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Lezioni di scrittura


Joram Rosebringer

Messaggio consigliato

Tre cose che servono per scrivere, sono le uniche tre, poi ci si può sbizzarrire:

1] Conoscenza e capacità d'uso della lingua italiana scritta;

2] Conoscenza dei meccanismi della narrativa;

3] Un amico che conosca i punti 1 e 2 a cui dare il vostro racconto/componimento da leggere e che sia capace di fare una critica come si deve.

Tre cose che non servono:

1] Leggere a vanvera tutto quello che vi capita sotto mano, anzi, a dire il vero non serve nemmeno leggere i grandi della letteratura, quello che serve non è leggere infatti, ma capire i meccanismi e le scelte sottostanti;

2] Non accettare le critiche: bisogna essere umili e capire che non si è ne Manzoni, ne Dante, ne Joice, ne Kafka, si è dei ***** che con buona probabilità scrivono male;

3] Amici, lettori leccaculo, che leggono molto; non servono e fanno danno.

Poi leggere libri legati alla scrittura dell'italiano e sulla scrittura creativa, seguire corsi, armarsi di pazienza, prepare una scaletta, preparare delle schede dei personaggi, ecc ecc Tutte cose che servono, ma senza i punti sopra elencati, poca carne al fuoco.

Certo se volete andare ad ingrossare il Marciume del fantasy italiano, credo invece che dobbiate, saggiamente invertire le cose che servono con quelle che non servono e viceversa.

Aloa!

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In realtà leggere molto serve: Alfieri è passato dal quasi analfabetismo e dall'incapacità linguistica più totale con l'italiano a una buona padronanza della lingua proprio facendosi le ossa con la lettura dei "grandi". Tanto per dirne uno.

Chiaramente, quello che si deve leggere non è la Troisi, e non si deve diventare dei "autoreX-isti" che copiano da un modello e basta. ;-)

Ma interiorizzare la buona letteratura è un buon modo per conoscerla e replicarla.

Anche perché come si può produrre quello che non si conosce? A tentativi non si va molto avanti...

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  • 8 mesi dopo...

Scrivo già da qualche annetto. Non mi reputo di certo uno scrittore, ma diciamo che mi sono addentrato in buona misura nel campo. E mi sento in dovere di dissentire riguardo i consigli sopra citati da fenna. Se c'è un solo consiglio buono che uno scrittore può dare ad un aspirante è: leggi, leggi, leggi. Solo così si può maturare e crescere il proprio stile. Inizialmente, si avrà la tendenza ad emulare lo stile dei vari autori che leggiamo, fino a quando, un giorno, riusciremo a dare vita ad uno stile tutto nostro, che ci appartenga e che rispecchi la nostra psiche e il nostro gusto personale. Per quanto riguarda il genere fantasy, ho avuto modo di leggere svariati autori, dai neo scrittori emergenti, come Paolini, a scrittori italiani come Andrea D'Angelo. E' bene imparare a conoscerne la più larga fetta possibile, anche se quelli che mi sento di dover consigliare o proporre si contano su una mano. Penso sia inutile elencarvi nomi quali: J. R. R. Tolkien o G. R. R. Martin, a parer mio, i veri colossi di questo genere. Tra gli altri, vi consiglierei la scrittrice che si cela dietro lo pseudonimo di Robin Hobb, della quale sto apprezzando la sua ultima opera, con la quale ha inaugurato una nuova saga davvero promettente. Se avete tempo, leggetevi anche qualcosa di Terry Brooks. Io ho avuto poco modo di gustarlo, ma non mi ha dato una cattiva impressione. Scrittori come Cristopher Paolini o Licia Troisi hanno riscosso un discreto successo, per questo consiglio anche la loro lettura, ma di certo non posso includerli tra gli autori che io reputo nella Top List del fantasy.

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  • 1 anno dopo...

Vorrei esporvi la mia opinione. E' da un pò che penso,immagino, abbozzo scene o situazioni o addirittura finali per un libro inventato personalmente di sana pianta, ma le mie sono solo "framerate",scene o "capitoli" di una storia a cui non riesco a trovare un'intreccio ma sopratutto un inizio non banale o scontato, come mi è capitato spesso di leggere in questi ultimi anni.

Gli autori che mi hanno colpito particolarmente sono stati : La rowling per la chiarezza della sua scrittura, Martin vabbè, mattone su mattone sta costruendo una storia a dir poco magnetica, di tolkien (che aihmè lo ammetto, non l'ho letto) ho amato la sua idea della compagnia, e poi Deaver, king...

Questo post è più un autoincitamento a iniziare sperando che , nonostante la storia possa essere orribile, possa divertirmi nel farlo. Una buona serata a tutti

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  • 4 anni dopo...
Il 2/12/2004 alle 15:58, Ionas ha scritto:

Per saper scrivere bisogna leggere.Di tutto!Ogni genere ha i suoi vocaboli,ma un vero scrittore,a mia modesta opinione,deve saper esser poliglotta,conoscer i vocaboli di ciascun e poter indi decidere lo stile da usare per il genere interessato,qualunque esso sia.

Concordo pienamente. Inoltre, leggere di tutto permette di accrescere la propria cultura e la propria empatia, entrambe necessarie per immedesimarsi nelle situazioni e nel personaggi che si stanno creando. Per scrivere ad esempio di un falegname, devi saper anche descrivere il suo lavoro, i suoi strumenti, le cose che per lui sono facili e quali difficili. Per fare questo, devi conoscere il suo mestiere, devi in un certo senso "essere" falegname. Ma non lo sei, e l'unica cosa che puoi fare è informarti sull'argomento, cioè leggere. Lo stesso vale per la psicologia, le emozioni etc. A tal proposito metto un link ad un articolo su Le Scienze molto interessante (come sempre).

 

http://www.lescienze.it/news/2016/07/22/news/finzione_narrativa_sviluppo_teoria_mente_empatia-3171332/

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