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[Alonewolf87] La Maledizione del Trono Scarlatto - Ai Limiti dell'Anarchia


Alonewolf87

Messaggio consigliato

Quando realizzo che anche il nuovo arrivato non è altro che uno degli "invitati" dalla proprietaria della piccola abitazione, mi rilasso anche se cerco di non perdere di vista nessuno dei presenti

Non si sa mai..

Quando Iacobus dichiara che la vita di Gaedrem sarà sua inarco un sopracciglio ma rimango in silenzio

Tutto da vedere ciccione..

Incrociando le braccia al petto mi appoggio ad una parete lontano da un eventuale finestra

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Ignoro le chiacchiere sui locali frequentati da Aspexia e da Jerry; e le splorazioni di Hiro nella casa: rimango seduto sulla sedia al tavolo, con l'aria un po triste e melanconica che sempre mia ccompagna, dando un ultimo morso alla mela; poi, mi guardo intorno in cerca di un camino e, individuatolo, mi alzo per lasciarci il torsolo dentro; quindi ritorno alla mia sedia, poggiando le braccia sul tavolo incrociate: Quanto ancora ci farà aspettare, qusta cartomante?

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Jerry Only

Guardo all'interno della stanza, ma non pare nulla di attraente, a parte un letto sfatto che è comunque migliore della maggior parte in cui ho dormito.

Un'occhiata sorniona verso Aspexia, a cui sorrido, mi è naturale, ma niente di più.

Beh, magari dando un'occhiata in giro... Qualcuno mi da una mano? Visto che la nostra amica ci ha dato buca, mi sembra chiaro che dovremo cercar da noi il perché diavolo lei ci abbia chiamati qui.

E comincio a rovistare nella camera.

Vedete un po' anche lì di sotto che si trova.

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Jerry Only

No, non lo è, lady cartomante. Rispondo alla donna girandomi nella sua direzione. La squadro di sottecchi, la fronte corrugata con espressione diffidente.

Ma non lo è neppure far attendere così i propri ospiti. Scortesia per scortesia...

Cammino verso la donna, guardandola dritta negli occhi. Sollevo il mento.

Ma diciamo che il tempo delle scortesie è concluso. Posso dunque accomodarmi?

Con la mano aperta indico la poltrona lungo la parete.

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Quando la donna fa la sua comparsa dalla porta, mi riporto a sedere sullo schienale e mi alzo in piedi; in parte per cortesia; in parte per impazianza. Dovete avere pazienza spiego alla donna: Sembrate gia sapere che abbiamo tutti piu o meno fretta di trovare Lann e dargli quel che si merita; ma non sapevamo chi fosse ad averci invitato qui; quindi potrete scusare la nostra mancanza di buone maniere! spiego con piu loquacità di quella che mi appartenga: non sono arrivato a rovistare, per me stesso; ma posso capire l'impazienza di questo musico. Io sono Iacobus Pound, come sicuramente sapete già: dico mostrando la carta che mi ha condotto quella sera in questo posto: e, se voi siete quella che ha lasciato questa carta....spiegate! domando con la mia solita calma triste ritornando al numero di parole adeguato a me.

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Aspexia

«Sono un'insegnante... tengo lezione ai bambini di un orfanotrofio» rispondo alla domanda dello strambo musicista

«E molte sere, per guadagnare qualcosa in più, lavoro a chiamata presso taverne e locande che hanno bisogno di una mano in più...»

Il dialogo poi continua ancora un po' nell'attesa della cartomante, finché finalmente questa non si rientra, apparendo dalla porta sul retro.

La mia voce si aggiunge a quella di Jerry e Iacobus

«Se davvero sai dirci dove trovare Lamm ti prego di farlo in fretta... se mi hai convocato sai bene che non ho tempo da perdere!»

Parlo con la mia solita foga e irruenza dovute alla frustrazione, ma lentamente il mio tono passa dal rabbioso al disperato

«Ha mio figlio, Zellara! Quel bastardo l'ha rapito!»

rivelo ad alta voce, con voce rotta e il rischio di cedere al pianto da un momento all'altro.

