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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)


Darakan

Messaggio consigliato

@Felice

Mattia ridacchia: non credo che la vostra presenza possa giocare a mio vantaggio. Voi siete un templare mentre il giornale è controllato dall'inquisizione... e quindi, bhè, non è un segreto che siete come cani e gatti, ma grazie del pensiero.
Ora che ci penso... ci sarebbe una cosuccia che potete fare per me ...però forse mi sto troppo approfittando di voi.
Il fatto è che vorrei fotografare Ivrea dall'alto e ho notato dei punti fantastici per delle inquadrature... ma si trovato sui tetti di alcuni edifici danneggiati dai morti. Non posso salire lassù senza un permesso... ma se vengo accompagnato da un templare... bhè ...il problema è risolto.

Raggiungi infine Ercole.
Il fabbro si trova nella sua fucina insieme ad altri tre uomini: uno di loro è un altro fabbro mentre gli altri due sono meccanici. Sono uomini di Biella.
Ercole ti mostra che ha completato il lavoro che gli hai commissionato. Ora può iniziare a lavorare sull'auto di Massimo.
Puoi iniziare ad allenarti con il tuo expiator major.

Spoiler

Non è possibile creare un'armatura come quella che hai descritto.
Quella che attualmente indossi offre la massima protezione per un uomo. Per quanto riguarda il tuo expiator, il serbatoio ha una capienza di tre litri (circa) di benzina. In gioco, un expiator normale dura trenta round mentre la tua solo venti.

@Vittorio

Onore mio?... Miriam è sorpresa ...io non so che dire. Sono estremamente lusingata. Grazie. Ti saluta con un bacio sulla guancia prima di correre via.

Vai ad informare alcuni cacciatori di morti della tua idea di formare una squadra (non riesci a trovare Yuri). Tutti loro accettano la tua proposta.
Ercole è l'ultimo uomo che incontri. L'uomo si trova nella sua fucina, intenzionato a lavorare a una catena per fratello Felice. Il gigante ti abbraccia forte quando gli offri la possibilità di entrare nella tuo team... ti solleva anche dal suolo.

Torni nella tua casa... scoprendo così che hai un ospite.
In uno dei tuoi saloni si trova il marine Jason Freeman. Claudia gli ha appena finito di servire del tè. E' una scena quasi comica vedere quell'uomo grande e grosso seduto sul divano e con in mano una tazzina così piccola.
Si alza quando ti vede entrare e Claudia ti viene incontro: signor Vittorio, quest'uomo è venuto qui per incontrarla.
Jason avanza: ma temo di essere arrivato per secondo... c'è una signorina che la sta aspettando al piano di sopra.
Raggiungi così lo studio al primo piano.
Al suo interno trovi Miriam e Andrea.
Astore sta fissando il pavimento, proprio nel punto rovinato dalla motosega di Alessandro: hey, cos'è accaduto qui?... Ti chiede ...non importa, ascolta Vittorio, ho portato io qui Andrea.
L'incendiaria prende parola: adesso, Miriam, puoi dirmi perchè sono qui?
Miriam guarda te: ho voluto portare Andrea senza dirgli nulla... il fatto è che voglio parlare di quello che ci è successo il giorno dell'assedio... fuori Ivrea.
Non ci è successo nulla, Miriam.
Ho visto tutto, Andrea.
Cosa avresti visto?
Oh, insomma! Smetti di fare il finto tonto... anzi ...la finta tonta.
Andrea si irrigidisce e Miriam continua: io... io... non so neanche da dove iniziare! Ti ho portata qui e adesso non so neanche cosa dire!
Miriam... lo hai detto ad Ale o Raffaele?
No, non ho mai fatto parola con nessuno! Ma tu... tu... sei una donna?!
Andrea non parla, ammettendo così di esserlo.
Miriam la colpisce al volto con uno schiaffo: sai bene quanto ho patito la mancanza di un'amica nelle terre perdute! E poi... perchè nascondersi a noi?! Non ti sei mai fidata di me o degli altri?
Andrea sospira: lo dirò solo una volta... è dalla seconda guerra mondiale che assisto a stupri e altre violenze contro le donne. Tu non mi hai conosciuto prima dell'avvento dei morti... ero una ragazza fragile, debole, credulona... il tipo di persona che non può sopravvivere in questo mondo.
L'Andrea donna non può vivere, non ne ha le capacità... ma l'Andrea uomo può farlo.
Da maschio sono riuscito a diventare un sottufficale della santa milizia, mi sono guadagnato un soprannome e sono riuscito a sopravvivere ad Avignone... cos'è successo non appena il mio travestimento è venuto meno? Cinque vermi di Dite stavano per stuprarmi.
Andrea maschio era inizialmente la mia maschera, il mio scudo... e ora è diventata la mia vera identità. Andrea donna è morta.
Io sono un uomo.

Ma non puoi essere te stessa con me?
No! Non posso avere due identità... e se poi mi sbaglio e mi tradisco di fronte a qualcun'altro?!... Andrea si volta verso di te ...non merito il tuo perdono, ma lo invoco! Sappiate che mi vergogno tantissimo.
Ma di cosa stai parlando?
Quando Vittorio mi ha salvato la vita ha scoperto che sono una donna... allora gli ho puntato un fucile al cuore. Lui mi ha salvato e io stavo per ammazzarlo.
Sei solo una sciocca, stupida, idiota! Miriam sorride mentre la insulta.
Lo so.
Ma smettila, Andrea, e... ti prego ...sii te stessa con me!
No! Sono un uomo.
Miriam si avvicina a lei gli afferra con veemenza il sedere. Andrea risponde con uno schiaffo.
Astore ridacchia mentre si massaggia la guancia: sei una donna!


@Michele

Tutto questo è incredibile... commenta infine Sonia ...cioè, voglio dire, è scioccante tutta questa storia di Rivara, di Eleonora e della Culla delle bestie.
La donna non riesce a nascondere il suo senso di sorpresa.
La sua mente torna al giorno dell'attentato, quando un gruppo di morti l'aveva sepolta.
Sono stati quei cani della Culla a mandarci quel camion pieno di cadaveri! Sonia rivive il terrore che provò in quei minuti. Non so se temere di più i morti coscienti o quei satanisti... che sono solo degli essere umani.
Quello che sto cercando di dire è che trovo assurdo che un gruppo di uomini voglia la morte di un intero paese... quando in realtà sono i defunti i nostri nemici, a cominciare da quella Eleonora Ombrosi
... Sonia si blocca di colpo.
Un fulmine gli ha attraversato la mente.
Spalanca gli occhi e la bocca per poi scattare in piedi: Ombrosi! Non riesce a dire altro.
Si porta le mani all'altezza delle tempie: Eleonora Ombrosi... Caterina Ombrosi... Beatrice Luna... Stavo indagando su queste persone un paio di mesi fa e avevo trovato una "connessione" tra di loro.
Maledizione... adesso non ricordo nulla ...devo tornare a rivedere i miei appunti.

Sonia ti prende la mano e la trattiene per qualche secondo prima di allontanarsi da te.

Purtroppo a Ivrea non ci sono libri che parlano del "triangolo magico".
Potresti chiede a qualcuno di aiutarti ma, nel frattempo, hai trovato qualcuno che può insegnarti ad andare a cavallo. Si tratta di Laura Fiamma.
La incontri in un parco di Ivrea (nella zona nord).
Inizia a nevicare ma solo pochi chicchi bianchi cadono dal cielo.
La ragazza non è per nulla intimorita dalla tua presenza. Si avvicina a te con un paio di cavalli, uno per lei e uno per te.
Non ti fa montare subito in sella, vuole prima che prendi confidenza con l'animale. Laura è una persona seria, dal carattere glaciale... ma anche una brava e paziente maestra.
Alla fine di questa prima lezione riesce anche a farti salire su un cavallo e farti fare un giro attorno al campo.


