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Occhi nell'oscurità-TdG


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Vi siete conosciuti circa due mesi fa, due mesi che avete passato insieme girando per i 3 regni sulla terraferma. Dopo aver completato il vostro ultimo incarico nel regno di Vallumen, avete scelto come vostra meta il regno di Ammar. Quindi vi siete imbarcati su una modesta nave mercantile diretta a Dinirim, una città situata nella zona meridionale del regno. Il viaggio non è stato dei più comodi, ma di certo non vi aspettavate di essere trattati come nobili.

Dalla nave, che in questo momento sta attraccando tra le urla dei marinai, avete visto la città. Le dimensioni del porto sono dignitose, cinque banchine nelle quali possono entrare anche sei navi. La città è attraversata da un ampio fiume che sfocia ad estuario nel porto ed è delimitato da entrambe le parti da una strada. All'incirca ogni centinaio di metri c'è un ponte che collega le due strade. Tra le case che danno sul mare, tutte costruite in legno e pietra, non sembrano esserci edifici che spiccano eccetto per uno che ha un'insegna, ma non riuscite a leggerla a causa della distanza. C'è un allegro via vai di persone tutte intente a sbrigare i loro impegni giornalieri, soprattutto lungo le due vie adiacenti al fiume. A prima vista Dinirim sembra un posto sereno e tranquillo.

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Talja Gwethennin

Avanzo verso il parapetto del mercantile, seguendo le operazioni di attracco ed ormeggio appoggiata con entrambe le mani al bastone da viaggio. 
Il cappuccio della ampia tunica color senape smort,  troppo grande per la minuta corporatura, ombreggia il pallido volto, riparandolo dal sole.  Mi volto a cercare con lo sguardo i miei compagni d'avventura, come a vedere se ci siano tutti "Finalmente terraferma" sussurro a voce bassa, come al solito, diretto a tutti e nessuno in particolare. Mi carico la borsa magicamente leggera sulle spalle, stringendo il bastone con una mano sola, pronta a scendere. 

@tutti, descrizione. 
 

 

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Jonathan "Grave" Balis

(Cuthberth, dio incorruttibile, dammi la forza per affrontare questa nuova giornata...)
Me ne stavo seduto su un sacco con l'amuleto tra le ginocchia pregando a voce bassa. Sento i marinai urlare comandi di attracco e risollevo il capo riponendo subito la reliquia sotto la corazza. Contro il parapetto della nave stanno appoggiate le mie cose tra un barile e delle funi, incluse la mia mazza, la balestra e lo scudo. Ora mi sollevo lento e a passi pesanti e mi avvicino a Talja.
Guardo la cittadina sollevato dalla sua semplice ma radiosa bellezza Così questa è Dinirim... E' bella come il mare che la circonda.

Descrizione

Spoiler

Jonathan è un robusto ragazzo vicino alla trentina con la barba rasata male, capelli corti e neri e tante cicatrici sul corpo.
Tende a essere socievole e parsimonioso, ma nasconde tanto dolore e tanta rabbia dentro di se.
Quando combatte è spietato e a volte crudele, ma è anche gentile e leale verso gli innocenti.
Indossa semplici ma spessi pantaloni di cuoio, una maglia rossa a maniche lunghe sotto la cotta e un elmo fregiato di puro metallo. Dietro la schiena porta sempre la fedele balestra e lo scudo, mentre alla cintura tiene allacciate mazza e astuccio con dardi. Completa il tutto una pseudo veste clericale di lino bordata di rosso che finisce dietro in un lungo mantello stropicciato e strappato in diversi punti.

Jonathan Grave (Avatar).jpg

 

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Rhun "Runa" Mha'Th

@Tutti, descrizione:

Spoiler

400px-Goliath.jpg

Alto 2,40m, Uno tra i più alti e più grossi goliath della sua tribù, la sua particolarità - da cui deriva anche il suo soprannome tribale "Runa" - è quella macchia della pelle che ha in fronte e che assomiglia ad una runa nanica.

