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Civiltà perduta


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Intendo inserire nella campagna tutta una serie di città, o meglio dirovine di un antico popoli di "costruttori".

Credo sia una cosa abbastanza comune, ed una notevole semplificazione per il DM, ambientare avventure in rovine di città di popoli antichi con i bei costrutti guardiani.

Si guadagna sul fatto che, essendo così lontane nel tempo, il popolo estinto non ha bisogno di un grosso sviluppo, con i suoi perchè e percome, ne si rischia di cadere in grosse contraddizioni con il resto della trama.

Le frasi: "non si sa molto di..." e "accade questa cosa assurda e... " sono praticamente inflazionate in queste circostanze.

Io vorrei evitare tutto ciò, ma inserire comunque questa antica civiltà con i suoi bei costrutti guardiani, sopratutto perchè quasi non potrei fare altrimenti ^^

Riguardo i guardiani ho già pensato a combattimenti divertenti che rappresenteranno una bella sfida.

Il punto è che vorrei caratterizzare meglio questa civiltà, oltre che dividerla in più rovine, varie città ed avamposti in giro.

Essendo così aperta la cosa, praticamente può andare bene tutto, non saprei da dove iniziare.

Il mio intento sarebbe quello di ottenere una civiltà che i pg scoprano gradualmente nelle loro esplorazioni e che possa loro insegnare anche qualcosa, oltre a non ricadere nella banalità.

Qualcuno ha qualche dritta?

Grazie a tutti

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... restringere il campo, che altrimenti è vasto come tutto D&D...

Esattamente questo mi spiazza XD

A proposito, una mano anche con il nome di questa civiltà, con i nomi sono un disastro ^^

Riguardo i costrutti, non so se conoscete l'archetipo Incantesimo vivente, MM III pag 98

In pratica si prende un incatesimo e si ottiene un mostro nuvoloso che quando attacca "lancia" l'incantesimo, concettualmente la cosa e molto semplice e i risultati imho sono molto divertenti :D

Volevo preparare un'altra versione di quest'archetipo, stesso concetto cambia la forma del mostro.

Questgi costrutti me li immagino come dei dischi fluttuanti ricoperti di fregi e disegni sullo stile dei maya, qualcosa di un po' più semplice ma su questo genere: http://mondomisteri.altervista.org/images/maya_calenda.jpg

In pratica, ogni costrutto si otterrà applicando alla lettera l'archetipo ad un incantesimo scelto, e questo Guardiano lancerà l'incantesimo, il gs come i punteggi dipendono dal lvl incantesimo scelto e dal lvl incantatore necessario a lanciarlo, proprio come Incantesimo vivente, intendo mantenermi il più possibile vicino all'archetipo per generare la mia versione.

Ora volendo continuare su questa strada, ho pensato che se i danni subiti dal costrutto non sono stati troppo "grandi", con una bella prova si può cercare di recuperare dal costrutto il meccanismo che fisicamente lanciava l'incantesimo attingendo energia dal Guardiano, (tutti i fregi che si illuminavano mettevano in evidenza questo processo).

questi "cuori" posso essere riutilizzati dai miei pg un po' "particolari", senza dilungarmi su questo punto, ma non hanno idea di come si possano creare.

I cuori permetteranno di lanciare quell'incantesimo a volontà ma con una spesa in PE, che ne dite di questo punto?

Un grosso segreto celato nelle rovine potrebbe essere il modo per fabbricare questi meccanismi, questi "cuori dei guardiani"

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è l'idea che c'è sotto, quella che ad ogni incantesimo associ un mostro e lo ricavi velocemente. Una volta scelti gli incantesimi che più ti divertono hai un incontro molto particolare, sempre a mio avviso. Perchè non applicare quest'idea anche ai costrutti?

Saranno tutti Guardiani di non-so-cosa, ma saranno anche tutti diversi.

Per caso esiste già qualcosa del genere?

Quello che intendo cambiare è la forma del mostro, naturalmente cambieranno anche le qualità e gli attacchi, ma l'idea alla base è la stessa.

Altra cosa, avevo pensato che l'antico metodo di fabbricazione consisteva nell'intrappolare in questo meccanismo proprio un incantesimo vivente.

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Mah... Non mi pare una roba che si possa trovare in massa in mezzo a delle rovine... Soprattutto è troppo complicata come cosa da farsi con un singolo archetipo, peraltro usando come base una roba pensata per un altro tipo di creature...

Gli incantesimi viventi sono cose che si possono trovare in mezzo a delle rovine antiche, ma per i costrutti ci vuole qualcosa di discreto e durevole... Un golem di ferro o di carne, ad esempio, finirebbe per essere corroso o decomposto durante i secoli, mentre un golem di pietra no...

