dà sicurezza ai suoi cittadini. Signor Stark, credo che nessuno di noi metterebbe mai in pericolo la stabilità di Madripoor. Dopotutto qui viviamo anche noi ed è nell' interesse di tutti che le sue vecchie conoscenze rimangano disinteressate a questa città. Quindi posso assicurarle la mia discrezione. 

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"Lasciamo il discorso delle ragazze di Tyger per un secondo momento, per ora vi basta sapere che fanno parte di una setta molto diramata, diffusa un po' in ogni angolo del pianeta ancora oggi. Quanto alla motivazione, in realtà non dovete lavorare per me, ma per la nostra amata Tyger. Lasciate che vi racconti una storia." 

Stark si alza, non senza qualche piccola difficoltà, raggiunge un mobiletto e inizia a versare del brandy che vi serve uno alla volta, mentre snocciola una storia che sospettate abbia già narrato diverse volte: "Quando Tyger mi ha portato a Madripoor ho ricambiato le sue cure aiutandola a ripristinare la città. Ora abbiamo generatori che forniscono elettricità in gran parte della città, acqua corrente, un ospedale funzionante e, anche se pochi lo sanno, una clinica con il meglio delle apparecchiature mediche di prima dell'Apocalisse. Tutti i servizi della città vengono forniti a chiunque ne abbia bisogno senza nulla in cambio, se non il proprio contributo alla vita di Madripoor. I pescatori pescano, i carpentieri riparano, i contadini coltivano... Diavolo, persino gli spacciatori servono allo scopo, procurando alla gente quello di cui hanno bisogno. E alle persone speciali viene chiesto di occuparsi di faccende speciali. Mi dispiace dirlo, ma Tyger è molto selettiva, e non tollera volentieri chi non è utile alla comunità."

Stark torna a sedersi, e dopo un ennesimo attacco di tosse torna a parlarvi: "E quindi veniamo a voi. Tyger ha chiesto che vi occupate di una certa faccenda, una piccola minaccia che a mio avviso potrebbe divenire una grossa minaccia. Tyger è stata molto categorica: o accettate, o avete tempo fino all'alba per lasciare Madripoor." 

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Luffy

Incrocio le braccia ascoltando Stark, glisso sulle varie necessità di Madripoor, sull'apertura che in qualche modo concede al crimine della città in nome di un ordine prestabilito anche se storco leggermente la bocca. Sarei proprio curioso di sentire cosa ha da dire il tizio senza volto considerate le accuse precedenti. Fortunatamente il vecchio non ha preso sul serio le sue minacce ma ora la situazione potrebbe diventare più calda.
Di mio alzo le braccia "L'ho già detto. Ci sto... certo ci avete un po' incastrati senza farci conoscere prima il motivo e soprattutto cosa ci guadagneremo."

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"Privilegi presso la corte di Tyger" nel modo in cui Stark pronuncia queste parole traspare per la prima volta un certo disappunto sulla gestione della città "e d'altronde mi sembra di essere stato chiaro riguardo a come la nostra signora gestisce chi si rifiuta di eseguire le sue richieste. Tyger non è il tipo di persona a cui si dice di no." 

Stark diventa stranamente accondiscendente, come se capisse i vostri dubbi "È la padrona di un'isola costruita sul crimine, e nessuno le si oppone. Questo dovrebbe darvi un metro di giudizio sulla sua pericolosità. 

D'altronde avete ragione non vi ho ancora detto che cosa vogliamo da voi."

Si schiarisce rumorosamente la voce prima di riprendere: "Da un po' di tempo ci giungono voci di un gruppo di pirati che hanno occupato un'isola a pochi giorni di navigazione da Madripoor. Da quello che ci è stato riferito si tratta di una setta mistica, si fanno chiamare l'Ordine Silenzioso. Tyger teme che abbiano a che fare con la Mano, o per lo meno che provino ad imitarli, ma è preoccupata che presto o tardi prendano di mira Madripoor. Ma non è tutto: due giorni fa è arrivato un viaggiatore che ha raccontato che l'Ordine Silenzioso venera qualcosa che chiamano l'uovo della Fenice." ancora una pausa, forse un po' troppo melodrammatico "Capite dove voglio arrivare? Se la Fenice è tornata, Jean Grey o qualsiasi altra incarnazione, è la fine della vita su questo pianeta. L'abbiamo affrontata con grandi difficoltà quando eravamo in piene forze: senza eroi a proteggerci, non abbiamo speranze."

