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fenna

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  1. Aloa ciquito! Noooooooo Apetta! Aspetta! Che ci ho qualche consiglio. OSOK ---> film trash e B movie d'azione, spettacolare e dal costo irrisorio. Legend of five rings ---> giappone fantasy-medioevale reso da dio [solo in ENG], indispensabile per chiunque ami visceralmente il giappone. Exaled ---> PRO: Intrighi, ambientazione fichissima, scene di combattimento spettacolari e furiose; ottime regole per il combattimento di massa; possibilità di gestire l'andamento di interi regni. CONTRO sistema di combattimento "alieno" al normale; molti bonus e malus da ricordare; potenza spropositata (a me piace ma degustibus) dei personaggi WhitchCraft Più Horror di Maghi (dell'ultimo, brutta coppia dell'altro, intendo) e più completo regolisticamente di Cthulhu Aloa!
  2. fenna

    D&D vs BG?

    Aloa ciquito! Ghilga vedrò di risponderti, ti quoto non per spocchia ma per chiarezza. Mica vero, se ci pensi D&D 3.x ha un sistema di regole semplici: 1d20+qualcosa+(bonus-malus)>o= a Cd----> Successo: hippy! Il sistema di base è semplice, poi le regole specifiche del combattimento possono essere complicate da altri fattiri, ad esempio le casistiche dei bonus, le casistiche degli attacchi a sorpresa, ma la base regolamentare, da proporre è molto semplice... vuoi confrontarla con quella di Exalted? Vero, ma altrettanto vero è che, come ambientazione di D&D, i Forgotten Realms sono stati di gran lunga i più venduti, sia in Italia (chiedere a Bianchini) che all'estero, rispetto a qualsiasi altra ambientazione; Eberron (che a me piace moltissimo) regge bene, vende bene, ma nulla d'eccezionale, se ci pensi la prima ambientazione che verrà pubblicata per la 4 edizione sarà Forgotten realms, non Eberron. Direi che gli FR sono e restano Fantasy Classico. Attenzione però perché si rishia di andare maledettamente OT, qui non si sta parlando del fatto che D&D sia o meno il leader del mercato o del perché lo sia, semplicemente si sta dicendo che, lavorando per stereotipi è un ottimo sistema per approcciare la parte intepretativa GDR, il problema è quando però si continua a lavora solo per stereotipi. Ok! Daccordissimo, ma secondo me è un processo che va fatto al contrario, non si crea prima il personaggio, poi il Bg per giustificare le scelte, altrimenti escono esperimenti alla Mendeleev, non PG. Spetta non è proprio la stessa cosa giocare a D&D senza che i personaggi abbiano un BG e giocare a D&D seenza tirar dadi (diceless). Io posso creare una storia di pura politica in D&D (pensa ad Eberron) i miei PG potrebbero non aver bisogno di tirare alcun dado per fare quello che devono fare, quindi starei giocando diceless. Nel primo caso oblitero un punto legato alla creazione del personaggio "il personaggio ha una storia" che se vogliamo è una regola implicita, a meno di avere personaggi tutti con amnesia; nel secondo caso costruisco una storia in cui la parte delle meccaniche può essere ignorata, ma la costruisco sapendo bene che dovrà avrà particolari caratteristiche. Ok!Daccordo, è verissmo, perdonami la causticità tutti vogliono la pace nel mondo e non ci sono più le cose belel di una volta La questione è un'altra, cioè "non mi pare di aver sostenuto che io sono più bello perché faccio così, mentre loro sono brutti e cattivi perché fanno cosà", quindi non è in discussione come ognuno si diverte. Ci macherebbe altro che io vada ad insegnare al prossimo come si deve divertire! La questione è posta in termini differenti, cioé: è vero che c'è una tendenza ad ignorare i fattori caratteriali a discapito di fattori statistici? Lo trovate un fattore corretto? Quali problemi porta? E' in questi termini credo che diventi interessante il contributo altrui. Edit @Thrane Evito di quotarti, ti rispondo punto per punto dall'1 al 3. 1) Mi stai dando ragione 2) Mi sta bene, ma questo è a prescindere, il prblema è che nell'essere bravi, per me, rientra anche fare le cose difficili come scrivere un BG degno di questo nome; 3) State confondendo il diceless con un ruleness --- OT --- Precisazione Noblis è un gioco diceless perché fa a meno dei dadi,ha un sistemaq leggero, ma non è privo di regole! Così come Amber così come altri GDR diceless. ----------- Fare un rapporto dice ---> importa più la tattica e le regole; diceless ---> importa più l'impato recicativo è (IMHO) sminuire non di poco D&D, Rolemaster, Hero, GURPS, Fuzion, Tutti i GDR White Wolf, Tutti i prodotti GR, Qin, Il TriStat ecc ecc Non trovi? Aloa!
  3. fenna

    D&D vs BG?