Vestito con pellicce e pelli di mammut - o di altre pelli di animali quando fa più caldo - che gli coprono anche il leggero giaco di maglia di pregevole fattura, è piuttosto "coperto" per essere un goliath, caratteristica che contribuisce a renderlo piuttosto "particolare" per la sua specie.
Un grosso zaino a tracolla e una borsa da gamba che tiene sulla coscia destra completano il suo equipaggiamento d'avventura;

Ma quello che spicca e che si nota subito di lui è la sua grossa giusarma, arma davvero robusta dalla lama scintillante che mentre non combatte usa come bastone o a volte porta legata alla schiena.
Sulla coscia destra inoltre trasporta al fianco della borsa da gamba un grosso pugnale da caccia; una grossa morning star appesa al fianco sinistro e una balestra - tutte queste armi di taglia troppo grande per essere usate da un umano con facilità - che porta di fianco al suo grosso zaino a tracolla, unita alla capiente faretra appesa invece al fianco destro, completano l'armamentario del giovane Rhun che sebbene non sia un grande tiratore, cerca di essere sempre pronto a ogni evenienza.

 

Viaggiandoci assieme avete scoperto che nonostante la stazza Rhun è di indole buona, generoso con chi gli si dimostra amico, mentre diventa irascibile contro l'eventuale nemico... Preferisce essere chiamato col suo soprannome o piuttosto con l'intero nome completo (soprannome compreso) e inoltre sebbene sia quasi sempre di ottimo umore e di compagnia, a volte tende ad isolarsi un pò dal gruppo, diventando anche lui taciturno.
Altra cosa che avete imparato a "sopportare" del guerriero è che tende a dare un soprannome quasi a tutti, voi compresi; soprannomi che tendono a sottolineare un vostro aspetto caratteriale o una vostra peculiarità, ma mai per offendere... non nel vostro caso almeno!

PS: di tanto in tanto Rhun utilizza termini che rimandano alle sue origini tribali goliath.

 

Come la minuta compagna di viaggio, anche io attendo l'attracco del mercantile appoggiato all'asta della grossa giusarma, intento ad osservare le varie manovre dei marinai, fin che la mia attenzione non viene distolta da un gruppo di gabbiani che svolazzano sopra una bancherella del pesce a riva. Per ripararmi dal sole alto, mi faccio ombra con il braccio sinistro, mentre Talja parla.  «Dha "Silenziosa", finalmente. Ero stanco di stare chiuso in questa nave, devo sgranchirmi le ossa. E per cominciare ora ci vorrebbe una bella mangiata!» La voce è roca e profonda come sempre quando parlo, e intanto compare un mezzo sorriso benevolo sulle mie labbra mentre continuo ad osservare questa volta il resto della cittadina, notando il gran viavai di gente per le strade e i ponti, soffermando infine lo sguardo sull'unica insegna visibile che spicca tra le case. «Forse quella è una locanda... potrebbe fare al caso nostro! Cosa ne pensate?» dico rivolgendomi anche agli altri compagni la vicino.

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Haru

Mi avvicino ai miei compagni, appoggiandomi al bastone. Black mi segue a breve distanza ed i marinai, che non si sono ancora del tutto abituati alla sua presenza, gli fanno largo. "Anche noi non vediamo l'ora di rimettere i piedi sulla terraferma, chissà che odore ha la natura da queste parti. E di certo una bella mangiata non ci farà male, vero Black?" L'orso sembra d'accordo e grugnisce alle mie parole, prima di sdraiarsi alle mie spalle.

@Tutti, descrizione:

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Haru è un umano alto e snello, con barba e capelli lunghi e disordinati. I profondi occhi anch'essi castani brillano in mezzo alla faccia sempre un po' sporca e trasandata. Il suo abbigliamento è composto da logori ma comodi abiti da viaggio, rattoppati in più punti con fibra vegetale, tali da farlo quasi sembrare vestito di foglie, se lo guardi con poca attenzione. Alla sua cintura, insieme a varie tasche e ciarpame, pendono un falcetto ed un pugnale, mentre il suo lungo e nodoso bastone, a cui è sempre appoggiato, è di pregevole fattura. Nonostante tutto, nell'insieme Haru emana un'aura di grande saggezza.