«Dei!... Ha mio figlio!» ripeto «E' così piccolo!... E lui l'ha drogato e me l'ha portato via!... E' così piccolo!...»

A questo punto sono i miei pensieri di disperazione a parlare più che la mia ragione.

Agitata, porto le mani al viso e a stento evito di scoppiare in lacrime.

Quindi mi apparto in un angolo, voltandomi contro il muro mentre cerco di ricompormi dopo questo sfogo involontario.

La tensione era troppa, e non sono più riuscita a contenermi.

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  • Supermoderatore

In effetti musico, hai ragione e mi scusa per la tarda introduzione, accomodatevi ad ogni modo. dice la donna facendovi cenno di sedere e prendendo il posto di testa alla tavola ed estraendo un mazzo di carte di pregevole fattura e iniziando a mescolarlo con destrezza e abilità consumata.

Zellara inizia a parlare con voce calma ma fredda, con un lieve accento varisiano che la porta a strascicare alcune vocali e a porre strani accenti sulle ultime sillabe delle parole.

Innanzitutto vi ringrazio per essere venuti, amici miei, se mi posso permettere il termine. E mi scuso anche per il modo bizzarro in cui vi ho contattati. Ho buoni motivi per voler rimanere nascosta, capitemi - un uomo terribile mi farebbe fare una brutta fine se sapesse che sto cercando aiuto. Si tratta di un uomo che conoscete dato che ha fatto qualcosa di terribile ad ognuno di voi. Mi riferisco naturalmente a Gaedren Lamm una persona la cui crudeltà e capacità di distruggere le live di coloro che tocca solo eguagliate solo dalla sua capacità di evitare la giusta punizione. Vedete un anno fa i suoi ladri mi rubarono questo mazzo di tarocchi. Esso è assai importante per me, un cimelio tramandato nella mia famiglia da generazioni e il mio mezzo di sostentamento. Quando mi fu rubato mio figlio, Eran, rintracciò i ladri e lo recuperò. Per tutta risposta Gaedren, che era il capo di costoro, trovò e uccise mio figlio e qui vedete la sua mano tremare e le vene sporgere.

Ho provato a chiedere aiuto alle guardie ma mi hanno scacciata e quindi ho cominciato a chiedere in giro, a dare mazzette, ho consultato il mio mazzo di tarocchi per avere indicazioni, tutto mossa dalla disperazione. Finalmente di recente ho avuto la mia ricompensa, ho scoperto dove si trova Gaedren. Risiede in un vecchio magazzino per la lavorazione del pesce a nord di qui, Westpier 17 dove addestra i bambini che rapisce affinché diventino ladri e furfanti.

Ora quindi ho bisogno del vostro aiuto, non posso sperare di affrontarlo direttamente e le guardie sono così lente che se andassi da loro Gaedren farebbe in tempo a sapere del loro arrivo e fuggire prima. E anche se lo catturassero che garanzie avrei che sarebbe punito?Ha già eluso in precedenza la legge per decenni.

Ma comprenderete bene la mia frustrazione, perché si dice che Gaedren ha fatto del male ad ognuno di voi. E quindi ecco la mia richiesta e proposta: facciamogliela pagare! e qui la donna conclude con un pugno assestato con decisione al tavolo.

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la mia bocca si piega berso il basso, assumendo un espressione confacente al mio sguardo perennemente triste, quando Aspexia spiega i motivi che la muovono: Spero che si faccia in tempo a salvare suo figlio! penso, mengre mi commuovo pensando alla mia dolce irina e al mio stesso figlio che portava in grembo ed una lacrima mi riga il volto: per lei, forse non è tardi!

