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Rivisitare lo Stregone


1701E

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Buongiorno a tutti...scusate se vi tedio con l'ennesimo topic su come rendere lo stregone più interessante (cosa sulla quale - penso - abbiano fatto un pensierino più o meno tutti quelli che hanno giocato a D&D 3.x tentando di creare un caster arcano spontaneo).

A mio parere i difetti dello stregone sono:
1) limitata differenziazione e caratterizzazione
2) bella lista di abilità ma poco sfruttabile
3) Ritardo nell'accesso ad incantesimi e CdP a causa del diverso livello di accesso agli incantesimi
4) difficoltà nell'uso della Metamagia, dovuta ai linghi tempi di lancio degli incabtesimi metamagizzati spontanei
5) limitata versatilità a causa dei pochi incantesimi conosciuti.
Proverò ora a proporre delle soluzioni ai vari punti, chiedendo a voi quanto siano sensate e sbilancianti, tentando di trovare insieme un equilibrio che renda questa bellissima classe giocabile senza avere in bocca la sensazione di essere un incantatore arcano "di serie B"...

1) In questo ci viene incontro Pathfinder con la sua bellissima idea delle Stirpi. La stirpe identifica quale linea di sangue magica consenta allo Stregone di avere i suoi poteri. Si potrebbero identificare delle stirpi che conferiscano i seguenti bonus:
- Due Abilità di Classe extra, una legata tematicamente alla stirpe e l'altra relativa alle conoscenze sulla propria stirpe (ad esempio, la stirpe Celestiale potrebbe rendere di classe Conoscenze Piani e Guarire, o Conoscenze Religioni).
- Maggiori capacità - tradotte in un +1 al CL - agli incantesimi di una scuola di magia tematicamente vicina alla Stirpe (ad esempiola stirpe Fatata potrebbe essere associata a Ammaliamento)
- Nuovi incantesimi conosciuti. Ogni volta che acquisisce un nuovo livello di incantesimo, lo stregone acquisisce un incantesimo extra associato alla stirpe (ad esempio si potrebbero usare quelli del mago di dominio di Arcani Rivelati relativi alla scuola di magia associata alla stirpe).

2) Lo Stregone é descritto come un personaggio carismatico e manipolatore, insomma il face per eccellenza. A mio parere la sua lista di abilità dovrebbe raccogliere tutte quelle sociali (Diplomazia, Raggirare, Raccogliere Informazioni e Percepire Intenzioni). Inoltre, poiché lo Stregone non perde tutta la sua vita dentro biblioteche, dovrebbe aver avuto più occasioni per allenare le sue abilità sociali, ottenendo 4+Int punti abilità. Qualora si adotti l'opzione di cui al punto 1, tra le abilità di classe vanno considerate anche quelle derivanti dalla stirpe.
3) In realtà trovo anche sensato che lo stregone compensi il maggior numero di incantesimi con un ritardo nell'accesso agli stessi. In fondo, per avere gli stessi slot, un mago deve rinunciare a tre scuole di magia. Volendo però ridurre questo dislivello (aumentando peraltro la possibilità di sopravvivenza dello stregone ai primi livelli), si potrebbe pensare di spostare l'accesso ai livelli di incantesimo allo stesso livello del mago, concedendo solo la conocenza di un incantesimo per quel livello e concedendo 0 slot di incantesimo.

Ad esempio, uno stregone di 5° livello ha:
Incantesimi al giorno: 6/6/4
Incantesimi conosciuti: 6/4/2
Con la variante, invece, avrebbe
Incantesimi al giorno: 6/6/4/0
Incantesimi conosciuti: 6/4/2/1

Ciò implicherebbe che al quinto livello lo stregone conosca un solo incantesimo di 3° livello (quello che di base conoscerebbe al 6°, dove non acquisisce nuovi incantesimi conosciuti). Inoltre acquisisce solo gli slot extra dovuti ad un alto punteggio di Carisma. Ciò dovrebbe essere sufficiente a garantire l'accesso alle CdP allo stesso livello del Mago, ma non dovrebbe sbilanciare troppo agli alti livelli, visto che gli incantesimi extra necessitano di alti punteggi di caratteristica e sono comunque pochi.
NB: se si applica la variante al punto 1, si potrebbe non anticipare la conoscenza dell'incantesimo di livello superiore, lasciando solo quello bonus garantito dalla stirpe. In tal caso diventerebbe:
Incantesimi al giorno: 6/6/4/0
Incantesimi conosciuti: 6+1/4+1/2+1/0+1