Black è un grande orso bruno, dalla pelliccia molto scura. Mansueto nella maggior parte dei casi, terrificante quando si scatena.

 

Viaggiando insieme a loro avete scoperto che Haru è un uomo molto mite e pacifico, spesso con la testa fra le nuvole e che solo ingiustizie o "offese" alla natura lo fanno adirare. Il legame con Black è molto forte, e tra le poche cose che sapete sul suo passato una è che la loro amicizia dura da quando erano uno bambino e l'altro cucciolo.

 

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Jonathan "Grave" Balis

Ascolto i miei compagni degnandoli di un breve sguardo di complicità.
Abbiamo affrontato un lungo viaggio e dobbiamo riposare. Ma sono sicuro che Dinirim ha delle opportunità per noi di mostrare il nostro valore Guardo sempre un po preoccupato l'orso Black. Mi rivolgo al suo padrone Haru, come si sente Black oggi? Gli chiedo con tono a metà tra il socievole e il divertito.

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Haru

"Mi sembra in forma come al solito, è soltanto un po' annoiato." dico divertito, mentre gli do una grattata dietro un orecchio. "Chissà invece di che tipo di servigi avrà bisogno la gente del luogo, mi pare un posto tranquillo, voi che ne pensate?"

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Ruhn "Runa" Mha'Th

«Se c'è una cosa che ho imparato da voi umani durante i miei viaggi, "Custode della Natura", è che se vogliamo avere informazioni su quel che accade nelle vostre città, le troveremo quasi sempre in una locanda.»
dico a Haru mentre lo osservo grattare dietro l'orecchio il suo orso: «Posso accarezzare anchio "Grande Artiglio" o si offende?» domando infine sempre mantenendo quel sorriso bonario, mentre attendo la sua risposta, guardando l'orso beatamente sdraiato.

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Jonathan "Grave" Balis

Accenno una risata, poi mi volto e faccio per ritornare ai miei effetti.
Passo dietro Taljia e la mia espressione diventa per un attimo seria e cupa (Non abbassiamo la guardia... Il male si nasconde ovunque) Le sussurro da dietro prima di andare a rimettermi lo zaino.

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Talja Gwethennin

"Non lo faremo, nobiile sacerdote" sussurro, come di consueto dopotutto, in risposta a Grave.  La mano piccola, gracile e diafana artiglia il bastone da viaggio, l'unica altra pelle scoperta a parte il volto solto il cappuccio. "Qualcuno dovrebbe chiamare gli altri due, a meno che non preferiscano rimanere sulla nave" aggiungo,  voltandomi verso Runa e Haru, parlando con voce appena udibile sopra i rumori del porto. 

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Jonathan "Grave" Balis

Mentre cammino in direzione opposta a quella di Taljia dandole le spalle serro la mascella (Forse sono molto meno nobile di quello che credi...).
Vado a mettermi lo zaino in spalla e ad allacciare balestra e scudo sopra di esso. Aggancio la faretra alla cintura e ci infilo dentro la mazza dentellata.

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Haru

"Certo che puoi Runa, ormai anche lui ha imparato a conoscervi, e mi sembra che gli stiate simpatici." rispondo bonario al mio compagno. "Taljia, vedrai che gli altri stanno finendo di prepararsi, arriveranno sicuramente a momenti, non preoccuparti."

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Fer Graknan

mi avvicino ai miei compagni, osservando la città dalla nave. Scusate il ritardo, stavo recuperando le mie cose. Dico ai miei compagni. Stavate già confabulando su cosa ci aspetta?
 

