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Bellerofonte

Circolo degli Antichi
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  1. Per Kaleb, Vuldo & Randal Cala la sera. Le ombre iniziano ad avvolgervi come una coperta fredda e umida, mentre vagate nel bosco senza una vera meta. Kiltus vi guida nell'oscurità, silenziosa sentinella che appare e scompare tra le ombre degli arbusti. Vi muovete rapidamente, cercando di non destare attenzioni, ma dopo un po' vi rendete conto di non essere soli. In lontananza vedete quelle che sembrano essere bagliori delle prime fiaccole accese per contrastare la penombra; Kiltus vi fa cenno di restare dietro gli alberi, e forse avrete una possibilità di evitarli senza incontrarli. Kaleb, ultimo della fila, riesce in particolare a distinguerne due ancora a debita distanza; dai riflessi sulle armature e dai passi pesanti sembrano essere guardie che si affrettano a raggiungere il falò. Per Sandrine: "Contessa...!" - Barbara è quasi in lacrime, commossa da tutto quello che stai facendo per lei e sua figlia. Le verrebbe da esprimere a parole tutta la sua gratitudine, ma al contrario di te non è granché brava a parlare, e ha paura che tutto ciò che può dire possa sminuire in qualche modo ciò che realmente sta provando in questo momento. Josephine, come da pattuito, non esita a colpirti con un destro ben assestato. Non si fa problemi, facendo spallucce quando sua madre si porta due mani a coprirsi la bocca nel vedere la violenza gratuita e immotivata verso la sua salvatrice. "Contessa Alamaire, ci rivedremo a bordo." - ti dice Josephine, sicura di sé stessa. - "Io e mia madre vi serviremo ovunque andiate." Ed ecco la vena militare che emerge, quando meno te lo aspetti. Prima di lasciarti, Josephine afferra uno scrigno quadrato di circa venti centimetri sotto indicazioni silenziose della madre; dopodiché, le due Syvis sgattaiolano fuori dalla tenda correndo verso la penombra degli alberi...e tu, con il viso sanguinante, resti lì ad aspettare. I secondi passano eterni, ma li conti uno dopo l'altro. Il centoventi si fa sempre più vicino...
  2. Per Sandrine: Fortunatamente per la contessa di Zefiro, le guardie chiacchierano molto riguardo alle fantasie poco ortodosse sulle proprie padroni. La guardia si lecca nervosamente il labbro inferiore e con aria intontita ti consegna il fodero con la sua spada corta. "Siate prudente" ti dice, e l'elettricità che sentivi provenire dal corpo di Josephine si abbassa fino a svanire. Fate per andare verso la strada che costeggia il boschetto per poi girare a destra e raggiungere il popolino; ma all'ultimo secondo lei svolta invece a sinistra, circumnavigando le tende e raggiungendo la stessa dalla quale eravate partite, ma sul retro. Dall'altra parte, la boscaglia la copre fornendole un corridoio di frasche dove passare inosservata. Per Vuldo, Kaleb & Randal I due coltelli si alzano su Kaleb, che però è pronto a scattare: i due si muovono all'unisono, come in una danza degna di un Cantore della Lama, ma nessuno dei due sarebbe riuscito ad avere un vero vantaggio sull'altro. In compenso, potevano organizzare uno spettacolino, una volta calmatesi le acque. "Ragazzi..." - inizia Kiltus - "Possiamo organizzare una scazzottata alla taverna del Cigno, quando torneremo a Capo Ventura. Ora però sospendete i dissapori e alzate i tacchi, le guardie sono all'orizzonte! Nel bosco, sbucheremo proprio negli alloggi nobiliari. Lì troverete sia Josephine che l'oro." E detto questo, vi fa cenno di andare via, e subito. La boscaglia è proprio dinnanzi a voi, e Kiltus sembra intenzionato ad attraversarla il prima possibile. "Mio caro Biscottino, l'erba pipa serve proprio a questo: calmare i bollenti spiriti e far procedere le missioni senza intoppi!" Nel mentre della discussione, la tenda ha ormai definitivamente preso fuoco e con essa anche le persone al suo interno, che urlano di dolore e panico. "Se la caveranno...credo." dice Kiltus, pensando di aver guadagnato ancora un po' di tempo: le guardie che giungeranno in soccorso saranno occupate a salvare i propri compagni prima di mettersi tutte alla loro ricerca.
  3. Kiltus lo conoscete tutti, c'è un dipinto di famiglia nell'ufficio di Kerberos. @Ghal Maraz le carrozze non sono nei paraggi, ma sapete che i cavalli sono lasciati a pascolare nella zona boschiva al centro
  4. Per Randal & Kaleb: Le spade continuano a volteggiare sopra di voi senza che inizialmente nessuno se ne accorga; ma quando il penultimo tirante è stato rilasciato e la tenda barcolla, una folata di vento fa scricchiolare pericolosamente ogni cinghia del tendone attirando l'attenzione di tutti su ciò che sta succedendo sopra di voi. Per qualche secondo, ognuno dei presenti ha gli occhi puntati all'insù: ma non voi. Con un balzo all'indietro Kaleb riesce a spostarsi via da lì senza incorrere nell'ira funesta del capitano mercenario di fronte a lui; così Randal, che sgattaitola tra le gambe delle guardie intontite fino all'uscita, quando l'altra spada nascosta dietro di lui dà il colpo di grazia alla tenda. Nel giro di pochissimi secondi tutto, improvvisamente, crolla rovinosamente e voi vi salvate quasi per miracolo. Quando la luce del sole vi bacia nuovamente, vi trovate proni su quello che una volta era l'entrata dalla tenda crollata, ai piedi di un mezzelfo; le guardie all'interno urlano e sbraitano cercando un'uscita, ma i presenti non sembrano preoccuparsene chissà quanto. Kiltus Fuinur non ha timore di nulla, fin quando boccheggia la sua erba pipa. Ne ravviva le braci con un acciarino che, esaurito il suo scopo, butta - volontariamente?! - sulla tenda caduta. Il fumo inizia a diffondersi dopo pochi secondi, dando vita ad un principio di incendio...forse un po' troppo come diversivo? No, non per lui. Pacato, calmo e sorridente. Solo in quel momento le spade volteggianti tornano a comando nel fodero del loro proprietario, il ragazzo che vi sta davanti. Per Randal, Kaleb & Biscottino: L'halfling a voi tanto caro si palesa in quel preciso momento. Con sé ha delle sboldre di infima categoria - una delle quali a stento si può definire perfino di sesso femminile - chiedendo al mezzelfo la fase successiva del piano. Senza dire nulla, tira fuori una moneta d'oro e la lancia a Sharona, che prontamente risponde: "Siete stati ospiti della mia tenda per tutto il resto del pomeriggio. Lo giuro su quel bastardo di mio padre." Semplice, efficace. "Ora abbiamo un'alibi, miei compagni di ventura." - dice Kiltus - "Non ci resta che andarcene di qui prima che tutte le guardie raggiungano questo posto e salvare finalmente la principessa. Andiamo, Pionieri!" Era sicuro che Vuldo avrebbe risposto all'appello, ma non del resto della sua ciurma. @Kaleb: Per Sandrine: Josephine esegue i tuoi ordini come se ad averli dati fosse stato il Gran Capitano Uriel in persona. Ti segue fuori dalla tenda lasciando Barbara dietro di sé, e dopodiché si piega leggermente in giù facendo finta di zoppicare; una performance degna del suo nome, stavolta. La guardia tuttavia, vi ferma immediatamente: "Madamigelle, per la vostra sicurezza è meglio se rimanete all'interno." Una colonna di fumo dietro la guardia, a circa cento metri da lì, attira l'attenzione di tutti. Un'altra guardia, quella che torna riportandovi il secchio per le vostre esigenze fisiologiche, lascia cadere a terra il contenitore e sguaina la spada, correndo verso il fumo. Il soldato a vostra difesa vi ordina di rientrare all'interno, stavolta cercando di accompagnarvi lui stesso. Senti sfrigolare in quel preciso momento qualcosa sotto i guanti di Josephine: non è mai stata una ragazza paziente, e si sta innervosendo. D'altronde, quegli stessi mercenari l'hanno perseguitata fin da piccola...e lei ha già ucciso molte persone. Spaventata, e insicura del successo del tuo piano, come un animale spaventato che tira fuori gli artigli...
