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Ravenloft 3.5 - Persi nella nebbia


Darth Ronin

Messaggio consigliato

Aramil Nailo

Chi è costui e da dove salta fuori?Come fa a sapere chi siamo?Come fa a godere di tutta questa autorità?

La mia mente si affolla di centinaia di domande a cui non so dare risposta. Spinto dal desiderio di soddisfare la mia curiosità decido di seguire la misteriosa figura volgendo al contempo uno sgurdo interrogativo ai miei compagni d'avventura e sussurrando:"ci sarà da fidarsi di costui?Qualcuno lo conosce?"

Dopodiché mentre supero la guardia posta all'entrata della città gli domando:"Messere conoscete forse quell'uomo?"

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@ Aramil

Spoiler:  
La guardia si protende verso di te e ti sussurra a bassissima voce, tanto che solo tu puoi udire: fate attenzione, quello è Messere Ponce. Nessuno sa bene chi sia o per chi lavora, ma tutti sanno che è molto potente. Se decidete di seguirlo, cercate di non contraddirlo, perchè non è il tipo di persona che accetta un no come risposta. Molti hanno avuto a che fare con lui, alcuni sono stati ben ricompensati, altri sono diventati cibo per vermi!

Ognuno con i propri pensieri e sospetti nella testa vi accodate al misterioso uomo in nero, che alla domanda di Beren risponde:

Ah, una bella domanda, semplice e diretta, degna di uomini d'azione come siete voi! E sì, a differenza del nostro pavido tutore dell'ordine mi è bastata un'occhiata per capire che siete tutt'altro che nobili personalità. Ma è proprio di avventurieri come voi che ho bisogno, per cui ringraziamo la sorte di questo fortuito incontro, giusto?

accenna appena a voltarsi verso di voi, in particolare verso Beren: proprio in quel momento un altro fulmine saetta in cielo, il cappuccio mette ancora in ombra i lineamenti e gli occhi dell'uomo, ma vedete chiaramente il suo sorriso scintillare come quello di una faina. Il mento è perfettamente rasato, per cui potete azzardare l'ipotesi che non sia un nano alla fin fine. Subito continua:

Vedete, in altri tempi le strade di Baldur's Gate non sarebbero state il posto ideale per dare spiegazioni, ma di questi tempi sono decisamente più sicure di qualsiasi locanda o taverna. A proposito, la locanda della stazione di posta non è affatto male, anzi è una delle migliori della città, frequentata da ricchi mercanti e altri avventurieri come voi. Ma per stanotte provvederò io alla vostra sistemazione. In effetti guardandovi attorno vedete che le strade sono tutte deserte, anche la via principale che state percorrendo in questo momento. Scorgete solo qualche persona di tanto in tanto che si affretta sotto la pioggia martellante, e qualche cane randagio in cerca di rifiuti da mangiare. Ma perdonatemi, a volte sono troppo prolisso, mi piace parlare e capita di non rispondere in maniera solerte alle domande. Ordunque, chi sono è presto detto: il mio nome è Cornelius Ponce, e sono l'assistente di uno dei Consiglieri della città. Il nome del mio titolare non vi interessa sapere, e del resto io non voglio sapere i vostri, per garantire il vostro anonimato. Immagino che la domanda seguente sarà "che cosa vuole da noi", e la risposta questa volta è un po' più complessa. Vedete, miei cari, come avrete intuito oltre ai pirati e alle smanie di conquista di Amn, Baldur's Gate deve affrontare anche un altro problema, l'epidemia di cui vi parlava il comandante alla porta.

Nel frattempo avete cambiato strada alcune volte: siete talmente calamitati dall'abilità nel parlare e dal timbro di voce di Ponce che avete perso la cognizione di dove vi trovate, ma sicuramente, a giudicare dalle abitazioni, siete in uno dei quartieri più ricchi della città.

Quello che il buon Reiner diceva a proposito è vero, nessuno sa come sia iniziata e come curarla. Probabilmente è opera di Amn, in questo modo ha riempito Baldur's Gate di profughi, rendendo difficile la difesa, ma ha creato anche un altro problema, di cui per ora non è giunta voce alla maggior parte della popolazione. Il fatto è che in alcuni villaggi del sud e della costa, le persone prese da ira assassina sono aumentate a tal punto da aver sopraffatto gli altri abitanti. Se questo dovesse avvenire qui, con tutti questi profughi, Amn non dovrebbe neanche muovere guerra, Baldur's Gate verrebbe distrutta dai suoi stessi abitanti. Ma il mio mecenate, il mio titolare, ha avuto un'idea e l'ha proposta in consiglio. Un'idea pericolosa, senza dubbio, ma pur sempre una speranza. Il consiglio l'ha bocciata, ma noi vogliamo tentare ugualmente. Per questo mi servono persone non conosciute in città, tutto deve essere fatto in segreto e rapidamente. Se accettate l'offerta, l'operazione non vi porterà via più di tre giorni di tempo. Al vostro ritorno potrei offrirvi altri incarichi, oppure potrete farvi reclutare da altri Lord per qualsiasi cosa preferiate fare, ma intanto avrete guadagnato 500 monete d'oro a testa, 100 subito e il resto a lavoro compiuto, e il rischio per voi è comunque minimo, perchè si tratta fondamentalmente di andare a prendere una persona e portarla qui da me. Allora, vi interessa la mia offerta?

