"Ok Marko, allora noi nel mentre diamo un'occhiata qua intorno per capire meglio che cosa ci fa qui un relitto e capire la situazione dei moli."

Guarda Hidatsa:

"Hidatsa credo che onestamente noi due qui davanti al boccaporto siamo perfettamente inutili. Nel caso accada qualcosa a Marko e ad Alice se la dovranno cavare da soli perchè tanto noi in quel dannato condotto non possiamo entrare. Andiamo in esplorazione verso i moli."

E così dicendo indica col pollice la direzione.

Dopo aver detto ciò si avvia con estrema cautela verso la parte alta dell'Ascensore per andare ad esplorare. La pistola sempre in pugno e pronta all'uso.

"Yurika noi controlliamo i moli. Tieniti in contatto con noi e aggiornaci su che cosa trovi passo passo. Noi faremo altrettanto."

@Andy

Spoiler:  

I moli distano parecchie centinaia di metri. Sarà una scalata impegnativa... per quanto nello Spazio concetti come "sopra" o "sotto" non abbiano molto senso.

Yi resterà di guardia al boccaporto. Se sei deciso a visitare i moli d'attracco puoi incamminarti con Hidatsa QUI.

@Yurika

Spoiler:  

Non ci sono reti wireless, ma i tuoi specs rilevano una notevole quantità di radiazioni gamma provenienti dal relitto. Se non ti trattieni troppo tuttavia non dovresti riportare danni.

Il relitto è in realtà una vecchia navicella lunga al massimo una decina di metri. Forse la scialuppa di salvataggio di un vascello più grande. Non credi sia fatta per ospitare più di 4-5 persone.

Orbita stabilmente accanto all'elevatore, come se fosse stata parcheggiata.

Agganci facilmente il rampino all'Ascensore e leghi la tua estremità alla struttura del relitto, per ogni evenienza. Trovi agevolmente un' entrata che tra l'altro non devi neanche forzare...

"Mi appresto ad entrare nel relitto per esaminarlo. Rilevo radiazioni gamma di intensità discreta, probabilmente causate da un guasto al motore a fusione della navetta. Yurika, chiudo" Dopo aver fissato il nanofuso al relitto e aver legato il borsone di kevlar a un tubo dell'impianto di termoregolazione ormai quasi divelto, apro il boccaporto ed entro, se necessario facendomi luce con un dispositivo a fluorescenza a forma di uovo piatto.

Spoiler:  

Imbraccio la mitragliatrice caricata con gli hollow point.

@Yurika

Spoiler:  

Dal portello ti cali in un angusto passaggio. La tua torcia illumina un stretto camminamento che dopo pochi metri sprofonda nel buio.

Puoi andare verso la prua del relitto o verso la poppa.

Mi dirigo a prua... preferisco evitare di gettarmi verso la possibile fonte di radiazioni per ora. Mi muovo con calma, senza fretta, con i sensi tesi al massimo per cogliere ogni movimento o rumore. Persino il Grillo resta in silenzio, concentrato sull'individuare pericoli e farmi sopravvivere anche questa volta.

@Yurika

Spoiler:  

Il passaggio termina con un portello, lasciato socchiuso. Dietro c'è una piccola sala con la plancia di comando. Tutto sembra molto vecchio e abbandonato.

Su alcune tubature e pannelli scorgi come dei lunghi graffi.

"Tana per il computer di bordo" dico tra me e me, sicura che comunque il suono della mia voce non si propagherà nel vuoto al di fuori della mia tuta. Mi collego con un cavo a fibre ottiche ad un jack I\O della console di comando tramite uno degli attacchi che ho dietro la nuca. "Vediamo che cosa è successo qua"

Grillo, mentre mi immergo tieni d'occhio la porta. Fisso lo sguardo sul portellone da cui sono entrata e mi focalizzo sulla ricerca delle registrazioni di bordo.

Spoiler:  

2011-01-17T23:44:39+01:00 Pino-fork Interface 75 24 +51 Excellent Success!

@Yurika

Spoiler:  

Il computer di bordo ha un firewall così vecchio che lo penetri quasi senza accorgertene, neanche fossi un coltello rovente infilato in un panetto di burro. Ora hai accesso a tutte le funzioni della nave. Registri di bordo, tutto.

Torno un istante lucida per controllare la situazione, poi mi concentro sui registri di bordo. Parto dai più recenti e vado a ritroso, cercando di capire cosa è successo al relitto, all'elevatore, e soprattutto chi o cosa ci ha fatto il nido. E se trovassi altri dati sensibili, magari sulla Caduta, di sicuro non mi dispiacerebbe.