@Massimo - Felice (tutti)

Vi trovate (Massimo e Felice) nella sala della rocca quando qualcuno bussa alla porta. Yuri, dalla cucina, va ad aprire.
E' Alberto Aldapaci.
Il commissario del sant'Uffizio entra e chiede al ragazzo di uscire dalla struttura: devo parlare in privato con i templari, spiega.
Non c'è problema... risponde educatamente Yuri ...tanto dovevo andare dal signor Manfredi. Il ragazzo si infila un cappotto, saluta tutti voi ed esce.
Alberto entra e si accomoda nella sala: dovrei dirvi una cosa... è una notizia che viene da Torino. Inizialmente doveva trovarsi nel messaggio cifrato del giornale ma oramai è diventata un informazione pubblica e presto tutta la regione lo saprà. Dunque...
Alessandro e Raffaele entrano nella stanza, interrompendo inavvertitamente Alberto. Quest'ultimo si rivolge a loro: ah! Eccovi. Cercavo anche voi.
Come mai? Chiede Raffale.
Devo parlarvi di una cosa accaduta a Torino.
A me?
A tutti i templari.
Alessandro, sentendo quelle parole, si assenta qualche minuto e torna insieme a Dario e Aaron.
Ora che tutti i sei templari sono stati radunati, Alberto continua: ebbene... dovete sapere che la rocca torinese sta cercando un templare che ha trasgredito alle regole della chiesa.
Alessandro sobbalza: un momento... credo di non aver capito.
Un templare di nome Leo Tancredi ha violato un sacco di regole e ora è scappato dal capoluogo. Per questo lo stanno cercando.
Chi?
L'ordine dei templari... ma a quanto pare questo Leo non è una persona facile da acciuffare, ecco perchè la rocca torinese ha chiesto aiuto a chiunque per catturarlo.
Fratello Leo è un ricercato?
Esattamente... è un ricercato ma non c'è una taglia sulla testa.
Lo vogliono vivo o morto?
Vivo! Lo vogliono vivo.
E cosa ha combinato? Chiede Raffaele.
Bhè... c'è una lunga lista di cose che fatto: furto, fornicazione e sembra anche eresia.
Alessandro torna a parlare: fornicazione? E con chi? E cosa ha rubato?
Ecco... sembra che abbia fatto all'amore con una suora. Ha rubato diversi soldi e oggetti di valore a diverse chiese e ha anche preso una moto.
Davide chiede: e com'è fatto questo templare?
Alberto sfila un foglio dalla tasca: un mio contatto a Torino mi ha mandato un disegno... eccolo qui.
Potete vedere l'immagine di fratello Leo: è un uomo di circa trentacinque anni, capelli lunghi e lisci, pizzetto e corta barba incolta.
Alberto continua: è alto circa un metro e settanta e peserà circa ottanta chili. L'ultima volta che è stato visto vestiva abiti pesanti scuri, con pantaloni di cuoio e un cappotto imbottito con una pelliccia. Ha con se una doppietta, un coltello e un expiator minor.
Altri segni particolari?... Chiede Raffaele ...una cicatrice, un neo...
No, nient'altro.

Più tardi l'intera Ivrea viene a conoscenza di fratello Leo.

@tutti

La giornata scorre senza alcun problema.
Mattia Grimi sta riscuotendo un certo successo in città. Molti uomini pagano una misera somma per farsi fotografare da lui.
Nonostante il servizio è a buon prezzo, il ragazzo si riempe rapidamente le tasche di monete.
Tutti vogliono farsi una foto e tra i suoi clienti c'è anche Alice e Spina.
E' stata quest'ultima che ha letteralmente trascinato la ragazzina di fronte a Mattia. Le due si fanno una foto su una delle vie della città, vicino ad un parco. Alice si siede su una sedia e incrocia le braccia mentre Alice sorride all'obiettivo e afferra per le spalle la sua sorellastra. Le due non notano che Mattia è diventato tutto rosso quando, attraverso l'obiettivo della macchina fotografica, ha visto per la prima volta Alice.

Questo clima gioioso dura fino a quando non si sparge la notizia che dei tedeschi arriveranno in paese tra due giorni.
I cittadini di Ivrea si riuniscono nella piazza del duomo per protestare contro questa decisione.

Spoiler

Vi chiedo un piacere. Dovreste rispedirmi le vostre schede... Massimo e Felice hanno ottenuto un punto a uso arma -pistole- e -fucili-.
Felice ha anche ottenuto un punto in più a uso -spada-.

 

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Bene la banda è fatta, la signorina Astore è contenta... nel frattempo che do voce ai miei pensieri parcheggio la moto nel capanno e mi avvio verso casa... Ora, posso finalmente concentrarmi sulle mie ricerche...

Attraverso il corridoio, entro nel salone e infine noto che in sala da pranzo c'è il marine nero. Mi rivolgo al marine mantenendo una distanza accettabile per la conversazione: Piacere di conoscerti, Jason. Parleremo fra poco.

Una signorina al piano di sopra? Salgo le scale e arrivo nel mio studio.

Quando entro vedo Andrea e Miriam, ce ne sono due Jason.... e una è la donna più pericolosa in circolazione al momento.

Salve, saluto entrambe le ragazze e ascolto le parole di Miriam e le risposte di Andrea. Solo alla fine della loro conversazione intervengo.

Andrea... guarda che non vengono stuprate solo le donne. Anche gli uomini possono essere stuprati... certamente, le donne essendo in molti casi più deboli degli uomini sono delle prede più facili. Tutto qui. Quei vermi di Dite probabilmente lo avrebbero fatto a tutti e due per piacere o per sfogo... o semplicemente per umiliarci.

Ora le cose si sono evolute in modo diverso... mi hai puntato un'arma addosso... sospiro.

Ti ho perdonato un istante dopo che mi hai puntato il fucile addosso... se dopo sono stato freddo e scostante... è perchè... perchè... ci sono rimasto male... non perchè avessi del rancore per il gesto in sè.  Se avessi voluto davvero saresti morto, sono riuscito a sopravvivere in situazioni ben peggiori...

Andrea, ho protetto il tuo segreto  ancora prima di scoprirlo. Aldapaci stava indagando su di te... ora le voci sono state sopite, ma non del tutto cancellate.  Non sapendo quale fosse il tuo segreto, non ho potuto agire liberamente, ma se vuoi possiamo metterle a tacere presentando dei documenti in cui si attesta che sei un ragazzo... se è questo quello che vuoi.

Credimi Andrea, come ho già detto a Miriam... per me le apparenze non contano. Potresti anche essere l'essere più orrendo che calpesti questa terra, perfino un morto sensiente... Borbotto tra me e me mentre sistemo le fotografie e quanto preso nel covento nel cassetto della scrivania. Per me saresti sempre tu...Sono solo dettagli irrilevanti. Poi mi volto verso Miriam, è questo che voglio sentirmi dire. C.azzo. Perchè a me nessuno lo dice...  Ora vado a vedere quello che vuole il marine. Venite anche voi a prendere un thè o qualcosa di più forte?.. già ci vuole qualcosa di forte... ora... 

Per sviare il discorso dalla discussione, guardo la crepa sul pavimento. La indico e poi mi rivolgo a tutte e due, Fattelo raccontare da Alessandro!

Dicendo così inizio a scendere le scale.

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Massimo

E così abbiamo un templare che non ha rispettato il codice...Potrebbe essere un ottimo amico

Guardo Aldapaci, indageremo al riguardo sperando di trovare qualche informazione.

Avrà camuffato il suo aspetto per non farsi riconoscere, cercherò questo tipo, voglio sapere cosa ha fatto... veramente

 

Durante la giornata comincio a cercare questo templare, magari c'è qualcuno dei nuovi arrivati che gli assomiglia.

Vorrei portare Spina con me , ma prima passo dal fioraio per prendere dei Fiori per lei.

Quando sento che la folla si raduna in piazza, mi dirigo lì.