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Mi protendo in avanti sul cavallo, misurando il tono di voce per essere udito dai presenti..e non oltre.

In linea teorica direi di si, in linea pratica direi..Dipende.

500 Mo sono un bel gruzzoletto se si tratta di prelevar qualcuno in città, fuori città, nei dintorni. Se ci state chiedendo di portar via qualcuno da Thay, dalle rovine di Netheril, o dai Nove Inferni per quel che ne sappiamo..sono ben pochi soldi.

Capisco il suo bisogno di riservatezza, ma lei capirà i nostri dubbi sull'accettare qualcosa ad occhi chiusi.

Anche le modalità della missione potrebbero essere problematiche per alcuni di noi: la persona sarà consenziente? Sarà colpevole di qualcosa? Sarà pericolosa?

Capisce che le variabili sono molte, e semplificare con Soldi = trasporto è riduttivo per quanto prudente. Se potesse fornire ulteriori informazioni credo le saremmo tutti ben grati.

Fermo restando che l'ipotesi di un lavoro ci interessa, sia ben chiaro!

Sorrido leggermente quindi, attendendo una risposta del nostro interlocutore.

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Prima, ho un'altra domanda.

Da quanto tempo ci stava osservando, prima di intervenire con la guardia?

Domando con fare deciso, come se fossi certo che l'uomo ci stesse osservando. Camminando mi sono tranquillizzato, anche le risposte dell'uomo mi hanno messo un attimo di conforto. Tuttavia sono ancora pensieroso su ciò che è accaduto.

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L'uomo in nero ridacchia, una risata gutturale che suona quasi come se stesse soffocando... poi si ricompone e risponde.

Oh, immagino che il mio aspetto, così ammantato e con questa atmosfera lugubre vi abbia quantomeno insospettito. Lo ammetto, vi stavo ascoltando da un bel po' di tempo, ma vi avevo scorto già prima che giungeste a Baldur's Gate, o meglio alla tendopoli dei profughi. Sperò che non vi abbia offeso, ma volevo capire che tipo di persone eravate prima di proporvi l'ingaggio.

Per il resto, è ovvio che non pretendo una risposta immediata, volevo solo sapere se siete interessati al lavoro prima di scendere nei dettagli: capirete bene che sono informazioni riservate, non posso divulgarle a chicchessia.. ma mi pare di aver stuzzicato il vostro interesse e soprattutto la vostra disponibilità. Ad ogni modo, continueremo il discorso all'asciutto, in compagni di altre due persone che vi aiuteranno. Ecco, siamo arrivati, questa è una delle mie dimore, o per meglio dire, un mio comodo rifugio.

Vi indica una abitazione lungo la strada. La casa non è molto piccola, ma decisamente elegante e curata, a due piani, con un piccolo giardino antistante. Nel giardino vedete una mezza dozzina di guardie: non sono vestiti da soldati in armatura, ma da semplici cittadini, ma le armi al fianco e il volto truce da esperti combattenti non lasciano dubbi. Uno di loro rivolge un semplice cenno di saluto a Ponce, dopodichè prende il suo cavallo. Subito dopo vi invita a smontare. Ponce vi dice Lui è il mio capo delle guardie, niente a che vedere con il singolare soggetto che avete incontrato alla porta della città. Lasciategli pure i cavalli, ci penseranno loro a strigliarli e rifocillarli nella mia stalla. Accomodatevi, c'è un bel fuoco e una cena calda che ci aspetta in casa.

Ponce vi fa strada. L'interno dell'abitazione è abbastanza spartano, pochi mobili ma di buon gusto, solo qualche piccolo quadro alle pareti. Un altro uomo, più un maggiordomo che una guardia, vi aspetta all'ingresso e prende il mantello di Cornelius e i vostri. Ora vedete che effettivamente Ponce è un umano, ma non vi aspettavate una persona di queste fattezze. È molto basso, arriva a malapena a 1,60, e grasso quasi quanto il comandante delle guardie che tanto disprezza. Il volto è rotondo e paffuto, ha pochi radi capelli scuri in testa, e lo sguardo decisamente strabico. Il sorriso continua ad essere quello astuto e pericoloso di un animale selvatico, contrastando nettamente con l'impressione generale di persona calma e innocua che da il resto del corpo. Il maggiordomo vi fa accomodare in una stanza molto calda, con un grande camino scoppiettante e una tavola già imbandita per la cena, con un arrosto e una pentola di zuppa calda e alcune caraffe di vino e acqua. Ma quello che vi colpisce sono le altre due persone nella stanza. Riconoscete immediatamente dai loro tratti che si tratta di due Aasimar. Uno dei due è chiaramente un paladino: la sua aura di purezza e di grazia vi colpisce immediatamente come una secchiata di acqua fresca che vi risvegli da un sonno profondo. L'altro a giudicare dall'abbigliamento, per quanto inusuale per i vostri canoni, parrebbe essere un sacerdote, o forse un chierico. Entrambi hanno il simbolo di un dio che non vi pare di conoscere, la raffigurazione stilizzata del disco solare, il chierico al collo, il paladino inciso sul suo grande scudo di metallo.