  5. Avevo detto che se ne aveva voglia, poteva descrivere lui stesso una scena per comodità, anche se magari rileggendo il messaggio è parecchio equivoco lol
  6. Per Vuldo: Avviatoti verso la zona designata, chiedi ad un paio di uomini il nome di questa famigerata Sharona; ti guardano tutti con aria complice e divertita mentre ti indicano una tenda in particolare di fronte al quale alcune donne di mezza età truccate all'esasperazione fumano tabacco di infima qualità con lo sguardo perso nel vuoto. Quando ti vedono arrivare ti salutano tutte con un "Ciao tesoro..." in un tono che magari vent'anni fa sarebbe stato anche vagamente sexy, ma che ora è solo inquietante, e trasuda stanchezza. Un donnone enorme - o, guardandola meglio, un uomo travestito non meglio di Randal - si erge dalla tenda quando fai il suo nome. Sharona è un transessuale di un metro e ottantacinque e largo di spalle più o meno uguale. Gli spieghi in breve la situazione e appena sente il nome di Kiltus, ti segue di fretta e furia portando due delle sue amiche con sé, dirette alla tenda da cui ti sei allontanato nemmeno mezz'ora prima. Quando ti avvicini, trovi il tuo amico mezzelfo appostato esattamente di fronte la tenda, ma con una peculiarità: non ha più le spade con sé. Per Randal & Kaleb: Nella tenda la situazione sembra peggiorare a vista d'occhio. Mentre Randal prende tempo con le sue mirabolanti storie, le guardie iniziano a guardarlo sempre più torvo...eppure, il suo modo di fare, anche se probabilmente non servirà a farle commuovere, dimostra una certa intelligenza; Randy sta facendo l'unica cosa che può fare: sta prendendo tempo. Anche se le guardie grugniscono, la tenda è piuttosto silenziosa e perciò Randal riesce ad ascoltare tutto ciò che si dicono Kaleb e la guardia anziana, anche se sottovoce. L'anziano ascolta la risposta di Kaleb e sembra crederci, anche se trova piuttosto insolito il modus operandi della famiglia Syvis, che non si era mai fidata della guardia cittadina di Capo Ventura probabilmente per la presenza di Josephine. Mentre parli all'uomo e inizi a proporgli il tuo allontanamento dalla tenda, noti una cosa estremamente insolita: una spada levita rasoterra alle spalle di Randal, risalendo pian piano nella sua ombra, e tagliando le funi che lo legano. Le tre guardie che gli stanno di fronte non riescono a vederla per via della copertura offerta da Randal stesso...ma la guardia anziana, se si voltasse in questo preciso momento, ce l'avrebbe esattamente di fronte. Tuttavia non si volta, perché sta parlando con te...per ora. Nel frattempo Kaleb ha dato una rapida occhiata alla stanza e si è reso conto che la cassaforte con il premio non è lì. La tenda offre non più di quello che avete visto appena siete entrati, è piuttosto spoglia e non ha niente da offrirvi. Le corde che tengono prigioniero il cuoco finalmente si rompono, senza destare sospetti in nessuna delle guardie che ti tengono d'occhio. Alzi lo sguardo un attimo, e noti che esattamente sopra di te, un'altra spada levitante volteggia per il soffitto, staccando uno alla volta i tiranti della tenda. Tra poco ne avreste viste delle belle. Per Sandrine: Il tragitto fino alla tenda è sereno, e le guardie vi osservano, silenziose. Quando rivolgi la tua richiesta, una di loro si allontana a cercare un vaso da notte, ma l'altra rimane lì fuori con lo sguardo vispo su chiunque si fosse avvicinato - gli attentatori potevano essere ovunque! Nel frattempo, all'interno della tenda, si stava scatenando il putiferio; a bassa voce, per carità, ma madre e figlia discutevano come delle forsennate su ciò che stava accadendo: "Che diavolo ti è saltato in mente? I sandali di Pelor, Josie! Tu...tu...!" "Prego, comunque! Ti sto salvando il culo e questo è il ringraziamento?" "Non usare quel linguaggio con tua madre, ragazzina. Se tuo padre ti potesse vedere...anni e anni passati a nasconderti e tu vieni a farti ammazzare?" "Ti stanno dando in sposa ad uno sconosciuto! Che devo fare, restare a guardare?" "Siamo nobili, Josephine. E' così che ci si sposa tra noi." "Non lascio che ti vendano come una cavalla mentre io resto a Capo Ventura ad arrestare Halfling e presiedere manifestazioni! Te lo puoi scordare, Barbara!" "Ah sì? Allora spiegami, una volta portatami qui cosa vuoi fare? Dove vuoi portarmi? Dove vuoi nascondermi? Cosa hai intenzione di fare con me quando tutta la mia famiglia mi cercherà e Capo Ventura sarà il primo posto che metteranno sottosopra?" Josephine abbassa lo sguardo per un attimo, e poi sputa il rospo. "Andiamo in un posto dove nessuno potrà mai più dirci quello che dobbiamo fare. Ci arruoliamo nella Settima Spedizione. Kiltus ci farà entrare a bordo, è lui il capitano." Barbara rimane interdetta, a bocca aperta e con le lacrime agli occhi. Non osa più guardare sua figlia negli occhi, ha solo voglia di andarsene di lì e rimettere tutte le cose a posto; oh, se ci fosse stato ancora Klaus! Quella polmonite non doveva portarselo via così presto! Erano rimaste solo loro due, e non avevano che l'altra. Le dita di Barbara si appoggiano sulla tovaglia di raso blu che copre un tavolo di legno ad un lato della stanza. Fa per sbattere un pugno sul tavolo ma si frena, riacquistando una certa compostezza. "Immagino Kiltus sappia che ho ereditato la Divinazione da mio padre." - afferma la donna senza ancora voltarsi, mentre a Josephine si illuminano gli occhi. "Ma resta comunque l'idea più assurda e insensata che abbia mai sentito. E non ti perdonerò per aver messo a rischio tutto il lavoro di una vita mio e di Klaus solo per un capriccio infantile e di gelosia. E comunque, non dipende più da noi." Barbara conclude il discorso voltandosi verso di te. "Gli accordi con la Loggia sono chiari ma manca ancora la firma di Kerberos. Mio padre può stracciare i documenti in qualsiasi momento e far saltare la Settima Spedizione se si venisse a sapere che in qualsiasi modo la Loggia è coinvolta nella mia sparizione. Sandrine, amica mia, dare corda a mia figlia significa rischiare di buttar via tutto quello per cui hai lavorato negli ultimi mesi, e forse anche di mettere a rischio la tua appartenenza alla Loggia. Ma se ci vorrai aiutare..." - ti stringe le mani - "Te ne sarò estremamente grata." Già, ma come? Sparire in un momento del genere non era proprio il massimo degli scherzi, sarebbe servito un diversivo - ma che dico? Una messa in scena, vera e propria! "C'è Randal" - commenta Josephine - "Un mio amico, è un cuoco. E' sconosciuto alla nobiltà. Lo hanno preso credendolo un attentatore, ci ha fatto da diversivo per raggiungere gli spalti. Potremmo dargli la colpa e farlo sembrare un rapimento. Con lui c'è anche un Halfling di nome Vuldo e un altro Pioniere, Kaleb Kron." Una bella gatta da pelare, per la nostra Sandrine. Sarebbe stata pronta per il grande spettacolo, o avrebbe scelto la strada più razionalmente sensata e avrebbe rimesso le cose al loro posto?
