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Sir Daeltan Fernagdor

Circolo degli Antichi
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  1. A me l'espressione "concessi" sembra quanto mai appropriata, forse per gli stessi motivi che invece a Ji ji fanno venire l'urticaria. Si trova esplicitamente scritto, nella Guida del DM, che le classi di prestigio sono PURAMENTE opzionali (dove per puramente si intende che non sono una regola da rendere opzionale se si vuole, ma che la loro presenza è di default opzionale e dipendente dal volere del DM. Quindi, sì, è compito e potere del DM concedere i manuali, proprio come concessione "dall'alto", se vuoi, e se tale potere ti sembra monarchico, beh, è il manuale che lo ha creato tale, non certo il DM che si limita ad applicare coscienziosamente una regola, regola che gli affida in toto tale potere. Certo, se vuole può rinunziarvi: ma è nel rinunziare a questo potere che fa uno strappo alla regola, non nel tenerselo, tenerselo gli spetta da regolamento! Semmai, è un altro il motivo che mi fa infastidire quando leggo la lista dei manuali concessi, o gli interventi correlati: vale a dire, il fatto che innumerevoli giocatori si lamentano di liste ristrette, oppure di DM che non concedono tutto. Diamine, è nella piena facoltà del DM non concedere nulla, quindi il giocatore che si lamenta secondo me non ha proprio capito la regola; tanto per dirla in modo terra terra, anziché lamentarsi, dovrebbe ringraziare il DM per ogni singolo manuale che viene concesso in aggiunta a quelli base, anche se si trattasse di un manuale opzionale solo e non di una lista lunga un metro.
  2. Direi di no, io tiro in segreto la prova di cercare del giocatore, senza dirgli che sto facendo una prova di cercare. Anche ammesso che tu decida di far tirare la prova al giocatore, egli sta commettendo un gravissimo errore di metagame, in quanto il giocatore sa che è possibile che ci sia qualcosa da trovare (avendo dovuto tirare il dado) ma il personaggio non ne ha idea; vedila in questo modo: se l'elfo passa di lì e fallisce la prova di cercare (che il tiro lo faccia il DM o il giocatore, è indifferente) non solo non trova la porta, non ha la minima idea che lì ci sia qualcosa da trovare, per lui quello è un corridoio come un altro, se fallisce la prova non nota nulla che gli faccia anche solo intuire che ci sia qualcosa di diverso da, che so, i dieci metri precedenti del corridoio, dove non ha tirato nessuna prova!
  3. C'è un limite a tutto, e c'è una bella differenza tra "aver bisogno di acquisire un po' di esperienza" ed essere fuori dal mondo, privi di buonsenso e irragionevoli. Io sono stato un DM inesperto, come tutti, se non di più (ho cominciato a fare il DM senza aver mai giocato neppure una sessione); ma il buonsenso e l'intelligenza, oltre al manuale (che lo dice chiaramente), mi hanno fatto capire che non bisognava chiedere tiri per tutto... Questo tizio qui non è solo privo di esperienza, è privo di buonsenso, oppure lo fa apposta per dar fastidio ai giocatori.
  4. Il DM descrive ai giocatori le stanze una alla volta e loro disegnano una loro propria mappa, seguendo le indicazioni da lui fornite. Non ti consiglio affatto, se posso permettermi, di usare una mappa generata online. Piuttosto usa avventure già prefatte, come quelle che trovi nella sezione Download di questo forum: ve ne sono alcune davvero molto ben fatte!
