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Quattro gabbiani in cerca di Atlantide


Watershaman

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"Bene, ecco qua il colpevole,  si chiama nastro isolante. Evidentemente non avete controllato subito, non é stata una gran pensata. Credo che chi lo abbia messo qua voleva essere sicuro di sapere quando qualcuno di noi sarebbe uscito, senza bisogno di stare a guardia della porta tutto il tempo... ma chi? Io un'idea l'avrei. " 

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"Nastro... isolante? Mmmh, ah si! Mi ricordo di aver letto qualcosa in proposito nei Grandi Archivi della mia città! Il CHI è immaginabile ma maggiormente mi incuriosisce il perché. Siamo un buon numero, difficile da non notare ma soprattutto non abbiamo mai detto ne dato l'impressione di muoverci di soppiatto o di voler partire molto presto e furtivamente dalla locanda tanto da non lasciare traccie e dando così motivo al protagonista del fatto di mettere in atto lo stratagemma. Essendo il piano di rimanere qui per il momento, questo trucchetto non ha molto senso viceversa lo avrebbe avuto con qualcuno che sembra dover partire molto presto in una località ignota ad un orario imprecisato, giusto per non fare nomi..." 

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Non avevo mai sentito prima del nastro isolante, e stento molto a seguire la conversazione fra i due, soprattutto l'elucubrata prosa del giapponese. Magari era per essere sicura di quando se ne doveva andare per non beccarci. Ma che facciamo ora? Andiamo al negozio di pozioni intanto che Dominick non si alza?

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"Quella ragazza nasconde più di una sola cosa,non sono sicura che sia come dite voi, ma dubito che per ora avremo altre sue notizie. Se non perdiamo troppo tempo vi accompagnerò al negozio di pozioni,così che voi possiate accompagnarmi al teatro. Dobbiamo farlo prima che tutta Venezia si svegli,essere già alla taverna quando gli umani apriranno gli occhi. Però se volete perdonarmi dovrei lasciare una cosa in stanza." 

Detto ciò entro in stanza e poso Susy sul letto. "Resta qua tu,e sii i miei occhi mentre sarò via."  Dopo una breve occhiata alla stanza esco, chiudo a chiave e mi avvio verso le scale. 

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Dominick

Ti svegli nel tuo letto. Noti con una certa gioia di essere vivo e riposato. Il tuo compagno di stanza non è presente... Guardi l'orologio sul comodino e vedi che sono le sei meno dieci. Rimani un attimo perplesso. Avresti dovuto dormire almeno due ore. Eppure ti senti perfettamente riposato. Come è possibile? Nel guardare l'orologio noti un biglietto di carta così allunghi il braccio per prenderlo. Ed è in quel momento che ti rendi conto che il tuo braccio pesa un po' più di quanto dovrebbe. Quella mattina è piena di sorprese... Trovi sul tuo polso uno strano bracciale verde con delle foglioline ricamate tutto intorno. Non hai un idea precisa di cosa faccia però sei abbastanza sicuro che sia un oggetto magico. Ti sembra ci sia la parola 'elfico' nel nome... Decidi prima di leggere il foglio di carta. La scrittura è piuttosto intrecciata ma comunque leggibile: "Scomoda la posizione di un umano tra elfi... Consideralo un dono. Simbolo di una solidarietà... tra umani. F.E." 

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Non nascondo la mia sorpresa nel leggere quel biglietto, e subito balzo giù dal letto. Chi è stato a mettermi indosso questo bracciale, chi è questo F.E.? Che abbia a che fare con il siparietto cui ho assistito ieri sera fuori dalla mia stanza? Provo a togliere e rimettere il bracciale, giusto per capire se non sia magicamente ancorato al mio polso. Riflettendoci un po', dato che mi sento tutto sommato bene dopo appena quattro ore di sonno, forse questo ornamento ha avuto effetti benefici su di me: ciò non di meno, non intendo farmi utilizzare come un pupazzo, questo F.E. è entrato in stanza e mi ha tranquillamente messo addosso questo affare, e a giudicare dalle sue parole è qualcuno che ci ha spiato. Una cosa mi sembra certa, pare essere... umano; un'altra faccenda su cui indagare.