Ponce li presenta, indicandovi il paladino: Questo è Sir Narshif, accompagnato dal suo apprendista, sir Thomas. Mi sono stati consigliati da alcuni, chiamiamoli amici, per aiutarvi in questo compito e assicurarsi che tutto vada come previsto. Ma prego, non facciamo raffreddare la cena, per fortuna avevo chiesto di preparare cibo e bevande in abbondanza per cui c'è da mangiare a sufficienza nonostante il nostro incontro non fosse previsto. Accomodatevi, proseguiremo con le spiegazioni durante la cena.

Spoiler:  
interrompo la narrazione per non rendere troppo lungo e per darvi tempo di agire se volete fare qualcosa. Thomas, sei ufficialmente in gioco da questo momento.
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Sono rimasto in silenzio durante tutto il tragitto a cavallo fino al "comodo rifugio" di Ponce, come lui l'ha chiamato, ma non mi sono ugualmente perso niente di quanto ha detto, ascoltando attentamente le sue parole e soppesando con la coda dell'occhio i suoi modi di fare, cercando di discernere che tipo di persona sia. "Fidarsi o non fidarsi? Ah! Quando mai è stato davvero questo il problema? Per il momento questo tizio mi è stato utile, e finché continuerà ad esserlo sfrutterò la situazione, come ho sempre fatto... E se poi si rivelasse un doppiogiochista o provasse a fare il furbo beh... ovviamente lo taglierò in due!".

"In ogni caso quelli come lui si dividono sempre in due categorie..." continuo a rimuginare "Gli idioti che credono di esser furbi, e quelli che sanno davvero il fatto loro... non mi resta quindi che scoprire a quale delle due appartiene questo Ponce... perché se appartiene al primo tipo, o se le cose si faranno troppo sfavorevoli per lui... eh eh anche in quel caso maledirà la sorte per aver incrociato la mia strada e aver voluto assumermi!". Giunto infine all'abitazione, scendo da cavallo e mi avvio con gli altri verso l'interno.

Dopo aver consegnato il mio mantello al maggiordomo proseguo fino alla sala da pranzo, assistendo alla presentazione dei due stirpeplanare. "Pff... E questi due chi diavolo sarebbero? Un paladino e un chierico, maestro e allievo a caccia di malvagi, ed entrambi di stirpe celestiale? Cos'è, il cliché dei cliché? Il destino dovrebbe decisamente sforzarsi di aver più fantasia..." li schernisco subito nella mia mente, colpa anche della nauseabonda e fastidiosissima zaffata di santità proveniente dall'aura del paladino, che ho avvertito distintamente ancor prima guardarli in faccia.

Tuttavia, neanche a dirlo, il mio volto resta impassibile, non lasciando trasparire minimamente l'avversione che già provo nei loro confronti, ed anzi per sembrare ben disposto mi dirigo subito verso di loro per presentarmi a mia volta. Solo allora allento le cinghie che assicurano l'arma che porto sulla schiena, e afferrandone saldamente l'impugnatura con una mano sola, la appoggio al muro vicino ai due, mostrando "involontariamente" anche la differenza tra il mio armamentario e il loro. Il mio possente spadone a doppio taglio raggiunge infatti quasi i miei due metri d'altezza, è largo più di trenta centimetri ed è anche molto spesso. Solo l'impugnatura aggiungerà almeno altri quaranta centimetri alla lunghezza totale, ma pur essendo così monumentale, non si tratta affatto di un banale blocco di ferro. La sua foggia è di indubbia alta qualità, e chiunque si può accorgere che è anche tremendamente affilato. Chiunque fosse il fabbro che l'ha battuto e forgiato, dev'essere stato certamente molto abile e forte, e averci speso parecchio tempo... sempre che possa essere davvero opera di un solo uomo. A guardarlo bene, in effetti, forse c'è da dubitare perfino del fatto che il suo creatore fosse umano. L'impressione complessiva è infatti quella di una spada adatta più a un troll o a un mostro ancor più grande, ma impossibile da usare efficacemente in battaglia da una qualsiasi creatura della taglia di un uomo.

