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[TOPIC DI GIOCO] RESIDENT EVIL, La storia perduta


diego mangani

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Ma che diavolo?....penso mentre i miei sforzi per aprire la porta della cucina risultano vani

Ok Oliver ora la sfondo...ma tenetevi pronti ho un brutto presentimento faccio agli altri.

Quindi mi metto in posizione e provo a sfondare la porta con un calcio

Papà si arrabbierà molto per questo.. penso tra il divertito e il preoccupato mentre prendo a calci la porta.

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Grazie alle attrezzature recuperate nel kit di pronto soccorso, Nicolay e Lisa riescono perlomeno a bendare e disinfettare la ferita del vecchio.

Ramsay intanto si getta con un calcio possente contro la porta, spalancandola, ma non rompendola.

Sentite un grido isterico, poi un colpo di proiettile che colpisce il muro accanto a Ramsay.

Ramsay sei tu!

Una donna piuttosto anziana, dall'aspetto gracile e rugoso, lascia cadere il poderoso fucile che reggeva in mano. Una lacrima le scivola sulla guancia, poi osserva Ramsay e si avvicina.

Supera il tavolo da pranzo che prende posto in mezzo alla stanza, e abbraccia il figlio.

Come sono contenta di vederti. Credevo di avervi perduti per sempre...

@Mappa

Spoiler:  
post-11678-14347052058775_thumb.jpg

Pallino rosso = Oliver

Pallino blu = Jamie

Pallino giallo = Emily

Pallino verde scuro = Lisa

Pallino verde chiaro = NIcolay

Pallino bianco = George

Pallino arancione = Ramsay

Pallino viola = Igritte, madre di Ramsay

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Mentre bendo il vecchio, sento un colpo di pistola,

quasi istintivamente cerco di parare il colpo, per proteggere il malato riverso per terra.

Per un attimo rimango assordata, quando realizzo che Ignitte si era barricata in cucina pronta a far fuoco,

realizzo che probabilmente ... " ... spero che stare in casa sia più sicuro che stare li fuori."

Mi alzo, aiutando il paziente. "Fate spazio, facciamolo sedere su una delle sedie in cucina"

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Forza, spostiamolo.

Vista che la situazione si è risolta sollevo di peso il padre di Ramsay e lo porto nella stanza.

Spazio, spazio.

Signora, ho bisogno di un letto. Il vecchio dovrebbe stare bene, ma devo metterlo in un luogo dove puo' stare calmo e posso tenere sotto controllo le sue condizioni.

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Il mio cuore perde un battito quando il colpo di fucile mi sfiora.

Quando realizzo però che è mia madre riesco a calmarmi un attimo mamma! stai bene sei ferita? le chiedo mentre ricambio l'abbraccio che è successo qui? dove sono gli altri?

Intanto mi faccio da parte per permettere a Lisa e Nicolay di portare George in cucina.

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Ramsay. Quando ve ne siete andati Jim ed Harry hanno avuto alcuni problemi nella Terza Struttura e abbiamo dovuto chiamare una ditta specializzata in riparazioni per mettere a posto l'impianto idrico del giardino. Poi tutto è andato a rotoli... quei cani sono entrati nel giardino e poi, quando io e Jim eravamo al sicuro nel salotto, hanno sfondato le finestre e sono entrati. Hanno invaso tutta l'ala opposta della nostra casa. Ho paura che Harry...

La vecchia signora Igritte vede entrare suo marito, ferito e svenuto, che viene sorretto da Lisa e Nicolay.

Anche Oliver e Jamie entrano, chiudendo la fila.

Dio santo! Cosa è successo a tuo padre?

Dice la vecchia avvicinandosi a suo marito, con le lacrime agi occhi.

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Appoggio il vecchio su una sedia, fermando la signora e guardandola negli occhi.

Signora, va' tutto bene per ora: e' stato morso da uno di quei cani, lo abbiamo stabilizzato ma ho bisogno di sapere se c'e' una stanza sicura come una camera da letto con poche finestre, solo una porta ed un letto dove portarlo per controllare le sue condizioni. Se c'e' pure strumenti sanitari o kit medici.

Presto...il tempo e' prezioso...

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Una volta fatto rilassare, mi allontano dal vecchio, in modo che la moglie possa avvicinarsi.

Do uno sguardo alla cucina, sentendo il racconto di Ignite mi vengono i brividi, cerco un coltello affilato, incrocio il mio stesso sguardo sulla lama di un coltellaccio da cucina,

un arma del genere è quasi ridicola contro ciò che abbiamo visto ... ma ripongo un barlume di speranza in quell'arma prima di foderarla nella tasca di dietro.