  5. ACQUA CALDA! Se i Nani vivono in un sistema di gallerie sotterranee, potrebbero aver costruito una meraviglia ingegneristica del genere (segue descrizione). Un grande sistema di pulegge, carrucole, corde, secchi e ruote da mulino con secchi agganciati solleva dalla grande fonte che rifornisce la comunità un grande quantitativo d'acqua, fino ad una cisterna posta nella parte alta della fortezza sotterranea, dentro la montagna. Un sistema di tubi porta l'acqua sino ad una serpentina molto vicino alla forgia, dove essa si riscalda e diventa bollente, ritornando poi in un'altra cisterna, in alto, per il principio dei vasi comunicanti; quando gli orchi invadono le gallerie, i nani aprono il portello sul fondo della cisterna, e riversano acqua bollente in tutte le gallerie dove sono entrati gli orchi, naturalmente le gallerie sono state costruite in modo tale da lasciare alcune zone e alcune gallerie al sicuro dall'acqua, per i nani. Investita l'orda di orchi con un fiume impetuoso di acqua bollente (che non solo li ustiona, li spinge fuori dalle gallerie, agendo come una spinta di acqua compressa), l'acqua bollente si riversa su tutti quelli che sono fuori, ustionando anche loro, e demoralizzandoli con la vista dei numerosissimi cadaveri dei compagni morti. In alternativa la cisterna potrebbe essere stata riempita grazie ai ripetuti lanci di Creare Acqua da parte dei chierici nani (ogni giorno ogni chierico lo lancia nella cisterna, se essa non è del tutto piena, e questo per tutto l'anno, così la cisterna è sempre piena); ma è meno ingegneristico... EDIT: leggo ora che parli di una marea di orchi... bene, basta solo trasformare la cisterna in un sistema di cisterne e gallerie, da cui gli orchi devono per forza passare, e le varie cisterne vengono svuotate periodicamente quando è opportuno (le gallerie son piene di orchi). Aggiungo un'altra idea, forse già citata da qualcuno: lunghi ponti su colate di lava, i quali vengono fatti saltare al momento opportuno, facendo scorrere i travi che li sostengono dentro la roccia: gli orchi cadono, poi i travi vengono tirati di nuovo fuori, il ponte rapidamente risistemato e pronto a una nuova tornata di orchi. Oppure, una galleria stretta, in cui a un certo punto comincia una discesa ripidissima. Se gli orchi che la stanno attraversando sono tanti, non riusciranno MAI a fermarsi: quelli dietro continueranno sempre a spingere in avanti, la galleria è stretta, quelli in avanti scivolano e finiscono in una bella pozza di lava... oppure, più ingegnoso, il pavimento stesso comincia a scorrere in avanti come un tapis roulant...
  6. Puoi tradurre, ma solo per tuo uso personale. Non puoi condividere con nessuno la traduzione.
  7. Anche nel Manuale dei Mostri 3.5 cita un rituale che, se fallito, comporta come punizione la trasformazione in drider, credo, ma non ho il manuale sottomano; controllerò al più presto.
  8. Solo un piccolo appunto: meglio frasi ripetitive (ma non ripetizioni nella frase, son cose diverse!) che verbi inappropriati. Mi perdonerà Pane&Sberle se lo cito come esempio da correggere: "Con un colpo dall'alto la scimitarra si infrange con forza sul braccio, mentre il drow incalza immediatamente con un secondo colpo sferrato con l'altra scimitarra". In una frase così breve due volte la parola colpo e due volte la parola scimitarra sono eccessive, persino immaginando che si tratti di parlato e non di scritto. Sostituisci, oppure ometti dei termini, chi ti ascolta non è stupido, solitamente per voler essere chiari tendiamo ad esagerare con le ripetizioni. Infrangere non va bene, a meno che non si voglia intendere che la scimitarra vada in mille pezzi subito dopo il colpo. Questo vuol dire il verbo infrangere... e, se si esclude il significato (peculiare) che assume quando il soggetto sono le onde, il mare, o l'acqua, infrangere vuol proprio dire frantumarsi in mille pezzi, ed è semanticamente legato ad oggetti fragili, tendenzialmente vetro e cristallo. Quindi si infrange un bicchiere che cade a terra, una finestra dopo una sassata, un cristallo colpito da una martellata... Anzi, sarò più preciso: non va bene utilizzare il verbo infrangere neppure per designare una scimitarra, neppure nel caso in cui vada in mille pezzi, a meno che non sia cristallina, proprio per la peculiarità semantica del verbo. Ora, capisco di star facendo le pulci, potrei continuare ma mi fermo: il mio intento non era offendere nessuno (cosa che spero non sia successa, se così fosse avvertitemi che modifico il messaggio), ma solo dare un'odea di come l'uso improprio della lingua italiana possa rovinare tutta l'atmosfera. Perché, se da un lato non siamo tenuti ad essere tutti degli esperti di lingua, usare parole che non si conoscono, o delle quali si conoscono solo in parte i significati e le sfumature, risulta spesso in un effetto sgradevole per chi ascolta e quelle sfumature, magari, pur non conoscendole, le percepisce inconsciamente. Ad esempio a me sentire una frase come quella di qui sopra non darebbe l'idea di un tizio estremamente agile e veloce che combatte, ma di uno che abbatte goffamente due scimitarre con due movimenti identici sul braccio di qualcun altro, e nel farlo ne rompe una... Consciamente capirei alla perfezione la situazione, ma inconsciamente la mia fantasia non sarebbe in grado di rendermi un'immagine mentale adatta, perché influenzata dalle suddette ricezioni inconscie delle parole usate.
