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La Fenice Bianca - [TdG]


Oflanos

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kemal

Mi dirigo al piano terra dove trovo l'oste,gli ordino del latte,pane e formaggio e mi siedo in un angolo del locale possibilmente dove c'è una finestra da aprire per assaporare l'aria mattutina,vengo servito subito e pochi minuti dopo vedo Algrot scendere nel locale.

Buongiorno a te Algrot

si,ho già ordinato qualcosa,prego siediti con me. gli faccio segno con la mano di sedersi al mio fianco

Le ferite vanno già meglio,sono diventate per lo più lividi,spariranno entro qualche giorno.

Siamo un bel gruppo,per quello che ho visto lavoriamo bene insieme,serebbe un peccato se ci dividessimo. Speriamo che anche gli altri si sveglino presto cosi potremmo partire subito.

 

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GHUNTER

Steso mollemente sul fienile il grosso barbaro ascolta le parole di Viviana guardandola di tanto in tanto con aria pigra mentre con la mano destra, dura e callosa, le accarezza teneramente un seno. Comprendendo i dubbi e le perplessità della ragazza infine le risponde

Ci vuole coraggio anche per affrontare le proprie scelte Viviana: hai una casa e una famiglia, un giorno incontrerai un brav'uomo e farete una vita felice...per quanto riguarda me, ogni giorno potrebbe essere l'ultimo, la vita dell'avventuriero è fatta di fatica, sudore, sangue e una piccola parte di gloria.

Tieniti stretta la tua.

Rimane poi la notte con lei, ma quando il sole sorge è di nuovo in piedi, vestito di tutto punto, pronto a recarsi all'appuntamento con i compagni ed a lasciare questo piccolo villaggio.

 

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  • Supermoderatore

Wrongar

@ DM

Spoiler

 

Recuperato un pò di acquavite e una coppa mi dirigo fuori dal villaggio, arrampicandomi su un albero e guardando le case e le luci sotto di me, più a mio agio tra le ombre della notte.

Certo che tutta questa storia poco sembra avere a che fare con migliorare le mie capacità di combattente e affinare i miei istinti omicidi....però d'altronde in molte storie che raccontano gli umani pare che i grandi eroi comincino tutti così e quelli poi vanno ad uccidere draghi, demoni e lich. Come uccidere qualche goblin e coboldo posso aiutare in tal senso però non ne ho proprio idea.

C'è da dire che questi Arpisti paiono un organizzazione grossa e ben radicata, magari hanno mastri d'armi esperti da cui potrei apprendere qualcosa di utile, esperti cacciatori le cui tecniche potrei studiare...e in più Tuk mi sta simpatico e mi spiace che sia in questa situazione.

Però dovrei anche trovarmi a convivere a lungo con Ghunter e non so quanto possa digerire la sua personalità...nè quanto potrebbe finire male perchè non è in grado di trattenersi come dovrebbe....

Vari pensieri e idee mi si affolano per la mente rincorrendosi come cani che si mordono la coda, ma questo stato di cose mi è poco congeniale e decido di scacciarlo con qualche decisa golata di acquavite e mi addormento sull'albero sotto le stelle, lasciando che siano i sogni della notte a portarmi consiglio.

E durante la notte i sogni che mi visitano sono della mia famiglia e della mia infanzia e capisco che non posso lasciare Tuk da solo a cercare suo cugino, non senza averne gran disonore.

 

La mattina dopo mi sveglio mi stiracchio soddisfatto e ritorno al villaggio. Quando mi trovo con gli altri nella locanda ordina una robusta colazione e mangio famelico parlando poco. Quando però vedo comparire Tuk dico laconico Verrò con te, qualunque scelta vorrai fare. Nulla è più importante della famiglia.

