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Talento Craven


Vegeta -ITA-

Messaggio consigliato

E non potrei dirti, io, che i talenti potrebbero servire a fornire, indipendentemente dai nomi, i numeri per le meccaniche relative a caratterizzazioni del pg, le quali non hanno bisogno di talenti per esistere? In fondo io potrei interpretare un pg poco coraggioso anche senza Craven (altimenti anche il popolano, che non ha Sneak Attack, diventa un cuor di leone).

Assolutamente d'accordo, i talenti servono ovviamente anche a quello.

Il problema è chi li considera solo numeri per l'appunto. Quello che sto dicendo dall'inizio del topic, è che se prendi il talento craven e te ne strafreghi del fatto che stai inquadrando un certo tipo di PG (dal codardo assoluto, al "non proprio coraggioso"), non sono d'accordo col tuo modo di giocare.

Ed infatti ho detto:

Non mi pare di aver tralasciato nessuna delle due componenti, meccanica ed interpretativa, in quello che ho detto. Ho solo spiegato che la ripercussione interpretativa della parte meccanica (ovvero il -2 ai TS contro paura) può essere semplicemente interpretata con un "tizio è più coraggioso di me". Essere meno coraggioso di qualcun altro non equivale ad essere codardo, come invece indicherebbe il nome.

La mia affermazione si riferiva alla prima parte del periodo, quella dove dici

Per il talento, ok che si chiama Craven, ma non vuol dire che il nome del talento debba necessariamente avere ripercussioni di gioco.

Che letta così mi pare presentare quello che se frega dell'interpretazione perché gli piace craven, ma vuole interpretare il PG coraggioso. E allora non prendi il talento, è questo che sto dicendo!

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Klunk ha colto al 100% il senso del mio discorso.

Non intendevo dire che il pg che sceglie il talento Craven deve per forza essere un fifone che scappa ad ogni sentore di pericolo, semplicemente non sono d'accordo con chi, vedendo il talento "sgravo" lo prende senza curarsi minimamente dell'interpretazione. purtroppo vedo troppo spesso (anche in questo forum) delle build, a mio parere, esagerate, con classi prese un po' qua e un po' la con il solo scopo di creare un personaggio fortissimo; vero è che D&D è un gioco basato sul combattimento, ma non dimentichiamo che è un gioco "di ruolo" e la coerenza nella costruzione del personaggio è fondamentale.

Proprio ieri ho visto una variante del rodomonte nel complete mage che permette di lanciare alcuni incantesimi perdendo il bonus di grazia. Avrei potuto prenderlo, bastava chiederlo al DM, e il mio PG ne avrebbe tratto un enorme beneficio; nessuna regola me lo impediva, eppure non lo prenderò, perchè mi diverto di più ad interpretare il personaggio come lo avevo in mente piuttosto che potenziarlo con aggiunte che non c'entrano nulla.

Ergo: vuoi fare l'eroe? NON PUOI prendere craven. Non sei un codardo fifone, ma nemmeno un eroe, e pomparsi il t.s. volontà per sopperire al -2 è una forzatura.

Come spunto interpretativo vedrei bene (sempre e rigorosamente IMHO) un personaggio che non ama particolarmente il rischio e cerca di evitare il pericolo quando può. Messo alle strette però rivela una reazione inaspettata e non del tutto volontaria che lo porta ad essere particolarmente efficace contro quella specifica minaccia che lo turba particolarmente.

Insomma: in media stat virtus, se qualcosa da regolamento si può fare, facciamola, ma almeno rendiamola credibile in ruolo!

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Stai travisando le mie parole, prendendo pezzi del mio discorso per giostrarli a tuo comodo. Quello che non condivido del talento è proprio prendere il talento e poi comportasi come se non ci fosse.

Vuoi fare un PG eroico con questo talento? Regolisticamente puoi farlo, ma interpretativamente è un abominio. E secondo me allora hai sbagliato gioco.

Piantala con 'sta menata del "comodo".

Il talento Craven dà un malus ai TS paura. Punto. La cosa è già idiota alla base, perché non vedo quale sia la connessione tra il bonus e il malus, combatte in maniera insidiosa perché è un codardo, beh, se è un codardo non combatte e basta e si fa una carriera diversa. Se un giocatore, al mio tavolo di gioco, vuole il talento Craven ma mi chiede di avere un malus contro ammaliamento invece che contro paura, non vedo perché non concederglielo. E gli chiedo di motivare la cosa, rispetto alla personalità o al BG del PG. Non c'è nemmeno bisogno che le due cose siano correlate. L'important è che il personaggio sia sensato e gli piaccia.

