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TdG - I sette Segreti
Raven Shadoweye - shadar kai - ladra/ranger Ascolto distrattamente la risposta di Berliak. Nel sottosuolo, quando "lavoravo" per i drow, ho effettuato numerose pattuglie in cui venivano fatti prigionieri... poveri sventurati che probabilmente avrebbero preferito la morte piuttosto che diventare la schiavitù degli elfi oscuri. Conosco fin troppo bene queste procedure che, per me, erano all'ordine del giorno. "Sicuramente Thalissa era altro che voleva sapere... sì.." "Beh... Castel Drago può per caso fornirci anche dei carri con sbarre?" Dico, dando voce ai miei pensieri."Riportare gli eventuali prigionieri in gabbia comporterebbe sicuuuuramente meno rischi!" Aggiungo.
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
@TheBaddus Scarlett Bloomblight Nonostante indossi solo un paio di pantaloni della tuta — i classici neri dell’Adidas con le bande bianche — sotto il tuo tocco percepisci chiaramente la tonicità della coscia di Emily. Lei si irrigidisce appena, lanciando un rapido sguardo alla tua mano. La ritrai subito, giusto in tempo perché il gesto possa sembrare solo un segno d’incoraggiamento tra amiche. Emily alza lo sguardo e ti rivolge un sorriso appena accennato, come a farti capire che ha colto il sottotesto, ma ha scelto di non dargli peso. “Nessuna cotta! Ti sei solo persa Edwards che per poco non rifaceva la faccia a quel vostro compagno strano… quello del bosco!” esclama Jordan con tono divertito. “Si chiama Nathan” puntualizza subito Emily, forse un po’ infastidita dal modo in cui l’amica ha liquidato la questione. “Beh… per fortuna è intervenuto McConnell, sennò vi immaginate il casino?” aggiunge Micha con voce più timida, accennando un sorrisetto nervoso. Jordan coglie al volo l’occasione per cambiare argomento. “Ecco, parlando di cotte… lui è proprio un gran figo! Anche se è un anno più piccolo, non mi dispiacerebbe affatto…” aggiunge sospendendo la frase con uno sguardo malizioso e un sorriso eloquente. Kathlyn sorseggia rumorosamente la sua Coca-Cola, poi interviene: “Io invece trovo carino anche Carter! Mi piace il suo stile… E pure il ragazzo del bosco non è niente male! Ha avuto le palle di tenere testa a Edwards.” “Già… però non mi aspettavo fosse stato lui a mettere nei casini Cory…” commenta Emily, lo sguardo ora fisso sul tavolo dove siede Nathan. Jordan sbuffa. “Uno stron*o, comunque. Non che Edwards non se lo meritasse… è una testa di ca$$o! ma gli spioni non piacciono a nessuno.” @SNESferatu Ana RiVero Alla tua domanda, Eliza scrolla le spalle con aria distratta, come se l’intera faccenda non la toccasse davvero. Senza chiedere il permesso, sposta una sedia con il piede e ci si lascia cadere sopra, appoggiando il suo vassoio sul tavolo. Quando vede che continui a fissarla in silenzio, solleva lo sguardo e, con una mezza smorfia, si decide a rispondere: “Non ne ho idea...” dice, scuotendo piano la testa. Alcune ciocche bionde le scivolano davanti al viso, incorniciandole lo sguardo. “Probabilmente lo avrei insultato anch’io… ma in modo tale che quel bestione si sarebbe chiesto per mezz’ora se lo stavo prendendo per il culo o se invece gli stavo facendo un complimento.” Si ferma un attimo per addentare qualcosa dal suo piatto. Poi, dopo aver mandato giù il boccone, riprende: “Però Nathan è stato uno stupido! Edwards, ad uno come lui, gliela avrebbe spaccata davvero la faccia. A me…” Pausa. Ti guarda per un istante, poi solleva una mano, indicandoti. “… o a una come te, invece, no. Perché anche se uno dei suoi due neuroni ti odiasse e ce l’avesse a morte con te, l’altro vivrebbe sempre e comunque nella speranza di portarti a letto, un giorno o l’altro.” Lo dice con un tono piatto, quasi cinico. Nessun sorriso, nessun ammiccamento. Non sembra aver voluto fare una battuta, solo dire quello che pensa nel modo più diretto possibile. Poi si rimette tranquilla a mangiare, come se la conversazione fosse già finita. @Theraimbownerd Orion Kykero Quando il silenzio cala improvviso sulla mensa, tu e Diana stavate giusto iniziando a buttare giù le prime idee per l’organizzazione della festa. “Oh mio Dio, Nat!” sussurra Alice, allarmata. Si alza di scatto, portando le mani al viso in un gesto istintivo di preoccupazione. Appena Tyler interviene, senti tua sorella Juno sospirare con tono sognante: “È proprio un figo…” Diana le dà una discreta gomitata nel fianco, probabilmente dopo aver notato l’espressione tutt’altro che entusiasta con cui stai fissando il tuo “perfetto” compagno di classe. Il disprezzo ti si legge chiaramente in volto, e di certo Diana non se l’è fatto sfuggire. Quando fai un semplice cenno con la testa, Alice è la prima a muoversi… così in fretta che quasi viene da pensare che non aspettasse altro che una scusa per andare da Nathan. Juno la segue subito dopo, alzandosi con un balzo elegante e sistemandosi i capelli e la gonna in un gesto fin troppo curato per essere casuale. Diana, invece, lascia andare un lungo sospiro, abbandonando sul tavolo i fogli ancora quasi del tutto bianchi su cui stava provando a lavorare. I suoi occhi scivolano per un istante sul caos che si sta formando in sala, poi tornano a te, come a chiedersi mentalmente se riuscirete mai a finire quel dannato piano. @Voignar @Theraimbownerd @Ghal Maraz Darius - Orion - Nathan Per un istante, nessuno al tavolo dice nulla. Le parole di Nathan sono ancora sospese nell’aria come polvere che fatica a posarsi. Anche se non lo guardano direttamente, Ben e Max restano in silenzio, con lo sguardo basso. Ben stringe forte la lattina tra le mani. Max smuove una patatina nel vassoio, come se volesse scomparirci dentro. In quel momento, anche Orion si inserisce nel discorso con il suo tono disinvolto e il sorriso smagliante, cercando di riportare la calma con parole accomodanti. La sua presenza carismatica non passa inosservata: diversi sguardi nella mensa ora sono puntati anche su di lui. Dietro di lui sua sorella Diana resta in disparte, visibilmente a disagio. Sembra quasi pentita di essersi avvicinata al tavolo. I suoi occhi vagano per la sala, come se volesse essere altrove. L’altra gemella, Juno é invece tutta occhi per Tyler. Si avvicina un po’, sorride, si sistema una ciocca dietro l’orecchio con nonchalance. Tyler ascolta le parole del nuovo arrivato, le soppesa… poi