4) Relativamente alla Metamagia, credo che il concetto base - per il quale usare la metamagia su un incantesimo spontaneo ne allunga il tempo di lancio - ha senso perché compensa il fatto che si scelga sul momento se e quando applicare la metamagia.
Ciò non toglie, però, che la cosa sia castrante per quel che concerne l'utilizzo dei suddetti talenti nelle cosiddette "combo", che dovrebbero essere il pane per almeno uno dei ruoli classici dello stregone: il DD...
In quest'ottica io proporrei di imitare il Mago, offrendo alcuni talenti di Metamagia Extra al 1°, 5°, 10°, 15° e 20° livello. A mio parere questi talenti dovrebbero essere Escludere Componenti Materiali al 1° (perché tematicamente ci sta...lo stregone plasma la magia con la propria forza di volontà ed il suo innato potere, non con il guano di pipistrello) e un qualsiasi Talento di Metamagia agli altri. Inoltre darei allo Stregone la capacità di metamagizzare un certo numero di volte al giorno i propri incantesimi senza aumentare il tempo di lancio (in pratica la vatiante metamagic Specialist) come privilegio di classe, anziché in sostituzione del Famiglio. Potrebbe essere conferito come privilegio quando lo stregone acquisisce la capacità di lanciare incantesimi di 2° livello (o anche al 1° livello, ma non vorrei cumulare troppi privilegi lì).

5) La limitata versatilità dello stregone dipende dalla ristrettezza del suo pool di incantesimi conosciuti. Gli incantesimi di stirpe e il possesso di tutte le abilità sociali (nonché più punti abilità) possono dargli un po' più di versatilità out of combat, facendogli ricoprire il ruolo di face bene almeno quanto un Bardo o un Paladino. Se però si volesse andare oltre, si dovrebbe individuare un privilegio di classe che consenta allo stregone di acquisire ulteriori incantesimi conosciuti. 
Per quanto mi sia sforzato, non ho trovato una soluzione realmente soddisfacente, ovvero una soluzione che non snaturi troppo la classe o non diventi PP. Ecco quel che mi é venuto in mente:

Patroni: a partire da un certo livello (il terzo?) lo Stregone può stringere un Patto con una creatura magica (da intendersi come ogni creatura in grado di lanciare incantesimi arcani o come capacità magiche o come incantesimi non derivante da livelli di classe). In cambio di un servigio (da definire l'entità dello stesso) o di un sacrificio, la creatura si lega allo Stregone, che da quel momento potrà -- una volta al giorno - utilizzare uno degli incantwsimi conosciuti/capacità magiche della creatura come incantesimi conosciuti.

Lo stregone può legarsi a qualsiasi numero di creature desideri, a patto che il totale dei DV delle creature non superino il doppio dei livelli di classe dello Stregone. Lo stregone può - in ogni momento - interrompere un patto per stringerne un altro, ma se in futuro volesse legarsi di nuovo alla stessa creatura dovrebbe ripetere da zero il processo.

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  • 5 settimane dopo...

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Principali partecipanti

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In 24/10/2015, 18:21:51 , 1701E ha scritto:

Buongiorno a tutti...scusate se vi tedio con l'ennesimo topic su come rendere lo stregone più interessante (cosa sulla quale - penso - abbiano fatto un pensierino più o meno tutti quelli che hanno giocato a D&D 3.x tentando di creare un caster arcano spontaneo).

A mio parere i difetti dello stregone sono:
1) limitata differenziazione e caratterizzazione
2) bella lista di abilità ma poco sfruttabile
3) Ritardo nell'accesso ad incantesimi e CdP a causa del diverso livello di accesso agli incantesimi
4) difficoltà nell'uso della Metamagia, dovuta ai linghi tempi di lancio degli incabtesimi metamagizzati spontanei
5) limitata versatilità a causa dei pochi incantesimi conosciuti.
Proverò ora a proporre delle soluzioni ai vari punti, chiedendo a voi quanto siano sensate e sbilancianti, tentando di trovare insieme un equilibrio che renda questa bellissima classe giocabile senza avere in bocca la sensazione di essere un incantatore arcano "di serie B"...

