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Dragons´ Lair

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Bellerofonte

Circolo degli Antichi
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  1. Per Vuldo: I ragazzini iniziano a tartassare il tuo pappagallo di suppliche una volta venuti a conoscenza delle sue doti canore, ma come ben sai anche tu, Vaniglio non è un pennuto che cede facilmente alle lusinghe - no, lui preferisce i biscottini. Così, mentre i ragazzini ci giocano, ti avvicini al cocchiere e inizi a dialogare con lui, che ti guarda inizialmente con un po' di diffidenza. "Hai l'occhio fino, hin." ti dice, voltandosi nuovamente verso la strada. Il carro trema dell'attrito delle ruote con la ghiaia e la processione di mercanti e contadini che tornano a Capo Ventura fa un gran baccano su tutta la strada; più avanti rispetto a voi, la colonna di gente a cavallo continua per almeno un chilometro illuminando la strada con le lanterne penzolanti. Sopra di voi, il cielo terso e la luna a un quarto. Un panorama perfetto per una bella storia. "Ho passato quasi tutta la mia vita nei porti" - inizia l'uomo - "Mio padre era un esattore doganale della città-stato di Avernus, nell'impero Handorien, molto ad Ovest. Mi voleva far studiare, ma non ho mai avuto testa per i libri ed i conti, così mi sono imbarcato il prima possibile su una caracca, di quelle che usavano per trasportare i soldati verso nord. Ho avuto fortuna e mi sono fatto degli amici tra loro, e sono finito a fare l'aiuto cuoco sulla Royal Majesty, l'ammiraglia dell'impero. Paga ottima, gente di un certo calibro, per farti capire, il capitano Erodes era il terzo in linea di successione per il trono. Non capita tutti i giorni di calpestare le assi insieme a gente del genere. O di lucidare i pomelli d'oro del timone, o di cucinare carne di maiale per pranzo. Sono stati gli otto mesi più gloriosi della mia vita." Il suo sguardo s'infierisce alla luce della lanterna, per spegnersi rapidamente subito dopo. "Se hai vissuto abbastanza, sai che le cose belle non durano, amico mio. Eppure lì sopra tutti credevamo che nessuno avrebbe mai osato alzare un dito sulla nave più potente ed importante di tutto l'impero. Capiscimi: avvistammo la bandiera di Barbafuoco una volta, e lo vedemmo cambiare rotta. Cosa dovevamo temere? Ma sbagliavamo. Un giorno di nuvole e vento gelido, da Est vedemmo una nave con vele grigie e una polena a forma d'elefante. La Jocasta. Successe dieci anni fa, e per noi, il pirata Nero all'epoca era solo uno degli emergenti troppo baldanzosi, di quelli che finiscono subito sulla forca. Ma, Pelor mi assista, da quel giorno non ho mai più voluto prendere il mare. Ci ha aggirati, ha distrutto il timone a poppa e ci ha fatto lentamente a pezzi; non ha preso né prigionieri né bottino. Voleva soltanto dare una dimostrazione di forza a tutti quanti...forse superare suo padre, Bolero Jack. Giravano voci che l'avesse ucciso lui stesso per prendersi il suo tesoro." Nomi familiari ti sovvengono, familiari anche al tuo pappagallo, che per un secondo smette di infastidire i ragazzini e gracchia spaventato. "Siamo scappati in pochi: una decina al massimo, quelli che come me erano sul ponte di tribordo e hanno potuto prendere la scialuppa prima degli altri. Avrebbe potuto inseguirci o prenderci a cannonate, ma credo che ci abbia fatto scappare di proposito, per raccontare questa storia agli altri...forse sto facendo il suo gioco da anni senza accorgermene, ripensandoci. Ma poco importa. Stasera sarà alla forca, e non vedo l'ora di essere sotto il palco quando ci andrà. Finora è il motivo principale per cui vorrei ringraziare Kiltus di persona." Mentre parlate, le porte della città iniziano a vedersi in lontananza; un bagliore dorato ricopre la parte nord, e immediatamente sentire nell'aria odore di legno che arde. Un incendio a Capo Ventura? "Non può essere!" commenta l'uomo di fronte a te. "Quant'è vero il nome di mio padre, lì c'è il palazzo del governatore!" si volta verso di te "Sotto il palazzo ci sono le celle della guardia cittadina...Nero era lì. Scommetto i miei fratelli che qualcuno ha dato fuoco di proposito al palazzo per farlo evadere...stavolta non scapperà!" L'uomo dà una schioccata di redini ai cavalli che escono dal sentiero tagliando la strada per i campi a tutta velocità verso la città. Vaniglio gracchia nuovamente: "A-a-altri guai! A-a-altri guai!" Per Kaleb & Randal: Il silenzio copre le vostre divergenze, e se non fosse per il frastuono dei carri che vi circondano, sentireste anche i bisbigli e i mormorii delle donne Syvis dietro di voi. Kiltus vi precede, inquieto. "Qualcosa non va." dice, mentre all'orizzonte il cielo si tinge d'arancione nonostante il tramonto sia passato ormai da un bel pezzo. L'odore di bruciato vi inonda all'alzarsi della brezza marina, mescolandosi con la salsedine. Kiltus vorrebbe alzare il passo, ma si volta a guardarvi; non potete ancora dare nell'occhio, almeno fin quando sarete fuori dalle porte di Capo Ventura. I Syvis potrebbero aver già mandato guardie verso la città. Avanzate fino ad arrivare nei pressi dei poderi adiacenti alle mura, dove un ingorgo di carri e cavalli si dilata a macchia d'olio partendo dal portale Ovest della città. Qualcuno urla insulti alle guardie, che sbattono le loro lance sugli scudi per far indietreggiare i più baldanzosi tra i contadini. "IL PORTALE E' CHIUSO! NESSUNO PUO' ENTRARE IN CITTA', SOLTANTO I PIONIERI!" Siete costretti a scendere da cavallo ed apprestarvi a piedi verso le guardie, ma arrivarci è tutt'altro che un'impresa; dovete farvi strada a spintoni tra i popolani indignati ed affrontare le sentinelle al portale, che però vi lasciano passare alla vista dell'armatura di Kaleb e dei capelli di Josephine. Un altro giovinotto armato vi raggiunge appena superate le mura, osando uno sguardo sconcertato nel vedere il suo capitano in abiti così...beh, nobiliari, non mi viene in mente aggettivo più adatto. "Capitano...?" Se Kaleb avesse voluto fare una battuta, quello era il momento. "Cosa succede, Winston?" "Un incendio al palazzo del governatore. Stavamo evacuando, ma alcuni di noi hanno iniziato a scomparire, così siamo andati a cercarli nei sotterranei e li abbiamo trovati trucidati." Josephine esita, aggrottando le sopracciglia. "I sotterranei. Lì c'è..." "Qualcuno ha dato fuoco al palazzo e l'ha fatto scappare." conclude la guardia. "NO!" esclama Kiltus "No, no, no-NO! Sapete quanto tempo ci ho messo per catturarlo?! Sapete quanta gente è morta perché voi poteste giustiziarlo pubblicamente?! Lo sapevo che era una cattiva idea! Avrei dovuto ucciderlo quando ne ho avuto la possibilità!" Oltre l'armatura di Winston, potete scorgere la città in delirio: urla, fiamme e gente che scappa su e giù per le strade principali. Cosa mai starà succedendo? Per Sandrine: Due minuti bastano per addolcire gli affanni del governatore di Capo Ventura, che vi stringe dapprima la mano e poi te la bacia; non come farebbe un nobile in segno di rispetto, ma più simile ad un fedele pentito che chiede pietà al suo parroco. "Siate fiera, ma tornate viva, ve ne prego." Sono le ultime parole che senti da lui, prima di ricevere uno stocco dalla forma insolita proprio dal capitano delle guardie, che ti avverte: "E' un dono dei Kennon alla figlia di lord Ulrich. Abbiatene cura." Il tuo cavallo bianco come il latte corre nel sottobosco, sbucando nei pressi dell'ingresso Ovest di Capo Ventura. Una calca di persone aggredisce le porte chiuse dalle guardie, ma ti fanno largo nonappena ti vedono arrivare sfrecciando verso di loro. Le guardie ti porgono gli omaggi lasciandoti attraversare le mura, ma una volta dentro la città ti accorgi che cavalcare con troppa foga potrebbe essere deleterio - non per te, ma per i passanti che rischi di investire. Ti dirigi a tutta forza verso il palazzo che brucia a Nord della città, e mentre ti avvicini noti volti familiari: l'ex capitano Uriel, Floim l'armiere, e il mezzogigante Isaac si danno da fare per portare enormi botti piene d'acqua nei pressi della magione. La voce imponente di Kerberos Fuinur, il capogilda, guida da cavallo sia i Pionieri, sia la guardia cittadina - rimasta temporaneamente senza capitano - e sia i più umili abitanti, convinti non si sa come a partecipare alla missione di salvataggio. Tra i presenti, noti anche gente armata correre da una parte all'altra: qualsiasi cosa stia accadendo, non è un semplice incendio.
  2. Ci hai passato tutto il capitolo zero, quindi suppongo di sì lol
  3. Kiltus vi ha apertamente avvisato che avreste potuto risolvere i battibecchi con un'azzuffata in taverna, ma che la Loggia ha la priorità, perché secondo il regolamento, chi non si presenta alla proclamazione resta fuori dalla spedizione. Se non vi sono chiare altre cose, scrivetemi pure tutto e vedrò di rispondervi!
  4. Per Sandrine: La carrozza prende immediatamente velocità, mentre il capo della scorta di Von Trier, un massiccio omone sulla quarantina dal volto semicoperto dall'elmo, inoltra i tuoi ordini ai suoi uomini mandando avanti uno dei suoi in avanscoperta. La formazione cambia, circondando interamente la carrozza. All'interno di quest'ultima la situazione non era meno tragica; il governatore Ulrich stava lì con gli occhi sgranati e la bocca spalancata a guardare i riflessi dell'incendio divorare tutto ciò che aveva costruito. "Mia moglie...MIA MOGLIE E' LI' DENTRO!" urla alla guardia che gli sta accanto, che però non può ovviamente far nulla in proposito. "Datemi un cavallo! Questa carrozza è troppo lenta! E' un ordine!" Ma l'uomo viene trattenuto dai suoi fedeli, che in una situazione del genere preferiscono disobbedire agli ordini diretti piuttosto che mandare al macello il proprio superiore. Bloccato dall'aprire la porta della carrozza in movimento, in piena disperazione l'uomo si agita, scalcia e cerca di liberarsi dalla morsa della guardia accanto a lui, ma infine si arrende alla disperazione placandosi come un cavallo domato. L'uomo, finora fiero e sorridente, ora si copre il volto con entrambe le mani e sbircia dalle dita la rovina della sua intera famiglia. Nel bel mezzo dell'estremo dolore, l'unica consolazione la trova in te: ti guarda quasi con tenerezza, cercando in te uno spiraglio di salvezza da quell'inferno. "Contessa, io..." si giustifica? O forse ti sta chiedendo qualcosa? E cosa d'altronde tu potresti fare per lui, in questa situazione? La sentinella torna dopo una decina di minuti con informazioni dalla città. La senti mormorare di un'evasione e di un imminente pericolo in città. Il capo delle guardie sembra dare ordini di allontanarsi da Capo Ventura e tornare indietro verso le tenute dei Kennon, ma Ulrich non è affatto d'accordo: "No! Io devo andare al palazzo! Devo salvare le mie figlie!" L'omone a cavallo non ne vuole sentire, e diplomaticamente cerca di convincerlo a fare come dice lui. "Governatore von Trier, la situazione in città è degenerata. La guardia cittadina è allo sbando ed è stata costretta a richiedere l'intervento della Loggia. La situazione è molto seria, non possiamo permettere che sia coinvolto. Chiediamo asilo ai Kennon fin quando la situazione sarà sicuro tornare." Le sue parole sono proverbialmente l'acqua santa con il diavolo. Ulrich inizia nuovamente a scalciare come un dannato e sbraitare ogni forma di maldicenza verso il capitano, che però resta impassibile di fronte a tutto ciò. E così come prima, dopo poco torna a mettersi le mani sul viso e tra i capelli, chiedendoti nuovamente aiuto con gli occhi. Per Vuldo: Il viaggio continua senza interruzioni particolari. Da quanto dice il cocchiere, siete circa a poco più di metà viaggio. Non succede nulla di particolare in realtà, senonché il tuo pappagallo riscuote molto successo tra i contadini delle carovane vicine alla tua; molti dei presenti scambiano volentieri qualche tozzo di pane per una risata, ingozzando Vaniglio di tutto ciò che è avanzato dalla fiera. E lui, fiero, accetta volentieri e dà spettacolo. Per Kaleb & Randal: Il vostro viaggio per Capo Ventura continua nonostante i battibecchi. Kiltus sembra molto divertito dalla rivalità tra Kaleb e Randal, al contrario di Josephine, che invece ha l'aria molto preoccupata; ma ahimè quest'ultima per ora preferisce stare - giustamente - con la sua ritrovata madre, probabilmente discutendo del piano da attuare una volta arrivati in città; sparire era la priorità, per loro due. "Il codice del mare è chiaro: quando due membri dell'equipaggio hanno una disputa da risolvere, ci si azzuffa alla vecchia maniera. Chi si arrende ha perso! Se avete dei problemi risolveteli alla vecchia maniera, prima di salire a bordo della mia" - mia? - "nave. Possibilmente alla taverna del Cigno, lì fioccheranno le scommesse, magari ci ricaverò qualcosa." e ancora una volta l'odore di erba pipa aleggia nell'aria, pungente come sempre.
