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La caduta del cielo – Progenie di Kamaschar


darteo

Messaggio consigliato

...capisco la voglia di fare il più veloce possibile e magari spargere un po' di sangue...ma un po' di pianificazione ci vuole..

Che potrebbe essere un ottimo piano di rieserva, nel caso in cui le cose si complichino.

Però aspetterei a formulare piani e cercherei prima di capire quali possano essere le difficoltà nel recuperare i resti..

Quindi sì...dirigiamoci verso i resti, ma solo per studiare la situazione, solo allora decideremo come agire..

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Vi recate nella piazza centrale di Shadolim, dove si erge un grande tempio dedicato a Pelor.

Secondo le parole di Sheerania, nelle sue fondamenta si trovano delle catacombe, dove un vostro fratello attende di essere liberato dalla sua bara di pietra.

Per raggiungere il monastero avete fatto attenzione a non avvicinarvi alla caserma di Shadolim (che si trova nella zona occidentale del paese).

Una finestra del tempio è rimasta socchiusa, entrate da lì.

La navata centrale è immersa nel buio, l’unica fonte di luce proviene dai raggi lunari che filtrano attraverso le vetrate. Sul corridoio si trova un mosaico che raffigura diverse immagini del simbolo di Pelor.

Dietro l’altare non c’è alcun simbolo del Dio, in queste parti del mondo infatti è ritenuto un peccato esporlo durante la notte. Un sistema di leve e aste vengono azionate per sollevare, dietro l’altare, il simbolo del sole all’alba… per poi farlo scomparire nelle catacombe al tramonto. In questo modo Pelor (attraverso il suo simbolo) veglia sulle tombe dei morti.

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Senza grandi problemi riusciamo ad intrufolarci nel tempio, che sembra deserto.

..bene...sembra non esserci anima viva..ma prima meglio esserne sicuri..

Rimanendo in silenzio, mi volto verso i miei compagni e portandomi un dito davanti alla bocca gli faccio segno di rimanere in silenzio,

subito dopo mi indico gli occhi con indice e medio, per poi allontanare la mano e rotearla tenendo l'indice verso l'alto.

Sperando che tutti abbiano capito mi avvio verso l'altare, tenendo gli occhi ben aperti e cercando di non fare alcun rumore.

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Kamashin è il primo di voi a raggiungere l’altare.

Il tavolo sacro si trova rialzato dal resto della navata da alcuni gradini. In questo modo potete vedere bene l’intero salone… scorgendo così alcune porte “nascoste” tra alcune colonne. Su un’arcata di questi portoni è riportato un teschio scolpito nella pietra. Kamalon sussurra: eccolo! E’ l’ingresso per le catacombe.

Tenendo bene occhi e orecchie aperte attraversate quella porta.

Ora siete immersi nel buio più totale ma decidete comunque di avanzare (lentamente). Avvertite dei gradini che formano una lunga e stretta scala a spirale che conduce verso il basso. Solo allora Kamalon decide di accendere una candela. Guidati dalla debole luce di quella fiammella percorrete il resto della scalinata e raggiungete la prima stanza delle catacombe. Si tratta di un luogo angusto, dominato da polvere e topi.

Il pavimento è ricoperto di acqua stagnante (alta circa tre centimetri). Ai lati della stanza si trovano dei loculi vuoti o occupati da vecchie bare di pietra. Superando questa stanza capite di trovarvi in un piccolo labirinto sotterraneo.

Con un po’ di fortuna però trovate la bara che stavate cercando (riporta i simboli descritti da Sheerania). Si trova vicino la parete di una stanza molto ampia e spaziosa… l’ambiente però resta sempre claustrofobico.

La bara è grande e fatta di pietra massiccia logorata dal tempo. Al suo fianco si trova l’enorme simbolo del Dio Pelor che durante le ore di luce viene esposto nella navata centrale. Kamalon commenta: se la tomba è stata messa vicino al simbolo… significa che al suo interno riposa un uomo molto importante per il culto del Dio del sole. In vita doveva essere un “pezzo grosso”.

Notate ora l’incisione su un lato della bara: possa il Dio lucente vegliare sulle tue spoglie, accogliere il tuo spirito e condurlo nel luogo dove il sole risplende senza mai tramontare.

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...è stato tutto fin troppo facile...

Controlliamo che non ci siano trappole di alcun genere, se effettivamente era un uomo importante per il culto

potrebbero aver preso qualche precauzione contro eventuali saccheggiatori..