abbassa appena il mento e guarda Nathan negli occhi. “Nathan… hai ragione su una cosa. Anzi, su più di una” dice con tono calmo, ma fermo. “Cory è un problema. Una vera testa di ca$$o! Lo è sempre stato. Fa il prepotente con chiunque ritenga più debole, e la scuola fa finta di non vedere perché segna punti e tiene in piedi la squadra.” Fa una pausa. “Ma... il modo in cui l’hai fatto, amico, quello no.” Il tono non è duro, ma serio. “Sei stato bullo a tua volta… A tuo modo… senza contare che hai punito tutta la squadra, non solo lui. Siamo andati in campo a pezzi senza di lui, e l’abbiamo pagata. Soprattutto chi, come me, ci mette l’anima per quel gioco.” Poi però annuisce, come se cercasse di far passare il messaggio più importante. "Detto questo... parlerò con Cory. Gli dirò di piantarla con le sue stupidaggini, perché io non sto più a coprirgli le spalle se si comporta come un idiota. La squadra, il rispetto… se li deve meritare.” A quel punto Sasha si sporge in avanti, piantando i gomiti sul tavolo e incrociando le braccia. Ha lo sguardo duro, il tono deciso. “Beh… Se non dovesse recepire il messaggio, non mi dispiacerà essere io a rompergli il naso, per farglielo capire meglio!” dice senza battere ciglio. “Devo ammettere che un po’ ci spero!” Aggiunge sorridendo. Tyler le lancia un mezzo sorriso, quasi divertito, ma scatta subito alla replica: “Apprezzo lo spirito guerriero, Sasha… ma magari proviamo prima a risolverla con la diplomazia, ok? Ultima cosa che ci serve è finire tutti dal preside con il naso rotto.” Nel frattempo Alice, che si era mossa silenziosamente durante lo scambio di battute, si piazza dietro Nathan. Senza dire una parola, appoggia entrambe le mani sulle sue spalle, accarezzandole appena con i pollici, come a dire “ci sono”. Il suo tocco è calmo, sicuro. Uno scudo emotivo silenzioso. Juno interviene improvvisamente “Io sono d’accordo con Tyler” dice in tono dolce e studiato. Gli lancia uno sguardo che dura un secondo più del necessario. Tyler, però, non sembra cogliere o voler cogliere le sue avances. Il suo sguardo è ancora su Nathan, serio ma non ostile.
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TdS
Ahahah.. ma infatti io all’inizio mettevo Rivero.. poi ho visto che tu lo mettevi con la B e ho pensato di aver sempre sbagliato io e di essermi confuso 🤣🤣 allora da oggi tornerai con quello giusto! Eh.. ne sono certo pure io.. povera..
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TdS
@TheBaddus ho aggiornato il file dei png con le tre amiche di Emily. Volevo metterne almeno una brutta… ma l’AI proprio è una cosa che non riesce a contemplare… veramente impossibile far uscire qualcuno di aspetto sgradevole eheh..
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TdS
Allora per Alice non è sicuramente necessario... ti seguirebbe sicuramente senza battere ciglio.. soprattutto perché comunque era coinvolto nathan. Per Tyler ti direi che aspettiamo e valutiamo.. di base Tyler non si sta schierando apertamente contro Nathan e di per sé di carattere tende a voler appiccificare le persone piuttosto che spingerle a litigare.. quindi ti direi che, una volta che metterò la sua risposta, non ti sembrerà abbastanza, puoi spendere il filo per portare tyler più dalla parte dello schieramento che preferisci.
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TdS
@Voignar alla tua domanda se è successo qualcosa, praticamente, corrisponde poi la risposta di @Ghal Maraz .. quindi se vuoi guarda pure il suo spoiler e considera che hai sentito tutto da lì..
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
@Ghal Maraz @SNESferatu @Theraimbownerd IN MENSA (prima dell’arrivo di Darius e Scarlett) - Nathan, Ana, Orion L’uscita di Nathan, chiara e a voce alta, esplode come un colpo secco nel frastuono della mensa. In un istante, il rumore si spegne. Un silenzio quasi irreale cala su tutto il locale. Decine di occhi si voltano all’unisono in quella direzione. Cory si blocca di colpo, a pochi metri. Il suo passo si interrompe, e con lui l’intera "carica" del suo branco. Nel tavolo, Max si rimpicciolisce sulla sedia, come se sperasse di scomparire del tutto dalla scena. Sasha invece scatta in piedi, pronta a intervenire senza pensarci due volte. Tyler resta fermo, seduto, lo sguardo che salta da Nathan a Cory, con un’espressione di sorpresa. Cory fissa Nathan per qualche secondo, poi lascia sfuggire un mezzo ghigno. “Devo ammetterlo, finocchietto… hai fegato. Questo te lo concedo.” Non sai dire, Nathan, se sia stata la presenza di così tanti testimoni o la tua risolutezza a fermarlo. Ma lo vedi: per la prima volta, Cory Edwards esita. Come se avesse appena realizzato che l'intimidazione, con te, non funziona. O almeno, non più. Nel silenzio sospeso, è Tyler a spezzare la tensione. Si alza lentamente, con la calma di chi sa farsi ascoltare. “Ehi, ragazzi… che sta succedendo qui? Vediamo di rilassarci, ok?” dice con voce pacata, ma autorevole, tentando di riportare l’equilibrio. Cory lo guarda con astio. La mascella serrata, gli occhi lucidi di rabbia. “Chiedilo a quel pezzo di mer*a di Clark!” sbotta, puntandoti il dito contro. “Vuoi sapere perché ho saltato l’ultima partita che abbiamo perso? Perché lui ha fatto la spia del ca$$o! Mi ha beccato a fumare in bagno e ha mandato le foto al coach e alla Vance!” Un’ondata di mormorii percorre la sala come un’onda sorda. Le teste si girano verso di te. Alcuni sguardi sono confusi, altri decisamente meno amichevoli. Tyler non distoglie lo sguardo da Cory. “Ok… adesso basta. Se lo tocchi, puoi scordarti il campo per tutta la stagione. E sai quanto ci servi.” Cory lo guarda per un attimo. Morde il labbro, i pugni serrati lungo i fianchi. Poi, sbuffa. Abbassa la mano puntata, ma solo per rilanciare con un'altra minaccia: “Non finisce qui, Clark. Non finisce qui.” Lo chiama per cognome. Niente insulti, niente epiteti. E questo — ironicamente — dice più di ogni parolaccia. La tua ostinazione ha lasciato il segno. Si volta e si allontana a grandi passi, raggiungendo il suo tavolo insieme al branco. Poco dopo lo vedete armeggiare nervosamente col telefono, le dita che scorrono rapide sullo schermo. Intorno a voi, la tensione si dissolve a poco a poco. I sussurri diventano brusii, i brusii tornano a essere voci, risate, rumori di sedie e vassoi. La mensa, lentamente, riprende