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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)


Darakan

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@Vittorio (flashback)

Spoiler

Alice risponde: ah! E' ovvio che guiderò io il carro! Chi altri può farlo?! Nessuno può farlo meglio di me.
Vuoi vedermi guidarlo?! Vuoi fare un giro con me?! Accomodati.

La ragazzina si volta e va via. Poco prima di chiudere la porta, sussurra un timido: grazie.

@tutti

Andrea, Miriam, Alessandro e Raffaele si trovano tutti vicini tra loro nella piazza del duomo (immersi nella folla). Non si erano mai riavvicinati da quando Davide e Riccardo hanno perso la vita.
A loro non interessano i tedeschi, i loro occhi sono puntati verso Angelo Carducci.
Guardatelo... sussurra Raffaele ...ammazza un templare e se ne sta lì, in bella vista, come se nulla fosse.
Miriam risponde (sempre sussurrando): dovrà pure andare in giro prima o poi?! Un bel colpo alla testa ed è tutto finito! Tsk... ora sembro mio padre! Quasi quasi mando ad Angelo dei semi di arancia come monito.
Massimo urta volontariamente la spalla dell'inquisitore. Angelo non reagisce, del resto è stato istruito a comportarsi così.

Sebastian, intanto, risponde a Michele: siamo consapevoli di ogni cosa, potete stare tranquillo.
Il generalmajor saluta poi gli altri uomini sulle scale del duomo per poi rivolgersi in tedesco ai suoi uomini.
Quando parla nella sua lingua madre, Sebastian sembra quasi usare un tono di voce diversa.
I soldati scattano sull'attenti... poi uno di loro rivolge un cenno verso la Mercedes.
Dall'auto escono gli ultimi quattro uomini.
Uno di loro non indossa la divisa (non è un soldato). E' un uomo non tanto alto ma tremendamente magro e bianco. Porta abiti di un ciano molto spento, quasi tendende al grigio. I suoi capelli argentati sono tutti dritti e rade ai lati della fronte.
Le sue labbra sono sottili, i suoi minuscoli occhi sono coperti da un piccolo paio di occhiali dalle lenti tonde e scure.
Il suo volto è scarno, avete la sensazione di intravedere le ossa del cranio attraverso la pallida pelle. XD
Il secondo uomo che esce dalla macchina è un altro soldato (l'autista). Il terzo, invece, è una giovane donna.
Si tratta della figlia di Sebastian. Il suo nome è Aurelia Heidermann. L'intera folla rimane abbagliata di fronte alla sua bellezza. Nonostante non sia un militare, indossa comunque un abito da soldato, forse troppo piccolo per lei. Il suo ampio seno è "strizzato" in quel vestito. Porta un cappello militare: lo porta inclinato sulla testa, in modo da coprire uno dei suoi occhi azzurri. I suoi capelli sono dorati e voluminosi. La donna fissa in avanti, verso gli uomini sulle scale del duomo. Il suo sguardo non fa trasparire alcuna emozione.
Infine, dall'auto, esce "lui"... si tratta dell'uomo più grande che abbiate mai visto.  
E' affetto da gigantismo e supera abbondantemente i due metri d'altezza. Il suo corpo è deformato dalla sua spropositata mole, la sua fronte è grande e spaziosa, i suoi zigomi sono sporgenti e asimmetrici, i suoi occhi sono piccoli, il mento è enorme e il naso presenta una grande gobba.
Tutti gli abitanti di Ivrea non possono trattenere un espressione di assoluto stupore quando vedono quel titano scendere dall'auto.

Sebastian prende parola e si rivolge di nuovo agli uomini vicino al duomo: signori, mi permetto di presentarvi mia figlia, Aurelia. Costui invece... indica l'uomo con gli occhiali tondi ...e il dottor Harold Schreder.
Il generalmajor infine si avvicina a Vittorio e gli stringe la mano: piacere di conoscerla Herr Manfredi... scambia un paio di parole con lui, poi ordina ai suoi uomini di tornare nelle auto. Sebastian infine si rivolge ancora una volta a Della Torre, dicendogli che in giornata passerà nel duomo per parlare della missione a Santa Barbara. I tedeschi abbandonano la piazza del duomo e, rapidamente, la folla dei cittadini si disperde.

 

Un paio di ore dopo...

 

@Massimo - Felice

Vi trovate nella rocca in compagnia di Raffaele.
Alessandro entra nell'abitazione proprio in questo momento e dice: è appena arrivato un messaggio da parte di fratello Achille... quello di Torino. Ha detto che vuole incontrarci. Arriverà a Ivrea tra un'oretta circa. Non prendete impegni.

@Michele

Un anziano cittadino di Ivrea, rimasto ferito durante l'assedio di Eleonora, è spirato (proprio ieri) dopo giorni e giorni di ricovero nell'ospedale. Le sue ferite erano troppo gravi e infine l'uomo si è arreso. I funerali si tengono in questo momento nel santuario di Monte Stella.
Il duomo, di conseguenza, è deserto: Sonia è andata via senza dir nulla mentre diversi francescani si trovano nella camera di Della Vela.
Mentre passi per la navata scorgi la figura di una donna. E' l'unica persona che si trova nella chiesa.
Si trova seduta su una panca della prima fila, occhi chiusi e mani congiunte. Ha appena finito di pregare e ti nota solo in questo momento. Si alza e si avvicina timidamente a te.
E' una donna altissima, con capelli biondi e corti. Indossa un lungo e semplice abito nero.
Chiedo perdono... dice con un filo di voce ...padre Della Torre?! Mi chiamo Sabrina, sono la domestica del signor Sibillini.

Spoiler

Augusto Sibillini è il ricco biellese che ha appena rilevato l'abitazione di Giulio Gambali.
E' un uomo obeso, vedovo, con tre figli a suo carico. Si dice in giro che è un tipo stravagante e bizzarro.

Sabrina continua: il signor Sibillini chiede di incontrarla

@Vittorio

I tedeschi sono stati sistemati in case vicine alla tua villa.
Sono Sebastian e sua figlia saranno i tuoi ospiti. Il generalmajor ha già conosciuto Claudia e sua figlia. Si è presentato a loro come un vero gentiluomo (salutandole con complimenti e baciamano).
L'uomo adesso sta contemplando alcune opere che hai esposto in un corridoio.
Aurelia invece si è ritirata nella sua stanza.
Raggiungi Sebastian. Quest'ultimo esclama: avete un gusto impeccabile, herr Manfredi... inizia a parlare dei quadri e delle statue, dimostrando di avere una profonda cultura. E' ironico ma la prima persona che apprezza l'arte come te è proprio un tedesco, uno dei tanti soldati che hai odiato e combattuto per anni.
Sebastian infine commenta: non c'è nulla, come l'arte, per far avvicinare l'uomo a Dio! A questo proposito... vi pregherei di seguirmi nella stanza che mi avete offerto, avrei giusto una cosa per lei.

