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Dragons´ Lair

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Bellerofonte

Circolo degli Antichi
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  1. Josephine si butta addosso a Randal, stringendolo a sé e regalandogli un bacio sulla guancia. "Mi mancherai anche tu. Stai attento." dopodiché si avvicina alla contessa, sorridendo della su ironia, ma insicura su come salutarla. Un baciamano? O un abbraccio anche per lei? Si decide infine per una bella stretta di mano per veri uomini (?) a cui aggiunge: "Grazie di tutto, contessa." e sale a bordo. Barbara dopo di lei saluta invece Randal, dandogli una carezza materna e lasciandolo con un caldo sorriso: "Abbi cura di te. E mangia quello che cucini, mi raccomando!" mamma Barbara sta diventando nonna o sbaglio? Kiltus da sopra il ponte, allarga le mani al cielo accogliendo la richiesta della contessa - ma solo perché si tratta di lei, eh! In mare il ritardo non è ammesso! Così fa cenno di accedere alla cabina coperta del capitano, il cui accesso è proprio sul ponte. Barbara ti prende per mano e ti porta sulla Bussola d'Argento, chiedendo elegantemente scusa ai mozzi e portandoti dentro alla suddetta cabina; un po' spoglia, a dir la verità. Solo un tavolo, due sedie di legno, un armadio e qualche carta nautica abbandonata qua e là. La porta si chiude dietro di voi. "Non abbiamo molto tempo, mia cara. Di cosa mi volete parlare?"
  2. Sia Josephine che Barbara volgono lo sguardo a Kiltus quando entrambi interrogate i presenti sul motivo di tanta segretezza; e visto che ormai siete qui, perché continuare a tenervi all'oscuro di tutto? "Ho fatto promettere loro di non dire niente a nessuno." - le giustifica Kiltus - "Nero è scappato perché aveva qualcuno nella guardia cittadina, e se lui, un pirata, aveva agganci qui in città, figuriamoci quanta influenza può avere la rete di Lord Astolfus. Non per essere scortese, ma non potevo fidarmi di voi, Contessa. Siete un'amica intima di tutte e tre le famiglie nobiliari, dopotutto." sapete entrambi che l'ultima parte della frase è una menzogna, e a ben pensarci questa giustificazione fa acqua da tutte le parti. Ma così, su due piedi, per non svelare tutto a tutti, a Kiltus non è venuta in mente un'idea migliore. "Lascio tutto nelle vostre mani, Pionieri. Ho già informato Kilash, vi occuperete voi di tutto." Barbara fa per contraddirlo, spostando lo sguardo ripetutamente su Kiltus e sulla contessa. "Mia cara, vi assicuro, io...non avrei mai potuto! Messer Kiltus mi ha convinto che fosse per il bene di tutti…" a momenti si direbbe che Barbara sia di nuovo in procinto di abbracciare una delle sue crisi di pianto - certo però che tra madre e figlia…! - ma ecco Josie che si fa avanti, mettendole una mano sulla spalla. "Mamma, sono sicura che la contessa di Zefiro capirà." e poi guarda sia Sandrine che Randal: "Ho lasciato il comando a Winston, è l'unico di cui mi posso davvero fidare. Daranno la colpa a me per l'incendio al Palazzo del Governatore, ne diranno di tutti i colori, ma voi non credete a una sola parola. C'erano delle talpe tra i miei uomini, e forse ce ne sono ancora, ma non pensateci: voi dovete costruire la Eurus. Al resto ci penserà la famiglia Uriel." Papà Gordon con i suoi tre gemelli si sarebbero messi all'opera, quindi. "Randy…" conclude Josephine "Andrà bene. Ce la caveremo. Potrai ingozzarmi di frittura di pesce quando tonerò." Kiltus si guarda attorno, e fa cenno agli uomini di sgomberare il pontile. "Tutti a bordo! Dieci minuti e si parte!" e l'equipaggio carica le ultime casse a bordo. "Fai il bravo, Ridley." dice, con un cenno di complicità al cuoco; dopodiché estrae senza quasi nemmeno guardare, un limone da una delle casse in movimento; lo guarda nella sua mano, lo annusa e poi guarda la contessa: "A presto, Sandrine." e dopodiché sale a bordo giocherellando col frutto, facendolo saltellare ipnoticamente con la sua mano destra. Le Syvis si trattengono ancora qualche minuto a terra. "Cosa farete mentre noi siamo via?" chiede Josephine, accarezzando la spalla di sua madre.
