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La caduta del cielo – Progenie di Kamaschar


darteo

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Ormai è notte fonda quando attraversate le mura cittadine.

Camminando tra le vie della città trovate i vostri (nuovi) fratelli lavorare senza sosta e senza fatica nella fabbricazioni di armi, armature e nel restaurare le strutture di difesa della città. I monaci, vostri prigionieri, sono scioccati nel vedere tutto ciò: impallidiscono, tremano… uno di loro addirittura sviene.

Sheerania si trova nel monastero principale della metropoli.

Il tempio, un tempo dedicato a Heironeous, viene ora usato dai non morti come l’edificio principale per la vostra comunità. La navata centrale è immersa in una cupa oscurità. Le molteplici candele disseminate un po’ ovunque creano un alone di luce che rende l’atmosfera ancora più sinistra.

Il simbolo di heironeous che svettava sull’altare è ora sostituito da un telo nero che riporta la raffigurazione di un’ascia bipenne.

Sheerania è vicina l’altare, in compagnia di un quattro non morti. Uno di loro è Kamaorg (il campione della progenie). La signora dei morti alza lo sguardo verso voi, vi sorride e alzando le braccia dice: eccovi qui! Siete tornati proprio nel momento propizio… ho ancora bisogno di voi.

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La signora mi ha convocato qui per una missione... ma non mi ha detto di cosa si tratta.

Gaurdo la donna in silenzio aspettando che mi dica qualcosa, quando arrivano alcuni altri morti che attirano la sua attenzione

E questi sarebbero? non importa, meglio attendere che la signora abbia finito con loro per poi chiedergli dettagli sulla missione

Quindi mi volto verso i morti e li guardo in silenzio

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Sheerania vi invita ad avvicinarvi all’altare.

Potete così notare alcune mappe disposte sul tavolo. Una di queste raffigura Città morta e i luoghi limitrofi. La signora dei non morti punta il dito sulla cartina, indicandovi un paese a nord-est da voi di nome Shadolim (troppo piccolo per essere riportato sulle mappe più grandi).

Qualche ora fa… vi spiega Sheerania …abbiamo ricevuto una richiesta di aiuto da parte di alcuni nostri fratelli appena risvegliati in questa città.

Com’è possibile? Chiede un non morto nella chiesa.

“Com’è possibile” cosa?

Che un gruppo di morti della progenie possa aver trovato difficoltà a sovrastare un paesino?

Un secondo non morto chiede: inoltre ricordo che quando mi ero appena risvegliato volevo solo divorare i viventi, non avevo certo la lucidità per inviare una richiesta d’aiuto ... e come hanno scoperto la nostra ubicazione?

Sheerania sorride: ricordate cosa vi avevo detto sulle colline di questa città?!

Si, che non tutti i figli della progenie sono uguali.

Esatto, esistono diversi tipi di non morti della progenie di Kamaschar. Coloro che si sono risvegliati a Shadolim non hanno più forma corporea.

Sono… spiriti?

A quanto pare preferiscono essere chiamati fantasmi.

E come hanno fatto a inviare una richiesta d’aiuto?

La loro nuova natura “spettrale” li permette di comunicare…. Seppur a fatica ….direttamente nella nostre menti.

Io non sento nulla… potranno richiamarci?

Non ne ho idea! So solo che per loro è stato molto difficile mettersi in contatto con me.

E in cosa consiste il nostro aiuto?

Sheerania non risponde subito, si volta prima verso Kamaorg, attende qualche altro secondo, poi torna a guardarvi e sospira: a questo punto… credo sia arrivato il momento di rivelarvi la presenza degli ossari.

Insieme a noi, figli della progenie, qualcos’altro è riemerso dal passato, ossia gli ossari.

Hanno la forma di un grande contenitore fatto di pietra e scheletri, è di forma ottagonale e contiene delle ossa maledette. Non abbiamo ancora scoperto chi ha creato questi oggetti e perché… ma sappiamo a cosa servono.

Dovete sapere che i fantasmi della progenie, come quegli di Shadolim, sono ancora legati ai loro resti “umani”. Per liberarli bisogna prendere i loro resti, minimo uno per ogni individuo, e gettarli nell’ossario.

Tutto qui?

Tutto qui.

E l’ossario si trova….?

A Shadolim, nei suoi sotterranei.