Uno dei miei giocatori ha il talento Magia della Trama d'Ombra e un livello da Adepto d'Ombra, uno solo, quello che dà i tre talenti bonus. Non giochiamo nell'ambientazione FR perché la trovo orrenda, non esiste la trama d'ombra né la trama né Mystra. Il personaggio in questione è fantastico, ben delineato, interessante, e il giocatore lo interpreta in maniera magistrale, anche perché se non gli piacesse l'interpretazione si annoierebbe molto a giocare con me. D'altronde, se uno dei miei giocatori volesse fare un templare ricoperto d'acciaio, scoglio su cui si infrangano le ondate dei nemici infedeli, e con grandi poteri magici e mistici, gli consiglierei un Crusader/RKV. Anche se non c'è Wee Jas nella mia ambientazione.

Se un personaggio ha un malus ai TS paura, non vedo come questo debba influenzare in maniera univoca l'interpretazione. Magari ha un TS volontà altissimo e con il malus ci si fa la birra. Può interpretare una persona con una reattività maggiore alla paura (ovvero, una soglia dell'attivazione simpatica e del rilascio di adrenalina più bassa) ma che tiene sotto controllo tutto con una volontà d'acciaio. E perché no, se ha 20 di saggezza. Potrebbe rimanere freddissimo di fronte al pericolo per via del suo grande autocontrollo. Potrebbe essere agitato, come è normale con l'adrenalina in circolo, ma senza arretrare di un passo. Potrebbe essere mille altre cose. D'altronde, se invece di Craven prendesse il talento Fearless, sarebbe immune alla paura. E quindi? Ci sono mille modi di interpretarlo. Un uomo scavezzacollo. Un coraggioso con un codice d'onore che gli impedisce, di fatto, di cedere alla paura. Un uomo dalla sensibilità così rozza da non essere in grado di provare l'emozione della paura.

L'idea che ci sia un singolo modo di interpretare un talento è di una tristezza infinita.

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Fammi capire: tu dici che interpretare un talento in un singolo modo è triste... e invece non interpretarlo per niente come fai tu (o fai fare tu) è diverso?

Il senso del talento Craven è quello che io, klunk e il manuale hanno spiegato; mi spieghi che senso ha dare il -2 contro ammaliamento???

Hai fatto due esempi di "adattamento" nella tua campagna. É un concetto che approvo, ma come puoi concedere la cdp adepto d'ombra se la trama d'ombra non esiste?!?! Questa non è una powerplayata senza senso?

Sembra che a volta facciate finta di non capire le descrizioni dei talenti... se craven ha come requisito la non immunità a paura è una cosa che va interpretata a 360° piuttosto che in maniera pedissequa: che senso avrebbe tale limitazione se non quella di caratterizzare un personaggio che si fa CONDIZIONARE dalla sua paura in determinate situazioni? Ne trae vantaggio, perchè ha la reazione disperata che potrebbe avere un tasso o un procione, ma a questo DEVE corrispondere un malus, che poi è liberamente interpretabile ovviamente, ma nei binari della descrizione del talento.

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Assolutamente d'accordo, i talenti servono ovviamente anche a quello.

Il problema è chi li considera solo numeri per l'appunto. Quello che sto dicendo dall'inizio del topic, è che se prendi il talento craven e te ne strafreghi del fatto che stai inquadrando un certo tipo di PG (dal codardo assoluto, al "non proprio coraggioso"), non sono d'accordo col tuo modo di giocare.

Mi pare che il più delle volte diciamo grossomodo le stesse cose in modo diverso e non ci capiamo allora :D

La mia affermazione si riferiva alla prima parte del periodo

Intendo dire che il nome "Craven" non deve per forza influenzare l'interpretazione. Si deve tenere in considerazione quello che il talento fa, non come si chiama. Se il tizio alla WotC che ha dato il nome al talento lo avesse chiamato "Slightly less brave" qualcuno sarebbe venuto a dire che non posso interpretare un "codardo" ma solo uno "un po' meno coraggioso" perchè il talento si chiama in un certo modo?