  3. Hai solo un coltellino con te, ma te lo fai bastare. Con una perizia di chi ha effettuato quel lavoro più e più volte in condizioni peggiori di quella, inganni il lucchetto facendolo schiudere tra le tue mani come solo un Halfling sa fare. Teniamo alti gli stendardi dei pregiudizi razziali! (?) La catena che tiene serrato il portone in legno scivola via, e riesci finalmente ad entrare nel grosso edificio in legno. Una volta dentro, il buio è pesto.
  4. Barbara ridacchia di nuovo sotto i baffi: "Oh Randal, voi ragazzi siete così carini quando incontrate l'amore! I papà sono sempre quelli più apprensivi, ma non ti preoccupare: se ti vorranno davvero bene, prima o poi anche Baffogrigio capirà. Ricordo che una volta venne a cucinare per Evangeline, mia nipote, durante il suo sesto compleanno…" ma la sua storia viene interrotta sul nascere, quando nomini Sandrine. Lady Syvis si affaccia e sorride sinceramente alla sua salvatrice, rispondendo "Certamente!" al giovane cuoco, tirandolo per una manica - è ufficiale: ti ha adottato come figlioccio. Kiltus e Josephine vi seguono, e la prima a prendere parola è proprio la nobildonna: "Sandrine mia cara, come sono felice di vederti!" e si avvicina a alla contessa di zefiro prendendole entrambe le mani e stringendole in un saluto sincero. Josephine la saluta con un inchino come al solito un po' goffo e Kiltus...Kiltus ha l'aria di uno che intende sfidarla a duello da un momento all'altro. Il mezzelfo fa un cenno con la mano e la Dionisia gli viene telecineticamente restituita, riconciliandosi con la sua gemella. Sandrine si trova accolta da un vero e proprio comitato di benvenuto - nemmeno fosse lei a dover partire! "Non è sicuro qui a Capo Ventura" le spiega il neo-capitano "Le porto con me e torneremo appena in tempo per ripartire con la Eurus. La città sopravvivrà anche senza una diciassettenne al comando." e Josie gli tira un pugno sulla spalla "Quasi diciotto!" lo corregge. Barbara la fulmina con lo sguardo "Josie, contegno, per carità! Non mi far fare certe figure…!"
  5. Quella ciurma ti sembra la migliore che potessi prendere alla taverna del Cigno. Uomini temprati da mille battaglie, mossi dai più nobili sentimenti di lealtà e coraggio. Forse i migliori marinai che la Jocasta, ma che dico? Il mondo intero abbia mai visto! (?) Hai già tirato fuori il cannocchiale e pregusti le scoperte del mare, quando noti gli uomini che cercano di eseguire i tuoi ordini con non poca difficoltà; Len ti strattona i vestiti per attirare la tua attenzione, e ti sussurra: "L'ancora, Kaleb." Magari avrai anche avuto la tua esperienza come marinaio, ma non hai mai comandato una nave prima, e capita che ti possano sfuggire alcuni dettagli parecchio ovvi, quando non si è sul ponte di comando. La nave non parte, ma resta lì finché Floim non fa cenno da terra agli uomini di togliere l'ancora; ti lascia andare con sguardo preoccupato: sarai in grado di gestire una nave? A maggior ragione che si tratta proprio di quella nave? ...il tempo passa e la Jocasta per il largo. Len fa un rapido giro di ricognizione e torna da te con un nulla di fatto. "Credo che l'abbiano ripulita quando l'hanno tirata fuori dall'acqua. La nave è completamente vuota ai piani di sotto. Floim però ci ha lasciato una cassa piena di sciabole arrugginite lì nell'angolo. Credo nel caso le cose si mettessero male."
  6. Torni indietro, e ti ritrovi di nuovo di fronte al portone d'ingresso al capannone di legno. Ahimè con solo la luna ad illuminare il posto, vedi a malapena la sagoma nera dell'edificio e il bagliore del lucchetto di metallo; la conformazione vera e propria non ti è nota, avrai bisogno di una fonte di luce - ma così attireresti anche l'eventuale attenzione di qualcuno. Cosa farai?