 

Effetto film

Spoiler

Giulio beve tutto di un fiato un boccale di birra.
Si trova nel bar della piazza del duomo, seduto da solo su un tavolo in un angolo poco illuminato.
Sonia si siede di fronte a lui.
L'uomo, senza neanche guardarla, gli chiede: cosa vuoi?
Ricordi Beatrice Luna?
La tro.ia?!
Sonia socchiude gli occhi: la donna che hai messo alla gogna per ordine di don Marco.
Si... la tro.ia.
Ferretti sospira: sei sempre un pezzo di mer.da eh?!
L'olio di ricino ti ha sciolto la lingua.
La donna pensa alla notte della sua aggressione in casa sua: te la farò pagare cara!
Per cosa?
Non fare l'idiota! Mi hai legato ad una sedia e fatto ingoiare l'olio... sai quanto sono stata male dopo?
Non sono stato io!
Oh si... certo... come no?!
Giulio la guarda con uno sguardo privo di espressioni: non sono stato io... ti ricordo che ho solo un braccio.
Ma... allora...?
E' stato quel co.glione di Bianco.
Cosa?!
Si... ti ha legato e torturata. Da quel giorno si è invaghito contro di te. Averti Maltrattato ha suscitato il lui un amore malato per te.
Questo spiega tutta la sua ossessione... ma sei stato tu a ordinargli di farmi del male.
Giulio non risponde, preferisce ignorarla e ordinare un'altra birra.
Sonia decide di non cadere in questa sua "passiva provocazione": ad ogni modo... sono venuta qui per parlare di Beatrice Luna.
Cosa vuoi che ti dica? Era una tro.ia che accettava dei soldi per scopare.
Lei ha sempre negato il contrario.
E' stata interrogata e ha confessato il peccato... inoltre abbiamo trovato anche i soldi a casa sua.
Da chi è stata interrogata?
Da don Marco ovviamente... ma ora che mi ci fai pensare ...anche don Eliseo ha parlato con lei quando era alla gogna.
Perchè?
Non so... devi parlare con lui.
E cosa gli ha chiesto don Marco?
Di confessare i suoi peccati di lussuria.
Tutto qui?
Tutto qui.
Mmm... capisco ...e don Eliseo dove lo posso trovare?
Starà celebrando il funerale a Monte Stella... o lui o padre Gabriele ...in ogni caso lo trovi lì.
Grazie... Sonia si alza ed esce rapidamente dal bar.

 

Modificato da darteo
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Osservo la piazza è tutto quello che succede da un lato della piazza, lontano da tutti.

["Ah, quasi mi dimenticavo che Carducci ha ucciso il templare... il tempo arriva per tutti, non c'è fretta..."]

A braccia conserte rimugino tra me e me, fino a che dalla macchina non esce un uomo sproporzionatamente grande, al che mi faccio più avanti nella folla per vederlo meglio.

["mi hanno portato un giocattolo? Come sono stati gentili! Tedesco e gigante... questo richiede stupro e pasto insieme! Succeda quel che succeda questo non deve ritornare a casa vivo! Non è tradimento se non stiamo ancora insieme, vero Alessandro?"]

lo seguo con lo sguardo fino a che il tutto non finisce e la folla si disperde, dopodichè mi informo su dove sta a dormire prima di ritornare alla Rocca per un veloce allenamento. Quando Alessandro ci viene ad avvisare io sono appena rientrato dalla mia sessione di esercizi, e rispondo semplicemente

ottima notizia: meno sto vicino a quella feccia meno rischio di perdere il controllo... vado ad aspettarlo

dopodichè mi dirigo subito verso le porte, passando il tempo facendo esercizi con la mia Deus in Machina

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Achille? e cosa vuole da noi?

Faccio un cenno con la testa ad Alessandro per fargli capire che sarò presente.

Poi dico non so voi ma non io gradisco pensare che i templari valgano meno di un inquisitore, ci stanno pestando i piedi, e non stiamo facendo niente per evitarlo, Carducci deve pagare per quello che ha fatto.

Intendo parlare di questa cosa appena finita la visita di Achille.

Modificato da Darakan
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Della Torre

(nelle due ore precedenti)

Spoiler

Quando i tedeschi se ne vanno rientro nel Duomo e il mio sguardo si sofferma sui pali appuntiti esposti nelle navate, È tanto che non torturo qualcuno... mi torna in mente che nelle segrete c'è il morto con la testa a virgola, è inutile torturare lui, non c'è gusto... ma forse ha qualcosa di interessante addosso. Scendo nel sotterraneo e lo perquisisco.

Spoiler

Se non è già immobilizzato lo immobilizzo io, poi uso Perquisire 7 sul morto

 

Tornando al piano terra trovo il Duomo deserto eccetto una donna vestita di nero. Ascolto le sue parole e rispondo: Dite al signor Sibillini che lo riceverò nel mio studio. Attendo l'arrivo dell'uomo.

Modificato da Carrie.4794
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Resto di sasso quando vedo la ragazza.

Vittorio, è decisamente molto bella...

Già. Innegabile... sfortunatamente è innegabile. Il mio sguardo corre sul corpo della donna leggero senza quasi soffermarsi sui dettagli delle sue curve fino ad arrivare al suo volto. 

Vittorio, come pensi di fare... non possiamo far scatenare la guerra per un pasto... seppur succoso è sempre e solo un pasto...

Già.. dobbiamo agire d'astuzia... i miei occhi si fissano nell'unico occhio azzurro mostrato dalla ragazza. Dare la caccia ai tedeschi è la mia specialità. Ma questa volta... voglio fare il mio capolavoro.

Il mio sguardo si sofferma poi sull'altra creatura, decisamente meno angelica,  che sta uscendo dall'auto. Anche in questo caso rimango sbalordito. Vittorio... è finto? E' vero?... Sarà vivo... i miei occhi si concentrano sulla figura... è mostruosamente grande...

Mi congedo dal gruppo di tedeschi molto più pensieroso di come avrei creduto. 

 

Una volta arrivato a casa apprendo che i tedeschi già si sono accomodati al secondo piano. Mi intrattengo con il generale.

Conosce l'arte... e non poco... l'unico in tutta Ivrea e dintorni che si sia interessato della mia villa... e delle mie opere... Fisso il generale. Lieto di vedere che vi piacciono le mie opere... Possiamo anche dire che l'intera villa sia un'opera d'arte stessa... Ascolto l'uomo e decido di seguirlo in camera.

