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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)


Darakan

Messaggio consigliato

Massimo

Mi dispiace per la vostra amica, ma ci siamo separati e ora non so dove sia andata, se volete cercarla meglio sbrigarsi.

Mentre attendo la risposta dell'inquisitore guardo le foto

Qualcuno avrebbe disegnato la resurrezione da vivo a morto? E a quanto sembra ha raffigurato il tipo che ci sta dando la caccia.. o almeno chi gli ha donato i poteri...

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Attendo che Massimo termini di vedere le foto e poi le prendo io.

Guardo con attenzione l'affresco. Vorrei poter avere con me ora la lente...  sussurro a Massimo.

Vittorio, hai visto le foto... raffigurano un affresco... potremmo analizzarle...

Massimo, queste le prendo io. Ho l'esperienza e i mezzi necessari per analizzarle... e poi si tratta sempre di opere d'arte... e io ho un debole per l'arte.

Mi guardo attorno e nel caso in cui non ci sia altro di interessante esco. Attendendo la scelta degli altri.

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@DM

Spoiler

Ottimo. Allora tra un po', dopo che finisce questa storia, descriverò al dettaglio la Deus in Machina, se per te va bene :) oltretutto devo fare alcune correzioni al Lore che non cambiano nessuna meccanica dell'arma (Zell ti dirà XD)

Dopo essermi ricongiunto con gli altri entro nella fucina del Fabbro, e vedo tutto il metallo rotto e gli oggetti presenti.

["che spreco... Deve pur esserci qualcosa che può essere salvato: tutto questo è comunque prezioso visto che il metallo per armature e armi non si trova dappertutto..."]

mi metto a controllare nella stanza cercando catene e pezzi intatti prima di rivolgermi agli altri

non mi sono mai trovato in una situazione simile, quindi non sono sicuro, ma c'è qualcosa che mi impedirebbe di salvare catene o metallo intatto? Lasciarli qui a marcire fino al prossimo assalto mi sembra uno spreco, soprattutto considerando che il metallo è piuttosto raro in generale oramai...

se non ci sono obiezioni mi metto a cercare oggetti utili, prima di rivolgere l'attenzione allo stanzino, ma soprattutto al baule e alla scatola in metallo. Mi rivolgo di nuovo ad Orlando

chi è che aveva il mazzo di chiavi? È un buon momento per provarne alcune e quella piccola...

spendo poco tempo sulle foto notando che gli altri lo stanno già facendo, e dopo aver controllato cosa c'è sotto il telo provo ad aprire baule e scatola.

@DM

Spoiler

Se non ci sono motivi per cui non dovrei farlo allora cerco di salvare più metallo buono e catene intatte possibile. Controllo anche baule e scatola in metallo.

gia che ci sono cerco benzina, ma cerco di non trattenere nessuno e faccio tutto rapido.

 

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Della Torre

Rimane da trovare la mia Corona. La donna e uno dei conversi sono tornati indietro verso la porta sbarrata con le catene, l'hanno superata poco prima che venisse sfondata.

Guardo le foto, Hanno a che fare col Cacciatore. Ma perché sono qui? do una rapida occhiata agli altri fogli in cerca di qualche risposta e di qualche indizio sulla mia arma. Dove diavolo sarà!

L'oggetto coperto dal telo cattura la mia attenzione. Aspetto che Felice sollevi il telo e vedo cos'è poi vado con gli altri.

@ Master

Spoiler

I conversi hanno ancora le cose prese nell'infermeria? se sì mi faccio dare una sistemata alla ferita in testa.

 

Modificato da Carrie.4794
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Orlando e i suoi conversi controllano i propri fucili e li ricaricano. Troppe poche... sussurra l'inquisitore ...abbiamo troppe poche munizioni. Alza gli occhi verso i suoi conversi e gli indica la porta di uscita con un cenno del capo.
I tre escono dalla fucina.

Felice intanto rimuove il lenzuolo dall'oggetto nascosto sul baule, scoprendo così una doppia corona. Assomiglia ad un conglomerato di strumenti di tortura (in scala ridotta) da cui fuoriescono una coppia di seghe circolari. Su quest'ultime sono state dipinte delle scene che raffigurano il livello più basso dell'inferno, dove il diavolo banchetta con i corpi dei dannati.
Una riproduzione della vergine di ferro costituisce il "corpo principale" dell'arma, al suo interno si trova il motore e il serbatoio per la benzina.