  7. Credo che una moneta d'argento ti garantisca il servizio completo. Dicevo che la parte delle sboldre non l'avevo calcolata, quindi puoi descrivere tutto tu ahahahahahah ti lascio spazio per immaginare e scrivere tutto (magari nel prossimo post) Schiattare no, ma forse può perdere qualche dito *risate malvage* no, vabbè, avete così tanti modi per uscire da sta situazione! Però sono troppo curioso di sapere cosa vi inventate, che poi vadano a buon fine o no...importa relativamente. Ogni porta chiusa ne apre dieci, quindi date il meglio di voi che io mi sto già divertendo un casino.
  8. Si, esattamente! Per quanto riguarda te, puoi tranquillamente gestirtela tutta tu
  9. Il problema di quando scrivo per più persone: scrivo i dettagli una volta e poi non penso al fatto di doverli riscriverli in ogni scena. Sono sei guardie, una se ne va. La distanza dal palco alla tenda si fa in meno di 5 minuti, perciò la differenza di tempo tra i due post è il tempo che trascorri lì. Sei legato al palo dai polsi.
  10. Per Randal & Kaleb: Le guardie trasportano l'attentatore via dal palco fino alle tende dei cavalieri, ora vacanti visto che da poco i loro precedenti inquilini hanno iniziato a raggiungere i loro destrieri dall'altra parte dello sterrato dove presto si sarebbero dati battaglia. La tenda è praticamente un quadrato di circa sei metri per sei ed alta due, bianca e rossa con una fantasia tipicamente a strisce verticali. All'interno, briglie, morsi, cinghie, selle, scudi, foderi vuoti e qualche pezzo di armatura lasciato indietro dai cavalieri. Al centro della tenda, un tronco abbastanza robusto regge l'intera impalcatura; è piantato nel terreno ed è lì che le guardie legano Randal, mentre una delle guardie - la più anziana - manda con un gesto una delle più giovani a prendere gli attrezzi del mestiere. Forbici, tronchesine e l'adorata sega per alluci. Kaleb magari avrebbe volentieri assisto alle amputazioni multiple del suo compagno, ma questo avrebbe significato far saltare anche la sua copertura - e quindi ciao ciao alle migliaia di monete d'oro che gli erano state promesse. "Sarà meglio che parli, ora" - inizia una di loro - "o quando tornerà il mio collega parlerai comunque, ma non avrai più i pollici." La guardia anziana prende da parte Kaleb, e sottovoce inizia a chiedergli informazioni sull'attentatore: "E' stato assunto dai Kennon? O il solito tentativo di rapimento per riscatto? E soprattutto, perché lady Rosalinda si fa accompagnare da un capitano di Capo Ventura invece che dalle guardie private?" Per Biscottino: "Le baldracche! Le baldracche sono sempre un'ottima idea!" esclama Kiltus, come se gli avessi appena esposto il piano migliore del mondo. Di baldracche alla fiera ce n'erano e parecchie, bastava solo andarle a cercare. E figuriamoci se un Cantore della Lama, figlio del Gran Maestro della Loggia, rinomato e rispettabile... "A sud est, chiedi di Sharona e digli che ti manda Kiltus" ...vabbè. "Io vado dalle guardie e cerco di ritardare l'esecuzione del tuo amico. L'erba pipa ti sarà data quando avremo finito la missione, ti voglio concentrato. Cioè, io posso fumarla, ma questo perché...beh, insomma, mia erba mie regole!" Ahimè avresti dovuto aspettare. Per Sandrine: Josephine e Barbara si sottomettono alla tue richieste senza fare alcun appello: e come avrebbero potuto? Sollevare anche la minima quesitone in merito avrebbe messo a repentaglio la posizione di tutte e tre le madamigelle, in particolar modo quella della neo-arrivata. Quest'ultima si alza nuovamente senza proferire parola, aggiustandosi il largo cappello ed il velo sul volto. Barbara la segue, paonazza di terrore, mentre Sandrine improvvisa il terzo atto della tragicommedia che la vedeva oggi protagonista. Lord Astolfus ascolta le parole della contessa in maniera poco convinta: non perché non credesse alla sua esigenza piuttosto naturale di rifarsi il trucco prima dell'entrata in scena dei cavalieri; più che altro perché voleva evitare la lunga attesa tipica delle signore e prorogare ancora la scelta del corteggiatore. "Siate celeri, per cortesia. Non è buona cortesia far aspettare gli spasimanti." raccomanda Astolfus alle tre madame, ma ecco il governatore che interviene a sedare la sua pesantezza: "Lord Syvis, tra le donne si dice il contrario, lo sapete? Prego signore, fatevi belle per i vostri corteggiatori, e lasciate qualcosa anche per noi." Barbara ringrazia, ma il silenzio innaturale di Rosalinda mette a disagio il suo Lord: "Rosalinda" - dice Astolfus - "Non avevi problemi di stomaco? Perché sei venuta?" ed ecco il problema finale: Josephine non poteva parlare. Il suo timbro era ben più esile di quello della zia, e anche se così non fosse stato, il suo vocabolario volgare non aveva nulla di aulico che potesse anche solo ricordare la parlata dei ceti più alti. Per un'avventatezza, per una sciocchezza, sarebbe stata scoperta, umiliata, arrestata, privata del suo rango, uccisa con tutta probabilità, e sua madre avrebbe dovuto comunque sposare uno sconosciuto. Nella sua mente tutto andava frullando e mescolandosi con una tale velocità, che l'ansia saliva dentro di lei come un fiume impetuoso...che saliva, saliva, saliva, e alla fine... un conato di vomito proprio sulle scarpe di Lord Kennon. L'ansia gioca brutti scherzi sulle ragazzine. "...Ecco." Dice Astolfus, mentre la ragazza esce di fretta e furia seguita a ruota dalla madre. Donald Kennon inizia a urlare e sbraitare contro la ragazza e la sua famiglia, iniziando uno dei soliti litigi a cui von Trier assisteva in veste di pacificatore. E pensare che fino a qualche minuto prima stava fissando le tette alla contessa! Perché quei due non se ne stavano buoni invece di fare ogni volta le stesse sceneggiate? Un conato di vomito in men che non si dica si trasforma in una questione di rispetto tra famiglie, e presto tutti si dimenticano che Rosalinda ancora non aveva mostrato il suo volto a nessuno. Quando abbandonate il palco, ahimè non siete sole. Due guardie vi seguono fino alle tende nobiliari sul versante sud. Tra madre e figlia, nemmeno una parola. @Sandrine:
  11. Il tiro di osservare gliel'ho fatto fare quando gli hai parlato, tutto qui.
  12. Le guardie all'entrata del palco se la sono bevuta perché erano concentrate su Rosalinda (distratti, -2 a Osservare su te e Kaleb), mentre le guardie che vi hanno fermato ora sono le sentinelle a guardia dell'entrata della balconata dove ci sono i capofamiglia e il governatore. Due prove separate per due tipologie di guardie. Se ben ricordi lo scorso post l'ho fatto da telefono ed ero un po' nel caos con il segnare i punteggi, così ho tirato tutto e postato direttamente l'outcome senza segnarvi i punteggi effettivi. Tiri di sfiga, comunque. Ora, nuovi PNG, nuovi tiri di osservare, e stavolta sei tu la distrazione: ergo Josephine e Kaleb hanno un indiretto +2 e riescono a passare. Nella sostanza, il tuo fallimento è stato il miglior diversivo. Solo che adesso rischi che ti taglino una mano. Forza Vuldo e Kaleeeeb salvate il vostro amichettoooo
  13. Lo so che se ne fa uno solo, prima non ho tirato perché le guardie fallivano in automatico a causa dei punteggi bassi e malus circostanziali. Forse avrei dovuto tirare comunque nel post precedente, ma sarebbe stato un punteggio privo di senso, contrapposto ai fallimenti praticamente automatici.
  14. Per Kaleb & Randal: Quando il capo della guardia di Capo Ventura (o per meglio dire, quando un tizio travestito da tale) si mette in mezzo agli ordini diretti impartiti dal governatore von Trier, la questione inizia a farsi spinosa per le due sentinelle, che si mettono subito in allarme: "Un attentato? E di chi?" dice una, mentre l'altra fa cenno ad altre guardie di accorrere immediatamente. "Pattugliate il perimetro, abbiamo una possibile minaccia diretta a lady Rosalinda. Tutti sull'attenti e siate discreti!" e così, una parte di loro inizia subito a correre verso il retro dell'impalcatura, probabilmente per assicurarsi che nessuno arrivi dal lato in cui il palco è più debole. L'ancella non viene inizialmente tenuta molto in considerazione, ma quando Randal toglie fuori - letteralmente dal nulla! - due panini dall'aria fatata, qualcosa scatta nella guardia che era rimasta ad interloquire con Kaleb: "Aspetta un momento..." la guardia butta via il panino con uno strattone e strappa i "capelli" di Randal lasciandolo nudo del suo principale accessorio di camuffamento. "La vostra ancella è stata sostituita! E' lui l'attentatore!" - e così altre guardie sbucate fuori dai lati della balconata riescono a bloccare il cuoco senza che lui possa fare apparentemente niente. Due guardie lo tengono per le mani, e una di queste gli tappa la bocca; un momento prima l'ancella era lì per lì per offrire il nettare degli dei paninari alla sentinella, quello dopo si allontanava dal palco come un qualunque delinquente colto in flagrante. Se non altro, come diversivo era più che efficiente! "Prego, madama" dice la guardia alla porta, lasciando entrare Josephine. "Lei è meglio se va con i miei uomini e li aiuta nell'interrogatorio. Garantirò personalmente per la sicurezza di donna Rosalinda." e così anche Kaleb era rimasto fuori dal palco, ma con una missione parecchio importante; salvare Randal dall'impiccagione e non secondariamente, salvare le apparenze fin quando Barbara si fosse allontanata da lì. @Kaleb: @Randal: Per Sandrine: Barbara ti sorride, visibilmente imbarazzata, ma divertita. La debolezza di Von Trier è sempre stato il genere femminile; la stragrande maggioranza dei presenti a quella competizione lo sapeva, ed il tuo ascendente non poteva che essere benzina sul fuoco per un cuore ardente di calore come il suo. Ahimè non si poteva dire lo stesso di entrambi i capifamiglia rivali: Syvis era un astuto mercante che aveva costruito il suo impero sfruttando le doti magiche dei suoi consanguinei misti alla sua abilità di saper vendere ghiaccio nei ghiacciai del nord. Kennon, peggio ancora: era un orso, più orso del resto della sua famiglia - famigerata in tutta Capo Ventura per essere affine con le armi più di qualunque altra. Perciò quando il tuo pugnale gli viene ridato con tutta quella reverenza e quelle occhiate per Von Trier, il massimo che Donald ti concede è uno sguardo quasi di sfida. Sarà anche vero che bilanciarsi è difficile, ma giocare col fuoco come sei abituata a fare non funziona granché bene quando hai di fronte giocatori più esperti di te. Fortuna che il governatore non ti stacca gli occhi di dosso, e perciò per quanto le tue ambizioni non siano gradite dai membri di entrambe le famiglie - che giustificano la tua audacia con la giovane età - nessuno osa dirti nulla o fare battute sarcastiche. A quanto pare, ti sei trovata un protettore. Nel momento esatto in cui torni a posto, il rullo di tamburi si fa più forte. Una coppia non poi così insolita - un Halfling e un mezzelfo - si fanno largo tra gli altri con estrema disinvoltura. Il primo preannuncia una storia, il secondo, dietro di lui, compie gesti a te familiari con le mani che evocano con scintille azzurre una realtà fittizia disegnata come in un affresco dietro di lui: magia! L'illusione crea uno scenario in movimento di castelli, draghi, re e principesse e lui, protagonista della storia, danza a ritmo di musica le parole dell'Halfling. Mentre tutti sono meravigliati dall'interpretazione dei due, una figura semicelata e silenziosa si inchina frettolosamente di fronte a tutti e corre a piazzarsi accanto a Barbara, nel posto rimasto vacante. "Lady Rosalinda...?" dice il governatore, con sommo stupore di lord Astolfus; ma non si vuole interrompere lo spettacolo, perciò le spiegazioni sulla sua improvvisa comparsa sarebbero state rimandate all'inizio del torneo vero e proprio. La prestidigitazione di Josephine fa apparire un marchio a forma di mezzaluna sul polso sinistro, che mostra a Barbara con poca discretezza; e tu, contessa, che ben conosci la famiglia Alamaire - compresa Rosalinda - sei abbastanza vicina a Josephine per vederne i tratti da adolescente sotto il suo velo di iuta rosso. Magari gli abiti, che ne nascondono le forme, il cappello largo, che ne nasconde il viso mentre si era inchinata - e più di tutto il suo silenzio, complice della riuscita del piano, avevano ingannato i più distanti da lei - i capifamiglia in terza fila. Ma tu riconosci il volto del capo delle guardie di Capo Ventura, e ne osservi il finto tatuaggio mentre l'Halfling ne parla con molta più enfasi del dovuto. Quando durante il finale viene citato il duello, Kiltus estrae le spade dal fodero e ne lascia andare una - questa, magicamente, levita e inizia a combattere contro di lui come se una forza invisibile la stesse impugnando in quel preciso momento - e alla fine lo infilza (per finta, s'intende!) facendolo cadere scenicamente in terra. "Fuinur! Quel ragazzo ci sa proprio fare!" - dice Astolfus, applaudendo per primo alla sceneggiata. Lì capisci che il figlio del capo della Loggia, si sta esibendo di fronte