"Piacere, signori" esordisco con decisione indossando la mia espressione più affidabile e tendendo la mano verso quello che mi era stato presentato come il maestro. "A quanto pare lavoreremo insieme. Sapete, anche se non avevo ancora esternato i miei dubbi a messer Ponce, una parte di me temeva che questo affare potesse nascondere qualcosa di losco. Ma ora credo di potermi ricredere, perché altrimenti sono sicuro che due devoti servitori di Pelor come voi non si sarebbero di certo uniti alla sua causa."

Spoiler:  
Se servisse una prova di raggirare per non far capire a Sir Narshif la mia avversione verso di loro, o semplicemente per non fargli capire che sono rimasto infastidito dalla sua aura di purezza, 14+11=25.
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@Gast

Spoiler:  
Nel momento in cui gli stringi la mano provi una strana sensazione, non qualcosa di fisico, ma solo a livello "empatico". Avevi già incontrato altri paladini in passato, ma percepisci Narshif come qualcosa di "diverso", quasi un santo delle antiche leggende. La semplice stretta di mano ti da un senso di tranquillità e protezione, una sensazione per te del trutto estranea e inusuale, ma comunque piacevole. Ad ogni modo non pare aver colto alcuna avversione da parte tua, o comunque ha un atteggiamento troppo distaccato per dare a vedere di aver colto la tua provocazione.

Narshif stringe la mano di Gast. La sua espressione è molto seria, ma un lieve sorriso di cordialità stempera il volto severo. Vi fissa uno ad uno con i suoi vivi occhi dorati, quasi a voler sondare i vostri pensieri e la vostra anima. Poi, come se avesse deciso che di vuoi può fidarsi, il viso si rasserena e dice:

Che la luce di Pelor possa illuminare sempre i vostri passi, fratelli. E non abbiate timore, le intenzioni di questa missione sono nobili e sicure. Infatti io e il mio allievo non siamo stati convocati da messer Ponce, bensì lavoriamo per conto degli Arpisti, e questo dovrebbe garantirvi la nostra completa onestà e buona fede. Purtroppo non posso provare questo fatto, se non dandovi la mia completa e sincera parola d'onore, se volete accettarla.

Le ultime parole sono seguite da un riverente inchino.

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Che tipo strano questo Ponce, secondo me non c'è troppo a fidarsi.

Tiro fuori il mio famiglio da quello che era il suo rifugio magico. Gli faccio un pò di coccole, poi mi avvicino ai due, porgendo prima la mano al maestro, poi all'allievo.

Il mio nome è Beren, onorato di fare la vostra conoscenza.

Avete detto di essere membri della società degli arpisti, anche quel Ponce ne fa parte?

Sono abbastanza tranquillo, il mio tono è calmo e rilassato.

Mentre parlo Bigby mi è accanto, che si strofina contro le mie gambe, in preda ad un attacco di fusa.

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Resto immobile per qualche momento dopo aver stretto la mano di Narshif, ponderando sulla strana sensazione che ho provato toccandolo. "Che... che cos'era quella sensazione? Certo, appena ho messo piede in questa stanza ho avvertito chiaramente l'ampiezza e l'intensità della sua aura, nemmeno paragonabili a quella di Er'vlak, ma credevo fosse solo un paladino particolarmente potente... ma questo... costui è senza dubbio qualcosa di diverso... qualcosa... di più...".

"Bene bene, quantomeno questo problema è risolto" taglio corto accennando ad un veloce sorriso di facciata, quando mi rendo conto di aver tardato a rispondere più del dovuto. La sensazione che mi aveva trasmesso lo stringergli la mano non è stata tuttavia sufficiente a cancellare il mio astio, che anzi quasi per una qualche reazione difensiva, è cresciuto nel momento stesso in cui mi sono staccato da lui. "Che espressione da idiota comunque, con quell'aria da immacolato... Non so davvero se sia peggio sentire la sua aura o guardarlo in faccia... o sentirlo parlare, eh eh già, c'è anche quello...". Con questi pensieri sprezzanti per la testa realizzo anche di non aver più nessuna voglia di parlare con loro, quindi mi volto e torno verso gli altri. Superando tutti, mi fermo infine accanto ad Er'vlak e con una pacca sulla spalla lo sollecito a conoscere i due. "Hai visto? Un altro paladino..." "Voi dannati santoni non siete mai abbastanza a quanto pare" "Scommetto che avrete un sacco di cose di cui parlare" concludo con un ghigno che nessuno può vedere.

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Ponce scoppia ancora una volta nella sua risata gutturale.

Ohohoh, io far parte degli arpisti? Grazie al cielo no, assolutamente. Spesso le nostre strade si sono incrociate e abbiamo imparato a rispettarci e all'occorrenza ad aiutarci reciprocamente. Ma ora che avete conosciuto il nostro fidato paladino, immagino sarete più tranquilli, per cui vi prego, sedetevi e iniziamo a mangiare, così vi spiego tutto.