  7. La voce di Barbara tintinna come un campanello d'ottone accordato su una tonalità minore, ed arriva alle orecchie della viandante dal volto appena scoperto che passeggia lungo la banchina accanto alla nave. "So di che vibrazione positiva si tratta…" ed inaspettatamente, ti arriva una gomitata amichevole dalla donna. Da quando è così socievole e compagnona? Dov'è finita lady Syvis-cammino-con-un-libro-in-testa? "Quando una ragazza fa un regalo così personale significa che è interessata sul serio. Le rifiniture sono elfiche...è un'elfa? Sì, lo è, ne sono sicura. Le elfe vivono a lungo, perciò sono sicura che ti aspetterà. Magari ripartirete insieme. Non la trovi una cosa romantica? Voi due, da soli, su una nave, verso terre ancora sconosciute…! Me la devi assolutamente presentare quando tornerò, e devi permettermi di farti da madrina quando avrete il vostro primo maschio" Il cuore di Barbara si perde verso Est, in elucubrazioni fin troppo a lungo termine, dando le spalle al molo - e, senza rendersene conto, a Sandrine. Kiltus e Josephine stanno caricando proprio ora una cassa piena di rape sulla nave, e parlottano scimmiottandosi a vicenda di quanto siano rispettivamente inutili. "Sfigato raccomandato!" - accusa Josephine - "Frignona piagnona!" - risponde Kiltus. Che ragazzini. Le Dionisie vibrano e Kiltus lascia andare la cassa un po' troppo in fretta. "Ehi, sta' attento, testa di rapa!" lo sgrida Josie, lanciandogli una rapa addosso. Ma Kiltus guarda altrove, giù al molo, dove ad aspettarlo ci sono due persone, una delle quali è invisibile e lo sta salutando proprio adesso.
  8. Floim ti aspetta al molo, e dietro di lui, la Jocasta. Coloro che hai ingaggiato sono già a bordo e aspettano solo te per salpare. "Quei marinai basteranno per farla partire, ma cerca di non strafare. Non hai un artigliere a bordo, ed io te l'ho armata soltanto di alcune vecchie balliste che avevo in magazzino." ti dice il nano, riferendosi alla nave. Devi ammetterlo, però: è bellissima. Le vele triangolari sono pronte per essere sciolte e lasciate al vento, il grandi alberi e la forma affusolata dello scafo le danno un nonsoché di femminile ed imperioso; la nave più famosa dei sette mari, e anche se per poco, oggi ne sarai il capitano. Proverai lo stesso brivido che prova Nero ogni volta che mette le mani su quel timone. E forse, ti servirà anche per capirlo un po' di più. "Buona fortuna" conclude Floim, lasciandoti alla tua nave. Len, gasatissimo, saltella avanti e indietro per il molo, finché non si decide ad attraversare l'asse di legno che fa da ponte tra la terra e la nave. "Sarò il tuo Primo Ufficiale, Kal! Si parteeeeee! Raddrizzate le vele, cavolate le rande, alzate il culo e non fatevi prendere dalla pigrizia sottospecie di mozzi! Andiamoooo!" come al solito si fa prendere un po' troppo dall'entusiasmo, ma per il resto la ciurma non sembra infastidita da quel finto bambino che saltella sul ponte da sopra a sotto.
  9. Il problema vero è che per trovare una guardia, devi rifarti metà del porto a ritroso, e come si dice proverbialmente: oltre al danno, la beffa. "E perché mai dovrei avere io le chiavi, se il magazzino è della Loggia? Al massimo le dovresti avere tu." ottima osservazione, PNG guardia temporaneo a cui non ho dato un nome. Anzi, George. Sì, questa guardia si chiamerà George. "Io mi chiamo George" ecco, appunto, così adesso lo sa anche Vuldo. Perdonami la molestia, è l'orario. (?) Qualcuno probabilmente avrà evitato di mettere una guardia all'edificio perché "se c'è una guarda, c'è qualcosa di valore dentro", e quindi meglio non attirare l'attenzione. D'altronde è un magazzino in disuso, perché mai dovrebbe essere sorvegliato? Andare a chiamare Isaac a quest'ora della notte non è una grande idea: chi sveglierebbe un mezzogigante che ha lavorato tutto il giorno per così poco? Alché, ti balena in mente un'idea: cosa farebbe Kiltus al mio posto…?