E i cittadini del paese non si sono accorti di nulla?

L’ossario è sorto da poco… ma i cittadini hanno intuito che c’è qualcosa di strano attorno a loro. Quindi vi chiedo di fare molta attenzione quando andrete li.

Non credo sia un problema… questa volta basta inviare un battaglione e spazziamo via il paese.

Non è possibile, Shadolim si trova vicino a >Thorkan< … abbiamo bisogno ancora una volta di muoverci furtivamente. Inoltre nel paesino si trova una caserma di fanti. Shadolim sarà pure un piccolo manipolo di case… ma è famosa perché lì si addestrano molti soldati.

In pratica… cosa dovremmo fare?

Raggiungere Shadolim senza che nessuno vi veda, entrare in città e trovate l’ossario, in seguito iniziate a liberare i fantasmi. Non appena uno di loro sarà libero potrà dirvi dove cercare i resti degli altri.

E come facciamo a trovare il primo di loro?

Sappiamo che i resti di uno di loro si trovano in una tomba delle catacombe della chiesa. Si tratta dell’unica bara con i simboli di Pelor sul coperchio. Inoltre… non parlare come se stessi già per partire …devo ancora scegliere di chi voi mandare in quel paesino. Di sicuro, questa volta, manderò Kamaorg.

Ci sono dei volontari?

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arrivo silenziosamente all'altare, e lascio che Sheerania si spieghi, mentre sto in silenzio e ascolto attentamente.

-interessanti i vari mutamenti che capitano a quelli come noi-

per un momento provo invidia per le ali di Sheerania -peccato- penso.

-bene, rimanere qua a poltrire non mi schiarirà le idee come potrebbe farlo un po' di movimento ed esercizio.-

ho già deciso che mi unirò alla spedizione ancora prima che chieda dei volontari, così appena domanda rispondo prontamente

-Unnameshin a rapporto-

parlo, con un leggero inchino e in tono rispettoso

-l'obiettivo è stato conquistato, i monaci sono prigioni. Per quanto riguarda questa missione mi offro volentieri volontario, per me possiamo partire anche subito. Ma se così non fosse, e non arreco disturbo, gradirei porle delle domande-

@descrizione

Spoiler:  

alto circa 1,70 e di età difficilmente riconoscibile, un po' come tutti gli altri non morti, ma guardandolo accuratamente si può arrivare a dedurre che alla data del decesso non aveva più di 30 anni, ha uno squarcio sul lato sinistro della pancia, ha un mantello neroche gli cinge le spalle, e due scimitarre sotto di esso, per il resto è vestito esattamente come quando è uscito dalla bara, ovvero con il rimasuglio di un'armatura visibilmente sciupata e completamente inutile, anche se da un'attenta visione si può capire che è un'armatura più da cerimonia che da battaglia, come si capisce dalla decorazioni che che riportano i pochi pezzi sopravvissuti, alcune delle quali si sono schiacciate dentro il mio corpo, probabilmente perchè al momento della sua morte gli è franato qualcosa addosso.

Poco prima di morire la sua schiena deve aver subito gravi danni, come se si fosse accucciato per proteggere qualcosa mentre il soffitto gli siu sfracellava sulla schiena.

il viso non ha subito grandi danni alla sua morte, lasciando tuttavia a infierire su di esso i segni del tempo passato in una bara, trasformando quella che un tempo era una bellezza impeccabile in qualcosa di orribilmente macabro, grazie al pallore cadaverico che domina il suo viso, e delle guance scavate ma stranamente intatte.

La nuca invece è completamente priva di capelli, come il resto della parte posteriore della testa, e si notano visibili crepe e spaccature.

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-dal momento che ho il suo permesso, allora parlo. Premetto che non vorrei mancarle di rispetto con queste domande, sono semplicemente curioso.

Innanzitutto volevo sapere se l'obiettivo che abbiamo conquistato ha una qualche particolare importanza, anche perchè li adoravano la dea figlia di Kamaschar, il cui simbolo è proprio il nostro. Dubito sia una casualità, quindi ci tenevo a sapere, oltre al motivo della conquista di quel monastero apparentemente innocuo, che eventuale collegamento ci fosse fra la dea e il simbolo che abbiamo noi. Naturalmente se può parlarmene-

domando, in tono mite, stando molto attento alla sua reazione

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Sheerania resta scioccata nel sentire le parola di Unnameshin. La sua reazione vi sorprende.

