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TdS
Sì sì.. volevo giusto capire se tutti avevate qualcosa con cui riempire il pomeriggio o se qualcuno voleva saltare direttamente alla serata.. ma mi sembrate tutti abbastanza impegnati eheh
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TdS
No no va bene… il rapporto che avete con la vostra mostruosità potete pure deciderlo voi… Ecco.. magari se avessi scritto che ti trasformarvi in un drago rosso e volavi via avrei potuto avere da ridire 😂😂😂
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TdS - Topic di servizio
Loki86 ha risposto a Kalkale a un discussione TdS - Dubbi off game, Schede PG, Ambientazione in All'avventura nel Fállon...Secondo me si può anche procedere col cambio di scena… gli altri tutti presenti?
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TdS
Ok.. visto!! Devo ammettere che nella mia testa era sempre stato molto diverso eheh Ora manca solo Darius a cui dare un volto se non sbaglio!! @Voignar In ogni caso… nel pomeriggio non avete lezioni… quindi finita la mensa potete effettivamente fare quello che volete… Fatemi sapere già qua le vostre intenzioni per la giornata magari… giusto da capire come organizzarci per gli eventuali sbalzi temporali o cambi di scena.
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
@Ghal Maraz Nathan Clark Nathan... Nella confusione della tua mente, solo una voce reale riesce a fare breccia. E' quella di Orion... La percepisci... Ti ci focalizzi... E' come se fosse una corda tesa verso di te... Verso Nathaniel... E l'afferri... Orion è uno odioso pieno di sè... Lo sai benissimo... Eppure, in questo momento sentire la sua presenza forte vicino riesce a mantenerti lucido quel tanto per non farti perdere nuovamente nel Bosco. Parla di andare in infermeria.. Non vuoi... "Nooooo... Non ne hai bisogno... Il Bosco.. vieni nel Bosco!" la voce beffarda nella tua mente ti invita a fare tutt'altro "Uccidi... uccidi quel maledetto spergiuro!! Uccidilo!!!" Eppure, Nathan riesce a rimanere aggrappato a quel tenue filo... Orion sa quello che fa... Orion sa quello che è giusto... Orion forse sospetta qualcosa?!?!Forse.. forse meglio seguire il suo consiglio... Per non dargli altri motivi per sospettare... Gli fai un cenno d'assenso col capo... Senti della mani amiche posarsi sulle tua spalle... Sono quelle di Alice... Poi di nuovo il tempo rallenta per qualche istante... Quando torni in te sei già nel corridoio... fuori dalla mensa... @Ghal Maraz @Voignar Darius e Nathan - verso l'infermeria «Nathan, non ti preoccupare… Cerca di respirare a fondo. Ci sono io con te.» La voce di Alice è dolce, rassicurante, anche se tradisce una nota sottile di paura. Si unisce a quella di Darius, in un coro sommesso di conforto e presenza. Attraversate i corridoi della scuola, diretti verso l’infermeria. Ogni passo sembra portare un piccolo sollievo. Nathan, il respiro inizia a farsi più regolare, il cuore rallenta. Le voci che prima ti rimbombavano nella mente ora si allontanano, come nebbia che si dissolve. Darius, lo senti chiaramente: il peso del suo corpo sulla tua spalla si alleggerisce, i suoi muscoli smettono pian piano di essere tesi come corde tirate. Lo sguardo di Nathan, ancora un po’ confuso, sta perdendo quel riflesso innaturale. Il rosso nei suoi occhi si sta attenuando. Sta tornando in sé. Quando raggiungete l’infermeria, è quasi del tutto lucido. La porta si apre all’improvviso. Vi trovate davanti la signorina Morris, l’infermiera della scuola. Una scia di profumo dolce vi sfiora, come un vento gentile. Il suo sorriso è morbido, gentile, e gli occhi azzurri si socchiudono in modo premuroso. «Oh… ragazzi. Stavo giusto uscendo!» esclama, poi, notando le vostre espressioni e intuendo che qualcosa non va, il suo volto si fa più serio. «È successo qualcosa? Qualcuno non si sente bene?» Alice prende subito la parola, visibilmente agitata. «Nathan… signorina Helen… non si è sentito bene. In mensa. Abbiamo pensato fosse meglio portarlo qui.» La donna annuisce comprensiva, lasciandovi passare con un gesto accogliente della mano. «Avete fatto bene. Venite, su… Nathan, accomodati. Ora ci penso io.» @TheBaddus Scarlett Bloomblight Quando finalmente riesci a tornare a parlare con Emily, noti che il suo sguardo è fisso sul tavolo dei tuoi compagni di classe. C’è un velo di apprensione nei suoi occhi. Segui la direzione del suo sguardo… è puntato su Tyler. Ti giri appena, giusto il necessario per vedere che il ragazzo è rimasto profondamente scosso dalla discussione appena avvenuta. Alla tua voce, Emily si volta verso di te come se venisse strappata via da pensieri profondi e ingombranti. «Oh… dicevi per stasera?» chiede, come se stesse tornando a mettere a fuoco la realtà. Rimane in silenzio per un momento, valutando. «Sì, penso si possa fare… anche se non è niente di che. Solo una sensazione che ho avuto…» Mentre parla, però, a metà frase distoglie lo sguardo da te. I suoi occhi si spostano, seguendo qualcuno in movimento. Ti volti per capire cosa la stia distraendo: è ancora Tyler. Si è alzato e ora si sta dirigendo verso il tavolo di Cory Edwards. Lo vedi puntargli un dito contro e dirgli qualcosa, ma nella confusione che è tornata a riempire la mensa, non riesci a capire di cosa si tratti. Poi, senza attendere risposta, Tyler si gira e si allontana, uscendo dalla sala. Cory resta un attimo in silenzio, poi si volta verso Tanaka e gli altri della sua cricca, e ridacchia, divertito. «Nathan ha già fin troppo aiuto per quello che si merita…» commenta improvvisamente Emily, con un tono affilato, quasi gelido. Poi si alza di scatto. «Vado a parlare con Ty.» Fa un passo, poi si ferma e si volta verso di te. «Vieni anche tu?» Nel suo sguardo non c’è pressione, solo una richiesta sincera... Come a voler capire da che parte stai... @Theraimbownerd Orion Kykero Fai fatica a trovare subito le parole. Persino tu, che di solito hai sempre tutto sotto controllo. La sfuriata di Nathan ti ha colto alla sprovvista… ma non puoi permettere che si veda. Tu sei la “Regina” della scuola. Questo è il tuo regno, e se qualcuno vacilla… tu puoi approfittarne per brillare ancora di più. Quando finalmente parli, la tua voce esce sicura, limpida, con un’autorità che non ha bisogno di essere urlata. Un tono che richiama l’attenzione e impone ascolto. Nathan, ancora scosso, quasi come se stesse riemergendo da un sogno agitato, si volta verso di te. Ti guarda. Le tue parole lo raggiungono, lo trattengono, come