    Aloa ciquito! Capisco la tua posizione, ma la trovo meno efficace e ti spiego il perché. Anzi tutto diciamo che non è sotto esame il fatto che D&D sia il più diffuso GDR, anzi credo di aver dato una dimostrazioni delle qualità per cui lo è. Però un conto è sostenere che è molto probabile che il primo approccio al GDR avvenga attraverso D&D perché è il GDR più diffuso (la tua tesi, ma anche un dato di fatto inoppugnabile), di tutt'altro tenore è sostenere che la gente continua a giocare perché trova l'approccio più imediato (la mia tesi). Da narratore di GDR molto diffenti, quando qualche bamboccio (ma non solo) mi è venuto a chiedere di farlo giocare, pur conoscendo altri titoli ho scelto D&D, perché ritengo che sia quello con l'approccio più friendly, proprio perchè permette di utilizzare stereotipi interpretativi largamente conosciuti. Entriamo poi nel merito: E no! Ecco il problema: non è possibile ignorare questo punto! E' proprio un uso, che tu stessi identifichi come non consueto, che caratterizza CdP o talenti come miniere per BG. Per la maggior parte delle persone non lo sono. Inoltre, mi scuso perché magari mi sono espresso male, io non stavo parlando ne di CdP ne di talenti, questo lo fanno coloro che partono con il pregiudizio che questi siano "strumenti del male", io parlavo della capacità intriseca a D&D di essere "facile", cioé di poter attrarre facilmente utenti proprio perché la parte che tu stesso identifichi più difficile quando dici: Cioè la parte legata alla costruzione della personalità di un personaggio. Pensa ad un personaggio come Jack Sparrow (giusto per non citare i grandi), ora traducilo nelle regole di D&D, cambiagli il nome, dai la scheda del personaggio senza BG ad un giocatore, senza Bg ne tanto meno indicazione su come interpretare il personaggio: il personaggio può essere giocato dal giocatore, però la resa sarà identica? Per resa non sto parlando dell'interpretazione di Jonny Deep, ma delle qualità (o dei difetti) caratteriali del personaggio. Fai la stessa cosa con un BG e con delle indicazioni su come va interpretato, il giocatore non arriverà ad essere Jonny Deep (direi che in pochi potrebbero riuscirci), ma avrai un risultato molto differente. Non credi? Accidenti si! Ma trovamene uno che abbia queste caratteristiche e dove diventino fondamentali per la storia da narrare! Per quanto riguarda la possibilità di avere caratteristiche meccaniche differenti da personaggio a personaggio credo che una maggiore customizzabilità in fase di creazione possa portare allo stesso effetto (vedere, solo per restare negli OGL il T20 , Mutants&Mastermind e anche se non è il massimo Anime D20). Il problema è che una maggiore customizzabilità implica un idea iniziale "propria" e non preconfezionata di personaggio, questo riduce la semplicità dell'approccio. Un conto e dire ad un giocatore scegli fra queste razze e queste classi, un altro è puoi fare qualsiasi personaggio: che personaggio vuoi fare? Aloa!
  4. fenna

    D&D vs BG?

    Aloa ciquiti! Ogni tanto mi capita di ripassare per questi lidi, sia per osservare le sezioni che più mi aggradano che per vedere come vanno le cose. Guardando questa sezione, osservando a malincuore l'impietoso numero di post OT, mi è venuto un piccolo dubbio: cos'è un BG per un giocatore di D&D? Ovvio che il titolo e il contenuto del topic siano volutamente provocatori, ma spero di riuscire a dare una spiegazione - personale, ma spero ben argomentata - del perché un giocatore medio di D&D possa confondere con tanta facilità i consigli sulla progressione del personaggio con i consigli sull'interpretazione o sul BG stesso. D&D lavora per archetipi D&D è sempre stato un GDR che si è rifatto molto a modelli archetipici della letteratura fantasy classica, questo ha permesso ai giocatori, ad esempio, di avere dei di riferimento (sia per le razze che per le classi) ben precisi. Questo è un vantaggio enorme per chi approccia il gioco per la prima volta, perché permette di identificare dei modelli di interpretazione semplici e preconfezionati dalla selezione del genere: se dicessi ad un neofita "sei un barbaro", probabilmente questo si immaginerebbe una specie di Conan, molto forte con le armi, magari molto meno con il cervello. Se però questa facilità di utilizzo permette un approccio più immediato al gioco dall'altra ha come contro almeno tre fattori: - Rende l'idea che basti scegliere classe e razza per identificare il Bg di un personaggio, così viene spesso ignorata la tridimensionalità a favore di una scelta più rapida; - Un personaggio che sia strettamente legato ad un archetipo rischia di diventare uno stereotipo; - Non soddisfa i palati più fini o coloro che non riescono ad adattarsi agli archetipi dettati dal manuale; La scheda non è il BG personaggio La scheda del personaggio serve per interfacciare il personaggio creato dal giocatore con il sistema di regole adottate; ma la scheda non può, perchè questo non è il suo compito, dirci nulla della storia del personaggio, del suo passato, di cosa ha vissuto, come e perché si comporta: la scheda è una fotografia di alcune capacità del personaggio, capacità che possono non servire a nulla nell'interpretazione dello stesso. Se leggessimo una commedia del Goldoni (ma potrei citare Shakespeare alla stessa maniera), dopo poche battute, potremmo tracciare una definizione caratteriale dei personaggi, ciò ci permetterebbe di interpretarli anche al di fuori della commedia stessa, in altre situazioni. - Piccolo OT - La maggior parte delle volte in cui leggo che un giocatore ha problemi con gli allineamenti penso, in tutta onestà, che il problema derivi dal fatto che abbia ignorato completamente qualsiasi tipo di BG del personaggio, visto che con una chiara definizione di quest'ultimo, ogni problema sarebbe risolto. -------------- Conclusioni: la fatica del giocatore Quando parlo con i ragazzetti più giovani che giocano a D&D spesso mi trovo in difficoltà e rimago stupito di come, nella loro concezione del GDR, solo il Master abbia un compito "gravoso" - infatti in pochi lo vogliono fare -, ignorando completamente, quasi fosse un accessorio, che il BG del personaggio è importante per innalzare e la qualità del gioco e permettendo un'identificazione corretta delle caratteristiche psicologico-caratteriali del personaggio e permettendo al master di avere spunti per le proprie storie o per creare situazioni ad hoc. Il fatto è che creare un BG come si deve è un compito gravoso e per la maggior parte dei ragazzetti (ma non solo) ben più difficile che sommare bonus e distribuire punteggi, ma ciò è tremendamente triste perché segnala la fine della capacità di chi gioca di inventare. Aloa!
  5. fenna