 

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The Question 
 

E non sarebbe meglio se la fenice tornasse? Pensa l'ex eroe, di solito gli piace non essere notato e considerato ma adesso stark sta esagerando, gli viene sempre più voglio di tirarli un pugno 

Quindi ci stai ricattando? e con questo trucco che sei entrato nelle grazie di Tyger? Cosa ti è successo Stark? sei passato da un eroe da quattro soldi ubriacone a lavorare come meccanico per una signora del crimine post apocalittica nel suo piccolo paradiso comunista?

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"Se tu avessi passato gli ultimi trent'anni della tua vita attaccato ai tubi dello scafandro di metallo del tuo peggiore nemico, probabilmente anche tu vedresti il mondo in modo diverso" Stark sembra calmo, al più amareggiato per sé stesso "E io non vi sto ricattando, vi sto esponendo i fatti per come li ha esposti Tyger: o fate quello che chiede, e ne traete i vantaggi del caso, che non sono pochi, oppure lasciate Madripoor. 

Capisco la vostra ritrosia, ma pensate anche che agite per il bene di quel poco dell'umanità che merita di essere salvata. Non vi stiamo chiedendo di contrabbandare bambini o droghe pesanti: nella migliore delle ipotesi metterete a tacere una banda di pirati, nella peggiore... Be', se è veramente la Fenice, impedite a quei fanatici di risvegliarla, non toccatela assolutamente, e riferite a me, insieme decideremo cosa è meglio fare.

Ad essere sincero Tyger non crede si tratti davvero di Fenice, lei era per usare i mezzi pesanti e ripulire l'isola dell'ordine. Sono io che ho insistito per un approccio più cauto, per questo ora parlate con me."

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Luffy

Non annuisco e rimango immobile alle risposte di Stark e quando finisce sussurro un semplice "Wakarimashita." 
E' quindi il tizio misterioso ad intervenire e tutte le sue questioni sono letteralmente inappuntabili, per altro anticipate anche dall'espressione del filantropo che è evidente sia sotto scacco della... regina.
Faccio quindi il gesto di tornare indietro con la mano "Quindi... Lei, Stark-sama, è preoccupato per la fine dell'umanità. La Signora invece della sua Madripoor. Mi sembrano due beni piuttosto preziosi, molto preziosi. Diamo per scontato che a me, e ribadisco che parlo per me, interessa solo la prima cosa dalla quale la seconda consegue." riporto le mani giù "Ora, non sono nessuno io, intendiamoci, ma proprio perché voglio sostenere fortemente il suo punto di vista voglio che tutti noi agiremo convinti. Definiamo 'privilegi presso la corte di Tyger. Se a me ad esempio non me ne fregasse nulla di questo? Non mi piacciono i ricatti... tutto qua, per niente. E' una cosa che detesto da quando sono ragazzino... ehm... intendo più ragazzino di ora. Ma soprattutto dopo tutte queste minacce o chiamiamoli avvertimenti sulla rete di spie in rosso della Signora, ci stai chiedendo di riferire solo a te senza far sapere a lei? Impossibile. Se accettiamo, se scopriremo qualche cosa, lei lo verrà a sapere e forse agirà anticipandoci." sorrido "La cosa peggiore di tutto questo è che se davvero succederà così, noi cinque saremo davvero fregati. Garanzie... ecco servono garanzie. E ribadisco, su di me può contare a prescindere ma ritengo di avere ben poche possibilità da solo."

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"Ah, credo ci sia stato un piccolo fraintendimento: io e Tyger collaboriamo, anche se a volte abbiamo delle divergenze di opinioni. Per riassumere, le sue ultime parole sono state più o meno: "Tony, sei un vecchio *$%£§ç ! Va bene, facciamo di testa tua, ma te ne occupi tu, io non voglio saperne niente. Ma vedi di non fare c+%%+£e o ti stacco la spina!"Come ho detto, è una donna che sa farsi rispettare e che difficilmente si può contraddire.

Quanto ai privilegi, lascio alla vostra fantasia. Potete ben immaginare che più ci si avvicina al vertice della piramide di comando, maggiori sono i benefici. Tyger sa essere generosa, e tende a tenere i suoi favoriti vicino a sè. Stiamo parlando di accedere al suo palazzo personale, se non l'avete capito. Accedere, e permanervi, ovviamente."

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