 

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Ritrovati tutti nella locanda fate colazione insieme e vi confrontate sulle idee per proseguire ma prima che ognuno scelga cosa fare Tuk prende la parola ed interviene sottolineando che per chiarezza sia giusto prima spartirsi il bottino in modo che ognuno con i propri averi sia libero di decidere cosa fare. Ovviamente il piccolo halfling la sa lunga e nel spiegare cosa ha recuperato dal ripulire la miniera include tra i tesori anche il giovane ragazzo che era prigioniero, quindi chiede in tono sarcastico se per spartirsi quella parte bisogna fare a pezzi il ragazzo e ognuno ne prende un po' oppure qualcuno su vuole incaricare di prenderlo tutto intero? 

Poi il piccolo si appresta a fare l'elenco di tutto ciò che avete trovato. Estrae una pergamena e inizia a leggere

Un granato rosso, un piccolo brillante trasparente, un bracciale in ferro ed oro lavorato, una gemma intagliata da Cumlin, la statuetta del minatore, la collana del rosario, un pugnale d'argento, una gemma diaspro lavorata, i dadi in avorio, un anello d'oro mal lavorato, la giubba piccola di cuoio borchiato e la grossa gemma rossa del trono. In più Besk ci ha fatto dono del pugnale perfetto che ci ha dato prima di entrare in miniera ed infine abbiamo un totale di 561 monete d'oro, 221 monete d'argento e 121 monete di rame. 

Come vogliamo dividere questo bottino? Credo sia una bella cifra tutto sommato, possiamo essere orgogliosi di noi. Almeno di quelli non tanto imprudenti da finire in una trappola goblin

Il piccoletto ridacchia insieme ad Idrigri, però guardano bonariamente Kemal. 

Decidiamo cosa fare del tesororetto così potremmo parlare di ciò che ci ha detto il borgomastro e decidere quale sia il miglior modo di continuare la nostra avventura. Io sono veramente onorato e felice che voi decidete di volermi accompagnare e non pensate di lasciarmi solo in questo momento difficile. 

Le parole muoiono in gola a Tuk e con un evidente sforzo di volontà soffoca dei singhiozzi. Il piccoletto vi guarda con occhi carichi di ammirazione.

Spoiler

A voi la patata bollente della decisione di come dividervi il bottino

 

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Kemal

Pian piano gli altri ci raggiungono e fanno colazione,poi tuk prima di proseguire aggiunge che sarebbe utile dividersi il bottino e anche me!

Ridendo mi avvicino a Tuk e Gli dò una leggera pacca sulla spalla e mi rivolgo agli altri

Ragazzi come giustamente dice Tuk non potete avere un pezzo di me,ma se volete posso valutare i vari oggetti che avete trovato,ovviamente non calcolatemi nella divisione dei beni,mi avete salvato... mi avete ridato la mia vita,questo ha molto più valore delle monete o dei gingilli

 

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  • Supermoderatore

Wrongar

Valuto gli averi raccolti Quel bracciale e quei dadi mi piacciono, in più mi prenderei un 50 monete d'oro se avessi bisogno di spese varie. Tutto il resto lo lascerei a voi altri, il denaro non ha tutta questa importanza per me. Io comunque ne terrei da parte una buona somma, vedi che questi Arpisti vogliano una tassa d'ingresso o che ci siano informatori da pagare o mazzette da regalare....

 

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GHUNTER

Seduto alla locanda, con aria stravaccata ascolta il dire di Tuk limitandosi a lisciarsi la folta barba; a Kemal fa un piccolo cenno in segno di assenso prima di spostarse gli occhi verdi su Wrongar...

Tutti questi gingilli e le pietre preziose sono inutili orpelli, proporrei di venderli e poi dividere il ricavato in parti uguali di modo da aumentare la percentuale di monete in nostro possesso che divideremo in parti uguali per dare la possibilità ad ognuno di fare gli acquisti che più ritiene opportuni.

Oltre le monete mi terrei il pugnale, mi sembra di ottima fattura.

Incrocia le braccia sul petto muscoloso e attende di sentire l'opinione degli altri.

