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Bellerofonte

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  7. Io ringrazierei Len e la sua provvidenza - sarà che ti ha rubato tutti i tiri migliori, ma se non altro li ha usati tutti per salvarti le chiappe!
  8. Puoi sempre andare ad insultarlo, eh!
  9. Sandrine & Kaleb, ma se vuoi parlare con Nero, ti puoi inserire tranquillamente. L'incontro è di dominio pubblico, nella Loggia.
  10. Un posto piuttosto umido e puzzolente, le segrete. Ma d'altronde, che segrete sarebbero se non fossero così? Ne avete mai viste di tinteggiate di giallo, accoglienti e ben illuminate? Se escludiamo rare eccezioni - come la stanza di Sandrine - tutti gli altri alloggi del torrione non sono di chissà quante spanne superiori al luogo in cui vi trovate, arredate con l'essenziale e senza grandi possibilità di personalizzazione. Ma torniamo a noi: A partire dalle scale, l'intera prigione sembra essere stata riempita di tutte le guardie a disposizione della Loggia; c'è davvero chiunque, perfino Pionieri in congedo richiamati in servizio per fare da guardia. Molti di loro sono scontenti di passare lì sotto le loro intere giornate, ma ehi: l'ultima volta che avevano provato a imprigionare Nero, lui (beh, non proprio lui, ma gente per conto suo) aveva dato fuoco all'intero palazzo. Ora, sarà anche vero che la Loggia è fatta di pietra, ma con lui meglio non rischiare. Anche se dall'aria tranquilla con il quale trascorre le sue notti in cella, tutti pensano che non abbia la benché minima voglia di uscire da lì. Da quello che dicono i presenti, passa tutto il giorno a leggere un libro che si è fatto prestare, "La Grande Storia della Loggia" che per sua opinione è piena di omissioni e incorrettezze, ma che pare apprezzare in tutta la sua complessità. Certo, già che un pirata sappia leggere è gran cosa - perfino un libro senza figure..! Su un barile accanto alla porta in cima alle scale, qualcuna delle guardie deve aver lasciato un giornale; è di oggi, ed il titolo attrae non poco l'attenzione: parla di voi!
  11. Niente. Non succede assolutamente niente. Kaleb Kron il Warlock di Saramar ora è solo...Kaleb Kron e basta. Len stende invece una mano verso il lampadario, e la deflagrazione, la tua deflagrazione, parte dalle sue mani disintegrandolo e facendo crollare un po' di intonaco dal soffitto. In mezzo alla polvere, siete entrambi sconvolti ma perlomeno avete scoperto qualcosa di utile. Peccato non poter farne parola con nessuno. Dopo qualche attimo, Kilash apre la porta spaventato: "Che sta succedendo qui?" i suoi occhi si soffermano sulla metà stanza distrutta, e i suoi occhi, ovviamente, guardano Kaleb. "Manderò qualcuno a pulire, ma ora fai in fretta. La Contessa è qui, è ora di incontrare Nero." e il ragazzo centenario si allontana pian piano dalle macerie tirando anch'egli un sospiro di rassegnazione.
  12. Le tue parole, per quanto sincere, sbattono sulla sua ferrea convinzione come un martello su un'incudine. "Randal! Se sali su quella nave, quant'è vero Valkur non sei più mio figlio!" - Sapevi che far ragionare Baffogrigio era un'impresa, ma non credevi che si sarebbe spinto fino a questo punto. E infatti un attimo dopo aver detto queste parole, vedi già l'esitazione e la paura farsi strada tra le sue rughe, soffocate dall'orgoglio che non lo fa tornare indietro sui suoi passi.