1) In questo ci viene incontro Pathfinder con la sua bellissima idea delle Stirpi. La stirpe identifica quale linea di sangue magica consenta allo Stregone di avere i suoi poteri. Si potrebbero identificare delle stirpi che conferiscano i seguenti bonus:
- Due Abilità di Classe extra, una legata tematicamente alla stirpe e l'altra relativa alle conoscenze sulla propria stirpe (ad esempio, la stirpe Celestiale potrebbe rendere di classe Conoscenze Piani e Guarire, o Conoscenze Religioni).
- Maggiori capacità - tradotte in un +1 al CL - agli incantesimi di una scuola di magia tematicamente vicina alla Stirpe (ad esempiola stirpe Fatata potrebbe essere associata a Ammaliamento)
- Nuovi incantesimi conosciuti. Ogni volta che acquisisce un nuovo livello di incantesimo, lo stregone acquisisce un incantesimo extra associato alla stirpe (ad esempio si potrebbero usare quelli del mago di dominio di Arcani Rivelati relativi alla scuola di magia associata alla stirpe).

2) Lo Stregone é descritto come un personaggio carismatico e manipolatore, insomma il face per eccellenza. A mio parere la sua lista di abilità dovrebbe raccogliere tutte quelle sociali (Diplomazia, Raggirare, Raccogliere Informazioni e Percepire Intenzioni). Inoltre, poiché lo Stregone non perde tutta la sua vita dentro biblioteche, dovrebbe aver avuto più occasioni per allenare le sue abilità sociali, ottenendo 4+Int punti abilità. Qualora si adotti l'opzione di cui al punto 1, tra le abilità di classe vanno considerate anche quelle derivanti dalla stirpe.
3) In realtà trovo anche sensato che lo stregone compensi il maggior numero di incantesimi con un ritardo nell'accesso agli stessi. In fondo, per avere gli stessi slot, un mago deve rinunciare a tre scuole di magia. Volendo però ridurre questo dislivello (aumentando peraltro la possibilità di sopravvivenza dello stregone ai primi livelli), si potrebbe pensare di spostare l'accesso ai livelli di incantesimo allo stesso livello del mago, concedendo solo la conocenza di un incantesimo per quel livello e concedendo 0 slot di incantesimo.

Ad esempio, uno stregone di 5° livello ha:
Incantesimi al giorno: 6/6/4
Incantesimi conosciuti: 6/4/2
Con la variante, invece, avrebbe
Incantesimi al giorno: 6/6/4/0
Incantesimi conosciuti: 6/4/2/1

Ciò implicherebbe che al quinto livello lo stregone conosca un solo incantesimo di 3° livello (quello che di base conoscerebbe al 6°, dove non acquisisce nuovi incantesimi conosciuti). Inoltre acquisisce solo gli slot extra dovuti ad un alto punteggio di Carisma. Ciò dovrebbe essere sufficiente a garantire l'accesso alle CdP allo stesso livello del Mago, ma non dovrebbe sbilanciare troppo agli alti livelli, visto che gli incantesimi extra necessitano di alti punteggi di caratteristica e sono comunque pochi.
NB: se si applica la variante al punto 1, si potrebbe non anticipare la conoscenza dell'incantesimo di livello superiore, lasciando solo quello bonus garantito dalla stirpe. In tal caso diventerebbe:
Incantesimi al giorno: 6/6/4/0
Incantesimi conosciuti: 6+1/4+1/2+1/0+1

4) Relativamente alla Metamagia, credo che il concetto base - per il quale usare la metamagia su un incantesimo spontaneo ne allunga il tempo di lancio - ha senso perché compensa il fatto che si scelga sul momento se e quando applicare la metamagia.
Ciò non toglie, però, che la cosa sia castrante per quel che concerne l'utilizzo dei suddetti talenti nelle cosiddette "combo", che dovrebbero essere il pane per almeno uno dei ruoli classici dello stregone: il DD...
In quest'ottica io proporrei di imitare il Mago, offrendo alcuni talenti di Metamagia Extra al 1°, 5°, 10°, 15° e 20° livello. A mio parere questi talenti dovrebbero essere Escludere Componenti Materiali al 1° (perché tematicamente ci sta...lo stregone plasma la magia con la propria forza di volontà ed il suo innato potere, non con il guano di pipistrello) e un qualsiasi Talento di Metamagia agli altri. Inoltre darei allo Stregone la capacità di metamagizzare un certo numero di volte al giorno i propri incantesimi senza aumentare il tempo di lancio (in pratica la vatiante metamagic Specialist) come privilegio di classe, anziché in sostituzione del Famiglio. Potrebbe essere conferito come privilegio quando lo stregone acquisisce la capacità di lanciare incantesimi di 2° livello (o anche al 1° livello, ma non vorrei cumulare troppi privilegi lì).

