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Dragons´ Lair

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Bellerofonte

Circolo degli Antichi
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  1. Certo! Fai pure tranquillamente come se non avessi postato, recuperi nel prossimo post!
  2. Per Kaleb: La tenda di fronte a te è enorme: devono averla trasportata almeno sei carri, e ci sarebbero voluti giorni per smontarla. Questo se, ovviamente, non ci fosse stata magia di mezzo, cosa alquanto probabile quando si tratta di bardi e cantori. All'interno della tenda c'è un gran fermento; almeno una cinquantina di persone, molte delle quali vestite in maniera più che imbarazzante, sono all'opera per sistemare gli ultimi ritocchi alle coreografie da portare in scena, mentre un altro gruppetto sulla sinistra si è aggregato e accorda i propri strumenti in sincrono con gli altri. Un gran trambusto, come dicevo; gente che va, gente che viene, portantini che fanno entra e uscire casse piene di qualsivoglia oggetto e indumento. In fondo alla stanza, una bacheca è strapiena di note collegate tra loro da fili colorati appuntati, che sembrano determinare le azioni coreutiche dei vari gruppi; da quello che capisci, il filo rosso è per i ballerini, quello verde per i cantori, quello giallo per gli strumentisti...e quello blu per i cavalieri! Quest'ultimo appare solo in due fasi consecutive segnate tra un'ora: il Torneo di Platino, alle 16.30, e il reclamo della mano, alle 17.30. Mentre ti guardi attorno, noti che c'è materiale in abbondanza per fingersi chiunque. In più entrare non è un problema, almeno finché un mezzelfo col pizzetto e dei grandi pantaloni rossi si avvicina con area indolente verso di te, chiedendoti di portare una grande cassa di legno fuori dalla tenda. Bene! Sembrano averti preso per uno dei facchini ingaggiati! Se non altro, hai via libera per entrare ed uscire. @Kaleb: Per Sandrine: Le famiglie nobiliari di Capo Ventura ti ospitano ormai da un mese, sballottandoti tra una residenza estiva e l'altra; ma a questo ci sei abituata. Sedentarietà? Mai vista una cosa del genere! E se molti potrebbero azzardare l'ipotesi che la vita di corte non fa per te, che hai sperimentato l'avventura ai corsetti, questi evidentemente non hanno mai osservato la rivalità di due famiglie svolgersi allo stesso tavolo: oh, puoi personalmente assicurare che ci vuole più abilità a mantenersi neutrale in una situazione del genere, che sconfiggere una banda di coboldi in quattro persone. La Loggia era stata molto chiara sulle tue direttive: cercare il supporto economico di entrambe le famiglie per garantire la settima spedizione; la firma sulle lettere di cambio indirizzate a Kerberos era avvenuto già da una settimana proprio per il tuo intervento, e perciò la tua missione si poteva dire compiuta dallo scorso sabato. Ma si sa, è difficile dire di no alle famiglie nobiliari una volta che hai guadagnato la loro fiducia: restate un altro giorno, contessa! Perché non venite alla gita in campagna con noi, contessa? Presenziate alla giostra di Platino, contessa! Finché c'erano quelle carte da sbrigare e la conferma non fosse stata ufficiale, non potevi rischiare anche il benché minimo screzio con quel tipo di gente, abituata al voltafaccia tanto quanto al lusso. Ed ecco spiegato il motivo della tua presenza lì. Arrivi nel luogo indicato nel primo pomeriggio, usando la strada Nord che collega quelle tenute direttamente con le magioni dei Syvis; in carrozza siete quattro persone: tu, Barbara Syvis , il capofamiglia Astolfus Syvis ed Evangeline Syvis, una certa nipote di Barbara la cui discendenza non ti è mai tuttavia stata chiarissima. Pur essendo Astolfus un gran parlatore, il viaggio è stato insolitamente silenzioso. Probabilmente lui e la figlia hanno in qualche modo litigato, anche se entrambi sono meravigliosamente bravi a mantenere una maschera di cera priva di emozioni. Al contrario, Evangeline ha dato sfogo a tutto il suo essere snob oltre che alla sua vivace stupidità, sempre oltraggiata dalle più piccole minuzie e con la fissa per i suoi capelli. Una volta arrivati, siete stati