  13. "Ti sto dicendo che se continui a fare il gradasso nessuno ti prenderà mai sul serio! Guarda i tuoi compagni di viaggio: già ti odiano! E indovina perché? Perché fai troppi casini e pensi solo a te stesso! E mi andrebbe anche bene, se la tua arroganza non mettesse a rischio la vita di tutti quelli che ti stanno attorno! La verità...è che ti affidi troppo ai tuoi poteri, e senza di quelli, cosa sei?" e con un gesto che gli viene quasi automatico, ti salta addosso mettendo la sua mano in corrispondenza degli artigli della cicatrice che hai in volto. Non sai bene quello che succede, senti soltanto la faccia andare a fuoco per mezzo secondo e il fiato che ti manca. Poi, in un lampo di luce violacea, Len è sbalzato dall'altra parte della stanza e tu respiri a fatica, quasi esausto. Dai resti del comodino che ha distrutto schiantandocisi contro, Len dolorante si alza a fatica: "Che diavolo è successo?" Si guarda le mani, incredulo: sono avvolte da un alone viola che tu conosci benissimo. Le deflagrazioni mistiche. "cavolo, Kal! Ci sono riuscito! Guarda qua che roba!" dice guardandosi le mani, stupefatto. Invece tu sei tutt'altro che stupefatto: per qualche strano motivo, non senti più il Marchio bruciare come al solito; il dolore perenne è temporaneamente sparito.
  14. "Ehi! Io ti ho seguito ovunque, ho fatto sempre quello che mi hai ordinato, ti sono stato sempre vicino anche quando tutti ti odiavano!" - la porta sbatte dietro di lui, che torna a grandi (piccoli) passi verso il letto sul quale sei steso; si arrampica fino a stare in piedi sul materasso, e poi continua, col dito puntato, a urlarti contro: "E cosa ho ottenuto in cambio? Un sacco di insulti e zero riconoscimento! Ora basta! Credi di essere fico perché hai i superpoteri? Beh anche io ce li ho! Ma non per questo sei un capitano capace! Prima lo accetti meglio è! Quindi vedi di fare meno la femminuccia arrabbiata, e impara a guidare una nave, o nessuno ti prenderà mai sul serio! E GUARDAMI QUANDO TI PARLO!" Len ti tira un calcio per attirare la tua attenzione - cavolo, com'era bello per lui buttare fuori tutta la rabbia! Sei una persona difficile, e questo lo sai - e sai anche che in fondo quell'Halfling ti vuole bene, a modo suo.
  15. Len mette da parte il libro e ti guarda curioso. "Se non ci fossi stato io a far fuori metà dell'equipaggio, a tirarti su dal mare, a far fuori la strega, ad imparare come si usa una ballista in sei secondi, tu saresti bello che morto e la Jocasta nelle mani di chi la Loggia la vuole distruggere. Quindi casomai io dovrei essere il capitano della Eurus! Non sei riuscito a far partire una nave, figuriamoci se riesci a comandarne una!" - poi si alza dalla sedia e fa per andare verso la porta. "Il capo non sa niente e non deve sapere niente. Ho parlato con Floim e guardacaso, ci ha dato la nave senza autorizzazione. Se fossimo tornati con la tipa, diceva di avere un piano o qualcosa del genere per farcela passare liscia, ma visto che siamo a mani vuote, se Kerberos viene a saperlo, la legge è chiara: abbiamo rubato una nave. C'è l'espulsione per questo. Quindi acqua in bocca, e se ti chiedono che abbiamo fatto tutta la serata di ieri, eravamo con una tipa di nome Sharona."
  16. Appena apri bocca, Len ti guarda, rabbioso: hai ancora delle ferite fasciate su tutto il corpo, ma questo non impedisce all'Halfling di chiudere il libro e di usarlo come arma contundente per picchiarti mentre sei ancora nel letto - che mossa scorretta, picchiare un invalido! "TU! Idiota che non sei altro, mi hai fatto preoccupare!" la sua furia si placa in fretta, e rimettendosi seduto, espira tutta l'ansia accumulata durante la notte. "Ti abbiamo tirato fuori dall'acqua che eri un colabrodo, così ho preso la nave e l'ho riportata a Capo Ventura. Ovviamente neanche l'ombra di un quattrino, senza il corpo della tipa. Dio mio, Kal, stavolta ce la siamo vista proprio brutta." Fortuna che l'hin è pazzo almeno quanto te, perché io personalmente non mi sarei mai sognato di prendere la nave del pirata più famoso del mondo, di portarla a combattere contro una piratessa esperta senza mai aver guidato una nave, con solo un branco di idioti e un Halfling come ciurma. L'hai fatta grossa stavolta, e ne sei uscito solo perché l'hin che ti porti dietro è più capace di quanto credessi. "Comunque abbiamo notato che hai grossi problemi con le navi, eh? Pensavo fossi più bravo, ti sei pure proposto come capitano…! Magari quando finisco questo libro te lo presto…" Sarcastico o serio? Bella domanda, quando si tratta di un mezzuomo.