Inoltre non in tutte le rovine di quella civiltà dovrebbero esserci simili bestiacce... Alcune potrebbero essere diventate la casa di qualcos'altro o essere solo... rovine...

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Per l'archetipo, potresti semplificare creando "mascheroni" come quelli che dicevi che lancino incantesimi viventi. Cambiare i tratti di melma in quelli da costrutto non è complicato, ma l'attacco principale dell'incantesimo vivente è avvolgere, quindi con un corpo solido non è facile effettuarlo.

Inoltre il fatto che possano sfornare incantesimi viventi all'infinito (magari per una durata limitata) rende l'ecosistema più verosimile e gli incontri più tattici.

Volevi uno scontro con tre palle di fuoco viventi? Inserisci tre mascheroni, e le tre pdf le avrai...ma con quante compgne, se i PG non si sbrigano?

la trappola "torretta magica" faceva proprio qualcosa di simile, anche se non mi ricordo dov'é :sorry:. In pratica tira una sequenza di incantesimi che cicla ogni tot round, con un round in cui si guarisce.

Per quel che riguarda la civiltà...una teocrazia in cui solo i sacerdoti creavano i costrutti/ trappole, ma a costo di sacrifici umani (per risparmiare i PE per la creazione). Un bel giorno, il popolo decide di essere stufo di offrire vergini ai sacerdoti e si ribella.

Dopo di che:

- un grande rituale dei sacerdoti per fermare il popolo va storto (mancanza di vergini fresche? :D) e tutta la civiltà fa KABOOM!

/-il popolo sconfigge i sacerdoti, ma qualche creatura o razza della giungla li stermina a sua volta, dopo che i costrutti non sono più funzionanti a sufficienza. Solo alcuni costrutti sopravvivono, o magari riescono a debellare/ mettere in fuga gli assalitori, ma solo dopo che il popolo è stato sterminato;

/-la divinità/ arcimmondo a cui i sacerdoti facevano i sacrifici non è felice della loro interruzione e stermina il popolo. Magari alcuni suoi servitori sono ancora in loco.

Che te ne pare?

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Stavo pensando che per sostituire avvolgere ci andavano attacchi a "raggi" in cui si lancia l'incantesimo, però avevo dubbi sul fatto che alcune magie potessero diventare sgrave se si cambia così tanto il raggio d'azione e perdere il controllo dei mostri e dei meccanismi che poi i pg raccoglieranno.

L'idea invece dei lancia incantesimo vivente mi sembra ottima :D e sono d'accordo con te quando dici che li incontri diventeranno ancora più tattici e interessanti.

a questo punto houn po' di domande sulla cosa, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, ma non so se è la sezione più adatta... va be^^

La durata a turni degli incantesimi viventi, oltre che un tot di tempo tra un lancio e un altro, voi come la gestireste?

per la modalità "raggi", quella precedente, avevo pensato che ad ogni lancio c'era una possibilità del 10% * lvl incantesimo che il guardiano si dovesse ricaricare 1d4 round, qualcosa del genere?

Dareste la possibilità ai guardiani di ricorrere all'incantesimo così com'è? se si come? quanti usi? pensavo 1.

quando andrò ad assegnare PE per lo scontro, dovrò conteggiare anche gli incantesimi viv lanciati o saranno già "raggruppati" nel GS del mostro?

A questo punto forse qualcuno si chiederà, ma perchè non togli i costrutti e metti solo inc viventi?

Il fatto principale è che vorrei rendere i meccanismi che lanciano l'inc vivente o l'incantesimo in se, li chiamo "cuori", recuperabili dal cadavere e riutilizzabili.

Per gestire questo recupero stavo pensando di procedere così: i cuori hanno dei fittizi 20 PV, quando l'ultimo attacco uccide il costrutto, i danni avanzati se li prende il cuore, diciamo che una volta sconfitto le protezioni per il meccanismo crollano e si danneggia. Per estrarlo va innanzitutto riparato e riportato a 20 PV pieni e poi una prova di una qualche abilità bella difficile per estrarlo. Per ripararlo si può procede in due modi, normalmente si tira sempre una prova di abilità, successo si ripara un punto, fallendo 3 danni al meccanismo (o in base a quanto si è fallito), oppure se si usa l'incantesimo riparare, comunque si tira per ogni punto, ma non si rischia di fare danni. Che ne edite?

PAsso ora alla civiltà in se, volevo fare che le rovine comunicassero una certa regalità, una grande cultura.

Combinare questa cosa con i sacrifici e la rivolta mi sembra una buona idea :D

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