accolti dalle più grandi onorificenze; di fronte a te si è presentato il grandissimo palco che ospitava già parte degli spettatori provenienti dai ceti sociali più alti. Immediatamente di fronte, lo spazio della giostra, già piena di cavalieri intenti a fare giochi d'armi che impressionano solo la prima fila di ragazzine. Siete stati posti su un palchetto sopraelevato rispetto al palco vero e proprio, esattamente al centro, ma spostato più verso l'esterno. Il palchetto ospita due file di posti, e hai riconosciuto alcuni visi familiari di entrambe le famiglie. La fila più indietro - cioè quella più elevata di tutte - ospita i maschi: i primogeniti dei Kennon alla sinistra, che terminano con Donald Kennon, capofamiglia; e da destra, i primogeniti dei Syvis con a capo Astolfus. Sarebbe stato insolito vederli seduti vicini, ma ti sei subito accorta di una sedia centrale ancora vuota quando gli altri hanno iniziato a sedersi. Trono riempito successivamente dal faccione sorridente del Governatore di Capo Ventura, Ulfrid von Trier, il pacificatore storico tra le due stirpi in perenne guerra. Nella fila davanti, invece, le donne. Barbara è il penultimo posto sulla sinistra, mentre tu, in quanto ospite, hai ricevuto invece l'ultimo posto, alla sua destra. L'altro posto accanto a lei è vuoto: sembra che Rosalinda Syvis, sorella di Barbara, non verrà per seri problemi di stomaco. Ahimè d'altro canto Barbara non era di gran compagnia, quest'oggi; un po' di nervosismo, forse? Non lo sai, non è mai stata una donna particolarmente aperta. Eppure i suoi occhi si accasciano talvolta nella tristezza, ma la tua empatia è stata presto vinta dalla curiosità di sapere il cavaliere che avrebbe vinto la sua mano e prima che potessi accorgertene, ti sei lasciata andare in conversazioni frivole e di cortesia con i presenti, finché qualcuno, annoiato dal fatto che mancasse ancora un'ora piena alla giostra dei cavalieri, se n'è uscito con: "Contessa, ci faccia sentire qualcosa!" - e poi qualcun altro - "Sì, Contessa di Zefiro, comandi l'orchestra finché non inizia il combattimento!" Anche se la decisione sarebbe stata sempre e soltanto tua, l'orchestrina al "piano di sotto" già ti cerca sulla balconata, per ascoltare le tue eventuali indicazioni. Per Randal: Ah, la folla! Ti sommerge come il mare, ma ha un nonsoché di familiare, per te. Gli odori, principalmente culinari, che affollano le stradine sterrate tra le tende esalano sapori d'entroterra parecchio diversi da quelli che sei abituato a sentire tu. Molto più densi, basati sulla carne e gli ortaggi, invece che sul pesce e le spezie. Se avessi lì tuo padre ed il vostro carretto, avreste soppiantato già metà di quei venditori! - pensi tra te e te. In mezzo a quelle bancarelle, un contadino in particolare sembra voler vendere un talismano che dice di aver trovato mentre scavava per il suo pozzo; nessuno vuole credere alle parole di quell'uomo di mezza età, ma quello che ha per le mani non ti sembra l'ultimo ritrovato in fatto di bigiotteria scadente. E' disposto a venderlo per otto monete d'argento, e sai che il suo prezzo non scenderà tanto facilmente. Memorizzi la bancarella e il volto dell'uomo e passi avanti, eventualmente deciso a tornare successivamente per investigare. Superato il boschetto, ti ritrovi ai limiti della zona che normalmente nessuno degli avventori frequenta: la zona nobiliare. Le guardie ti fermano immediatamente, impedendoti di andare troppo oltre, ma quando chiedi loro di Barbara, si voltano tutti immediatamente verso il palco. E lì, la vedi: capelli ramati ed aria triste, penultima della fila a sinistra. Riconosci immediatamente i tratti del viso della tua amica nei suoi, e fai per tornare indietro quando i tuoi occhi si posano sulla donna che tutti in questo preciso momento stanno osannando, alla sua immediata sinistra. Quella non è per caso la contessa di Alamaire? Alla faccia della fortuna! La sua vicina di posto è un Pioniere! Segni il suo posto su un pezzo di carta, e dopodiché torni indietro. Se avessi voluto comprare il ciondolo, ti saresti subito accorto che il contadino è parecchio testardo e tu non hai tempo per contrattare. Prendere o lasciare quelle dannate otto monete d'argento! In compenso, avresti trovato facilmente lo scudo di Josephine dietro ad una tenda che vende panini. @Randal:
  3. Ovviamente vale ancora la regola delle 24h: il termine di @The Machine era oggi alle 20.13, quindi posto di nuovo io e poi tocca a @Ghal Maraz
  4. Avevo pensato di gestirla in un modo, ma ripensandoci, forse è più chiaro e scorrevole per tutti se facciamo in un altro. Per tutti: A tal proposito, permettetemi di cambiare un attimino l'ordine dei turni così posso far entrare Ghal e descrivere anche a lui la situazione. Sarà che sono fuso, ma credevo di averti già detto tutto in un ipotetico post precedente. Errore mio, scusami. Vorrei poter giustificare gli errori che sto facendo dicendo che è stato per un bene superiore, ma ahimè ho dovuto accettare un 23 senza possibilità d'appello. Sarei arrivato ad un 27 con quello che sapevo, ma ho studiato troppo in fretta e sono stato estremamente impreciso. Mannaia.
  5. Avevo in mente altro, ma va bene così.
  6. Finalmente ci siete. Le campagne iniziano a farsi sempre più affollate lungo la strada che porta a Ovest. Il terreno di avvalla di qualche metro più avanti, e ciò vi permette di poter ammirare per intero l'appezzamento di terra allestito coi controfiocchi per ospitare un evento che è ormai consuetudine per l'alta nobiltà tanto quanto per il popolino. La Giostra di Platino, il fiore all'occhiello delle tre casate di Capo Ventura. E' già passata l'ora di pranzo e buon senso vuole che ci siano almeno due ore di silenzio prima di reiniziare il baccano cittadino; questo se fossimo ancora in città. Mancano ancora cinquecento metri all'ingresso che già sentite una baraonda di urla, musica a tutto volume e clangore di strumenti ed armi. Sembra che tutti i villaggi limitrofi si siano svuotati per radunarsi alla fiera, che oltre ad ospitare bardi e cavalieri, è madre di una quantità incredibile di tende allestite dai contadini e dai mercanti che approfittano di questo momento dell'anno per riunirsi e vendere l'improbabile ai visitatori. Le guardie private della casata passeggiano insieme ai visitatori, egualmente attratte dalle meraviglie in esposizione, non attente alle combriccole di hin e mezzelfi che approfittano del caos per sgraffignare qualcosa dalle bancarelle. I colori più sgargianti li vedete immediatamente di fronte a voi; una tenda molto più grande delle altre, colorata all'inverosimile, con le bandiere sgargianti di colori altrettanto improbabili; non vi serve notare il simbolo di Yondalla stampato sugli stendardi in cima per capire che l'Accademia Bardica è già arrivata. In fondo, dopo gli alberi, riuscite a scorgere un palco in legno coperto da una tenda parasole a strisce bianche, celesti e verdi; la nobiltà si divide dal resto del baccano isolandosi sulla struttura di legno di fronte ai settantadue metri di sabbia che sanciranno il nuovo marito di Barbara Kennon. I combattimenti non sembrano essere ancora iniziati, ma dalle tende in fondo, quelle di fronte al campo di Marte, vedete agglomerarsi un bel po' di gente. Non manca molto allo spettacolo. Mentre i vostri cavalli al passo si avvicinano sempre più all'ingresso della fiera, Josephine inizia a rallentare. Solo ora che è così vicina inizia a percorrerle la schiena un brivido di paura: se le cose non fossero andate bene, non sarebbe uscita viva da lì. Fuori da Capo Ventura, il suo titolo altisonante non era nulla. Una brezza improvvisa odorosa di carne alla brace le smuove i capelli, e i pensieri. Tira un sospiro pesante, e continua a proseguire con addosso una finta fierezza di chi si sente andare al patibolo. "Vuldo, tu vai a cercare Kiltus. Se lo conosco abbastanza bene, sarà appollaiato in qualche luogo alto a fumare erba pipa. Kaleb, tu vai alla tenda dell'Accademia Bardica e cerca di raccogliere informazioni sul programma della fiera e se possiamo intrufolarci a rubare qualche vestito di scena. Randy, tu la cosa più importante: raggiungi i pressi del palco e dimmi se mia madre è lì." Ed eccola, tornata a dare ordini. Kaleb, sei sicuro di voler fare tu il capitano? Ti fai rubare la scena da una ragazzina di diciassette anni! Oh, scherzo mio caro: avrai tempo di deflagrare i tuoi avversari e dimostrare ancora una volta chi ce l'ha più grosso. Il diritto dico, il diritto più grosso a diventare capitano. "Io mi intrufolo nella prima tenda che trovo e mi nascondo lì dentro. Lascio lo scudo sul retro, così potrete capire dove sono." Vi guarda, speranzosa, uno per uno. "Grazie ragazzi." E dà uno scossone al cavallo, circumnavigando da destra l'ingresso per evitare le guardie sulla strada. La vedete sparire quando ormai la strada è di nuovo in pianura, e l'orizzonte si fa più vicino. Per tutti:
  7. Non so perché ma ogni tanto la "@" non mi funziona. In genere tendo a citare, ogni tanto però lo dimentico. Cercherò di starci più attento.
  8. Ancora non sapete manco com'è fatta sta benedetta giostra! ahahahahahah fate prima un sopralluogo, no?
  9. E' un altro modo di dire Halfling
  10. "Mi ha aiutato a catturare Astulf Lunghebraccia. Era lui il Pioniere che l'ha trovato...non leggi i giornali, Randy? La notizia era dappertutto." Su chi avesse aiutato chi, c'era ancora molto da discutere, ma a Josephine non andava di approfondire il discorso il quel preciso momento. Aveva ben altro a cui pensare. "Sentite, se avessi avuto la possibilità di chiamare altra gente di sicuro non avrei chiesto a voi. Ma le uniche persone su cui faccio affidamento di solito sono i miei sottoposti, e visto che questa è una passeggiata non proprio legale, ho cercato di radunare le uniche persone capaci che conosco fuori dalla gendarmeria." ...difficile dire se fosse un complimento o meno. "Comunque Randy ha ragione. Non possiamo andare lì come se nulla fosse e rapire mia madre. Anche se ci riuscissimo, non avremmo altro luogo dove andare. No, innanzitutto devo parlarci, perciò mi farete avvicinare a lei il più possibile; dopodiché vorrei trovare un modo per portarla via da lì, ma senza ritrovarci tutta la famiglia contro...spero che almeno Kiltus abbia qualche idea." Già, il come è sempre il dettaglio che ti manca, eh, Josephine? Come strappare ad una famiglia nobiliare il controllo sulla propria terzogenita proprio ora che sta per essere messa in palio?
  11. Bellissima così? Josephine guarda Randal aguzzando gli occhi, convinta nel profondo che quella sia una presa in giro bella e buona. "Preferirei mi chiamassi Josephine." Dice con aria distratta all'hin, chiaramente esplicitandogli le sue intenzioni. Quando Vuldo passa l'anello a Randal, per quest'ultimo il tempo è come se improvvisamente rallentasse. In un attimo, girandosi tra le mani quel pezzo d'acciaio placcato d'oro, ritrovi in mente tutto quello che c'è da sapere sul proprietario e sulle sue vicende. Perché era facile riconoscere lo stemma dei Syvis a Capo Ventura, la famiglia nobiliare più dotata in termini arcani. Di fatto, molti di loro erano compagni di passeggiate di Naesala e di certo non si sarebbero fatti abbindolare da un ladruncolo di città come Vuldo; no, quell'anello particolare era stato rubato ad un personaggio ben conosciuto alla città, ed in particolar modo ai bambini, che ti raccontavano sempre di questo strano tipo agghindato a cui era estremamente semplice rubare le cose. Erminius Syvis. Altresì detto "Il Bello", per motivi che nessuno era mai riuscito veramente a comprendere. Il giovinotto odiava il resto della sua famiglia poiché era un rarissimo esempio di prole che non aveva avuto fortuna nell'imparare la magia; si diceva avesse un piccolo podere ai limiti delle tenute familiari, e che spesso visitasse la città per fare compere ed esibire i suoi ridicoli vestiti che si cuciva da solo. Era facile prevedere che non avrebbe partecipato alla Giostra, vista la presenza di praticamente ogni suo singolo cugino, dal primo al sesto grado. Ah, era questo il bello delle famiglie grandi: che a meno che di non conoscere l'albero genealogico a memoria - cosa che in genere era riservato solo ai membri più anziani - era probabile che tra loro diversi membri nemmeno si conoscessero! Magari un nome sentito di sfuggita in qualche conversazione, o un dipinto in soffitta che spuntava fuori durante le grandi pulizie di primavera.