Quindi, quando la zingara ha formulato la sua richiesta, non mi rimane che aderire il piu velocemente possibile: Quindi che la paghi, una volta per tutte! Ora che sappiamo dove è, andrò immediatamente dico alzandomi in piedi dalla mia sedia e stringendo il mio martello nelle mani, come se volessi (ed infatti voglio) andare immediatamente nel luogo in cui quel bastardo si trova adesso ed ammazzarlo su due piedi: Non diamogli tempo di inzozzare questo mondo con la sua presenza per un minuto piu del necessario! dico mentre la mia espressione passa velocemente da triste all'irato, una sfumatura di rosso mi colora il volto e le mani si fanno paonazze dalla forza con cui stringono il martello.

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La'rrivo della padrona di casa pone fine al girovagare del musico

Era ora.. Per entrambe le cose..

La donna ci spiega i motivi della sua insolita chiamata per poi rivelarci, finalmente, il luogo in cui si nasconde l'infame Gaedrem Lamm

Ecco dove stai nascosto lurido topo di fogna!

Calma amico dico vedendo l'ira lampeggiare negli occhi di Iacobus Caricare a testa bassa il luogo in cui si nasconde Gaedrem potrebbe rivelasi molto pericoloso. Sicuramente non sarà da solo nel suo covo e, mentre i suoi tirapiedi ci tengono impegnati, lui potrebbe svignarsela

Faccio una pausa come se riflettessi su qualcosa

Dobbiamo quanto meno perlustrare l'area, individuando, se possibile tutte le eventuali vie di fuga e il numero degli occupanti di quel magazzino, in modo da poter pianificare un attacco con precisione

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Jerry Only

Tizio qui ha ragione!... scusa amico, non ricordo come ti chiami....

Per quanto un po' di sano macello mi farebbe piacere, rischiamo una gustosa rissa con gli sgherri e di farci sfuggire il pezzente tra le dita. Quel sorcio schifoso ne ha scampate di ogni tipo, inutile illudersi che basterà andar là per mettergli le mani al collo.

Dobbiamo pensarla bene, potrebbe essere la nostra unica occasione.

Piuttosto... come sei arrivata a lui, Zellara? Nessuno di noi qui è riuscito nei suoi sforzi di rintracciare Lamm.

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Jerry Only

Aaah... già... le carte.

Sono un po' come te, queste carte, ah? Si fanno aspettare.

Strizzo l'occhio.

Ma le belle donne dovrebbero sempre farsi aspettare! No? Almeno un po'.

Ma Gaedren non è decisamente bello, no. E nemmeno donna. Andiamo quindi a dare un'occhiata a questo magazzino. Magari non tutti insieme, eh? Ognuno per conto suo, per non dar nell'occhio. Vediamo che aria tira. E speriamo che il pesce non sa del tutto marcio.

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Mi chiamo Hiro, musico dico all'indirizzo di Jerry con un cenno del capo

Buona idea quella di controllare il covo di quella me**a separati.. Daremo meno nell'occhio..

Mi soffermo un attimo a riflettere prima di riprendere a parlare

Concordiamo però un tempo ed un luogo di ritrovo per esporre poi l'un l'altro quello che abbiamo scoperto e decidere quindi il da farsi..

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NO! dico con un tono di voce forse troppo alto sbattendo un pugno come un martello sul tavolo, facendo sobbalzare i piatti con formaggi e frutta, mentre fiamme sembrano balenarmi nello sguardo: Quel bastardo si è preso tutto quello che avevo; e la pagherà immediatamente! poi cerco di ricompormi e di riguadagnare la mia calma, almeno apparente, per quello che mi sia possibile; E inoltre.... aggiungo tristemente se anche voi avete intenzione di mettervi a studiare un piano, non penso che Aspexia possa permettersi di aspettare! spiego, ricordando l'urgenza che la donna ha appena dimostrato nell'accoramento del suo intervento: In fin dei conti, io cerco giustizia; ma se potessi avere la speranza di salvare irina... il pensiero, mi annoda lo stomaco! Ma io penso che debba decidere lei: se vorrà aspettare, allora mi adeguerò.