@Yurika

Spoiler:  

Le informazioni che ricavi sono sorprendentemente poche. Sospetti che le radiazioni abbiano corrotto gran parte dei dati.

Il relitto è una scialuppa di salvataggio di una nave più grande chiamata Komet.

Nel computer di bordo trovi salvate le coordinate di un punto all'interno della Cintura di Kuiper, una zona piuttosto remota del Sistema Solare. Oltre che dell'Ascensore, dove effettivamente vi trovate ora.

Lo scafo è dotato di una antiquata propulsione nucleare, questo potrebbe spiegare le radiazioni.

Quello che sembra un movimento ai confini del tuo campo visivo ti fa sobbalzare.

Mentre il Grillo registra tutto nel mesh insert, torno in controllo del mio corpo, con un gesto stacco il cavo a fibre ottiche e mi muovo rapidamente fuori dalla cabina di comando, mitragliatrice spianata davanti a me.

Yurika

Non vedi nulla, a parte il passaggio che si perde nell'oscurità, verso poppa.

Deve essere il Phlo.

Già, il Phlo.

E se non fosse il phlo? E se fosse l'autore di quei graffi? Una forma di vita, organica o sintetica, infettata dall'exsurgent? O magari un superstite del lungo viaggio dai confini del sistema solare? O un timido squatter che semplicemente abita nell'elevatore? Devo saperlo.

Lo seguo a poppa. Andrà tutto bene, sarà una cosa rapida e le radiazioni non mi danneggeranno. Avrò successo come sempre.

Gocce di sudore vengono pian piano riciclate dalla tuta, convogliate in un contenitore alla base del casco e periodicamente una cannuccia si insinua tra le mie labbra per tenermi idratata. I sali del sudore serviranno a dare sapore alla pappa grigia che la tuta produce come cibo.

Yurika

Il passaggio di poppa termina con tre porte, una per ogni lato del corridoio.

Quella in fondo ha ancora una scritta sbiadita sul portello in mandarino e inglese. Deve essere la sala macchine.

Sulle altre due, a destra e sinistra, buio completo.

Il modo più semplice per superare un labirinto, e non perdersi, è seguire sempre lo stesso muro. Un luogo sconosciuto non è molto diverso da un labirinto, potenzialmente peggiore anzi. Tanto vale applicare lo stesso algoritmo.

Mi avvicino all'intersezione, socchiudo la porta a sinistra e infilo solo l'estremità dell'SMG, seguita dalla torcia nell'altra mano: tramite smartlink, posso vedere in maniera relativamente sicura dentro la stanza.

Yurika

La stanza sembra vuota e priva di cose interessanti. Quando fai una mezza capriola su te stessa per girarti ed uscire li vedi. La torcia li illumina di una luce spettrale.

Bambole tristi.

Il soffitto della cabina è ricoperto di cadaveri. O parti di cadaveri, tutte fissate con una strana sostanza biancastra in modo che non svolazzino in giro per la stanza e magari per il resto della nave.

Spoiler:  

Tira Lucidity.

Spoiler:  

2011-01-18T00:57:35+01:00 Pino Lucidity 40 14 +26 Success

Rimango sorpresa solo un istante, poi torno a concentrarmi sulle cose pericolose... intendo, le cose vive. La subroutine Empathy dell'HME mi pinga che la mia reazione è sbagliata, ma ho imparato che in situazioni come queste è la freddezza che ci vuole.

Dopo un'ultima occhiata al macabro arredamento, mi dirigo alla prossima porta, la sala macchine. Stessa procedura, ma pronta a sparare a qualsiasi cosa si muova.

Yurika

Quando apri la pesante porta della sala macchine i livelli di radiazione si impennano.

Da quello che puoi vedere la schermatura manca completamente. I pannelli sono gettati in un angolo.

Qui la radioattività è così selvaggia che ogni altra investigazione potrebbe causarti pesanti danni.

Chiudo rapidamente la porta dicendo al Grillo di ricordarmi di far venire Yi qua.

Rimane solo una cosa da fare: aprire l'ultima porta e sperare di trovare l'artefice della carneficina.

L'ultima porta immette in un piccolo ambiente circolare.

Ci sono sei sarcofagi per l'ibernazione addossati alle pareti, alcuni danneggiati, tutti vuoti, ma ad attirare la tua attenzione sono sopratutto due "bozzoli" di una sostanza bianca e filamentosa sospesi al centro dell'ambiente...