Persino Kamaorg è sbalordito e si volta verso la sua signora in attesa di una spiegazione.

Dopo aver fissato tutti i presenti nella chiesa, Sheerania ordina che tutte le porte vengano sbarrate. Vi sentite un po’ turbati da tutto ciò. Dopo aver atteso qualche altro secondo, la donna finalmente risponde: tanto per essere chiari… >questo< (si scopre la spalla) non è il simbolo della progenie. Il nostro vessillo è la sagoma di un’ascia nera bipenne. Secondo… ho ordinato di distruggere il monastero perché era troppo vicino alla nostra città, accoglie raminghi e paladini girovaghi… il che spinge dei guerrieri verso le nostre terre …e soprattutto perché quei monaci potevano scoprirci e avvertire comunità umane molto grandi.

Ricordiamo che noi siamo numerosi ma disorganizzati, non abbiamo un vero esercito, non abbiamo buone arme, poche sono le armature e inoltre dobbiamo restaurare tutte le difese della nostra metropoli.

Per noi, questo è “l’anno zero”: abbiamo un buon potenziale ma ora siamo terribilmente fragili.

Un secondo non morto interviene: come un cucciolo di drago?

Esatto! Ci serve del tempo per crescere…. E dobbiamo farlo nella segretezza più assoluta.

Mia signora… non avete ancora risposto a tutte le domande di Unnameshin.

Sheerania sospira, non credevo che in quel monastero si venerasse Arania, la figlia di Kamaschar…. A dire il vero non sapevo neanche che fosse venerata da qualcuno.

Ma… Arania è una Dea?

Assolutamente no! È…. Era la figlia di Kamaschar …tutto qui.

Kamaorg avanza di un passo verso Sheerania con fare intimidatorio.

Il campione della progenie è spazientito e fissa la sua signora attraverso le sue vuote orbite del cranio. Sheerania lancia una sola occhiata verso il soldato e non dice nulla.

Il suo silenzio però vale più di mille parole.

Un non morto esclama: voi…. Siete voi Arania!

E un altro non morto: ma certo! A-rania … Shee-rania!

La vostra signora non resiste più: va bene!!! Fui la prima dei figli di Kamaschar e Sheernatricse. Poiché nacqui per prima ebbi il diritto ad avere un casato tutto mio. Il vessillo che ho sulla spalla era quello del mio piccolo impero. Mai e poi mai avrei immaginato che “la storia” mi avesse elevata a figura divina!

Lady Sheerania… tutti i non morti della progenie sono creature che in vita furono uccise da Kamaschar… ...

Mi strangolò… taglia corto la donna …mio padre non accettò la mia unione con un essere umano di nome Kamaketran… tsk! Gli uomini devono essere sottomessi, non ci uniamo a loro per creare una specie inferiore. Ora sembra stia citando una frase del padre.

Kama-ketran….?

All’epoca, quando ero in vita, gli uomini di queste terre avevano il nome che iniziava per Kama.

Non ancora posso crederci… voi quindi siete …un drago?

Non credo di essere ancora un drago! La mia maledizione è più pesante rispetto la vostra. Kamaschar mi condannò non solo alla non morte ma anche a questa forma corporea (umana) per il resto della mia esistenza.

Ma perché non volevate rivelare questa storia?

Chi accetterebbe la figlia del suo aguzzino come sua signora e padrona?!

Sheerania torna a guardare Unnameshin e sorride: tsk! Non averi mai immaginato di venir smascherata in così poco tempo… e per di più dall’unico membro della progenie che non ha accettato di cambiare il suo nome.

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rimango impressionato dallo scorrere degli eventi, e dalle rivelazioni impressionanti della nostra comandante.

Alla fine del suo discorso mi piego lentamente, poggio un ginocchio per terra, l'altro alzato su cui poggio il braccio, in posa cavalleresca, come mi hanno insegnato nella mia precedente vita.

-dal momento che siamo al cospetto di una Dea, occorre portare rispetto come si confà.

Per quanto riguarda il mio nome, io non l'ho cambiato solo perchè non lo ricordo, mi sono limitato a inventarmene uno nuovo.