  10. Non sai nulla della Fiamma Verde, ma il Bivio lo conosci eccome! Credi perfino di poterci arrivare, se avessi una nave a disposizione...ehi, aspetta un attimo: ce l'hai! Ferdinand non sa nulla di Len, e perciò decidi di uscire dalla taverna per andare a cercarlo; ma fortunatamente non ce n'è bisogno. Appena svolti l'angolo, eccolo appollaiato su un barile con le gambe a penzoloni. Alza la sua solita mano per attirare la tua attenzione e poi ti corre addosso. "Come va la testa?" ti chiede, seguendoti verso il porto.
  11. Le strade notturne di Capo Ventura sono illuminate solo dalle fiaccole appese di tanto in tanto agli edifici, e diventano man mano più rare quando ti avvii nella zona del porto. Le guardie perlustrano il perimetro - dopo il casino successo con l'evasione di Nero e l'abbandono di Josephine, il nuovo capitano delle guardie ha rafforzato di molto la sorveglianza notturna. Passi inosservato alla maggior parte degli ubriaconi che ancora vanno in giro a quest'ora della notte, e prosegui verso il tuo obbiettivo senza troppa difficoltà. Il capannone è completamente di legno, e trovi l'ingresso solo grazie alla luce della luna. Si vede poco o niente, ma noti che c'è un grosso lucchetto a chiudere l'entrata. Prevedibile.
  12. "Dovresti iniziare a pensarci, allora! Sei già bello che grande, dovresti pensare a farti una famiglia quando torneremo dall'Oceano d'Oriente!" Ecco qui, la mamma dietro la nobildonna, con uno dei suoi tipici sproloqui inopportuni e preoccupati sul futuro. Però è sinonimo del fatto che le piaci, se si preoccupa per te. Prende il mano l'oggetto e i suoi occhi diventano bianchi e luminosi. "Vedo...qualcosa." lo accarezza ripetutamente, e poi la magia oculare l'abbandona, tornando a guardarti. "E' di una ragazza." la sua divinazione era stata piuttosto accurata. "Una ragazza a cui piaci!" Oh, no, un attimo: questa non è divinazione, è qualcosa di molto più potente. E' intuito femminile! "E' un mestolo bellissimo, che carina che incoraggia le tue passioni! Chi è? Come si chiama? E' carina?" …!
  13. "Vostro...prigioniero?" Negli occhi di Manodiferro vedi i pezzi del puzzle che si mettono improvvisamente insieme. "Sei un Pioniere!" afferma, guardandoti con occhi insolitamente diversi. "I Pionieri in genere danno la caccia ai pirati, non li arruolano come se nulla fosse. Ma sai che ti dico? Non m'importa più. Puoi anche essere sua maestà, se mi garantisci la fine di quella ciurma, io sto con te." Si alza dal tavolo, aiutandosi con la mano buona. "Tra sei giorni si riuniranno tutte le ciurme per i combattimenti tra galli giù al porto. Scegli gli uomini di cui fidarti e io ti porterò da loro. Prepara le monete d'oro. E grazie per la bevuta." L'uomo si allontana, confondendosi con il resto della folla. La serata procede sommariamente bene: la taverna è piena come i calici dei suoi avventori. La leggenda di capitan Tempesta ti è tornata parecchio utile. […] La città a quest'ora della sera è parecchio silenziosa, così come il porto. Sai che la Jocasta non è più tenuta lì, poiché dava troppo nell'occhio. C'è un vecchio capannone una volta appartenente ad un lestofante del posto che Kaleb aveva sistemato, dato in gestione alla Loggia dopo quell'impresa. E' lì dentro che hanno nascosto la nave, tenendola lontana dal mare finché Isaac non si fosse deciso a iniziare a costruire la Eurus. Non dista molto dalla taverna, circa quindici minuti a piedi.
  14. "Hai avuto proverbiale cùlo." dice, sicurissimo, il marinaio. "Sono io la talpa!" Come un topo col formaggio, il vecchio bacucco si beve tutta la storia, dalla prima all'ultima parola. Con le parole ci sai fare, e la tua influenza diabolica ti aiuta a perseguire i tuoi obbiettivi con l'inganno degno del migliore dei signori degli Inferi. "Calypso ha portato la Fiamma Verde a nord-est, al Bivio delle Correnti, sei miglia a sud di Minos. Se riesci a portarle la Jocasta, non avrà più rivali e potrà attaccare la Loggia direttamente dal mare. Le loro armi usate contro di loro...ci pensi?" ride di gusto, assaporando già una vittoria che gli sta scivolando dalle mani proprio in questi attimi di gaudio...