il suo ritmo abituale. @Ghal Maraz Nathan Clark Quando ti risiedi, l'attenzione generale si è già spostata altrove. Il brusio nella mensa è tornato a pieno regime, come se nulla fosse successo. Poco dopo, vedi Ben avvicinarsi con cautela. Si siede al tavolo con voi, lanciandoti un cenno silenzioso, quasi un ringraziamento discreto — forse per non essere rimasto completamente solo in balia del branco. Ma prima che tu possa rilassarti, senti su di te uno sguardo pesante. Tyler ti sta fissando, serio. ”Nat, cos’è questa storia?” ti chiede con voce bassa ma incisiva. E subito dopo, senti il peso degli occhi di tutto il tavolo su di te. Nessuno dice nulla, ma tutti aspettano una risposta. @SNESferatu @Theraimbownerd Ana e Orion voi ovviamente assistete a tutta la scena.. Considerate che avviene poco dopo che vi siete accomodati ai vostri tavoli.. quindi nelle vostre risposte al mio messaggio precedente poi tenete conto anche di tutto questo. @Voignar Darius Whitesand Preso dall’indecisione, cammini avanti e indietro per un tratto del corridoio che collega la mensa all’uscita sul cortile. Alla fine ti decidi e mandi un messaggio a Scarlett. La risposta arriva quasi immediatamente: "Finita l'ora di pranzo appena usciamo da scuola, ti aspetto dal cancello." Rimani un attimo immobile a fissare lo schermo. Quando rialzi lo sguardo, attraverso una delle grandi finestre del corridoio, la vedi: Scarlett sta attraversando l’ingresso. Tra pochi secondi te la ritroverai davanti. Non pronto ad affrontarla subito, fai rapidamente dietrofront e ti infili di volata nella porta della mensa. Appena entri, percepisci una strana atmosfera. C’è una tensione sospesa nell’aria, come se qualcosa fosse appena successo. Per un istante regna un silenzio irreale, rotto solo da un sommesso mormorio che presto si dissolve nel consueto chiacchiericcio disordinato della pausa pranzo. Osservi i tuoi compagni. Nathan è seduto a un tavolo con Sasha, Ben, Tyler e Max: tutti hanno lo sguardo puntato su di lui, come se stessero ancora processando qualcosa. Emily è con le sue compagne di pallavolo, allegre ma distratte. Ana siede imbronciata a un tavolo isolato, e davanti a lei c’è Eliza, che la osserva con un’espressione difficile da decifrare. Orion è al solito tavolo, in compagnia di Alice e delle sue sorelle gemelle, Diana e Juno — sempre il loro angolo da api regine. Mei Lin siede da sola, immersa nei suoi appunti, spingendo il cibo con la forchetta senza reale interesse. Harper è seduta in disparte con alcuni ragazzi e ragazze del suo giro LGBTQ+, il tono delle loro voci è basso, quasi protettivo. @TheBaddus Scarlett Bloomblight Quando entri in mensa sei raggiante, con l’andatura leggera di chi sa esattamente dove vuole andare. I tavoli sono già quasi tutti occupati e il chiacchiericcio diffuso riempie l’aria con il solito brusio animato. Ci metti poco a individuare Emily: è seduta a un tavolo con tre ragazze che riconosci appena. Compagne della squadra di pallavolo, se ricordi bene. Non ci hai mai parlato direttamente, ma i nomi, Micha, Kathlyn e Jordan, ti sono familiari. Avvicinandoti, noti che stavano ridacchiando tra loro, lanciando occhiate maliziose verso un altro tavolo, quello dove sono seduti Tyler, Ben, Nathan, Sasha e Max. Emily, però, sembra l’unica a non partecipare al teatrino: ha lo sguardo più serio, quasi distratto. Quando ti vede, ti sorride e sposta indietro la sedia accanto a sé. “Oh certo, Scarlett… ti ho tenuto il posto!” Le altre tre ora ti osservano con curiosità, scrutandoti da capo a piedi. Emily coglie il momento per fare le presentazioni, cercando di alleggerire la tensione. “Non so se vi conoscete già… comunque lei è Scarlett, una mia compagna.” Poi indica le altre tre con un cenno. “Loro sono Micha, Jordan e Kathlyn.” Un sorriso di circostanza le accompagna, mentre i tuoi occhi incrociano quelli delle ragazze, abbastanza per capire che ti stanno valutando. Tiri di dado Gelare di Nathan su Cory: 9-1=8 successo parziale; Cory perde il FILO su Nathan Nathan ottiene la CONDIZIONE: spione
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TdS
@TheBaddus solo una piccola precisazione.. tecnicamente quello che sta accadendo in mensa tra Nathan e Cory avviene in contemporanea all’incontro tra Scarlett e Tanaka in cortile.. quindi quando arriverai in mensa, la situazione potrebbe già essersi risolta in un modo o nell’altro
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TdS
Si.. direi che ci può stare tutto che Darius guadagni un FILO su Scarlett.. questa dinamica dei fili che vengono dati dal master in base alla narrazione e non per l’attivazione delle mosse devo ancora interiorizzarla bene. 😅🤣 @Ghal Maraz ok.. quindi deduco che in questo caso é più il fatato che è in Nathan a farlo agire così e che, in questo momento lui non abbia paura.. quindi direi che non si attiva la mossa “mantenere il controllo”. Per quanto riguarda gelare.. beh.. lo sta provocando davanti a tutti con l’intenzione di fargli fare la figura del pir*a… secondo me i presupposti ci sono perché si attivi. Però, visto che un eventuale fallimento potrebbe ritorcersi contro, dammi pure tu conferma che sei d’accordo.
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TdS
Teoricamente il libretto dice "Per scagliarle, puoi o spendere un Pegno Simpatetico durante un rituale segreto, o incontrare lo sguardo del bersaglio e salmodiare in strane lingue..." Quindi direi che devi avere il contatto visivo con gli occhi del bersaglio. Credo che il senso sia.. o ci dedichi del tempo con calma e in privato facendo il rituale (cosa per la quale devi comunque aver preso prima un pegno), oppure ti devi per forza esporre nel lanciare l'incantesimo, facendoti di fatto vedere che lo fissi dicendo cose strane in una strana lingua eheh
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TdS
@Ghal Maraz quel parlare al plurale alla fine mi ha fatto molto ridere 🤣🤣 Lui ha scelto solo te con cui prendersela 🤣🤣 Comunque.. domanda 1. Nathan sta agendo nonostante la paura oppure la pelle del fatato gli ha donato una sorta di tranquillità naturale anche in queste situazioni? (Nel primo caso si attiverebbe la mossa mantenere il controllo) domanda 2. Per caso con la sua frase Nathan sta cercando di gelare cory? (Se si eventualmente cosa sceglieresti dalla lista della mossa in caso di successo?)