se lo avvolgessero in un filo invisibile. Alla fine annuisce, lentamente. «Grazie, Orion. Ci penso io, ora.» Alice ti rivolge un cenno del capo, con gli occhi abbassati. Un gesto che sa di rispetto. Di riconoscenza. Poi si avvicina a Nathan insieme a Darius, lo prende con delicatezza sotto braccio, e insieme lo accompagnano fuori dalla mensa. Rimane il silenzio. Per un istante, il tempo sembra sospeso. Poi, piano piano, il brusio torna a diffondersi intorno a voi. Ognuno riprende a farsi i fatti propri, come se nulla fosse successo. «Beh… io ho decisamente bisogno di fumarmi qualcosa!» La voce di Max rompe la tensione come una lama sottile. Il suo tono è volutamente disinvolto, ma il sorriso nervoso lo tradisce. Si alza, raccoglie le sue cose e se ne va, diretto all’uscita. Ben resta seduto, il capo chino, visibilmente dispiaciuto. Sasha, invece, è tornata a essere Sasha: si risiede senza un’espressione definita e riprende a mangiare come se non fosse successo nulla. Tyler solleva lo sguardo, lo incrocia per un istante col tuo. C’è smarrimento nei suoi occhi. Poi lo abbassa subito. È chiaro quanto sia avvilito. «Scusatemi, ragazzi…» dice all’improvviso, alzandosi. «Ci vediamo domani.» La sua voce è flebile, quasi stanca. Raccoglie le sue cose in silenzio e si allontana. Juno fa per seguirlo, ma Diana le trattiene il polso con delicatezza, scuotendo appena la testa. Lo osservi mentre si dirige verso il tavolo di Cory Edwards. Lo vedi puntargli un dito contro, dire qualcosa. Ma la confusione ritornata in mensa ti impedisce di capire le parole. Non aspetta risposta: si volta e se ne va. Cory rimane fermo per un attimo, poi si gira verso gli altri della sua cricca e scoppia in una risatina compiaciuta. Tu e le tue sorelle tornate al vostro tavolo. Juno fissa la porta da cui Tyler è appena uscito, con uno sguardo assorto, pensieroso. Diana invece sembra sollevata dal ritorno alla normalità. O almeno a ciò che per voi lo è. «Bene…» dice, incrociando le dita davanti a sé. «Quindi questa festa? Quando vogliamo farla?» La sua voce è briosa, quasi allegra. Come se tutto il resto fosse già archiviato. @SNESferatu Ana Rivero Tu ed Eliza assistete in silenzio all'intera sfuriata di Nathan contro Tyler. Nessuna delle due dice nulla, limitandovi a osservare la scena che si consuma come una bomba emotiva esplosa nel cuore della mensa. Quando finalmente il ragazzo viene calmato e accompagnato fuori, ti volti verso Eliza. Lei fa spallucce con nonchalance, riprendendo tranquillamente a mangiare il suo pranzo. «A quanto pare Nathan la pensa come te!» commenta con una risatina, mentre con l’indice disegna piccoli cerchi accanto alla tempia, come a dire "Fuori di testa anche lui, eh?" Il gesto potrebbe sembrare crudele, ma in lei non cogli alcuna cattiveria né il gusto di ferire: è solo sincerità brutale, detta con il tono tagliente ma neutro che ormai cominci a riconoscere. «Un po’ mi dispiace per Tyler, però…» aggiunge dopo un momento, abbassando appena lo sguardo verso il capitano della squadra di football. I suoi occhi lo seguono per qualche istante. Non c’è desiderio né giudizio in quello sguardo. Solo… un vago senso di dispiacere. Poi si volta di nuovo verso di te, scrollando via l’istante di empatia come polvere dalle spalle. «Comunque… tornando a prima.» Si pulisce le labbra con un tovagliolo, lasciando sul tessuto un’impronta sbiadita del suo rossetto scuro. «Se quello che hai percepito fosse vero, sarebbe una cosa davvero grave... Però non puoi certo lanciarti con accuse così contro uno degli insegnanti... almeno non finché non ne sei completamente sicura.» Dà un’occhiata al telefono e sbarra leggermente gli occhi. «Oh cavolo, è tardissimo!» esclama, alzandosi di scatto. Afferra con un gesto rapido e disordinato il suo zainetto. Fa un passo per andarsene, poi si ferma e si volta verso di te. «Mi ha fatto piacere parlare con te.» Abbozza quello che potresti decifrare come un tentativo di sorriso. «E se mai dovessi aver bisogno… per il coach, o per qualsiasi altra cosa… fammi sapere.» Ti strizza l’occhio con naturalezza, poi si allontana con la stessa calma decisa con cui si era avvicinata. OFF GAME @Theraimbownerd Orion, togli un FILO che hai su Nathan... Lo hai convinto a fare quello che volevi andando in infermeria al posto che fuggire nel bosco. @Ghal Maraz Nathan segna ESPERIENZA perchè ha accettato di fare quello che voleva Orion (dovresti essere a 2px presi in una stessa scena!)
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TdS
@Theraimbownerd orion accompagnerebbe anche lui Nathan in infermeria o lascerebbe il compito alla plebe (Darius e Alice) tornando alle cose davvero importanti (tipo riprendere a organizzare la festa per ripulire la sua reputazione..)?? 🤣🤣 Si si.. Tyler li si è espresso un po’ male effettivamente. Lui è un ragazzo carismatico e sicuro ma è pur sempre un 17enne e lo hai messo alle strette.. in realtà, come ha detto Ben, Tyler non ha mai dato corda ai suoi amici bulli e spesso li ha anche redarguiti a riguardo… con coprire le spalle a Cory intendeva sulla questione del fumo. Comunque mi é piaciuta un sacco come scena! Se fossimo stati in dando 5ed ci sarebbe stata bene una bella ispirazione!
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TdS
Ahahahah.. ma povero tyler.. lo odiate tutti 🤣🤣🤣
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TdS
Decidi tu poi o meno a che distanza era il tuo tavolo dal loro.. la mensa non è grandissima... quindi sicuramente sei a contatto visivo. Sicuramente senti i dialoghi perché è calato il silenzio. Gli occhi li vedi... magari però dalla distanza puoi semplicemente pensare che gli siano rotti dei capillari. Più che disturbo bipolare... sei proprio sull'orlo per entrare nel tuo se oscuro! La voce che senti la ricolleghi all'esperienza del Bosco. Non é malvagia in senso assoluto.. ma é caotica e ti sta spronando a mettere da parte nathan e fare uscire il te fatato. Se é la prima o volta o meno dimmi tu.. da background avrei detto di sì.. Senti un po di bruciore agli occhi, come se fossero gonfi. Qui sentirei anche cosa dice @Ghal Maraz ... nel senso che il fallimento della sua mossa lo ha portato sull'orlo del suo se oscuro... quindi dipende molto da come voleva ruolarsela lui questa scena cruciale per il suo pg. Se per lui è ok, però per me Va benissimo fare che Orion spende la sua influenza su nathan per tenerlo lucido abbastanza per convincerlo ad allontanarsi e calmarsi prima che sia troppo tardi.