  9. Infatti è una legislazione pensata principalmente per esse, all'origine, ovvero per le opere di intelletto (romanzi, opere musicali, et similia). A nessuno fa piacere, te l'assicuro, vedere una propria opera utilizzata da altri che se ne sono appropriati indebitamente (a meno che l'autore stesso non abbia deciso di renderla disponibile al pubblico, ma non è evidentemente di questo caso che stiamo parlando), e soprattutto un autore ha il diritto di guadagnarsi da vivere col prodotto del proprio intelletto; il limite di 70 anni dopo la morte dell'autore è inteso, nelle intenzioni del legislatore, per permettere anche agli eredi diretti dell'autore medesimo (figli) di godere del prodotto dei lavori del genitore, il quale tendenzialmente amerebbe vedere che il suo lavoro è d'aiuto, oltre che a sé medesimo, anche ai figli. Il vincolo di 70 fa sì che, anche se il genitore dovesse morire subito dopo aver concepito il figlio, questi godrebbe dei diritti d'autore fino alla vecchiaia; nel caso, poi, assai più comune, della morte di un genitore dopo il compimento almeno almeno dei 30 anni del figlio, vorrebbe dire che il figlio dovrebbe arrivare a 100 anni per veder cessare i diritti sull'opera del genitore, il che vuol dire esser riuscito ad usufruirne praticamente tutta la vita... L'estensione del limite nel caso delle corporazioni è appunto una deformazione della norma, e denota, tra l'altro, un'insolita disattenzione da parte del legislatore nel mascherare gli intenti di assecondare gli interessi di aziende e corporazioni. Infatti sarebbe stato più naturale allungare il limite anche per l'opera di singolo autore; ma dato che gli eredi degli scrittori e dei compositori sono assai meno potenti delle case discografiche, economicamente e politicamente parlando, ciò non si è verificato...
  10. Proprio per il fatto che il rugginofago era in grado di infastidire parecchio (e di mettere vera paura, intesa non come effetto in game ma come emozione realmente provata dal giocatore) anche personaggi di livello alto, è sempre stato uno dei miei mostri preferiti, perché rendeva subito l'emozione del combattimento, nonostante fosse uno scontro relativamente facile. Vederlo potenziato un po' mi dispiace, ma non avendolo ancora provato in avventura non posso sapere se anche così farà lo stesso effetto "scenografico"...
  11. Concordo pienamente, non posso darti PE (devo avertene già dati di recente...) per questo post, ma lo farei se potessi. Io, in tutte le edizioni, ho sempre valutato empiricamente e di volta in volta se far ritirare le caratteristiche (come Gromund, autore di questo thread, potrà ricordare, essendo uno dei miei primissimi giocatori...), a volte, ad esempio in 3.5, tenendo in considerazione anche fattori indipendenti dal tiro di dado in sé: ad esempio avrei fatto ritirare le caratteristiche con più facilità ad un giocatore che avesse deciso di giocare un Paladino (che soffriva, in 3.5, di MAD, come ben si sa), piuttosto che ad un mago, tanto per fare un esempio; nessuno si è mai lamentato in modo significativo, e ci siamo sempre trovati bene. Ora, che cominciamo a giocare a D&D 5, ho adottato, senza neppure rifletterci, in realtà, lo stesso sistema, il che sembra per ora aver lasciato tutti soddisfatti e felici; ma ovviamente, per ontologiche ragioni, giochiamo in quest'edizione solo da poco tempo.