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Non è un motivo per non tentare, giusto? Comunque non preoccuparti: se questo fosse il caso semplicemente non accetterei le richieste... appena avrò tempo ti accompagnerò su uno di questi tetti.

rispondo a Mattia, per poi salutarlo e passare a prendere la mia nuova fascia e fodero, per poi iniziare ad allenarmi.

Ascoltando la storia di Aldapaci dico tranquillamente

vivo huh? Avrò un'altro trofeo alla mia collezione magari...

["Leo Tancredi... Dove ho già sentito questo nome... Aspetta..."]

mi avvicino a Massimo, abbassando la voce

non è quello degli appunti che abbiamo trovato dal Fabbro? Leo dell'expiator minor "Lacrymosa"?

Finite le conversazioni torno ad allenarmi, fino a che non sento della protesta dei cittadini, al che mi dirigo sul posto, borbottando tra me e me

come se non lo avessi detto... lo sapevo io...

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Della Torre

Quando Sonia sta per sfilare la sua mano dalla mia, la trattengo delicatamente per un altro istante. La mia voce è molto più morbida del solito: Sono le intenzioni a distinguere i nemici dagli amici... non la vita e la morte. Anche se sono morto io non sarei mai tuo nemico. 

Dopo essere tornato dal parco, cerco qualcuno qui ad Ivrea che potrebbe sapere qualcosa su questo triangolo magico.

@ Master

Spoiler

Se non ho idea di chi potrebbe avere informazioni sul triangolo vado verso la piazza.

 

Modificato da Carrie.4794
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Effetto film

Spoiler

La pipa è un vizio a cui Giulio Gambali non può proprio fare a meno.
Oramai ha imparato ad accenderla anche con un braccio solo. Di recente trova piacevole fumarla mentre è seduto sulle mura cittadina, da solo, mentre contempla l'orizzonte.
Spina lo raggiunge e si siede vicino a lui, rovinandogli questo momento di pace. Cagnazzo rivolge alla donna una brutta occhiataccia... ma quest'ultima finge di non averla vista.
I due rimangono in silenzio per diversi minuti, infine Spina parla: è bello... indica la zona oltre le mura di Ivrea ...il paesaggio innevato intendo. Io odio il freddo ma la neve che ricopre ogni cosa evoca in me un senso di serenità.
Cosa vuoi? Taglia corto Giulio mentre sbuffa un pò di fumo.
Spina è immune al suo brutto carattere: sono venuta qui per parlarti del nuovo portavoce di Ivrea.
E' stato nominato? Quando?
Non ancora, ma io so chi è.
Come fai a saperlo?
Ecco... non vorrei rivelarlo.
Allora come potrei crederti?
Diciamo solo che ho dei contatti e che sono riuscita a scoprire chi sarà il portavoce.
Ahhh... ho capito tutto!
Spina fissa Giulio con aria interrogativa.
Cagnazzo continua: sei tu il nuovo portavoce, e sei venuta qui a minacciarmi o a mettermi in guardia!
No. No. E no. Hai sbagliato ogni cosa... Spina rivela a Giulio l'identità del nuovo portavoce.
Cagnazzo resta perplesso: ma perchè mi stai dicendo questo?! Io non ho nulla a che fare con questa persona.
Vero... verissimo... ma ho fatto delle ricerche e so che tipo sei.
Ricerche?
Bhè... in realtà sono andata in giro a chiacchierare con la gente. Ho parlato con loro, mi sono fatta nuovi amici... conosco quindi molti pettegolezzi, molte dicerie... molte cose.
Giulio, parliamoci chiaro, hai sempre voluto essere portavoce e hai odiato Francesca Lucilis e Sonia Ferretti... le hai minacciate e Dio sa se non hai fatto qualcosa di peggio.
Quello che voglio chiederti è una cosa molto semplice: lascia stare il nuovo portavoce, non fargli del male.

Giulio la fissa con uno sguardo sempre più perplesso: tu hai qualcosa che non va, donna.
Dico sul serio.
Non mi interessa più il ruolo di portavoce. Sono l'ultimo della mia famiglia, non ho più un soldo e mi manca un braccio... non ho più aspirazioni.
E se avevi ancora tutte queste cose avresti fatto del male anche a questo portavoce?
Giulio non risponde.
Spina sospira: se dovessi tornare ad esser un uomo ambizioso, ti prego di non essere violento.
E' una minaccia?
Cos..? No... ma è possibile che per te esistono solo le minacce?
Giulio scrolla le spalle.
Spina si alza: oh bhe! Ho fatto quello che dovevo fare, ciao. La donna si allontana ma Giulio la richiama: come hai fatto a scoprire tutte queste cose?
Non mi hai sentito?! Ho parlato con la gente.
Ma come sei riuscita a farti raccontare tutto ciò?
Spina stira un ampio sorriso e lo indica: con questo!

@Vittorio

Andrea si commuove quando sente le tue parole.
Miriam le prende le mani e dice: visto? Non hai motivo per nasconderti a noi. Hai sentito cosa ha detto Vittorio?! Io ti voglio bene a prescindere da quello che sei... una donna? Un uomo? Un morto? A me cosa importa?! Però, ti prego, sii donna! Ho sempre desiderato avere un'amica come compagna d'armi.
Andrea ridacchia: eh eh... un morto?! Ora non esageriamo. Ad ogni modo... mi riempite il cuore di gioia, ma io non posso essere una donna, sarei esposta a troppi rischi.
Questo è vero... ma almeno tra di noi togliti questa "maschera"... non rispondermi adesso, pensaci su.

Un espressione dura si forma sul volto di Miriam quando ti rivolgi a lei un'ultima volta: Ale? Cosa centra A...? Non dirmelo. La donna è furiosa. Istintivamente si tira su le maniche del cappotto.
Esce dalla stanza senza dire nulla.
Ahi!... Commenta Andrea ...Dovete sapere, Vittorio, che quando Miriam è arrabbiata... molto arrabbiata ...smette di parlare con chiunque e dimentica di salutare. Non vorrei essere nei panni di Alessandro.
L'incendiaria ti fissa per alcuni secondi, poi accenna ad un inchino con il capo: ad ogni modo, ti devo la vita. Sono in debito con voi.

Rimani solo nel tuo studio per poco tempo.
Jason entra nella stanza e si guarda attorno. E' meravigliato nel vedere così tanto sfarzo: devo ammetterlo, mister Manfry, avete un ottimo gusto nell'arredare la vostra capanna. Avete svaligiato un museo o cosa?
Il marine si siede su una sedia: ovviamente scherzo! Torniamo ad essere seri... ho saputo che volete mettere su una squadra di cacciatori?! Bhè... anch'io. Il mio sarà un gruppo formato dai marine. Jerry, Chris e Alvin hanno già accettato di unirsi a me.
A questo punto voglio proporvi un affare: avete visto i miei mezzi corazzati?! Bene... sono ridotti maluccio e hanno bisogno di una sistemata. Il mio gruppo però non ha le risorse per sistemarli tutti... in più so benissimo che in futuro non avrò i sostentamenti necessari per occuparmi di tre carri armati.
Sono disposto a cedervene uno se lei accetta di pagare i costi per rimetterli in sesto e per riarmarli... tutti e tre.
Ah... un'ultima cosa, voglio Alice nella mia squadra. Quella carotina ha un potenziale e io non voglio perderla.

@Massimo

Cammini per le vie di Ivrea e chiedi ai passanti delle possibili informazioni su fratello Leo. Purtroppo non nessuno conosce il templare... a quanto pare non era un tipo famoso (ovviamente prima che voltasse le spalle alla chiesa).
Passi infine dal fioraio, prendi dei fiori e inizi a cercare Spina.
La trovi, per puro caso, verso una delle zone orientali della città, mentre scendeva dalle mura.
Ti guarda, ti sorride e ti saluta.
Resta piacevolmente sorpresa quando gli porgi i fiori. Sospira e non riesce a trattenere un'espressione di gioia e stupore: per me?! Fratello Massimo, sono senza parole.
Oh... perchè sei un templare? Rinnega il tuo titolo, rinnega il tuo nome... e io non sarò più una Spina.
Sto scherzando, sto scherzando! Ma grazie per i fiori. Sei il primo uomo che me li regala.