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
@SNESferatu Ana Rivero Quando le dici che saresti tu a spaccare la faccia a uno come Edwards, Eliza ti fissa con un sopracciglio alzato, senza smettere di mangiare. Poi, dopo un attimo, scuote la testa con una risatina breve, nasale. «Quindi sei pure strana oltre che snob, eh?» ti risponde, con un tono come se fosse una battuta più che un’accusa, tagliente ma senza cattiveria. Sembra quasi… compiaciuta. Poi, quando invece ti apri a lei sulle sensazioni che hai percepito qualche ora prima col coach, Eliza si fa seria di colpo e smette di mangiare. Lo scherzo, il tono sfrontato di prima… sparisce come polvere nel vento. Ti guarda per qualche secondo senza dire nulla, forse per capire se stai davvero dicendo quello che pensa tu stia dicendo. Poi, lentamente, appoggia la forchetta sul vassoio e si sporge appena verso di te, abbastanza da creare un piccolo spazio di privacy nel caos della mensa. Caos che cessa improvvisamente prima che lei possa aggiungere altro… tutte le voci cessano istantaneamente di parlare… ne resta solo una… quella di Nathan che sta inveendo contro Tyler a qualche tavolo di distanza. Ps. Considera di aver sentito tutto l’ultimo post di Nathan. @TheBaddus Scarlett Bloomblight «Dovrebbe essere venerdì la prossima» ti risponde Jordan con un tono svogliato, mordicchiando una patatina. «Contro la Lincoln High… praticamente un riscaldamento. Quelle non ricevono una palla nemmeno se gli piove in testa.» «Non sottovalutiamole però!» interviene Emily, appoggiando il gomito al tavolo e girandosi verso di loro. «La scorsa stagione ci hanno comunque dato filo da torcere, almeno nei primi due set. Se entriamo in campo pensando di aver già vinto, rischiamo di fare figure di merda.» Kathlyn ridacchia mentre beve un sorso di Coca Cola. «Molto improbabile che succeda, Emily!» «E comunque se la partita è davvero così facile, allora mi metto pure lo smalto fluo per farmi notare.» aggiunge Micha. «Con quel colore ti scambieranno per un cartello stradale» la punzecchia Kathlyn, e le risate fra loro tre iniziano a diventare più sciolte, leggere, come se l’intera questione “Cory Edwards” fosse già lontana anni luce. Emily ride anche lei, apparentemente rilassata. Ti osserva solo di tanto in tanto, come per assicurarsi che tu non ti stia annoiando a sentire questi discorsi da pallavoliste. Mentre parlano, noti che Tanaka entra in mensa e si dirige al tavolo di Cory. Si siede con lui e inizia a parlarci. Cory ridacchia divertito. Appena noti che le tre ragazze si lasciano coinvolgere in una discussione su una compagna di squadra che avrebbe un flirt con un allenatore, ne approfitti. Ti volti verso Emily e le abbassi leggermente la voce, con fare più intimo. Emily si irrigidisce leggermente. Non di colpo, ma abbastanza da farsi notare. I suoi occhi guizzano verso le sue amiche, ancora tutte prese dalla loro chiacchiera. Resta in silenzio per qualche secondo, forse soppesando cosa e quanto dirti davanti a loro. Poi, appena socchiude le labbra per iniziare a parlare, un’esplosione di voce da qualche tavolo più in là interrompe tutto. È Nathan. La sua voce è forte, tesa, carica di rabbia. Tutte al tavolo si voltano di scatto, attirate da quel tono carico d’energia. Emily lo guarda, immobile. Le sue compagne si sporgono a osservare la scena e tu fai altrettanto. Per il momento, la tua conversazione con Emily resta sospesa. Ma il modo in cui lei ha cercato il tuo sguardo, anche solo per un istante, ti lascia intendere che ci sia davvero qualcosa che vuole, o ha bisogno, di raccontarti. Solo… non adesso. Ps. Considera di aver sentito tutto l’ultimo post di Nathan. @Theraimbownerd @Ghal Maraz @Voignar Darius - Orion - Nathan (prima della sfuriata di Nathan) Darius è il primo a commentare, dando ragione a Tyler. Il ragazzo lo guarda, facendogli un cenno d’assenso come a ringraziarlo del sostegno. Sta per rispondere, quando invece prende parola Orion. Tyler sposta lo sguardo su di lui. “Grazie, Orion.” Il suo tono è sincero, quasi grato. La tensione sulle sue spalle sembra sciogliersi un po’ nel sapere di non essere solo in quella discussione. Poi torna a guardare Darius. “Apprezzo il pensiero, davvero… Ma non credo di aver bisogno di qualcuno che mi faccia da scudo con Cory.” Fa una pausa, alzando gli occhi al cielo come a cercare le parole giuste. “Come ha detto Orion… io lo conosco da una vita. Non abbiamo conti in sospeso. Diciamo che… mi rispetta. Più o meno.” C’è una breve esitazione, ma non spavalderia. Solo una consapevolezza calma, concreta. “Non posso garantirvi che mi ascolterà, ma se c’è qualcuno che può provare a fargli usare il cervello… be’, quello sono io.” Quando poi Darius si rivolge a Sasha, la ragazza sbuffa, soffiando via una ciocca di capelli ribelli da davanti il viso. “Bah… stupidaggini.. ho già fatto a botte più volte con alcuni membri della sua cricca… e sono ancora qua tutta intera a raccontarlo!” La sua frase cade così… nel nulla.. perché improvvisamente qualcosa in Nathan scatta e inizia ad inveire contro Tyler. La sua rabbia cresce sempre più mano a mano che il ragazzo sfoga i suoi sentimenti… la percepite tutti… profonda, spaventosa… TUTTA LA MENSA - Dopo la sfuriata di Nathan Quando Nathan finisce di parlare, si accorge solo allora di essere in piedi. Non ricorda nemmeno di essersi alzato. Ha i pugni serrati, le unghie affondate nei palmi al punto da graffiarsi la pelle. Respira affannosamente, il cuore gli martella nel petto. Tutti al tavolo lo fissano in silenzio. Alice, che fino a quel momento era dietro di lui, ha fatto un passo indietro, come se qualcosa l’avesse spaventata. «Nat?» sussurra piano, quasi senza volerlo, come se stesse cercando di riconoscere il ragazzo davanti a sé. Juno e Diana si scambiano uno sguardo teso, poi cercano istintivamente gli occhi del fratello Orion. Max cerca di rompere la tensione, ma la voce gli esce esitante, poco convincente: «Ehi, fratello… ok, forse ti serve una bella boccata d’aria.» Sasha, per una volta, resta in silenzio. Le sopracciglia alzate rivelano la sorpresa, forse anche un pizzico di preoccupazione. Non si aspettava questo scatto. Tyler rimane immobile. È rimasto seduto per tutto il tempo, le braccia incrociate, il viso teso. Ha incassato ogni parola come un colpo diretto al petto. Per una volta, nemmeno lui riesce a trovare subito le parole giuste. Il suo solito carisma, quella sicurezza che lo rende il leader naturale del gruppo, sembra incrinarsi sotto il peso della rabbia di Nathan. Poi, inaspettatamente, è Ben a parlare. La sua voce è tremante, quasi sottile, ma decisa nel voler intervenire. «Non… non c’è bisogno che litighiate per colpa mia.» Si sistema gli occhiali con un gesto nervoso. «Voi siete miei amici. Tutti… Ne…Nessuno di voi mi ha mai fatto del male o preso in giro.» Fa una pausa, e i suoi occhi passano principalmente su Darius, Sasha, Tyler… (evita di guardare invece Orion) e infine si fermano su Nathan. «Grazie per avermi difeso Nathan, davvero… Ma non devi prendertela con Tyler. Lui… lui mi ha sempre aiutato. È stato dalla mia parte più volte di quante io riesca a ricordare. Lui non è come…» «No, Ben. Lascia stare.» Lo interrompe Tyler, la voce incrinata, carica di dispiacere. «Nathan ha ragione… Su molte cose.» Le sue parole scivolano nel silenzio che è tornato a regnare nella mensa. Tutti i presenti si sono zittiti di nuovo, attratti dalla scena al tavolo come da un magnete. Il nervosismo è palpabile, ma c’è anche qualcosa di più… qualcosa di irreversibile. Max rompe il silenzio un’ultima volta, stavolta con voce sincera, preoccupata: «Ehi… fratello… tutto ok?» Tutti si voltano verso Nathan. I suoi occhi. Qualcosa sta cambiando. Il colore sta mutando, impercettibilmente ma in modo evidente: il bianco intorno all’iride si sta arrossando, una venatura viva, quasi pulsante, che si espande piano. Nessuno parla, ma tutti lo vedono. @Ghal Maraz Nathan Clark Senti il cuore batterti forte, hai il fiato corto e a malapena ti sei accorto di esserti alzato in piedi. Senti la pressione delle unghie sui palmi delle tue mani. L’aria intorno a te si fa pesante, quasi irrespirabile… é palpabile, proprio come la tua rabbia. Quando riacquisti un minimo di controllo sollevi gli occhi da Tyler. Tutti ti stanno fissando al tavolo… ma non solo loro… tutti gli occhi della mensa sono fissi su di te… ti osservano giudicanti… confusi… preoccupati… impauriti forse… Senti una risatina beffarda nelle tue orecchie… una risatina che sai istintivamente non essere di questo mondo… “Bravo, Nathaniel! Piccolo impaurito e sperduto Nathaniel… Fatti da parte…” una voce flebile… un sussurro nella tua testa che svanisce con un’altro risolino. Gli sguardi dei presenti si fanno sempre più preoccupati e spaventati. Tutti tranne uno. Dal fondo della stanza, vedi Cory Edwards seduto coi suoi amici. Ti fissa ridacchiando… Ma, forse… Non è questo il momento di restare… senti che stai per perdere il controllo… Tiri di dado Gelare di Nathan su Tyler: 5-1=4 FALLIMENTO NATHAN segna ESPERIENZA
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TdS
Direi che è proprio un gran bel GELARE!! cosa scegli in caso di successo?