Aprite la piccola cassetta con una delle chiavi che avevate trovato nel piccolo studio poco fa. Al suo interno si trovano una serie di appunti e schizzi fatti con una matita. Sono i disegni per un expiator minor, raffigura un il volto e il busto di un angelo, dalle fattezze femminili, con le braccia incrociate sul petto e le mani congiunte, gli occhi chiusi e le guance "rigate" dalle lacrime. Dietro di lei si possono vedere due ali piumate e ampie, chiuse e più alte del capo dell'angelo. In altri fogli sono stati appuntati alcuni calcoli: il peso dell'arma, la capienza del serbatoio...
C'è anche una lettera scritta dal Fabbro (e mai spedita) ad un certo fratello Leo.
In questa lettera, il benedettino parla dell'expiator a forma di angelo. Lo chiama Lacrymosa e sostiene di aver seguito passo dopo passo le indicazioni trovate in un libro scritto da frère Gerard (il frate folle di Avignone) per la sua reazione.
Il Fabbro però raccomanda a fratello Leo di stare attento a mostrare la Lacrymosa (nella lettera non è specificato il motivo).

Controllate gli armadi e il baule.
Ci sono dei vestiti da frate, alcuni strumenti semplici (martello, chiave inglese...) e altri fogli.
Sono altri appunti del Fabbro, riguardanti frère Gerard.
Scoprite così che il frate di questo convento era ossessionato da lui. Nel corso degli anni ha accumulato molte informazioni riguardanti il benedettino di Avignone, ha persino provato a mettersi in contatto con lui, senza però riuscirci.
Voleva imitare le sue armi ed era anche interessato ai quadri e agli affreschi che frère Gerard realizzò nell'ultimo periodo della sua vita. Sono tutte opere riguardanti lo stesso soggetto, il Cacciatore.
Sembra che questo "mostro" sia stato avvistato ad Avignone, molto tempo fa, e che abbia subito colpito l'interesse di Gerard.
Il frate francese scoprì molte cose del Cacciatore... il Fabbro ha tentato di acquisire queste informazioni ...ma i suoi sforzi sono stati vani. L'unica cosa che ha scoperto è una "leggenda" che circolava tra gli uomini della Francia meridionale e messa a tacere dall'inquisizione: a quanto pare il Cacciatore era un uomo prossimo alla morte ma un giorno il Diavolo si mostrò a lui sotto le sembianze di un corvo. Il Cacciatore offrì la sua anima in cambio della salvezza. Il corvo gli diede quindi il permesso di bere il sangue preso direttamente dal suo cuore, così da suggellare il patto.
Per questo motivo il Cacciatore veniva soprannominato "sangue di corvo". L'inquisitore che ha informato Roma di questo fatto e che ha censurato ogni informazione riguardanti il Cacciatore è magister Ludovico Montenero. Si tratta di un uomo misterioso ed enigmatico che opera principalmente nella Piccola Italia. Di lui si sa pochissimo: è stato uno dei primi uomini a guadagnarsi il titolo di magister e per molto tempo ha vissuto a Parigi per contrastare l'avanzata nazista nell capitale francese.

Le vostre ricerche (in questa stanza) finiscono qui.
Un canto si eleva in questo momento in una navata molto vicino a voi. Si tratta di un requiem (come quello che avevate udito in un altro stanzone).
Fratello Felice, intanto, sta cercando se ci sono dei componenti ancora utili per expiator e corone. Riesce a trovare un paio di catene dentate in buono stato, un motore intatto e una tanica di benzina (venti litri).

@Felice
 

Spoiler

Ho parlato con Zell ma deve ancora passarmi in chat la vostra conversazione.

@Michele
 

Spoiler

Se vuoi puoi descrivere tu nei particolari la tua nuova corona.

 

Modificato da darteo
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@DM

Spoiler

Non era niente di grosso XD avevo confuso una cosa di Conquista con Pestilenza, quindi l'aspetto esteriore cambia leggermente, ma solo il motore :P

Tirando su il telo rimango stupito dall'arma che trovo sotto, e subito mi giro verso Michele

dimmi che è tua... Preferirei non dover cercare oltre...

mi metto a frugare nella stanza, e faccio in tempo a trovare un paio di catene e una tanica di benzina prima che altri canti si elevino dal corridoio. Mi alzo subito e mi dirigo verso il corridoio, portando dietro la tanica e le catene

non c'è più tempo! Se è la tua prendila e andiamocene. Riempiamo i serbatoi mentre andiamo!

aspetto che mi seguano per poi andare via, mettendo metà della benzina nel mio serbatoio mentre ci muoviamo, passandola a Michele se l'arma è sua.