  5. Vuldo è rimasto alla fiera per capire le conseguenze delle vostre azioni e aspettare il ritorno di Vaniglio, e ora sta tornando per conto suo in città, praticamente in autostop lol Oggi ho i miei colleghi a pranzo, so già come rispondere ma ahimè non ho il tempo materiale per farlo. Provo a scrivere un po' adesso, ma mi sa che finisco oggi pomeriggio. Buona domenica a tutti!
  6. Per Vuldo: Cammini lentamente con il tuo pappagallo per le strade in penombra della fiera, guardandoti attorno. I mercanti e i contadini che fino a un'oretta prima si apprestavano a urlare e vendere le loro merci al miglior offerente, ora mormorano quasi sottovoce mentre ripongono ciò che offrono i loro banchetti semivuoti sui carri nel retrobottega delle tende. La fiera ha lentamente perso di colorito, e probabilmente in parte è anche per colpa vostra. Uno dei mercanti, un uomo sui quaranta con il pizzetto e sopracciglia arcigne che pare quasi un pirata - che non lo sia davvero, forse? - accetta di darti un passaggio fino a Capo Ventura nel cassone trainato dal suo cavallo. A farti compagnia ci sono i suoi fratelli minori, che parlottano e giocano animatamente con il tuo pappagallo, sempre ben gradito dai ragazzini. Attraversi con le gambe a penzoloni tutta la strada laterale che costeggia la fiera, ascoltando i discorsi di alcuni dei passanti; la gran parte di loro abbandona le tenute per evitare gli interrogatori e le prepotenze delle guardie private; si sa che i mercenari di malumore sono una delle categorie di persone da evitare a tutti costi, soprattutto per gente che non sa maneggiare un'arma. Solo una piccola parte di loro è realmente spaventata - per molti, quello che è successo è solo un incidente e la voce della scomparsa di madama Syvis non è ancora arrivata al popolino. Sarà solo questione di giorni, comunque. La strada per Capo Ventura si affolla velocemente. I ragazzini parlano di Kiltus e delle sue leggendarie spade, delle leggende sul suo record di salto con sestuplo avvitamento da fermo - esagerato ma fichissimo! - e di come, un giorno, sarebbe diventato capo della Loggia di Capo Ventura. Si è guadagnato la fama di supereroe, anzi, mi correggo: la fama di una rockstar tra la gente di basso rango. Sempre disponibile, sempre scherzoso, esuberante e spericolato, non può non essere l'idolo di ogni ragazzino!...e forse anche il tuo. Di nobili nemmeno l'ombra. I commenti dell'autista del carro ti fanno intendere che quando accade qualcosa di losco, le carrozze nobiliari prendono strade meno trafficate ed in teoria segrete, evitando la gente di basso rango. Il viaggio, intanto, continua sotto una luna che si fa sempre più grande... Per Randal e Kaleb: Quando Randal si intromette nella domanda di Kaleb, Josephine fa per rispondere ma Kiltus la precede. "Cuoco! Quindi vuoi davvero risolverla a botte col pelato, eh? Mi piaci!...ma adesso la Loggia ha la priorità. Hanno posticipato abbastanza la proclamazione ufficiale dei Pionieri della Eurus, ci staranno aspettando da stamattina. Chi non viene resta fuori dalla nave, non lo sapete?" Il mezzelfo parla come se ignaro del fatto che la sua candidatura fosse stata messa a rischio da Isaac con la proposta di sostituirlo con il cuoco, ma anche questo sarebbe stato argomento di discussione con Kerberos, si presume. A meno che il cuoco stesso non avesse tirato fuori l'argomento adesso... "Credo che Biscottino mi sarà utile sulla nave. Voglio farlo Pioniere all'istante e reclutarlo come membro della Eurus. Anche la contessa...beh, avrà la sua utilità. E poi mi deve un ballo, se non ricordo male..." Mentre Fuinur fantastica sulla sua compagna di ventura, Josephine si avvicina a Kaleb, rispondendogli come si deve: "Kilash mi doveva un favore e ha posticipato la proclamazione per me. Ma so che non basta per farmi perdonare, perciò...come promesso, questo è per te." Il cofanetto che Barbara aveva con sé appare immediatamente nelle sue mani, e viene consegnato al Warlock con non troppi indugi. "Credo che parte di questo tesoro debba sia di diritto anche di Randal. Vi prego, siate civili e non scannatevi. Fate a metà..." - e poi, continua - "E già che ci sei, restituiscimi l'armatura. A Capo Ventura mi servirà, stasera sono di turno." Ed ecco svanire anche l'ultimo desiderio di Kaleb. Con i soldi che aveva ricevuto - ben diecimila monete d'oro! - si sarebbe potuto comprare tutto il Mithral che voleva...o quasi. Barbara, nel frattempo, sta in disparte, in silenzio...che novità! Per Sandrine: La carrozza del governatore è almeno tre volte più confortevole di quella di Lord Syvis - che per carità, non faceva proprio schifo eh! - ma sfortunatamente meno affascinanti sono i suoi discorsi: polo, politica e futilità. Le sue avance velate ti lusingano, ma per via della sua scorta non osa più di quanto dovrebbe. Forse, invitatati a cena presso la sua residenza in città, durante la notte avrebbe potuto finalmente attuare tutto ciò che la luce del sole impedisce di dire e fare. La carrozza prende una scorciatoia per la città, una di quelle non battute nemmeno dalle altre carrozze nobiliari. Avanzate da soli verso Est, arrivando a Capo Ventura in un batter d'occhio. Appena sono visibili le fiaccole sulle mura della città, vi accorgete tuttavia che qualcosa non quadra: un bagliore arancione in lontananza sul lato nord della città, odore di bruciato persistente nell'aria, le campane della basilica a tutto spiano...un incendio? "E' il mio...palazzo...!" Sbiascica Ulrich, con gli occhi sgranati.