Mi vogliate scusare per le mie domande, se sembrano invadenti, ma sono piuttosto curioso...

Ma perchè l'appellavano come Dea che da la vita?-

a questo punto alzo la testa, guardandola negli occhi.

-Ma soprattutto, per quanto ciò che siamo ci inibisca molti stimoli, lei non prova nulla ad aver attaccato e ucciso uomini che l'adoravano? I suoi stessi fedeli?-

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quindi lei sarebbe la figlia di colui che ci ha portati in questa situazione?

Anche lei condivide la nostra sorte, evidentemente non era dalla parte del padre, e in ogni caso io non vedo la mia forma come una maledizione, ma bensì come una benedizione, a nessun essere è permesso tornare in vita dopo la morte, dovremmo essere grati al drago

E in ogni caso il mio obbiettivo non cambia...

Guardo l'uomo che ha smascherato Sheerania poi guardo lei , i miei ideali non cambiano, rimarrò fedele a lei. Sono pronto a partire per la missione quando volete!

@descrizione

Spoiler:  
Kamathuzad è un uomo alto circa 1,80 dalla corportura robusta, il suo corpo porta i segni della morte, ma il suo volto si è mantenuto abbastanza bene, presenta solo qualche ferita vicino alla parte destra della bocca, porta capelli corti neri, e indossa solo un paio di pantaloni di cuoio nero, delle scarpe e delle fasce sul braccio sinistro, sul destro invece ha un pezzo di armatura fabbricata da lui stessoche copre molto bene tutto il braccio.
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Per quanto riguarda il mio nome, io non l'ho cambiato solo perchè non lo ricordo, mi sono limitato a inventarmene uno nuovo.

Un non morto risponde: tutti noi ci siamo inventati un nome nuovo. Il mio era Alon… ma ora che sono rinato in questa forma ho seguito l’etichetta e ho modificato il nome in Kamalon.

Ma perchè l'appellavano come Dea che da la vita?-

Sheerania alza la mano per zittire quel non morto: ora non soffermiamoci su queste cose… poi risponde a Unnameshin …non chiamatemi “Dea”. Non lo sono.

Mio padre fu il primo dei draghi, generato da una figura semidivina di nome A’ym, lo spirito del fuoco.

Kamaschar era figlio di uno spirito, quindi lui era uno spirito minore?!

E’ esattamente questa la definizione: “spirito minore”.

Ma se A’ym era lo spirito del fuoco….

….Kamaschar era lo spirito del vulcano! Di conseguenza io ero conosciuta come “la figlia del vulcano”… fa una pausa …e cosa succede dopo che un vulcano erutta?

Che la terra diventa fertile e nuove piante crescono rigogliose.

Esatto! Ecco perché evidentemente fui elevata a Dea: come io sono nata dallo spirito del vulcano…. Così nuova vita nasce dall’azione del vulcano.

Le popolazioni locali pensavano che era lei che faceva crescere tutte quelle piante.

Probabilmente è così.

lei non prova nulla ad aver attaccato e ucciso uomini che l'adoravano? I suoi stessi fedeli?

Fedeli di cosa? Di una religione che si sono inventati di sana pianta e che io ignoravo fino a cinque minuti fa?! Vi avrei comunque ordinato di massacrarli anche se fossi stata veramente la loro Dea.

Stiamo gettando le basi per il nostro impero di morte: possiamo sopraffare o essere sopraffatti, non c'è altra soluzione. La nostra forza si fonda sulle ceneri e sui cadaveri dei nostri nemici viventi.

Sono sollevata che abbracciate ancora la mia causa nonostante vi abbia nascosto la mia vera natura… ma questo segreto dovrà restare in queste mura!

Tu che parli tanto… Sheerania indica il non morto che ha sempre parlato fino ad’ora (ossia Kamalon) …cos’eri in vita?

Ero uno scassinatore.

Potrebbe essere utile uno scassinatore… vai insieme a Kamaorg, Unnameshin e Kamathuzad nella città di Shadolim… ora si rivolge a voi quattro …liberate le anime dei nostri fratelli e con loro anche l’ossario.

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Partite per la volta di Shadolim. Essendo non morti non sentite più ne la fame ne la stanchezza, così potete marciare senza fare pause, stando sempre attenti a non farvi vedere da contadini e viandanti. Vi state pian piano abituando a questa condizione di vantaggio.