@DM

Spoiler

Metto 10 litri di benzina nel serbatoio di Deus in Machina, e passo il resto a Michele se prende l'arma... Per curiosità quanti litri ci stanno in tutto?

 

 

Modificato da MetalG
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Raccolgo gli appunti del fabbro.

Vittorio, ma che ti importa degli appunti di un fabbro....

Hai letto? Parla di una leggenda... io adoro le leggende...

Anche a me piacciono le leggende...

Vedi, allora... come sempre alla fine ci piacciono le stesse cose...

Signorina Astore a parte...

Ah sì... se non fosse per lei sarei rimasto alla taverna a bere pure il  giorno dell'invasione.

Chi avrebbe da ridire sul buon sapore del cioccolato... ma anche il cioccolato ha i suoi effetti collaterali... Gli occhi si spostano sull'ingresso della stanza.

Ascolto quanto detto da Felice. Hanno trovato le armi.

Meglio tornare fuori. Così forse incontriamo  anche gli altri. Tanto... non hanno più alcun interesse a combattere...

Mi avvio verso la navata accanto a noi.

Modificato da Asteroid
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Ferrea Virgo

Spoiler

Sul corpo della vergine di ferro, dove è ben visibile, è incisa una frase del vangelo di Marco: Nessuna carne verrà risparmiata.

Sulle lame circolari è stata dipinta questa immagine:

050d163c5fc2ffc8acf781833e7f9d30.jpg

Guardo con un largo sorriso soddisfatto la mia nuova Corona, Bellissima.

Rapidamente svuoto il serbatoio dal suo schifoso contenuto e faccio il pieno di benzina con la tanica trovata da Felice, poi mi muovo verso la navata.

Modificato da Carrie.4794
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@tutti

Spoiler

Zell mi ha fatto notare che basta poco più un litro di benzina per fare il pieno ad un'arma a motore.

Abbandonate questa fucina per cercare l'uscita del monastero.
Ripercorrete a ritroso i corridoi e le stanze che avevate superato e vi ritrovate di nuovo in una chiesa (quella oltre il giardino).
Un gruppo di monaci si sono ammassati nella navata. Stanno recitando una messa funebre e il Fabbro (finalmente lo incontrate) si trova dietro il leggio, al fianco dell'altare. Tutti loro hanno gli occhi rossi.
Potete vedere, sulla carni di alcuni monaci, vecchi segni di graffi e morsi. Il Fabbro sta recitando in latino una preghiera dedicata al Cacciatore mentre gli altri fratelli continuano a cantare il requiem gregoriano.
Vicino la porta dell'uscita potete vedere Orlando, i tre conversi e Magda. Sono tutti scioccati nel contemplare la scena di fronte a loro.
L'inquisitore si avvicina a Magda e gli prende un polso.
Lentamente tutti loro aprono la porta ed escono dalla chiesa senza fare il minimo rumore, temendo di attirare i morti verso di loro.
Li seguite.

Correte così verso l'uscita del monastero e raggiungete di nuovo le auto. Le mettete in moto e vi allontanate da questo luogo maledetto.
Durante il tragitto nessuno converso (neanche Magda) osa dire una parola. Solo Orlando recita un preghiera in sottovoce in onore del suo uomo rimasto ucciso nel convento.

Tornate ad Ivrea.
Orlando non vuole rientrare in città, così vi fa scendere vicino al ponte. Le porte nelle mura si aprono e l'inquisitore vi saluta e vi ringrazia per il vostro aiuto, infine si rivolge a Della Torre: le scriverò in questi giorni, mi firmo con un quadrato bianco... non con il mio nome. Lui e la sua squadra vi salutano prima di rimettersi in viaggio verso est.

/---------------------------------------------------/


Projekt: S.R.M.

11 - 12 - 1957

Ivrea si risveglia immersa nella neve.
Nuvoloni grigi coprono il cielo. Nonostante sono le prime ore del mattino, la città è avvolta da un'oscurità simile a quella della sera. Una lettera è appena giunta nel duomo. Ha il simbolo papale.
Il messaggio è diretto a più di un uomo: i due inquisitori, Sonia Ferretti, fratello Massimo, fratello Felice, Vittorio Manfredi, padre Guglielmo (il nuovo padre penitenziale) e padre Bartolo (il nuovo padre semplice).
Siete stati tutti convocati dal cardinal Alberto Bagnoli per un incontro segreto nell'arcidiocesi torinese.

