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[TdG] WFRP Slave to Darkness (Chapter I) - A Judgement in Stone


AndreaP

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7 Nachgeheim 2518 i.c. notte [pioggia e vento]

Kull si lanciò sul primo avversario visibile ma il colpo andò a vuoto come la risposta di questo

Frattanto il traditore aveva attaccato l'uomo alla sua sinistra ma il colpo era andato a colpire in pieno l'arma dell'avversario rimbalzando indietro e facendogli emettere un urlo di dolore. Anche il colpo di risposta andò però a vuoto. 
Mozgov riuscì però a raggiungerli e con un colpo netto all'addome tranciò in due l'uomo, lasciando il beastman a fianco del traditore.

Akhorakil intanto provò a cercare un bersaglio per il suo arco, ma non vi era nessuna possibilità di colpire nessuno

Bathorax intanto rimaneva fermo in mezzo al corridoio

@all

 

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Mozgoz

arrivò lanciato come una furia giusto in tempo per scorgere uno dei sacchi di pelle attaccare un suo simile. Abbassò la testa della sua ascia sull avversario ingaggiato dal traditore tranciandolo a metà, un alteo teschio avrebbe innalzato la sua pila in onore di Khorne.

Lesto si preparò ad abbattere il prossimo avversario, traditore o no non avrebbe avuto nessuna pietà per quell essere inferiore

- narratore 

Spoiler

Swift attack sul traditore ws 71% ag 50% ascia e scudo

 

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7 Nachgeheim 2518 i.c. notte [pioggia e vento]

Senza perdere tempo Mozgov ruotò l'arma verso la gamba del traditore che aveva affianco tranciandola all'altezza del ginocchio: l'uomo senza fiatare cadde a terra morente privo di sensi.

@Bathorax

Spoiler

 

Il dolore fu fortissimo e lo sciamano tornò nel suo corpo ansimando.

 

@Karl

Spoiler

Prendi un Ip

 

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Kull

Il bestigor stava dando spettacolo mentre Kull sembrava un bimbo alla prima battaglia. Urlò di rabbia e mulinò la spada più volte nel tentativo di fare almeno in parte il proprio dovere prima che il muflone potesse togliergli anche quella gioia.

AdG

Spoiler

swift attack 56% x2 1d10+5 parata 56%

 

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Bathorax

L'ultima cosa che vedo con gli occhi dell'umano,è la pesante ascia del bestigor che cala,come una tremenda sentenza,su di me.

Un dolore acuto,intenso e lampante, azzitisce il caotico rumore della lotta, delle grida di paura e delle urla di gioia.

L'ambiente intorno comincia a ruotare,mentre il corpo cade a terra; il viso distorto del grosso gor,sembra assumere fattezze ancor più orrende,quasi come una maschera totemica dal sorriso sardonico. Tutto intorno a me pulsa, assume connotati grotteschi ,dalle tinte scure

E'....è quindi così che si muore?....è questo che si prova?....paura e senso di bagnato tra le gambe? Preghiere fugaci,interrotte nel momento topico?....Tzeencht,proteggimi da questa follia....

Riapro gli occhi di scatto,quasi incredulo di ritrovarmi nel mio corpo. Barcollò per alcuni istanti,spostandoli all'imbocco del corridoio,le spalle appoggiate alla parete,lontano dalla lotta. Stringo forte il.bastone del.bercio,appoggiandolo al mio cranio cornuto

Sommo Tzeencht.....Bathorax è consapevole di aver superato il limite....grazie di avermi dato la forza di portare a termine i tuoi voleri....

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Mozgov

L ascia del Gor mieteva vittime senza sosta cosi come senza sosta erano le lodi al dio del sangue bagnate dal sangue e le lacrime dei caduti sotto la furia del suo campione.

L ultimo ostacolo era ingaggiato dal barbaro delle steppe, il kurgan mulinava la grossa lama urlando e grugnendo di rabbbia ma il sacco di pelle resisteva nel vano tentativo di salvare la sua inutile vita.

Resistette all istinto di taglare la testa all umano attaccandolo alle spalle, vedere il kurgan cadere sotto i colpi di quell essere inferiore gli avrebbe procurato molta piu' gioia.

Si passo' la ruvida lingua sulle labbra assaporando il sangue appena versato mentre dileggiava Kull di Kurgan

"Cosa ce' barbaro? ti si sono ammosciate le palle? Una pecora zoppa a questo punto avrebbe gia' staccato le gambe a quel sacco di pelle!"