a te con uno scopo preciso. Non sai fino a dove quella storia fosse una metafora e quanto fosse mero contorno di finzione; ma la tristezza di Barbara, costretta a sposarsi, la mezzaluna di Josephine travestita da sua zia, e la presenza di Kiltus nello spettacolo non potevano essere una semplice coincidenza. Qualcosa stava accadendo lì, e presto Astolfus avrebbe intuito l'inganno. Ti resta una scelta: contribuire a sventarlo, o aiutare Josephine con la sua messinscena. Sai di non poter comunicare telepaticamente con nessuno, a meno che di non essere ascoltata dal capofamiglia Syvis - si diceva fosse in grado di intercettare i messaggi mentali tra gli incantatori - cosa mai confermata dal diretto interessato, ma nessuno osava comunque tentare la fortuna, per le cose importanti. Per Biscottino: "Vuldo, te li meriti tutti, ma dobbiamo muoverci." al completarsi della tua storia, una cascata di applausi ricopre te e Kiltus, che vi inchinate tre volte di fronte al vostro pubblico. Il tuo amico non perde un momento per accendere nuovamente la sua pipa ricolma di erbe stupefacenti, mentre sorride e applaude. L'illusione del grande castello che aveva creato dietro di te si dissolve nelle stesse scintille azzurre che l'avevano creato e tu, che nel frattempo ti sei destreggiato nell'oratoria come mai nessuno prima di allora, noti un certo movimento oltre la balaustra; ma non osi interrompere lo spettacolo, the show must go on, dicono nell'Ovest. Dopo averti nuovamente concesso gli applausi extra ed aver a malincuore rifiutato un bis, Kiltus ti trascina nuovamente via dalla maschia lasciando la scena agli acrobati e ai mangiafuoco dell'accademia bardica; vi defilate sul lato destro, dove la strada continua fino agli accampamenti dei cavalieri. E' lì che stanno portando il prigioniero dell'incursione - hai visto bene cosa è successo, e Kiltus è ovviamente dei tuoi. O forse sei tu che sei dei suoi? I sei soldati che scortano la cortigiana rivelatasi impostora si dirigono in una tenda vacante, accompagnati dall'armatura scintillante da capitano con il pelato al suo interno. Tu e Kiltus siete ancora defilati a quindici metri da dove stanno portando Randal, imbavagliato e legato, probabilmente per interrogarlo e - quasi sicuramente - torturarlo. Come avreste agito?
  15. Non ce n'è bisogno, pigliateli come extra. Ho dato ad ognuno di voi qualcosa di particolare all'inizio - chi non ce l'ha, lo avrà a breve. Vai, te li concedo.
  16. Lo sistemo nel Diario di Bordo tra pochissimo, va bene così (ma se vuoi tenerla CB te lo concedo, anche con la saggia bardica) Voi due non vi siete mai visti, Kiltus conosce Sandrine perché sono due importanti membri della Loggia (entrambi di alto rango, anche se Kiltus rifiuta il suo stato), mentre Vuldo...vabbè, sapete già come si sono conosciuti. Nel prossimo post tiro un paio di dadi e vediamo chi capisce cosa lol
  17. Ragazzi scusate il ritardo! Dopo pranzo posto e sistemo tutto!
  18. Randal che finge un mancamento con voce stridula di donna, e guardia che arriva a soccorrerla e scappa inorridita: quotato a 1.1
  19. Ragazzi, scusate il post poco descrittivo ed un po' vacante, ma non ho il pc con me e ho scritto tutto da telefono. Se non vi è chiaro qualcosa di quello che sta succedendo, scrivetemi pure qui e cercherò di aggiustare il post alla meno peggio - stasera sarò di rientro a casa. Siamo quasi alla fine della quest, e se dio vuole, dovrebbe essere la parte più divertente. Ho fatto tutti i tiri per camuffare contrapposti, ma sono molti e non li ho scritti sempre causa telefono. Per questo giro, dovrete fidarvi! In più ho skippato un po' il tragitto per sincronizzarvi tutti: al prossimo post sarete tutti di nuovo riuniti. Sono molto curioso di vedere come avete intenzione di portare avanti l'inganno (e soprattutto che razza di storia si inventerà Vuldo!) PS: secondo me @The Machine è un Halfling anche nella vita reale.
  20. Per Kaleb & Randal: La prima cosa che fa Josephine dopo aver finalmente trovato un largo cappello di vimini con una retina di iuta rossa che le copre parzialmente il volto, è annuire verso Kaleb; l'idea della guardia del corpo gli piace, anche se non è sicura che la sua magia funzionerà a dovere ora che che ha addosso tutto quel metallo. Il mithral sarà anche leggero, ma...insomma, non sono affari suoi comunque. Anzi, spera proprio che della sua magia deflagrante non ce ne sarebbe stata affatto bisogno. Quando invece Randal inizia la sua commedia come balia, la ragazza scoppia a ridere; con la tensione alle stelle, Randy che smorza così all'improvviso con una battuta del genere...aspettate tutti: non è una battuta? La risata di Josephine si chiude, ma i suoi occhi si spalancano. "Cavolo, Randy. Vuoi farlo davvero?" Tanto ormai che c'era da perdere? E comunque magari l'idea dell'incendio non era poi così buona. Avrebbero potuto allarmare troppo le guardie che per mettere in sicurezza tutto potevano chiudere immediatamente la giostra - e a quel punto, ciao ciao Barbara! "Va bene, andiamo" - dice la ragazza, senza ulteriori indugi. Il tempo passava parecchio in fretta ora che erano lì per lì per iniziare la loro teatrale messinscena, e Josephine voleva arrivare prima che la giostra iniziasse. Lasciate la tenda, ma il paninaro vi ferma: in mano ha due enormi ciabatte ripiene di carne, formaggio e salse sconosciute. Con fare solenne ve li porge, dicendovi: "Avrete bisogno di energia per il vostro piano!" - la sua voce ha il suono di un uomo che taglia un tronco di legno, con un retrogusto imperativo e insolitamente militare; forse è vero lo stereotipo che ogni locandiere/cuoco/paninaro esistente ha un segreto passato nell'esercito - anche Baffogrigio, che se ne sappia, aveva servito nella marina militare da giovane. Dopo avervi consegnato la sua ambrosia, torna silenziosamente alle sue normali occupazioni. Indipendentemente che abbiate preso o meno il panino, seguite entrambi Josephine verso l'area ovest della fiera. Le guardie che Randal ha visto prima presidiano il passaggio, ma alla vista di una nobildonna, non si fermano nemmeno a chiedere niente. Lei non pronuncia parola, mostra solo l'anello e questi si spostano manco le acque con Mosè. Qualcuno sussurra: "E' lei! E' arrivata!" ma le guardie più anziane, probabilmente di più alto rango, calciano gli stinchi ai chiacchieroni per riportarli all'ordine. Non sia mai che si faccia brutta figura con la madama Rosalinda, la sua giovane ancella e la sua guardia del corpo! Sherlock Holmes diceva che il travestimento è nascondersi alla luce del sole. Ed infatti, i tre eccentrici personaggi che raggiungevano gli spalti in questo preciso momento senza essere nemmeno lontanamente accostati da una qualunque delle guardie, lo dovevano principalmente al fatto che ognuno di loro incuteva un certo timore, anche se in modo diverso. L'ecletticità dei vestiti di Josephine e la sua insana riservatezza