 

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Massimo

Il cardinale ci vuole vedere per un incontro segreto? e ha chiamato anche Vittorio? che strano chi sà cosa ha in mente quel prete.

Meglio prepararsi e andare lì velocemente.

Controllo il mio equipaggiamento e mi avvio a chiamare gli altri per andare a questo incontro.

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["metterò fine a questa storia... Lo giuro..."]

penso guardando il Fabbro un'ultima volta prima di andare via con gli altri, raggiungendo i veicoli e aspettando di arrivare ad Ivrea. Nel mentre passo Diverso tempo a controllare la mia arma, e ad ammirare i dettagli, quasi invisibili in questo caos.

@Deus in Machina

Spoiler

Questa arma è composta da tre sezioni ben distinte: le due lame e il motore.

Una lama è completamente nera metallizzata, compresa la catena, e sul lato esterno ha raffigurato in altorilievo Morte, seduta su un trono di teschi, con ali nere ripiegate e falce alta e ricurva. image.jpeg

la falce segue la linea tagliente della catena (il senso dove girano le lame, ed è più curva è lunga dell'immagine), e le ali sono direttamente sul bordo, e messe in modo da far sembrare come se le lame della catena siano le piume delle ali, che si muovono verso l'alto. Sullo sfondo vuoto si possono vedere alcune anime in pena.

l'altra lama invece è colorata di rosso metallizzato, insieme alla catena, e sempre dal lato esterno e in altorilievo, raffigura Guerra, un guerriero in armatura completa, completamente insanguinato e con la testa in fiamme, in ginocchio su una montagnola di cadaveri. Tra le mani tiene verso l'alto una grossa spada infuocata, ed è leggermente curvato a destra in modo che la lama dello spadone segua il senso di taglio dell'arma. Sullo sfondo si possono vedere colonne di fumo provenire da una città, e sul bordo le catene che salgono sembrano il fuoco e il fumo che sale.

image.jpeg

(è sul ginocchio sinistro, su una montagnola di cadaveri, coperto di sangue, con la testa infuocata e la spada di fuoco tenuta a due mani verso l'alto sulla destra, dietro c'è una città in fiamme).

il motore è di colore bianco argentato, e sul retro (la parte dell'impugnatura) raffigura in altorilievo un piccolo arco con corda tesa e delle frecce messe in diagonale. Il manico dell'intera arma è la parte dove si afferrerebbe l'arco, e in quella posizione c'è un incavo dove infilare la mano. Dietro alle frecce c'è un incavo per permette alla fascia che passa dietro la schiena di agganciarsi. Sul resto della parte esterna del motore è posizionata una corona, che sborda leggermente sul lato superiore e un po di più su quello inferiore e sembra quasi la guardia di un fioretto, ma non copre l'azione delle lame. in altorilievo, al suo centro, è rappresentato Conquista, in sella al suo cavallo bianco e seguito ai lati da un esercito di altri guerrieri a cavallo che scendono dalle nuvole. Sullo sfondo vengono rappresentate stelle che sembrano i gioielli della corona stessa.

image.jpeg

dal fondo dell'arma esce un manico per afferrarlo con l'altra mano, che alla sua punta ha il secondo incavo per la fibbia, e nascosti dietro il lato inferiore della corona ci sono le levette per controllare le lame dell'arma.

Sul retro nascosto della parte inferiore della corona di "Conquista" è inciso con caratteri rossi *Colui che lo utilizzava aveva un arco, gli fu data una corona e poi egli uscì vittorioso per vincere ancora*

Sul lato interno nascosto della lama "Guerra" è inciso con caratteri neri *A colui che lo utilizzava fu dato il potere di togliere la pace dalla terra e gli fu consegnata una grande spada*

Sul lato interno nascosto della lama "Morte" è inciso con caratteri argentati *Colui che lo utilizzava si chiamava Morte, e gli veniva dietro l'inferno*

l'incisione del motore può essere letta solo da chi ha l'arma tra le mani, e le incisioni sul lato interno delle barre possono essere letti individualmente (sono anche loro in sensi opposti, quindi per leggere entrambi devi prima piegare l'arma a destra, e poi a sinistra) ma devi avvicinarti molto alle catene dentate.

