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Campagna di D&D ambientata in un presente pieno di zombie


Bluephoenix90

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urlo spazientito dopo aver messo la testa fuori dal finestrino dell'autoforza andiamo dall'amico di II,penseremo in seguito dove andare ma le carceri rimangono l'alternativa migliore perche negli avamposti militari e cose del genere ci si saranno già precipitati tutti

prendo fiato e poi dicomuoviamo le chiappe forza abbiamo aspettato fin troppo

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Bene quindi vi imbarcate sulle due auto e partite alla volta di Savona guidati da Matteo e dal satellitare...

La strada è sgombra, pare non esserci anima viva in giro.

Dopo circa un'ora di macchina vi trovate ad attraversare un paesino totalmente deserto: gli abitanti paiono aver abbandonato la zona senza lasciare nè macchine nè nessuno di guardia....

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Ok quindi proseguite per la strada per circa 2-3 ore prima di incontrare un folto gruppo di persone posti vicino a un fienile dove ci sono una decina di macchine: paiono dei rifugiati, o cose simili.

Sono circa trenta adulti più 6 bambini di età tra i 5 e i 9 anni; quattro di loro sono poliziotti e girano armati con una pistola e un manganello, mentre uno ha la divisa della guardia di finanza e imbraccia un mitra. Stanno discutendo animatamente, quando il vostro arrivo li ferma; uno dei poliziotti vi fa cenno di fermarvi.

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Spoiler:  
Eh madonna, piano! Non potete fare una settimana vuota e 2 pagine in un giorno!!

Prima cosa detta prima di partire:

Dubito che abbiano lasciato liberi i carcerati, voi lascereste ladri, stupratori e assassini liberi proprio quando regna il caos?

Al massimo li avranno lasciati a loro stessi, ma liberati proprio no, o almeno speriamo sia così. Quando arriviamo lo vedrete.

Inoltre io non mi sentirei a mio agio a organizzare una resistenza in carcere, nel caso qualcuno dei capi perdesse la testa potrebbe farti sbattere in cella...

Questa all'arrivo:

Spoiler:  
Voglio fare notare a roby che mi sembra che è in macchina con me, non può sentire gli altri...

Cosa dobbiamo fare? C'è gente, li aiutamo no? Si era detto così!.

Fermo, tiro il freno a mano e spengo la macchina tenendomi le chiavi. Prima di scendere raccolgo la katana che avevo messo nel sedile posteriore, guidare con una spada al fianco penso possa dare fastidio, e mentre scendo riallaccio la katana al fianco.

Allargo le mani a metà tra tenerle in alto.

Tutto a posto qui?

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Osservo attentamente i volti dei sopravvissuti, quelli senza armi per intenderci.

Cerco di vedere come guardano i poliziotti, se terrorizzati o comunque come salvatori.

Io non sono d'accordo con il carcere per vari motivi:

ha una sola via d'accesso, quindi in caso gli zombies riescano a prenderla saremmo fregati;

in carcere ci sono delinquenti, e se hanno fatto una base là o se sono rimasti bloccati sono tutti là presenti.

Vero è che hanno blindati anche là, e che magari un salto se ci si passa si può fare, ma non lo eleggerei come base.

E il prossimo che mi dice di nuovo per l'ennesima volta che tutti saranno andati in caserma si becca una testata: l'ho capito porco giuda come la vedi! Io quello che sto dicendo è che non vale la pena scartarlo a priori: non entrerei in una città assediata, ma ci sono caserme fuori dall'abitato (e intendo sia militari sia dei carabinieri o polizia).

Le armi le tengono sotto chiave, quindi se il contagio si è sparso e magari ci sono pochi zombies o se nessuno aveva i mezzi o il tempo per prendere le armi è una cosa saggia verificare.

Tutto qua!

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