    Spunti per avventure

    Aloa ciquito! rafec ti ho risposto in pvt. Ad ogni modo concordo con kandra, soprattutto non vedo perché non far diventare fondamentale il BG dei personaggi, visto che sono loro i protagonisti della tua storia: se la storia non li riguarda perché giocarla? (ovvio che è un'afferamzione che non deve essere interpretata negativamente ). Per evitare che i tuoi PG leggano il post, semplicemente digli che hai postato in DnDworld e che non devono leggere questa sezione, se sono così stupidi da volersi rovinare il piacere del gioco sono fattacci loro, non credi? Aloa!
  6. fenna

    Spunti per avventure

    Aloa ciquito! Io richiedo la trama e ti faccio i complimenti, anche perché, se la trama è fondamentale le idee devono venire da quella. Io ti chiedo di, visto che sono il primo a richiederlo: 1) non postare statistiche, per uno spunto non servono; 2) delineare quali sono le forze in campo e quali sono gli interessi di ognuna; 3) esistono oggetti, conoscenze, abilità che poterebbero essere utili per affrontare eventuali nemici e che i PG/ un PG potrebbero desiderare: 4) In breve delineare il BG dei personaggi, in particolare, debolezze, manie, sogni, parantele a cui sono affezionati, insomma tutto quello che narrativamente può far brodo. Aloa!
  7. Aloa ciquito! Ok. Adesso riesco bene a capire meglio. Onestamente non so a che livello si possa andare a fare avventure planari, ma ti ringrazio per avermi dato questa informazione, se mai ritornerò a masterizzare D&D, potrebbe servirmi, si sa mai. Problemi della cronca La maniera stringata con cui hai descritto le avventure del tuo PG, mi fa pensare che non ti è stata data molta possibilità di influire sulla storia, questo tipo di avventure sono atte a far arrivare (narrativamente) i personaggi da un punto A ad un punto B, possibilmente facendogli conquistare un numero sufficiente di PX per fare altro. Il problema è che se quell' "altro" resta una coazione a ripetere dello schema delle avventure precedenti, credo che non ti annoierai solo del/dei personaggi. In poche parole, se non ti viene data la possibilità di esprimere il tuo personaggio in maniera caratteriariale/interpretativa, allora quello che ti sto spiegando potrebbe risultare inutile in questa campagna, ma utile se un giorno dovrai andare a giocare con un altro GM o con un sistema meno "semplice". Problemi del PG (sembrerò stronzo, ma faccio sempre questo effetto via forum, sempre meglio che l'effetto lassativo) Quando ti ho chiesto di postare il Bg del tuo personaggio e le relative avventure che ha vissuto, mi sarei aspettato qualcosa di più di un'elenco della spesa, con tanto di nemici che sono "caotici malvagi"; nella tua descrizione non sono riuscito a trovare niente: niente di caratterizzante. Non sto parlando di quanto hai in forza o di quale arma preferisce, o che skill e talenti hai scelto. Sto parlando delle domande risposte le quali si può capire e costruire un personaggio. Perché ha iniziato a combattere? Come mai ha scelto l'accademia? Chi gli ha insegnato? Perché? Aveva un insegnante preferito? C'è ancora? Se è morto chi l'ha ucciso? Ha una famiglia? Una sorella, moglie figli? E' per loro che combatte? La guerra gli piace o cerca lo scontro per puro piacere? Cerca di combattere con la testa o carica a testa bassa, poiché questo è l'unica via de guerriero? E' legato ad un signore? Segue un codice d'onore? Quale? Rispetta il nemico nella sconfitta o il nemico è solo un corpo fra lui e ciò che vuole? Ha buoni rapporti con la legge? E' finito ancora in galera? Ha nemici che lo vogliono morto? Ha amici da cui andare a rifugiarsi in tempo di crisi? Sa leggere? Gli piace? Ha una casa a cui tornare? Cosa vuole? Vuole arricchirsi? Mantenere la famiglia? Guadagnare onore? Diventare il miglior spadaccino/maestro d'armi del regno? Vuole il potere di cambiare le cose? Cosa prova per i suoi compagni? Li invidia, ne invidia la sicurezza, li trova beceri nell'accaparrarsi ogni gemma caduta dalle tasche di un morto di qualche centinaio d'anni? Beve quando uccide? Dipende da qualche droga? Le ricamatrici del porto lo conoscono bene? Quando ha combattuto i briganti, ha provato pietà per le loro morti? Dovevano essere assicurati alla giustizia? Oppure è quello che si meritavano? Perché? Ovviamente uno può fare il BG più bello del mondo, ma se il GM fa avventure dove non prende spunto dai fantasmi del passato del PG, non trova modo di dargli una mano e renderlo partecipe di una crescita esperienziale, tutto questo lavoro è inutile, ma a mio avviso cotruire un Bg degno di questo nome, tanto da permettere al GM di ricavare materiale, è compito dei giocatori, indipendentemente dal master. Facendo questa operazione, tre quarti delle discussioni sugli allineamenti si risolverebbero da sole. Aloa!