 

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Ghunter

Il barbaro reclina il capo all'indietro ed esplode in una tonante risata all'indirizzo di Wrongar

e sia! Tenetevi pure quello che desiderate se tanto ci tenete, non ho alcuna obiezione, per quanto mi riguarda mi tengo il pugnale e le monete.

il suo sguardo abbraccia il resto della compagnia

beh, sono finite le chiacchere? Dividiamoci il bottino e partiamo, un altra notte qui non la reggo!

muahhhhahaha!

sbattendo con forza la mano destra sul tavolo della,locanda

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Algrot

Ascolto la discusssione sulla spartizione delle monete.
E' da molto che non bado più alle ricchezze.

"Anche per me potete spartirvi i soldi, non mi interessano.
Però l'idea di Wrongar non è male.
Teniamo da parte un 50 monete d'oro in caso serva con gli arpisti?
Inoltre vi ricordo di prendere qualche pozione di cura ferite.
Alla miniera troppe volte le nostre prime linee hanno rischiato di cadere per le ferite.
Per cui decidete pure come suddividerveli, io non ho altro da dire."

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Idrigri pensa che avere tutte queste monete sia inutile e che possa essere meglio acquistare qualcosa di interesse nei confronti del gruppo. Cinquanta monete d'oro a testa possono bastare per le spesi di viaggio, sono un sacco di soldi. Con il resto si ci può fare scorta di quel che ci serve. 

Prendiamo ognuno 50 monete e il resto lo teniamo per le spese comuni di viaggio. Già l'altro giorno quando ci siamo preparati per affrontare la miniera era sorto il problema di come fornirci del necessario, possiamo usare questo bottino per farlo, come dice Algrot possiamo comprare qualche pozione e poi magari dovremo pagare dazi o altri servizi. Tuk tu mi sembri in gamba con la contabilità, potresti tenere tu il bottino. 

Il piccoletto ti guarda con un misto di stima e di disappunto, non sa se erre grato del riconoscimento, o risentito per le beghe a cui andrà incontro. 

Si, basta che non mi fate portare a me tutti i tesori che sono pesanti ed io sono piccolo e gracile.  Dice schernendosi. 

Allora dividiamo ognuno la nostra parte e prendiamo quello che ci piace, gli altri oggetti li valuteremo con calma  e se troviamo un buon mercato magari faremo rifornimenti del necessario. 

Finito di sistemare le ultime cose, prendete un po' di scorte di cibo per il viaggio, e vi preparate al viaggio. 

Il borgomastro vi ha fatto avere dei cavalli per il viaggio, è il suo modo per ringraziarvi ulteriormente del servizio reso, e quando ha saputo che sareste andati dagli Arpisti come lui aveva suggerito già si vedeva fautore dell'ascesa di nuovi eroi. Dundast ha spiegato a Tuk che seguendo la Via del Crepuscolo si giunge nella Valle del Tramonto ai piedi delle Montagne del Tramonto. In questa valle nasce la cittadina di Asbravan che un tempo era crocevia dei nomadi ed oggi diventato un importante mercato di scambio tra le strade che si congiungono tra le montagne e i Boschi Remoti. In quella piccola cittadina Dundast vi segnala la presenza di una chierica del tempio di Lathander che vi saprà dare tutte le indicazioni che cercate. "Ditele che vi mando io da Renop, e questa è la missiva che ho scritto per voi nella quale vi raccomando a lei." 

Partire e iniziate la lunga marcia a cavallo. Vi siete informati e con un passo sostenuto non ci vorrà più di una giornata a cavallo per arrivare nella valle, entro sera dovreste essere in prossimità della città.

Spoiler

Prendete ognuno (tranne kemal) 50 mo. Siete in 5 quindi sono 250. Le altre restano di fondo cassa. 

Poi prendete il bracciale e i dadi Wrongar, il pugnale Ghunter e Tuk ha ripulito la giubba di cuoio e la indossa lui. Mentre dona la collana del rosario ad Algrot

> continuo dopo con la descrizione del posto in cui arrivate. 

>@Algrot 

Spoiler

La collana del rosario è un sottile filo metallico con una singola perla bianca ce dopo un po' che hai addosso senti emanare un sottilissimo influsso positivo. 

