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La ragazza che baciò il poliziotto nella protesta No Tav


Alaspada

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La ragazza che bacia il poliziotto accusata dal commissariato di violenze sessuali... non so se ridere o piangere. Dico davvero

[NOTA=]Invito tutti gli utenti che parteciperanno alla discussione di mantenere toni civili e ricordo che la D'L non si assume la responsabilità sulle affermazioni degli utenti in questo topic (punto 13 del regolamento). Non ci saranno secondi avvertimenti[/Nota]

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Attenzione a come si leggono le notizie. Questo è quanto riportato da Repubblica (alcune frasi le ho evidenziate io)

É stata denunciata per violenza sessuale e oltraggio a pubblico ufficiale Nina De Chiffre, la ragazza milanese No Tav, diventata famosa per il bacio al poliziotto durante la marcia contro la Torino-Lione, tenutasi il 16 novembre da Susa a Bussoleno. Lo ha annunciato il segretario generale del sindacato di Polizia (Coisp), Franco Maccari: "Ho denunciato la No Tav che ha baciato il casco del poliziotto" ha detto il sindacalista, intervistato durante la trasmissione di Radio24 "La Zanzara". Ma perché violenza sessuale?

"Se io la bacio sulla bocca, non é reato? - ha risposto Maccari - se fosse stato un poliziotto a baciare un manifestante a caso, sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale". Il gesto di Nina De Chiffre aveva creato molto clamore: inizialmente, quando la foto del bacio era stata pubblicata su giornali e siti web, si era pensato ad un gesto distensivo e di rappacificazione tra il movimento No Tav e le forze dell'ordine. Ma nel giro di poche ore era stata proprio la giovane milanese a smentire tale interpretazione, precisando che il suo era un gesto di provocazione e di disprezzo contro le forze dell'ordine, che su Facebook ha definito "dei porci schifosi da appendere a testa in giù".

Dopo il "bacio" l'attivista si sarebbe bagnata le dita con la saliva, e avrebbe provato ad avvicinarle alla sua bocca. "Volevo che quel poliziotto si ricordasse quello che è successo a Marta di Pisa - aveva detto Nina a Repubblica - lo scorso luglio è stata molestata e picchiata senza nessuna conseguenza per gli agenti".

Attenzione a non giudicare le notizie solo dai titoli...io seppur letta questa "aggiunta" ancora non mi sento di giudicare la questione. ;-)

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Merin, c'è una differenza fra i diversi reati. Quello è un volontario e riconosciuto e ammesso oltraggio a pubblico ufficiale, la molestia sessuale è un'altra cosa. Poi, come ho già avuto modo di scrivere, un poliziotto che paragona il leccare un casco indossato ad un bacio sulla bocca quando prende a manganellate sulle chiappe lo fa per sodomizzare il malcapitato?

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Io la trovo un'idiota 'sta tipa.

"Volevo che quel poliziotto si ricordasse quello che è successo a Marta di Pisa, lo scorso luglio è stata molestata e picchiata senza nessuna conseguenza per gli agenti".

Capisco che sei ingastrita...ma che c'entra quel poliziotto? Come fa a ricordarsi cos'è successo a questa Marta se magari non ne è nemmeno a conoscenza?

Per me è come uno che si mette a picchiare un extracomunitario perchè uno del suo stesso paese, giorni prima, gli ha rubato in casa....ok è dello stesso paese, ma magari nemmeno lo conosce.

Posso capire l'astio e la diffidenza che magari può portare, il tipo dell'esempio, verso le persone provenienti da un certo paese...ma prendersela con uno, a caso, solo perchè nato nello stesso stato del criminale che ti ha fatto qualcosa...beh dovrebbe essere razzismo questo.

Che poi...se una prova a toccarmi le labbra con le sue dita ciucciate:

1- come caxxo posso capire a che fatto ti stai riferendo?

2- spinta, manganello, scudata, manganello, calcio.

Provochi? Reagisco.

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Anche per i poliziotti vale quel che vale per tutte le categorie: se tu non isoli la mela marcia, ma la difendi per corporazione e spirito di gruppo (ed eviti, ad esempio evitando di assegnare a ogni singolo poliziotto un singolo casco numerato, che sia facile riconoscere la mela marcia dal resto della categoria), poi non puoi prenderla se l'intero gruppo viene considerato esser composto di sole mele marce. Primo perché tu, mettendo sullo stesso livello tutti i membri del gruppo, li hai di fatto abbassati al livello della mela marcia, secondo perché se io non ho modo di identificare la mela marcia e di distinguerla dagli altri dovrò considerare tutti i membri della categoria come possibile mele marce.