Raggiungi la piazza del duomo, Spina ti accompagna.
Per tutto il tragitto la donna non ha fatto altro che godersi il profumo di quei fiori. Di fronte al duomo si sono radunati moltissimi uomini, intenti a sfidare il freddo pur di protestare contro l'imminente arrivo dei tedeschi.
Alzi lo sguardo per scrutare tutti i presenti: in un angolo scorgi la figura di Iorio, vicino al bar vedi Polish (il marine polacco), a pochi passi da te c'è fratello Felice. Anche lui ti ha appena notato.
Il tuo sguardo, infine, incontra quello della Mosca.
E' da tempo che non vedevi la donna. Si trova tra la folla, mimetizzata tra tutti i presenti.
Anche lei ti nota. Stira un lieve sorriso e ti saluta con un timido cenno della mano.

@Felice

Le urla e le proteste dei cittadini di Ivrea attira la tua attenzione.
Ti dirigi verso la piazza del duomo e, strada facendo, incontri anche Alessandro, Raffaele e Aaron.
I tre templari si stavano avviando verso il centro della città.
Io li capisco, dice Alessandro.
Raffaele lo guarda: chi?
I cittadini, non è giusto ospitare i tedeschi, dopo tutto quello che hanno fatto.
Anche Aaron prende la parola: un mio zio era ricercato dalle truppe naziste. Si è nascosto dentro il ventre di un cavallo morto per salvarsi.
Raffaele alza le mani: signori, signori... avete ragione, su questo non ci sono dubbi! Però... però... è il vaticano stesso che ci ordina di ospitare i nazisti, perciò tutte queste proteste sono inutili.
Raff! Non è da te parlare in questo modo.
Lo so, e mi odio per questo... sapete, quasi quasi riesco a capire fratello Leo.
Che vuoi dire? Chiede Aaron.
Bhè... il vaticano ci ordina, spesso, di fare cose che non ci piacciono e talvolta... ammettiamolo ...cose orribili. Immagino che fratello Leo si è ribellato a tutto questo e ha voltato le spalle alle chiesa.
Ma un templare che trasgredisce non è un più un templare... cosa gli rimane a questo Leo? Il nulla!
La libertà.
Sembra quasi che lo stimi.
No... non ho detto questo ...però sono curioso! Voglio parlare con lui, voglio incontrarlo e capire perchè si è comportato così.
E dove vorresti iniziare a cercarlo?
Bhè... Leo è di Torino, dovremmo parlare con qualche torinese.
Vuoi andare a Torino?
Si, ma non adesso. Ora vorrei parlare con qualche cittadino del capoluogo che, attualmente, vive qui a Ivrea... conosciamo qualcuno?
Sonia Ferretti.
Giusto! La bella Sonia! Potremmo chiedere a lei se conosce qualcuno a Torino.
Perchè?
Perchè, se andremo nel capoluogo per fare ricerche, mi piacerebbe avere già un contatto in città.

Raggiungete la piazza del duomo.
E' colma di gente intenta a urlare e protestare.
Aaron commenta: brutta situazione.
Risponde Raffaele: già... meglio separarci e andare verso gli angoli della piazza, potremmo controllare così ogni uomo.
Alzi lo sguardo per guardare meglio i presenti. Tra di loro scorgi la figura di fratello Massimo e (al suo fianco) Spina. La donna regge un mazzo di fiori tra le mani.

@Michele

Ti viene in mente una sola persona che possa sapere qualcosa sul triangolo magico... Alberto Aldapaci.
Lo vai a trovare nella sua casa. L'uomo stava cercando di grattarsi la mano ingessata con una stessa di plastica dura e bianca.

Alberto ti fa accomodare nella sua sala.
La camera è un pò in disordine, ci sono moltissimi fogli sparsi su tutto il tavolo ma il commissario del sant'Uffizio li rimuove in fretta. Si siede poi vicino a te e ascolta il tuo discorso.
Risponde infine: in realtà, inquisitore, esistono due triangoli... uno per la magia bianca e uno per la magia nera.
Il primo ha come vertici le città di Torino, Lione e Praga. Il secondo triangolo vede come vertici Torino, San Francisco e Londra.
Il nostro capoluogo compare in entrambi i casi. Per questo motivo la metropoli viene considerata la "città magica per eccellenza". Questo è un mito che risale fin dalla notte dei tempi.
Torino è sempre stata la culla di svariati movimenti e sette esoteriche... ecco perchè l'attuale gruppo di satanisti ha deciso di chiamarsi "Culla" delle bestie.
Molti eretici credono che il mondo è attraversato da correnti magiche e che questi "flussi" scorrono tutti attraverso Torino... ecco perchè è una città così amata da questi satanisti... sono tutte cretinate ma hanno spinto molti adoratori del diavolo a trasferirsi nel capoluogo.

 

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Oramai su questa questione il dado è tratto... non possiamo farci niente a questo punto.

sbuffo cupo rivolgendomi agli altri templari, per poi ricominciare con una mezza voce contenta

questo non significa che dobbiamo fingere che ci piacciano: sia noi che loro sappiamo fin troppo bene che ci odiamo a vicenda, e se può essere di consolazione basta un loro passo falso perché gli facciamo fare "Kaputt!", non so se mi spiego... potranno anche essere nostri "ospiti", ma non saranno mai i benvenuti, e sono convinto che lo sappiano.

["Aaron ha parlato? Che piova fuoco dal cielo!"]

mi interrompo, camminando verso i rumori di folla inferocita, per continuare in seguito

Vengono nella tana del lupo di loro spontanea volontà, e l'unica cosa che dobbiamo evitare è colpire per primi o un linciaggio della popolazione di Ivrea. Considerando i precedenti e il loro carattere è solo questione di tempo prima che si tradiscano...

strizzo gli occhi quando vedo Massimo e Spina insieme, quest'ultima con un mazzo di rose in mano.

["non sono fatti miei... meglio lasciarli per loro conto..."]

Scuoto la testa e mi dirigo verso il fronte della folla, rivolgendomi a tutti

CERCATE DI CALMARVI! QUESTA PROTESTA È COMPRENSIBILE, MA LA DECISIONE È GIÀ STATA PRESA, E NON PUÒ ESSERE RIFIUTATA! È UNA QUESTIONE AMARA DA DIGERIRE, MA NON PUÒ ESSERE EVITATA, QUINDI CERCHIAMO DI NON FARE CASINO! ABBIAMO RESISTITO AI MORTI, QUESTO DOVREBBE ESSERE FACILE DA SOPPORTARE PER POCHISSIMO TEMPO! NON VOGLIO COLPI DI TESTA, SONO STATO CHIARO?

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Guardo Miriam. Lo fa apposta... lei ha capito tutto e lo fa apposta. Mi sta torturando... è una sadica. Il mio sguardo si posa su Miriam. Volto le spalle alle due donne e non ho più voglia di parlare. Ad un certo punto Miriam prende e se ne va arrabbiata e Andrea si congeda velocemente. Saluto l'incendiario e mi immergo nei miei pensieri.

Voglio quella ragazza... ma lei... sembra che giochi con me... mi bacia... mi accarezza e mi provoca... poi... se mi propongo io, mi sfugge.

Vittorio, mangiamocela... ho fame... abbiamo fame... Mi infilo le mani nei capelli.

Credimi, vorrei... vorrei... ma quando il mio sguardo incontra il suo... perdo la testa.

Mentre con lo sguardo vago nella stanza mi rendo conto che è entrato Jason.

Sorrido all'uomo, sono contento che casa vi piaccia. Parlando di affari... se vogliamo accordarci sui carroarmati per me non c'è alcun problema, ma la signorina Soli non è una mia proprietà. Sicuramente fra poco quel tornado di ragazzina arriverà qui a casa. Se vuole può aspettare qui in mia compagnia.