Per quanto riguarda il pg "Eroico" ci sarebbe da vedere cosa si intende con quel termine. Comunque un pg con Craven potrebbe essere l'eroe senza macchia e che affronta le sue paure meglio che può, saranno poi le meccaniche a indicare quando la sue paure prenderanno il sopravvento. Il risultato? Un pg meno coraggioso del guerriero senza macchia e senza paura, ma non per questo meno eroico.

Se un giocatore, al mio tavolo di gioco, vuole il talento Craven ma mi chiede di avere un malus contro ammaliamento invece che contro paura, non vedo perché non concederglielo. E gli chiedo di motivare la cosa, rispetto alla personalità o al BG del PG. Non c'è nemmeno bisogno che le due cose siano correlate. L'important è che il personaggio sia sensato e gli piaccia.

Su questo punto, io sono d'accordo a concedere il bonus al giocatore, ma si tratterebbe di un talento diverso (stesso discorso dell'assassino/avenger). Craven esiste, ed è fatto in un certo modo, cambiamo il modo in cui è fatto ed abbiamo creato un altro talento, che magari si adatta anche molto più all'occasione.

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  • Supermoderatore

;883199']che senso avrebbe tale limitazione se non quella di caratterizzare un personaggio che si fa CONDIZIONARE dalla sua paura in determinate situazioni? Ne trae vantaggio' date=' [u']perchè ha la reazione disperata che potrebbe avere un tasso o un procione, ma a questo DEVE corrispondere un malus, che poi è liberamente interpretabile ovviamente, ma nei binari della descrizione del talento.

Questa però è la tua interpretazione del talento. Mi sembra che qui nessuno abbia detto che un pg con Craven non debba essere in qualche modo "codardo", ma che ci sono tanti modi di esserlo.

Quanto al malus, è già nel -2 ai TS contro paura.

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Non vedo in quale altro modo giustificare i danni in più...

Il malus di -2 ai t.s. contro paura per me va benissimo: significa che se succede qualcosa di pauroso il pg tende ad impaurisri più degli altri, giustissimo.

Sono altri qui che si "dimenticano" di questo particolare o lo vogliono cambiare a piacimento (stravolgendo il senso del talento)

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  • Supermoderatore

Un personaggio con Craven non ha bisogno di essere impaurito per infliggere i danni extra. I benefici del talento potrebbero benissimo riflettersi nella strategia di combattimento di un personaggio che, in quanto codardo, cerca di non affrontare mai direttamente il proprio avversario, sviluppando in tal modo una straordinaria precisione nel colpire i punti vitali (maggiore rispetto ad un ladro di pari livello). Come discorso interpretativo, imho, non fa una piega, ed è anche per questo che molti non vedono troppe differenze con l'interpretazione di un generico quanto stereotipato ladro.

Che poi un personaggio del genere non vada in giro spavaldo, dileggiando chiunque incontri per il solo gusto di farlo, penso sia scontato.

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;883199']Fammi capire: tu dici che interpretare un talento in un singolo modo è triste... e invece non interpretarlo per niente come fai tu (o fai fare tu) è diverso?

Il senso del talento Craven è quello che io, klunk e il manuale hanno spiegato; mi spieghi che senso ha dare il -2 contro ammaliamento???

Hai fatto due esempi di "adattamento" nella tua campagna. É un concetto che approvo, ma come puoi concedere la cdp adepto d'ombra se la trama d'ombra non esiste?!?! Questa non è una powerplayata senza senso?

Sembra che a volta facciate finta di non capire le descrizioni dei talenti... se craven ha come requisito la non immunità a paura è una cosa che va interpretata a 360° piuttosto che in maniera pedissequa: che senso avrebbe tale limitazione se non quella di caratterizzare un personaggio che si fa CONDIZIONARE dalla sua paura in determinate situazioni? Ne trae vantaggio, perchè ha la reazione disperata che potrebbe avere un tasso o un procione, ma a questo DEVE corrispondere un malus, che poi è liberamente interpretabile ovviamente, ma nei binari della descrizione del talento.