E' il discorso che si applica ai preti pedofili, ai politici ladri... non tutti lo sono, anzi, però se la pecora nera si nasconde nel gregge, e se il gregge fa muro attorno alla pecora nera, poi non deve prendersela se il messaggio che passa è "siam tutti pecoracci neri neri".

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La ragazza che bacia il poliziotto accusata dal commissariato di violenze sessuali... non so se ridere o piangere. Dico davvero

A parti invertite non rideresti affatto. Cioè nel caso di un uomo che avesse baciato contro la sua volontà una donna. :) Eppure chissà perchè la situazione inversa suscita ilarità. Eppure giuridicamente uomo e donna sono uguali. Forse non lo sono nelle menti di molti, ancota.

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Con la grossa differenza, scusatemi tanto, che il poliziotto è pagato per essere un tutore dell'ordine e non è un privato cittadino. E fino a prova contraria non abitiamo in una sorta di far west dove ci si fa giustizia da soli.

PS: randyll, ricordati del casco. Voglio dire, tu non consideri "fare la cacca" la stessa cosa che "farsi la cacca nelle mutande" o no? Perché allora le mutande dovrebbero essere discriminanti nella loro presenza e assenza e un casco no? Mi ripeto: l'oltraggio a pubblico ufficiale ci sta tutto, ma le molestie sessuali sono proprio tirate per i capelli.

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Molestie sessuali perché "dare un bacio a qualcuno contro la sua volontà" è inquandrato come reato di molestie e non di offesa...dare dello str***o è offesa, baciare (così come toccare, palpare ecc) sono molestie. Non c'è molto su cui discutere...

glielo ha dato sul vetro non in bocca...sul gesto in sè è ineccepibile, grazie alle dichiarazioni della tipa, che fosse malintenzionato, ma l'accusa mossa di molestie sessuali non si regge in piedi.

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glielo ha dato sul vetro non in bocca...sul gesto in sè è ineccepibile, grazie alle dichiarazioni della tipa, che fosse malintenzionato, ma l'accusa mossa di molestie sessuali non si regge in piedi.

Chiedo venia ma vorrei capire. Impossibilitata ad andare via, dietro ad un vetro c'è una ragazza. Un uomo, guardandola, incomincia a baciare e leccare il vetro di fronte al suo viso. Lei non può andare via e non vuole che quell'uomo baci e lecchi il vetro dietro il quale c'è lei. Come le chiami? Io le chiamo molestie...tu non so.

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Chiedo venia ma vorrei capire. Impossibilitata ad andare via, dietro ad un vetro c'è una ragazza. Un uomo, guardandola, incomincia a baciare e leccare il vetro di fronte al suo viso. Lei non può andare via e non vuole che quell'uomo baci e lecchi il vetro dietro il quale c'è lei. Come le chiami? Io le chiamo molestie...tu non so.

Oltre semmai ;). Inanzitutto:

1) Se veramente fossero state viste come tali (molestie) il poliziotto avrebbe potuto reagire visto che erano tali (e visto che lui era armato fino ai denti e fisicamente più forte della ragazza) e spintonare leggermente la ragazza, o per non creare casini semplicemente allontanarsi

2) le molestie implicano una situazione di superiorità: non mi pare che la ragazza fosse tanto superiore al poliziotto moralmente

3) Non è che se la ragazza fa implicazioni successivamente, allora si applica retroattivamente il fatto che fossero molestie: all'epoca il fatto era visibile come un gesto di pace, poi ci sono state le dichiarazioni.

4) Il poliziotto se si fosse ritenuto offeso o moralmente leso da quel gesto, avrebbe potuto farla da sè la denuncia. Ergo il caso è stato messo in piedi per dirigere l'attenzione del pubblico sicuramente.

5) La ragazza non era una di quelle che menava la polizia, anche perchè il poliziotto la avrebbe gonfiata

6) Nè tu nè nessun altro avrebbe detto che si trattasse di questo, senza sentire le dichiarazioni della ragazza.

EDIT: Randyll scusami ma avevo perso il tuo post, ora ti rispondo :)

La tua affermazione a mio parere è alquanto fuori luogo. Sessi diversi, inversa situazione di "lavoro" per entrambi, io non avrei detto nulla di ciò che ho già detto in precedenza. Sarebbe stata la stessa cosa per me, ma a livello popolare sarebbe stata presa molto peggio a mio parere (oltre che difficile da verificarsi come nostra cultura eh). Se poi fosse stato il poliziotto a baciare lei sarebbe stata completamente un'altra situazione che esula completamente dal discorso che stiamo facendo ora ed è infatti completamente differente

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A parti invertite non rideresti affatto. Cioè nel caso di un uomo che avesse baciato contro la sua volontà una donna. :) Eppure chissà perchè la situazione inversa suscita ilarità. Eppure giuridicamente uomo e donna sono uguali. Forse non lo sono nelle menti di molti, ancota.