  12. Complimenti per la dedizione!
  13. No, avevo scritto due volte la stessa cosa, errore mio! Comunque ovviamente ogni idea è lecita! Con l'influenza ingannevole di Kaleb, non credere che sia così impossibile!
  14. Sono pienamente d'accordo con te. Vi conviene arrivare nei pressi della giostra e dare un'occhiata da lontano prima di decidere come approcciarvi all'ambiente - non vi do consigli diretti perché farei il gioco al posto vostro, ma ovviamente vi ho messo a disposizione parecchi strumenti per risolvere il dilemma di Josephine, dovete solo cercarli.
  15. Sì ad entrambi Vi ricordo che decuplicando il tempo che normalmente ci mettereste, potete prendere 20 a una prova (occhio che non funziona per tutte le prove).
  16. Biscottino. Questa le mancava. Ma quando l'hin le aveva posto l'altra domanda, lei ormai era già stata distratta dal dover prendere i cavalli e così Vuldo non aveva ricevuto alcuna risposta. Eppure, quei capelli rossi e quell'armatura così familiare, avrebbero potuto ricordargli qualcosa se solo avesse profuso un po' del suo impegno nel trovare nella sua mente ciò che aveva imparato dagli avventori delle taverne sulla gerarchia delle guardie di Capo Ventura e sui suoi personaggi di spicco. E' vero, avrebbe potuto continuare la conversazione adesso che siete a cavallo, ma lei e Randal sembrano essersi presi un momento di intimità, lì davanti, e ripensandoci disturbarli non sembra una buona idea. Kaleb decide invece di non prestare attenzione a nient'altro che all'ambiente che lo circonda, godendosi il viaggio in santa pace; c'era da aspettarselo, da un tipo poco socievole come lui. Quando Randy invece rivolge la parola alla ragazza, questa si sveglia da un sogno ad occhi aperti, mettendo a fuoco il suo amico d'infanzia solo pochi secondi dopo. "Veramente..." - inizia lei, abbassando lo sguardo sulle briglie - "Non ho nessun piano. Però lui ce l'avrà, lui...è Kiltus! Quando tu hai iniziato a viaggiare io sono rimasta da sola qui a Capo Ventura. Non potevo andare da nessun'altra parte, visto che la mia famiglia...beh, lo sai. Ma lui c'è stato per me, siamo diventati amici e poi è sempre stato gentile con me." - Gli occhi verde marino si rialzano verso di te e ti guardano, colpevoli: "Non ti ho sostituito, Randy. Ma...ero sola. Mi capisci?" - uno dei suoi mezzi sorrisi si fa largo sulle sue labbra sottili. "E poi Kiltus è un bravo ragazzo, e sa sempre tutto di tutti. Sempre! Anche chi sei, per la cronaca." Ma quello che per te poteva essere un motivo di affanno, per lei non è che un dettaglio privo di significato. Sarà perché confida troppo nella sua benevolenza, o perché non si rende conto che gli hai letteralmente fregato il posto sulla Eurus? "Buona idea. Io avrò bisogno di un bel travestimento, per arrivare lì." - ti dice quando proponi la domanda a tutti quanti.
  17. Il peso delle monete che vi portate dietro è trascurabile sotto le 1000, ma il resto dell'equip dovreste tenerlo in considerazione. Non so sinceramente, lascio a voi di decidere il modo.