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«George è tosto signora Igritte, al momento non è al meglio, ma con le cure necessarie vedrà che si riprenderà...»

dico per confermare le parole di Nicolay.

Non so perché... ma ho proprio una brutta sensazione...

rifletto però osservando le condizioni di George

Non sono esperto di ferite o medicazioni, ma chiunque capirebbe che quella ferita non è normale...

Sembra come infetta... ma è successo troppo rapidamente...

ma lascio le mie preoccupazioni per George a chi se ne sta prendendo cura.

«Sono molto più preoccupato per quei cani che ha detto essere entrati, Igritte»

quindi mi avvicino alla donna per non dover parlare troppo forte

«Sono entrati nel giardino piccolo di questa struttura? Ha visto come sono entrati?

Che genere di problemi avete avuto con la Terza Struttura? e l'impianto idrico di quale giardino necessitava di riparazioni?

Gli uomini della ditta sono poi arrivati o vi siete barricati prima del loro arrivo?»

Mi fermo quindi per darle il tempo di assimilare le molte domande

«Scusi le molte domande» dico con tono accondiscendente, giusto per cercare di non spaventarla o irritarla

«ma è fondamentale capire cosa è successo e in che situazione ci troviamo...»

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Oh il mio povero George.

Dice la signora accarezzando la guancia del vecchio svenuto.

Una lacrima riga il volto dell'anziana Igritte, quasi a ricordo dei decenni di matrimonio con il povero Orton.

Ne abbiamo passate così tante.

Riflette per un attimo.

Al piano di sopra si trova una stanza. Ma attrezzature mediche specializzate non ci sono qua. I cani sono entrati nella Villa dopo l'arrivo dei tecnici, erano una quindicina più Jim. Dovevano riparare un impianto piuttosto grosso sotto la Terza Struttura, o almeno così mi ha detto mio marito. Lui vi saprebbe dare più informazioni, ma è...

Lancia un'occhiata al marito.

Oliver, Ramsay. Questa casa non è più sicura, dobbiamo trovare un modo per fuggire. Ma i cani ormai sono ovunque.

Intanto Lisa afferra un coltello da cucina sul tavolo da pranzo.

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Quind...?! faccio sorpreso.

Decisamente innervosito mi appoggio al tavolo su George, col respiro un po' corto e nervoso ma cercando di non farmi vedere in volto dai miei compagni.

Sedici umani infettati quindi. Diciassette con george.

La bariera inter-specie sembra forte col cervo, ma portebbe essere imputabile la scarsa infettivita' al suo rapido decesso...ma qui c'e' un problema grave...la barriera inter-spevie fra unani e cani non e' troppo solida. Alcune malattie passano fra umani e cani...se si fosse ricombinato in modo da diventare infettivo all'uomo...non voglio nemmeno pensarci.

Mi ricompongo un attimo. Andrebbero nel panico a rivelare ora questo timore...a tempo debito. Forza nico: devi essere forte per tutti.

Mi giro verso i miei compagni, sofoggiando il mio solito sorriso quasi ebete.

Andra' tutto bene. I cani sono troppi per ora fuori e la mia priorita' al momento e' assicurarmi delle condizioni di George. Al piu' presto. Se dovesse infettarsi rischierebbe la gamba.

Signora, prendo alcune cose.

Giro velocemente per la cucina mettendo in borsa una bottiglia di forte liquore, un mattarello, un coltello, una forbice, un sacchetto di zucchero, una bottiglia d'acqua.

Mettendo tutto nella mia borsa prendo il fucile della signora.

So' che non e' molto cavalleresco chiederlo, ma; Signora, Lisa... potreste portare voi George? Io saro' davanti a voi con Ramsay per proteggervi.

Vado verso la porta. Siete pronti? Prima sistemo in un letto il vecchio, piu' probabilita ho di salvargli la gamba.

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Aspetto le risposte della signora Igritte, ma le parole di Nicolay mi riportano

a quella che sembra essere la nostra urgenza principale al momento.

«Va bene, portiamolo di sopra nella stanza da letto... Nicolay, sto io davanti con Ramsey...»

parlo con tono autoritario, in modo da far capire che non tollero obiezioni

«ragazze, se non vi dispiace dovrete portare voi George,

così noi possiamo proteggervi nel caso qualche cane fosse rintanato qui dentro e ci attaccasse...»

Terminato di parlare prendo in mano la beretta e controllo quanti proiettili ho ancora nel caricatore.

«Facciamo in fretta...»

Spoiler:  
Quanti colpi ho nel caricatore? xD Se non mi sbaglio quella che ho io è la beretta con cui Nicolay aveva sparato ai cani, quindi il caricatore non dovrebbe essere pieno.

Per il resto Oliver è pronto, e quando anche gli altri sono disposti possiamo incamminarci verso il piano di sopra per portare a letto il vecchio George

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Perfetto faccio, controllando le porte.