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TdG - I sette Segreti
Raven Shadoweye - shadar kai - ladra/ranger Ascolto distrattamente la risposta di Berliak. Nel sottosuolo, quando "lavoravo" per i drow, ho effettuato numerose pattuglie in cui venivano fatti prigionieri... poveri sventurati che probabilmente avrebbero preferito la morte piuttosto che diventare la schiavitù degli elfi oscuri. Conosco fin troppo bene queste procedure che, per me, erano all'ordine del giorno. "Sicuramente Thalissa era altro che voleva sapere... sì.." "Beh... Castel Drago può per caso fornirci anche dei carri con sbarre?" Dico, dando voce ai miei pensieri."Riportare gli eventuali prigionieri in gabbia comporterebbe sicuuuuramente meno rischi!" Aggiungo.
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
@TheBaddus Scarlett Bloomblight Nonostante indossi solo un paio di pantaloni della tuta — i classici neri dell’Adidas con le bande bianche — sotto il tuo tocco percepisci chiaramente la tonicità della coscia di Emily. Lei si irrigidisce appena, lanciando un rapido sguardo alla tua mano. La ritrai subito, giusto in tempo perché il gesto possa sembrare solo un segno d’incoraggiamento tra amiche. Emily alza lo sguardo e ti rivolge un sorriso appena accennato, come a farti capire che ha colto il sottotesto, ma ha scelto di non dargli peso. “Nessuna cotta! Ti sei solo persa Edwards che per poco non rifaceva la faccia a quel vostro compagno strano… quello del bosco!” esclama Jordan con tono divertito. “Si chiama Nathan” puntualizza subito Emily, forse un po’ infastidita dal modo in cui l’amica ha liquidato la questione. “Beh… per fortuna è intervenuto McConnell, sennò vi immaginate il casino?” aggiunge Micha con voce più timida, accennando un sorrisetto nervoso. Jordan coglie al volo l’occasione per cambiare argomento. “Ecco, parlando di cotte… lui è proprio un gran figo! Anche se è un anno più piccolo, non mi dispiacerebbe affatto…” aggiunge sospendendo la frase con uno sguardo malizioso e un sorriso eloquente. Kathlyn sorseggia rumorosamente la sua Coca-Cola, poi interviene: “Io invece trovo carino anche Carter! Mi piace il suo stile… E pure il ragazzo del bosco non è niente male! Ha avuto le palle di tenere testa a Edwards.” “Già… però non mi aspettavo fosse stato lui a mettere nei casini Cory…” commenta Emily, lo sguardo ora fisso sul tavolo dove siede Nathan. Jordan sbuffa. “Uno stron*o, comunque. Non che Edwards non se lo meritasse… è una testa di ca$$o! ma gli spioni non piacciono a nessuno.” @SNESferatu Ana RiVero Alla tua domanda, Eliza scrolla le spalle con aria distratta, come se l’intera faccenda non la toccasse davvero. Senza chiedere il permesso, sposta una sedia con il piede e ci si lascia cadere sopra, appoggiando il suo vassoio sul tavolo. Quando vede che continui a fissarla in silenzio, solleva lo sguardo e, con una mezza smorfia, si decide a rispondere: “Non ne ho idea...” dice, scuotendo piano la testa. Alcune ciocche bionde le scivolano davanti al viso, incorniciandole lo sguardo. “Probabilmente lo avrei insultato anch’io… ma in modo tale che quel bestione si sarebbe chiesto per mezz’ora se lo stavo prendendo per il culo o se invece gli stavo facendo un complimento.” Si ferma un attimo per addentare qualcosa dal suo piatto. Poi, dopo aver mandato giù il boccone, riprende: “Però Nathan è stato uno stupido! Edwards, ad uno come lui, gliela avrebbe spaccata davvero la faccia. A me…” Pausa. Ti guarda per un istante, poi solleva una mano, indicandoti. “… o a una come te, invece, no. Perché anche se uno dei suoi due neuroni ti odiasse e ce l’avesse a morte con te, l’altro vivrebbe sempre e comunque nella speranza di portarti a letto, un giorno o l’altro.” Lo dice con un tono piatto, quasi cinico. Nessun sorriso, nessun ammiccamento. Non sembra aver voluto fare una battuta, solo dire quello che pensa nel modo più diretto possibile. Poi si rimette tranquilla a mangiare, come se la conversazione fosse già finita. @Theraimbownerd Orion Kykero Quando il silenzio cala improvviso sulla mensa, tu e Diana stavate giusto iniziando a buttare giù le prime idee per l’organizzazione della festa. “Oh mio Dio, Nat!” sussurra Alice, allarmata. Si alza di scatto, portando le mani al viso in un gesto istintivo di preoccupazione. Appena Tyler interviene, senti tua sorella Juno sospirare con tono sognante: “È proprio un figo…” Diana le dà una discreta gomitata nel fianco, probabilmente dopo aver notato l’espressione tutt’altro che entusiasta con cui stai fissando il tuo “perfetto” compagno di classe. Il disprezzo ti si legge chiaramente in volto, e di certo Diana non se l’è fatto sfuggire. Quando fai un semplice cenno con la testa, Alice è la prima a muoversi… così in fretta che quasi viene da pensare che non aspettasse altro che una scusa per andare da Nathan. Juno la segue subito dopo, alzandosi con un balzo elegante e sistemandosi i capelli e la gonna in un gesto fin troppo curato per essere casuale. Diana, invece, lascia andare un lungo sospiro, abbandonando sul tavolo i fogli ancora quasi del tutto bianchi su cui stava provando a lavorare. I suoi occhi scivolano per un istante sul caos che si sta formando in sala, poi tornano a te, come a chiedersi mentalmente se riuscirete mai a finire quel dannato piano. @Voignar @Theraimbownerd @Ghal Maraz Darius - Orion - Nathan Per un istante, nessuno al tavolo dice nulla. Le parole di Nathan sono ancora sospese nell’aria come polvere che fatica a posarsi. Anche se non lo guardano direttamente, Ben e Max restano in silenzio, con lo sguardo basso. Ben stringe forte la lattina tra le mani. Max smuove una patatina nel vassoio, come se volesse scomparirci dentro. In quel momento, anche Orion si inserisce nel discorso con il suo tono disinvolto e il sorriso smagliante, cercando di riportare la calma con parole accomodanti. La sua presenza carismatica non passa inosservata: diversi sguardi nella mensa ora sono puntati anche su di lui. Dietro di lui sua sorella Diana resta in disparte, visibilmente a disagio. Sembra quasi pentita di essersi avvicinata al tavolo. I suoi occhi vagano per la sala, come se volesse essere altrove. L’altra gemella, Juno é invece tutta occhi per Tyler. Si avvicina un po’, sorride, si sistema una ciocca dietro l’orecchio con nonchalance. Tyler ascolta le parole del nuovo arrivato, le soppesa… poi