  18. Io considero che ogni volta che andate in giro, abbiate sempre con voi il necessario all'avventura. Se è uno zaino, allora è quello. Se invece preferite avere una versione "light" sempre pronta, allora facciamo così: segnate in scheda ciò che portate addosso e ciò che avete nello zaino, così risolviamo questioni come questa. Potete tranquillamente fare modifiche alla scheda adesso che siamo ancora a Capo Ventura. Queste sub-quest, d'altronde credo lo abbiate capito, mi servono per conoscere i PG e per organizzarci sul modo in cui giocare, perciò non ci sono problemi.
  19. In effetti sarebbe servita astuzia per far riuscire tutto senza versare una goccia di sangue né mettere in pericolo la libertà di ognuno. Ma se il gruppo ormai era fatto, e chi più chi meno ognuno di loro aveva una motivazione per avventurarsi con lei, allora parlare senza tastare il terreno sarebbe stato come fare proverbialmente i conti senza l'oste. Anzi, mi correggo: in effetti non è del tutto vero che tutti volevano intraprendere quella missione. Di fatto, una volta uscito di galera, Len non aveva la benché minima intenzione di impelagarsi in nuove avventure rischiose e fuori legge. Era diventato un Pioniere da pochissimo e non si sarebbe mai sognato di mettere a rischio il suo titolo nuovo di zecca solo per fare un favore al capo delle guardie, che il massimo che aveva fatto per lui, era stato buttarlo in galera per un paio di giorni e rubargli il merito di aver beccato Astulf. Stava lì, imperterrito ad osservare la situazione con le braccia conserte ed il broncio, ma era chiaro che non aveva voglia di oltrepassare il cancello di pietra di fronte a lui. Le parole di Randal arrivano alla ragazza come macigni sulla sua coscienza; andare allo sbaraglio non se ne parlava, ma allora come avrebbero fatto? E qui, le parole dell'Halfling sono oro colato che le risolleva il morale in un attimo. "Kiltus? Kiltus Fuinur?!" - quasi le escono le lacrime. Che dannata fortuna! Si alza in piedi ma quasi quasi ha voglia di abbracciare quel mezzuomo, per la felicità. "E' fatta!" - dice a tutti, come se la presenza di quell'individuo fosse di per sé garanzia di successo. Dopo tre secondi di euforia e lo spirito rincuorato, gonfia il petto d'orgoglio e determinazione e improvvisamente l'adolescente tagliateste torna ad essere il capo delle forze dell'ordine di Capo Ventura. Si gira verso Kaleb e Randal, decisa: "Se c'è Kiltus, abbiamo una speranza. Dobbiamo tentare." e poi verso Vuldo: "Allora, piccoletto, oggi è il tuo giorno fortunato. Vieni con noi, ci porti da Kiltus ed esegui i miei ordini, e domani sarai un uomo libero. Fai una mezza cavolata, solo mezza..." i suoi occhi s'infiammano nel profondo "...hai capito." E dopo ciò, conclude dando ulteriori ordini all'altro hin. "Len, spogliati." Len, distratto da un carro di pentolame che aveva appena attraversato l'ingresso, si trova un attimo spiazzato: "Eh? Cosa? Senza neanche invitarti a cena? Ragazzina impudente..." "LEN!" urla Josephine, spaventandolo come solo una diciassettenne arrabbiata può fare. Alché il neo-Pioniere inizia a sbottonarsi nervosamente la giacca, e in un minuto netto è rimasto con addosso il minimo della decenza: praticamente solo coi calzoni e la camicia bianca. Nel frattempo la ragazza ha tolto le manette al padrone del pappagallo, preoccupandosi anche di infilargli una mano in tasca e rimuoverne il contenuto; solo allora osserva quell'anello dal simbolo così familiare: "Cosa abbiamo qui? Un anello dei Syvis. Questo ci sarà utile, tienilo e non perderlo." e lo ridà al ladruncolo, aggiungendo: "Ora vestiti. Non abbiamo molto tempo. Come hai detto che ti chiami, poi...?" Len protesta sguaiatamente, ma la ragazza gli lancia il resto delle monete. "Per il disturbo. E ora sparisci!" al contrario l'hin avrebbe voluto rispondere che quel giaco di maglia valeva molto ma molto di più di quelle misere monete; ma ormai rassegnato alla prepotenza della guardia cittadina, senza nemmeno salutare Kaleb, si allontana infuriato e rassegnato. "Andiamo." - conclude, avviandosi verso la guardiola. Avrebbe chiesto un paio di cavalli e dato disposizioni per prendersi il resto della giornata libero.