5) La limitata versatilità dello stregone dipende dalla ristrettezza del suo pool di incantesimi conosciuti. Gli incantesimi di stirpe e il possesso di tutte le abilità sociali (nonché più punti abilità) possono dargli un po' più di versatilità out of combat, facendogli ricoprire il ruolo di face bene almeno quanto un Bardo o un Paladino. Se però si volesse andare oltre, si dovrebbe individuare un privilegio di classe che consenta allo stregone di acquisire ulteriori incantesimi conosciuti. 
Per quanto mi sia sforzato, non ho trovato una soluzione realmente soddisfacente, ovvero una soluzione che non snaturi troppo la classe o non diventi PP. Ecco quel che mi é venuto in mente:

Patroni: a partire da un certo livello (il terzo?) lo Stregone può stringere un Patto con una creatura magica (da intendersi come ogni creatura in grado di lanciare incantesimi arcani o come capacità magiche o come incantesimi non derivante da livelli di classe). In cambio di un servigio (da definire l'entità dello stesso) o di un sacrificio, la creatura si lega allo Stregone, che da quel momento potrà -- una volta al giorno - utilizzare uno degli incantwsimi conosciuti/capacità magiche della creatura come incantesimi conosciuti.

Lo stregone può legarsi a qualsiasi numero di creature desideri, a patto che il totale dei DV delle creature non superino il doppio dei livelli di classe dello Stregone. Lo stregone può - in ogni momento - interrompere un patto per stringerne un altro, ma se in futuro volesse legarsi di nuovo alla stessa creatura dovrebbe ripetere da zero il processo.

Il problema sostanziale è la mancanza di esclusività. E' la lista mago/stregone, non le liste mago e stregone.
Gli psionici sono molto più tematici da questo punto di vista. 
Persino il chierico con i domini lo è.
Dal mio punto di vista serve un grosso refluff di tutta la magia, per rendere significativa la differenza.

Ad esempio lo stregone potrebbe alterare ogni incantesimo, intensificandolo, migliorandolo, al volo (come per gli psionici). Mentre il mago sarebbe obbligato ad accedere alla versione codificata specifica di quella spell. 
Un altra via è inserire una serie di spell in dei " super domini di magia"/stirpi, a cui solo gli stregoni hanno accesso. Una serie di spell che sono effettivamente più forti.

Un altra idea simpatica è copiare il wilder: più pf, più bab e la capacità di intensificare il suo LI.
Comunque, sono tutte modifiche interessanti se si usasse un sistema a punti potere.

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  • 2 settimane dopo...
Cita

Incantesimi: Uno stregone lancia incantesimi arcani. Il numero di incantesimi conosciuti dallo stregone è modificato – ad ogni livello di incantesimo- dal suo eventuale bonus di Saggezza ed è pari al valore dato dalla relativa tabella + Mod Sag livelli di incantesimo ulteriori

 

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Inserito il file corretto nel post precedente. Mille scuse per l'errore di caricamento

 

EDIT: nell'ultima versione caricata ho aggiunto una versione alternativa del privilegio "legare Patrono", che nella sua versione base consente semplicemente allo Stregone di acquisire un pool di incantesimi conosciuti a discrezione del DM.

In questa nuova versione - più flavour ma, temo, più sbroccata - lo Stregone può legarsi solo a creature che lancino incantesimi come capacità magiche o "come fossero stregoni di livello x" e, se stipula un buon contratto, potrebbe riuscire ad acquisire parte delle capacità magiche del Patrono.

 

Eventuali suggerimenti sono sempre bene accetti!

Modificato da 1701E
aggiunta versione alternativa del privilegio "Legare Patrono"
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