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Massimo

Se sono il primo , significa che gli altri uomini che avete incontrato erano ciechi hahaha.

Mentre parlo noto la mosca nella folla

Ancora qui? Meglio andare a vedere cosa vuole

Scusami per un attimo , devo parlare con una persona, torno subito.

Poi le sussurro se bastasse non essere più un templare lascerei qui armi e armatura...

già, lasciare i templari , sarei il primo penso...  la città finirebbe per odiarmi, ma serei libero..

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@Michele

Alberto risponde: in realtà sto indagando su altre cose... ma devo ammettere che l'attentato del camion mi ha spaventato a morte... così ho deciso di occuparmi un pò anche della Culla delle beste, giusto per conoscere il nemico. Il fatto è che sappiamo pochissimo su di loro: hanno un complesso schema gerarchico e sono molto organizzati. Di sicuro hanno dei contatti o degli infiltrati nei "livelli" più alti della chiesa... perchè riescono a scoprire con estrema rapidità molte manovre di inquisitori, cardinali e altro.
L'unica cosa che sappiamo di certo... è che ci sono cinque uomini che comandano la setta. Questi uomini non hanno ugual potere: c'è il loro gran sacerdote che comanda tutti quanti... poi altri due uomini e infine altri due. Questo quintetto viene chiamato "la stella di Astaroth".
Anche l'uso dei simboli è piuttosto complesso. I membri della Culla usano diversi segni per comunicare tra loro... la mela è uno dei più usati e non siamo riusciti a scoprire cosa significa.
Mmm... cos'altro?! Ah si! Ovviamente la loro sede è Torino ma sospetto che ci sono delle piccole cellule sparse nelle città più importanti del Piemonte.
La Culla, insieme agli Abitanti di Dite, sono le due sette più forti e grandi della regione... e tra di loro c'è una specie di "patto di non belligeranza". Le due sette cercano di non pestarsi i piedi e a quanto pare ci riescono benissimo.
Se volete sapere di più sulla Culla allora dovete rivolgervi a padre Nevio, un esorcista di Torino che ha il compito di indagare su di loro.

@Vittorio

Puoi sentire Alice Soli sbraitare fin dall'ingresso della tua villa.
Per l'ennesima volta la ragazzina inveisce contro quella "raccomandata faccia-di-volpe" di Laura Fiamma. Oramai hai imparato che ogni volta che Alice incontra Laura volano sempre urla e insulti... sta diventando quasi un rituale quotidiano.
Alice ha legato con Angelica, ecco perchè quel "tornado umano" si trova spesso a casa tua.
Di conseguenza ti sei abituato alle sfuriate di Soli.
Poco dopo lei entra nel tuo studio (e' stata Claudia a indirizzarla in questa stanza).

Alice resta immobile sull'uscio della porta.
Non capisce perchè Jason si trova con te... e le sorprese non le piacciono.
Carotina! Esclama il marine.
Cioccolatino... cosa ci fai qui?!
Jason gli spiega tutto. Alice infine alza gli occhi verso di te, è incredula e cerca una conferma nei tuoi occhi.
Mi state dicendo che devo scegliere il gruppo di cacciatori di morti?
Jason annuisce.
Alice si rivolge a lui: lo sai che mi stai chiedendo di entrare in un gruppo di soli uomini?!
E' per te un problema, carotina?!
Assolutamente no.
Allora perchè lo hai chiesto?
Perchè, se decido di entrare nel tuo gruppo, voglio avere un ruolo di spicco.
Ad esempio?
Mi farai guidare un carro armato?
Lo sai guidare?
Vuoi che te lo dimostro?
Jason ride e alza le mani: ferma, ferma, carotina! Ma dove hai imparato tutte queste cose?
A Novara. Alice risponde come se non avesse capito che la sua era una domanda retorica.
La ragazzina si rivolge ora a te: se tu mi vuoi, mi darai il carro armato e il ruolo di vice comandate del gruppo. Sai che merito entrambe le cose.

@Felice

Il tuo intervento non basta per acquietare la folla... ma dopo altri tuoi sforzi, uniti a quelli degli altri templari, riuscite a calmare gli animi dei cittadini.
La folla si disperde.
Alessandro si avvicina a te: ben fatto, Felice. Commenta.
Anche Raffaele si unisce a voi: si... li abbiamo mandati via ...ma il malcontento permane.
E cosa ti aspetti?! Stiamo per offrire ospitalità ai nazisti! Moltissimi cittadini di Ivrea hanno perso qualche parente per colpa loro. Odio ammetterlo ma tra due giorni dovremmo tenere gli occhi bene aperti.
Di cosa hai paura?
Che qualche squilibrato faccia del male ai tedeschi.
Dovremmo quindi fargli da guardia del corpo?
Hai sentito quello che ha detto Felice? Se li aggrediamo per primi allora Ivrea verrà spazzata via dal castigo del vaticano... proteggendo i tedeschi proteggeremo Ivrea. TsK! Eleonora, il gigante, la Culla delle bestie... e ora anche i tedeschi! Cosa abbiamo fatto di male per meritarci questo?
A dire il vero... forse è un bene ricevere i tedeschi proprio ora ...Torino ha inviato molti soldati per difendere le brecce nelle mura e loro. Per un pò di giorni non dobbiamo preoccuparci di quelle crepe.

Lontano da voi, sempre in piazza, potete vedere Giulio Gambali avvicinarsi verso il bar.
Un gruppo di cacciatori di morti (sei uomini e una donna) supera cagnazzo proprio prima di entrare nel locale. Il capo di questa banda spinge via Giulio per farsi strada: spostati, monco! Si rivolge a lui con tono divertito.
Giulio cade a terra e i cacciatori entrano nel bar.
Alessandro commenta: mmm... però! Che tipo simpatico, chi è quell'uomo?
Risponde Raffaele: si chiama Cesare Carrin ed è il capo di quella squadra di cacciatori. Si chiamano "brigata del lupo".
Cesare eh?!
Si, lui e i suoi uomini vengono da Biella. Mi hanno detto che Cesare è un uomo arrogante e scontroso.
Pfff un'altra seccatura.

Sentite, in questo momento, qualcuno usare un fischietto dalle mura meridionali della città.
Si tratta dello stesso sistema d'allarme utilizzato da gorilla Kurt.
Bene... dice Raffaele stiracchiandosi ...io vado a vedere cosa succede.

@Massimo

Raggiungi la Mosca.
La donna vuole parlarti ma lontano da occhi e orecchie indiscrete. Camminate vicino alle mura settentrionali di Ivrea. E' lei a parlare per prima: con l'arrivo dei biellesi posso girare meglio per le strade della città, nessuno fa caso a me.
Brutta storia quella dell'assedio, vero? Per colpa di tutti questi rinforzi da Torino io non posso più uscire e rientrare da Ivrea... almeno non di frequente come facevo fino ad un paio di mesi fa. Penso di sistemarmi per sempre qui ma capisco che si tratta di una mossa molto molto rischiosa... potresti aiutarmi?! Dovrai semplicemente dire a tutti che sono una tua sorella o una cugina che si è trasferita da poco a Ivrea.
Ah... quasi dimenticavo ...Francesco sta bene, sono riuscito a nasconderlo fuori dalla città. Non devi preoccuparti per lui.

 

Modificato da darteo
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1 ora fa, Darakan ha scritto:

Qundi lo hai salvato tu..

grazie, ti aiuterò a rimanere ad Ivrea, sarai mia sorella. E se qualcuno fà troppe domande mandalo da me.

Dove è Francesco? e.. gli hai detto nulla della sua .. condizione e diciamo della nostra?

 

E' al sicuro nel bosco, tranquillo.... e no, non gli ho detto nulla su di voi ...anche perchè non so "quanti di voi" si trovano in città.
Il fatto è che da quando mi trovo a Ivrea non riesco a percepire più i vivi e quindi non riesco a capire chi è vivo e chi è morto.
Per la storia della sorella invece... bhè ...meglio creare una storiella, non credi?!