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
@Theraimbownerd Orion Kykero Satya conferma l’ordine, aggiungendo anche le Lacrime di Serpente con tono tranquillo, quasi fosse una bustina di tè pregiato. Ti augura una buona giornata e ti raccomanda di salutare tua madre da parte sua, con quella punta di affetto sincero che riserva solo ai pochi eletti del suo giro. Quando chiudi la chiamata, ti rendi conto che la campanella è già suonata da un paio di minuti. Raccogli in fretta le tue cose e ti incammini verso la mensa per raggiungere Diana e Juno. Sull’ingresso dell’edificio principale incroci Scarlett, diretta verso l’esterno. Le fai un cenno rapido, che lei ricambia appena, e prosegui. Pochi secondi dopo ti passa accanto anche Darius, anch’esso diretto fuori. Ti viene da pensare che non sia affatto la giornata giusta per pranzare all’aperto… il cielo è grigio, l’aria ancora troppo pungente per far pensare alla primavera. Poi ti scrolli quel pensiero di dosso. Non è mai stato un tuo problema preoccuparti delle dinamiche della massa. Ora, meno che mai. Quando entri in mensa, sai già esattamente dove guardare. Tu e la tua cerchia avete un tavolo fisso: ampio, ben illuminato da una grande finestra, ma abbastanza defilato da non essere disturbati. L’hai scelto tu, ovviamente. E nessuno con un briciolo di buonsenso ha mai osato sedercisi. Infatti, anche stavolta, vedi Diana e Juno già lì, intente a sistemare i propri vassoi. Con loro si sta sedendo Alice, che prende posto accanto a Juno con l’aria entusiasta di chi finalmente potrà soddisfare il suo appetito. Appena ti vedono, ti salutano con un gesto della mano. Raggiungi il tavolo e ti siedi, quando Alice, con il volto attraversato da un’espressione dispiaciuta, prende la parola per prima. "Diana mi ha detto di quello che è successo… della foto…" sussurra, abbassando la voce sulle ultime parole. "Non capisco proprio come si possa essere così cattivi! Mi dispiace tanto, Orion. Ma non lasciarti abbattere, davvero!" "Non ti preoccupare, Alice," risponde Juno, parlando con la bocca mezza piena. "Diana e Orion stanno già organizzando una super festa per far dimenticare a tutti questa stron**ta della foto!" Sorride soddisfatta, mentre Diana si limita ad alzare gli occhi al cielo e scuotere la testa con un mezzo sorriso complice. @SNESferatu Ana Ribero Raggiungi la mensa avvolta dai tuoi pensieri… prima l’ambiguo e spiacevole atteggiamento del coach… e ora questa sorta di visione… Quando questa mattina ti sei svegliata e hai pensato che avresti dovuto affrontare le difficoltà di un normale lunedì…di una normale giornata in mezzo alla società degli umani a voler essere più precisi… di sicuro non ti saresti mai aspettata tutto questo. Individui un tavolo in disparte. Non semplice come compito… La mensa si sta popolando sempre più di giovani studenti chiassosi e affamati e molti dei tavoli sono già occupati. Quando finalmente individui un tavolo che ti permetta di rimanere più isolata possibile ti ci fiondi e prendi posto, guardando in cagnesco una coppia di ragazzini del primo anno che volevano prendere posto nella panca a fianco. Tieni lo sguardo basso… Verso il vassoio pieno di cibo… Ne hai realmente bisogno? Il tuo corpo è effettivamente stato creato… ma è pur sempre un corpo e l’energia per funzionare deve pur arrivare da qualche parte… Di solito mangi e il tuo sistema digerente sembra funzionare esattamente come quello di tutti gli altri… Ma il gusto che avverti quando mangi una mela?? È lo stesso che sentono tutti gli altri? Così assorta su quello che ti è capitato in mattinata e sulla natura della tua biologia neanche ti accorgi di un’ombra che ti passa davanti, si blocca e, dopo un attimo di esitazione viene verso di te. Vedi una mano allungarsi portandosi tra il tuo viso e il vassoio ancora pieno. Una mano dalla carnagione chiara, con alcuni anelli sulle due dita centrali. Tra pollice e indice tiene una caramella… Alzi lo sguardo e ti trovi davanti Eliza. “Orsetto gommoso?” Ti chiede con un mezzo sorriso. “Sembri averne bisogno!” @TheBaddus Scarlett Bloomblight Mentre gli parli, Tanaka non distoglie lo sguardo dai tuoi occhi, e questo rende più difficile del solito mantenere intatta la tua maschera. Ma per fortuna, la rabbia ti tiene lucida. Quando alzi la mano e lo colpisci con l’indice sul petto, lui abbassa finalmente lo sguardo verso il punto in cui lo hai toccato, quasi a voler valutare il peso del gesto. Quando poi ribadisci le tue condizioni, i suoi occhi tornano su di te, più stretti, taglienti. I muscoli del viso e delle braccia tesi, pronti a scattare. Per un momento non riesci a decifrarlo: ti sta osservando con desiderio… o sta solo cercando di trattenersi dal mandarti a fanc**o? “Va bene… aspetta,” sbotta infine, tirando fuori il cellulare dalla tasca del giubbotto. Con l’altra mano porta alla bocca la sigaretta, stringendola tra le labbra. Le dita scorrono veloci sullo schermo, il volto concentrato e silenzioso. La risposta arriva presto, evidentemente: dopo pochi istanti, alza di nuovo lo sguardo su di te. “Ok. Cento adesso, e cento quando avremo lo str**zo sperduto nel bosco.” Si alza. Dalla giacca estrae un portafoglio logoro, lo apre e ne tira fuori una mazzetta sgualcita. Conta al volo le banconote, poi ne separa alcune. Ti porge i soldi, ma quando li afferri, li trattiene per un secondo di troppo. “Sei una stronza!” ti dice, fisso nei tuoi occhi. Poi lascia andare le banconote. Fa qualche passo indietro, voltandosi… poi si blocca. Fruga di nuovo nella giacca ed estrae una bustina sottile di fumo. Te la lancia di spalle, senza voltarsi. Il tiro è preciso, ti colpisce al petto e la afferri d’istinto. “Vedi di non deluderci. Fammi sapere a che ora!” aggiunge, e senza aspettare risposta, si allontana nel cortile. Lo osservi andarsene, chiedendoti se dopo questa trattativa, tutto tranne che amichevole, ci sarà ancora spazio, in futuro, per avere ancora a che fare con lui. @Voignar Darius Whitesand Con discrezione, ti stacchi dalla massa e segui Scarlett, mantenendoti a distanza di sicurezza. I tuoi passi sono misurati, i movimenti calcolati: ogni tuo gesto è calibrato per non farti notare. La osservi imboccare il corridoio che conduce al cortile esterno. Poco prima che esca, incroci Orion, diretto verso la mensa con lo sguardo immerso nei suoi pensieri. Ti passa accanto senza nemmeno degnarti di uno sguardo. Meglio così. Fuori, l’aria è ancora fresca. Il giardino non è affollato e riesci facilmente a localizzare Scarlett. Si è seduta su una panchina appartata, incastrata tra due aiuole spoglie e l’ombra di una grossa quercia. Ti sistemi dietro un albero, a circa sei metri di distanza. Da lì hai una visuale chiara. Rimani immobile, attento, in ascolto. Poco dopo, vedi un ragazzo del quarto anno comparire all’orizzonte. Non sai come si chiami, ma