  15. Entrambi continuate a bere come se non ci fosse un domani: occhio al fondo del bicchiere, Vuldo! L'uomo si lascia prendere da un brivido di terrore quando racconti quelle terribili dicerie, tanto da costringerlo a sputare per terra quando pronunci la parola "demonio". Lui con questo genere di cose non vuole avere niente a che fare. "Ho visto i suoi ritratti sui manifesti dei cacciatori di taglie, mai andato più vicino di così. Perfino gli altri pirati si tengono a distanza da lui." e poi si lascia andare in una risata ironica quando parli di ciurme incorruttibili. "Tutto si compra a questo mondo. Non ti posso garantire la fedeltà eterna di nessuno, nemmeno la mia. Però è gente che sa fare il suo lavoro."
  16. ...silenzio per qualche secondo. "Un'altra talpa?" mormora, guardandoti in faccia. Un marchio orribile, vesti da supercattivo, sguardo malvagio…beh, non hai proprio l'aria del Pioniere. Weasel abbassa l'arma, ma ancora non si fida completamente di te. "Se non ci fossi stato io a portarti via da quel macello, te la saresti vista brutta. Non dovresti esporti così tanto, mantenere il basso profilo è d'obbligo!" e ti dà le spalle, continuando a sistemare la roba all'interno di quel sacco. "Quanti siete? E quali sono i vostri ordini?"
  17. "Lavori per lei, eh…?" dice il marinaio, continuandosi a grattare il mento. "Beh, si dà il caso che io sia il suo primo ufficiale e non ti ho mai visto in vita mia. Alza bene le mani e non fare mosse stupide." dal nulla, una balestra a mano ti viene puntata contro prima che tu possa fare nulla. Cavolo, stavolta ti è andata proprio male.
  18. L'uomo ti guarda, diffidente. "Forse. Forse no." si gratta il mento con due dita, aguzzando gli occhi. "Io ti conosco, tu eri quello che ha buttato Astulf Lunghebraccia in gattabuia. Sei un Pioniere anche tu. Krum-Kreim...Kron! Sì, ti chiami Kron. Ti va di raccontare al vecchio Weasel che ti è successo?
  19. "Le hai prese di santa ragione, ragazzo!" dice l'uomo senza ancora voltarsi verso di te. "Sono le due, e l'Halfling è scomparso dopo averti tirato quel piatto di bollito di carote in faccia." Ora si alza, e puoi guardarlo bene in faccia: non ci sono dubbi, il viso bruciato dal sole, i denti mancanti, l'odore nauseabondo di pesce. E' un marinaio. "Sono Weasel, ti ho portato fuori da quel casino prima che ti facessi male sul serio." si avvicina a te, dandoti una rapida occhiata. Sembra soddisfatto. "Ti ho sentito nominare qualcuno, prima..."
  20. Barbara sorride alle tue parole, rincuorandosi. Sì, Josephine sarebbe migliorata parecchio con un po' di buone maniere e una dose di femminilità nella sua vita. La nobildonna si avvicina a te e mettendoti due mani sulle spalle e guardandoti da capo a piedi. "Parliamo di te ora! Tuo padre ti ha tirato su bene. Sai anche cucinare, da quello che mi ha detto Josie." e si avvicina con sguardo pestifero - ecco da chi l'ha ereditato! - al tuo orecchio destro. "Devi avere la fila dietro!" e scoppia in una frivola risata contenuta dal gesto di coprirsi il volto.