Indosso la cotta e il mantello da ufficiale con lo stemma della Trinacria, e mi avvio con le mie cose fuori dalla stanza. Chiamo mentalmente Jorah, e scopro che è rimasto ad aspettarmi fuori tutta la notte, appollaiato sotto qualche tetto nei paraggi; come al solito, quel pennuto ha sempre fame. Mi dirigo verso il piano terra con l'intenzione di ritrovare i miei compagni. Nel caso non li trovassi, e sperando che nessun membro dello staff mi fermi (l'ultima cosa che voglio è restare a parlare con questi tizi), mi dirigo verso l'uscita della locanda.

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Dominick

Il bracciale si sfila e rimette semplicemente. Non senti alcun impedimento o sensazione che non ti aspetteresti. Supponi si attivi solo in determinati momenti. Jorah sembra piuttosto seccato per essere stato lasciato al suo destino nella nottata, pretende qualche cosa con sui sfamarsi per colazione. Nell'aprire la porta ti rendi conto che non è stata chiusa a chiave. Ti chiedi se il tuo compagno di stanza sia effettivamente un distratto che non pensa alle proprie azioni o se possa essere un genio che stia cercando di farti uccidere. Esci e, mentre sei ancora con la mano sul pomello, noti i tuoi tre 'amici' elfi che si stanno dirigendo verso le scale.

Tutti

La locanda si sta iniziando a svegliare... Gli elfi andati a letto tardi e le altre creature andate a letto presto iniziano a dare segni di vita. Nelle stanze iniziano a esserci rumori e la porta della stanza 16 non è l'unica ad aprirsi.

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Mentalmente comunico alla mia amica ,attraverso delle immagini, di nascondersi nel caso qualcuno entri affinchè non si faccia scoprire. Inoltre mi rendo conto che la gente si inizia ad alzare,quindi potrebbe essere già troppo tardi per andare al teatro senza esere notati.. ma forse é meglio fare un tentativo lo stesso. Con la coda dell'occhio vedo la porta della stanza 16 aprirsi.. com'è possibile? L'umano dovrebbe dormire ancora due ore... 

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Sentendo i rumori intorno penso che sia effettivamente il caso di passare prima da teatro per assecondare la volontà di Astria e andare a vedere le rovine prima che ci sia troppa confusione in giro. Mentre sto per comunicare ai miei compagni la destinazione prioritaria, vedo Astria distrarsi e noto anche io la presenza di Dominick nel corridoio allora dico rivolto all'umano "Buongiorno! Qual buon vento ti porta da noi a quest ora? Non ti aspettavamo prima di un paio di ore... In ogni caso, vogliamo andare subito al teatro prima che il movimento in città e nella locanda sia eccessivo. Vieni con noi? Dopo si va al negozio di pozioni che mi hanno indicato." 

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Evidentemente sono arrivato proprio al momento giusto. Quel Crisso mi sentirà...

Va bene, qualche pozione potrà rivelarsi utile. 

Non voglio parlare di queste bracciale ai miei compagni per ora, sarà il caso di farlo più tardi. Al piano terra chiedo gentilmente all'oste se possa darmi un pezzo di pane per Jorah, ma se posso non scambio altre parole con lui.