 

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Sospiro pesantemente quando finalmente la gente se ne va via, ma il commento di Alessandro mi riporta l'energia

["quanto sei gentile... adoro questo rincorrerci, ma ad un certo punto ti acchiapperò!"]

gli metto una mano sulla spalla, visibilmente più rilassato, parlando in modo che non mi senta la gente

Grazie Alessandro, anche voi avete fatto un buon lavoro. A volte mi chiedo se in realtà capiscano la situazione e vogliano solo metterci altro lavoro tra le mani... Dovrebbero essersi fatti la scorza con tutto quello che è successo, e invece si lamentano ancora... non che li biasimi, certo...

arriva poco dopo Raffaele, che comincia a discutere con Alessandro

["oh si, fammi altri complimenti amore! Questo scemo non capisce la situazione fino in fondo!"]

entro nel discorso appena finiscono

dobbiamo evitare che siano vittima di un linciaggio, ma io personalmente non sarò mai la loro guardia, e penso che sia un pensiero piuttosto condiviso... vi immaginate Aaron con la storia che ci ha detto prima a fare il protettore dei nazisti? Follia! No... questi dovranno capire subito in che posizione sono, e o liberarsi di tutti i loro simboli, o rimanere chiusi in una casa, tutti insieme o altre limitazioni, perché il primo momento che uno di loro sta da solo in giro verrà pestato a sangue, parola mia... cavolo, hanno più possibilità di sopravvivere se si rintanano in chiesa perché nessuno si oserebbe a ucciderli li! Comunque Raffaele, non è mai un bene avere nazisti a casa, neanche con le forze in più: ci creano più problemi di quanti ne potrebbe un attacco di morti ora come ora

vengo distratto da una scena particolare, trovandomi divertito dalla bassezza a cui è finito Cagnazzo

["come relitto umano sei perfetto, ma non hai sofferto abbastanza... per me questo Cesare può continuare fino a che il suo bersaglio è Giulio, ma meglio tenerlo d'occhio"]

sento il segnale e poi Raffaele, quindi prendo parola

io invece ho voglia di una pausa, tanto per cambiare... mi terresti compagnia Alessandro?

chiedo al templare prima di continuare a bassa voce

vorrei anche tenere sott'occhio quel Cesare e Giulio: se ho imparato una cosa di cagnazzo è che le cose se le lega al dito... in più se la situazione lo richiede non vorrei essere da solo a far capire a questa "banda del lupo" che abbiamo troppe grane per permettergli di sgarrare... sei il più imponente e spaventoso insieme a me, non possiamo fallire

ridacchio avviandomi verso il bar

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Cita

La ragazzina si rivolge ora a te: se tu mi vuoi, mi darai il carro armato e il ruolo di vice comandate del gruppo. Sai che merito entrambe le cose.

Ma che ha per la testa questa ragazzina?

Vittorio, questa è proprio fuori di testa.

Allora... Alice, come ho detto poco fa a Jason, tu non sei una mia proprietà... però... Tu sei sotto la mia giurisdizione, dato che sono il tuo tutore. Ora, se tu mi chiedi di andare da Jason perchè vuoi fare parte della sua banda io posso dare il mio assenso... ma poi devi chiedere a Spina, l'altra tua tutrice dico spostando lo sguardo su Jason, mentre mi alzo per servire da bere a me e al marine.

Il voler restare nella mia banda, è una tua decisione... Dico appoggiando i bicchieri con un liquore ambrato sulla scrivania. Di certo non dipende da evenutali incarichi o armi che ti verranno affidati e soprattutto non sei tu che detti condizioni. Mi risiedo e con una mano sostengo il capo mentre con l'altra muovo il bicchiere pronto a gustarmi il contenuto dolciastro. Per quanto tu possa essere un valido elemento, io sono pur sempre il capo. Il mio sguardo si concentra sugli occhi blu della ragazzina. Comando io e decido io quando una cosa si fa o meno. E' chiaro? Non aspetto neppure la risposta della ragazza che continuo a parlarle guardandola bene negli occhi, con un tono molto calmo e accondiscendente.

Ti ho fatto fare il foglio di via, perchè l'ho ritenuto opportuno. Ti darò il carroarmato e tutto quello che vuoi se lo riterrò opportuno. Come, dove e quando lo decido io.

Guardo la ragazzina. Bene, ora mettiamo alla prova la sua fiducia e la sua devozione. Alice, ti stai giocando il carroarmato... proprio ora. Devi scegliermi a prescindere. Devi affidarti a me completamente.

Il mio sguardo si sposta infine sul marine.

Per i carroarmati possiamo fare come hai proposto tu...

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@Michele

Alberto si sistema meglio sulla sedia, ti chiede se vuoi un caffè o un tè... poi risponde: questa seconda setta si eretici ha deciso di chiamarsi "Abitanti di Dite" in onore dell'omonima città della divina commedia dove, secondo Dante, si trovano gli eretici. La setta ha circa dieci anni di vita e all'inizio non è stata molto fortunata... ecco perchè non è diventata potente e famosa.
Inizialmente i suoi membri erano più degli sciacalli che dei satanisti. Sfruttavano le disgrazie altrui per sopravvivere ma... perdonatemi per quello che sto per dire ...non li biasimo. Quando si è disperati si è disposti a tutto pur di vivere un solo altro giorno.
Gli Abitanti di Dite trovarono riparo nei paesi oramai deserti, rapinavano e uccidevano chi si avventurava lontano dalle città, trovavano nutrimento attraverso la caccia e la pesca. In seguito il loro piccolo gruppo si è... ecco ..."evoluto" dopo l'incontro con un essere chiamato "zingara".
Si tratta di una donna morta da molti anni proprio qui, nel Piemonte. La zingara ha trasformato quel minuscolo manipolo di predoni in una setta pericolosa e ben organizzata.

Alberto si avvicina a te, è emozionato nel parlare di queste cose: ovviamente, tutto questo è strettamente confidenziale... recenti indagini hanno rilevato che la zingara ha abbandonato la setta. Non so perchè ha lasciato il gruppo... nessuno lo sa.
Degli Abitanti di Dite sappiamo che esiste una struttura gerarchica piramidale: nel gradino più basso troviamo i "vermi di Dite". Più in alto, nella piramide, esistono dei ruoli specifici: hanno un sacerdote, una guardia dei confini, un vicecomandante e, ovviamente, un comandante.
Attualmente sappiamo che gli Abitanti di Dite operano principalmente in un'area della regione compresa tra Torino e Vercelli. Non sono violenti come i membri della Culla, non organizzano attentati e non minacciano alcun prete, vescovo, inquisitore... però se incontrano qualcuno al di fuori di qualche città... bhè ...lo rapiscono, lo derubano e si divertono a torturarlo prima di ucciderlo.