  12. In realtà Google pronuncia male, temo, la parola Pretre (che per di più ha l'accento circonflesso sulla prima e). Si tratta di una parola meno sgradevole di altre, in francese. Comunque ciò non vuol dire che io ami giocare a D&D in francese, anzi, tutt'altro.
  13. Scusa, ma mi è sfuggito qualcosa? A me risulta che non possa pompare le cure a nessun livello alto, perché i suoi slot da chierico sono e restano solo quelli di primo, se non prende altri livelli da chierico! Almeno, forse ho dato per scontato che fosse così, leggendo, ma non mi pare d'aver letto nulla di diverso... e sì che ormai ho fatto diverse sessioni della Quinta Edizione.
  14. Secondo me è anche fondamentale il concetto di "dominio circoscritto", se mi è concessa l'espressione. Mi spiego: prima di giocare stabilisco quali manuali sono concessi, quali no. Anzi, tendenzialmente tale elenco è il medesimo per tutti i miei numerosi gruppi, e quando un mio giocatore inizia una nuova campagna sa che si muoverà grossomodo nello stesso ambito di manuali della precedente, e darà per scontato (a ragione) che salvo mia diversa indicazione quello che era concesso nella precedente campagna lo sarà anche nella successiva. Anche perché, se io non stabilissi in modo circoscritto e preciso tale confine, ma valutassi di volta in volta, dovrei poi ogni volta, con ogni singola richiesta di ogni singolo giocatore, spiegare perché sì e perché no riguardo ad ogni scelta; dato che ho tantissimi, ma davvero tantissimi giocatori, ciò sarebbe spesso anche stancante, perché mi troverei spessissimo a rispondere a domande del tipo "come mai a lui hai concesso questo e a me non concedi quest'altro?"; certo sarei in grado di rispondere coerentemente a tutti, ma ciò comporterebbe un dispendio di tempo ed energie superiore alla mia disponibilità. Utilizzare un "dominio circoscritto" di manuali evita questo problema, ed è trasparente al 100%. Ne consegue, però, che tutti i manuali debbono essere egualmente accessibili a tutti; per questo, sono esclusi i manuali in inglese, perché tra i miei numerosissimi giocatori non tutti conoscono bene l'inglese, e, ad esempio, il gruppo dei più giovani (14 anni circa), ma non solo, avrebbe grosse difficoltà con esso, il che creerebbe disparità rispetto ad altri giocatori. Tanto per esemplificare, qualcuno potrebbe sempre lamentarsi che lui è svantaggiato perché non conosce quel manuale e non ha gli strumenti per lavorarci mentre il suo compagno sì; invece, così, tutti sono nelle stesse condizioni, e nessuno può lamentarsi di disparità di trattamento.
  15. -cut- Comunque davvero la risposta che hai messo tra virgolette, con tanto di "messere", e che voleva essere, suppongo, ironica, è a mio personalissimo avviso risposta migliore di "questo, quello e quell'altro è sbagliato!"; perché, sostenendo che sia sbagliato quanto detto da qualcun altro, senza portare inequivocabili prove (incontestabili anche dalla persona medesima), si mette in dubbio l'onestà o l'intelligenza della persona in questione. Aggiungerò che l'esempio del guerriero rispetto al mago è quantomeno estremo, in quanto la percentuale di soggettività nella valutazione di forza superiore dell'uno rispetto all'altro è abbastanza bassa (tant'è che non mi risultano discussioni in cui ci si scalda per giorni per decidere chi sia più forte tra guerriero e mago); invece, nel caso delle classi del ToB, la questione mi sembra sufficientemente controversa (e questo thread, in parte, lo evidenzia) da non poter ritenere l'una o l'altra posizione talmente assodate e condivise da essere ritenute verità in modo più o meno universale. Proprio perché la questione non è così univoca, né rispetto al bilanciamento (che, come detto nel mio post precedente, mi pare abbia una percentuale di oggettività, ma anche una di soggettività), né tantomeno rispetto ad altri aspetti ("mangosità", coerenza, et cetera) i quali sono ontologicamente soggettivi, penso (personale opinione) che sarebbe assai auspicabile evitare di affermare che le opinioni altrui sono sbagliate. Ciò non si riferisce a qualcuno in particolare, ma è un intervento che spero possa essere costruttivo: insomma, la mia opinione è che molte delle posizioni qui presentate siano soggettive, e pertanto né giuste né sbagliate; la mia non è una lamentela, ma l'espressione della mia personale posizione in merito all'argomento del thread.