sai che è nella squadra di basket e fa parte di una cricca di bulletti. Cammina sicuro, con andatura strafottente. Ha un pallone da basket sottobraccio e i capelli umidi. Quando arriva davanti a Scarlett, si ferma, la guarda per un istante, poi sorride e si siede accanto a lei. “Scarlett!!” la saluta con un tono che finge entusiasmo. “Andiamo dritti al punto ok? Ho bisogno di chiederti un favore... Un po’ diverso dai soliti.” Fa una pausa, lasciando che le sue parole creino attesa. “Mi serve che, con una scusa, tu riesca a portare quello stro*zo di Clark sul retro di Violet Crown… dopo l’orario scolastico... pensi di potercela fare?” Scarlett lo guarda in silenzio, per qualche secondo. Poi parla, e nella sua voce non c’è un briciolo di disponibilità gratuita. “Tu e la tua cricca volete dargli una lezione o qualcosa di simile?” Una breve pausa “Beh, non che sia un problema mia in fondo.” La vedi accendersi una sigaretta. “Esatto… Quello che gli faremo non è un tuo problema ed é meglio se ne resti fuori!” "Roba un po' complessa, quindi solo a una condizione: cento e un dieci da fumare prima che finisca la pausa pranzo, più cento quando ve lo porto lì; o così o non se ne fa niente." “Complesso?? Devi solo portare un tuo compagno di classe vicino a una caffetteria! Che c’è di così difficile?” il ragazzo èposta lo sguardo verso terra per un attimo, facendo segno di no con la testa. Poi guarda nuovamente Scarlett. Resta un attimo in silenzio. “Cento subito e cento dopo sono troppi, sorella! Facciamo cinquanta ora e cinquanta dopo! Ultima offerta!” Risponde con voce sicura. Poi, dopo un attimo di silenzio aggiunge “Tu non ci perdi un cliente ed io non sono costretto a dovermi trovare un’altra persona a cui chiedere favori!” Lo vedi accendere anche lui una sigaretta. "Cosa c'è di difficile?" Gli risponde Scarlett con tono ragionevole, alzandosi in piedi. "Che non è una cosa naturale e che Nathan non è un pirla, bisogna usare metodi più sottili. Non sparo numeri a caso, ma cifre eque rispetto alla situazione: non ti pare visto quello che vuole fare il tuo amico? E mettiamo le cose in chiaro." Il suo tono sembra ora più minaccioso. "Sei tu che hai bisogno di un favore, e sei tu che sei venuto da me a chiederlo perché sai che sono la migliore." Ad ogni "tu" gli tocca il petto con l'indice della mano che non tiene la sigaretta. "Te l'ho detto: a una sola condizione, o così o non se ne fa niente." Il ragazzo distoglie per un momento lo sguardo, osserva dove è stato colpito. Poi la guarda di nuovo, stringendo gli occhi in due fessure. È chiaro che sta decidendo se mandarla al diavolo o darle corda. “Va bene... aspetta.” Si infila una mano nella tasca del giubbotto, estrae lo smartphone e comincia a digitare veloce. Con l’altra tiene la sigaretta stretta tra le labbra. Dopo qualche secondo riceve una risposta. “Ok. Cento ora e cento quando avremo lo stron*o sperduto nel bosco.” Si alza in piedi, estrae un portafoglio malridotto e ne tira fuori delle banconote. Le porge a Scarlett. Quando lei prova a prenderle però, li trattiene per un attimo, giusto il tempo di aggiungere, con un ghigno: “Sei una stronza.” Poi lascia andare le banconote. Fa qualche passo indietro, si ferma ancora. Estrae una bustina di fumo e, senza voltarsi, la lancia dietro di sé. Il lancio è preciso: la bustina colpisce Scarlett al petto e lei la afferra al volo. “Vedi di non deluderci. Fammi sapere a che ora.” E con questo, si allontana senza aggiungere altro. Tu rimani nascosto ancora qualche secondo, il cuore che batte un po’ più forte. Hai assistito a tutto, parola per parola. Scarlett è decisamente coinvolta in qualcosa di losco questa volta. @Ghal Maraz Nathan Clark La mensa è un formicaio in piena attività. Studenti affamati affluiscono da ogni angolo dell’edificio, voci e risate rimbalzano sulle pareti, e l’odore del cibo si mescola a quello dei corpi degli adolescenti dopo una mattinata di lezione. Mentre ti muovi tra i tavoli con il vassoio in mano, inizi a scrutare l’ambiente come un generale che pianifica la battaglia. Vedi Orion già seduto al suo solito posto, vicino alla finestra, con accanto Alice, e le sue due inseparabili sorelle gemelle, Juno e Diana. Parlano a bassa voce. Sembrano nel loro mondo, come sempre. In un angolo più in ombra, noti Ana sedersi da sola, l’aria cupa stampata sul volto. Poco dopo viene raggiunta da Eliza. Emily invece si unisce alle compagne di pallavolo: un gruppo rumoroso e disordinato che già discute su quante calorie abbia il pane della mensa. Poi li vedi: Tyler, Sasha e Max seduti a un tavolo centrale, ancora mezzo vuoto. È la tua occasione. Ti avvicini e prendi posto con loro, scegliendo con cura la sedia: non vuoi assolutamente dare le spalle all’ingresso. Fai appena in tempo a sollevare la forchetta che la porta della mensa si spalanca con un botto secco. Il vociare si attenua per un istante. Cory Edwards entra come un carro armato, seguito da tre dei suoi soliti compari. Ridono, si danno spintoni, e stanno spingendo dentro qualcuno. È Ben. Lo scaraventano dentro con una spinta finale e ridono come idioti mentre lui si china a raccogliere dei dadi che gli sono caduti a terra. Nessuno lo picchia… non stavolta. Ma lo scherno è evidente. Poi Cory ti vede. Il suo sguardo si ferma su di te. Gli angoli della sua bocca si abbassano in un’espressione di puro disprezzo. Gli altri seguono il suo sguardo, e un attimo dopo stanno già venendo nella tua direzione, passo dopo passo, lenti, decisi, come una valanga che ha appena preso velocità. Che farai adesso, Nathan? Resterai seduto… o scapperai? @TheBaddus @Voignar Tiri di dado “Furtivita’” Darius (freddo): 8-1=7 “Percezione” Scarlett (oscuro): 5+1=6 Scarlett non nota Darius Mossa gelare Scarlett su Tanaka: 10+2=12 successo Tanaka perde il filo su Scarlett
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TdS
@Voignar @TheBaddus ... si è presentata la situazione in cui Darius vuole provare a seguire Scarlett in silenzio senza farsi notare.. anche in questo caso in cuori di mostro non è prevista l'attivazione di nessuna mossa particolare e non sono previsti tiri contrapposti o roba di simile.. vi dico le idee che avevo io a riguardo e poi mi dite la vostra.. siete poi tutti liberi di esprimere il vostro pensiero a riguardo... Per prima cosa sentirei voi.. se a livello narrativo a entrambi piacesse la stessa idea seguire quella.. del genere.. entrambi concordate che crei una dinamica figa se darius riesce a sentire cose di scarlett senza che lei se ne accorga.. piuttosto che Scarlett se ne accorga e darius debba giustificarsi... Poi, nel caso, non si trovasse un accordo in tal senso, deciderei io da master.. e probabilmente lascerei al caso la cosa.. facendo tipo una prova contrapposta di freddo per darius contro oscuro di scarlett.. Fatemi sapere cosa ne pensate.