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7 Nachgeheim 2518 i.c. notte [pioggia e vento]

Con due colpi secchi il  Kurgan non perse tempo e pose fine alla vita del suo avversario che inutilmente aveva provato a rispondere al primo

Akhorakil intanto aveva osservato il passaggio che andava oltre: si apriva in una caverna illuminata da falò e sovrastata dalla grande statua di un umano corpulento. 
L'ambiente era pieno di donne vecchi e bambini - almeno una trentina in tutto -  che urlavano alla vista dell'arciere.

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Kull

 

Finalmente cadde. Non sembrava molto soddisfatto ma ancora c'era molto da fare. Si guardò attorno qualche istante, controllò l'equipaggiamento e le armi dei guardiani "Queste le prendiamo." quindi a grandi passi, terrorizzando le future vittime col suo rosso volto, si avvicinò alla massa informe di corpi urlanti. Erano solo sacchi di carne ora per lui. Punto gli anziani più vicini e iniziò a infilzarli, sgozzarli, trucidarli. Probabilmente avrebbe lasciato per ultime le donne, tenendo la più bella per se, costretta a fare ciò che lui desiderava dopo aver strappato una promessa di pietà per un suo figlio o fratellino. Promessa che non era certo intenzionato a mantenere, non più.

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Wilhelm

Wilhelm lasciò che i furenti Khorniani macellassero quei poveretti come maiali nella stagione invernale, ma non trovò alcun piacere nelle sue o nelle loro azioni.

La furia rossa dei seguaci del dio mastino era prevedibile e, ai suoi occhi, vuota e stancante. 

Un terrore passeggero nelle vittime imminenti non valeva come una paura strisciante che sarebbe potuta correre per quelle lande in futuro: un'oncia di leggenda, una maschera di pulsante, osceno mistero, una diceria cangiante di dubbio e panico. Wilhelm non voleva sangue fine a se' stesso, neppure se fosse stato quello del suo più pericoloso, potenziale avversario. 

Lui voleva onore e gloria. Voleva la ricompensa vera.

Si fermò.

"Lasciatene in vita qualcuno. Anche dei vecchi. Che raccontino ciò che sanno", disse.

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Mozgov

Caduto anche l ultimo combattente l orgia di sangue ebbe inizio. Come predatori affamati il Gor ed i due barbari delle steppe accerchiarono i superstiti ed iniziarono la mattanza. Vecchi donne e bambini cadevano numerosi sotto i colpi dell acciaio affilato dei servitori de chaos, uno scontro ben lungi dall essere equo ma se non altro quella notte Mozgov avrebbe celebrato la sua vittoria banchettando con carne fresca.

Quella notte Il dio della montagna, ovunque egli fosse, avrebbe udito solo il pianto ed i lamenti dei suoi deboli adoratori.

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7 Nachgeheim 2518 i.c. notte [pioggia e vento]

Fu una notte di sangue, urla e piacere per i figli di Khorne. Alla fine non era rimasto nulla di integro nel sacro tempio del Dio della Montagna

Solo un vecchio, che giaceva in ginocchio piangente in silenzio davanti alla statua del suo Dio, era sopravvissuto come chiesto da Wilhelm. L'uomo guardava a terra, conscio che la sua fine si avvicinava, ultimo del suo villaggio.

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Kull

"Perché?" si chiese e chiese all'imperiale "Che senso ha? Non arriverà neppure all'insediamento più vicino."

Il Kurgan si avvicinò al vecchio prendendolo per il bavero e sollevandolo "Ci sono stati rubati due cavalli. La pista portava fino a questo villaggio. Dove sono ora?" l'anziano ora poteva anche credere che tutta quella distruzione, la strage, era accaduta per colpa dei ladri di cavallo. In parte era vero considerato che solo per quel motivo avevano visto l'insediamento. A lui ora interessava solo ritrovare il proprio destriero.

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Mozgoz

Il mutato ed il barbaro si abbaiavano contro come cani attorno ad un osso. Il Gor dal canto suo decise di riposare e pasteggiare a base di tenera carne umana. 

Il sange e la carne fresca gli diedero subito un senso di ristoro ed appagamento, piu' tardi avrebbe raccolto tutti i crani dei caduti ed avrebbe innalzato la sua pila come offerta al possente Khorne.

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7 Nachgeheim 2518 i.c. notte [pioggia e vento]

L'uomo guardò con orrore e odio il Kurgan "Non sono qui" disse duro "Ho visto dei cavalieri che portavano dei cavalli ieri, ma sono andati  oltre il passo." 
Poi quasi sorridendo "Hai faticato e fatto una strage inutilmente. Che gli Dei ti maledicano."

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