  21. Immagino non ci sia miglior espressione del casino che avete appena scatenato tu e il tuo amichetto. Len si abbassa all'ultimo secondo e la bottiglia indirizzata a lui finisce sulla testa di un poveraccio già mezzo ubriaco dall'altra parte del tavolo, stendendolo definitivamente. L'hin sparisce in mezzo alla folla, e tu, tra una batosta e l'altra, rimani incastrato nella mischia. In questo genere di risse, non c'è mai un vincitore: le prendono un po' tutti indistintamente, e prima che tu possa fare l'irreparabile accendendo lo spirito che alberga dentro di te e facendo saltare in aria questo posto, sei bello che steso insieme a tutti gli altri. L'ultima cosa che vedi è qualcuno che ti prende da terra e ti porta via da tutto quel casino. Ti risvegli con un dolore alla testa di come non ne avevi da molto, molto tempo. Contusioni e lividi ovunque, e la promessa di non seguire mai più i piani di Len - promessa che ti fai di volta in volta, ma che continui a non rispettare. Non sei più nella taverna, o per meglio dire: non sei più nella parte conosciuta della taverna. Ti trovi al piano di sopra, in uno degli alloggi, steso su un letto sudicio; di fronte a te c'è un uomo dal volto stanco e dall'aria depressa, che sta mettendo in ordine alcune vecchi stracci in una borsa. Non l'hai mai visto prima.
  22. Attorno a te molti sono attratti dalla nascente rissa, ma tutti per motivi che puoi ben immaginare; nessuno di loro viene ancora in tuo soccorso, né mostra interesse maggiore degli altri. Anche Len sembra averlo capito, e messo alle strette, non può che rincarare la dose. "Scusa Kaleb" Sembrano dirti gli occhi dell'hin. No, non vorrà mica…? Troppo tardi. Un piatto di ceramica ricolmo di liquame a malapena commestibile ti viene spaccato in testa senza che tu possa fare molto per contrastarlo; e come per incanto, tutta la taverna si trasforma in una rissa epocale...e non sono nemmeno le due di pomeriggio!
  23. "Si può fare. Dovremmo iniziare a spandere la voce già da ora...certo, se avessimo più tempo! O forse non ci serve? Forse basta un pubblico adeguato..." Len si guarda attorno con lo sguardo che hanno gli Halfling quando stanno per combinare qualcosa. Kal lo conosce bene, anzi, benissimo! In genere non porta mai a nulla di buono, ma quando si necessita di soluzioni drastiche, non c'è altro modo che affidarsi al loro vivace intuito. Il suo sguardo ti dice: reggimi il gioco. Len salta su un tavolo sguainando un pugnale, e con una maestria e un'oratoria degna di Vuldo, sferra un colpo volutamente a vuoto verso Kaleb. "Marrano!" gli urla, preoccupandosi di farsi sentire da più gente possibile. "La Loggia ti punirà per ciò che osi dire! Calypso è una pazza furiosa ed a ragion veduta è stata esplusa! Come ti azzardi a darle supporto?! Traditore che non sei altro!"
  24. "E' meglio così" dice Barbara, cercando di alleviare il tuo dispiacere "Se restassimo a Capo Ventura saremmo solo un impiccio, e sai quanto Josie sia incline a mettersi nei guai." I suoi occhi indugiano sulla tua cicatrice, ma non è educato per lei chiederti come te la sei fatta, se non in momenti più opportuni. "E' cresciuta in mezzo alle armi." e si spiegano tante cose, anche se questo Randal lo sapeva già. "Quando Gordon Uriel era ancora capo della guardia cittadina, la trovò che mio marito l'aveva appena abbandonata. La prese con sé e la trattò come uno dei suoi figli, crescendola come un ragazzo; povero Gordon: ha tre gemelli maschi e una vita con l'armatura addosso, non ha mai avuto talento per pizzi e merletti." un lieve sorriso si fa largo sul senso di colpa che predomina sul suo viso. "Le ha fatto da padre per come poteva, e tu e Kiltus siete il resto della sua famiglia." il sorriso svanisce. "Sono ancora una sconosciuta per lei. So che hai già fatto tantissimo per noi...per me. Ma qualsiasi cosa accada, veglia su di lei. Non ha nessuno a parte noi e...guardala: è ancora una bambina!" non lo sono forse sempre, i figli, agli occhi dei propri genitori?
  25. "Calypso, intendi?" già, forse mancava una s e c'era una t di troppo. "Ne parlava proprio oggi Floim." l'hin ascolta le tue parole, ma stavolta non sembra essere particolarmente d'accordo con te. "Kal, come faccio a trovare una persona che non so nemmeno che faccia abbia? Ci serve un piano migliore di "dividiamoci". Potremmo impiegare giorni per cercare un tipo che, da quanto ho capito, si sta nascondendo proprio da gente come noi." Intorno a te noti un losco figuro. E poi un altro. E un altro ancora. Cavolo, sei in una taverna! Sono tutti dei loschi figuri!

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