@Felice

Felice e Alessandro ti salutano prima di recarsi verso le mura meridionali.
Entri nel bar.
Oltre ai cacciatori della Brigata del lupo, nel locale si trovano altri cinque clienti. Sono cittadini di Ivrea, intenti a farsi i fatti loro e a scaldarsi il sangue con del vino. Prendi un tavolo e ti siedi in modo tale da poter osservare l'intera sala.
Inizi a studiare i membri della Brigata.
A prima vista sembrano normali cacciatori di morti, esattamente come tutti quelli che hai incontrato fino ad'ora.
Un paio di loro hanno dei fucili. Noti anche delle pistole nelle fondine e dei coltelli che fanno capolino oltre una giacca o su una cinta.
Cesare è senza dubbio il tipo più carismatico del gruppo: tutti gli altri pendono dalle sua labbra. Si stringono attorno a lui e prestano la massima attenzione quando parla. L'uomo avrà circa quarant'anni, è alto e dalle larghe spalle. Occhi verdi e capelli scuri, lunghi quasi fino al mento e leggermente mossi. Sono raccolti in una corta coda di cavallo. Ha una cortissima barba e un pizzetto folto.
Sullo zigomo ha una lieve cicatrice, ha la forma di una piccola linea curvata verso il basso. Altre cicatrici, decisamente più grandi e spaventose, si intravedono sul collo e sicuramente continuano verso il torace e altrove.
L'uomo non sembra violento o arrogante (come ti hanno detto i templari) ma ha un enorme ascendente verso i suoi uomini.
E' ovvio che possiede un enorme charme. La sua voce e i suoi modi di fare lo rendono magnetico, quasi ipnotico.
L'unica donna della Brigata è una persona silenziosa, timida... quasi spaventata. Tutti gli altri uomini sono allegri e brindano alla loro salute, lei invece resta in silenzio. La sua è una figura "fuori posto", contrastante con il resto del gruppo.
Ha capelli d'oro, mossi e corti. Grandi occhi blu che esprimono tutto il suo senso di inadeguatezza.
E' piccola, minuscola e ha una postura leggermente torta, come se usasse le spalle per nascondere il resto del corpo.
Spesso Cesare le avvolge un braccio attorno o le tocca una guancia, il tutto mentre ridacchia e beve con i suoi compagni.

@Vittorio

Per un solo fugace istante hai notato qualcosa negli occhi di Alice.
La ragazza, in qualche modo, è rimasta omaggiata e lusingata dalle tue parole. Si è sente desidera e contesa e questo ha riempito il cuore di euforia. Ammettere un simile sentimento, per lei, è fonte di imbarazzo e di debolezza.
Per questo motivo nasconde la sua felicità rispondendo: bhà... dovrei parlare anche con Spina?! No, grazie! Troppa fatica, a questo punto preferisco restare con te, Vittorio. Cerca di comportarsi come una donna forte e arrogante, ma tutto ciò la fa apparire come una ragazzina impacciata, dolce e simpatica.
Persino Jason è riuscito a captare i suoi veri sentimenti, per questo motivo si limita a sorridere senza alzare alcuna obiezione.
Il suo sorriso però si tramuta in un espressione di imbarazzo e di stupore quando Alice si rivolge a lui: mi dispiace, cioccolatino! Continua a desiderami. E ammicca.
Jason si volta verso di te: la amo!
Dopo che hai finito di parlare con lui, il marine ti stringe la mano, suggellando così il vostro accordo: sapevo che eravate un tipo ragionevole, è un piacere fare affari con voi... si alza ed esce dalla stanza salutandovi ...signor Vittorio, carotina.

@Tutti

Quattro morti si sono avvicinati alle mura meridionali di Ivrea.
Sono stati chiamati i templari che hanno subito massacrato i defunti e dato i loro corpi alle fiamme (senza alcun problema)... tutti tranne uno. Si tratta del un cadavere di un uomo deceduto da poco tempo. E' stato risparmiato per via della forma della sua testa.
Il capo infatti è orribilmente deformato... non è rotondo (come una normale testa) ma allungato all'indietro e leggermente inclinato verso sinistra. Ha la forma di una gigantesca virgola... "virgola" è proprio il nome con cui è stato ribattezzato il cadavere.
E' stato condotto nelle segrete del duomo per poter essere studiato meglio.

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11 - 12 - 1957
22:13

Effetto film

Spoiler

 

Ivrea volge ancora in uno stato di emergenza, per via dei danni provocati dall'assedio di Eleonora. Per questo motivo il coprifuoco non è (ancora) esteso ai cacciatori, ai templari e ai conversi.
Ogni uomo in arme ha il compito di sorvegliare le strade e i confini della città.
Questa notte, Sonia è una dei vari soldati che ha l'incarico di perlustrare la zona occidentale della città.
Si aggira da sola per le strade immerse nell'oscurità.
Passando al fianco di uno stretto vicolo, la donna non si accorge che qualcuno la stava aspettando a braccia conserte.
Quest'ultimo rivela la sua presenza dicendo semplicemente: vai da qualche parte?
Sonia sobbalza per la paura.
Riconosce subito la donna che gli si è palesate di fronte... si tratta della stessa persona che è apparsa per ben due volte nella sua stanza dell'ospedale.
Vuoi farmi morire di crepacuore? Dice Sonia con il fiato corto.
Non avrebbe senso, non ora che il tuo cuore mi appartiene.
Cosa vuoi?
La donna avanza lentamente verso di lei: credevo che noi due avevamo un accordo! Io ti salvavo la vita e tu, da portavoce, mi concedevi un piccolo favore.
Si... lo rammento.
Sul serio? Allora perchè non sei più un portavoce?!
Sonia riesce a percepire un tono minaccioso in quella donna e questo la costringe al silenzio.
Prega che quando avrò bisogno di te... tu sarai tornata ad essere un portavoce. La donna si volta e inizia ad andar via.
Altrimenti? Sonia, sentendosi oltreggiata, ha deciso di provocarla.
Oh... la donna ridacchia e torna indietro. Accarezza una guancia di Ferretti e gli dice: ci sono momenti in cui desidero indossare la tua pelle.
Sonia colpisce la mano della donna, scostandola dal suo volto: non provare a toccarmi... basta solo un mio urlo e i templari ci raggiungeranno, gli excubitores ti massacreranno e Della Torre ti torturerà e ti brucerà viva!
Credi sul serio di essere nella posizione giusta per minacciarmi o mancarmi di rispetto?!
Io so solo che tu hai bisogno di me, altrimenti non mi staresti con il fiato sul collo.
Le due non si dicono nulla per qualche secondo... poi la donna finge uno scatto verso Sonia.
Quest'ultima cade nel suo tranello e balza all'indietro alzato le mani in segno di difesa. Così facendo ha rivelato tutta la sua paura.
La donna sorride: va a casa, a quest'ora girano i mostri.

 

 

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12 - 12 - 1957
03:55

Effetto film

Spoiler

Francesco è stato portato dalla Mosca in una zona boschiva non molto lontana da Ivrea.
Il ragazzo non può far altro che contemplare il nulla e allontanare gli insetti che si avvicinano a lui con l'unica mano sana.
Le chiome degli alberi lo riparano parzialmente dalla neve.
Durante le ore della notte, Francesco sente qualcuno avvicinarsi a lui con passo leggero.
All'improvviso il ragazzo si sente irrigidito. E' completamente paralizzato come se fosse stato avvolto da spesse funi. Solo la bocca e gli occhi sono liberi di muoversi.
Chi c'è?... Chiede spaventato con un filo di voce ...chi sei?
Le sue orecchie non riescono a captare perfettamente i suoni attorno a lui. Per questo motivo la voce dell'uomo misterioso appare distorta per il suo udito: mi chiamate in molti nomi: sangue di corvo, riemerso, mostro, cacciatore... titoli che mi sono guadagnato.
Non... non ho oro.
Non lo cerco.
Allora... cos-cosa vuoi?
Guarirti.
Come?
Non voglio risultare tedioso, sappi solo che posso farlo.
Ma... io non posso essere curato.
Sciocco, così facendo riveli la tua vera natura... per tua fortuna io so benissimo che il tuo cuore ha smesso di battere ...come il mio del resto.