 

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Effetto film

Spoiler

Raffaele e Aaron si trovano a passeggiare l'uno al fianco dell'altro. Chiacchierano a proposito dei tedeschi e finiscono per passare vicino alla casa di Vittorio.
In questo momento fratello Aaron commenta: oh cielo! E' bellissima! Da quando è arrivata in città non posso fare a meno che pensare a lei. Ha tutte le curve al posso giusto. Non mi importa se è tedesca... io la amo!
Spinto da questa improvvisa confidenza, Raffaele decide di sciogliersi un pò: già... lo stesso vale per me ...quell'Aurelia mi fa pentire di essere diventato un templare.
Aaron lo guarda e gli risponde con tono sconsolato: stavo parlando della Mercedes, im.becille.
Raffaele tenta più volte di replicare... ma l'imbarazzo del momento lo costringe al silenzio. China la testa e si allontana.

@tutti

Sebastian e Aurelia Heidermann saranno ospiti nella di Vittorio.
Il dottor Schreder e gli altri soldati tedeschi vivranno in alcune case (disabitate fino ad'ora) vicino alla villa di Manfredi

@Massimo - Felice

Dopo circa un'ora Achille raggiunge l'Ivrea perduta.
Uscite dalla città e lo ricevete vicino alle mura meridionali. Con voi ci sono anche gli altri quattro templari (Dario, Aaron, Raffaele e Alessandro).
Il gruppo dei cacciatori di morti noti come la Brigata del lupo si trovano già all'esterno della città, vicino al templare torinese.
Quest'ultimo è giunto da solo e cavallo.
Prende subito parola: sapete che l'arcidiocesi ha intensificato gli sforzi per catturare e uccidere la figlia di Satana?!
Eleonora Ombrosi? La bambina che genera fiamme dal nulla? Chiede Cesare (capo della Brigata)
Achille annuisce e continua: vi informo che è stata creata una squadra per darle la caccia.
Raffaele sembra molto sorpreso: un'intera squadra per un morto?! Non si era mai vista una cosa simile! E pensare che stavo quasi per acciuffare Eleonora.
Non si era mai visto un morto come questo! Ad ogni modo... la squadra è composta da me, alcuni templari e cacciatori e altri uomini... ciononostante non possiamo di certo coprire il perimetro della regione da solo.
Chiedo umilmente il vostro aiuto.

Cosa dovremmo fare? Chiede Dario (con un tono stranamente seccato).
Perlustrare i confini.
Lo facciamo già! Precisa Alessandro.
Voi perlustrate i dintorni di Ivrea... quello che vi chiedo è di spingervi oltre.
Quanto oltre?
Chilometri... raggiungete le rovine di Santa Barbara o Rivara ...questo per darvi un'idea dell'area che dovrete coprire. Nel caso troverete indizi su Eleonora... o Eleonora stessa ...non fate gli eroi, contattate subito Torino.

Achille vorrebbe restare a parlare con voi, ma vi informa che è pieno di lavoro e non può trattenersi oltre.
Chiacchiera con voi giusto per un paio di minuti, per poi lasciarvi.
Una volta soli, la Brigata del lupo si avvia verso l'ingresso di Ivrea. Un cacciatore chiede: ma perchè quell'Angelo Carducci gira ancora per le strade della città?
Gli risponde Cesare: perchè i templari non hanno le palle per affrontarlo.

@Michele

Virgola è stato incatenato al muro.
Non può muovere le braccia. L'unica cosa che può fare è agitarsi e lamentarsi. La sua bizzarra forma del cranio appare ancora più inquietante ora che si trova immerso nelle ombre della sala delle torture. Prima di essere condotto in questo luogo è stato già perquisito ed esaminato.
Gli oggetti rinvenuti su di lui sono stati portati in questa camera e adagiati su un tavolo.
L'uomo aveva con se una mappa della regione, una scatola di fiammiferi (semi vuota), un coltellino svizzero, una piccola collana al cui suo interno si trovano due foto (la sua e quella di una donna) e per finire aveva in tasca uno schizzo: raffigura un cerchio formato da dodici stelle, sotto di esso di trova un sole e a seguire una luna.
Un francescano ha esaminato da poco il corpo di Virgola, sembra sia morto per asfissia.
Ora che controlli meglio la forma della sua testa non puoi fare a meno di ricordare l'albero deformato che hai visto quando eri un prigioniero di Eleonora. Sia il tronco che il capo di Virgola presentano la stessa forma contorta.
Deduci che l'uomo, prima di morire, deve aver incontrato il cadavere che Eleonora ha ribattezzato "Testarossa".  

\----\

Augusto Sibillini entra nel tuo studio.
Ti saluta calorosamente. Si tratta di un uomo incredibilmente grasso e decisamente vivace. Ha voluto incontrare non solo te ma anche altri uomini: padre Guglielmo, padre Bartolo e Angelo Carducci.
Augusto spiega su un tavolo una mappa di Ivrea e vi rivela la sua idea: si tratta di un progetto ambizioso... esordisce così ...ma quello che voglio fare e riprendere l'Ivrea perduta.
Come? Chiede padre Bartolo, perplesso come tutti.
Ho molte influenze a Torino, possono convincere il cardinale a inviarci molti soldati...avremo moltissimi cacciatori ed excubitores che proteggeranno gli uomini che lavoreranno per la riconquista di Ivrea.
Ma come intendete riprendere la città?
Costruiremo delle trincee e delle difese... inizialmente copriremo un'area piccola e ci espanderemo sempre di più.
I presenti non sono convinti: non so... signor Sibillini ...nessuno è mai riuscito a riprendere l'Ivrea perduta. E perchè mai voi volete riconquistarla?
Posso parlare liberamente?
Ma certo.
Perchè, attualmente, Ivrea non è niente... è solo uno dei tanti piccoli paesini che Torino deve sostenere e accudire... io voglio che Ivrea diventi una grande città. In questo modo l'arcidiocesi ci vedrà come un bastione...uno scudo per il capoluogo e allora ci invierà molte più risorse, armi, medicinali, uomini...
e noi cosa dovremmo fare?
Appoggiare la mia visione, penserò io a scrivere a Torino.
Padre Guglielmo si volta verso di te: voi cosa dite, padre Della Torre?

@Vittorio

Ben detto, herr Manfredi, ben detto... l'intera villa è un opera d'arte. Oserei dire che è l'espressione del vostro animo... una visione lucente che, in qualche modo, sembra nascondere un animo più profondo e tormentato di quanto vogliate mostrare... oh ...perdonatemi, talvolta parlo troppo.