  17. Con le tue ultime forze, riemergi in superficie, avvicinandoti alla nave. Qualcuno ti lancia una cima, che afferri e che ti porta su, di nuovo a bordo. Sanguini ancora, e qualcuno ti porge delle bende, con cui vieni medicato alla meno peggio. Dopo qualche attimo, chiudi gli occhi. Poi, il buio. […] Quando ti svegli, non sei più in mare. Senti le lenzuola che ti coprono, un materasso a te familiare a reggere il peso del tuo corpo, l'umido delle pareti di pietra, i rumori di Capo Ventura che entrano dalla finestra; è mattina e sei nella tua stanza, in Loggia. Vicino a te, Len sta leggendo un libro: "Marinai si nasce: guida introduttiva a come si guida una nave".
  18. Ti butti dalla balaustra, lasciando le tue monete d'oro a sé stesse. Le ferite, i muscoli intorpiditi, il fumo: troppi motivi per indebolirti, e ora non riesci nemmeno a stare a galla. Affondi, miseramente verso l'abisso.
  19. Il mezzelfo salta in aria - stava per arrendersi o sbaglio? Le fiamme si fanno più alte, ustionandoti un braccio.
  20. Il tuo incantesimo funziona, finalmente. L'oscurità avvolge tutta la parte sovrastante della nave, te compreso. Occhio alle fiamme però! Per ora riesci a evitare le lingue di fuoco, ma per quanto ancora intendi stare lì sopra?
  21. Salti dall'altra parte, arrivando esattamente di fronte alla strega; il mezzelfo tira fuori la sua spada, mentre Calypso esala il suo ultimo respiro. L'ultimo rimasto ti guarda, in segno di sfida, mentre il fuoco attorno a voi divampa senza controllo.
  22. Ancora, il potere si conguaglia nelle tue mani ma proprio mentre stai per lanciare la deflagrazione, perdi la concentrazione necessaria per canalizzarla; non sei abituato a combattere in mischia, e questo potrebbe essere un bel problema, proprio adesso che il pirata di fronte a te sta per darti il colpo di grazia. Ma come prima, un dardo di ballista ti salva in extremis, tranciandolo a metà; qualcuno da sotto deve averti salvato la vita in extremis - indovina chi? L'Halfling è mezzo morto ma felice, e alza la mano per salutarti, prima di crollare a terra, esausto, in mezzo ai cadaveri. La foschia si dirada, e finalmente riesci a vedere l'altra nave: la Fiamma Verde va a fuoco, e Calypso, appoggiata sanguinante sul timone, lascia che la sua nave vada alla deriva. Vicino a lei un mezzelfo dagli occhi spenti. "Non sono stato io!" ti grida Len, con il poco di forza che ha ancora in corpo "Ha fatto tutto da sola!" Piuttosto che farsi catturare, ha preferito dar fuoco alla sua nave e morire con essa; eroico, ma questo significa dire ciao ciao alla tua taglia.
  23. Le sferzate di sciabola continuano a farti a pezzi, e la tua magia sembra non voler rispondere: te la stai vedendo davvero brutta. Un altro pirata spunta fuori dalla nebbia, e rimasti in pochi, i tuoi uomini abbandonano il ponte scappando verso la tua posizione. Proprio quando sembra che gli avversari li abbiano circondati, dall'altra nave parte un colpo di ballista che ne trafigge tre in un colpo, facendone uno spiedino umano: dalla nebbia spunta fuori Len, evidentemente ferito, che salta addosso ad un altro pirata e gli ficca il suo pugnale nel collo, sgozzandolo all'istante. Dio benedica gli Halfling!

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