Sceso dalla macchina saluto con un cenno del capo Orlando, prima di rientrare in città e dirigermi subito dal fabbro, chiedendogli di riparare la mia armatura e se possibile fare una catena di anelli di ferro per sostituire la fibbia di cuoio di Deus in Machina, magari coprendola con il cuoio. Vado anche da chi di dovere per chiedere che mi venga costruito un contenitore da schiena per riporre l'enorme expiator.

@DM

Spoiler

Ho fatto un po di calcoli e pensieri su questo contenitore e come reagisce con tutto il resto, soprattutto la fibbia stessa di Deus in Machina.

io stavo pensando ad una specie di "bardatura di cuoio a X" che metto sopra l'armatura, con lacci e cinghie, e poi un contenitore a parte , con una bardatura in più (per sopportare il peso) che posso legare o verso destra o verso sinistra separatamente, così che impugni Deus in Machina con la destra o la sinistra (posso spostare la direzione ma ci metto molto tempo), visto che Felice è ambidestro, è lo stesso. In pratica aggancio il contenitore alla bardatura nel senso che preferisco, e quel senso ha più resistenza visto che ha una fascia in più.

in più la fascia (o catena imbottita se me la fanno) di Deus in machina se la ritiro andrebbe a stringersi in diagonale sul torace, distribuendo ancora di più il peso enorme dell'oggetto.

per estrarre l'arma però devo chinarmi un po in avanti, perché semplicemente da quella posizione non c'è leva che possa fare per alzarla XD a meno che non ci sia un buco sotto al contenitore che posso aprire, e in quel caso Deus in Machina scivolerebbe subito al mio fianco, ma in quel caso anche la fascia dell'expiator dovrebbe attraversare il contenitore...

Ma ad ogni modo voglio farmi fare qualcosa per non far ballonzolare in continuazione Deus in Machina sul fianco o davanti (sbatte un sacco contro l'armatura e con il tempo di rovinerà XD)

Quando riceviamo la lettera papale mi faccio subito scuro in volto, anche se nessuno può vederlo, e rimugino tra me e me

["questo non porterà niente di buono... In più con tutti noi via Ivrea non avrà molta gente a tenere le redini e non possiamo rifiutarci... Brutta storia..."]

mi preparo velocemente, andando a raccogliere tutti gli altri per partire il più presto possibile

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Della Torre

Una volta tornato in città faccio riparare le protezioni danneggiate e mi faccio ricucire la ferita evitando i sedativi.

Ripenso al fatto che la mia nuova Corona dovrebbe essere portata a Roma, Non me ne frega niente della benedizione... ma uscire un po' da Ivrea non sarebbe male. Chissà se Sonia ha mai visto Roma. l'idea mi piace e decido di partire appena la situazione sarà abbastanza tranquilla.

Leggo la lettera di Bagnoli. La trovo molto strana, perciò mi preparo e porto con me sia la spada che la corona. Vado a chiamare Sonia poi attendo che tutti siano pronti per andare.

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Entro nella navata e quello che ho di fronte è qualcosa di sublime. Vedi... serve solo un buon pastore... e l'ordine torna...

Guardo il fabbro e i monaci cantare le lodi del cacciatore. E' incredibile... riuscire a controllare tutti questi morti... fargli fare quello che si vuole e come... e creare qualcosa di così meraviglioso. La luce entra dal rosone della navata e illumina l'abside. Forse questa è l'unica messa a cui desidero partecipare. Fatta dai miei simili... e dedicata a qualcuno per cui valga la pena di pregare... e simile a noi... dopotutto un dio cosa è se non una creatura simile all'uomo ma più potente...

Mi siedo sull'ultima panca della chiesa ascolto qualche strofa della litania. Vittorio, ma che fai... Dobbiamo andare... è pericoloso...

Non ci attaccheranno. Non hanno più motivo. Guardo un'ultima volta il gruppo di morti ed esco dalla struttura.

Il ritorno in città è più veloce del previsto. Riprendo la mia moto e ritorno a casa. Durante la strada del ritorno passo sotto casa di Claudia e faccio strombazzare il clacson della moto.

 

La mattinata procede in modo più interessante di quanto immaginassi.

Vittorio, dobbiamo tornare a Torino! Magnifico...

Già, magnifico.

Saluto tutti gli altri e rivolgendomi a loro dico: Sono pronto.