abbassa appena il mento e guarda Nathan negli occhi. “Nathan… hai ragione su una cosa. Anzi, su più di una” dice con tono calmo, ma fermo. “Cory è un problema. Una vera testa di ca$$o! Lo è sempre stato. Fa il prepotente con chiunque ritenga più debole, e la scuola fa finta di non vedere perché segna punti e tiene in piedi la squadra.” Fa una pausa. “Ma... il modo in cui l’hai fatto, amico, quello no.” Il tono non è duro, ma serio. “Sei stato bullo a tua volta… A tuo modo… senza contare che hai punito tutta la squadra, non solo lui. Siamo andati in campo a pezzi senza di lui, e l’abbiamo pagata. Soprattutto chi, come me, ci mette l’anima per quel gioco.” Poi però annuisce, come se cercasse di far passare il messaggio più importante. "Detto questo... parlerò con Cory. Gli dirò di piantarla con le sue stupidaggini, perché io non sto più a coprirgli le spalle se si comporta come un idiota. La squadra, il rispetto… se li deve meritare.” A quel punto Sasha si sporge in avanti, piantando i gomiti sul tavolo e incrociando le braccia. Ha lo sguardo duro, il tono deciso. “Beh… Se non dovesse recepire il messaggio, non mi dispiacerà essere io a rompergli il naso, per farglielo capire meglio!” dice senza battere ciglio. “Devo ammettere che un po’ ci spero!” Aggiunge sorridendo. Tyler le lancia un mezzo sorriso, quasi divertito, ma scatta subito alla replica: “Apprezzo lo spirito guerriero, Sasha… ma magari proviamo prima a risolverla con la diplomazia, ok? Ultima cosa che ci serve è finire tutti dal preside con il naso rotto.” Nel frattempo Alice, che si era mossa silenziosamente durante lo scambio di battute, si piazza dietro Nathan. Senza dire una parola, appoggia entrambe le mani sulle sue spalle, accarezzandole appena con i pollici, come a dire “ci sono”. Il suo tocco è calmo, sicuro. Uno scudo emotivo silenzioso. Juno interviene improvvisamente “Io sono d’accordo con Tyler” dice in tono dolce e studiato. Gli lancia uno sguardo che dura un secondo più del necessario. Tyler, però, non sembra cogliere o voler cogliere le sue avances. Il suo sguardo è ancora su Nathan, serio ma non ostile.
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TdS
Ahahah.. ma infatti io all’inizio mettevo Rivero.. poi ho visto che tu lo mettevi con la B e ho pensato di aver sempre sbagliato io e di essermi confuso 🤣🤣 allora da oggi tornerai con quello giusto! Eh.. ne sono certo pure io.. povera..
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TdS
@TheBaddus ho aggiornato il file dei png con le tre amiche di Emily. Volevo metterne almeno una brutta… ma l’AI proprio è una cosa che non riesce a contemplare… veramente impossibile far uscire qualcuno di aspetto sgradevole eheh..
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TdS
Allora per Alice non è sicuramente necessario... ti seguirebbe sicuramente senza battere ciglio.. soprattutto perché comunque era coinvolto nathan. Per Tyler ti direi che aspettiamo e valutiamo.. di base Tyler non si sta schierando apertamente contro Nathan e di per sé di carattere tende a voler appiccificare le persone piuttosto che spingerle a litigare.. quindi ti direi che, una volta che metterò la sua risposta, non ti sembrerà abbastanza, puoi spendere il filo per portare tyler più dalla parte dello schieramento che preferisci.
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TdS
@Voignar alla tua domanda se è successo qualcosa, praticamente, corrisponde poi la risposta di @Ghal Maraz .. quindi se vuoi guarda pure il suo spoiler e considera che hai sentito tutto da lì..
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
@Ghal Maraz @SNESferatu @Theraimbownerd IN MENSA (prima dell’arrivo di Darius e Scarlett) - Nathan, Ana, Orion L’uscita di Nathan, chiara e a voce alta, esplode come un colpo secco nel frastuono della mensa. In un istante, il rumore si spegne. Un silenzio quasi irreale cala su tutto il locale. Decine di occhi si voltano all’unisono in quella direzione. Cory si blocca di colpo, a pochi metri. Il suo passo si interrompe, e con lui l’intera "carica" del suo branco. Nel tavolo, Max si rimpicciolisce sulla sedia, come se sperasse di scomparire del tutto dalla scena. Sasha invece scatta in piedi, pronta a intervenire senza pensarci due volte. Tyler resta fermo, seduto, lo sguardo che salta da Nathan a Cory, con un’espressione di sorpresa. Cory fissa Nathan per qualche secondo, poi lascia sfuggire un mezzo ghigno. “Devo ammetterlo, finocchietto… hai fegato. Questo te lo concedo.” Non sai dire, Nathan, se sia stata la presenza di così tanti testimoni o la tua risolutezza a fermarlo. Ma lo vedi: per la prima volta, Cory Edwards esita. Come se avesse appena realizzato che l'intimidazione, con te, non funziona. O almeno, non più. Nel silenzio sospeso, è Tyler a spezzare la tensione. Si alza lentamente, con la calma di chi sa farsi ascoltare. “Ehi, ragazzi… che sta succedendo qui? Vediamo di rilassarci, ok?” dice con voce pacata, ma autorevole, tentando di riportare l’equilibrio. Cory lo guarda con astio. La mascella serrata, gli occhi lucidi di rabbia. “Chiedilo a quel pezzo di mer*a di Clark!” sbotta, puntandoti il dito contro. “Vuoi sapere perché ho saltato l’ultima partita che abbiamo perso? Perché lui ha fatto la spia del ca$$o! Mi ha beccato a fumare in bagno e ha mandato le foto al coach e alla Vance!” Un’ondata di mormorii percorre la sala come un’onda sorda. Le teste si girano verso di te. Alcuni sguardi sono confusi, altri decisamente meno amichevoli. Tyler non distoglie lo sguardo da Cory. “Ok… adesso basta. Se lo tocchi, puoi scordarti il campo per tutta la stagione. E sai quanto ci servi.” Cory lo guarda per un attimo. Morde il labbro, i pugni serrati lungo i fianchi. Poi, sbuffa. Abbassa la mano puntata, ma solo per rilanciare con un'altra minaccia: “Non finisce qui, Clark. Non finisce qui.” Lo chiama per cognome. Niente insulti, niente epiteti. E questo — ironicamente — dice più di ogni parolaccia. La tua ostinazione ha lasciato il segno. Si volta e si allontana a grandi passi, raggiungendo il suo tavolo insieme al branco. Poco dopo lo vedete armeggiare nervosamente col telefono, le dita che scorrono rapide sullo schermo. Intorno a voi, la tensione si dissolve a poco a poco. I sussurri diventano brusii, i brusii tornano a essere voci, risate, rumori di sedie e vassoi. La mensa, lentamente, riprende