@DM

Spoiler:  
Do una mano nella ricerca a chi è più esperto di me, quindi se posso aiuto per dare un +2

Cercare +2

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-concordo, è una missione delicata, la prudenza non è mai troppa-

commento di rimando a Kamashin

@dm

Spoiler:  
aiuto nelle prove d'abilità necessarie dando un +2

poi una domanda, Sheerania ha detto che per "liberarli bisogna prendere i loro resti, minimo uno per ogni individuo"

che intendeva con minimo uno? che basta anche solo un piccolissimo osso?

Va bene magari un pezzo di stoffa degli abiti che ha?

O un suo oggetto che ha nella tomba?

o devono essere per forza ossa?

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@Unnameshin

Spoiler:  
poi una domanda, Sheerania ha detto che per "liberarli bisogna prendere i loro resti, minimo uno per ogni individuo"

che intendeva con minimo uno? che basta anche solo un piccolissimo osso?

Va bene magari un pezzo di stoffa degli abiti che ha?

O un suo oggetto che ha nella tomba?

o devono essere per forza ossa?

Basta un osso piccolissimo

Ispezionate a fondo la tomba e i dintorni. Solo quando avete capito che non ci sono trappole, decidete di rimuovere il coperchio. Aprire la bara però si rivela un impresa molto difficile.

Non si tratta di un lavoro di precisione ma occorre una grande dose di forza e un “corretto utilizzo di leve”. Per vostra fortuna Kamalon ha con se un piede di porco … nonostante questo servono tutte le vostre braccia per aprire quella cassa da morto.

Una volta fatto però, qualcosa al suo interno fa letteralmente schizzare in aria il pesante coperchio di pietra, sorprendendovi. Le fiammelle delle vostre candele si spengono e sentite qualcuno che vi spinge a terra (solo) per fuggire via, incurante del rumore che ha provocato.

Superata la confusione del momento, vi rimettete in piedi. Che diavolo è stato?! Chiede istintivamente Kamalon. Non avete tempo di rispondere, perché sentite dei pesanti e rapidi passi provenire al piano di sopra. E’ andato nella navata! Esclama sempre Kamalon (ormai non si preoccupa più di far rumore).

Chiunque si trovasse nella bara, una volta liberato, si è immediatamente fiondato al piano terra della cattedrale. Kamaorg estrae la sua esile spada dalla forma esotica e corre verso le scale, voi altri lo seguite.

Raggiungete in pochi secondi la navata.

A pochi centimetri dall’altare trovate la “cosa” che avete liberato. Sta finendo di divorare un sacerdote di Pelor sceso (evidentemente) dai piani superiori, attirato da tutto questo rumore.

La “cosa” ha già ucciso e sventrato il prete, creando un lago rosso e schizzi di sangue ovunque. Il cadavere del sacerdote ha il ventre squarciato, il costato e gli organi esposti all’esterno. I suoi occhi sono spalancati e sul suo volto c’è un espressione di puro terrore.

La “cosa” ha appena finito di divorargli parte dell’intestino e solo ora si volta di scatto di verso di voi. Sembra che proprio in questo momento si stia calmano. Si tratta di un non morto: ha gli occhi come i vostri, si tratta quindi di un membro della progenie. E’ incredibilmente alto e snello. I suoi occhi sono molto grandi, espressivi e hanno un taglio a forma di mandorla. Il suo volto è ormai ridotto ad un teschio, salvo per due lembi di pelle attorno l’arcata oculare, sugli zigomi e sui lati della fronte che sembra formare una macabra maschera di tessuto umano. Solo l’orecchio destro è ancora presente sulla testa. Ha ancora tutti i denti che, dato che sono esposti all’esterno, formano una sorta di ghigno malefico. Sul suo setto nasale (e fino all’altezza degli occhi) si trova una placca di metallo bloccata sul teschio con delle viti. Probabilmente si tratta di un “para-naso” di un elmo innestato direttamente sul volto di questa creatura.

Il suo torace è scoperto: il lato destro è quasi del tutto privo di pelle e carne, riuscite persino a vedere le costole e un nero e avvizzito polmone (immobile). Sul lato sinistro del torace invece si trova un foro grande quanto un pugno umano all’altezza del cuore. Da quel buco potete vedere altre costole e scoprite che il cuore non c’è più. Le unghie delle mani sono nere e appuntite.

Indossa solo un pantalone bianco (ormai sporco) ampio e comodo, sorretto da una cinta con un simbolo dorato del Dio Pelor, oramai macchiato di sangue.

Il non morto è immobile e vi osserva con i suoi grandi occhi lucenti ed espressivi.