A questo punto non capisco cosa intendi per interpretare. Credo che usiamo definizioni diverse. E' evidente che per te interpretare significa "sul manual c'è scritto che gli ogre puzzano, quindi è così e basta". Questo con l'interpretazione non c'entra nulla. Nelle ultime... boh, diciamo cinquanta ore di gioco, i miei PG (nono livello) hanno combattuto una volta, contro due guerrieri di terzo. Hanno usato una serie di incantesimi di illusione per introdursi in una fortezza e liberare una donna. Il resto sono stati dialoghi, situazioni, vita, compreso il matrimonio di uno dei PG. Per me questa è interpretazione. Se poi si vuole centrare il gioco su altro prego, ma non accetto lezioni su cosa sia il GdR da nessuno, né accetto che mi si dica come devo o non devo usare il regolamento di D&D. Ci gioco da 22 anni, da prima di Craven e da prima che esistessero i talenti.

Chiarito questo, rispondo alle tue domande. Dare -2 contro ammaliamento ha senso quanto darlo contro paura. Per quale motivo essere codardi dovrebbe rendere più efficaci in combattimento? Per nessuno. E allora va benissimo anche l'ammaliamento, che magari ha più a che fare con la storia o il carattere del PG. Se uno ha un malus contro la paura, si troverà più spesso a perdere il controllo, che non ha nulla a che fare con il coraggio visto che si riferisce ad attivazioni neurofisiologiche che rendono meno efficaci (scosso) o a una vera paralisi da terrore (frightened). In GURPS esiste un difetto specifico, paralisi da combattimento, e nessuno ha mai pensato che avesse a che fare con il coraggio intrinseco di un PG; simula semplicemente una reazione a un tipo di situazione stressante, che può avere anche una persona coraggiosissima.

Anche la definizione stessa del talento, "craven", e la sua descrizione, si riferisce più alla viltà che alla codardia, e sono due concetti ben diversi. Fermo restando che nulla obbliga a interpretare un PG come un vile solo perché ha un talento con una pseudo motivazione (per di più idiota). La descrizione e la definizione giustifica il malus, che per tutte le ragioni esposte sopra non obbliga in nessun modo a interpretare un personaggio codardo.

Volete interpretare davvero un codardo? Allora fategli cercare un lavoro da maniscalco e non certo da avventuriero. Poi decidete se ruolare il maniscalco nella sua vita tranquilla tra officina e casa oppure cambiate PG. Un codardo non va a cercarsi rogne, figuriamoci a mettersi in pericolo quattro volte al giorno. Perché suppongo che per voi il buon D&D, che segue bene il regolamento, preveda quattro incontri al giorno, cosa che fanno tutti i codardi, rischiare la vita quattro volte al giorno.

Seconda domanda. La classe Adepto d'Ombra. Dà determinate capacità, che con il tema del personaggio ci stanno benissimo. Per quale motivo non avrei dovuto fargli prendere quel singolo livello? Per paura che qualcuno gridi "power-play"? Il personaggio era molto bello prima, e con le capacità di quella classe lo è ancor di più. E' un incantatore per ragioni particolari, e va benissimo che la sua magia sia più insidiosa di quella della maggior parte degli altri incantatori. Punto.

Per finire. Qua nessuno fa finta di non capire la descrizione dei talenti. Un malus di -2 ai TS paura significa una cosa ben precisa, da un punto meccanico regolistico. La sua trasposizione nel carattere e nell'interpretazione del PG invece non è precisa, anzi ha infinite sfumature.

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Piantala con 'sta menata del "comodo".

Il talento Craven dà un malus ai TS paura. Punto. La cosa è già idiota alla base, perché non vedo quale sia la connessione tra il bonus e il malus, combatte in maniera insidiosa perché è un codardo, beh, se è un codardo non combatte e basta e si fa una carriera diversa.

Se per quello lo trovo anche io un talento idiota, sarebbe un talento da prendere col contagocce e invece tutti lo prendono come se fosse un talento obbligatorio.

Se un giocatore, al mio tavolo di gioco, vuole il talento Craven ma mi chiede di avere un malus contro ammaliamento invece che contro paura, non vedo perché non concederglielo. E gli chiedo di motivare la cosa, rispetto alla personalità o al BG del PG. Non c'è nemmeno bisogno che le due cose siano correlate. L'important è che il personaggio sia sensato e gli piaccia.

La cosa deve però essere coerente per il puro spirito del personaggio e dell'ambientazione. Se un mio PG mi viene a chiedere di fare un forgiato in, che ne so, faerun (se ma ci giocassi), gli direi di no semplicemente perché i forgiati hanno tutta una storia dietro che è strettamente legata ad eberron.