il suo ritmo abituale. @Ghal Maraz Nathan Clark Quando ti risiedi, l'attenzione generale si è già spostata altrove. Il brusio nella mensa è tornato a pieno regime, come se nulla fosse successo. Poco dopo, vedi Ben avvicinarsi con cautela. Si siede al tavolo con voi, lanciandoti un cenno silenzioso, quasi un ringraziamento discreto — forse per non essere rimasto completamente solo in balia del branco. Ma prima che tu possa rilassarti, senti su di te uno sguardo pesante. Tyler ti sta fissando, serio. ”Nat, cos’è questa storia?” ti chiede con voce bassa ma incisiva. E subito dopo, senti il peso degli occhi di tutto il tavolo su di te. Nessuno dice nulla, ma tutti aspettano una risposta. @SNESferatu @Theraimbownerd Ana e Orion voi ovviamente assistete a tutta la scena.. Considerate che avviene poco dopo che vi siete accomodati ai vostri tavoli.. quindi nelle vostre risposte al mio messaggio precedente poi tenete conto anche di tutto questo. @Voignar Darius Whitesand Preso dall’indecisione, cammini avanti e indietro per un tratto del corridoio che collega la mensa all’uscita sul cortile. Alla fine ti decidi e mandi un messaggio a Scarlett. La risposta arriva quasi immediatamente: "Finita l'ora di pranzo appena usciamo da scuola, ti aspetto dal cancello." Rimani un attimo immobile a fissare lo schermo. Quando rialzi lo sguardo, attraverso una delle grandi finestre del corridoio, la vedi: Scarlett sta attraversando l’ingresso. Tra pochi secondi te la ritroverai davanti. Non pronto ad affrontarla subito, fai rapidamente dietrofront e ti infili di volata nella porta della mensa. Appena entri, percepisci una strana atmosfera. C’è una tensione sospesa nell’aria, come se qualcosa fosse appena successo. Per un istante regna un silenzio irreale, rotto solo da un sommesso mormorio che presto si dissolve nel consueto chiacchiericcio disordinato della pausa pranzo. Osservi i tuoi compagni. Nathan è seduto a un tavolo con Sasha, Ben, Tyler e Max: tutti hanno lo sguardo puntato su di lui, come se stessero ancora processando qualcosa. Emily è con le sue compagne di pallavolo, allegre ma distratte. Ana siede imbronciata a un tavolo isolato, e davanti a lei c’è Eliza, che la osserva con un’espressione difficile da decifrare. Orion è al solito tavolo, in compagnia di Alice e delle sue sorelle gemelle, Diana e Juno — sempre il loro angolo da api regine. Mei Lin siede da sola, immersa nei suoi appunti, spingendo il cibo con la forchetta senza reale interesse. Harper è seduta in disparte con alcuni ragazzi e ragazze del suo giro LGBTQ+, il tono delle loro voci è basso, quasi protettivo. @TheBaddus Scarlett Bloomblight Quando entri in mensa sei raggiante, con l’andatura leggera di chi sa esattamente dove vuole andare. I tavoli sono già quasi tutti occupati e il chiacchiericcio diffuso riempie l’aria con il solito brusio animato. Ci metti poco a individuare Emily: è seduta a un tavolo con tre ragazze che riconosci appena. Compagne della squadra di pallavolo, se ricordi bene. Non ci hai mai parlato direttamente, ma i nomi, Micha, Kathlyn e Jordan, ti sono familiari. Avvicinandoti, noti che stavano ridacchiando tra loro, lanciando occhiate maliziose verso un altro tavolo, quello dove sono seduti Tyler, Ben, Nathan, Sasha e Max. Emily, però, sembra l’unica a non partecipare al teatrino: ha lo sguardo più serio, quasi distratto. Quando ti vede, ti sorride e sposta indietro la sedia accanto a sé. “Oh certo, Scarlett… ti ho tenuto il posto!” Le altre tre ora ti osservano con curiosità, scrutandoti da capo a piedi. Emily coglie il momento per fare le presentazioni, cercando di alleggerire la tensione. “Non so se vi conoscete già… comunque lei è Scarlett, una mia compagna.” Poi indica le altre tre con un cenno. “Loro sono Micha, Jordan e Kathlyn.” Un sorriso di circostanza le accompagna, mentre i tuoi occhi incrociano quelli delle ragazze, abbastanza per capire che ti stanno valutando. Tiri di dado Gelare di Nathan su Cory: 9-1=8 successo parziale; Cory perde il FILO su Nathan Nathan ottiene la CONDIZIONE: spione
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TdS
@TheBaddus solo una piccola precisazione.. tecnicamente quello che sta accadendo in mensa tra Nathan e Cory avviene in contemporanea all’incontro tra Scarlett e Tanaka in cortile.. quindi quando arriverai in mensa, la situazione potrebbe già essersi risolta in un modo o nell’altro
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TdS
Si.. direi che ci può stare tutto che Darius guadagni un FILO su Scarlett.. questa dinamica dei fili che vengono dati dal master in base alla narrazione e non per l’attivazione delle mosse devo ancora interiorizzarla bene. 😅🤣 @Ghal Maraz ok.. quindi deduco che in questo caso é più il fatato che è in Nathan a farlo agire così e che, in questo momento lui non abbia paura.. quindi direi che non si attiva la mossa “mantenere il controllo”. Per quanto riguarda gelare.. beh.. lo sta provocando davanti a tutti con l’intenzione di fargli fare la figura del pir*a… secondo me i presupposti ci sono perché si attivi. Però, visto che un eventuale fallimento potrebbe ritorcersi contro, dammi pure tu conferma che sei d’accordo.
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TdS
Teoricamente il libretto dice "Per scagliarle, puoi o spendere un Pegno Simpatetico durante un rituale segreto, o incontrare lo sguardo del bersaglio e salmodiare in strane lingue..." Quindi direi che devi avere il contatto visivo con gli occhi del bersaglio. Credo che il senso sia.. o ci dedichi del tempo con calma e in privato facendo il rituale (cosa per la quale devi comunque aver preso prima un pegno), oppure ti devi per forza esporre nel lanciare l'incantesimo, facendoti di fatto vedere che lo fissi dicendo cose strane in una strana lingua eheh
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TdS
@Ghal Maraz quel parlare al plurale alla fine mi ha fatto molto ridere 🤣🤣 Lui ha scelto solo te con cui prendersela 🤣🤣 Comunque.. domanda 1. Nathan sta agendo nonostante la paura oppure la pelle del fatato gli ha donato una sorta di tranquillità naturale anche in queste situazioni? (Nel primo caso si attiverebbe la mossa mantenere il controllo) domanda 2. Per caso con la sua frase Nathan sta cercando di gelare cory? (Se si eventualmente cosa sceglieresti dalla lista della mossa in caso di successo?)