Entrate nella stanza che hai dato al generale.
L'uomo si sfila la giacca e si avvicina al tavolo. Lì sopra si trovano moltissimi fogli che ha sistemato poco fa. Li rimuove immediatamente... hai fatto in tempo a leggere qualcosa: su un foglio vi era scritto projekt: S.R.M., su un altro projekt: Das Leben e su un altro ancora projekt: Riese. Tra i vari fogli ci sono anche diverse lettere, una di loro è firmata da un uomo di nome Fremmen.
Sebastian si siete e prende da terra una borsa nera, la apre e sfila delicatamente una piccola teca di vetro. Al suo interno si trova un antico papiro con diversi geroglifici. Questo, herr Manfredi, appartiene alla mia famiglia da parecchio tempo... e ora voglio donarlo a voi. Narra le vicende di Akhenaton, un faraone vissuto circa tremila anni fa. Sotto la teca c'è un documento, che porta anche la mia firma, che attesta la sua autenticità. Questo è un dono che io faccio a lei... per ringraziarvi della vostra ospitalità.
Sebastian si mette comodo: permettetemi adesso di farle una domanda personale... come mai non vedo un anello al vostro dito?! Non siete sposato?

Effetto film

Spoiler

Il funerale a Monte Stella è appena terminato e Sonia Ferretti può avere così un colloquio con don Eliseo.
Il missionario la fa accomodare nel suo studio.
Posso offrirle qualcosa?... Chiede Eliseo ...un tè?! O magari qualcosa di più forte come del Porto?!
Solo acqua, grazie.
Perchè volevate incontrarmi? Noi due non ci siamo mai parlati in effetti.
Avete ragione... sto indagando su Beatrice Luna.
Luna?
La donna che fu condannata alla gogna.
Oh si... rammento. Che fine ha fatto?
E' riuscita a fuggire da Ivrea dopo che Della Vela ha ordinato la sua cattura.

E voi la state cercando per questo?
Assolutamente no! Il fatto è che ho scoperto che Beatrice vi ha rivelato qualcosa a proposito di Caterina Ombrosi.
Si... quel giorno, dopo l'interrogatorio, ho annotato tutto quanto sul mio quaderno... un secondo.
Eliseo prende da un cassetto una piccola agenda di pelle nera, la sfoglia fino a quando non trova la pagina che cercava: ecco qui... dunque: Beatrice mi ha detto che conosceva personalmente Caterina Ombrosi. Erano amiche.
Entrambe sono state violentate da un gruppo di folli... e fu così che Caterina rimase incinta di Eleonora.

Ma la violenza non è avvenuta a Santa Barbara?!
No... le donne si sono trasferite a Santa Barbara dopo la violenza.
E dove hanno subito lo stupro?
Eliseo controlla meglio i suoi appunti. Alza di scatto lo sguardo verso Sonia mentre un piccolo sorriso dettato dalla sorpresa compare sul suo volto: Biella... si trovavano a Biella.

 

Modificato da darteo
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Massimo

Va bene , rispondo ad Achille , faremo il possibile evitando di mettere a rischio Ivrea.

Mentre ce ne andiamo rispondo al commento del cacciatore Tu invece? Hai abbastanza palle per affrontare me? Immagino tu abbia troppa paura..

Poi continuo a camminare portando i templari con me, non so voi, ma io non posso pensare che noi veniamo presi per il cu.lo a causa di quel fino.cchio di Carducci, non possiamo farci giustizia, l'ordine ha già molti problemi con gli inquisitori, ma intendo scrivere al maestro di Torino, e se lui non dovesse rispondere andrò a Roma per parlare con il gran maestro in persona, sono state violate le regole fondamentali di questa terra, noi rischiamo la vita per salvare i cittadini e loro possono ucciderci senza incorrere in nessun pericolo. Non posso accettarlo.

Anche perchè se gli inquisitori cominciano ad avere questo potere è inutile che mi tengo questa carica, è l'unica cosa che mi permette di stare sicuro..

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Sarà fatto Achille.

dico al templare dopo aver ascoltato tutte le sue parole. Stiamo andando via quando Cesare ci insulta tranquillamente, come se neanche ci fossimo. Lo raggiungo con ampie falcate, senza fretta, e gli appoggio la mano sinistra sulla spalla

Cesare...

Lo faccio voltare verso di me mentre carico il braccio destro e gli tiro un pugno con tutte le mie forze, per poi raccoglierlo per il colletto, avvicinarmi e dirgli sibilando rabbioso

la prossima volta che ti permetterai di parlare in questo modo di anche uno solo di noi sarà l'ultimo giorno dei tuoi testicoli... Sono... Stato... Chiaro?

lo lascio andare con uno spintone, per poi ricongiungermi agli altri

se adesso anche la gente normale si permette commenti simili in nostra presenza senza temere conseguenze allora la situazione è critica... Massimo ha ragione, è ora che ci attiviamo per farla pagare a Carducci.

["volevo aspettare e lasciare che il tempo facesse il suo corso, ma ora questi si permettono di parlarci così? È solo l'inizio... Carducci deve essere punito!"]

@DM

Spoiler

Rissa 8 per il cazzotto? Secondo me non se lo aspettava ma decidi tu XD

piccolo appunto: se fa stupidaggini come sputarmi addosso mentre lo tengo per la collottola gli tiro una testata per buona misura

 

Modificato da MetalG
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Della Torre

Guardo il morto deformato come l'albero nei boschi vicino Rivara e come i monaci in Val D'Aosta, È opera del Cacciatore... e scommetto che questo cadavere l'ha mandato qui lui. Ma che c@zzo vuole da noi?! controllo tutti gli oggetti e porto via con me il ciondolo con le foto, la mappa e il disegno del cerchio formato di stelle.

Prima di andarmene osservo Virgola ancora per qualche istante, sembra fatto apposta per stare tra gli strumenti di tortura... anzi... perché non usarlo come strumento di tortura? l'idea mi fa allargare in volto l'ombra di un sadico sorriso.

@ Master

Spoiler

Sulla mappa trovata addosso a virgola c'è segnato qualcosa? Uso Teologia 6 e Occultismo 6 per capire cosa può essere il cerchio formato di stelle.

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Ascolto Sibillini con scetticismo e vado dritto al punto: Rendere Ivrea grande ed autonoma è una bella prospettiva. Ma al momento impegnarsi su due fronti contemporaneamente non ha senso: non manderemo uomini a combattere per espandere la città mentre ancora non sappiamo se riusciremo ad avere cibo sufficiente per superare l'inverno. Dite di avere molte influenze a Torino, allora convincete il capoluogo ad inviarci le risorse necessarie per uscire da questa situazione disastrosa e, quando ne saremo fuori, potremo appoggiare il vostro progetto.