Tempo fa D&D Seller mi chiese un parere:

Aveva uno stregone/paladino e voleva prendere la CdP dell'esorcista sacro, assolutamente perfetta per il suo PG, ma l'unico modo per rispettare il requisito di 10 gradi in conoscenze piani erano multiclasse o livelli da Incantaspade.

Che fare?

Quello che gli ho risposto è semplicemente fregarsene del requisito, adattare la classe dato che era ottima per il PG. Questo mi pare un modo coerente di permettere le cose.

Se un personaggio ha un malus ai TS paura, non vedo come questo debba influenzare in maniera univoca l'interpretazione. [...] L'idea che ci sia un singolo modo di interpretare un talento è di una tristezza infinita.

Univoca? Si vede che non hai letto bene, ci sono infinite sfumatore di interpretare un PG con questo talento. Quello che non concepisco e ignorare la parte interpretativa e trasformarlo in un puro vantaggio per il PG.

Intendo dire che il nome "Craven" non deve per forza influenzare l'interpretazione. Si deve tenere in considerazione quello che il talento fa, non come si chiama. Se il tizio alla WotC che ha dato il nome al talento lo avesse chiamato "Slightly less brave" qualcuno sarebbe venuto a dire che non posso interpretare un "codardo" ma solo uno "un po' meno coraggioso" perchè il talento si chiama in un certo modo?

Per quanto riguarda il pg "Eroico" ci sarebbe da vedere cosa si intende con quel termine. Comunque un pg con Craven potrebbe essere l'eroe senza macchia e che affronta le sue paure meglio che può, saranno poi le meccaniche a indicare quando la sue paure prenderanno il sopravvento. Il risultato? Un pg meno coraggioso del guerriero senza macchia e senza paura, ma non per questo meno eroico.

Il problema è: quanti che prendono il talento lo fanno per dire "ehy, mi piace l'idea di quello che è sensibile alla paura, e che faccia più male", e quanti per dire "un talento che da più furtivo, è un must!! Come, -2 contro paura? Ah beh chissene"

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  • Supermoderatore

Il problema è: quanti che prendono il talento lo fanno per dire "ehy, mi piace l'idea di quello che è sensibile alla paura, e che faccia più male", e quanti per dire "un talento che da più furtivo, è un must!! Come, -2 contro paura? Ah beh chissene"

Che mi pare il motivo per cui è stato aperto il topic (tra l'altro come asserzione, senza porre domande o richiedere commenti).

A questo punto però mi viene un dubbio sull'utilità dell'intera discussione. Ci stiamo lamentando perché esistono persone che non interpretano i talenti? O ci da fastidio che molti utenti qui sembrino fare, del talento in questione, un must per i pg furtivi?

In entrambi i casi si sta facendo polemica sullo stile di gioco di altre persone, persone che non mi pare abbiano partecipato alla discussione. Alla fine dei conti, ognuno è libero di ruolare un codardo ogni volta che intende giocare un ladro, e se non interpreta correttamente sono affari suoi e del suo DM (che eventualmente chiederà consiglio in questo forum :rolleyes1).

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Tempo fa D&D Seller mi chiese un parere:

Aveva uno stregone/paladino e voleva prendere la CdP dell'esorcista sacro, assolutamente perfetta per il suo PG, ma l'unico modo per rispettare il requisito di 10 gradi in conoscenze piani erano multiclasse o livelli da Incantaspade.

Che fare?

Quello che gli ho risposto è semplicemente fregarsene del requisito, adattare la classe dato che era ottima per il PG. Questo mi pare un modo coerente di permettere le cose.

ARGH! Prima mi fai la ramanzina con la storia del Mago Rosso del Thay, e poi sei peggio di me? :P

Il problema è: quanti che prendono il talento lo fanno per dire "ehy, mi piace l'idea di quello che è sensibile alla paura, e che faccia più male", e quanti per dire "un talento che da più furtivo, è un must!! Come, -2 contro paura? Ah beh chissene"

Ah, boh! Come si comporta la maggioranza dei giocatori non lo so. Io posso esporre le mie opinioni e i miei pareri, che sono diversi da quello che si percepisce dai primi post di questo topic. Leggendo il primo sembrava che: Craven=Fuga perenne, Impossibilità assoluta di fuga=Combattimento. Poi abbiamo sviscerato l'argomento e non ho fatto altro che dire come la penso io al riguardo.