Allora come puoi guarire un morto?
Ti basta sapere che posso farlo solo se mi dai un piccolo aiuto.
Ma perchè vuoi guarirmi?
Sei proprio uno sciocco... che razza di domande sono?! Stupido e ingenuo ragazzino... sospira ...però devo ammettere che il mio è un disegno complesso. Ma comprenderai tutto quando riuscirai di nuovo a camminare.
Il cacciatore si avvicina ancora di più a Francesco, restando sempre alle sue spalle.
Getta qualcosa al fianco del ragazzo. Si tratta di un uomo.
E' svenuto ed è legato come si legherebbe un cervo appena catturato. Veste una pelliccia rovinata e mal lavorata.
Francesco, che intanto stava riacquistando un pò di coraggio, cade di nuovo nel panico.
Non riesce più a dir nulla.
Il cacciatore quindi prende di nuovo parola: mangialo.
Cosa?!
Mi hai sentito.
Ma io non posso.
Non puoi?
Bhè... non voglio.
Tra qualche giorno lo vorrai. Se non ti nutri impazzirai dalla fame... e con tutta le ossa rotte non potrai muoverti. Inizierai a urlare e a mutilarti fino a quando i tuoi lamenti non attireranno le attenzioni di qualche templare errante... ti raggiungerà e ti farà a pezzi con la sua motosega.
Ma non posso prendere la vita di quest'uomo.
"Quest'uomo" è un verme di Dite... uno dei tanti che gironzolano in questa zona. E' uno stupratore, ladro e assassino. Ho pensato che, dato che devi iniziare a uccidere, un essere spregevole come lui va benissimo.
Su una cosa il cacciatore ha ragione... Francesco ha fame. Molta fame.
Il ragazzo cerca di contrastare la tentazione e dice: non importa chi sia... è comunque un peccato agli occhi di Dio.
Il cacciatore gli afferra di colpo la testa con una mano. Gli stringe i capelli e lo piega in avanti, spingendogli il volto contro l'uomo svenuto: io sono il tuo nuovo Dio... risponde il sangue di corvo con voce rauca ...e ora ti comando di nutrirti!
Francesco chiude forte gli occhi e piange quando timidamente affonda il primo morso nella carne dell'uomo svenuto.
Il cacciatore sembra essersi (quasi) calmato del tutto e inizia a istruire il ragazzo: non iniziare dalle gambe... è un errore comune. Importanti vasi sanguini si trovano lì. Lo stesso discorso vale per il polsi e le braccia.
Inizia dalle maniglie dell'amore, qui... sui fianchi ...ecco, bravo.

Lentamente ma inesorabilmente, i timidi morsi di Francesco si tramutano in avidi e ampi azzanni.
Il ragazzo divora quanta più carne possibile fino a quando non si sente sazio.
Un senso di nuova forza e soddisfazione pervadono il suo corpo e la sua mente.
Il cacciatore si rivolge un'ultima volta a lui: quei morti che ti hanno salvato la vita... ti hanno solo prelevato dal castello e gettato in una casa abbandonata ...fregandosene di te. Sono io che, oggi, mi sono preso cura di te. Tornerò tra qualche giorno con un altro pasto.

 

 

\-----------------\

12 - 12 - 1957
09:42

L'excubitor sulle mura meridionali di Ivrea soffia nel fischietto, informando così l'intero paese dell'arrivo dei tedeschi.
Sono giunti da voi con quasi tre quarti d'ora di ritardo, a bordo di tre veicoli e scortati da due mezzi blindati della Santa milizia. Questi soldati italiani non entreranno a Ivrea, poichè i loro ordini erano semplicemente di portare i tedeschi alle porte di Ivrea.
I vostri excubitores controllano le auto e requisiscono le armi dei vostri "ospiti"... solo in questo momento possono entrare in paese.
I loro tre veicoli raggiungono la piazza del duomo, ovviamente colma di gente. Anche voi vi trovate lì.
La prima auto di questa "piccola sfilata" è una volkswagen, seguita da un'elegante Mercedes nera con i finestrini oscurati e infine si trova un veicolo militare (privo di cannoni e/o mitragliatrici).
Nove dei tredici tedeschi escono da questi tre veicoli. Otto di loro sono soldati semplici.
Si assomigliano tutti: hanno (più o meno) lo stesso aspetto, lo stesso peso e la stessa altezza. Sono tutti giovani e vestono la classica divisa militare color grigia. La loro testa è protetta da un elmetto. Il nono uomo (che è sceso dalla Mercedes) ha una divisa diversa dalla loro, con i gradi del generalmajor sul colletto e, lì vicino, la croce di ferro. Capite che si tratta di Sebastian Heidermann.
L'uomo indossa un lungo impermeabile di pelle nera, un cappello militare e dei guanti color ocra scuro.
E' di bell'aspetto, con un naso leggermente a punta, che in qualche modo sembra testimoniare tutto il suo acume, occhi blu e capelli scuri e grigi all'altezza delle tempie. Siete riusciti a notarlo solo per via dei suoi abiti.
La vostra prima impressione (così come quella dell'intera Ivrea) è che Sebastian è un tipo qualunque, che non si distingue tra la folla.
Avanza con ampie falcate verso il duomo, da solo, senza essere accompagnato dai suoi soldati.
Ad attenderlo, vicino l'ingresso del duomo, si trovano i parroci di Ivrea, Della Torre e Angelo Carducci.
Della Vela è ancora ricoverato e non può ancora uscire dalla sua stanza.
Sebastian sorride a Michele: padre Della Torre, presumo. E gli porge la mano. Il generalmajor sembra ignorare tutta l'ostilità dei cittadini di Ivrea. Dimostra di non aver paura.
Non possiede quel marcato accento tedesco (che molti dei presenti presumevano che avesse) ma la sua voce è "debole".
Padre Nevio e padre Bartolo si sono dovuti scorgere in avanti per poter udire meglio Heidermann.

 

Modificato da darteo
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Della Torre

Esattamente. E io presumo che conoscete le condizioni della vostra permanenza qui. E non vedo l'ora che ne infrangete anche una soltanto. Il mio sguardo non si sposta mai da Heidermann e dopo una breve pausa presento rapidamente gli uomini al mio fianco.

Modificato da Carrie.4794
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Massimo

Mi avvicino ai tedeschi insieme a Michele nel camminare colpisco con la spalla Carducci , poi lo guardo con aria di sfida, pensi di poter fare quello che vuoi perchè porti quella tunica ? ti sbagli  subito dopo comincio ad osservare i tedeschi, non dico niente, mi limito a squadrare i loro volti e guardarli con aria infastidita.

Quanto tempo ci metteranno per infrangere una delle regole? Spero veramente poco...

Modificato da Darakan
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Saluto Jason e poi una volta da soli con Alice guardo la ragazzina negli occhi mentre la mia testa è sostenuta inclinata dal mio braccio. Il mio sguardo scivola sul volto della ragazzina mentre l'indice della mano che sostiene la mia testa accarezza le labbra.

Vittorio, ha accettato le tue condizioni... è rimasta senza pretese.

Già... e mi ha sorpreso. Per un'impaziente come lei... deve essere stato difficile.

Vedi... Alice... mi alzo dalla sedia, faccio il giro della scrivania e raggiungo la ragazza dall'altro lato. Se ti comporti bene... vieni ricompensata... sempre... sollevo il mento della ragazza in modo tale che i suoi occhi incontrino i miei mentre la sovrasto con la mia persona appoggiato alla scrivania. Una volta che il carroarmato sarà aggiustato sarai tu a guidarlo. Mi allontano dalla ragazza per cercare di evitare un suo assalto. Io non so guidarlo e penso che neppure tu sai farlo davvero... quindi almeno per le prime volte lo farai in mia presenza e poi farai da sola. 

 

Due giorni dopo.

Come molti dei cittadini di Ivrea mi reco in piazza per attendere l'arrivo dei tedeschi.

Vittorio, ma ti rendi conto... i tedeschi a casa tua... che giornata memorabile... ci divertiremo tantissimo con loro... gusteremo sapori d'oltralpe... da quanto tempo desideravamo affondare le nostre fauci nelle loro carni diafane capaci di lasciar vedere ogni singola vena, capillare...

Basta ti prego... ho già molta fame... ed essere inquieto così ora in mezzo a questa pizza piena, di certo non mi è d'aiuto.  I miei occhi cadono su una delle ragazze biellesi giunte ad Ivrea.

Dopo qualche ora arrivano i tedeschi. Attendo che della Torre termini il suo discorso e poi mi avvicino al generale.

Generale, io sono Vittorio Manfredi. Sarò vostro ospite per il vostro soggiorno ad Ivrea. Lieto di fare la vostra conoscenza. Dico all'uomo porgendo la mia mano in modo cortese.

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