 

 

Modificato da Carrie.4794
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Cita

Ben detto, herr Manfredi, ben detto... l'intera villa è un opera d'arte. Oserei dire che è l'espressione del vostro animo... una visione lucente che, in qualche modo, sembra nascondere un animo più profondo e tormentato di quanto vogliate mostrare... oh ...perdonatemi, talvolta parlo troppo.

Non si preoccupi... è bello avere qualcuno che parli di arte e di ciò che l'arte è capace di comunicare... Qui ad Ivrea è piuttosto raro... sono interessati di più a cose... per così dire più pratiche...

Vittorio, vuoi dire che pensano solo a zappare la terra e a crocifiggere eretici...

Più o meno. Penso mentre lo sguardo si piega verso il basso e le labbra si incurvano in segno di disprezzo.

Seguo l'uomo nella camera che gli ho affidato. Quando entriamo la mia attenzione viene attratta dai fogli sulla scrivania. Cerco di leggere con discrezione il più possibile, fin quando l'uomo fa sparire quanto più possibile.

Il generale alla fine si rivolge a me:

Cita

Questo, herr Manfredi, appartiene alla mia famiglia da parecchio tempo... e ora voglio donarlo a voi. Narra le vicende di Akhenaton, un faraone vissuto circa tremila anni fa. Sotto la teca c'è un documento, che porta anche la mia firma, che attesta la sua autenticità. Questo è un dono che io faccio a lei... per ringraziarvi della vostra ospitalità.
Sebastian si mette comodo: permettetemi adesso di farle una domanda personale... come mai non vedo un anello al vostro dito?! Non siete sposato?

La ringrazio moltissimo. Avrà un posto d'onore nel mio studio.

Dico realmente contento e soddisfatto contemplando il dono.

Vedi Vittorio, i tedeschi ti stanno riconoscendo come divinità. Ti ha portato sua figlia come offerta per te e quel papiro per il tuo tempio. Lui lo risparmiamo. Dopotutto che cosa è un dio senza i suoi fedeli?

Tu pensi che mi abbia portato la figlia in dono? Per farmela mangiare?

Certo... non hai sentito quello che ha appena detto... "non siete sposato?" vuole offrirla come sposa sacrificale... si vede che nel Reich funziona così... come dio non dovresti giudicare le tradizioni degli uomini.

Quello che dici... mi sembra... giusto... sì, sì... deve essere per forza così.

Non sono sposato... per questo posso accettare i vostri doni senza problemi. Dico all'uomo, sorridendo.

Mi piacerebbe sposarmi un giorno... dico guardando l'uomo negli occhi ma dubito di trovare una donna disposta ad amarmi per ... l'uomo che sono.

 

master

Spoiler

Cerco di leggere quanto più possibile

 

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@Massimo - Felice

Cesare fa per rispondere a Massimo... ma viene sorpreso da un attacco fulmineo da parte di Felice.
Il suo colpo lo stende in un attimo.
Il cacciatore di morti sembra aver perso i sensi e cade a terra come un sacco di patate. I suoi uomini restano scioccati di fronte ad una simile scena.
Ma cos'hai nella testa?! Chiede uno di loro a Felice.
Tutti loro avanzano verso il templare, le loro mani si stringono attorno alle loro armi... ma Cesare li blocca alzano la mano. E' ancora a terra, stordito e dolorante. Un filo di sangue gli esce dalla bocca.
A fatica e con le gambe tremanti riesce a mettersi in piedi: che caz.zo credete di fare?! Dice con voce rauca ai suoi uomini
Guarda Felice: sei solo un cogl.ione... poi fissa Massimo ...quello che voglio dire, templare, è che... forse non lo sai ...ma sei una star nel Piemonte! Hai sterminato una famiglia solo perchè ti giravano le palle! Minacce al papa?! Ma per favore!
Ammazzi i Gambali e lasci vivo un inquisitore che ha assassinato un tuo "collega"? Questo non riesco a spiegarlo.
Ah... per essere chiari ...ho le palle per affrontarti!

Un suo uomo cerca di richiamarlo, ma Cesare non ne vuole saperne: confermo tutto quello che ho appena detto... non mi faccio intimorire da nessuno ...neanche coloro che si nascono sotto la sottana del papa e si permettono di fare gli spacconi solo perchè hanno cul.o parato da questa stupida regola.
I cacciatori sospirano sconsolati. Capite, dalla loro reazione, che Cesare è dedito a queste sfuriate.

@Vittorio

Non sei riuscito a leggere una sola parola presente nei documenti di Sebastian.
L'uomo alza le mani e dice: capisco, herr Manfredi, quando tocco un nervo scoperto. Ero sposato, molto tempo fa, e avevo trovato la donna giusta per me... i morti l'hanno portata via. E' un mondo crudele, herr Manfredi, molto crudele. Neanche dopo la morte troviamo pace.
Il generale prepara una valigia e indossa di nuovo l'uniforme: tolgo il disturbo, avevo promesso a padre Della Torre che l'avrei raggiunto nel duomo. Con permesso...

Rimani solo nella tua villa.
Un rumore metallico attira la tua attenzione. Viene da un giardino interno.
Raggiungi una finestra e ti affacci, scoprendo così che Laura e Yuri si stanno allenando con le spade. A dire il vero è la ragazza che impartisce al ragazzo una lezione di scherma.
Fiamma, dopo un colpo decisamente violento, disarma Yuri e gli punta la spada alla gola.
Quest'ultimo si massaggia il polso e, con aria seccata, dice: complimenti, Laura, e questa mossa funziona anche contro chi è morto?
Mi spieghi cos'hai oggi?
Io? Ma senti chi parla.
Laura pianta la spada a terra e si avvicina a lui: vuoi dirmi qualcosa?
Tuo padre ti offre un occasione per diventare Portavoce e tu praticamente gli sputi in faccia?!
Non sono affari tuoi.
Laura si volta e inizia ad allontanarsi ma Yuri la afferra per un polso.
Lasciami andare! Gli dice Laura.
No, ora tu mi ascolt.... Yuri non finisce di parlare. La ragazza infatti lo atterra con una testata.
Angelica si trovava a passare da quelle parti e corre in soccorso di Yuri.
Quest'ultimo si rivolge a lei: tranquilla, Angelica... "questo" è il nostro modo di discutere. Laura sorride, allentando in qualche modo la tensione del momento.