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Univoca? Si vede che non hai letto bene, ci sono infinite sfumatore di interpretare un PG con questo talento. Quello che non concepisco e ignorare la parte interpretativa e trasformarlo in un puro vantaggio per il PG.

Credo sia utile distinguere tra interpretazione a priori e interpretazioni a posteriori.

Per quanto mi riguarda, non reputo affatto necessario che un PG con il talento Craven sia impostato sulla codardia a priori. Potrebbe anzi essere estremamente coraggioso e provenire da una cultura che metta davanti a tutto l'onore e il mostrarsi privi di paura. Prima o poi, però, una prova di paura la fallirà, e magari proprio per il malus. A questo punto un giocatore che voglia veramente vivere il proprio personaggio si calerà per forza nel suo dilemma interiore: ho tremato ergo non sono un uomo, sono fuggito ergo merito solo di morire, ma non sono degno nemmeno di suicidarmi, eccetera. E giocherà di conseguenza. Un mio PG (senza Craven) si trovò proprio in questa situazione; per fortuna qualcuno gli spiegò che era stato vittima di una magia, la più vile, che aveva attentato al suo onore, e risolse la cosa giurando vendetta contro l'incantatore responsabile. Questa è un'interpretazione a posteriori. Aggiungo che allora pensai anche di prendere il talento Fearless ma, avendo il PG un ottimo TS volontà, mi parve più interessante giocarlo lasciandogli questo rischio residuo e i potenziali problemi esistenziali annessi.

In generale non vedo così tragico chi prende il talento "per fare più danno". Ci sono tanti talenti che non comportano nemmeno il malus di Craven, e sono comunque molto più sbroccati in fatto di danni (a cominciare da Attacco Poderoso e combo relative). L'importante è che il talento venga adeguatamente interpretato qualora si fallisse il TS, in relazione a una personalità ben costruita e coerente. Ovvero: il riflesso della "codardia" di Craven è nel malus al TS; la personalità del PG deve poter essere costruita liberamente e senza restrizioni, e le conseguenze di Craven si vedranno nel momento in cui il talento porterà a fallire un TS; a quel punto si interpreterà il personaggio (costruito, come dicevo, liberamente) in quella situazione di paura/terrore/panico eccetera (al di là dei malus al TxC o della perdita delle azioni o della fuga).

Il problema è quando un giocatore se ne frega dell'interpretazione tout court, a prescindere da Craven. Ma per l'appunto è un problema diverso.

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Io sono molto molto meno esperto di voi...quindi il mio parere è da prendere per quello che è cioè quello di un noob...però come craven da -2 ai ts vs paura la razza halfling da +2 allo stesso tiro...ma non credo che per questo tutti gli halfling siano dei cuor di leone che cercano la rissa e il combattimento come scopo di vita...anzi hanno come classo preferita il ladro che è tutto tranne un combattente a viso aperto....

Io poi penso che il talento sia stato disegnato proprio come vestitino perfetto per un ladro halfling che preferisce un combattimento fatto di imboscate, agguati e fiancheggiamenti più che il campo aperto...

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ARGH! Prima mi fai la ramanzina con la storia del Mago Rosso del Thay, e poi sei peggio di me? :P

Avevo fatto quell'esempio come provocazione riguardo a interpretazioni troppo libertine.

Ah, boh! Come si comporta la maggioranza dei giocatori non lo so. Io posso esporre le mie opinioni e i miei pareri, che sono diversi da quello che si percepisce dai primi post di questo topic. Leggendo il primo sembrava che: Craven=Fuga perenne, Impossibilità assoluta di fuga=Combattimento. Poi abbiamo sviscerato l'argomento e non ho fatto altro che dire come la penso io al riguardo.

No beh, ovviamente obbligare un giocatore a giocare così il PG è insensato, a quel punto meglio non fargli prendere il talento.

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Edit: mi è venuto in mente un esempio di gioco.

Decido di creare un mezz'orco warblade. Non voglio che sia il solito "ya ya, io mezzorco mongolo, io zpakka tutto ya!!!". Ho due abilità di classe, diplomazie e intimidire. Le massimizzo entrambe. Questo mezz'orco è una persona che sa destreggiarsi benissimo con gli altri, ma quando si arrabbia devono correre tutti a nascondersi. Aggiungo il talento Menacing Demeanor. Il fatto che il talento si chiami cipiglio minaccioso non mi fa sentire in nessun modo obbligato a ruolarlo sempre e comunque come un bruto inquietante.