  16. -cut- Le affermazioni di KlunK, che in molti si ostinano a definire sbagliate, a me sembrano semplicemente non sbagliate, né giuste, ma solo soggettive. Se io trovo mangoso un manuale, non vedo come questa affermazione possa essere giusta o sbagliata. Si tratta di gusto, che, in quanto tale, non può che essere soggettivo: potete raccontarmela finché volete, ma per me il ToB resterà sempre mangoso (e forse anche per KlunK), nonostante io lo abbia giocato e lo conosca. Si tratta di una considerazione soggettiva basata sul gusto, e in quanto tale è, sì, soggettiva, ma anche, da un certo punto di vista, incontestabile, perché io non mi permetterei mai di contestare il gusto di qualcun altro. Se io dovessi comportarmi come molte persone in questo thread, direi che è sbagliata l'affermazione che il ToB non è mangoso: ma se ciascuno comincia a definire sbagliate le opinioni altrui, si perde il presupposto per una discussione. D'altra parte, sostituire espressioni come "mi fa lollare" o "lol" con "trovo divertente che" non mi sembra un miglioramento, è sempre un atteggiamento volto a sminuire le opinioni altrui, ridendone: un artificio che, se pur dialetticamente efficace, è quantomeno sgradevole, e soprattutto non aggiunge nulla alla discussione (dato che ridere di qualcosa non è confutarlo, né argomentarlo). Inoltre trovo estremamente spiacevole che, in una discussione sui motivi del ban del ToB si sia finiti a discutere non più di "io lo banno per questo motivo, io per quest'altro", ma si sia arrivati al punto in cui qualcuno definisce sbagliati i motivi di qualcun altro per bannarlo, il che mi sembra, secondo la mia personalissima opinione, un po' contrario allo spirito analitico e statistico che il topic mi pareva avesse inizialmente. Definire false le affermazioni altrui (quando queste affermazioni sono tendenzialmente soggettive, e quindi sia false che vere (un po' come "il gatto di Schrodinger è vivo") per natura) mi sembra quantomeno eccessivo. Sono confutazioni di affermazioni soggettive, necessariamente, frasi come (ne ho presa una tra le tante): "ma dire che il ToB sbilancia il gioco "in generale" non è vero e che le sue classi "sparano raggi dagli occhi" non è ugualmente vero", perché le affermazioni in questione sono evidentemente soggettive (il concetto di bilanciamento, entro buon margine, è soggettivo, perché le variabili in gioco sono talmente tante, prima fra tutte chi usa un personaggio, che è di fatto impossibile stabilire oggettivamente al 100% cosa è bilanciato e cosa no: si può stabilire con certezza entro un certo margine, ma non del tutto, la restante parte è soggettiva per forza; "sparare raggi dagli occhi" è evidentemente una metafora, che quindi va interpretata, e nell'interpretazione medesima è ontologicamente insito il concetto di soggettività).
  17. Si trattava solo di un esempio; il principio di base è che inserire un personaggio "mangoso" in un gruppo modifica necessariamente (se il DM è coerente, il che per me è un presupposto per giocare) il mondo, perché ce ne saranno altri, e anche lo stile di gioco del gruppo, che dovrà in qualche modo includere e giustificare tale "mangosità" nel proprio gioco. Comunque, il mio era solo un esempio; se ogni volta però che si porta un esempio, anziché coglierne l'essenza e passare oltre bisogna dissezionare l'esempio in sé si perde il piacere della discussione, dato che io, onestamente, ho di meglio da fare che perdere un quarto d'ora a scrivere un esempio dettagliatissimo e preciso, faccio il primo esempio che mi passa per la testa e che renda l'idea, confidando nel fatto che chi lo legge (avendo letto anche quanto scritto prima vel dopo l'esempio) ne colga l'essenza e non i dettagli, perché, appunto, è solo un esempio, non un elenco di dettagli.