Proprio ora senti dei passi per il corridoio.
Qualcuno sta per raggiungerti.
Qualche secondo dopo, di fronte a te, compaiono Claudia, Miriam e Mattia.
La signorina Astore indica il ragazzo e dice: Vittorio, non so se lo conosci, ma lui si chiama Mattia Grimi. E' un giornalista e vuole fare delle foto... gli ho chiesto se può fotografarci e allora.... Miriam si blocca.
Anche Mattia e Claudia hanno la stessa reazione.
Quest'ultima indica qualcosa alle tue spalle.
Ti volti e scopri che una bambina è appena apparsa nel corridoio. Potrà avere al massimo otto anni. Ha capelli e occhi scuri e indossa un pesante cappotto.

@Michele

Augusto risponde: farò di tutto per aiutare Ivrea. China il capo e si allontana.
Anche gli altri presenti nella stanza vanno via.
Resti di nuovo da solo. Ripensi così agli oggetti trovati su Virgola.
sulla sua mappa non vi era alcun segno. I disegni sul foglio invece (stelle, sole e luna) potrebbero far riferimento ad un importante passo dell'apocalisse: Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto.

Qualcuno bussa alla porta.
Entra nello studio Alberto Aldapaci. L'uomo prende subito la parola: buone notizie, padre. Abbiamo scoperto l'identità di Virgola! Si chiama Martin Fino. Era un cacciatore di Vercelli trasferitosi a Torino per indagare sulla Culla delle bestie. L'arcidiocesi non mi ha detto altro...
Ah, quasi dimenticavo! C'è un lavoro per lei.
Una suora è stata incriminata di eresia e condotta alla domus popoli.
Padre Bartolo conosce tutti i risvolti del caso, rivolgetevi a lui se vi servono delucidazioni.

 

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Felice

Metto subito mano all'expiator quando i cacciatori di morti imbracciano le loro

provateci... vediamo cosa succede...

Cesare alza la mano per fermarli e per tutta risposta mi insulta di nuovo, ma è tutto quello che viene dopo a farmi infuriare

["Massimo, Massimo, Massimo e ancora Massimo! Ca**o! Perché in un modo o nell'altro c'è sempre di mezzo lui e io vengo tagliato fuori? C'ero anche io in quella storia! Se non c'era lui a massacrarli c'ero io! Non posso sopportare tutto questo! Una star nel Piemonte? E io dove sono? Tutto quello che ho fatto qui ad Ivrea? Io non sono nell'ombra di Massimo, siamo alla pari ca**o! Esisto anche io por*a pu**ana!"]

mi faccio di nuovo avanti ringhiando a basso tono

affrontarci non significa fare da manichino! Chiunque può prendere delle botte e dire di aver combattuto, ma tu non sei una sfida! Regole? Di cosa parli? Tu non hai capito, qui quello scudo non funziona: Massimo ha sterminato I Gambali perché lo hanno attaccato e si sono macchiati di innumerevoli altri crimini! Tu hai insultato me e gli altri templari? Io ti ho spedito a terra con facilità e senza tanti complimenti, e ringrazia che non ti volevo uccidere, perché ooh, lo potevo fare anche a pugni se volevo, ma non lo meritavi... era un modo per avvertirti. Al massimo sono gli altri che hanno paura di colpirci perché temono di andare contro la chiesa! Che scuse! Qui non ci servono queste str***ate per fare il nostro dovere! Con o senza protezione papale chiunque ci colpisce è carne trita, e se me ne dai motivo la prossima volta non ti farò rialzare, punto! Confondi la spacconaggine per come siamo veramente: non ci serve essere spacconi se siamo veramente più forti e facciamo il nostro dovere come va fatto!

sbuffo a denti stretti prima di continuare poco dopo

Ad ogni modo non sono affari tuoi come gestiremo la faccenda di Angelo, ma quando hai raccolto davvero le pa**e per attaccare uno di noi fallo sapere: con tutta quella me**a che ti usciva dalla bocca pensavo che almeno la parte dell'affrontarci fosse vera, ma stai un po' tremando... se pensi di fare i tuoi comodi qui solo perché sei abituato ad altri metodi ti sbagli di grosso... meglio che capisci subito che noi facciamo il nostro dovere senza scherzi o scuse, quindi tu e la tua banda comportatevi di conseguenza...

detto questo rimango fermo, senza lasciare il manico di Deus in Machina, aspettando una parola da Massimo o gli altri e la replica di Cesare, pronto a passare all'azione.

Modificato da MetalG
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Cita

Non sei riuscito a leggere una sola parola presente nei documenti di Sebastian.
L'uomo alza le mani e dice: capisco, herr Manfredi, quando tocco un nervo scoperto. Ero sposato, molto tempo fa, e avevo trovato la donna giusta per me... i morti l'hanno portata via. E' un mondo crudele, herr Manfredi, molto crudele. Neanche dopo la morte troviamo pace.

Quest'uomo...  è molto più simile a me più di chiunque altro... ed ironia della sorte è un tedesco.

Resto interdetto alle parole dell'uomo. Anche io credevo di aver trovato la donna giusta per me... anche a me è stata portata via... e di certo io non trovo pace da  quando sono morto.

Devo essere rimasto troppo a lungo fermo con gli occhi abbassati sul pavimento, tanto che Sebastian mi dice

Cita

  tolgo il disturbo, avevo promesso a padre Della Torre che l'avrei raggiunto nel duomo. Con permesso...

Certamente... mi allontano dalla stanza e mi rifugio nel mio studio.

Appoggio sopra la scrivania il regalo di Sebastian e mi avvicino alla finestra. Osservo  Yuri e Laura allenarsi.

Vittorio, ultimamente la tua villa sembra aver preso vita... era tanto tempo che non era così... giusto? Prendo un libro dalla biblioteca... un libro di miti e leggende consumato dalla copertina rovinata e le pagine ingiallite. Cerco il mio mito preferito.

A Selene questa storia non è mai piaciuta. Dovevo sempre farle un regalo per poterla leggere in sua compagnia... un braccialetto, un paio di orecchini... Mi piaceva così tanto in vita  questa storia che alla fine ne ho fatto la mia vita... o quasi...

<<Il cuore del proprietario non è più fermo... e il ghiaccio che ricopriva la sua dimora si è finalmente sciolto... ed è arrivata la verde primavera...>>

Non riesco a terminare neppure il pensiero che la porta dello studio si apre e scorgo tre figure, ma sicuramente solo quegli occhi verdi catturano la mia attenzione. Nascondo velocemente il libro dietro le mie spalle, colto in flagrante...

Ed è arrivata la verde primavera.

No, Vittorio... è arrivato un tifone... ecco quello che è arrivato!

Cita

Vittorio, non so se lo conosci, ma lui si chiama Mattia Grimi. E' un giornalista e vuole fare delle foto... gli ho chiesto se può fotografarci e allora.... Miriam si blocca.