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
@Theraimbownerd Orion Kykero Satya conferma l’ordine, aggiungendo anche le Lacrime di Serpente con tono tranquillo, quasi fosse una bustina di tè pregiato. Ti augura una buona giornata e ti raccomanda di salutare tua madre da parte sua, con quella punta di affetto sincero che riserva solo ai pochi eletti del suo giro. Quando chiudi la chiamata, ti rendi conto che la campanella è già suonata da un paio di minuti. Raccogli in fretta le tue cose e ti incammini verso la mensa per raggiungere Diana e Juno. Sull’ingresso dell’edificio principale incroci Scarlett, diretta verso l’esterno. Le fai un cenno rapido, che lei ricambia appena, e prosegui. Pochi secondi dopo ti passa accanto anche Darius, anch’esso diretto fuori. Ti viene da pensare che non sia affatto la giornata giusta per pranzare all’aperto… il cielo è grigio, l’aria ancora troppo pungente per far pensare alla primavera. Poi ti scrolli quel pensiero di dosso. Non è mai stato un tuo problema preoccuparti delle dinamiche della massa. Ora, meno che mai. Quando entri in mensa, sai già esattamente dove guardare. Tu e la tua cerchia avete un tavolo fisso: ampio, ben illuminato da una grande finestra, ma abbastanza defilato da non essere disturbati. L’hai scelto tu, ovviamente. E nessuno con un briciolo di buonsenso ha mai osato sedercisi. Infatti, anche stavolta, vedi Diana e Juno già lì, intente a sistemare i propri vassoi. Con loro si sta sedendo Alice, che prende posto accanto a Juno con l’aria entusiasta di chi finalmente potrà soddisfare il suo appetito. Appena ti vedono, ti salutano con un gesto della mano. Raggiungi il tavolo e ti siedi, quando Alice, con il volto attraversato da un’espressione dispiaciuta, prende la parola per prima. "Diana mi ha detto di quello che è successo… della foto…" sussurra, abbassando la voce sulle ultime parole. "Non capisco proprio come si possa essere così cattivi! Mi dispiace tanto, Orion. Ma non lasciarti abbattere, davvero!" "Non ti preoccupare, Alice," risponde Juno, parlando con la bocca mezza piena. "Diana e Orion stanno già organizzando una super festa per far dimenticare a tutti questa stron**ta della foto!" Sorride soddisfatta, mentre Diana si limita ad alzare gli occhi al cielo e scuotere la testa con un mezzo sorriso complice. @SNESferatu Ana Ribero Raggiungi la mensa avvolta dai tuoi pensieri… prima l’ambiguo e spiacevole atteggiamento del coach… e ora questa sorta di visione… Quando questa mattina ti sei svegliata e hai pensato che avresti dovuto affrontare le difficoltà di un normale lunedì…di una normale giornata in mezzo alla società degli umani a voler essere più precisi… di sicuro non ti saresti mai aspettata tutto questo. Individui un tavolo in disparte. Non semplice come compito… La mensa si sta popolando sempre più di giovani studenti chiassosi e affamati e molti dei tavoli sono già occupati. Quando finalmente individui un tavolo che ti permetta di rimanere più isolata possibile ti ci fiondi e prendi posto, guardando in cagnesco una coppia di ragazzini del primo anno che volevano prendere posto nella panca a fianco. Tieni lo sguardo basso… Verso il vassoio pieno di cibo… Ne hai realmente bisogno? Il tuo corpo è effettivamente stato creato… ma è pur sempre un corpo e l’energia per funzionare deve pur arrivare da qualche parte… Di solito mangi e il tuo sistema digerente sembra funzionare esattamente come quello di tutti gli altri… Ma il gusto che avverti quando mangi una mela?? È lo stesso che sentono tutti gli altri? Così assorta su quello che ti è capitato in mattinata e sulla natura della tua biologia neanche ti accorgi di un’ombra che ti passa davanti, si blocca e, dopo un attimo di esitazione viene verso di te. Vedi una mano allungarsi portandosi tra il tuo viso e il vassoio ancora pieno. Una mano dalla carnagione chiara, con alcuni anelli sulle due dita centrali. Tra pollice e indice tiene una caramella… Alzi lo sguardo e ti trovi davanti Eliza. “Orsetto gommoso?” Ti chiede con un mezzo sorriso. “Sembri averne bisogno!” @TheBaddus Scarlett Bloomblight Mentre gli parli, Tanaka non distoglie lo sguardo dai tuoi occhi, e questo rende più difficile del solito mantenere intatta la tua maschera. Ma per fortuna, la rabbia ti tiene lucida. Quando alzi la mano e lo colpisci con l’indice sul petto, lui abbassa finalmente lo sguardo verso il punto in cui lo hai toccato, quasi a voler valutare il peso del gesto. Quando poi ribadisci le tue condizioni, i suoi occhi tornano su di te, più stretti, taglienti. I muscoli del viso e delle braccia tesi, pronti a scattare. Per un momento non riesci a decifrarlo: ti sta osservando con desiderio… o sta solo cercando di trattenersi dal mandarti a fanc**o? “Va bene… aspetta,” sbotta infine, tirando fuori il cellulare dalla tasca del giubbotto. Con l’altra mano porta alla bocca la sigaretta, stringendola tra le labbra. Le dita scorrono veloci sullo schermo, il volto concentrato e silenzioso. La risposta arriva presto, evidentemente: dopo pochi istanti, alza di nuovo lo sguardo su di te. “Ok. Cento adesso, e cento quando avremo lo str**zo sperduto nel bosco.” Si alza. Dalla giacca estrae un portafoglio logoro, lo apre e ne tira fuori una mazzetta sgualcita. Conta al volo le banconote, poi ne separa alcune. Ti porge i soldi, ma quando li afferri, li trattiene per un secondo di troppo. “Sei una stronza!” ti dice, fisso nei tuoi occhi. Poi lascia andare le banconote. Fa qualche passo indietro, voltandosi… poi si blocca. Fruga di nuovo nella giacca ed estrae una bustina sottile di fumo. Te la lancia di spalle, senza voltarsi. Il tiro è preciso, ti colpisce al petto e la afferri d’istinto. “Vedi di non deluderci. Fammi sapere a che ora!” aggiunge, e senza aspettare risposta, si allontana nel cortile. Lo osservi andarsene, chiedendoti se dopo questa trattativa, tutto tranne che amichevole, ci sarà ancora spazio, in futuro, per avere ancora a che fare con lui. @Voignar Darius Whitesand Con discrezione, ti stacchi dalla massa e segui Scarlett, mantenendoti a distanza di sicurezza. I tuoi passi sono misurati, i movimenti calcolati: ogni tuo gesto è calibrato per non farti notare. La osservi imboccare il corridoio che conduce al cortile esterno. Poco prima che esca, incroci Orion, diretto verso la mensa con lo sguardo immerso nei suoi pensieri. Ti passa accanto senza nemmeno degnarti di uno sguardo. Meglio così. Fuori, l’aria è ancora fresca. Il giardino non è affollato e riesci facilmente a localizzare Scarlett. Si è seduta su una panchina appartata, incastrata tra due aiuole spoglie e l’ombra di una grossa quercia. Ti sistemi dietro un albero, a circa sei metri di distanza. Da lì hai una visuale chiara. Rimani immobile, attento, in ascolto. Poco dopo, vedi un ragazzo del quarto anno comparire all’orizzonte. Non sai come si chiami, ma sai che è nella squadra di basket e fa parte di una cricca di bulletti. Cammina sicuro, con andatura strafottente. Ha un pallone da basket sottobraccio e i capelli umidi. Quando arriva davanti a Scarlett, si ferma, la guarda per un istante, poi sorride e si siede accanto a lei. “Scarlett!!” la saluta con un tono che finge entusiasmo. “Andiamo dritti al punto ok? Ho bisogno di chiederti un favore... Un po’ diverso dai soliti.” Fa una pausa, lasciando che le sue parole creino attesa. “Mi serve che, con una scusa, tu riesca a portare quello stro*zo di Clark sul retro di Violet Crown… dopo l’orario scolastico... pensi di potercela fare?” Scarlett lo guarda in silenzio, per qualche secondo. Poi parla, e nella sua voce non c’è un briciolo di disponibilità gratuita. “Tu e la tua cricca volete dargli una lezione o qualcosa di simile?” Una breve pausa “Beh, non che sia un problema mia in fondo.” La vedi accendersi una sigaretta. “Esatto… Quello che gli faremo non è un tuo problema