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TdS - Topic di servizio
Loki86 ha risposto a Kalkale a un discussione TdS - Dubbi off game, Schede PG, Ambientazione in All'avventura nel Fállon...Se non si fosse capito... Raven è proprio schizzata e bipolare 🤣🤣
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TdG - I sette Segreti
Raven Shadoweye - shadar kai - ladra/ranger Lo stupore e la meraviglia sul mio viso nel guardare gli scheletri di Kalaka svanisce in un istante alla comparsa di Berlik e delle sue due guardie drow. I mie occhi si assottigliano, le labbra si serrano, così come i pugni. Ascolto in silenzio le direttive del presunto capo gilda. "Missione di caccia... trovare i legionari della resistenza... eliminarli... fare dei prigionieri tra quelli di alto grado..." Registro mentalmente le informazioni, catalogandole in una semplice lista di direttive. Quando poi ci viene detto che saremo scortati da un solo drow capo pattuglia una luce mi brilla negli occhi, un angola della bocca si solleva in un appena percettibile sorriso. "Perfetto... siiiiiiiiii... perfetto! Quello sarà il momento di colpire! Si, quello! Ma dovrai stare attenta Raven! Nessun errore.. dovrà sembrare un incidente! Siiiii.. nessun errore!" Il dialogo interiore nella mia mente si traduce in un risolino. Torno al presente al suono della parola 'bambini. Qualcosa si incrina improvvisamente. Afferro in automatico il pupazzetto logoro e lo stringo al petto. Inizio a oscillare lievemente avanti e indietro, scuotendo lentamente la testa in senso di diniego... gli occhi sbarrati.. "No.. i bambini non si toccano!! I bambini non si toccano.. no.. i bambini no.. anche se non sembrano bambini..." non sto rispondendo a Berlik o a Kalaka.. la mia è più una cantilena che mi sto ripetendo ad alta voce. Poi mi blocco improvvisamente, faccio un respiro profondo e, riponendo il pupazzetti logoro, sfoggio un gran sorriso. "Beeeene!!! Quando si parte???" Domando come se nulla fosse.
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
@TheBaddus Scarlett Bloomblight “Esatto… Quello che gli faremo non è un tuo problema ed é meglio se ne resti fuori!” Ti dice mentre ti rolli la sigaretta. Quando te l’accendi ti guarda inarcando le sopracciglia, come a dirti “quindi??” “Complesso?? Devi solo portare un tuo compagno di classe vicino a una caffetteria! Che c’è di così difficile?” Ti domanda in risposta alla tua proposta. Sposta lo sguardo verso terra per un attimo, facendo segno di no con la testa. Poi posa nuovamente i suoi occhi profondi su di te. Resta un attimo in silenzio, per sondarti anche lui a fondo. Ti sembra durare un’eternità quel silenzio. “Cento subito e cento dopo sono troppi, sorella! Facciamo cinquanta ora e cinquanta dopo! Ultima offerta!” Risponde con voce sicura. Poi, dopo un attimo di silenzio aggiunge “Tu non ci perdi un cliente ed io non sono costretto a dovermi trovare un’altra persona a cui chiedere favori!” Si accende anche lui una sigaretta, fa un tiro profondo e, soffiando il fumo non troppo distante dal tuo volto, ti fissa intensamente aspettando una tua risposta.
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TdS
Diciamo che, se avessi rifiutato a priori, la mossa del master di tirare le fila era già lì pronta per essere usata eheh 🤣 Ma spendere così il filo di tanaka su di te solo per abbassare di molto il prezzo mi sembra un po’ sprecato 😂😂
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TdS
Gli agganci li avete fatti voi.. nathan aveva un conto in sospeso con cory.. cory è della stessa cerchia di tanaka che a sua volta "fa affari" con Scarlett.. io ho solo fatto 1+1 🤣🤣🤣 Quel "un po uno odioso" comunque mi puzza tantissimo di censura vietato a minori di 14 anni eheh.. 🤣🤣 La mossa secondo me no.. cuori di mostro effettivamente ha poche situazioni in cui si attivano mosse.. nel tuo caso non credo che volessi ne gelarlo ne eccotarlo.. e nemmeno tirare le fila perché non hai fili su di lui.. quindi credo che on generale delle contrattazioni del genere si debbano risolvere narrativamente parlando... a meno che non decidiamo di creare noi un'apposita mossa dal nulla (cosa che eventualmente il manuale prevede). Tu avevi qualcosa in mente??
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TdG - I sette Segreti
Raven Shadoweye - shadar kai - ladra/ranger Quando la creatura non morta si presenta... "Jane!! Jane!! Ecco com'era!!!" dico parlando più che altro a me stessa, martellandomi leggermente una tempia con il dito indice. Dopo l'ennesimo risolino isterico, mi volto verso il necromante, aprendo gli occhi più che riesco e inclinando la testa leggermente a sinistra. Lo scruto con interesse dopo che fa l'inchino con piroetta. Inizio a battere le mani entusiasta, come una bambina. "Bravooo!! Bravooo!!!" dico divertita dalla cosa. Quindi mi faccio sotto verso di lui e mi metto ad osservare i suoi scheletri! Torno improvvisamente seria, mi raddrizzo col corpo e mi volto verso l'umano "E loro?? Sono affidabili?"