  8. Aloa ciquiti! Scusate il fraintendimento, visto che non ho postato una parte, che ora è importante. In realtà io ho risposto alla domanda, proponendo un'alternativa. La richiesta era, in breve e riassumendo: Il mio PG, il classico guerriero, mi ha stanca, vorrei fare un PG mezzo mostro per uscire dal solito. A questa domanda si può rispondere in due maniera, la prima indicando a chi lo domanda il miglior nuovo personaggio, la seconda è facendogli capire che il problema non è nel personaggio, ma nel fatto che il suo, con tutta probabilità non è un vero personaggio. Pippo, non prendertela, ma di richieste come la tua, in questi anni da narratore, ne ho viste più d'una, fatta da, più o meno, giocatori della tua stessa età (purtroppo non solo); tutte queste richieste venivano, per la maggior parte, da giocatori che non avevano sviluppato minimanente il loro personaggio, lasciandolo solo in forma embrionale, la maggior parte delle volte si annoiavano proprio per quello. Per me (capisco di avere qualche anno in più e magari avere spunti di riferimento differenti) un personaggio di un GDR deve avere lo spessore di un personaggio di una commedia, di un film (ovviamente se si gioca ad Exalted Chuck Norris è considerato uno stereotipo inavvicinabile), di una serie televisiva, di un libro, di un fumetto. In un personaggio devo ritrovare dilemmi, amore, odio, difetti. Perché? Perché i personaggi nel GDR sono i protagonisti, non lo è il Master, non lo sono i combattimenti, non lo sono le regole, ma i Personaggi. Una storia con un personaggio piatto e stereotipato diventa una brutta storia; una storia con un personaggio ben strutturato diventa una storia ottima e godibile un esempio: prova a pensare ai Pirati dei Caraibi senza Sparrow. D&D, pur essendo un ottimo prodotto introduttivo, di una semplicità notevole, non aiuta in questo processo, basti pensare che vi sono solo talenti e non difetti, però continuo a credere, perché la campagna che gioco è fatta da persone che hanno a cuore questi presupposti, che l'unico limite in un GDR sia la fantasia e che un archetipo diventa stereotipo, solo per mancanza di fantasia appunto. Se il problema sta in questo, allora l'avrai con qualsiasi personaggio, perché, prima o poi, a giocare al guerriero solitario, senza macchia e senza paura, senza famiglia perchè trucidata da chissà-che-cosa-di-mostruoso-contro-cui-c'é-l'ha-a-morte-e-se-lo-vede-si-infuria, ci si annoia, perché, credimi, quella è una macchietta e l'intelligenza di un uomo può sfornare molto di meglio, sopratutto in campo ludico. Riassumendo il mio consiglio, prima di andare a cercarti un altro personaggio è e resta: perché non provare a dare più spessore a quello che hai? Ti faccio una proposta, posta il BG e le avventure che ha vissuto il tuo PG, così possiamo vedere come dargli una facciata interpretativa differente, o solamente più divertente da giocare. Male che vada cambi personaggio. Aloa!
  9. Aloa ciquito! Scusami se te lo dico, ma classe e razza non sono certo dati con cui misurare una immedesimazione, ci sono vari tipi di guerrieri: guerrieri poeti come i Samurai; guerrieri che hanno fatto della spada la loro vita; guerrieri che hanno fatto delle battaglie il solo modo di misurare se stessi; guerrieri (non paladini) che hanno nella fede la via per giustificare ciò che fanno; ci sono guerrieri che ancor prima della spada preferiscono il cervello e la tattica. Indipendentemente dalle regole i guerrieri sono uno differente dall'altro, ma in combattimento si comporteranno, questo non saranno di certo talenti e capacità a definirlo, in maniera completamente differente. Se il guerriero è il "solito guerriero" perchè lo si è reso tale. Aloa!
  10. Aloa ciquito! Ma questa cosa la vorresti fare a campagna gia avviata? In poche parole, lo stai gia giocando il PG? Perché se è un PG mezzomostro sin da subito, non c'è problema, se invece deve essere modificato dopo la creazione, questo solo la storia può deciderlo. In quest'ultimo caso, il consiglio è di parlare con il tuo GM e fare in modo di accordarsi, cosicché il tuo PG possa "modificarsi". Ci tengo a precisare però che, a mio avviso, una cosa del genere va gioca di ruolo. Insomma non è che all'improvviso scopri di essere un mezzo mostro o di avere un qualche retaggio da mostro e non ti accade nulla e il tuo PG vive felice e contento: fossi il tuo GM e capitasse una cosa del genere voleresti dalla finestra te e il tuo PG. Il mio consiglio è di pensare fin da ora alle motivazioni, a cosa prova dentro (se è un pg che fai dall'inizio) il tuo PG, devi fare in modo di dargli uno spessore, non ottimizzare i numeri sulla scheda, quelli servono solo fino ad un certo punto. Il rischio è che potresti finire fra le schiere di coloro che considerano un personaggio un mucchietto di numeri, di quelli che tentano di vincere, di quelli che spesso (IMHO) hanno capito poco. Aloa!
  11. Aloa ciquiti! Non mi resta che quotare Lopippo, visto che per fare la stessa cosa il T20 ha radicalmente cambiato il d20System, tanto da assomigliargli ben poco. Aloa!
  12. fenna