  7. Per tutti: La giornata è quasi finita, ma potete decidere cosa fare. Se i vostri PG hanno intenzioni particolari potete comunicatemelo e vedrò di gestire al meglio il prossimo post.
  8. Per Randal, Vuldo e Kaleb: Josephine guarda Biscottino qualcosa che assomiglia ad un vago sentimento d'orgoglio: annuisce, e afferma: "Siamo pari, ora." Il mezzelfo invece è un po' più triste, e prende carico dei tuoi vestiti mogio mogio: "Credevo venissi con me." ti dice, ma poi si infila tutto nella saccoccia e riempie di erba la sua pipa, accendendola e porgendotela "Tienila fino al nostro prossimo incontro. Ti aspetto a Capo Ventura, alla Loggia. La Eurus ha bisogno di una vedetta." Dopodiché, il gruppo si avvia; con il buio dalla vostra, è molto più facile sgattaiolare via da quel trambusto. Kiltus vi fa strada, tenendovi lontani dalle fiacciole in movimento che preannunciano solo altri guai, ed in brevissimo tempo montate tutti sui cavalli. Josephine cavalca tenendosi dietro sua madre, mentre ognuno di voi prende uno dei pezzati lasciati lì a brucare. In men che non si dica siete spariti dalla circolazione...ma chissà: forse, durante il tragitto verso Est, potreste trovare altre grane! Nel frattempo, Vaniglio torna fedele dal suo proprietario, gracchiando qualcosa del tipo: "Mi-Mi-Missione compiuta! Biscottino! M-m-Moneta!" ahimè però di monete non ce ne sarebbero state, per te. Il massimo che riesci a raccogliere è un passaggio per Capo Ventura; l'incendio, il casino, le guardie su di giri: tutti iniziano ad abbandonare la fiera e mendicare in quell'ambiente frutta meno che niente! Per Sandrine: Lord Syvis viene subito sommerso dai suoi parenti, alcuni lì per consolarlo, altri per accusarlo. Ti guarda senza proferir parola con gli occhi vuoti, e i pensieri finiti chissà dove. Non è più un tuo problema. A quanto pare se l'è bevuta, e te ne accorgi perché non presta più attenzione a te. In compenso, Ulrich von Trier e la sua scorta si palesano, offrendoti un passaggio da vero galantuomo: "Contessa! Mio dio, che offesa alla decenza che abbiano infangato la vostra bellezza con un gesto così volgare! Immagino siate scossa..." - le sue mani grandi e calde raggiungono il tuo avambraccio - "Prego, permettete che vi accompagni a Capo Ventura. Questo posto non è più sicuro per nessuno di noi." Le torce delle guardie illuminano la via, ed il brusio e le urla in lontananza, insieme all'odore di bruciato ormai persistente nell'aria rendono l'umida serata insolitamente tetra. Lord von Trier ti indica le scalinate; se avessi voluto, una carrozza di prima classe da sballo, spremute d'arancia e bicchieri di cristallo (?) ti avrebbero atteso alla fine dei pioli in legno.
  9. Forse all'inizio, ma son cose che si perdono. Se potete, infilate in scheda come siete vestiti di solito, così risolviamo anche in futuro!
  10. Per Randal, Vuldo & Kaleb: Chi prima, chi dopo, vi buttate tutti dietro i tronchi degli alberi o i cespugli che trovate. Le guardie sfilano rapidamente verso di voi, dirette verso l'obbiettivo. Li sentite dare ordini: "Al fuoco, presto! Voi due, andate a prendere dell'acqua! Gli altri, con me!" All'improvviso una di loro smette di correre: ha sentito qualcosa. Mentre gli altri vanno avanti, la guardia temeraria si avvicina verso l'albero in cui Kaleb si è nascosto, sguainando lentamente la spada. I suoi passi pesanti sono facili da udire, e gli altri compagni d'arme, vedendolo, gli urlano: "Cosa c'è?" e guardandosi tra di loro portano tutti le mani alle armi. Quando la guardia è a due passi contati da te, Vaniglio gracchia energicamente "Gua-gua-guardia infame! Guardia infame!" La guardia, spaventata, tira fendenti all'aria ma il fulgido pappagallo si allontana verso sud; una delle guardie più indietro tira fuori l'arco e scocca una freccia maldestra verso l'uccello grugnendo maledizioni, ma fortunatamente il colpo non va a buon fine, conficcandosi su uno dei rami più in alto. "Uccellaccio del malaugurio!" urla la guardia accanto a Kaleb, abbandonando definitivamente la sua ricerca. Le guardie passano avanti ignorandovi completamente, e voi potete finalmente proseguire. Dopo pochissimo, nemmeno cento metri da dove eravate prima, si iniziano a scorgere il retro delle tende nobiliari, identificate all'istante dai simboli delle famiglie che sventolano sugli stendardi all'ingresso. C'è sempre un via-vai generale di guardie, ma nessuna di queste si avventura nel bosco, preoccupandosi più di mettere in sicurezza gli altri nobili, piuttosto che cercare i colpevoli. Dal retro di una di queste, le vedete: due donne dai capelli rossi, una delle quali ha un largo cappello rosso che le copre il viso; si avventurano nella vostra direzione, finché la finta Rosalinda non vi nota. Josephine vi corre in contro, buttandosi letteralmente addosso a Randal. "Randy! Sei libero! Mio dio, scusa, scusa, scusa! Stai bene? Ti hanno torturato?" Randal glielo può leggere in faccia, i sensi di colpa la stanno mangiando viva. Nel frattempo, Kiltus si inchina maestosamente dinnanzi all'altra figura dietro di lei: "Madama Syvis, è un vero onore rivederla. Mi deve ancora un ballo dall'ultima volta che ci siamo visti, ma non ho intenzione di riscuoterlo adesso; ora pensiamo ad andar via di qui." Barbara si inchina, silenziosa e cortese come sempre, perfino in momenti come questo. In mano ha ancora quella sottospecie di portatrucchi quadrata con il simbolo dei Syvis, che custodisce gelosamente in grembo. "Le guardie" dice Kiltus "lasciano i loro cavalli sotto la torretta di avvistamento. Possiamo prenderli e seminarli fino a Capo Ventura, a meno che non abbiate idee migliori." Di Vaniglio, per ora, nemmeno l'ombra. Per Sandrine: Mentre boccheggi ferita e ansimante, la guardia che era di stanza di fronte la porta entra preoccupata, e ti soccorre goffamente: "Come...? Chi è stato!? Non ho visto entrare nessuno! E voi come state, contessa? Vi hanno ferita?" Mentre ti pone le sue domande una dopo l'altra, ti prende sottobraccio e ti porta via di lì in tutta fretta, temendo che gli attentatori possano tornare a finire il lavoro. Il ragazzo di guardia ti consegna presto ad un manipolo di soldati pronto a scortarti nuovamente verso il palco, mentre lui dà l'allarme con una campanella posta di fronte ad una delle tende dei Syvis. Il percorso fino al palco praticamente non lo vedi nemmeno: le quattro guardie attorno a te ti coprono come una testuggine, e per cinque minuti non vedi che cinghie e ferro battuto. Quando finalmente le mura di spalle di ferro si aprono, ti ritrovi nella balconata di poco prima: lo spettacolo è stato interrotto e le famiglie nobiliari sono tutte lì, scomposte e in piedi, a discutere di quanto sta succedendo. Lord Syvis è il primo a venirti incontro: cerca le sue figlie accanto a te, invano, preoccupandosi sempre più mentre osserva il tuo volto insanguinato. I suoi occhi ti chiedono ciò che la sua voce non riesce a esprimere a parole; dove sono le mie figlie?