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Mentre vi fermate un attimo a parlare, venite sorpassati da tre persone appena usciti dalle loro stanze. I primi due sono una coppia di elfi usciti dalla vicina stanza 57. Sembra stiano per rimettersi all'avventura. Entrambi sono equipaggiati in maniera piuttosto leggera. Dalle tasche di lei riuscite a scorgere due pugnali. Siete portati a stare allerta ma sono molto tranquilli mentre conversano allegramente in europeo. Hanno entrambi occhi e capelli castani ma lei è un po' più scura. La terza figura, invece, è un'umana solitaria uscita dalla stanza 18. Non riuscite bene a vederla in viso perché indossa un cappuccio (ma non di quelli oscuranti che avete anche voi). Però vi sembra molto giovane. Indossa un'armatura imbottita e ha una falce assicurata alle spalle. Dal cappuccio escono due code rosse e ha degli occhi blu. Mentre la coppia di elfi vi sorpassa con disinteresse, vi sembra che quest'ultima figura vi guardi con un certo interesse. Non che sia proprio strano visto che siete rimasti a parlare sul corridoio. Una volta scesi trovate Goldsmith che in un attimo serve una pagnotta intera per Dominick.

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Mentre l'umana ci guarda con interesse incrocio il suo sguardo e le faccio l'occhiolino, ho un certo presentimento. Mentre ci muoviamo in gruppo, prima al piano terra e poi verso al teatro, metto al corrente di tutto quello che so su Frederica e sul teatro, giusto per essere sicuro di non tralasciare nulla. Mentre parlo mi viene in mente il dettaglio del rospo e ora che ho scoperto che Astria è una maga potrei chiedere a lei un parere e se sia stata utilizzata la magia, quindi le racconto in maniere dettagliata soprattutto il momento prima del crollo del teatro, di Gray e di quel strano rospo. Non tralascio neppure la bambola, ogni informazione su tutto potrebbe essere utile.

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Tutti

Mentre andate in giro per Venezia vi rendete conto che non c'è molta gente. Però sono le sei di mattina e vi rendete conto che sarebbe strano il contrario. Solo qualche persona solitaria o qualcuno che sta cominciando a sistemare il proprio luogo di lavoro. Continuano la loro vita però vi sembra abbiano un'aria piuttosto circospetta. Evidentemente non sono tutti ignari della faccenda del teatro in questa città. Ripercorrete la strada del giorno prima al contrario fino a raggiungere il luogo delle macerie. Vi viene un forte senso di tristezza a contemplare tanta distruzione davanti a voi... Riuscite a riconoscere i punti in cui vi trovavate al momento del crollo, difficilmente ve li potreste dimenticare. Notate che non c'è molto movimento là intorno: solo otto membri della polizia di Venezia a sorvegliare il luogo lungo il suo perimetro.

Astria

Nel guardarti intorno noti che la locanda sta iniziando a svegliarsi. Ci sono svariati clienti che chiacchierano tranquillamente e che fanno colazione. Ritrovi la coppia che avevi visto al primo piano ma non la ragazza.

Spoiler

Ascolti il racconto di Bruzzack con attenzione... La bambolina la hai anche tu e non riesci a ottenere altre informazioni al suo riguardo. Ti vengono due curiosità però. Chissà se una volta usata cambi qualcosa in essa... Questo Gray, da quanto hai capito, viene da un'accademia di combattimento mentre Shantotto parlava di una biblioteca. Sono due posti molto diversi, non può essere una coincidenza che abbiano entrambi un oggetto così strano. Per quanto riguarda la faccenda del rospo e della scomparsa di Gray, hai le idee molto più chiare del tuo interlocutore. L'incantesimo è senza dubbio una delle tante varianti di prestidigitazione. Una delle più comuni: una sfera luminosa appare davanti l'incantatore. Però quello che sai è che tale sfera è inutile. Solo sciocchi colori... Come è possibile che sia scomparso? Inoltre non ti torna la faccenda del rospo. Un rospo che entra spontaneamente a teatro? E, durante il crollo della struttura, va incontro a due persone al posto di fuggire? La cosa più probabile che pensi è che quello non sia un semplice rospo. Essendo Gray una qualche forma di mago, potrebbe trattarsi di un famiglio o di il risultato di una metamorfosi... Però come hanno fatto a scomparire? E perché in una situazione come quella qualcuno dovrebbe lanciare prestidigitazione? Ti viene un lampo: deve esserci necessariamente un filo che collega tutte queste cose. Però non sapresti dire cosa...