    Sine Requie

    Aloa ciquito! La prima risposta è che non è nuovo, ma una rivisitazione totale di un prodotto che gia da molto tempo era in commercio in Italia, precedentemente edito dalla Rose & poison. Best of Show a Lucca 2007, attualment ela punta di diamante della new wave dei GDR made in Italy. Si tratta di un Survaival Horror in pieno stile Carpenter con un tocco di follia geniale, ambientato in un passato/presente alternativo. Il giorno del D-Day coincide con l'inzio dell'apocalisse, i morti si risvegliano ed escono dalle tombe, il mondo e le sue organizzazioni politiche si organizzano per reagire. il II Reicht dichiara vinta la guerra, proclamandosi IV Reicht; l'italia ridiventa uno stato pontificio; l'URRS diviene Soviet e così via. Il manuale base è completo e da modo di utilizzare 3 sistemi di gioco: un sistema con l'uso dei tarocchi, sia arcani Maggiori che Minori, nel quale le carte sostituiscono i valori numerici dei dadi; uno che preve l'uso unicamente degli arcani maggiori; un sistema di soluzione delle azioni completamente diceless. Per maggiori informazioni ti consiglio il forum della AsterioPress Aloa!
  13. Aloa ciquito! OK! Ho capito! Allora il posto giusto per questo post è il laboratorio di Andrè Duval, scrivi li e troverai consiglio. Aloa! P.S. La mia opinione sulla teoria dell'ottimizzazione dei PG è molto poco lusinghiera, la lascio a chi avrà il coraggio di aprire un topic in merito all'utilità di questa pratica. RiAloa!
  14. Aloa ciquito! Ok! Ma quello che descrivi sono le caratteristiche "tecniche del tuo PG": deve far male; deve avere abilità; deve avere ecc ecc. Cose che puoi risolvere chiedendo nel laboratorio di André Duval, dove troverai consigli più utili. Però gia che ci sono ti invito a pensare alla costruzione del tuo personaggio in una maniera differente: prova a partire da un BG e ad adattagli una classi/talenti ecc ecc. 1) Individua almeno tre personaggi di cartoni animati/serial televisivi/film/libri, che hai ritenuto divertenti, eroici, appassionati (in base a quello che cerchi); 2) sintetizzane le caratteristiche brevemente, magari con due o tre aggettivi per uno; 3) scegli gli aggettivi fra questi che possono aderire meglio al tuo personaggio; 4) inizia a pensare a cosa farebbe il tuo personaggio nell'ambientazione o nel posto dove il tuo personaggio vive/lavora/passa il tempo; 5) Costruisci un BG degno di nota, scrivendolo come fosse un racconto e sopratutto come se costruissi un personaggio per una racconto: non per giocare a D&D; 6) Trova la calasse adatta! Vedrai che: 1 il PG sarà più divertente da giocare, perché dotato di un'anima; 2 saprai quanto mettere in ciascuna abilità, perché il Bg lo indicherà chiaramente, anche se questo potrebbe essere controproducente; 3 il personaggio avrà difetti, battute, comnportamenti "strani" che le caratteristiche scritte sulla scheda non segneranno. Aloa!
  15. Aloa! Sono contento di averti aiutato, magari la prossima volta perché non posti il BG? Così potrebbe venir utile per qualcun'altro, anche solo come PNG? Aloa!
  16. Aloa ciquiti! Come dice Thrain, non è che hai dato molto su cui lavorare. L'ambientazione di riferimento sarebbe utile, gicoare nei FR o in Eberron sono differenze importanti, che bisogna sottolineare. Alcune domande la cui risposta potrebbe darti un'idea di BG, ricordando che: nessun uomo è un isola, figuriamoci un eroe! Il PG è nato cresciuto in un circolo druidico? In un villaggio, nella foresta, in una città, su un'isola? Perché è orientale? (rispondere alla domanda sull'ambientazione potrebbe rendere retorica quest'ultima) Cos'è che la muove? Ideali, sogni nascosti, desideri. Come ha passato l'infanzia? Bene, male? Cosa ne pensa delle altre persone? E' irascibile, nevrotica, oppure calma, determinata, serena? Da dove trae la sua magia? Dalla natura ok, ma questa risposta è per ragazzini delle medie, approfondiamo: quando si sono manifestati i suoi poteri? Stava per essere attaccata? Era in meditazione? Cosa sente quando evoca la sua magia? Sente le voci delle piante o degli animali? Sente il sangue tramutarsi in linfa, le unghie in amefista? Ha avuto un mentore? Se si chi? Che rapporto aveva con questo mentore? Era un druido di una setta? Cosa e come le ha insegnato? Ha affetti? Sono esseri umani o animali? Oppure un albero o un luogo particolare? Cosa accadrebbe se le toccassero i suoi affetti? Potrebbe decidere di allontanarsi dalla via druidica? Ha un oscuro passato? Ha ucciso una persona ed è scappata dalla città per questo motivo? Ha un marchio o un tatuaggio che la possa identificare? Allontanarsi dall'empatia tipica degli uomini per abbracciare concetti distanti come quelli dettati dalla neutralità non è sempre facile, cosa ha causato il cambiamento? L'addestramento? Il dolore di un distacco o di una perdita? Quali sono i suoi difetti? E' tentata dal gioco d'azzardo? Le piace bere? Non disdegna uccidere? E troppo distaccata? Se vede un bambino morire dimorbillo non lo curerà perché è il corso naturale delle cose, oppure è troppo empatica. Quindi sa che non dovrebbe curare il bambino, quindi non usa la sua magia per questo, ma lo cura attraverso la medicina delle erbe. Questo le causa dei conflitti itneriori? Se si come reagisce? Si punisce, aumenta le ore di "preghiera" al mattino e alla sera? Digiuna per purificarsi? Cosa ci fa con gli altri personaggi? Per lavoro? Perché si è unita a loro? Le hanno salvato la vita? Stanno combattendo lo stesso nemico? Sono strumenti per i suoi obiettivi? Cosa prova per loro? Ne è affezionata? Qualcuno del gruppo è diventato un modello di riferimento per lei? Perché? Prova amore per qualcuno del gruppo? Questo cosa causa in lei? Bene direi che per ora è sufficiente, rispondendo anche solo ad alcune delle domande avrai un personaggio, non una scheda compilata con razza classe e livello. Aloa!