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osservo con aria altrettanto inespressiva la scena.

mi giro un attimo verso Kamashin, per poi tornare a guardare il pasto dell'altro nonmorto.

-anche noi due eravamo così quando ci siamo svegliati?- penso, piuttosto turbato, nonostante l'espressione

appena mi accorgo che ha finito e ci guarda, prendo la parola.

-Bentornato fratello, Sheerania ci ha mandato direttamente qua, dicendoci di liberarti... Dovremmo cercare i nostri fratelli spettro ora-

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  • 2 settimane dopo...

Kamalon prende parola senza aspettare una risposta del vostro “nuovo” fratello: io ricordo di esser impazzito dalla fame quando mi sollevai dalla tomba e scavai nella terra fino ad uscir fuori dal cimitero… ma dal mio risveglio al mio pasto passarono solo una manciata di minuti. Non oso immaginare cosa hai dovuto passare tu… per tutto questo tempo in quella bara di pietra!

Il vostro nuovo fratello prende parola: una voce mi ha parlato. Nel buio più totale una voce mi ha chiamato e io ho risposto… si volta verso Unnameshin …Sheerania è il suo nome! Lei mi ha svegliato?

No… si intromette di nuovo Kamalon (entusiasta di aver incontrato un altro della progenie) …la maledizione ci ha svegliati, Sheerania ci ha radunati. Come ti chiami?

Arux… ricordo che in vita servivo il sole. Dunque è questa la gloria promessa da Pelor? Tale forma merita il devoto del Signore splendente?

Non credo che Pelor ti abbia riportato in vita!

Hai ragione! Qualcun altro deve avermi portato in questa condizione!

Forse è meglio ragionarci dopo, sai cos’è l’ossario?

Si

Sai dove si trova? E sai dove trovare le anime degli altri nostri fratelli?

Si, posso sentirli!

Come?

Non lo… li sento e basta …come ora sento voi!

Li senti anche adesso?

Li sento molto lontani, ma le loro voci possono guidarmi da loro

Bene… allora dobbiamo uscire da qui. Abbiamo fatto un po’ di rumore quindi è meglio tenere occhi e orecchie aperte... ah, un'altra cosa, Atrux, dovrai cambiare nome.

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Appena scostiamo la lastra di pietra, qualcosa la scaraventa via e schizza verso la navata sopra di noi.

...ma che diamine era!?..

Raggiunta la creatura nella navata, la troviamo a cibarsi di quel che resta di un prete.

...è come noi...forse più forte di noi, visto come ha aperto la bara..

Unnameshin subito si fa avanti, dando il benvenuto alla sua seconda vita al nostro nuovo compagno.

Ascolto in silenzio la breve discussione, pensando a come agire.

..un prete è sceso probabilmente a causa del rumore...magari ce ne saranno altri..

Rivolto verso tutti i presenti - Qualcuno vada a controllare se ci sono altri preti ai piani superiori

e si assicuri che non possano dare l'allarme, qualcun altro invece dovrà stare qui di guardia, nel

caso che arrivi qualcuno... - rivolto poi verso Atrux - tu invece facci strada verso l'ossario

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-interessante-

penso, mentre noto come ancora il nuovo arrivato si ricorda della sua vita passata.

-io vengo con voi-

dico, avviandomi insieme Kamashin e Atrux, per poi avvicinarmi a quest'ultimo e dirgli:

-io mi chiamo Unnameshin... tu invece, come sei morto?-

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Atrux risponde: ricordo che mi trovavo in un tempio di Pelor quando la grande bestia… Kamaschar …attaccò la città. Il soffitto del tempio di mi crollò sulla testa. Rimasi intrappolato tra le macerie finché la morte non mi colse. Il non morto è rattristato nel ricordare il momento della sua morte.

Kamaorg e Kamalon ispezionano il resto del monastero, senza però trovare altri monaci.

Uscite dal retro dell’edificio attraverso una finestra e una corda.

Vi trovate ora in una buia e piccola stradina dritta, circondata da case, da una taverna e (ovviamente) da una parete del tempio.

Atrux sussurra: i resti di tre “fratelli” si trovano nel vecchio cimitero, lì c’è anche l’ossario.

Kamalon commenta: ed è lì che andremo… a voi sta bene?

In questo momento sentite dei passi pesanti, accompagnati da un rumore metallico, avvicinarsi a voi. Una luce rossa appare dall’estremità della strada. Capite che si tratta di una ronda notturna di soldati (e che la luce proviene dalla loro lanterna). Portranno essere a circa venti metri da voi. Kamalon dice: sono più di due, forse quattro o cinque.

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