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https://65.media.tumblr.com/63a45976c3e280c6295192703574e7a2/tumblr_o4guboCN7b1t5z3yho1_1280.jpg

Fer è un ragazzo alto circa un metro e settanta, dal corpo agile e snello. Più volte lo avete visto compiere scatti fenomenali e muoversi quasi non toccasse il terreno. Con se porta un arco composito e combatte preferendo rimanere a distanza. è inoltre molto abiel a seguire le tracce dei nemcii

 

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Scusate il ritardo dice Avalor uscendo dall'interno della nave. Tutti quanti scendete dalla nave e vedete che quattro uomini in divisa nera e con  una spada legata alla cintola stanno parlando con il capitano della nave. Due vanno a controllare le merci che vengono scaricate dall'equipaggio della nave, gli altri vi vengono incontro. Voi siete i passeggeri del mercantile, giusto? Nomi e motivo del vostro arrivo, grazie. dice uno dei due sbadigliando, pronto a scrivere su quello che sembra un registro di qualche tipo. L'altro guarda sospettoso Ruhn e Black.

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Jonathan "Grave" Balis

Sono uno dei primi a scendere. Mi fermo davanti all'uomo squadrandolo appena e rispondo atonale Jonathan Balis... Mercenario e sacerdote del dio punitore St. Cuthberth. Mi assicuro... che criminali e banditi vengano assicurati alla... giustizia divina Sorrido a metà tra il falso cordiale e il malizioso.

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Talja Gwethennin

"Talja Gwethennin" sussurro quasi inaudibile alla svogliata guardia. "La conoscenza è ovunque, anche a  Dinirim"  Annoiata, non guardo il funzionario in volto, guardandomi intorno avvolta nella tunica troppo grande. Il musetto di un ratto fa capolino da una piega del vestito, annusando curioso l'aria fresca del molo. 

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Ruhn "Runa" Mha'Th

 

Quando è il mio turno mi avvicino alla guardia con il taccuino; sposto la giusarma dalla mano destra alla sinistra e con quella appena liberata mi batto il pugno sul petto ad altezza del cuore: «Ruhn "Runa" Mha'Th, guerriero che vuole visitare e conoscere il mondo.» dico con la mia vociona roca e bassa, guardando dall'alto al basso la guardia portuale. Quindi mi sposto di lato per lasciare anche ai rimanenti compagni l'occasione di presentarsi, mentre riprendo con la mano destra la grossa giusarma, usandola per ora come "bastone da passeggio".

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Haru

Mi avvicino alla guardia e mi presento "Io sono Haru, amico della natura, e viaggio per il mondo per fare del bene."

Indicando l'orso concludo "Lui invece è il mio fedele amico Black. Non si preoccupi, è innocuo ed abituato a stare in mezzo alla gente, i miei amici ed i marinai possono confermare."

Il tono che uso è cordiale ed amichevole.

Quando ho finito di presentarmi mi guardo intorno.

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Osservare +7 Conoscenze Natura (se potesse servire) +9 per dare uno sguardo più attento all'ambiente circostante.

 

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Avalor

Scendendo dalla nave mi scuso distrattamente, in modo assente, come perso tra mille pensieri. Non è la prima volta che mi succede: a volte il mondo pare scorrermi accanto senza che me ne renda conto, impegnato a sbrigliare la matassa di chissà quale discorso mentale. Neanche mi accorgo dei due uomini che si sono avvicinati

oh, salve! 

dico loro con un aria interrogativa

Desiderate...? 

 

Descrizione 

Spoiler

Avalor è un uomo sui ventott'anni, alto e con un fisico plasmato dal combattimento. Ha due curiosi occhi viola e i capelli profondamente neri. Questi, se sciolti, gli arriverebbero ben oltre le spalle, ma ha l'abitudine di tenerli legati a formare una coda o una crocchia. Indossa una corazza laccata di viola, decorata con complessi arabeschi dorati, sul cui pettorale svetta, incastonato, un diamante. Lo spadone che porta con sé, di pregevole fattura, possiede l'elsa a forma di drago che, tra le fauci, tiene stretto un grosso rubino

Master

Spoiler

Conoscenze locali +7 per avere informazioni sulla città e sulla regione

 

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