  11. Manuale dei mostri 1, fai pure tu. Ovviamente è un pappagallo stregone 20 lol
  12. Per Kaleb, Vuldo & Randal Cala la sera. Le ombre iniziano ad avvolgervi come una coperta fredda e umida, mentre vagate nel bosco senza una vera meta. Kiltus vi guida nell'oscurità, silenziosa sentinella che appare e scompare tra le ombre degli arbusti. Vi muovete rapidamente, cercando di non destare attenzioni, ma dopo un po' vi rendete conto di non essere soli. In lontananza vedete quelle che sembrano essere bagliori delle prime fiaccole accese per contrastare la penombra; Kiltus vi fa cenno di restare dietro gli alberi, e forse avrete una possibilità di evitarli senza incontrarli. Kaleb, ultimo della fila, riesce in particolare a distinguerne due ancora a debita distanza; dai riflessi sulle armature e dai passi pesanti sembrano essere guardie che si affrettano a raggiungere il falò. Per Sandrine: "Contessa...!" - Barbara è quasi in lacrime, commossa da tutto quello che stai facendo per lei e sua figlia. Le verrebbe da esprimere a parole tutta la sua gratitudine, ma al contrario di te non è granché brava a parlare, e ha paura che tutto ciò che può dire possa sminuire in qualche modo ciò che realmente sta provando in questo momento. Josephine, come da pattuito, non esita a colpirti con un destro ben assestato. Non si fa problemi, facendo spallucce quando sua madre si porta due mani a coprirsi la bocca nel vedere la violenza gratuita e immotivata verso la sua salvatrice. "Contessa Alamaire, ci rivedremo a bordo." - ti dice Josephine, sicura di sé stessa. - "Io e mia madre vi serviremo ovunque andiate." Ed ecco la vena militare che emerge, quando meno te lo aspetti. Prima di lasciarti, Josephine afferra uno scrigno quadrato di circa venti centimetri sotto indicazioni silenziose della madre; dopodiché, le due Syvis sgattaiolano fuori dalla tenda correndo verso la penombra degli alberi...e tu, con il viso sanguinante, resti lì ad aspettare. I secondi passano eterni, ma li conti uno dopo l'altro. Il centoventi si fa sempre più vicino...
  13. Per Sandrine: Fortunatamente per la contessa di Zefiro, le guardie chiacchierano molto riguardo alle fantasie poco ortodosse sulle proprie padroni. La guardia si lecca nervosamente il labbro inferiore e con aria intontita ti consegna il fodero con la sua spada corta. "Siate prudente" ti dice, e l'elettricità che sentivi provenire dal corpo di Josephine si abbassa fino a svanire. Fate per andare verso la strada che costeggia il boschetto per poi girare a destra e raggiungere il popolino; ma all'ultimo secondo lei svolta invece a sinistra, circumnavigando le tende e raggiungendo la stessa dalla quale eravate partite, ma sul retro. Dall'altra parte, la boscaglia la copre fornendole un corridoio di frasche dove passare inosservata. Per Vuldo, Kaleb & Randal I due coltelli si alzano su Kaleb, che però è pronto a scattare: i due si muovono all'unisono, come in una danza degna di un Cantore della Lama, ma nessuno dei due sarebbe riuscito ad avere un vero vantaggio sull'altro. In compenso, potevano organizzare uno spettacolino, una volta calmatesi le acque. "Ragazzi..." - inizia Kiltus - "Possiamo organizzare una scazzottata alla taverna del Cigno, quando torneremo a Capo Ventura. Ora però sospendete i dissapori e alzate i tacchi, le guardie sono all'orizzonte! Nel bosco, sbucheremo proprio negli alloggi nobiliari. Lì troverete sia Josephine che l'oro." E detto questo, vi fa cenno di andare via, e subito. La boscaglia è proprio dinnanzi a voi, e Kiltus sembra intenzionato ad attraversarla il prima possibile. "Mio caro Biscottino, l'erba pipa serve proprio a questo: calmare i bollenti spiriti e far procedere le missioni senza intoppi!" Nel mentre della discussione, la tenda ha ormai definitivamente preso fuoco e con essa anche le persone al suo interno, che urlano di dolore e panico. "Se la caveranno...credo." dice Kiltus, pensando di aver guadagnato ancora un po' di tempo: le guardie che giungeranno in soccorso saranno occupate a salvare i propri compagni prima di mettersi tutte alla loro ricerca.