ed é meglio se ne resti fuori!” "Roba un po' complessa, quindi solo a una condizione: cento e un dieci da fumare prima che finisca la pausa pranzo, più cento quando ve lo porto lì; o così o non se ne fa niente." “Complesso?? Devi solo portare un tuo compagno di classe vicino a una caffetteria! Che c’è di così difficile?” il ragazzo èposta lo sguardo verso terra per un attimo, facendo segno di no con la testa. Poi guarda nuovamente Scarlett. Resta un attimo in silenzio. “Cento subito e cento dopo sono troppi, sorella! Facciamo cinquanta ora e cinquanta dopo! Ultima offerta!” Risponde con voce sicura. Poi, dopo un attimo di silenzio aggiunge “Tu non ci perdi un cliente ed io non sono costretto a dovermi trovare un’altra persona a cui chiedere favori!” Lo vedi accendere anche lui una sigaretta. "Cosa c'è di difficile?" Gli risponde Scarlett con tono ragionevole, alzandosi in piedi. "Che non è una cosa naturale e che Nathan non è un pirla, bisogna usare metodi più sottili. Non sparo numeri a caso, ma cifre eque rispetto alla situazione: non ti pare visto quello che vuole fare il tuo amico? E mettiamo le cose in chiaro." Il suo tono sembra ora più minaccioso. "Sei tu che hai bisogno di un favore, e sei tu che sei venuto da me a chiederlo perché sai che sono la migliore." Ad ogni "tu" gli tocca il petto con l'indice della mano che non tiene la sigaretta. "Te l'ho detto: a una sola condizione, o così o non se ne fa niente." Il ragazzo distoglie per un momento lo sguardo, osserva dove è stato colpito. Poi la guarda di nuovo, stringendo gli occhi in due fessure. È chiaro che sta decidendo se mandarla al diavolo o darle corda. “Va bene... aspetta.” Si infila una mano nella tasca del giubbotto, estrae lo smartphone e comincia a digitare veloce. Con l’altra tiene la sigaretta stretta tra le labbra. Dopo qualche secondo riceve una risposta. “Ok. Cento ora e cento quando avremo lo stron*o sperduto nel bosco.” Si alza in piedi, estrae un portafoglio malridotto e ne tira fuori delle banconote. Le porge a Scarlett. Quando lei prova a prenderle però, li trattiene per un attimo, giusto il tempo di aggiungere, con un ghigno: “Sei una stronza.” Poi lascia andare le banconote. Fa qualche passo indietro, si ferma ancora. Estrae una bustina di fumo e, senza voltarsi, la lancia dietro di sé. Il lancio è preciso: la bustina colpisce Scarlett al petto e lei la afferra al volo. “Vedi di non deluderci. Fammi sapere a che ora.” E con questo, si allontana senza aggiungere altro. Tu rimani nascosto ancora qualche secondo, il cuore che batte un po’ più forte. Hai assistito a tutto, parola per parola. Scarlett è decisamente coinvolta in qualcosa di losco questa volta. @Ghal Maraz Nathan Clark La mensa è un formicaio in piena attività. Studenti affamati affluiscono da ogni angolo dell’edificio, voci e risate rimbalzano sulle pareti, e l’odore del cibo si mescola a quello dei corpi degli adolescenti dopo una mattinata di lezione. Mentre ti muovi tra i tavoli con il vassoio in mano, inizi a scrutare l’ambiente come un generale che pianifica la battaglia. Vedi Orion già seduto al suo solito posto, vicino alla finestra, con accanto Alice, e le sue due inseparabili sorelle gemelle, Juno e Diana. Parlano a bassa voce. Sembrano nel loro mondo, come sempre. In un angolo più in ombra, noti Ana sedersi da sola, l’aria cupa stampata sul volto. Poco dopo viene raggiunta da Eliza. Emily invece si unisce alle compagne di pallavolo: un gruppo rumoroso e disordinato che già discute su quante calorie abbia il pane della mensa. Poi li vedi: Tyler, Sasha e Max seduti a un tavolo centrale, ancora mezzo vuoto. È la tua occasione. Ti avvicini e prendi posto con loro, scegliendo con cura la sedia: non vuoi assolutamente dare le spalle all’ingresso. Fai appena in tempo a sollevare la forchetta che la porta della mensa si spalanca con un botto secco. Il vociare si attenua per un istante. Cory Edwards entra come un carro armato, seguito da tre dei suoi soliti compari. Ridono, si danno spintoni, e stanno spingendo dentro qualcuno. È Ben. Lo scaraventano dentro con una spinta finale e ridono come idioti mentre lui si china a raccogliere dei dadi che gli sono caduti a terra. Nessuno lo picchia… non stavolta. Ma lo scherno è evidente. Poi Cory ti vede. Il suo sguardo si ferma su di te. Gli angoli della sua bocca si abbassano in un’espressione di puro disprezzo. Gli altri seguono il suo sguardo, e un attimo dopo stanno già venendo nella tua direzione, passo dopo passo, lenti, decisi, come una valanga che ha appena preso velocità. Che farai adesso, Nathan? Resterai seduto… o scapperai? @TheBaddus @Voignar Tiri di dado “Furtivita’” Darius (freddo): 8-1=7 “Percezione” Scarlett (oscuro): 5+1=6 Scarlett non nota Darius Mossa gelare Scarlett su Tanaka: 10+2=12 successo Tanaka perde il filo su Scarlett
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TdS
@Voignar @TheBaddus ... si è presentata la situazione in cui Darius vuole provare a seguire Scarlett in silenzio senza farsi notare.. anche in questo caso in cuori di mostro non è prevista l'attivazione di nessuna mossa particolare e non sono previsti tiri contrapposti o roba di simile.. vi dico le idee che avevo io a riguardo e poi mi dite la vostra.. siete poi tutti liberi di esprimere il vostro pensiero a riguardo... Per prima cosa sentirei voi.. se a livello narrativo a entrambi piacesse la stessa idea seguire quella.. del genere.. entrambi concordate che crei una dinamica figa se darius riesce a sentire cose di scarlett senza che lei se ne accorga.. piuttosto che Scarlett se ne accorga e darius debba giustificarsi... Poi, nel caso, non si trovasse un accordo in tal senso, deciderei io da master.. e probabilmente lascerei al caso la cosa.. facendo tipo una prova contrapposta di freddo per darius contro oscuro di scarlett.. Fatemi sapere cosa ne pensate.
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TdS - Topic di servizio
Loki86 ha risposto a Kalkale a un discussione TdS - Dubbi off game, Schede PG, Ambientazione in All'avventura nel Fállon...Se non si fosse capito... Raven è proprio schizzata e bipolare 🤣🤣
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TdG - I sette Segreti
Raven Shadoweye - shadar kai - ladra/ranger Lo stupore e la meraviglia sul mio viso nel guardare gli scheletri di Kalaka svanisce in un istante alla comparsa di Berlik e delle sue due guardie drow. I mie occhi si assottigliano, le labbra si serrano, così come i pugni. Ascolto in silenzio le direttive del presunto capo gilda. "Missione di caccia... trovare i legionari della resistenza... eliminarli... fare dei prigionieri tra quelli di alto grado..." Registro mentalmente le informazioni, catalogandole in una semplice lista di direttive. Quando poi ci viene detto che saremo scortati da un solo drow capo pattuglia una luce mi brilla negli occhi, un angola della bocca si solleva in un appena percettibile sorriso. "Perfetto... siiiiiiiiii... perfetto! Quello sarà il momento di colpire! Si, quello! Ma dovrai stare attenta Raven! Nessun errore.. dovrà sembrare un incidente! Siiiii.. nessun errore!" Il dialogo interiore nella mia mente si traduce in un risolino. Torno al presente al suono della parola 'bambini. Qualcosa si incrina improvvisamente. Afferro in automatico il pupazzetto logoro e lo stringo al petto. Inizio a oscillare lievemente avanti e indietro, scuotendo lentamente la testa in senso di diniego... gli occhi sbarrati.. "No.. i bambini non si toccano!! I bambini non si toccano.. no.. i bambini no.. anche se non sembrano bambini..." non sto rispondendo a Berlik o a Kalaka.. la mia è più una cantilena che mi sto ripetendo ad alta voce. Poi mi blocco improvvisamente, faccio un respiro profondo e, riponendo il pupazzetti logoro, sfoggio un gran sorriso. "Beeeene!!! Quando si parte???" Domando come se nulla fosse.