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
@SNESferatu @Ana Ribero Passi l’intera lezione di religione stranamente attenta, un’anomalia per i tuoi standard. Ma l’argomento ti affascina. In più punti, ti ritrovi a riflettere sul senso della creazione, chiedendoti se possano esistere, in qualche modo, dei punti di contatto tra ciò che insegna la fede cristiana e ciò che sei tu. La differenza, la più grande e irriducibile, è che per loro si tratta di fede. Per te, no. Tu sai. Tu conosci risposte che per loro restano misteri insondabili, tenuti insieme dalla preghiera e dalla speranza. Non è fede, la tua. È certezza. Trattieni a stento una risata quando, nella tua mente, compare l'immagine di Gustav vestito con una lunga tunica bianca, avvolto da un’aura di luce sacra, seduto su un trono di soffici nuvole. Poi lo immagini nelle vesti delle divinità pagane di cui suor Margaret sta parlando: una Gustav dea madre, fertile e selvaggia, che ti plasma durante il primo plenilunio di primavera, seguendo antichi riti dimenticati. Eppure sei viva. Sai chi ti ha creata, questo è certo. Ma ciò che ha acceso davvero la scintilla dentro di te, quella parte pulsante che ti distingue da una semplice opera... quella resta un mistero. Un’antica magia del sangue? Una forza ancestrale? Una divinità, paterna o materna che sia? Gustav è stato la mano, l’artefice... ma la scintilla? Da dove veniva? Sei immersa in questi pensieri quando la campanella suona. Ne percepisci appena il suono. Solo quando vedi i tuoi compagni alzarsi ti ridesti, scrollandoti via quella spirale di riflessioni. Ti alzi e, mentre esci dalla cappella, saluti suor Margaret con un cenno automatico. Ed è in quell’istante che qualcosa cambia. Tutto si ovatta. L’aria si fa più densa, quasi immobile. Il tempo rallenta, come se qualcuno avesse abbassato il volume del mondo. Gli occhi gentili della suora non ci sono più. Al loro posto, due abissi di tenebra, freddi e infiniti, che ti osservano in silenzio. Sulle sue labbra compare un sorriso impercettibile. Poi, nella tua mente, una voce profonda, cavernosa, aliena... risuona come un sussurro che scava: "Così... pura... così... imperfetta!" Sbatti le palpebre. E in un istante, tutto torna com’era prima. Suor Margaret ti guarda coi suoi soliti occhi nocciola e ti augura buon pranzo con la consueta dolcezza. Attorno a te, i tuoi compagni chiacchierano e si avviano normalmente verso la mensa. Nessuno sembra aver notato nulla. Nessuno sembra turbato. È stato solo nella tua testa? Un malfunzionamento? Una crepa? Non ti era mai successo prima. Non così. Può davvero essere stata la prima falla in un sistema che hai sempre considerato perfetto? O era qualcosa d’altro? Ti accorgi solo dopo qualche passo che stai già camminando, seguendo i tuoi compagni verso la mensa. Ma una parte di te è rimasta indietro. @Ghal Maraz Nathan Clark Che fine ha fatto il vecchio Nathan?? Può essere che sia ancora intrappolato da qualche parte nella selva? Che sia tenuto ancora prigioniero da qualche parte mentre tu, un impostore, fingi di vivere la sua vita? Il vero Nathan non avrebbe mai buttato benzina sul fuoco rispondendo in modo così provocatorio a Cory Edwards... Il vero Nathan avrebbe passato, probabilmente, tutta l'ora di religione a cagarsi sotto pensando che in mensa poi probabilmente lo avrebbe incontrato e gli avrebbe fatto il culo... E invece ti sorprendi nel riuscire a non pensarci... Ti lasci scivolare la cosa... La prendi con leggerezza e ascolti anche con un pizzico di interesse la lezione sui culti pagani di suor Margaret. Prendi addirittura appunti. Quando la campanella suona saluti suor Margaret e ti avvii nei corridoi insieme ai tuoi compagni... Con la consapevolezza che là... nella mensa scolastica... è quasi sicuro che dovrai trovarti faccia a faccia con chi non desidera altro che ritoccarti un po i connotati. @TheBaddus Scarlett Bloomblight Zarneth... Tu l’hai sempre vista e considerata principalmente tua madre. Una madre che ritieni responsabile della morte di tuo padre. Una madre che, per questo, odi con tutte le tue forze. Eppure... quando suor Margaret parla di antiche divinità pagane, di potenti figure femminili venerate prima dell'avvento del Cristianesimo, non riesci a non pensare a lei. La odi, è vero. Ma in lei hai sempre percepito una forza. Un potere terrificante e devastante. Un potere che ti spaventa… ma che, forse, una parte di te anela più di ogni altra cosa. Quasi spezzi la penna stringendola tra i denti. Quando te ne accorgi, noti che Sasha ti sta osservando con un sopracciglio alzato. "Pss… ehi? Tutto ok, bella?" La sua voce è bassa, vagamente ironica. Forse è solo curiosità, forse un pizzico di preoccupazione mascherata da sarcasmo. Quando la lezione finisce, ti avvicini a Emily. Sembra immersa nei suoi pensieri e, quando le parli, sobbalza appena, come se l’avessi strappata da un pensiero profondo. "Oh... sei tu?" dice, con un tono incerto. Poi accenna un sorriso stirato e aggiunge: "Certo… allora a più tardi." Una risposta corta, laconica. Si volta subito dopo e si dirige verso la mensa, lasciandoti lì mentre esci nel cortile. Non aspetti molto. Tanaka compare poco dopo. Si stacca da un gruppo di ragazzi della sua classe. Uno gli dà una pacca sulla spalla e lui, ridendo, gli risponde con un dito medio prima di voltarsi verso di te. Indossa il suo solito giubbotto di pelle e tiene un pallone da basket sotto il braccio. I capelli sono ancora un po’ umidi... probabilmente arriva ora dallo spogliatoio, dopo educazione fisica. Si avvicina senza esitazioni, con lo sguardo fisso su di te. L’espressione è la solita: sicura, fiera, al limite dello spavaldo. Tatuaggi, piercing, quel modo di camminare... per te è una calamita. Arrivato davanti a te si ferma, ti guarda un istante in silenzio, poi sorride e si siede accanto. "Scarlett..." Fa una breve pausa. "Andiamo dritti al punto, ok? Ho bisogno di chiederti un favore… un po’ diverso dai soliti." Temporeggia qualche secondo, forse solo per creare un po’ di suspense attorno alla sua richiesta. "Mi serve che, con una scusa, tu riesca a portare quello odioso di Clark sul retro del Violet Crown... dopo l’orario scolastico. Pensi di potercela fare?" @Voignar Darius Whitesand Mentre cerchi di concentrarti sulla lezione di suor Margaret, il tuo sguardo ricade su Scarlett. È irrequieta. Tamburella nervosamente una gamba e sta praticamente divorando la