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@Michele

Spoiler

Per tutto quello che hai proposto non ci sono problemi

 

@Vittorio (Flashback)

Il clacson della tua moto è inconfondibile per Claudia.
Puoi sentire la donna esclamare il tuo nome quando passi sotto casa sua. Si affaccia dalla finestra del primo piano e, subito dopo, anche Miriam, Spina e Angelica fanno capolino al suo fianco. Sono sollevate nel vederti sano e salvo.
Più tardi Claudia ti confiderà che Miriam era preoccupata per te.


@Michele - Felice - (tutti)

Il vostro fabbro (Ercole Epito) vi dice che può riparare le vostre armature... ma solo per questa volta. Il metallo per le protezioni inizia a scarseggiare ad Ivrea e Torino non può rifornire la sua fucina. Ercole crede che il capoluogo non vuole "sprecare" delle materie preziose per un paesino troppo piccolo come Ivrea.

@tutti

usate i due veicoli militari di Novara per raggiungere Torino.
Ovviamente Vittorio vi segue con la moto.
Questa volta il viaggio si è rivelato più lungo del previsto: neve e un certo manipolo di morti vi hanno bloccato il passaggio. Iorio e Chris vi hanno accompagnato. Questi uomini, con tutto l'armamentario che portano, hanno sterminato da soli tutti i cadaveri incontrati durante il vostro cammino... anche se un paio di volte i defunti stavano per raggiungere le vostre vetture.

Una volta a Torino vi recate subito verso il duomo.
Un padre semplice e un pugno di probi viri vi stavano già aspettando. Costoro vi conducono in un dalle stanze più alte del duomo.
Si tratta di uno studio ampio e ben illuminato. Gli arredi sono di lusso: mobili del diciottesimo secolo, scrivania in dolomite, diverse icone con cornici in oro, tappeti persiani e in un angolo si trova un pianoforte a coda lunga in legno di ciliegio.
Padre Bartolo è l'ultimo di voi che entra nello studio (Iorio e Chris aspetteranno di fuori). Il frate osserva la magnificenza di questa stanza. I suoi occhi si soffermano su un armadio, al suo interno, oltre il vetro, si possono notare diversi "tesori": un calice d'oro tempestato di rubini, papiri antichi e addirittura una reliquia di un santo.

Dietro la scrivania si trova il Cardinal Bagnoli.
E' un uomo di circa sessant'anni ma ancora forte, con la schiena dritta e le spalle ampie. I suoi capelli sono leggermente mossi, grigi e ben stirati all'indietro, i suoi occhi sono piccoli come fessure. Ha un naso grande, svetta dal volto come una piramide in una prateria. Porta un folto pizzetto argentato.
Indossa abiti bianchi con particolari rossi e gialli.
Ha una collana doro con un crocefisso e al mignolo porta un anello con un rubino così prezioso che potrà valere quanto la (ex) villa dei Gambali.  
Dietro il cardinale si trovano due templari in armatura pesante, un parroco e un altro uomo.
Quest'ultimo potrà avere al massimo quarant'anni.
E' alto e magro, molto affascinante, con capelli neri, occhi blu e due sottili baffi.

Dopo che vi siete presentati, il cardinale vi informa che i due templari sono i migliori membri della sua scorta personale, il parroco è uno dei padri semplici e l'ultimo uomo è il portavoce di Torino (eletto tale da poco).
Il cardinale vi fa accomodare e vi chiede se avete fame o sete.
La sua è una voce profonda e ammaliante. L'uomo non ha alcuna fretta e inizia a farvi "domande di cortesia": com'è la situazione a Ivrea?... Come avete chiamato il vostro doppio expiator?... Quali opere si nascondono nella villa Manfredi?... E' stato restaurato l'affresco nel duomo?
Dopo un pò, il cardinale cambia discorso: come alcuni di voi sanno... esistevano, ancora prima della seconda guerra mondiale, dei patti tra il vaticano e la Germania nazista. I tempi sono cambiati... oh, se sono cambiati! Nonostante questo però quei patti vivono ancora.
In questi anni il Santo Impero e il Quarto Reich hanno tentato una sorta di "armistizio". Purtroppo però le due nazioni sono troppo diverse tra loro. Un giorno, spero lontano, torneremo in guerra... ma fino ad allora i pochi accordi che sono sopravvissuti devono essere rispettati.