Direi che è piuttosto comodo vederla così...

Allora spiegami perchè il talento "Mescere Pozioni" non ti da la possibilità di creare bacchette, perchè "Robustezza" non ti da +6 a TxC?

Il nome è legato al talento, se poi volete solo fare PP il discorso non c'è, potete anche non dare un nome al talento e comportarvi come volete.

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Il problema per cui non si può ignorare che craven obblighi un gioco da codardi è che il testo del talento "craven" recita precisamente: Il personaggio è un codardo.

Non è solo il nome del talento. Sta scritto nell'effetto.

Comunque non significa che sia una checca isterica che uccide meglio perché agita la spadina terrorizzato, un codardo di solito è anzi così codardo che cerca di nasconderlo per non farsi giudicare, e di solito un codardo è così codardo che si mostra coraggioso ogni qual volta ha buone chance di successo, quindi un modo coerente per giocarlo può essere -ad esempio- la propensione ad attaccare alle spalle non visto, se preso di mira usare l'azione di "fintare" oppure diplomazia o raggirare per porre termine al combattimento (per attaccare di nuovo alle spalle dopo).

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Il problema per cui non si può ignorare che craven obblighi un gioco da codardi è che il testo del talento "craven" recita precisamente: Il personaggio è un codardo.

Non è solo il nome del talento. Sta scritto nell'effetto.

Comunque non significa che sia una checca isterica che uccide meglio perché agita la spadina terrorizzato, un codardo di solito è anzi così codardo che cerca di nasconderlo per non farsi giudicare, e di solito un codardo è così codardo che si mostra coraggioso ogni qual volta ha buone chance di successo, quindi un modo coerente per giocarlo può essere -ad esempio- la propensione ad attaccare alle spalle non visto, se preso di mira usare l'azione di "fintare" oppure diplomazia o raggirare per porre termine al combattimento (per attaccare di nuovo alle spalle dopo).

E quindi cercare di non affrontare mai a viso aperto l'avversario e comportarsi appunto da codardo....

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Allora spiegami perchè il talento "Mescere Pozioni" non ti da la possibilità di creare bacchette, perchè "Robustezza" non ti da +6 a TxC?

Il nome è legato al talento, se poi volete solo fare PP il discorso non c'è, potete anche non dare un nome al talento e comportarvi come volete.

Ma che discorso è...

Allora se prando il talento Investigator e poi non gioco un Detective Privato vuol dire che non ho capito come si ruola?

Se invece di "Craven" si fosse chiamato "Not so Brave" oppure "Not Immune to Fear" avrei potuto giocare un non codardo?

Perchè il talento "Mescere Pozioni" richiede livelli da incantatore? Senza il talento non posso fare il thè?

Senza il talento Robustezza non posso giocare un pg robusto? Oppure con il talento robustezza non posso avere un pg snello e poco robusto?

E se faccio il guerriero Tempesta? Quado c'è il sole non combatto?

Il problema per cui non si può ignorare che craven obblighi un gioco da codardi è che il testo del talento "craven" recita precisamente: Il personaggio è un codardo.

Non è solo il nome del talento. Sta scritto nell'effetto.

Craven non ha scritto da nessuna parte nell'effetto che il personaggio sia un codardo.

Nei prerequisiti è scritto che deve essere non immune alla paura.

Nell'effetto è scritto che prende -2 ai TS contro paura e infligge 1 danno per livello in più negli attacchi furtivi.

Craven è solo il nome del talento, e non deve costringere qualcuno a giocare il talento in un certo modo. Come ho scritto in un precedente post, si deve tenere in considerazione quello che un talento fa, non come si chiama. Che un nome di un talento possa ispirare qualcuno a giocare un pg i un certo modo non è niente di strano, che però il nome del talento debba costringere qualcuno a giocarlo in un certo modo, a prescindere da quello che fa, è assurdo.

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Craven non ha scritto da nessuna parte nell'effetto che il personaggio sia un codardo.

E il bello è che lo hai linkato tu: Like most sly rogues, you are a dangerous coward. However, your sneak attacks deal more damage than normal.

Ti prego non attaccarti al fatto che è nell'effetto del talento che non sia scritto. Altrimenti io personalmente mi sentirei preso in giro.

Ciao dal nonno

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