 

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Decido di dire quello che so a Bruzzack, avere qualche alleato non può essere un male, e queste non sono informazioni troppo pericolose da condividere.

"L'incantesimo dovrebbe essere prestidigitazione, ma sono solo luci colorate.. il rospo potrebbe essere stato il famiglio del mago, o frutto di una metamorfosi, un rospo normale non si sarebbe comportanto così , avrebbe tentato la fuga. Credo che queste cose siano collegate alla sparizione, ma non capisco bene come. Per quanto riguarda il resto..anche a me hanno dato una bambolina come la tua.. ma mi è stata data da una persona totalmente diversa. Posso vederla?  Invece l'oggetto che si mette all'occhio si chiama Scan."
 Così gli  comunico come funziona lo scan.

Spoiler

L'oggetto si chiama Scan e va indossato sull'occhio. Essendo il modello base dispone solo di una funzione base: permette di valutare il numero di PS di qualsiasi creatura vivente venga tenuta nel mirino per una manciata di secondi. Si scopre il numero di PS di una creatura attaccata come azione gratuita per il solo fatto di stare indossando questo strumento, mentre analizzare una creatura che non si sta attaccando è un'azione di movimento.

Quando arriviamo a teatro mi guardo attorno con attenzione, cercando di trovare un modo per avvicinarmi senza dare troppo dell'occhio. Neanche io in realtà so cosa sto cercando.

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La ringrazio, puntualizzo che avevo già avuto modo di capire le proprietà dello Scan e, nel mentre, le passo la curiosa bambolina. Una volta arrivati seguo Astria, anche io cercando di non dare nell'occhio, sembra che l'elfa sappia il fatto suo e la situazione non mi sambra troppo normale visto quello che è accaduto e scelgo di essere più prudente del solito. "Forse qualcosa la sanno davvero, amico" rispondo a Crisso ma parlo a tutti "ma non sappiamo chi siano i nostri amici e chi i nostri nemici, alcuni sono anche abili a camuffarsi come abbiamo già visto. Inoltre, probabilmente, la polizia sarà in cerca di sopravvissuti e di colpevoli immagino quindi potrebbero decidere di trattenerci contro la nostra volontà... La situazione mi sembra strana, come mai c'è così tanto silenzio dopo una catastrofe così grande? Manteniamo un basso profilo, almeno per cercare degli indizi. Se riusciremo a farlo indisturbati vorrei andare a fare due chiacchere con gli agenti, sempre celando la mia identità ovviamente fino a quando sarò sicuro che non sia necessario. Inoltre penso che sia probabile che ci notino quindi, se dovessero venire da noi, propongo di dire che siamo venuti a porgere rispetto per i morti. Che ne dite?" 

Muovendomi intanto cerco anche di individuare quell'anomalo carretto che ho trovato fuori dall'uscita la sera precedente, non vorrei aver tralasciato qualcosa in proposito.

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I due poliziotti rivolti nella vostra direzione non mancano di notarvi. Però non si spostano, mantengono la loro aria vigile. Il sistema di controllo deve essere piuttosto semplice. Controllano che nessuno si avvicini al perimetro del teatro. Staranno evidentemente aspettando l'arrivo di qualcun altro che esegua le indagini.

Bruzzack

In un punto che riconosci come presso a poco quello in cui si trovava il carretto, trovi solo alcuni vestiti a terra. Del carretto non rimane nessuna traccia. La pila di vestiti, ormai sporca, è principalmente di colore porpora e sembrano vestiti da donna ma sono ancora piegati e impilati quindi non ne sei sicuro.

Astria

Ti sembra estremamente complicato raggiunge il teatro senza farsi notare. Le guardie tengono d'occhio tutto ciò che c'è attorno a loro e sono disposte in modo da non lasciare punti ciechi. Oltretutto due vi hanno notati e stanno controllando non facciate nulla di sospetto.

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