Il cardinale vi guarda tutti negli occhi: fin qui è tutto chiaro?
Padre Guglielmo interviene: mi permetta di rivolgerle una domanda, eminenza: se ho ben capito... Roma e Berlino sono eterne rivale ma esistono una sorta di patti segreti nonostante l'odio tra le due nazioni?!
Esatto.
E... sua eminenza ...questi patti cosa comportano? Intento... cosa prevedono questi accorti?
Il Santo padre mi ha dato il permesso di rivelarvi solo alcuni contenuti di uno solo di questi patti... il cardinale si interrompe per qualche secondo ...tra due giorni, un manipolo di soldati tedeschi giungerà a Ivrea.
Dovete sapere che, prima dell'avvento dei morti, i nazisti che occuparono l'Italia avevano trovato qualcosa di estremamente importante per loro.
Dei soldati stavano portando "l'oggetto" a Berlino ma i morti li hanno bloccati a Santa Barbara.
Dopo anni di ricerche e trattative con Roma, la Germania è riuscita a localizzate di nuovo "l'oggetto" perduto. La squadra che tra quarantotto ore giungerà nel vostro paese ha l'incarico di recarsi a Santa Barbara per recuperarlo.

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Massimo

I tedeschi vogliono recuperare qualcosa da santa barbara, e a quanto pare noi dobbiamo anche farli fare..

Cosa stanno cercado? e quale sarebbe il nostro compito in tutto questo?

Ho un tono irritato quando pongo queste domande

Ridicolo che ancora si collabori con i tedeschi

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Deus in Machina cardinale Bagnoli... Appena ci sarà tempo andrò personalmente a farla benedire... e no, non ho fame, grazie

["non è qualcosa che mi offriresti comunque..."]

rispondo semplicemente all'uomo rimanendo concentrato sulla situazione, ascoltando tutte le parole di Bagnali.

["non vorranno chiederci di aiutarli a ritrovare questo oggetto vero? cosa siamo diventati? Anche schiavi dei tedeschi ora?"]

annuisco al commento di Massimo per poi prendere la parola

ho come l'impressione che dovremo aiutare i nazisti, ma anche che questo "oggetto" possa essere usato contro di noi... avete informazioni su questa squadra di tedeschi? poi si dovranno fermare ad Ivrea?

["questi è possibile che vengano linciati a vista... sarebbe gustoso! Se mi capita l'occasione devo mangiarmene uno!"]

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Il cardinale inizia a sviolinare frasi a casaccio, giusto per fare conversazione e poi ad un tratto si rivolge a me

Cita

Quali opere si nascondono nella villa Manfredi?

Nascondere? Si presuppone che non siano esposte... tutto il contrario... è tutto esposto... è tutto alla luce... solo io vivo nell'ombra, mio caro cardinale. Guardo il cardinale e poi distolgo lo sguardo dall'uomo, pur continuando ad ascoltarlo.

Hanno localizzato un oggetto? Sono interessati ad un oggetto a Santa Barbara. Cosa potrebbe esserci in quella città... e che può essere sopravvissuto ad Eleonora...

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Il Cardinale risponde: i tedeschi devono recuperare una statua di venti centimetri. E' antica e il suo valore, per la Germania, è inestimabile... così tanto da mettere in pericolo la vita di alcuni suoi uomini. Non preoccupatevi, non si tratta di un'arma o di qualcosa che può essere usata di noi.
Fa una piccola pausa, poi continua: Ebbene... il vostro compito è quello di ospitarli a Ivrea, di scortarli a Santa Barbara e di aiutarli a recuperare l'oggetto. Dovete fare di tutto per proteggerli! Questo è un ordine del Santo padre!
Gli altri cittadini di Ivrea che sono con voi sono perplessi. E' ovvio che non gradiscono nulla di questa storia.
Sonia (interrompendo il cardinale) chiede: sua eminenza, mi scusi, ma perchè ospitare i tedeschi a Ivrea? Voglio dire... non mi tiro di certo indietro di fronte a un comando del papa ...ma non capisco perchè Ivrea e non una città grande e forte come Torino.
Anche se c'è un accordo tra noi e i tedeschi... quest'ultimi restano comunque dei nostri nemici. Non vogliamo che i nazisti entrino nel capoluogo. Non vogliamo mostrargli le nostre forze, il nostro aeroporto e tutti i punti sensibili della città più potente del Santo impero... dopo Roma, ovviamente.
Ivrea è comunque vicina a Torino e si trova a due passi da Santa Barbara, inoltre sappiamo che un paio di voi hanno già visitato le rovine del paesino distrutto.