  17. Aloa ciquito! Modi per far uscire di scena un personaggio ce ne possono essere parecchi, due modalità molto usate possono essere le seguenti: Morte La scelta iniziale deve ricadere fra una morte in battaglia (il caso più semplice), o un omicidio, dove i PG possano investigare sulla morte del loro compagno, magari scoprendo cose del suo passato poco raccomandabili. Scelto questo, le cause possono essere molteplici e applicabili a tutti e due i tipi di dipartita. Esempi: 1) Per mano di un nemico del gruppo che voleva far sapere che: - li aveva trovati - era tornato 2) Per mano di un ignoto nemico (magari proveniente dal passato del gruppo) che potrebbe colpire il gruppo; 3) Per mano di uno del gruppo o del gruppo stesso; 4) Per mano di qualcuno che vuole incolpare il gruppo della morte del personaggio; ecc Allontanamento spontaneo E' il caso in cui il personaggio decide più o meno spontaneamente di lasciare il gruppo, meno è legato al gruppo più sarà facile inserire una dipartita per un motivo banale, anche se si sprecherebbe l'occasione di un aggancio per una futura avventura. Esempi: 1) Realizza i suoi sogni, finalmente trova la pace (si sposa, trova vendetta, ha abbastanza oro da ritirarsi a vita privata); 2) Qualcuno dal suo passati, reclama i suoi servigi (per un vecchio patto matrimoniale, per una promessa) solo i suoi; 3) per un oggetto che ha recuperato/trovato/capitato per caso e che lo ha: - portando alla follia - portato al male - illuminato e spinto ad una ricerca (tipo S.to Graal) - ecc ecc. A questo punto l'annosa questione di come "penalizzare" l'annoiato giocatore. Con il tempo ho imparato che un giocatore annoiato non rende nella cronaca, quindi è inutile vessarlo inutilmente; certo è che non si può nemmeno far diventare la cronaca una contest per il personaggio più forte. Come risolvere la questione? Un metodo sarebbe quello di coinvolgere il giocatore nella dipartita del suo PG: ad esempio, se non si vuole fare un'avventura legata alla morte del PG, chiedendogli di inventarsi un motivo, il perché, magari anche i PG (usati dal narratore) con cui interagire in quella sessione: il personaggio (si spera, quindi il giocatore), diventerebbe il protagonista della sessione. In base a come interpreterà la fine del suo personaggio si guadagnerà onori e PX/denaro per il suo nuovo personaggio. Puoi applicare un sistema simile, anche per evitare che il giocatore si inserisca nel gruppo a mo di "The Gamers": Nuovo: "Ciao io sono il mago Pincopallo" Gruppo: "Oh! un mago! A nopi manca proprio un mago: vuoi unirti a noi?" Nuovo: "Si lo voglio" La penalizzazione del livello, in D&D, può essere un metodo utile per evitare il dilagare di morti/dipartite/rapimenti dei personaggi, ma un livello, quando il G.M. ha personaggi di livelli differenti nel gruppo, viene a diventare facilmente recuperabile. La vera discriminante in D&D (per la mia esperienza) sono i soldi, soprattutto in livelli medio/alti. Quindi il mio consiglio è quello di dare al nuovo personaggio lo stesso livello degli altri, ma più o meno lo stesso quantitativo in monete d'oro da spendere per il materiale del suo precedente personaggio. Nel caso il vecchio personaggio fosse stato un eremita, o di una ricchezza spropositata rispetto agli altri del gruppo, prendi il personaggio che abbia meno monete d'oro in tasca e nel valore dell'attrezzatura che hai nel gruppo, oppure fai una media fra tutti. Così avrai un personaggio equilibrato, non ti devi scervellare troppo con i GS e hai un giocatore contento per il nuovo personaggio. Spero di esserti stato utile: Aloa!
  18. Aloa ciquito! Scusa se sarò diretto e non me ne volere: ma quale BG ha il tuo personaggio? Io ho letto una serie di caratteristiche che nulla hanno a che fare con BG del tuo personaggio e che certo non aiutano a scegliere un determinato comportamento quando il personaggio è in scena. Odia una certa razza? Perché? Si farebbe scrupoli ad ammazzare un compagno? Se no, perché non li ammazza? Ha debolezze caratteriali: non sopporta che si picchino i bambini; non sopporta la gente ignorante? Insomma, anche Croup e Vandemart, Masterind di puro odio, erano gran personaggi, non per nulla sono stati descritti da Neil Gaimann, il mio consiglio è: dai un carattere delineato al tuo personaggio ed avrai ogni risposta al suo comportamento. Aloa!
  19. fenna

