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[fantasy] Menel Gannadol (cielo che suona l'arpa)


unendlich

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"Emh mi scusi cosa sta succedendo?"

Chiede al tizio col turbante

"Ho sentito delle urla e delle esplosioni...non è che serve una mano?"

Colui che parla è una persona normale,sembra più giovane di quanto sembri,porta una maglia a maniche lunghe e larghe di un arancione acceso e dei pantaloni ,anchessi larghi,azzurri.A tracolla porta una chitarra.

"Ah comunque bele turbante eheh"

conclude ridendo

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"una mano? dove?" commento guardandomi in giro, "dove le ha sentite le esplosioni? questo mi riporta alla mente quella volta nelle trincee della lontana città di stalingrado, dove lanciavo patate contro gli invasori, i terribili canguri mannari della regione di Zanzibar. Erano ferocissimi. a tal proposito questa pare essere una clinica. Si certo. Mi ricorda quella volta che sono entrato volando in una clinica dopo essermi lanciato da una catapulta, e aver dato fuoco con il fuoco greco alla clinica, per sbaglio ovviamente, mi ricordo anche che c'era una medusa da balestrare e una gatta. Si. mi pare perlomeno." poi guardo il tipo "ci conosciamo per caso? mi ricorda tanto un cantante calvo che canta stupide canzoni sul bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto."

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Osservo con gli occhi sgranati la scena, non appena mi accorgo del fuoco che brucia il pavimento rapido come un elfo corro verso el due donne diecndo:

<<Fuori presto quest'affare brucia anche si ci buttate sopra acqua, usciamo presto, cercheremo di spegnerlo usando il terriccio, ricopriamo tutto il fuoco o dovremo rompere il pavimento per evitare che mi bruci tutto l'ambulatorio...Avanti sù forza!!!>>

Attendo che le due escano prima di accodarmi, ma giuro che se prendo lo scemo con il turbante gli farò passare un brutto quarto d'ora!

<<Avanti avanti, usciamo forza!>>

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"porta il terriccio, bravo e porta fuori quest'altra casinista, io lo tengo sotto controllo per evitare che si espanda, tranquillo, sono un gatto, posso scappare dieci volte più rapidamente di un elfo, lo sai volpetta!"

Dandosi da fare con la sua maglia per ma tenrlo soffocato.

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Hei no aspetta, penso io al terriccio!!

Meddy sguscia via dalla presa gentile del ragazzo appena giunto e non si lascia accompagnare fuori. Corre invece oltre la porta e giù per le scale.

Nel frattempo l'appendiabiti incredibilmente oscilla ancora.

Che paura!! Ah! Mi sono scordata il secchio!!

Si volta di scatto e torna indietro di corsa, risalendo le scale.

Uff... Dottore un secchio! Penso io alla terr...!

Torna di scatto in casa e per riprendere fiato si appoggia all'attaccapanni storto come una torre pendente.

Aaah!

Entrambi volano a terra, Meddy direttamente con la faccia mentre l'attaccapanni sfiora per pochi millimetri la finestra, miracolosamente sana.

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Earth

La voce è soave e dolce e lieve della terra inizia a piovere sopra la maglietta bruciacchiata della gattina.

La gatta si rilassa.

Syrius ... grazie .... perdonami, riuscivo a controllare la situazione prima del libraio matto ... ma poi l'ho lasciata sfuggirmi di mano.

Si rialza e gattona da Meddy, tirandola su in piedi con un braccio e con l'altrorialza l'appendi abiti.

L'uomo che la gatta ha chiamato Syrius, è alto, molto belle, capelli neri lunghissimi e raccolti con una treccia nella parta finale, fermati da un nastrino di raso bianco.

Occhi di un azzurro che dovrebbe essere inesistente in natura, siede sul legno della finestra divelta.

Fa nulla Freja, ora do una sistemanta prima che Elenys pensi di prendervi a calci tutti quanti!

E così dicendo si mette a castare incantesimi di riparazione stile povero carpentiere sotto pagato....

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Quando rientro e trovo una nuova persona, scopro che il fuoco è stato domato, e qualcuno sta riparando l'ambulatorio.