La tensione dei minuti precedenti si è stemperata nel confortevole caldo della sala, e la presenza di Narshif ha effettivamente placato un po' i vostri dubbi. Anzi, si direbbe che la sola vista del paladino vi rincuori e vi tonifichi.

@ tutti

Spoiler:  
Narshif è un paladino "particolare". Da questo momento in poi, fintanto che lo avete a vista o siete entro 12 mt da lui avete tutti un +2 a qualsiasi tiro abilità e tiro per colpire e +4 a tutti i TS

Prendete posto a tavola, una tavola rettangolare in cui Ponce e Narshif siedono a capotavola. Dopo una breve benedizione al cibo, appena sussurrata, Narshif ritorna silenzioso, serio e attento ad ogni dettaglio. Ponce invece riprende a parlare con la sua tipica cadenza suadente: il suo sguardo strabico continua a spostarsi da uno all'altro di voi, e spesso non riuscite a capire chi stia realmente guardando. Anzi, a volte avete proprio l'impressione che questo modo di fissarvi sia stato studiato e perfezionato per mettere in soggezione i suoi interlocutori.

Orbene, devo fare un salto indietro nel tempo per spiegarvi la situazione. Una ventina d'anni or sono qui a Baldur's Gate viveva un abile alchimista, di nome Hillirium Kurbis. Le sue capacità nel creare composti, pozioni e unguenti erano superiori a qualsiasi altro mago o chierico, specialmente per quanto riguarda cure e rigenerazione. Qualcuno diceva che avesse del miracoloso, e infatti nessuno era conoscenza di molti dei suoi ritrovati o dei suoi segreti. Inutile dire che in città era molto benvoluto. Poi, improvvisamente, a Baldur's Gate iniziarono a sparire persone, per poi riapparire come cadaveri selvaggiamente deturpati. All'epoca non ero ancora arrivato in città, per cui non ne conosco i dettagli, ma fatto sta che alla fine furono proprio gli Arpisti a rintracciare il colpevole, che guarda caso era proprio il nostro buon Kurbis. Si parlò di omicidi rituali, di evocazioni di demoni e cose del genere; fatto sta che ormai l'alchimista era completamente folle e pericolosamente fuori controllo. Però invece di mandarlo al patibolo come normalmente sarebbe dovuto avvenire, gli Arpisti intercessero affinchè venisse rinchiuso, visto tutto il bene che aveva fatto prima di dare di matto, nella speranza di trovare un modo di farlo rinsavire o per lo meno di scoprire i suoi molti segreti.

E adesso arriviamo a noi... Il mio signore ed io riteniamo che se esiste qualcuno in grado di trovare una cura per l'epidemia sia proprio lo sfortunato Hellirium Kurbis. Purtroppo il consiglio cittadino ritiene la sua liberazione troppo pericolosa, visto lo stato in cui si trova da ormai vent'anni. Dopo lunghe discussioni eravamo ormai rassegnati a lasciar perdere, quando siamo stati raggiunti da agenti Arpisti, che come sempre sanno tutto, anche quello che non dovrebbero... queste ultime parole le sibila con evidente disprezzo, poi riprende: Secondo loro la nostra idea potrebbe funzionare, nonostante il pericolo che Kurbis fugga sia effettivamente concreto. Per questo hanno deciso di darci il loro appoggio, a parte che l'operazione sia svolta, come vi avevo già detto, velocemente e in massimo segreto. Inoltre hanno richiesto che due loro rappresentanti, cioè i nostri due nuovi amici aasimar, si uniscano al gruppo per vigilare che tutto proceda come dovuto.

Narshif a questo punto interrompe il fiume di parole: Ha dimenticato un particolare, messer Ponce. Non ha detto che Kurbis è anch'egli un Aasimar. È per questo che siamo stati scelti noi due e non qualcun altro.

Be', sì, ha ragione, ma questo non è così importante, sbotta Ponce, indispettito dall'interruzione. Quello che è importante è che il tempo stringe. Come vi dicevo l'incarico è abbastanza semplice. Domani mattina all'alba partirete per la prigione di Brokenwald, prenderete il prigioniero e lo riporterete qui da me; il tutto vi porterò via tre giorni di tempo. Le guardie vi consegneranno Kurbis bello impacchettato e incapace di nuocere, per cui le possibilità che qualcosa vado storto sono ben poche, se farete tutto come si deve. Allora, posso confidare sulla vostra partecipazione? Come vedete vi ho messo a parte di segreti che potrebbero compromettere me, un consigliere cittadino molto importante e gli Arpisti stessi... non devo certo sottolineare quanto un vostro rifiuto sarebbe decisamente sgradito. Nel dire le ultime parole, Ponce non fa nulla per nascondere un sottinteso significato di minaccia, ciononostante il suo sorriso e i suoi atteggiamenti continuano ad essere cortesi, come se volesse dire "per favore, non obbligatemi ad usare le maniere forti".