Ah, Oliver: una parola, riguardo la pistola che ti ho dato.. mi avvicino a lui per non farmi sentire, rovistando nella borsa.

Parlo per un po' indicando gli ogni componente dell'arma.

@Oliver

Spoiler:  
Mi avvicino, ma quando do' le spalle al resto della sala il mio sorriso scompare.

Olly, saro' franco. Questa malattia potrebbe essere infettiva. Tra i cani sicuramente, ma c'e' una piccola ma catastrofica possibilita' che contagi l'uomo. Per questo ho fretta di controllare George.

Quello che voglio dirti e' questo: non fare *******. Hai qualcuno per cui vivere te e che devi proteggere e non ami la violenza.

Se vuoi andare davanti pero' ricordati una regola d'oro. Se vedi un umano contagiato dalla infezione canina ABBATTILO, SUBITO. La diffusione del morbo canino causerebbe pandemie sconosciute.

E' pressoche' impossibile che succeda quello che temo, e ancor piu' difficile che quello che temo essere un infezione aggressiva ipotalamica possa spingere ad una tale aggressivita' pure l'uomo...al massimo convulsioni o spasmi...ma ti prego di fare tesoro del mio avviso: "Se e' infetto e aggressivo, abbattilo subito"

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Sento gli altri che discutono sul da farsi, quasi distratta cammino avanti e indietro nella stanza, guardo fuori dalal finestra con occhi assenti.

Sentendo il mio nome mi avvicino a George, gli tocco la fronte, gli dico parole banali per capire se è cosciente "Coraggio George, andiamo di sopra a riposare"

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@Oliver

Spoiler:  
Nel caricatore sono rimasti 12 colpi su 15.

Farò di tutto per aiutarvi.

La vecchia si alza dalla seggiola in legno e prende il braccio di George. Insieme lo accompagnate nell'altra stanza.

Nicolay, Ramsay e Oliver davanti. Lisa, Igritte e il vecchio Orton ferito seguono dietro. Jamie ed Emily dietro.

Salite le scale. Trovate un lungo corridoio che svolta in fondo a sinistra. Sul lato destro si trovano due porte, su quello sinistro tre.

Seconda porta a sinistra. Lì si trova la nostra stanza.

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Mi sposto il più silenziosamente possibile, con la pistola salda in mano e la sicura tolta.

Passando vicino alle porte cerco di origliare per provare a sentire se ci sono o meno rumori.

Quando poi arriviamo davanti alla porta a noi utile, parlo sottovoce

«Bene... Ramsey, Nicolay... uno di noi 3 apre la porta restando di lato

mentre gli altri 2 tengono l'arma puntata nel caso salti fuori qualche cane...

tu Jamie stai sempre attento che qualche cane non ci spunti da dietro...»

poi mi rivolgo a tutti, sempre con tono di voce il più basso possibile

«cerchiamo di fare meno rumore possibile... se ci sono cani qui in giro è facile che ci sentano...»

@DM

Spoiler:  
Mentre mi sposto nel corridoio cerco di muovermi silenziosamente (presumo serva una prova, sempre ci sia qualcuno/qualcosa che possa sentirci)

Quando passo davanti alle porte origlio (quindi prova inerente)

Mentre mi trovo nel corridoio vorrei tenere sempre un'azione preparata.

L'azione è: "Non appena vedo apparire una evidente minaccia (cane, presumibilmente, ma non si sa mai xD) sparo"

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Jamie rimane indietro, tenendo Emily vicino a sè e restano a controllare eventuali pericoli. Lisa e Igritte si guardano intorno. Le porte delle camere sembrano intatte, nessun seno di usura di alcun tipo: graffi, morsi o botte di alcun genere.

Nicolay e Oliver tengono le armi spianate di fronte alla porta, mentre Ramsay apre cautamente. La maniglia in ottone cigola in modo acuto, la porta si apre.

Dentro la stanza si trovano un letto matrimoniale, due piccoli comodini, una vecchia seggiola in legno piuttosto decorata e di buona fattura ed un grnade armadio a tre ante.

Eccoci arrivati. State tranquilli, i cani non sono saliti al secondo piano. Diciamo che è quello che voglio sperare.

Dice la vecchia Igritte poggiandosi alla maniglia per sorreggere meglio George.

Se non vi spiace vorrei rimanere a fianco di mio marito. Qua non dovrebbe esserc...

La vecchia Igritte viene interrotta. Sentite un rumore di ceramica che si rompe provenire dal corridoio, anche se lontano l'eco del rumore si fa sentire.

Santo cielo!

Impreca la vecchia, afferrando la mano bianca di suo marito.

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