  18. In realtà anche noi abbiamo molto cameratismo, il che è diverso da avere gli stessi gusti. Se io fossi giocatore e qualcuno volesse giocare un warblade nel gruppo probabilmente mi dispiacerebbe, forse non giocherei in quel gruppo e lascerei il posto di giocatore a qualcun altro (tanto c'è sempre la coda), perché non amo come quel genere di personaggio influisce sul gioco; non posso farci nulla, è questione di gusti. Per il resto, anche noi abbiamo molto cameratismo, pensa anzi che tra giocatori di gruppi diversi ci scambiamo sempre le informazioni su avventure, personaggi, classi, opzioni scelte col passaggio di livello, scoperte effettuate, e via dicendo, in un gruppo complessivo di anche decine di giocatori.
  19. Guarda che in realtà anche concederla e sistemarla può creare scontento e/o delusione, tanto quanto negarla... Intanto, al DM, che può non amarla (e lui ha tanto diritto quanto gli altri di non amare qualcosa, deve divertirsi anche lui... senza contare che poi, col fatto che lui lavora molto più degli altri per il divertimento altrui, quindi secondo me ha più voce in capitolo degli altri: ma quest'ultima è una mia opinione, mentre che lui abbia tanto diritto quanto gli altri mi sembra un dato di fatto); in più, può essere sgradita anche ad altri, cioè a coloro che non giocano PG del ToB perché non lo amano, e trovano che sia rovinato il gusto di giocare se esso viene inserito, magari da un altro giocatore: quindi mi sembra quantomeno pretestuoso sostenere che negare una risorsa può creare scontento, mentre concederla non può crearne: entrambe le soluzioni, a seconda dei gusti di tutte le persone coinvolte, possono creare scontento in egual misura!
  20. Scusa, ma che siano sciocchezze è una tua opinione, e anche leggermente offensiva, forse. Perché, ormai mi sembra chiaro, vedendo lo sviluppo del thread, che ciascuno porta argomentazioni che, se in parte basate su fatti oggettivi, sono in larghissima parte anche opinioni personali. D'altra parte, io posso ritenere "mangoso" qualcosa che per te non lo è, e viceversa; posso ritenere inadeguato al fantasy di D&D per motivi estetici qualcosa che per te non lo è, e viceversa. Quindi, così come a te "spiacerebbe se qualcuno perdesse l'opportunità di giocare con le classi del ToB perché il suo master ha letto qua che sono sbilanciate, irrimediabilmente da manga o qualche altra sciocchezza", a me potrebbe dispiacere che un povero disgraziato che fa il DM si ritrovi dei giocatori che pretendono a tutti i costi di giocare le classi del ToB nonostante lui le abbia bandite perché ha letto te ed altri che sostengono che siano assolutamente adeguate a qualunque tipo di gioco; quindi atteggiarti come se dovessi "salvare" qualcuno dalle opinioni di altri (quelle di KlunK, che condivido sin dall'inizio, l'ho scritto, ma poi non ho avuto la sua pazienza di continuare a rispondere a chi tratta coloro che bandiscono il ToB come trogloditi, anche se non penso di essere un troglodita solo perché non concedo quel manuale) è leggermente offensivo, visto che le opinioni, in quanto tali, non sono errori, e quindi non necessitano che la gente sia salvata da esse... a meno che tu non ritenga le opinioni avverse alla tua inferiori, e quindi indegne di apparire come parimenti dignitose, e degne invece solo di essere trattate come errori da cui difendere la gente.