Interviene padre Guglielmo: io so che magister Sprenger ha visitato Santa Barbara... possiamo chiedere il suo aiuto per questa missione?
Il cardinale scuote la testa: l'illustrissimo magister è impegnato con altre faccende e... mi avete appena fatto ricordare una cosa... si volta verso Michele ...più tardi, io e lei dobbiamo parlare in privato.
Sonia si rende conto in questo momento che il cardinale non ha ancora risposto ad una domanda di Felice: sua eminenza, chi sono i tedeschi che verranno a Ivrea?
Non temete, i tedeschi ci hanno dato una lista dei soldati che ospiterete tra due giorni. Roma ha anche richiesto preventivamente un elenco di tutti gli oggetti che porteranno con loro.
Il cardinale apre un cassetto della scrivania, afferra una cartella e la passa a voi. Lì ci sono i nomi dei tedeschi e tutto ciò che hanno dichiarato di portare nel Santo Impero.
Bagnoli continua: ovviamente, i teutonici hanno altre regole da rispettare: non possono portare armi all'interno di Ivrea, quindi vi dovranno consegnare il loro arsenale una volta varcate le vostre mura. Non potranno visitare altre città e non potranno lasciare Ivrea senza il vostro permesso e senza una scorta scelta da voi. Non potranno inoltre entrare nelle chiese sfoggiando i loro simboli.
Se uno solo dei tedeschi non rispetta queste regole... o ha con se qualcosa che non ha dichiarato precedentemente ...allora avete l'ordine di ucciderli tutti.

Chi li comanda? Chiede sempre Sonia.
Il cardinale deve leggerlo sulla cartella (per evitare di sbagliare la pronuncia): il suo nome è Sebastian Heidermann. Genealmajor Heidermann. Laureato in legge all'università di Leipzing. Entrò nella Heer negli anni trenta e ha subito fatto carriera per le sue doti tattiche, furbizia e anche per la sua abilità di accattivarsi le simpatie dei suoi superiori. Ha trascorso diversi anni in Italia e parla correttamente la nostra lingua.
Sonia legge ancora una volta la lista di nomi nella cartella: undici... sono undici tedeschi, compreso il generalmajor, ma qui leggo una donna che porta il cognome di Heidermann.
Oh si, il generalmajor non si separa mai da sua figlia, Aurelia Heidermann. Non è un soldato ma, ovviamente, anche lei dovrà rispettare le regole e i limiti dettati dal vaticano.
Sua eminenza, Roma ha parlato e noi eseguiremo gli ordini... su questo non ci sono dubbi! Ma Ivrea volge in uno stato pietoso: l'assedio dei morti ha creato molte vittime, molti feriti... senza parlare dei danni alle strutture, alle mura e al campo agricolo.
Torino non può inviarci qualche sostegno? Lo so che avete già mandato diversi uomini a sorvegliare le brecce nelle mura... ma con l'arrivo dei tedeschi avremmo bisogno di un ulteriore supporto.

Bel tentativo! Gli ordini di Roma non si discutono, come giustamente avete precisato, perciò... se il Santo padre vi ha incaricato di questa missione, significa che avete già la forza e le risorse necessarie per portarla a termine.
Non metto in dubbio la saggezza del papa... non si può mettere in dubbio ciò che non esiste.
Ben detto, portavoce.
Ehm... veramente non sono più portavoce, sua eminenza.
Lo so, sono consapevole di ogni cosa che accade a Ivrea. Avete rinunciato a tale titolo ma... fino a quando padre Bartolo non nominerà un nuovo protavoce, voi siete ancora il capo degli excubitores.
Il padre semplice, sentendosi "tirato in ballo", interviene: è solo questione di tempo, sua eminenza. A breve nominerò un nuovo portavoce.
Il cardinale alza una mano e sorride: suvvia, padre, non era una critica nei vostri confronti... non mi sognerei mai di farlo... si rivolge ora a tutti voi ...è tutto chiaro quello che dovete fare? Ci sono domande?
Sonia alza leggermente la mano (imbarazzandosi subito per quel gesto): dove vivranno i tedeschi a Ivrea?
Abbiamo assegnato a loro alcune case disabitate... Heidermann e sua figlia però saranno ospiti nella villa Manfredi. Dobbiamo dimostrare alla Germania che sappiamo accogliere nel migliore dei modi anche il più velenoso dei rivali, ecco perchè la dimora di Manfredi è adatta a tale scopo.
Altre domande?

 

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