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Un altro paladino, interessante... beh di lui almeno mi posso fidare... i paladini di pelor sono famosi per la loro rettitudine e per la loro bontà

Piacere Er'vlack, paladino di Ilmater, al vostro servizio

Mi siedo alla tavola insieme agli altri e comincio ad ascoltare con attenzione Ponce

Anche se non ami commettere atti illegali vi aiuterò se questo potrebbe aiutarvi a estirpare questa epidemia

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Osservo Pounce e poi osservo i due paladini, grattandomi pensieroso la testa.

Perdonatemi ma qualcosa non mi torna.

Costui è un alchimista, un individuo tutto intento allo studio delle pozioni..e da solo avrebbe rapito e seviziato delle persone?

Quindi i suoi rami di esperienza coprivano altri campi. E intendo esperienza pratica.

Se fosse solo un semplice prigioniero basteremmo noi e non servirebbero i due paladini e la presenza manifesta degli Arpisti.

Qual è la parte che vi siete dimenticati di dirci? Qual è il motivo di una scorta di tale portata per un individuo così impacchettato?

Il lavoro sembra interessante, ma quando mi si presenta un lavoro con punti oscuri è certo che quei punti oscuri si rivelano immancabilmente grandi rogne. Ad esempio, non è che lavorasse con altre persone? Che potrebbero esser state informate del suo rilascio e volessero approfittarne?

Incrocio le mani davanti al volto, poggiando i gomiti sulla tavola aspettando una risposta.

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Questa volta è Narshif a rispondere:

Uno dei motivi per cui gli Arpisti chiesero che non venisse giustiziato è proprio che si sospettò l'esistenza di complici, o addirittura di un culto, e per qualche tempo si provò a portare avanti le indagini e gli interrogatori di Kurbis. Ma l'alchimista all'epoca era completamente folle, e alla fine nessuno se ne curò più. Del resto gli omicidi cessarono con la cattura, per cui non ci fu motivo di insistere sulla ricerca di altri colpevoli.

Subito Ponce riprende la parola:

Kurbis non va sottovalutato: anche se immobilizzato è da considerasi estremamente pericoloso. Dopo vent'anni nelle segrete di Brokenwald è ancora uno dei prigionieri più violenti. Tuttavia adesso alterna momenti di fredda lucidità, che lo rendono volendo ancora più letale. Non dovete mai fidarvi o sottovalutarlo. E anzi, credo vi stupirà sapere che non sarete solo voi la scorta: in effetti quando vi ho notati tornavo dall'incontro con un altro gruppo di sette mercenari, che si uniranno a voi strada facendo. Sono persone con cui ho già lavorato, per cui potete fidarvi incondizionatamente. Certo, la possibilità che qualcuno possa intervenire per liberarlo va tenuta in considerazione, ma come ha poc'anzi detto il nostro Paldino, nessuno ha mai avuto riscontro di possibili complici, per cui la possibilità è remota.

Se poi, come accennavate prima, il compenso vi pare troppo esiguo, posso sempre aumentare la vostra parte. Purtroppo il tempo stringe, e ho bisogno di assicurarmi di avere le persone giuste per questo lavoro.

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"Non capisco davvero cosa c'entri che questo Kurbis sia un Aasimar... Se fosse stato un coboldo avrebbero mandato due coboldi?" incalzo con una battutina canzonatoria, per poi proseguire in tono più serio. "Vabbè, scherzi a parte, anch'io avrei un paio di domande..."

"Per prima cosa, ci stai chiedendo di infrangere la legge e di metterci contro il consiglio cittadino. Noi siamo degli sconosciuti qui in città, nessuno saprebbe che abbiamo dei legami con te, e ovviamente dovremmo mantenere il massimo riserbo su tutta questa faccenda. Scommetto che hai già capito dove sto andando a parare..." affermo con un malizioso scintillio negli occhi "...perché vedi, io mi chiedo cosa succederebbe se disgraziatamente qualcosa andasse storto... se ci catturassero, negheresti ogni legame con noi, Ponce? Verremmo imprigionati e ci lasceresti a noi stessi?".