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Le parole di Iacobus mi fano stringere i denti per la rabbia

Stupido idiota tutto muscoli e senza cervello! Voglio infilzare quel figlio di pu***na di Gaedrem tanto quanto te ma lasciarselo sfuggire della mani adesso che lo abbiamo individuato sarebbe una beffa troppo grande da sopportare..

Parole taglienti mi salgono sulle labbra ma le soffoco; per distrarmi mi volto verso la padrona di casa

Fai pure.. le dico con un cenno ai suoi tarocchi

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Aspexia

Mentre Zellara parla io seguo cercando di ricompormi.

Questo piccolo sfogo mi ha fatto bene, non riuscivo più a contenere l'ansia.

Il mio appoggio alla causa è ovviamente scontato, e mentre gli altri iniziano a dibattere sul da farsi, io finisco di rimettermi in sesto.

Quando sento di poter parlare nuovamente come una persona normale, dico anche io la mia, anche dato che Iacobus mette gentilmente

la mia opinione sopra a quella degli altri, vista l'urgenza del mio problema.

«Io...» comincio, finalmente con una voce e uno sguardo abbastanza calmi «...scusatemi, ma non ce la facevo più... ero troppo arrabbiata,

troppo preoccupata... beh... lo sono ancora... ma adesso sono più lucida almeno...»

Inizio quindi a riflettere, prima di continuare

«Credo che nessuno abbia più fretta di me qui dentro... non so a voi cos'ha fatto, ma io ho ancora la possibilità di salvare mio figlio...»

quindi con tono più sommesso «...spero...» per poi riprendere «Nonostante la mia fretta però, a mente lucida il le parole di Hiro sono ben ponderate...

fino a poco fa probabilmente sarei semplicemente corsa in quel posto... forse a farmi ammazzare... ma ora riesco a ragionare meglio...»

«Penso anche io sia meglio controllare il posto prima di stanare Lamm... voglio essere sicura di salvare mio figlio, e quindi dobbiamo fare le cose per bene,

anche se questo dovesse voler dire lasciarlo nelle sue grinfie qualche istante di più... agire con avventatezza rischierebbe di fare più male che bene al mio Adam...»

«Tuttavia non credo sia bene farmi pattugliare da sola... una volta lì c'è il rischio che io ceda all'impulsività dettata dalle circostanze,

per cui preferirei che almeno uno di voi venisse con me nel giro di pattuglia... gli altri possono andare da soli o in coppia come preferiscono...

non penso comunque che girare in due possa destare molti sospetti...»

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  • Supermoderatore

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Ben volentieri dice la donna e si siede con fare solenne. Improvvisamente notate che le carte che vi erano stato date sono sparite da addosso a voi e si trovano nella mano destra di Zellara che le rimescola nel mazzo con fare esperto. Un breve scintillio scorre sul dorso delle carte. La luce scende nella stanza e le ombre sembrano allungarsi.

Zellara seleziona nove carte e le mescola facendo scegliere uno ad Hiro, che ne estrae una che rappresenta un coniglio

Ah il Principe Coniglio, questa carta rappresenta l'incertezza del combattimento, il fato altalenante.

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Dopo di che Zellara riprende la carta del coniglio e le altre otto e rimescola l'intero mazzo, disponendo poi nove carta in tre file da tre.

Indicando poi la fila di sinistra dice Queste carte rappresentano il tuo passato e inizia a svelarle una per una.

La prima rappresenta un uomo afferrato da dei non morti La Sconfitta dice Zellara una carta che rappresenta un attacco subito da tutte le parti, una sconfitta inevitabile.

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La seconda carta del passato rappresenta un uomo vestito da fantoccio circondato da Goblin L'idiota, un eccesso di avidità o sicurezza che ha portato alla rovina.

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L'ultima carta rappresenta un assassino con un pugnale avvelenato in mano Il Morso Velenoso, pensieri insidiosi che si fanno strada nella testa e nel cuore.

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