Mi dirigo verso la scrivania e rimetto apposto i fogli

<<Grazie mille signore...>>

Spoiler:  
in questo momento sono leggermente indaffarato come PG quindi è normale non averlo riconosciuto immediatamente, al prossimo post gli farò la riverenza
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"toh ora si può entrare." commento entrando dentro l'ambulatorio, "questo mi ricorda quella volta che ho dato fuoco ad un ambulatorio con del fuoco greco, dopo esserci entrato facendomi sparare da una catapulta. Assieme alla mia merenda. Dove ho lasciato la mia merenda più? che poi, questo mi ricorda quella volta in cui mi ero dimenticato di essermi dimenticato che non dovevo dimenticarmi del fatto che non mangio e che quindi non c'era bisogno di portarsi la merenda al lancio di una catapulta." si guarda un attimo in giro "questo disastro pare tre volte quasi semi peggio di quella volta che sono stato ospite nella città di Atlantide. MI ricorda quella volta che per sbaglio ho rotto un paio di pilastri e infranto due dighe. il tutto mentre c'era un terremoto. Forse non avrei dovuto premere il bottone rosso. Mi avevano detto di non premerlo, però poi mi sono dimenticato che mi avevano detto di non premerlo. ci conosciamo?" domando infine rivolto a tutti quelli in stanza "chi mi conosce può alzare la mano cortesemente, cosi non mi devo presentare? grazie. mi ricorda quella volta che non mi sono presentato la prima volta. Comunque io mi chiamo Biblum, si mi ricorda quella volta che mi sono chiamato biblum per via dei libri in biblioteca che da un'antica lingua..." proseguendo nell'antica lingua precedentemente menzionata. "significa libro il che è peculiare e interessante come per esempio il tempo di incubazione dell'influenza, o il fattore di molteplicità esponenziale batteriologica..." scordandosi che nessuno parla il latino. o che sappiano cosa sia, il latino.

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"con la magia si fa tutto, mi ricordo quella volta che ho trasmutato un anello di rame in plutonio radioattivo, per sbaglio però. Non l'hanno presa bene quelli di Chernobyl in effetti. Oh piuttosto, io che ci faccio qui al momento?" guardandosi attorno un attimo "che strano posto tutto distrutto. chissà che diamine è successo qui dentro, serve una mano a riparare per caso?" domando

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Meddy si olta a guardare meglio il presunto re, con gli occhi sgranati, anche i serpentelli sono tutti intenti ad osservarlo immobili.

Quindi lui è il compagno della buona Elenys... deve essere anche lui una persona meravigliosa...

Dice Meddy tra se, ma parlando con la gatta, poi fa qualche passo avanti arricciando e torcendo un serpentello tra le dita, mentre l'animale arricciato tenta in tutti i modi di sguisciare via.

Hemm... Salve signor Re... è un onore conoscerla...

Parla guardandosi i piedi, senza osare alzare lo sguardo.

La signora Elenys mi ha condotto qui, e le sono infinitamente grata per questo. Il mio nome è Meddy.

Il serpente finalmente riesce sgusciare via e si sposta agitato verso il retro della nuca, ma un altro viene subito afferrato al suo posto per essere stirato ed allisciato.

Meddy ascolta le risposte del re, ma poi un tonfo sordo l'attira, il povero dottore è in terra colto da un malore!

Meddy si inginocchia lesta al suo fianco e lo scuote forte.

Signor B.! Signor B.! Cosa le succede?!? Si svegli!

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Syrius si guarda intorno sconsolato.

Come ha fatto mia moglie ad innescare questo caos?

Rivolto alla gatta.

La gatta fa spallucce.

A parte che la medusa non si fida dei gatti andava tutto bene sinchè non è piovuto quello dalla finestra. Oggi non gli hai dato la sua razione di camomilla mi sa ... o forse serve doppia ...

Syrius guarda Biblum, annuisce si siede su no dei tavoli dello studio e comincia a cantare ocn voce soave e stupenda una nenia in elfico.

La pace scivola sul luogo, mentre la finestra inizia ad autoripararsi come tutto il resto del caos nell'ambulatorio.

Anche il povero dottor B. sente la nenia nel suo stato di svenimento e comincia a riprendersi lentamente

@Biblum

Ti senti molto più lucido e tranquillo ora.

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Un senso di torpore e di calma cala sulla sala accompagnato dal canto del re. Anche Meddy si tranquillizza, i serpentelli le si afflosciano lungo il collo fino ad appoggiarsi sulle spalle, poi sorride sentendo sotto le mani i movimenti del dottore che si riprende.

Oh, signor B., per fortuna sta bene.

Meddy parla piano e con una voce impastata,mentre le braccia le ricadono diritte lungo i fianchi, pesanti come macigni.

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