degna di una nobildonna che non reputa degno nessuno di far vedere il suo volto; la cicatrice e l'emblema da capitano della guardia di Capo Ventura, una combo micidiale per qualunque soldato. Ed infine...la bruttezza più unica che rara della sua ancella. Quella era la peggiore di tutte. Il problema che si pone adesso è il gran casino di nobili di fronte a voi. L'entrata del palco è una scala di legno sul lato dell'enorme struttura lignea, che se percorsa fino all'ultimo gradino porta ad un corridoio coperto che avrebbe fatto entrare la nobildonna nel palchetto sopraelevato dove solo i membri stretti delle due famiglie ed il governatore avevano il permesso di entrare; due massicce guardie nelle loro armature complete, grondanti di sudore, sorvegliano i lati dell'ingresso alla balconata, celato da una tenda di raso porpora. Vedendovi arrivare si mettono subito sull'attenti: "Salute a voi, madama. Chi devo annunciare?" mentre l'altra mette una mano avanti: "Solo i membri nobiliari posso oltrepassare la soglia. Ancelle e guardie rimangono fuori." la "madama" resta in silenzio, fingendo un colpo di tosse. Fa schifo a mentire, perciò dà un'eloquente gomitata a Kaleb. Per Sandrine: Quando la tua proposta va a buon fine, è dal capofamiglia Kennon che ti arriva un pregiato pugnale con un rubino incastonato nell'elsa e la lama affilatissima. Il fiocco invece ti viene dato da Barbara, che se ne sfila uno dai numerosi che oggi porta tra i capelli, con il probabile disappunto di chi oggi si è prodigato a rendere perfetta la sua acconciatura. Alché improvvisamente anche Evangeline, la viziata nipote della festeggiata di oggi, si alza di scatto e si piazza di fronte al governatore: "Signore, anch'io voglio donare i miei capelli al migliore in campo" la sua voce stridula stona pesantemente l'aria gioviale che hai contribuito a creare tra i nobili; il governatore ridacchia - si diverte con poco, capitelo - e dice: "Migliore in campo? Stiamo giocando a bocce?" Che burlone. Eppure, è il governatore, quindi per forza di cose tutti ridono. Evangeline, nella sua viziataggine, non comprende il senso della battuta e ha l'impressione che tutti stiano ridendo di lei - il che, sotto un certo punto di vista, è anche vero. Ti guarda con l'invidia negli occhi e nell'anima, e si lascia andare in uno sbuffo davvero poco elegante; fortuna che c'è Astolfus pronto ad intervenire: "Mi scuso per lei, governatore, sua madre Rosalinda non è potuta venire oggi e la ragazza non ha nessuno che le freni la sua lingua impertinente." "E' una ragazzina, Astolfus" - risponde Ulrich - "Dovresti vedere mia figlia!" e gli dà una pacca amichevole sulle spalle che lo fa sussultare. I giochi, nel frattempo, sono iniziati. Alcuni circensi hanno iniziato a danzare e ballare, e tutti sono presi dalle loro gesta; perfino l'inamovibile capofamiglia Syvis ne è attratto, dimenticandosi di te per qualche minuto. Barbara intanto ti sussurra divertita: "Non ho consigli particolari, ma se la vostra imprudenza riesce rallegrare questo trionfo di cartapesta, vi sarò eternamente grata." Per Vuldo: Kiltus non ne vuole sapere di riprendersi le monete, ed annuisce saggiamente quando ti sfoghi parlando dei tuoi ultimi avvenimenti con la pirateria. Piuttosto si rivela interessato agli avvenimenti recenti: "Josie ti ha coinvolto in uno dei suoi piani? Quella ragazzina non si rende conto che ora è il capo delle guardie e non gioca più a guardie e ladri? Dannazione, avrei dovuto specificarle che i piani improbabili funzionano solo se sono IO, ad inventarli!" - ormai siete in mezzo alla ressa del trenino, con tutta la banda che vi circonda. "Mi sa che ci toccherà improvvisare, Biscottino. E subito: non è Josie quella travestita da nobildonna che sta salendo le scale proprio ora? Si porta dietro quei due...cosi! Cavolo, se Astolfus la vede e le parla, la sua copertura è finita. Ma almeno c'è la Contessa di Alamaire, guarda, quella gran gnocca che ha appena messo in palio i suoi capelli. Beh, non so gli altri cavalieri ma di sicuro se potessi avere una parte del suo corpo...darei priorità a qualcos'altro, prima che a quella ciocca." Kiltus! Ti pare modo?! "Ora ascoltami: ho un'idea. Ci piazziamo lì davanti e tu racconterai una storia: non una qualunque! Devi riuscire a far capire alla Contessa che Rosalinda è Josephine e che deve aiutarla! Ma al contempo non devi farlo capire ad Astolfus. A lui posso pensarci io, adora le danze di spada, si distrarrà...ma occhio a quel che dici! Mimerò ogni tuo gesto, faremo una cosa in due. Ci stai?" QUESTO è un piano alla Kiltus. "Non posso usare la magia e mandarle un messaggio, Astolfus è un figlio di cavalla e ha imparato a intercettarli. Su, forza!" E per la seconda volta in pochi minuti, ti ritrovi nel bel mezzo della mischia senza sapere come. Stavolta, con una schiera di musicanti alle spalle e tu e Kiltus al centro dell'attenzione di tutti i nobili sugli spalti. Devi inventarti qualcosa, ed in fretta!
  21. Per Kaleb & Randal: "Non è solo una scusa per vedermi con un corsetto addosso, vero?" E' lecito dubitare, ma mentre ascolta Randal dilungarsi su ciò che commentavano le guardie, la ragazza ha già preso il vestito lungo e rosso che si era scelta precedentemente buttando via il guanto d'arme. Josephine si volta di schiena rispetto ai due presenti e si toglie la maglietta rivelando a entrambi la sua schiena nuda e candida; si infila da sopra il vestito, e dopodiché si toglie anche stivali e pantaloni da sotto la gonna, sostituendoli con degli tacchi rosso cremisi in tinta con il travestimento. Non era stato proprio il comportamento più elegante del mondo, ma cosa ci si poteva aspettare da una cresciuta in mezzo ai soldati? La cassa che ha preso Kaleb è ahimè piena di vestiti femminili, quindi, a meno che non vogliate trasformarvi in meravigliose donzelle, vi toccherà pensare qualcos'altro. Dietro la cassa rimangono nascosti i pezzi dell'uniforme cittadina di Capo Ventura, da non sottovalutare come alternativa. Tra i vestiti spunta anche una parrucca arancione, perciò se qualcuno di voi avesse avuto la meravigliosa idea di travestirsi da Josephine, anche quello sarebbe stato (forse) possibile. @Kaleb: Le informazioni di Randal sono altrettanto utili alla ragazza, che, una volta messo il vestito, prende una scatola di trucchi e inizia a riempirsi pesantemente di cipria e ombretto. "Rosalinda oggi ha avuto solo un contrattempo. Arriverà con un meraviglioso vestito rosso in elegante ritardo poco prima dell'inizio della giostra dei cavalieri. Le servirà un cappello..." E i suoi occhi cercano in giro per qualcosa di elegante e vistoso, che potesse oscurare abbastanza il suo viso da renderla poco riconoscibile anche da coloro che erano affezionati a lei. "Non so cosa sta succedendo tra i Syvis, ma se riuscite a scoprire qualcosa, avvertitemi. In ogni caso non abbiamo tempo di aspettare Biscottino, la giostra