  21. Più probabilmente, ha allungato la distanza quando si è reso conto che i giocatori non avrebbero fatto quello che lui prevedeva (qualunque cosa essa fosse), e quindi, volendo costringerli a rinunciare al loro piano, in pieno delirio di folle onnipotenza da master, ha deciso che c'era troppa distanza... Sinceramente, io credevo di aver fatto qualche boiata qua e là quando ero un master alle prime armi e avevo undici o dodici anni, ma al confronto di questa gente qui probabilmente ero Gary Gygax in persona... Voglio dire, qui c'è della FOLLIA. FOLLIA PURA. Qui si tratta di pseudodungeonmasters che non solo hanno già in mente una storia e intendono costringere chiunque a seguirla, non importa cosa si sacrifica nel frattempo (leggi della gravità, regole del gioco (gente che salta in giro a caso dopo muro di pietra? gente paralizzata dopo pelle di pietra? Ma siam pazzi?), sanità mentale dei giocatori...), sono pure in un pieno delirio di folle onnipotenza, portata al massimo livello... al loro confronto, uno che crede di essere Napoleone è sanissimo! Io, come moltissimi sul forum ormai sapranno, sono sempre a favore del dare potere ai DM, nel senso che nelle campagne dalle nostre parti il DM ha il potere di stabilire ogni cosa che normalmente viene stabilita dalla griglia, l'effetto di molti incantesimi, et cetera. Questo implica una notevolissima fiducia nel DM. Ma a leggere questi interventi, capisco perché un sacco di gente preferirebbe togliere al DM ogni potere... se uno lo usa così, non bisogna solo togliergli il potere da DM, bisogna togliergli il saluto...
  22. Io sono molto interessato a Dragonlance, lo prenoto se nessun altro lo ha già fatto. Fammi sapere come contattarti per accordi sulla spedizione (a mio carico, immagino).
  23. Sine Requie è un gioco magnifico; l'aspetto più apprezzabile è l'uso dei tarocchi, invece dei dadi: modificano di molto l'approccio alla casualità del gioco, poiché mentre coi dadi ogni risultato è egualmente probabile ad ogni tiro, il mazzo dei tarocchi non viene rimescolato dopo ogni estrazione, ma solo in determinate circostanze, e quindi capita spesso che alcune carte siano fuori da esso, e modifichino quindi le probabilità di successo... In generale, qualche consiglio. I personaggi vivono in un mondo in cui rischiano di morire ad ogni piè sospinto. Non solo, morire non vuol dire cessare di esistere, vuol dire rialzarsi poco dopo cercando di mangiare i vivi. Quindi, cerca di rendere in ogni modo possibile l'atmosfera cupa e scura che ciò comporta, in modo tale che i giocatori si sentano inquieti e sempre all'erta... Molto opportuna è un'ottima conoscenza dei fatti che vanno dal 1914 al 1944 circa, perché una tale conoscenza storica permette di elaborare e interpretare al meglio i fatti descritti nei manuali, che parlano di ciò che è successo tra il '44 e il '57 (rispettivamente inizio del risveglio dei morti e anno di inizio della campagna); se pur vero che dal '44 in poi la storia ha deviato profondamente, bisogna tenere conto che psicologicamente il tempo si è fermato, dato che inconsciamente è abbastanza normale che tutti vivano il periodo successivo al '44 come una sorta di incubo, o di terribile trance... non è nulla del genere, in realtà, naturalmente, ma l'aspetto psicologico è molto importante. Non lasciarti ingannare dai piccoli errori storici qua e là nei manuali. Ti farò un esempio: dove parla del Regno Unito dice qualcosa del tipo "la Regina Elisabetta e la famiglia reale sono morti... (etc.)" Ma nel 1944 non c'era nessuna Regina Elisabetta! Il Re era Giorgio VI, padre dell'attuale Regina Elisabetta, e se la famiglia reale è morta Elisabetta non può essere diventata Regina, dato che nella realtà lo è diventata solo nel 1952, e nel mondo di gioco tutto il mondo è crollato ben prima...
  24. Forse non mi sono spiegato bene. Non intendo dire che a me master non piacciono, intendevo dire che a molti non piacciono, e per questo vengono spesso bannati. Ad esempio, se in un gruppo di cinque giocatori più DM solo uno ama il ToB, ma gli altri non amano il flavour che esso porta con sé, il DM può farsi interprete della volontà generale bannandolo... Insomma, io DM ritengo di avere il diritto di bannare ciò che voglio, ma non sempre lo faccio, e praticamente sempre lo faccio con l'accordo dei giocatori...
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