"Inoltre l'esperienza mi dice, anzi ci dice" - mi correggo posando lo sguardo anche sui miei compagni, lasciando intendere che ne abbiamo passate parecchie insieme - "che questo genere di cose non si risolvono mai esattamente come pianificato. E se qualcosa va storto stavolta, ci mettiamo contro tutta la città, il prigioniero più pericoloso degli ultimi vent'anni, e probabilmente anche tutti i suoi più fanatici seguaci. Aggiungiamoci anche che hai appena affermato che saresti disposto ad aumentarci il pagamento, e la conclusione è piuttosto semplice... perché non facciamo 1000 monete d'oro a testa?" "Eh eh non solo ormai ci hai già detto tutto riguardo la missione, ma hai anche esplicitamente affermato che il tempo stringe e che è già tutto organizzato per domani mattina. Non accettare sarebbe molto più svantaggioso che vantaggioso per te, mio caro... E se ci mandi via, chi ti dice che non andremo ad informare il consiglio? Sappiamo tutto: il momento, il luogo, e chi c'è dietro..." Anche se queste ultime cose non le dico esplicitamente, dal mio sorrisetto sagace Ponce può lo stesso capire chiaramente che le sto pensando.

Spoiler:  
Diplomazia 11+9=20. Se qualcuno vuole fare una prova di collaborazione per aiutarmi, gliene sono grato ;).
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Spoiler:  
rispondo subito senza aspettare che altri facciano la prova di diplomazia perchè non ce n'è bisogno

Ponce guarda Gast un po' stupito, poi sorride amabilmente, per quanto un sorriso amabile stoni tremendamente sul suo volto.

O santi numi, forse avete frainteso. Catturavi? avete paura che qualcuno vi catturi? vi porge una pergamena arrotolata con il sigillo cittadino di ceralacca. Voi siete ufficialmente in missione per conto della città di Baldur's Gate! Non dovete far evadere Kurbis, vi recherete alla prigione, dove il comandante è già stato avvertito, e presentandogli questo documento lui vi consegnerà il prigioniero. Voi avete tutta l'autorità del consiglio: tutte le magagne che nasceranno in seguito sarà un problema tra i consiglieri, ma questa è politica, non credo che vi possa interessare. Quanto al pericolo di attacchi, come vi abbiamo già detto, dubitiamo che ci siano ancora complici, dopo tutti questi anni. E comunque il vostro lavoro è proprio quello di accertarvi che non capitino incidenti sul percorso, altrimenti avremmo mandato una carrozza, non vi pare?

adesso sogghigna in modo più subdolo

D'altra parte mi aspettavo che avreste tirato sul prezzo, so come funziona con avventurieri come voi. Ma sia ben inteso che non andrò oltre 1000 monete a testa, e che comunque le riceverete a compimento dell'incarico. I nostri amici aasimar qui presenti sono persone molto ragionevoli, e spero che voi non siate da meno. Ma voglio lasciarvi tempo per valutare la mia offerta. Per questa notte siete miei ospiti, e potete dormire nelle stanze al piano di sopra. State tranquilli, questo mio rifugio è particolarmente sicuro, nulla entra e nulla esce senza che io lo voglia, e non mi riferisco solo alle guardie all'esterno. Avete la chiara impressione che poco per volta si stia irritando e che la voce stia assumendo un tono di minaccia, ma l'espressione del volto continua ad essere amichevole, e, complice lo sguardo strabico, il risultato complessivo ha qualcosa di inquietante. Domattina allo scoccare della sesta ora tornerò qui per sentire se avete accettato e darvi eventualmente gli ultimi dettagli; altrimenti, mio malgrado, dovrò cercare qualcun altro interessato e ritardare di uno o due giorni, e purtroppo ogni giorno di ritardo vuol dire ulteriori infetti dell'epidemia. Ora vi lascio, in modo che possiate riflettere meglio, il nostro buon paladino Narshif è al corrente di tutto quanto, per cui potete chiedere informazioni a lui. Che la notte vi porti giudizio signori.

Con questo ultimo saluto si alza e a grandi passi esce dalla stanza, senza dare il tempo a nessuno di replicare. Narshif rompe il silenzio che segue dichiarando: Su una cosa ha ragione, ogni giorno che passa l'epidemia miete più vittime senza che si trovi una soluzione. Ma comprendo i vostri dubbi, Cornelius Ponce non ha fama di persona pacifica, ma so per certo che ha sempre rispettato i patti presi, altrimenti gli Arpisti non accetterebbero di collaborare con lui.

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"Ero certo che potesse tirare su l'offerta ancora prima che ci parlasse delle 500 monete d'oro iniziali" commento a braccia conserte e occhi socchiusi, comodamente seduto sulla mia sedia, rivolto a tutti e a nessuno. "Uno come lui, con quella parlantina, politico e affarista, non partirebbe mai offrendo già il massimo che può permettersi. L'avevi capito anche tu, vero Nubnor?" aggiungo alzando un sopracciglio verso di lui.

"Comunque sia avevo già deciso di accettare" mi rivolgo ora a Sir Narshif, mentendo con estrema nonchalance "Dopotutto qui si parla praticamente di salvare la città da una tremenda infezione, che da quanto ho capito si diffonde talmente rapidamente che se non contenuta potrebbe arrivare in men che non si dica a sterminarne tutta la popolazione, o a tramutarla in selvaggi assetati di sangue."