Vedo Miriam bloccare le sue parole e guardare dietro le mie spalle... che si sia accorta del libro? Con noncuranza volto la testa ma non mi aspettavo di vedere una bambina.

E tu chi sei?Dico rivolgendomi alla bambina alle mie spalle.

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Massimo

Mi avvicino a felice e metto una mano sul suo expiator e gli faccio un cenno con la testa

Mi giro poi verso cesare, esatto sono io Massimo alfieri, colui che ha ucciso i gambali, ricordatelo bene, uno come te posso schiacciarlo quando voglio.

Prendo Felice e lo porto via abbiamo cose più importanti da fare

In ogni caso, dico a cesare, se vuoi sono io uno dei maestri della città, alleno la gente al combattimento, posso farti il cu.lo quando vuoi... ah certo sempre se non ti nascondi dietro le armi dei tuoi servetti

 

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Della Torre

["la storia del drago rosso e della donna vestita di sole... Ma che significa?!"] 

Metto tutti gli oggetti che ho preso a Virgola in un cassetto della scrivania e do il permesso di entrare a chi sta bussando. 

["Virgola indagava sulla Culla ma è stato il Cacciatore ad ucciderlo..."]

La seconda parte del discorso di Aldapaci cattura la mia attenzione. [" C'è un sospettato da interrogare, che bella notizia."] 

Raggiungo la Domus. Ripenso al fatto che non vedo Sonia da un po' e non so dove sia, perciò chiedo agli excubitores se l'hanno vista poi mando a chiamare il padre castigatore per farmi dire cosa sa su questa suora.

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@Massimo - Felice

L'atmosfera si sta scaldando.... ecco perchè i cacciatori di morti si stringono attorno a Cesare per farlo calmare e infine di riescono.
Quest'ultimo infine si rivolge un'ultima volta a voi: templari... le vostre parole sono chiare così come lo sono le vostre intenzioni.
La Brigata del lupo si ritira in città.

Rientrate a Ivrea anche voi.
Siete stati convocati nel duomo: una volta in chiesa venite scortati da un francescano nella sacrestia. Al suo interno si trova il generalmajor Heidermann.
L'uomo è in compagnia del dottor Schreder e di Alberto Aldapaci.
Questi due stanno parlando tra di loro. Sono normali chiacchiere... sembra quasi che il dottore e Alberto si conoscono da tempo. Heidermann invece sta consultando una mappa del Piemonte posta su un tavolo.

Vi salutano quando vi vedono arrivare.
Heidermann prende subito parola: signori templari, il vaticano ci ha appena dato il "via libera" a procedere per la missione.
Stiamo giusto discutendo sui vari pericoli che possiamo incontrare a Santa Barbara... mi hanno detto che è un luogo molto "movimentato". Vorrei essere scortato da uomini che hanno già visitato quei ruderi.

Interviene ora il dottor Schreder: a proposito... cos'è questa storia del cacciatore? Chi è costui?! E cosa mi potete dire della figlia di Satana?
Heidermann continua: approfittate della presenza del dottor Harold. E' uno dei massimi esperti di morti "sovrannaturali".

@Michele

Gli excubitores non sanno dove sia andata Sonia.
L'hanno vista girare per tutta Ivrea ma adesso nessuno sa che fine ha fatto. Ti scortano nella Domus.
Lì si trova il padre castigatore. L'uomo è in piedi, di fronte alla cella in cui è stata rinchiusa la suora sospettata di eresia.
Si tratta di una giovane donna dai capelli biondi e gli occhi castani.
Padre Bartolo si avvicina a te e dice: ho raccolto diverse confessioni di uomini che giurano di aver visto la suora mescere delle pozioni, lavorare erbe varie e preparare degli unguenti.
La donna si trova rannicchiata in un angolo della cella... ma scatta e si fionda verso le sbarre per poter rispondere: non pozioni! Medicinali! Si trovano su ogni libro di medicina!
Il prete continua come se la suora non avesse parlato: ha adoperato alcuni unguenti sui pazienti del convento.
Perchè sono medicine... non pozioni!
Solo ora il prete si rivolge a lei: il vostro interrogatorio non è ancora iniziato.
La suora cade nel panico, si inginocchia e inizia a pregare.

@Vittorio

Io so chi è... interviene Mattia ...è la figlia di Augusto.
Chi? Chiede Miriam.
Ma si... Sibillini.
Ah... il ciccione ...Augusto Sibillini.
Claudia si avvicina alla bambina: cosa ci fai qui? Sei da sola?
Nessuno risposta.
Sarà meglio avvertire il signor Sibillini.

Mentre aspettate, Mattia ti chiede di fare alcune foto.
Fotografa alcuni elementi della tua villa (solo ciò che gli concedi di vedere), Laura e Yuri mentre si allenano... fotografa anche Ivrea vista dalla stanza più alta della casa.
Infine inizia a fotografare te... da solo, con Claudia e Angelica, con Miriam.
La signorina Astore è felice di avere una foto che ritrae lei e te.
Si stringe vicino a te, segue le indicazioni di Mattia, sorride, si mette in posa, regge un'arma...
Miriam chiede e ottiene diverse foto con te.

Qualcuno bussa alla porta.
Entra in casa una donna altissima, vestita di nero e con i capelli dorati. Si presenta a voi dicendo di essere la domestica di Sibillini: sembrerà strano quello che sto per chiedervi... ma non avete visto una bambina da queste parti? Chiede.
Nessuno di voi fa in tempo a rispondere che la bambina "sguscia" tra di voi e corre ad abbracciare la donna: eccola qui... poi si rivolge a te ...dovete perdonarmi, ma la signorina adora scappare e andare in giro da sola. Piacere, signor Manfredi, mi chiamo Sabrina.
Claudia si avvicina a voi: veramente abbiamo mandato qualcuno a casa del signor Augusto per informarlo che abbiamo trovato sua figlia.
Ah... vi dispiace se aspetto qui?
Affatto.

Sabrina si siede su una poltrona di una sala e fa salire la bambina sulle sue ginocchia. Mattia le fotografa di nascosto.
Raccontami una favola! Dice la bambina.
Sabrina risponde: un'altra?
Si.
Una delle mie?
Si.
E va bene... ci pensa su, poi dice ...c'era una volta una formichina che viveva da sola. Lavorava tutto giorno per accumulare chicchi di grano per quando sarebbe giunto l'inverno.
Nel frattempo una cicala, sua vicina di casa, passava tutte le sue giornate a giocare, dormire e a prendere in giro la formichina perchè lavorava e lavorava.
L'inverso giunse e la formichina si rintanò nella sua casa, protetta dal freddo. Aveva abbastanza chicchi di grano per tutta la stagione gelida.
Un giorno però la cicala bussò alla sua porta.
Era infreddolita, affamata e morente. Supplicava alla formichina di entrare per mangiare e proteggersi dal freddo.
La formichina, impietosita, aprì la porta.
La cicala entrò nella casa e altre cicale, sue amiche, la seguirono. Uccisero la formichina e si rubarono tutti i chicchi di grano.