  14. Kiltus lo conoscete tutti, c'è un dipinto di famiglia nell'ufficio di Kerberos. @Ghal Maraz le carrozze non sono nei paraggi, ma sapete che i cavalli sono lasciati a pascolare nella zona boschiva al centro
  15. Per Randal & Kaleb: Le spade continuano a volteggiare sopra di voi senza che inizialmente nessuno se ne accorga; ma quando il penultimo tirante è stato rilasciato e la tenda barcolla, una folata di vento fa scricchiolare pericolosamente ogni cinghia del tendone attirando l'attenzione di tutti su ciò che sta succedendo sopra di voi. Per qualche secondo, ognuno dei presenti ha gli occhi puntati all'insù: ma non voi. Con un balzo all'indietro Kaleb riesce a spostarsi via da lì senza incorrere nell'ira funesta del capitano mercenario di fronte a lui; così Randal, che sgattaitola tra le gambe delle guardie intontite fino all'uscita, quando l'altra spada nascosta dietro di lui dà il colpo di grazia alla tenda. Nel giro di pochissimi secondi tutto, improvvisamente, crolla rovinosamente e voi vi salvate quasi per miracolo. Quando la luce del sole vi bacia nuovamente, vi trovate proni su quello che una volta era l'entrata dalla tenda crollata, ai piedi di un mezzelfo; le guardie all'interno urlano e sbraitano cercando un'uscita, ma i presenti non sembrano preoccuparsene chissà quanto. Kiltus Fuinur non ha timore di nulla, fin quando boccheggia la sua erba pipa. Ne ravviva le braci con un acciarino che, esaurito il suo scopo, butta - volontariamente?! - sulla tenda caduta. Il fumo inizia a diffondersi dopo pochi secondi, dando vita ad un principio di incendio...forse un po' troppo come diversivo? No, non per lui. Pacato, calmo e sorridente. Solo in quel momento le spade volteggianti tornano a comando nel fodero del loro proprietario, il ragazzo che vi sta davanti. Per Randal, Kaleb & Biscottino: L'halfling a voi tanto caro si palesa in quel preciso momento. Con sé ha delle sboldre di infima categoria - una delle quali a stento si può definire perfino di sesso femminile - chiedendo al mezzelfo la fase successiva del piano. Senza dire nulla, tira fuori una moneta d'oro e la lancia a Sharona, che prontamente risponde: "Siete stati ospiti della mia tenda per tutto il resto del pomeriggio. Lo giuro su quel bastardo di mio padre." Semplice, efficace. "Ora abbiamo un'alibi, miei compagni di ventura." - dice Kiltus - "Non ci resta che andarcene di qui prima che tutte le guardie raggiungano questo posto e salvare finalmente la principessa. Andiamo, Pionieri!" Era sicuro che Vuldo avrebbe risposto all'appello, ma non del resto della sua ciurma. @Kaleb: Per Sandrine: Josephine esegue i tuoi ordini come se ad averli dati fosse stato il Gran Capitano Uriel in persona. Ti segue fuori dalla tenda lasciando Barbara dietro di sé, e dopodiché si piega leggermente in giù facendo finta di zoppicare; una performance degna del suo nome, stavolta. La guardia tuttavia, vi ferma immediatamente: "Madamigelle, per la vostra sicurezza è meglio se rimanete all'interno." Una colonna di fumo dietro la guardia, a circa cento metri da lì, attira l'attenzione di tutti. Un'altra guardia, quella che torna riportandovi il secchio per le vostre esigenze fisiologiche, lascia cadere a terra il contenitore e sguaina la spada, correndo verso il fumo. Il soldato a vostra difesa vi ordina di rientrare all'interno, stavolta cercando di accompagnarvi lui stesso. Senti sfrigolare in quel preciso momento qualcosa sotto i guanti di Josephine: non è mai stata una ragazza paziente, e si sta innervosendo. D'altronde, quegli stessi mercenari l'hanno perseguitata fin da piccola...e lei ha già ucciso molte persone. Spaventata, e insicura del successo del tuo piano, come un animale spaventato che tira fuori gli artigli...
  16. Avevo detto che se ne aveva voglia, poteva descrivere lui stesso una scena per comodità, anche se magari rileggendo il messaggio è parecchio equivoco lol
  17. Tranquillo, procediamo oltre!
  18. Per Vuldo: Avviatoti verso la zona designata, chiedi ad un paio di uomini il nome di questa famigerata Sharona; ti guardano tutti con aria complice e divertita mentre ti indicano una tenda in particolare di fronte al quale alcune donne di mezza età truccate all'esasperazione fumano tabacco di infima qualità con lo sguardo perso nel vuoto. Quando ti vedono arrivare ti salutano tutte con un "Ciao tesoro..." in un tono che magari vent'anni fa sarebbe stato anche vagamente sexy, ma che ora è solo inquietante, e trasuda stanchezza. Un donnone enorme - o, guardandola meglio, un uomo travestito non meglio di Randal - si erge dalla tenda quando fai il suo nome. Sharona è un transessuale di un metro e ottantacinque e largo di spalle più o meno uguale. Gli spieghi in breve la situazione e appena sente il nome di Kiltus, ti segue di fretta e furia portando due delle sue amiche con sé, dirette alla tenda da cui ti sei allontanato nemmeno mezz'ora prima. Quando ti avvicini, trovi il tuo amico mezzelfo appostato esattamente di fronte la tenda, ma con una peculiarità: non ha più le spade con sé. Per Randal & Kaleb: Nella tenda la situazione sembra peggiorare a vista d'occhio. Mentre Randal prende tempo con le sue mirabolanti storie, le guardie iniziano a guardarlo sempre più torvo...eppure, il suo modo di fare, anche se probabilmente non servirà a farle commuovere, dimostra una certa intelligenza; Randy sta facendo l'unica cosa che può fare: sta prendendo tempo. Anche se le guardie grugniscono, la tenda è piuttosto silenziosa e perciò Randal riesce ad ascoltare tutto ciò che si dicono Kaleb e la guardia anziana, anche se sottovoce. L'anziano ascolta la risposta di Kaleb e sembra crederci, anche se trova piuttosto insolito il modus operandi della famiglia Syvis, che non si era mai fidata della guardia cittadina di Capo Ventura probabilmente per la presenza di Josephine. Mentre parli all'uomo e inizi