penna, mordendola tra i denti con una tensione che sembra sul punto di esplodere. È una ragazza strana, particolare. E non puoi fare a meno di provare un certo fastidio nel renderti conto che, ultimamente, esercita un certo potere su di te. Sai che ti ha visto quel giorno... quando frugavi nello zaino di Nathan. Ti ha guardato. Non per un secondo. Più a lungo... E poi? Nulla. Ha distolto lo sguardo ed è andata via, senza dire una parola. Ovviamente, non hai preso nulla. La sua presenza ti ha frenato. Tecnicamente, non hai fatto niente. Non sei colpevole. Eppure... Lei sa. E il pensiero che quella consapevolezza possa diventare merce di scambio ti rode dentro. Scarlett non è una qualunque. Sai bene che sta al centro di molte dinamiche. Fa favori. Raccoglie debiti. Vende informazioni in cambio di soldi, vantaggi, silenzi. Come ti fa sentire, sapere che potresti essere una delle sue carte? Quando la campanella segna la fine dell’ora, esci insieme agli altri. Camminate lungo il corridoio in direzione della mensa. Poi, a metà percorso, la vedi avvicinarsi a Emily. Le sussurra qualcosa all’orecchio, con la sua solita aria ambigua, e subito dopo si allontana in direzione del cortile esterno, da sola. @Theraimbownerd Orion Kykero Sei in giardino, sotto uno dei grandi aceri spogli che costeggiano il campo da football, e l’aria frizzante non riesce comunque a toglierti di dosso quella fastidiosa sensazione di essere osservato. Gli occhi che ti puntano addosso sembrano ovunque. Ogni tanto alzi lo sguardo verso l’edificio della scuola, verso le finestre delle aule ancora occupate: chiunque ti abbia scattato quella foto potrebbe essere lì, dietro un vetro, a osservarti anche adesso. In agguato. Ti scuoti. Meglio tenersi occupati. Rispondi velocemente a Diana e Juno, promettendo di parlarne con calma in mensa, poi tiri fuori il telefono e ti immergi nel mondo più rassicurante dell’organizzazione. Alla fine, componi il numero di Satya. Il telefono squilla appena due volte, poi una voce roca e sicura risponde dall’altro capo. "Orion. Stavo giusto pensando che non ti facevi vivo da un po’." Non ti chiede come stai. Ti conosce troppo bene per le formalità. Ti ascolta con attenzione mentre le parli in codice, e la sua risposta è diretta, senza giri di parole. "Ho tutto quello che ti serve, amore. L'incenso, i quarzi fumé, e sì, anche qualche occhio di tigre fresco. Roba pulita. Te li faccio avere domani nel pomeriggio nel solito posto di consegna." Pausa. Poi aggiunge, con un tono appena più basso e più serio: "L’unica è che stavolta il corriere sarà Marcus." Senti quasi il sopracciglio alzato anche senza vederla. Non dice altro, ma il messaggio è chiaro. Marcus. Proprio quel Marcus. Tra tutti i corrieri di Satya lui è quello con cui hai sempre avuto più problemi. Un rozzo... Una testa calda che preferiresti sempre evitare. Poi, prima che tu possa replicare, conclude con un tono leggermente più vivace: "Ah... e a proposito di novità, è arrivata una partita interessante. Una cosa nuova che usano nei rituali indiani, mi è passata tra le mani da New Orleans. La chiamano lacrime di serpente. Si presenta come sali da bagno, ma dicono che amplifica i sogni lucidi... o ti fa venire visioni anche a occhi aperti, se la prendi nel modo giusto. Roba rituale vera, non da dilettanti."
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TdS
@Theraimbownerd Satya di solito come ti fa avere la roba? Ha dei corrieri o persone fidate che vengono a Liliac Hallow? Devi andare tu fino in città?
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TdS
Si si.. ovviamente ogni riferimento ad Orion e la sua famiglia é puramente casuale 🤣🤣
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TdS - Topic di servizio
Loki86 ha risposto a Kalkale a un discussione TdS - Dubbi off game, Schede PG, Ambientazione in All'avventura nel Fállon...Ok ok.. allora ricordavo bene eheh
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TdG - I sette Segreti
Raven Shadoweye - shadar kai - ladro/ranger Berliak? Questo nome non mi dice nulla. E, a dire il vero, non potrebbe importarmene di meno di lui e di ciò che ha da offrire. I motivi che mi hanno portata fin qui sono ben altri, e si accavallano nella mia mente disfunzionale come ombre danzanti in una stanza senza luce. Resto in silenzio, mentre la voce dall’alto ci spiega la ragione della nostra convocazione. Il mio sguardo, però, si sofferma più sui volti radunati nella piazza che sulla voce che parla. Quando la figura sul balcone si ritira all’interno, una leggera vibrazione mi accarezza la coscia sinistra: proviene da Sentenza, il mio stocco. Sta cercando di dirmi qualcosa. Un avvertimento. E infatti, poco dopo, il grande portone si spalanca e da lì emergono dei drow. Il mio collo scatta, rigido, come un meccanismo ben oliato. I miei occhi si piantano su di loro: sono gli occhi di una cacciatrice che ha appena individuato le sue prede. "Siete già tutti morti. E nemmeno lo sapete." Il pensiero mi strappa un sorriso lungo, storto, quasi affilato. Potrei agire ora. Potrei lasciare che il sangue parli per me. Ma no. Gli anni, prima da preda e poi da predatrice, mi hanno insegnato che la pazienza è un’arma più affilata del mio stesso stocco. "No, Raven… ihihihihi… Non adesso. Cattiva!" Rido dentro la mia testa. La voce che mi accompagna da sempre si fa sentire. E ha ragione. Quando lo “smistamento” termina, osservo il mio nuovo gruppo. C’è Thalissa, ovviamente. Poi quella donna dall’aspetto cadaverico... Me la ricordo in battaglia, e già questo dice molto sul suo valore. “Jene? Jana? Qualcosa del genere…” Infine, un uomo buffo, seguito da un piccolo corteo di scheletri. Anche lui l’ho visto in combattimento, ma non ho idea di come si chiami. Quello che è certo è che è avvezzo alle arti necromantiche. Sorrido, ancora una volta, da sotto il cappuccio. "Salve a tutti! Io sono Raaaaaaaven!" Allungo spontaneamente la prima sillaba, mentre un ghigno si apre sul mio volto.
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TdS - Topic di servizio
Loki86 ha risposto a Kalkale a un discussione TdS - Dubbi off game, Schede PG, Ambientazione in All'avventura nel Fállon...@Kalkale ciao.. scusa.. forse mi sono perso un pezzo.. Ma il capo della gilda dei sette segreti (di cui noi facciamo parte) non era una donna dall'aspetto bellissimo attorno alla quale giravano voci che potesse essere la reincarnazione di Tiamat??