    Fading suns: qualcuno ci gioca?

    Aloa ciquito! L'anno scorso, io e dei miei amici siamo stati invitati ai Giochi sforzeschi per fare una demo, la demo era molto carina, ma l'organizzazione pessima e la mancanza di un'adeguata copertura si sono dimostrate fatali. I manuali in Italiano supportano tutti e tre i regolamenti VPS, Live e d20, sono un pochetto prolissi, ma fatti molto bene. L'unico rimpianto è che FS è ufficilamente è morto, senza nemmeno che l'editore Italiano (Editori Folli) avesse pubblicato per intero le regole del Vps. Ora EF fa sono appoggio per traduzione e aiuto, poco altro. Peccato. Onestamente ti consiglio di giocare con il VpS, o con un sistema alternativo al D20System proposto dal manuale, visto che rientra negli OGL di prima generazione con poche variazioni rispetto a D&D. Sarebbe interessante provarlo con il T20, ma lo lascio fare a te. Aloa!
  20. fenna

    Interpretazione?

    Aloa ciquito! Hai! Hai! Hai! Grosso errore Thal, non me lo sarei aspettato da te. Ti sei cacciato in uno dei vicoli ciechi dei master che sono giocatori votati alla narratività e all'interpretazione. Bhè! Se mi permetti, c'è un errore di fondo nel tuo ragionamento, anzi tutto perché se sono sbilanciati, rispetto al resto del gruppo li hai autorizzati? Non è detto che tutto ciò che è permesso dalle regole possa essere giocato. Dopo la predica i consigli pratici. Ii mio consiglio é di metterli in ambienti in cui non possono essere i signori, ma debbono guardarsi le spalle e soprattutto dove è più importante l'astuzia per sopravvivere che la forza. Un'ambiente metropolitano magari, con un sistema del genere "liberale" dove ci sono fazioni politiche opposte che vogliono, per qualche motivo fargli le scarpe. Pensa anche alla possibilità di un'abiura e un dispregio per la magia. Solitamente, lo spunto più facile è far entrare in possesso dei PG un oggetto che potrebbe sbilanciare le sorti di una diatriba fra varie fazioni - immaginateli come fazioni Yakuza o clan di Vampiri -, oppure è qualcosa che uno di loro ha senza sapere d'averla (magari incatenata all'anima o qualcosa del genere). Il potere che avranno di fronte sarà troppo per loro. Anzi tutto perché organizzato e ramificato, per uscirsene dal casino non potranno solo menare le mani o fuggire. Inoltre essendo un gruppo, uno di loro potrebbe tradire, fai in modo di tentarlo, di portarlo al lato oscuro. Insomma se vedi che hai giocatori contro di te, piuttosto mettili uno contro l'altro, la storia procederà meglio e te non ti romperai l'anima, saranno loro a spaccarsi le scatole a vicenda. Aloa!
  21. Aloa ciquito! Non sono il più adatto per dirlo - da utente occasionale, con un viscerale odio per Monte Cook, probabilmente non rappresento l'utente tipo - , comunque benventuo. Credo di aver litigato con le parole, quindi di non aver trasmesso il messaggio corretto, perdonami, tento di spiegarmi in maniera migliore. Credo che iniziative "A DND si gioca QUI e non altrove" siano futili e controproducenti, iniziative "D&D è bello, noi ci giochiamo e non siamo poi così pochi e sfigati", farebbero bene. Il GDR per sua stessa tipologia è fatto per essere giocato fra amici e per campagne che non concentrino in 3-4 ore lo "sforzo ludico"; d'altro canto la "taverna" - luogo archetipico dove si consumano epiche campagne fra patatine e birre - non è certo polo d'attività pubblicitaria. Infatti la Raven Distribution, attraverso la Raven Cup, ha promosso un sistema del genere. La serietà delle associazioni e la bellezza delle storie viene stabilita attraverso un sistema di voto. L'iniziativa è pregevole, ma la domanda che ci si dovrebbe porre è: è stata un veicolo sufficiente ed efficiente? Per il divertimento probabilmente si: Multiverso, Rune del Lupo e molte altre associazioni di gente veramente in gamba, hanno contribuito a far divertire parecchie persone. Per la pubblicità... bhé... non troppo. Mi piange il cuore dirlo, spero del resto di essere ampliamente smentito, ma temo che non vi saranno grosse smentite. Aloa!
  22. fenna