a proporgli il tuo allontanamento dalla tenda, noti una cosa estremamente insolita: una spada levita rasoterra alle spalle di Randal, risalendo pian piano nella sua ombra, e tagliando le funi che lo legano. Le tre guardie che gli stanno di fronte non riescono a vederla per via della copertura offerta da Randal stesso...ma la guardia anziana, se si voltasse in questo preciso momento, ce l'avrebbe esattamente di fronte. Tuttavia non si volta, perché sta parlando con te...per ora. Nel frattempo Kaleb ha dato una rapida occhiata alla stanza e si è reso conto che la cassaforte con il premio non è lì. La tenda offre non più di quello che avete visto appena siete entrati, è piuttosto spoglia e non ha niente da offrirvi. Le corde che tengono prigioniero il cuoco finalmente si rompono, senza destare sospetti in nessuna delle guardie che ti tengono d'occhio. Alzi lo sguardo un attimo, e noti che esattamente sopra di te, un'altra spada levitante volteggia per il soffitto, staccando uno alla volta i tiranti della tenda. Tra poco ne avreste viste delle belle. Per Sandrine: Il tragitto fino alla tenda è sereno, e le guardie vi osservano, silenziose. Quando rivolgi la tua richiesta, una di loro si allontana a cercare un vaso da notte, ma l'altra rimane lì fuori con lo sguardo vispo su chiunque si fosse avvicinato - gli attentatori potevano essere ovunque! Nel frattempo, all'interno della tenda, si stava scatenando il putiferio; a bassa voce, per carità, ma madre e figlia discutevano come delle forsennate su ciò che stava accadendo: "Che diavolo ti è saltato in mente? I sandali di Pelor, Josie! Tu...tu...!" "Prego, comunque! Ti sto salvando il culo e questo è il ringraziamento?" "Non usare quel linguaggio con tua madre, ragazzina. Se tuo padre ti potesse vedere...anni e anni passati a nasconderti e tu vieni a farti ammazzare?" "Ti stanno dando in sposa ad uno sconosciuto! Che devo fare, restare a guardare?" "Siamo nobili, Josephine. E' così che ci si sposa tra noi." "Non lascio che ti vendano come una cavalla mentre io resto a Capo Ventura ad arrestare Halfling e presiedere manifestazioni! Te lo puoi scordare, Barbara!" "Ah sì? Allora spiegami, una volta portatami qui cosa vuoi fare? Dove vuoi portarmi? Dove vuoi nascondermi? Cosa hai intenzione di fare con me quando tutta la mia famiglia mi cercherà e Capo Ventura sarà il primo posto che metteranno sottosopra?" Josephine abbassa lo sguardo per un attimo, e poi sputa il rospo. "Andiamo in un posto dove nessuno potrà mai più dirci quello che dobbiamo fare. Ci arruoliamo nella Settima Spedizione. Kiltus ci farà entrare a bordo, è lui il capitano." Barbara rimane interdetta, a bocca aperta e con le lacrime agli occhi. Non osa più guardare sua figlia negli occhi, ha solo voglia di andarsene di lì e rimettere tutte le cose a posto; oh, se ci fosse stato ancora Klaus! Quella polmonite non doveva portarselo via così presto! Erano rimaste solo loro due, e non avevano che l'altra. Le dita di Barbara si appoggiano sulla tovaglia di raso blu che copre un tavolo di legno ad un lato della stanza. Fa per sbattere un pugno sul tavolo ma si frena, riacquistando una certa compostezza. "Immagino Kiltus sappia che ho ereditato la Divinazione da mio padre." - afferma la donna senza ancora voltarsi, mentre a Josephine si illuminano gli occhi. "Ma resta comunque l'idea più assurda e insensata che abbia mai sentito. E non ti perdonerò per aver messo a rischio tutto il lavoro di una vita mio e di Klaus solo per un capriccio infantile e di gelosia. E comunque, non dipende più da noi." Barbara conclude il discorso voltandosi verso di te. "Gli accordi con la Loggia sono chiari ma manca ancora la firma di Kerberos. Mio padre può stracciare i documenti in qualsiasi momento e far saltare la Settima Spedizione se si venisse a sapere che in qualsiasi modo la Loggia è coinvolta nella mia sparizione. Sandrine, amica mia, dare corda a mia figlia significa rischiare di buttar via tutto quello per cui hai lavorato negli ultimi mesi, e forse anche di mettere a rischio la tua appartenenza alla Loggia. Ma se ci vorrai aiutare..." - ti stringe le mani - "Te ne sarò estremamente grata." Già, ma come? Sparire in un momento del genere non era proprio il massimo degli scherzi, sarebbe servito un diversivo - ma che dico? Una messa in scena, vera e propria! "C'è Randal" - commenta Josephine - "Un mio amico, è un cuoco. E' sconosciuto alla nobiltà. Lo hanno preso credendolo un attentatore, ci ha fatto da diversivo per raggiungere gli spalti. Potremmo dargli la colpa e farlo sembrare un rapimento. Con lui c'è anche un Halfling di nome Vuldo e un altro Pioniere, Kaleb Kron." Una bella gatta da pelare, per la nostra Sandrine. Sarebbe stata pronta per il grande spettacolo, o avrebbe scelto la strada più razionalmente sensata e avrebbe rimesso le cose al loro posto?
  19. Credo che una moneta d'argento ti garantisca il servizio completo. Dicevo che la parte delle sboldre non l'avevo calcolata, quindi puoi descrivere tutto tu ahahahahahah ti lascio spazio per immaginare e scrivere tutto (magari nel prossimo post) Schiattare no, ma forse può perdere qualche dito *risate malvage* no, vabbè, avete così tanti modi per uscire da sta situazione! Però sono troppo curioso di sapere cosa vi inventate, che poi vadano a buon fine o no...importa relativamente. Ogni porta chiusa ne apre dieci, quindi date il meglio di voi che io mi sto già divertendo un casino.
  20. Si, esattamente! Per quanto riguarda te, puoi tranquillamente gestirtela tutta tu
  21. Il problema di quando scrivo per più persone: scrivo i dettagli una volta e poi non penso al fatto di doverli riscriverli in ogni scena. Sono sei guardie, una se ne va. La distanza dal palco alla tenda si fa in meno di 5 minuti, perciò la differenza di tempo tra i due post è il tempo che trascorri lì. Sei legato al palo dai polsi.