inizia tra pochissimo. Dov'è seduta esattamente mia madre?" Chiede a Randal, ancora in cerca di un cappello che possa starle bene. @Randal: Per Vuldo: Kiltus non si fa affatto problemi ad abbracciarti, anzi, accarezza anche Vaniglio nel frattempo, che sembra piuttosto contento del vostro rinnovato incontro. Le persone accanto a voi non sembrano prestarvi molta attenzione, troppo impegnate a recarsi presso altre bancarelle nel tentativo di accaparrarsi le migliori offerte possibili. Il mezzelfo ti ascolta e boccheggia fumo, dando colpetti alla pipa di tanto in tanto per smuoverne la cenere all'interno. "Le voci dicono il vero, capitano. Ho imparato parecchio dai Cantori, abbiamo viaggiato in tutto il sud e ci siamo esibiti in ogni villaggio che abbiamo incontrato nell'ultimo mese. Una bella esperienza, anche perché finalmente nessuno mi tratta più come il cocco di papà." - La sua espressione si fa più amareggiata - "Quando sono stato a Kyparissos, i marinai mormoravano dell'ammutinamento della Abisso. Sapevo che eri troppo tosto per farti ammazzare da quel cretino di Boccamarcia, ma mi è dispiaciuto parecchio. Secondo me eri un gran capitano! E poi, Capitan Biscottino suona dannatamente bene!" Ride allegramente e in fondo, mette di buonumore anche te. Dalle sue tasche tira fuori qualche moneta e te la mette nella tua, di tasca, senza fare troppi complimenti. "A me ora non servono, prendile tu. Saremo pari quando mi offrirai da bere..." Sulla tua destra, dopo lo spiazzo ai piedi della torretta nel quale tu e Kiltus vi siete trovati, inizia il terreno sabbioso sul quale si terrà la prova, dietro il quale gli spalti di legno ospitano la nobiltà di Capo Ventura. Le trombe iniziano a suonare, annunciando l'arrivo dei circensi - dei quali, in teoria, dovrebbe far parte anche Kiltus. "Cavolo, è già ora!" - dice tra sé e sé. Ti prende per un braccio e ti trascina, dicendo "Tu eri bravo a raccontare storie, mi ricordo! Dai, ti va di improvvisare? Tanto nessuno rispetta mai il programma, finisce sempre a schif- a improvvisazione, volevo dire. Piuttosto, che ci fai qui? La giostra di platino è l'ultimo posto dove mi sarei aspettato di trovarti." Kiltus ti trascina verso il centro dello spiazzo, dove individui di tutte le tipologie, razze e costumi entrano in gran fanfara a mò di trenino, nel quale voi ad un certo punto, dovreste infilarvi. Siete uno dietro l'altro e avete perciò modo di parlare; tuttavia non sai come ed esattamente nemmeno il perché, ma ti aspettavi che sarebbe finita così: quando sei Kiltus è facile che un momento prima tu sia un capitano vittima di ammutinamento, e quello dopo un circense intrattenitore di nobili. "Quando torniamo a Capo Ventura, ho una proposta da farti. Adesso che non sei più capitano, sappi che ho una nave e un viaggio pronti, e mi servirebbe uno come te a bordo." Aspetta: ma non era stato rimosso dalla settima spedizione? @Biscottino: Per Sandrine: Tra i nobili vige il detto che le buone maniere sono un piatto d'argento su cui si serve l'audacia. Barbara è oltremodo innamorata di te - platonicamente parlando - e dei tuoi modi così raffinati eppure così fuori dagli schemi. Non ha mai visto una donna più emancipata di te (ed è anche comprensibile, visto che passa tutta la sua vita in mezzo a cortigiane fatte con il proverbiale stampino) ma ciò che la affascina più di ogni altra cosa è come tu riesca a esprimere la tua femminilità senza timore e senza volgarità alcuna. Sei inarrivabile ma gentile, sei incredibilmente bella ma mai snob. Raccogli ogni sguardo ma non ti lasci toccare davvero da niente. "Nulla mi pesa quando vi guardo, mia dama." sussurra Barbara, mentre ti segue con gli occhi - e non solo lei: hai monopolizzato l'attenzione di ogni singola persona seduta su quegli spalti - e anche il governatore, vedendoti mentre ti avvicini a lui, stringe i braccioli preso da una vampata di calore generata dai suoi istinti meno nobiliari. Ti ascolta a bocca aperta mentre parli e sorride come un ebete, ridendo di gusto quando infine sente la tua proposta; si volta prima verso lord Astolfus, i cui occhi ti guardano interessati. La sua famigerata intelligenza supera ogni lusinga e ogni tuo gesto ammaliatore; cosa vuoi, contessa? sembrano chiedere i suoi occhi. Dopodiché il governatore guarda invece Donald Kennon, che ridacchia sotto la sua folta barba e accenna un sì con la testa. Infine, convinto da quest'ultimo, ti si rivolge con una battuta: "Allora mi toccherà prendere l'elmo e la spada, quest'oggi." Donald ride di gusto, mentre Astolfus accenna una risatina di cortesia non smettendo per un attimo di fissarti. Lord Kennon non si lascia sfuggire un'altra battuta verso il suo signore "Ulrich, se sali a cavallo dopo quello che abbiamo mangiato a pranzo, la ragazza darà la sua ciocca alla bestia per pietà!" E scoppia la risata generale dei presenti. D'altronde solo i capifamiglia possono permettersi un tale livello di cameratismo. "Dona la tua ciocca al più valoroso, contessa Alamaire." - conclude il governatore - "Il tuo sangue e la tua cortesia ti danno il diritto di pretendere tutti gli onori che desideri." E detto ciò, le trombe suonano l'arrivo dei circensi; sai che dopo il breve spettacolo, inizieranno le gare tra i contendenti e con loro anche i primi spargimenti di sangue. Cosa non si farebbe per una ciocca! Il tuo è un gesto particolarmente audace, ma anche molto astuto. Sai che i pretendenti di oggi saranno tre per la mano di Barbara: Armin Kennon detto "Il Mago", nipote di Donald da parte di secondogenitura maschile, unico della famiglia Kennon a padroneggiare la magia. Dunwald von Trier detto "Il Saggio", cugino del governatore, devoto servitore di Heironeous dall'età avanzata - si diceva avesse superato la cinquantina. Ed infine il temibile Lucius Urvino detto "Il Fedele", il braccio destro di Astolfus. Dei pretendenti hai sentito molto parlare nelle stanze con le orecchie delle tenute Syvis; Armin Kennon conserva nel suo sangue l'essere testa calda tipica della sua famiglia; Dunwald al contrario ha un'età avanzata ma un cuore saldo, ed è fedelissimo ai principi dell'onestà e del valore imposti dal suo dio. Mentre di Lucius non si sa molto, se non che sia devoto fino alla morte al suo padrone a nessun altro; qualcuno dice che la sua sia nobiltà di toga, cioè avesse ottenuto il suo titolo per una concessione di Lord Astolfus, e che in realtà appartenesse di nascita ad una famiglia di mercanti dell'ovest. @Sandrine:
  22. Per Kaleb: Forse spaventato dal marchio che hai addosso, forse realmente convinto che tu abbia la faccia di uno scaricatore di porto, il mezzelfo non osa farti più nessuna domanda, ma piuttosto ti lascia andare con la cassa. D'altronde, chi ruberebbe mai dei vestiti di scena? Prendi la cassa e la porti fuori dalla tenda, avviandoti per le strade alla ricerca della tenda con lo scudo lasciato sul retro. Ti ci vuole un po', ma alla fine trovi l'egida della guardia cittadina sul retro di una tenda di un contadino dall'aspetto trasandato che vende panini con mortazza agli avventori; entri nella tenda e ovviamente ti nota, ma per un motivo che puoi facilmente ricondurre alla moneta d'oro (l'unica, peraltro) che spicca sulle altre di rame in un cestino di vimini dietro il bancone. Josephine ha usato la nobilissima arte della corruzione per garantirsi il silenzio del commerciante. A tal proposito, la ragazza è in un angolo, e si è tolta l'armatura mettendola da parte sotto un sacco di iuta. Solo ora che il Mithral non la ricopre per i tre quarti, noti quanto esile sia in realtà: come avrà fatto a diventare una delle guerriere più forti di Capo Ventura? Lasci la cassa in un angolo e lei ti chiede, retoricamente: "Che hai trovato?" mettendosi a scavare tra i vestiti e le maschere di scena. Per Randal: Una delle guardie, quando stai per tornare indietro, commenta la tua osservazione per la madre di Josephine con un'altra guardia: "Barbara Syvis? Ma stai scherzando? Ma hai visto sua sorella Rosalinda? Quello è un pezzo di sticchio come si deve!" ... "Non è quella che si siede sempre accanto a lei? Dov'è oggi?" ... "Non c'è, non vedi il posto vuoto sulla destra? Pare che avesse cose urgenti da sbrigare" ... "Sono nobili, che diavolo hanno di urgente da fare? Annaffiare le gardenie?" La conversazione pian piano dirotta su battute squallide contro la classe nobiliare, ma tu ormai sei già lontano. A scambio avvenuto, il contadino ti saluta con un gran sorriso, benedicendoti mentre ti allontani dalla sua bancarella. Ti serve un po' di tempo per cercare quello scudo, ma infine trovi il paninaro lordo che funge da base operativa per la missione. Ti avvicini cautamente, e ai tuoi sussurri senti risponderti: "Vieni pure". Entri, togliendoti dalla strada. Superi il "cuoco" - difficilmente ti viene da chiamarlo così - e arrivi nell'area retrostante: non sei il primo ad essere tornato. @Randal: Per Randal & Kaleb: Mentre Josephine cerca qualcosa di imprecisato tra i vestiti, le tue parole arrivano dirette e senza fronzoli. Sandrine Alamaire, la Pioniere contessa, è la vicina di posto di Barbara e potrebbe essere d'aiuto in un momento come questo. "Ottimo" - dice Josephine - "Mentre voi eravate fuori, ci ho pensato a mente fredda e mi sono venute un paio di idee." Tira fuori dal baule un vestito rosso lunghissimo con un collo vittoriano esageratamente ricamato, e se lo piazza addosso come per provarselo. - "Posso camuffarmi da una parente lontana dei Syvis e tentare di raggiungere mia madre sulla platea. Lo so che devo finire nella tana del leone, ma non so come altro avvicinarmi! Se riuscite ad avvertire la contessa, forse potrebbe darmi una mano una volta lì. Il vostro compito sarà di distrarre le guardie; non so, siete bravi a combinare casini, no? Qualcosa di non molto grosso, che attiri quelle nei dintorni." - dopodiché lascia andare il vestito, e prende il guanto d'arme della sua armatura, infilandoselo alla meno peggio. "Oppure, posso partecipare al torneo. Sconfiggo gli altri cavalieri, e vinco la mano di mia madre. E poi gliela ridò." Quest'ultimo piano trasudava Halfling da ogni poro. Sicuri che non fosse stata un'idea di Vuldo? Josephine non conosceva granché di usanze nobiliari et similia, ma per un attimo vi viene il dubbio che le migliaia di usanze degli alti ranghi potessero nella loro cavillosità offrire uno spiraglio anche a questa idea strampalata. Avreste dovuto attingere alla vostra conoscenza dell'ambito regale, oppure chiedere a chi ne sapeva più di voi. "Se riuscite ad entrare nelle tende degli altri cavalieri e a sabotarli senza che loro se ne accorgano, sarà un gioco da ragazzi." Sembra sempre tutto semplice quando è lei a spiegare le cose. "Kaleb, quanto tempo ci rimane prima dell'inizio del torneo?" ovvero: quanto tempo abbiamo per salvare mia madre? Per Vuldo: Un posto alto. Beh, non ce ne sono molti, in un campo di tende. L'idea che ti era venuta subito era di andare al palco, ma prima che ci potessi arrivare, hai notato la torretta di guardia di sud-ovest; una costruzione in legno sulla quale le guardie avrebbero dovuto probabilmente supervisionare il tutto, ma ahimè tutt'ora deserta. Forse chi era di vedetta ha deciso che le cose lassù si stavano facendo troppo noiose e ha deciso di farsi un giro tra le bancarelle. Questo ha lasciato campo aperto agli individui che amano rintanarsi in luoghi alti a fumare; ed infatti, un'odore acre di erba bruciata ti arriva subito al naso. Immediatamente guardi in alto, e finalmente, lo vedi. Kiltus non è nella torretta. Kiltus è sulla torretta, seduto con le gambe a penzoloni sul tetto di legno, con una pipa in bocca e lo sguardo perso nel vuoto. Un mezzelfo che ha superato la metà dei venti, vestito di abiti di scena - ma tu che lo conosci da tempo, sai che quelli sono i suoi abiti ordinari. Le else di due spade gemelle spuntano da dietro la schiena, e una sua mano si alza per salutarti, quando ti avvicini. Si sporge per guardarti meglio, e per un attimo ti sembra che perda l'equilibrio. Cade giù, per otto metri, compiendo due capriole ed un avvitamento, atterrando in un perfetto plié. Si inchina maestosamente, e poi ti guarda sorridente esalando una boccata di fumo. "Biscottino! Amico mio!" esordisce, stringendoti calorosamente la mano. "Quanto tempo!" Per Sandrine: Il liuto che ti hanno prestato difficilmente farebbe meglio nelle mani di qualcun altro; l'orchestra sotto di te ti dà il ritmo, ma la tua bravura surclassa chiunque ed incanta l'intero palco, ma che dico, l'intera parte nord della fiera! I cavalieri lì di fronte smettono immediatamente i loro giochi d'armi improvvisati, le loro preparazioni, perfino la pulizia dei propri cavalli. Tutti, in religioso silenzio, ascoltano la tua bravura. C'è chi perfino si commuove per la tua bravura, tra le donzelle dei Kennon. Ma forse il premio migliore è lo sguardo di Barbara, che per qualche minuto smette di impensierirsi per ciò che la aspetta tra una mezz'ora scarsa, e invece si rifugia nelle tue note cercando sollievo. Quando la tua canzone volge alla fine, un sonoro applauso ti rende omaggio da ogni direzione. Tra i presenti di sesso maschile, noti sguardi di impudente apprezzamento - a cui sei ormai abituata - soprattutto dai giovani rampolli di entrambe le famiglie. Certo, non ti saresti aspettata un trattamento simile anche dal governatore von Trier, che ti strizza l'occhiolino in maniera piuttosto goffa mentre applaude. Uno sguardo di ammirazione di tipo diverso invece è quello di Barbara. Per un attimo hai l'impressione che la terzogenita dei Syvis in questo preciso momento darebbe qualsiasi cosa per essere te. E forse, un po' la capisci. @Sandrine:
  23. Certo! Fai pure tranquillamente come se non avessi postato, recuperi nel prossimo post!
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