A notte fonda del secondo giorno di viaggio raggiungete le porte meridionali della città.

Un gruppo di alberi nasconde la vostra presenza a possibili sentinelle.

Studiate Shadolim: a prima vista sembra un paese di modeste dimensioni. Potrà avere circa ottomila abitanti. Le mura sono basse ma solide. La porta di fronte a voi è a due ante ed è fatta di legno.

Una porticina più piccola è “inserita” nell’anta di sinistra. Probabilmente un custode la apre agli erranti notturni. Kamalon sussurra: non vedo sentinelle… possiamo scalare le mura o entrare dalla porta ingannando il custode o uccidendolo.

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-valutiamo un po' i pro e i contro, avranno pure dei turni di guardia, no? Secondo me scalare ci renderebbe troppo visibili, tuttavia lasciare un morto li davanti all'ingresso allarmerebbe ben di più al cambio di guardia... a tal proposito, siamo riusciti a capire ogni quanto si dabbo il cambio?

Per quanto riguarda l'ingannarlo cosa suggerite?-

Chiedo riflessivo ai miei compagni vicino

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Per quanto riguarda l'ingannarlo cosa suggerite?

Kamalon risponde: ci spacciamo per normali viandanti. Basta solo coprire gli occhi… è notte e indossiamo delle cappe, sarà facile. Non possiamo sapere quanti guardiani sorvegliano la porta ne quando si danno il cambio… io credo che ci sono solo due sentinelle o magari una sola.

Il non morto sorride: di sicuro non possiamo mettere in testa al gruppo Kamaorg… è troppo bello.

Spoiler:  
non so se lo ricordate, Kamaorg ha la spetto di uno scheletro con pelle e carne in avanzato stato di decomposizione. E' più o meno così

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sogghignando alle parole dell'altro non morto rispondo

-effettivamente hai ragione.. ma dunque, chi parlerà? alla peggio comunque, se fanno troppe domande, li stendiamo e fine, basta trovare un posto dove nascondere i corpi, voi che ne pensate?-

dico, rivolto a Kamathuzad e a Kamashin

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Arrivati in prossimità di Shadolim, ci appostiamo dietro alcuni alberi studiando la situazione e come agire.

Rimangono un attimo in silenzio pesando i pro e i contro delle due opzioni.

In entrambi i casi rischiamo di essere smascherati...personalmente cercherei di entrare dalla porta principale,

in quanto se non sveliamo i nostri volti al massimo non ci fa entrare e a quel punto potremo sempre provare a scalare le mura,

avendo magari visto meglio se ci sono sentinelle e dove sono..

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Dunque è deciso! Esclama Kamalon sfregandosi le mani.

Delle nuvole intanto coprono il cielo e qualche goccia inizia a scendere sulle vostre teste. Vi avvicinate alla porta meridionale e bussate. Dopo qualche secondo un uomo apre lo spioncino.

Si tratta di un abitante di Shadolim. Potrà avere cinquant’anni ed è ubriaco: che volete?! Chiede con voce acuta e gracchiante.

Kamalon risponde: abbiamo fatto un lungo viaggio e siamo in cerca di una locanda.

Da dove venite?

Da Bowen.

Non sembra, non hai l’accento di Bowen.

Credimi… ho vissuto un’intera vita lì.

L’uomo vi scruta per qualche altro secondo, dopodiché apre la porta e vi fa entrare.

Vedete il guardiano tornare in una piccola cabina di legno e riprendere a bere da un otre.

Siete liberi di girare tra le prime vie di Shadolim. La pioggia inizia a farsi più fitta. Le strade sono fatte di semplici sassi. Non c’è anima viva in giro e le poche luci che si vedono fuoriescono da delle finestre di alcune locande. Fin da questo momento potete notare la torre più alta del tempio della città.

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-siamo dentro, una è fetta-

sussurro ai miei compagni, una volta raggiunto un luogo abbastanza sicuro

-ora io proporrei di andare dritti ai resti da recuperare... Certo potremmo anche mettere fuori uso una caserma creando un diversivo, magari col fuoco, ma ciò implicherebbe il separarci. Creerebbe un po' di scompiglio e secondo me ci darebbe un discreto vantaggio, ma forse è troppo rischioso. Voi che ne dite?-

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