  22. Per Randal & Kaleb: Le guardie trasportano l'attentatore via dal palco fino alle tende dei cavalieri, ora vacanti visto che da poco i loro precedenti inquilini hanno iniziato a raggiungere i loro destrieri dall'altra parte dello sterrato dove presto si sarebbero dati battaglia. La tenda è praticamente un quadrato di circa sei metri per sei ed alta due, bianca e rossa con una fantasia tipicamente a strisce verticali. All'interno, briglie, morsi, cinghie, selle, scudi, foderi vuoti e qualche pezzo di armatura lasciato indietro dai cavalieri. Al centro della tenda, un tronco abbastanza robusto regge l'intera impalcatura; è piantato nel terreno ed è lì che le guardie legano Randal, mentre una delle guardie - la più anziana - manda con un gesto una delle più giovani a prendere gli attrezzi del mestiere. Forbici, tronchesine e l'adorata sega per alluci. Kaleb magari avrebbe volentieri assisto alle amputazioni multiple del suo compagno, ma questo avrebbe significato far saltare anche la sua copertura - e quindi ciao ciao alle migliaia di monete d'oro che gli erano state promesse. "Sarà meglio che parli, ora" - inizia una di loro - "o quando tornerà il mio collega parlerai comunque, ma non avrai più i pollici." La guardia anziana prende da parte Kaleb, e sottovoce inizia a chiedergli informazioni sull'attentatore: "E' stato assunto dai Kennon? O il solito tentativo di rapimento per riscatto? E soprattutto, perché lady Rosalinda si fa accompagnare da un capitano di Capo Ventura invece che dalle guardie private?" Per Biscottino: "Le baldracche! Le baldracche sono sempre un'ottima idea!" esclama Kiltus, come se gli avessi appena esposto il piano migliore del mondo. Di baldracche alla fiera ce n'erano e parecchie, bastava solo andarle a cercare. E figuriamoci se un Cantore della Lama, figlio del Gran Maestro della Loggia, rinomato e rispettabile... "A sud est, chiedi di Sharona e digli che ti manda Kiltus" ...vabbè. "Io vado dalle guardie e cerco di ritardare l'esecuzione del tuo amico. L'erba pipa ti sarà data quando avremo finito la missione, ti voglio concentrato. Cioè, io posso fumarla, ma questo perché...beh, insomma, mia erba mie regole!" Ahimè avresti dovuto aspettare. Per Sandrine: Josephine e Barbara si sottomettono alla tue richieste senza fare alcun appello: e come avrebbero potuto? Sollevare anche la minima quesitone in merito avrebbe messo a repentaglio la posizione di tutte e tre le madamigelle, in particolar modo quella della neo-arrivata. Quest'ultima si alza nuovamente senza proferire parola, aggiustandosi il largo cappello ed il velo sul volto. Barbara la segue, paonazza di terrore, mentre Sandrine improvvisa il terzo atto della tragicommedia che la vedeva oggi protagonista. Lord Astolfus ascolta le parole della contessa in maniera poco convinta: non perché non credesse alla sua esigenza piuttosto naturale di rifarsi il trucco prima dell'entrata in scena dei cavalieri; più che altro perché voleva evitare la lunga attesa tipica delle signore e prorogare ancora la scelta del corteggiatore. "Siate celeri, per cortesia. Non è buona cortesia far aspettare gli spasimanti." raccomanda Astolfus alle tre madame, ma ecco il governatore che interviene a sedare la sua pesantezza: "Lord Syvis, tra le donne si dice il contrario, lo sapete? Prego signore, fatevi belle per i vostri corteggiatori, e lasciate qualcosa anche per noi." Barbara ringrazia, ma il silenzio innaturale di Rosalinda mette a disagio il suo Lord: "Rosalinda" - dice Astolfus - "Non avevi problemi di stomaco? Perché sei venuta?" ed ecco il problema finale: Josephine non poteva parlare. Il suo timbro era ben più esile di quello della zia, e anche se così non fosse stato, il suo vocabolario volgare non aveva nulla di aulico che potesse anche solo ricordare la parlata dei ceti più alti. Per un'avventatezza, per una sciocchezza, sarebbe stata scoperta, umiliata, arrestata, privata del suo rango, uccisa con tutta probabilità, e sua madre avrebbe dovuto comunque sposare uno sconosciuto. Nella sua mente tutto andava frullando e mescolandosi con una tale velocità, che l'ansia saliva dentro di lei come un fiume impetuoso...che saliva, saliva, saliva, e alla fine... un conato di vomito proprio sulle scarpe di Lord Kennon. L'ansia gioca brutti scherzi sulle ragazzine. "...Ecco." Dice Astolfus, mentre la ragazza esce di fretta e furia seguita a ruota dalla madre. Donald Kennon inizia a urlare e sbraitare contro la ragazza e la sua famiglia, iniziando uno dei soliti litigi a cui von Trier assisteva in veste di pacificatore. E pensare che fino a qualche minuto prima stava fissando le tette alla contessa! Perché quei due non se ne stavano buoni invece di fare ogni volta le stesse sceneggiate? Un conato di vomito in men che non si dica si trasforma in una questione di rispetto tra famiglie, e presto tutti si dimenticano che Rosalinda ancora non aveva mostrato il suo volto a nessuno. Quando abbandonate il palco, ahimè non siete sole. Due guardie vi seguono fino alle tende nobiliari sul versante sud. Tra madre e figlia, nemmeno una parola. @Sandrine:
  23. Il tiro di osservare gliel'ho fatto fare quando gli hai parlato, tutto qui.
  24. Le guardie all'entrata del palco se la sono bevuta perché erano concentrate su Rosalinda (distratti, -2 a Osservare su te e Kaleb), mentre le guardie che vi hanno fermato ora sono le sentinelle a guardia dell'entrata della balconata dove ci sono i capofamiglia e il governatore. Due prove separate per due tipologie di guardie. Se ben ricordi lo scorso post l'ho fatto da telefono ed ero un po' nel caos con il segnare i punteggi, così ho tirato tutto e postato direttamente l'outcome senza segnarvi i punteggi effettivi. Tiri di sfiga, comunque. Ora, nuovi PNG, nuovi tiri di osservare, e stavolta sei tu la distrazione: ergo Josephine e Kaleb hanno un indiretto +2 e riescono a passare. Nella sostanza, il tuo fallimento è stato il miglior diversivo. Solo che adesso rischi che ti taglino una mano. Forza Vuldo e Kaleeeeb salvate il vostro amichettoooo
  25. Lo so che se ne fa uno solo, prima non ho tirato perché le guardie fallivano in automatico a causa dei punteggi bassi e malus circostanziali. Forse avrei dovuto tirare comunque nel post precedente, ma sarebbe stato un punteggio privo di senso, contrapposto ai fallimenti praticamente automatici.

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