Tu e Miriam avete inavvertitamente ascoltato la favola di Sabrina. Siete in un corridoio vicino alla sala in cui si trovano Sabrina e la figlia di Augusto.
Astore ti guarda e un sorriso imbarazzato si forma sul suo volto: ma è questo il genere di favole da raccontare ad una bambina? Sussurra.
Bha... non mi interessa. Risponde per te Mattia (vicino a voi) mentre carica un nuovo rullino nella sua macchina fotografica: signor Manfredi, la ringrazio per la sua disponibilità. Non appena svilupperò le foto ve ne manderò una copia.

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Massimo

Non penso di aver bisogno di altre informazioni su i morti "sovrannaturali"

Mi rivolgo al dottore, non credo siano informazioni che riguardino la nostra spedizione.

Mi volto poi verso Heidermann , è arrivata una lettere o altro che conferma il via libera? se è così vorrei vederla, poi organizzeremo la spedizione.

Aspetto la risposta del comandante.

@dm

Spoiler

Allora, se fosse arrivata o meno la lettera devo scriverne una io, al maestro di Torino, Voglio denunciare il fatto che un templare è stato ucciso, e il suo assassino vaga a piede libero per la città.

In questo modo il corpo dei templari si sta indebolendo, dimostrando che conta meno dell'inquisizione e la gente ha già iniziato a sottovalutare noi templari. E' necessario che questo atto venga punito.

Poi la spedisco.

 

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Della Torre

Nemmeno gli excubitores sanno dov'è finita Sonia, strano... vado a cercarla.

Mi rivolgo a Bartolo. L'interrogatorio inizierà appena io sarò tornato. Intanto portate la sospettata nella sala di tortura.

Ordino ad un paio di excubitores di aiutarmi a trovare Sonia ed inizio a cercarla partendo da dove l'hanno vista più di recente.

 

Modificato da Carrie.4794
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Appoggio le spalle alla biblioteca e cerco di infilare in uno scaffale senza farmi notare il libro.

Mattia mi chiede di fare alcune foto alla villa e nella stanza più alta.

Va bene, venite. Claudia occupatevi della bambina. Poi rivolgendomi a tutti, seguitemi.

Faccio salire loro l'ultima rampa di scale, l'esercito di caffettiere correda la nostra passeggiata e infine arriviamo alla mia camera.

Mattia, questa è la mia camera. Niente di quello che c'è qui dentro va fotografato, dico rivolgendomi al fotografo.

La stanza è più larga che lunga. Quando entriamo l'attenzione viene catturata immediatamente dalla finesta che costeggia il lato opposto all'entrata e da cui si scorge un balcone da cui si può vedere Ivrea e anche in lontanza quello che resta di Santa Barbara.

In fondo a sinistra c'è un letto enorme con al lato due comodini in legno, ma solo uno è effettivamente usato. Ci sono dei libri di poesia, mischiati ad altri di tattica militare e altri ancora di storia... nella parete accanto alla porta troneggia un camino mentre a destra c'è una porta che da verso il bagno interno e  una statua in marmo bianco. Raffigura una donna sdraiata con le braccia avvolte intorno al collo dell'amato alato che la sovrasta sorreggendola.

Mi avvicino alla finestra, la apro e faccio avvicinare il fotografo. Da qui potete avere la vista che desiderate.

Mi lascio fotografare  come le tre donne desiderano. Miriam mi abbraccia e ogni volta che lo fa sento il cuore perdere un battito e accelerare per recuperarlo. E poi mi guarda con quegli occhi verdi. Vorrei baciarla... Mi dimentico del fotografo, di Claudia e di tutto il resto. Guardo la ragazza, Se ti stringessi a me scapperesti... cercheresti di divincolarti... ogni volta che faccio io un passo verso di te... tu ti allontani di dieci. Il mio sguardo cambia  e diventa diffidente nei confronti della cacciatrice. Prendo un po' le distanze,  come previsto lei si avvicina e io la stringo a me.

Mi pento immediatamente della mia audacia. Il mio volto così vicino al suo, il suo odore così dolce ma provocante... mi avvicino a lei per baciarla.

Ad un tratto bussano al portone d'ingresso. Mi separo dalla ragazza e vado ad aprire al nuovo ospite: faccio la conoscenza della domestica del signor Sibillini.  Piacere mio di conoscervi Sabrina.

Guardo la donna di fronte a me. Sorrido alla sua domanda. Mi sarebbe sembrata estremamente fuori luogo se pochi secondi prima quella bambina non fosse sgusciata da non so dove nel mio studio. Poi il mio sguardo si concentra sul suo volto.

Ascolto la fiaba.

Cita

Astore ti guarda e un sorriso imbarazzato si forma sul suo volto: ma è questo il genere di favole da raccontare ad una bambina? Sussurra.

Le fiabe... non sono mai solo delle fiabe... signorina Astore... prima di diventarlo a volte... a volte... sono storie vere.

Oppure Vittorio... può accadere anche il contrario. Una vita può essere una favola... dopotutto le favole non sono mica fiabe...

Sussurro alla ragazza molto vicino al suo orecchio, poi guardo la domestica. Molto interessante la vostra fiaba.

Il fotografo nel frattempo si congeda da tutti.

Lo accompagno personalmente alla porta.

Voglio anche i negativi. I paesaggi potete anche tenerli... tutto il resto, lo compro. Fate due copie di tutto.

 

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Rimango per tutto il tempo con la mano sull'arma, ignorando Massimo fino a che Cesare e i suoi non se ne vanno, al che rilasso i muscoli e ritorno dagli altri, facendo la camminata verso Ivrea tutti insieme

Tsk! Ma si può una cosa del genere? Parla tanto e poi finisce con frasi fatte... che ne pensate voi?

Arrivato alla riunione sento discorsi dei tedeschi riguardo alla spedizione ed altro, al che intervengo dopo Massimo

allora possiamo partire anche subito visto che ci siamo già stati. Non è il momento di perdersi in altre questioni irrilevanti... ci informerà se si presenterà l'occasione, ma prima portiamo a termine la missione meglio è.

["non sono ca**i tuoi crucco di me**a! Col ca**o che ti diciamo qualcosa!"]

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