"In ogni caso, l'unica cosa che ancora non mi è chiara, riguardo a quello che diceva Ponce prima di andarsene, è perché il consiglio cittadino dovrebbe aver firmato quel documento, che di fatto ci autorizza a procedere nel nome di Baldur's Gate, se ci è stato detto chiaro e tondo che aveva bocciato la proposta? Siamo sicuri che sia davvero autentico?"

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Narshif, con la sua immutabile calma, risponde: Non so bene come funzionino le leggi di questa città, ma immagino che ogni consigliere possegga un sigillo per autenticare documenti urgenti o di secondaria importanza senza dover ricorrere all'intero consiglio. Certo, come diceva Ponce, mandare avanti un'azione già bocciata dal consiglio avrà ripercussioni dal punto di vista politico, ma se hanno l'appoggio degli Arpisti probabilmente troveranno un compromesso, ammesso che tutto vada per il verso giusto e che Kurbis aiuti veramente a trovare una cura. Altrimenti di sicuro si saranno già preparati una via di fuga: ammesso che non abbiano intenzione di lasciare la città, posso immaginare che sappiano già come muoversi per insabbiare la cosa. E se temete ripercussioni verso di voi, posso promettervi che se svolgeremo nel modo migliore il nostro incarico, quale che sia il risultato che ne conseguirà farò in modo che gli Arpisti vi aiutino con ogni mezzo. Quello che a me preme è effettivamente trovare una soluzione il più rapidamente possibile, prima che altre vittime ci vadano di mezzo.

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"Sì, con una garanzia simile direi che non ho altre domande. Anch'io voto per accettare" convengo soddisfatto. Subito dopo, avendo finito di mangiare già da qualche tempo, mi alzo da tavola, col chiaro intento di ritirarmi. "Bene, se volete scusarmi io mi avvierei verso la mia stanza" commento rivolto in particolare a Sir Narshif e mimando un po' di spossatezza. "Mi capirà, il nostro viaggio è stato impegnativo e disagevole, con la pioggia onnipresente che ha finito per trasformarsi in un diluvio nelle fasi finali, e domani ci sarà da svegliarsi presto." Andandomene, recupero la mia arma e prima di uscire mi volto nuovamente verso i miei compagni. "In ogni caso se alla fine deciderete di non accettare, vi seguirò come ho sempre fatto finora." "Devo restare con voi finché non raggiungerò il mio obiettivo, ma sarebbe un vero peccato rinunciare a queste 1000 monete d'oro. E oltretutto l'incarico si prospetta molto interessante: chissà di quali immense conoscenze dispone questo Hillirium Kurbis... eh eh, quali che siano, devono essere mie!" Con questi pensieri che mi frullano in testa ho già lasciato la sala e mi sto dirigendo al piano di sopra. "Ehi, maggiordomo!" lo interpello vedendolo "Quante stanze ci sono per noi? Se possibile vorrei stare in una singola. E già che ci sei, sai dirmi dov'è andato messer Ponce? Ha detto che tornava da noi domattina, ma è uscito o si è semplicemente ritirato nelle sue stanze?"

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Narshif appare per un attimo stanco, ma subito il momento di debolezza passa e ritorna ad ostentare la solita aria sicura, però dice:

Il vostro compagno ha ragione, domani dovremo svegliarci presto, e il viaggio verso Brokenwald è lungo un giorno e mezzo, senza contare rallentamenti per la pioggia e il maltempo. Con il vostro permesso, io mi ritirerei per le preghiere della sera e per riposare il più possibile. Come vi ha detto Ponce, questa casa è sicura, potrete dormire senza preoccuparvi di montare la guardia. Ma se avete delle ulteriori domande vi prego di porle subito, meglio dormire senza dubbi sulla coscienza, vi pare?

@Gast

Spoiler:  
Le camere sono al piano di sopra, ne abbiamo quattro e sono tutte doppie. Una è già occupata dal paladino e dal chierico, ma se non sbaglio voialtri siete in cinque, per cui uno di voi dormirà da solo. Il primo che arriva, meglio alloggia. Le maniere del "maggiordomo" sono alquante sgarbate, e adesso che lo hai di fronte noti che alla cintura porta ben quattro coltelli da combattimento: decisamente, più che un domestico si tratta di una guardia. Per quanto riguarda il capo, credo che sia andato a casa sua, o in un altro dei suoi rifugi; la notte lavora sempre fino a tardi, e in questi giorni con tutti i guai in città è ancora più indaffarato. Ad ogni modo, quando tutti si saranno ritirati per dormire, io metterò a posto la sala sa pranzo, e mi fermerò a dormire lì per la notte, accanto al camino; se avete bisogno chiamatemi, il capo ha detto che devo essere a vostra disposizione per ogni cosa. Si ferma a riflettere e poi aggiunge: be', non proprio per ogni cosa, ci siamo capiti, vero?
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