 

 

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E' ancora mattino quando lasciate alle spalle il piccolo villaggio di Renop procedendo sulla via del Crepuscolo, superate la casetta del vecchio Spazzola e arrivate alla diramazione ma questa volta non prendete la strada che porta verso le montagne, ai cui piedi è situata la miniera, ora nuovamente abbandonata, ma voltate sulla sinistra seguendo la via che porta alle valli. Lungo la strada alcuni tratti sono pianeggianti e sicuri e decidete quindi di spronare i cavalli ora che sono ancora freschi del riposo notturno, cavalcate per alcune ore, non con qualche difficoltà per sapervi tenere in sella. Avete 5 cavalli anche se siete 6 persone, Kemal si è aggiunto dopo al gruppo e il borgomastro non lo aveva considerato. Tuk viaggia con Idrigri sullo stesso cavallo, e sapiente ha distribuito le sacche con i tesori e le provviste su più cavallo così da non appesantirne troppo solo qualcuno, anche se quello di Ghunter inevitabilmente soffrirà un po'.

All'ora di pranzo fate riposare i cavalli e ne approfittate per consumare un lauto pasto, mentre vi scambiate qualche chiacchiera e vi sgranchite un po' le gambe, non c'è molto tempo per riposare però presto riprendete il viaggio altrimenti non arriverete mai in tempo prima della sera, e non è bene restare la sera. 

All'imbrunire arrivate in vista delle prime case e in lontananza si distingue qualche comignolo fumare. Nelle zone erbose distinguete qualche chiazza più chiara, sono i campi di grano che in estate saranno messi mature. Avvicinandovi la vita tutto intorno si fa più vivace. Alcune persone tornano nelle loro case sparse dopo i lavori del giorno. La cittadella non ha mura fortificate, e non tanti controlli, nelle strade principali trovate alcuni soldati con leggere protezioni e dei lunghi mantelli rossi, vi osservano ma non vi fermano, la città è meta di molti viaggiatori e mercanti, verso il centro vedete impennarsi alcuni edifici più grandi. Tra le strade molti sono i carretti che si spostano, più o meno carichi di merci di tutti i tipi. Asbravan è un grande centro mercantile per gli abitanti della valle e tante sono le carovane che si dirigono in questa città.  

Durante il vostro giro in città per rendervi conto di cosa offra avete incontrato due taverne molto diverse. Una è molto vicina alla piazza del mercato che all'ora in cui arrivate voi è già smontato, riapre domani molto presto. La taverna si chiama non a caso "La carovana", così svetta sull'insegna in legno finemente intarsiata, il posto da fuori sembra un luogo comodo e di bell'aspetto, sicuramente un ristoro bello e confortevole per i mercanti che fanno buoni affari in città. Un po' più trafilata e lontana dal centro, ma vicino ad un'altra piazzetta c'è invece la locanda "La collina" che a vederla in confronto all'altra non regge il paragone, è più piccola, e la gente che brulica vicino ad essa ha un tenore molto più modesto di quelli che possono essere ricchi mercanti. 

Bene, esordisce Tuk dopo aver completato un primo giro cittadino. Abbiamo trovato il mercato dove rifornirci e magari vendere le nostre cose però riapre domani mattina, forse ci conviene trovare un posto per la notte. Avete preferenze? 

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Kemal

Dopo un intera giornata di cavalcata non mi sento più le gambe e il sedere,finalmente arriviamo in questa nuova cittadina,piena di gente e di opportunità,ci facciamo un giro di esplorazione e individuiamo il mercato e due taverne. All'esortazione di Tuk gli dico:

Per quanto mi riguarda andrei al posto che si fa chiamare "La Collina" sembra più a portata delle mie tasche

Dico con un sorriso

 

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GHUNTER

Il viaggio verso la cittadina procede lentamente, senza scossoni: il barbaro cavalca in silenzio lasciando che il suo sguardo corra dalla strada fino ai suoi bordi cercando di cogliere ogni particolare delle terre che li circondano. Abituato a vivere in ambienti selvaggi si sente a disagio in posto dove le persone sono così ammassate l'una vicino all'altra: di conseguenza il suo volto, di già arcigno, si incupisce diventando tetro più di quanto sia di solito.