    Mutant and Mastermind

    Aloa ciquito! Ok! Quindi è un personaggio che è possibile costruire, ma non far giocare. Gia temevo. Però, toglimi una curiosità, se sbaglio, il nostro eroe dovrebbe dirti dove sta collocato, non può dire "Un posto a casaccio" nell'universo: può stare in un posto a casaccio dell'universo, ma a meno che non abbia più ubicazioni, in quel momento, da qualche parte dovrà pur stare. Questo potrebbe esser lo spunto per una storia. Insomma un essere di questo tipo, estendesse i suoi poteri e la sua vita in eterno, potrebbe essere considerato un dio. E se qualcuno riuscisse a dimostrare che questa forma di vita esiste e non è l'unica? Se quel qualcuno riuscisse a ricostruire le ubicazioni di tutti gli dei e scoprisse che quello che noi chiamiamo dio non è più dove deve essere? Se colui che ha scoperto tutto cio fosse assassinato, prima di pubblicare le sue ricerche? A chi spetterebbe far chiarezza? Ve la immaginate una rincorsa spaziale fra la corte degli Asi e la foresta di Ghanesh? Mi piace, grazie Bard. Aloa!
  23. Aloa ciquiti! Mi permetto di intervenire, il mio intervento è puramente legato all'osservazione del mondo del GDR da "esterno", quindi posso essere smentito facilmente. Se esistesse un circuito nazionale veramente efficacie di promozione del GDR e gente in grado di gestirlo sarebbe gia una gran pubblicità. Se questo circuito coinvolgesse anche solo D&D sarebbe veramente il meglio possibile, visto che da sempre D&D (che la cosa piaccia o meno) è il GDR. L'azione sporadica di Ludoteche e Associazioni, spesso nate dall'esigenza di un precedente gruppo di giocatori di trovare spazi adatti, svolge un ottima azione aggregatrice, meno, quella di promozione. Come ha chiarito morken - nella mia esperienza di responsabile ho riscontrato lo stesso - la ludoteca, o lo spazio di gioco organizzato, è luogo che spesso ghettizza, che lo si voglia o meno, spesso ha poca attrattiva verso nuove leve, che trovano più vicino l'ambiente del negozio. Qui iniziano delle considerazioni personali come tali prego di leggerle. Creare un circuito di promozione che permetta una rete di gioco organizzata, di qualsiasi tipo di GDR, ma non solo dei GDR, dovrebbe essere uno degli obiettivi delle case che gestiscono il piccolo mercato italiano. Questo richiede investimenti e unità di vedute, cosa che (IMHO) non vedo facili in Italia. Sia per la dimensione editoriale delle case, al massimo una casa editoriale (di qualsivoglia editore) in Italia raggiunge medie dimensioni, sia perché non tutti gli editori stanno spingendo il GDR. Ci sono aziende del mondo ludico Italiano che vedono il mercato GDR come poco proficuo e - non a torto - hanno smesso di puntare su questa tipologia di prodotto. Non perchè non ci "tengano", ma perché l'alternativa era la chiusura. Il network RavenCup svolge un ruolo interessante e per certi versi è stato un'anticipatore, così come GiochiUniti, ottime idee, ma fin ora, citando Ruggeri "poco più di niente", almeno nel campo di creare nuovi giocatori. P.S. Ringraziamo fino alla fine dei tempi la politica dei prezzi 25edition: prezzi bassi (confrontati con altre realtà in Europa, ma non solo) per prodotti di altissima qualità. Aloa!
  24. fenna

    Mutant and Mastermind

    Aloa ciquito! Fatto sta che dimmi un po: cosa te ne fai di un PG del genere? Non da giocatore ma da Master: cosa te ne fai? Nel senso lo fai giocare normalmente, ci costruisci una campagna apposita? Perché a questo punto o fai come la fenice vs impero Shi'ar oppure diventa complicato inserirlo in piani narrativi che possano rendere colpire chiunque. Aloa!
  25. fenna

    Mutant and Mastermind

    Aloa ciquiti! Hem, anzi tutto, grazie per i consigli, in effetti le eccezioni sono state annotate una per una. Però non è che sto facendo una campagna di M&M nel mondo di Naruto, ma sto scrivendo un GDR OGL di Naruto, usando i poteri di Mutants, limitandoli e a volte togliendoli. In pratica dico: questi poteri/effetti sono le basi in "meccaniche di gioco" per creare le tecniche. Però i vostri appunti, come al solito, sono di molto centrati. Aloa!
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