La penso esattamente come te.

@ FeAnpi se tocchi il sedere a una che ha i pantaloni allora non è configurabile come molestia perchè tu tocchi dei calzoni oppure viceversa ti perseguono? :sorry:

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Lo definirei molestia. Ma se contro il pantalone venisse strusciato un merry pipino non lo qualificherei comunque come stupro, bensì sempre come molestia. Quel che mi sembra sia chiaro è che bisogna contestualizzare, e l'arma della decontestualizzazione a parti invertite usata per trasformare un oltraggio a pubblico ufficiale in molestia sessuale è risibile perché gioca a sfavore di chi la applica.

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E' l'atto che va giudicato e quindi deciso come ipotesi di reato, non chi come e perché l'ha fatto. Quanto ha detto o fatto la ragazza dopo, casomai, è una aggravante ma non ha nulla a che vedere con l'azione in sé. Non c'entra che sia stato rivolto ad un pubblico ufficiale, casomai anche questa diventa un'aggravante e una ulteriore aggravante c'è per il fatto che diventa molestia sessuale sul lavoro. Aver troppa voglia di discutere rende complicate le cose semplici. A prescindere da chi e verso cosa lo si commetta baciare, leccare (casco o non casco) una persona che non può difendersi (o nel caso specifico ha l'ordine di non difendersi) senza che l'altra persona lo voglia e qualunque sia il suo ruolo di rapprensentante pubblico o privato, è un reato di molestia sessuale. Non capisco di che cosa vogliate ancora parlare. La natura "leggera" o le intenzioni dell'azione non possono essere adoperate per decidere di non attuare un procedimento per un'eventuale ipotesi di reato. Potrà sembrarvi una cosa da nulla (perché non c'è nemmeno il contatto fisico e nessuno si fa male), ma dire ad un commerciante che ritenete vi abbia fatto pagare troppo un servizio, che è un ladro...è la strada diretta per avere un processo per diffamazione. Non ci sono cose da capire. Che personalmente la denuncia alla ragazza possa sembrare esagerata, non ha nulla a che vedere con il fatto che l'azione sia possibile inquadrarla come reato.

Se avete una collega che non si è mai offesa per le battutine a doppio senso che le avete fatto (ed è una sua concessione non aververo fatto pesare, sia chiaro) e un giorno mentre vi passa accanto le date una pacca sul sedere...lei vi può tranquillamente denunciare per molestie sessuali. E' inutile che cercate di raccontarvela in maniera differente.

Provocazione o no - e tra l'altro sapendo di fare e volendo fare una provocazione, c'è appunto pure l'aggravante...altro che ipotizzare che non fosse un reato - l'azione in sé è iscrivibile come tale. Chiunque l'abbia commessa e nei confronti di chiunque lo si sia fatto. C'è appunto il processo poi per definire eventuali aggravanti/attenuanti ecc ecc.

non capisco....veramente di che cosa state discutendo. Che vi piaccia o no, l'azione commessa è prevista come reato dal nostro ordinamento giuridico.

Per chi volesse approfondire il discorso in generale (con molta calma e pazienza...)

http://www.anfp.it/default.aspx?pagina=dettaglio_approfondimenti_2&Nascosto=IdNews&IdNews=921

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Merin, oserei dire che la legge italiana fa una certa distinzione fra l'assenza o la presenza di vili oggetti inanimati quali i caschi. Per dire, un'aggressione a pugni è diversa da un'aggressione con un casco (arma impropria). Insomma, dicendo "casco o non casco" si casca male, perché il casco è importante, ca(s)cchio se lo è.

L'azione è chiaramente un oltraggio a pubblico ufficiale, né più né meno. E di questo certamente la ragazza è colpevole, e direi anche colpevole volontaria e manifesta.

Ma che un bacio via casco, in un paese dove il bacio è anche forma di saluto, sia una molestia sessuale mi sembra una provocazione (contro-, magari, ma sempre provocazione) bella e buona che sminuisce fra l'altro le molestie sessuali vere e proprie.

Poi tutti gli altri esempi che fai, banalmente, mi sembrano fuori luogo e buone semmai a sollevare un polverone di confusione inutile. Anche perché non so come ti comporti tu, ma io a memoria non son ricordato per aver fatto battute a doppio senso o per aver dato pacche sulle chiappe a colleghe o prima ancora compagne di scuola. Non è una mia abitudine farlo. Se lo fosse, penso che sarei accusabile di molestie sessuali. Ma trasformare in molestie sessuali il leccare un casco mi sembra il modo migliore per sminuire il dramma delle donne che sono soggette a molestie sessuali vere e proprie.

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