Quando Tuk propone la scelta su quale locanda sciegliere tuttavia non ha molti dubbi, accarezza la criniera el cavallo con la mano destra e lo guarda

Non siamo ricchi mercanti in cerca di agi, meglio avere un basso profilo

Indica quindi con la mano la locanda "La Collina"

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Algrot

Il viaggio comincia e procede senza intoppi di nessun genere.
Cavalcare all'aperto è una delle cose più piacevoli che conosca.
La città in cui arriviamo invece pare capace di ospiatare una moltitudine di gente, tra cui anche gente con tasche piene.
La cosa non mi è gradita molto, forse anche per la differenza del viaggio solitario.

"Propendo anch'io per la collina.
Inoltre non vorrei essere disturbato nella notte dai primi preparativi per la riapertura del mercato."

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Decidete di entrare nella locanda di fronte a voi, c'è un piccolo spazio per impastoiare i cavalli ma vi rendete conto che non potete lasciarli lì tutta la notte ma dovrete cercare una stalla alla quale affidarli, entrando in taverna chiedete qualche indicazione e vi rispondono che solo due stradine più avanti c'è una stalla per i viaggiatori e i mercanti dove possono lasciare i cavalli e il garzone si prenderà cura di loro per poche monete d'argento. Idigri si offre di andare più tardi ma essendo tanti cavalli chiede l'aiuto di qualcuno.

La locanda come vi aspettavate è modesta, la sala comune è capiente e spartana, alcuni tavolini sparsi e 3 tavoli più grandi al centro,prendete posto ad uno di questi. Intorno a voi c'è un po' di gente che si rilassa dopo la fatica del giorno, persone civili per lo più ma da uno sguardo accurato notate 2 gruppi di soldati, un tavolo con tre soldati dai mantelli rossi e un altro con un guerriero con un'armatura leggera e alcuni altri avventurieri intorno, che sembra intento a festeggiare e divertirsi. In questa cittadella l'equilibrio della popolazione è a favore degli umani, ne avete incontrati di più per strada. L'oste è un giovane uomo dai capelli castani indaffarato a servire le comande, presto conoscete i prezzi della locanda, 5 monete di rame per notte in stanze da condividere, 4 monete d'argento per mangiare e 3 monete di rame per bere. Tuk ha già fatto un sopralluogo e propone di offrire il primo pasto e ristoro con i soldi comuni, dicendo che aggiungerà nel bilancio una voce dal  nome "spese di viaggio" in modo che possiate tenere bene i conti. Sono furbi e scaltri gli halfling quando si tratta di maneggiar denaro. 

La cena passa con tranquillità, la conversazione è calma siete stanchi per la lunga giornata di viaggio e volete riposare veramente. Ma l'allegria non vi abbandona, al tavolo affianco il guerriero in armatura sta tenendo banco offrendo da bere ai suoi commensali e raccontando le sue storie di avventura e caccia. Parla delle belle fanciulle incontrate nei suoi viaggi e di alcune tra le più belle città delle terre centrali. Lo ascoltare di sfuggita per un po' tra un brindisi e l'altro racconto aneddoti divertenti, poi dopo la quarta birra i suoi commensali si congedano scusandosi ma devono ritornare chi dalla propria moglie, famiglia o ai propri lavori. 

Jhoran vi saluta. 

Dice il guerriero alzando il suo ultimo boccale in segno di ringraziamento. Appena solo si guarda intorno, in cerca di nuova compagnia, sorride allo sguardo curioso di Algrot. Il suo volto è luminoso, l'uomo non deve aver vissuto più di trenta primavere, i capelli tendono al biondo e gli occhi chiari sono magnetici, ma il suo sorriso riscalda i cuori, sembra il cavaliere di cui si narra nelle fiabe per fanciulle. 

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