  20. Stavo per scriverlo, nemmeno io le uso mai
  21. Incredibile come le persone si trasformano, quando qualcuno osa toccare il proprio genitore preferito. Il capo delle guardie cittadine in una furfante, un cuoco in un avventuriero...! Ah, se potessimo leggere la natura delle persone attraverso i loro momenti più disperati, conosceremmo l'animo umano in un istante. Josephine si lascia prendere da Randal, guardandolo negli occhi mentre le parla; la rabbia si trasforma in timore ed infine in tristezza. In parte, il suo amico ha ragione: il piano fa schifo, e chi più chi meno, sono tutti d'accordo. "Non posso lasciarla lì! Si sposerà con un altro uomo che non ha mai visto in vita sua!" - sì, questo e cos'altro Josephine? Magari avrà una famiglia nuova, quella che doveva essere la tua famiglia, magari troverà della felicità anche nella quotidianità di una cortigiana qualunque. E tu questo non puoi permetterlo assolutamente. "Pensa se ci fosse tuo padre al suo posto! Se lo costringessero a fare qualcosa che non vuole...tu staresti fermo con le mani in mano a guardarlo mentre butta via la sua vita?" - colpito ad affondato. Si scrolla di dosso le braccia di Randal, volgendosi verso Kaleb. "L'idea del diversivo mi piace" risponde Josephine. "A me no" controbatte Len "Non voglio tornare in gattabuia, Kal!" Ma ignorando completamente il disaccordo dell'hin, la ragazza prosegue nel rassicurare Kaleb: "E ho detto la verità sul resto: chi vince la Giostra prende anche diecimila monete d'oro. Visto che la premiazione avviene subito dopo, il bottino devono averlo portato già lì, dev'essere nascosto da qualche parte. Mia madre saprà dov'è, e se la liberiamo me lo farò dire e sarà tutto vostro. Che quei lestofanti dei Syvis perdano il loro dannato oro non può importarmene di meno...!" Tutto cambia quando Vuldo apre bocca. Sebbene Josephine tenda ad ignorare qualsiasi parola che esca da una bocca situata al di sotto della sua cintola, le parole dell'hin ancora ammanettato sono per lei un fulmine a ciel sereno. Fa un gesto alla guardia in arrivo per rimandarla indietro, e si inginocchia per guardare negli occhi lo sventurato: "Di cosa stai parlando? Vedi di non fare scherzi, non sei nella posizione per potermi prendere per i fondelli!"
  22. Chiarisco subito che i PNG che avete già incontrato, così come quelli che potrete reclutare poi, hanno quattro parametri per gestire la vostra "approvazione": non solo Legge e Bene, ma anche Indipendenza e Conservatorismo. Tuttavia sono parametri che tengo in una scheda a parte, non credo che inserirli in game aiuti il tutto, sinceramente. Anzi, io sono anche contrario all'allineamento di per sé, se non fosse che fa parte delle meccaniche degli incantesimi e quindi ahimè ce li dobbiamo tenere. Però ritengo d'altro lato che sia un approfondimento molto interessante; anche non portando tutto in gioco, se prendete i vostri personaggi e (a parte dalla scheda) cercate di trasporli secondo quegli schemi, credo che sarà più facile per voi comprenderli e prevedere il loro comportamento in determinate situazioni. Insomma, è molto utile come guida per mantenere la coerenza morale del proprio PG.
  23. Sei davvero nei guai. Il granchio ti afferra anche con l'altra chela e continua a stringerti. Il dolore è insopportabile, e la morsa è troppo salda per riuscire a divincolarti. Costretto in quel modo, non durerai ancora molto. Perdi conoscenza, mentre dall'alto l'ombra dello squalo vagante è l'ultima immagine che vedi. Poi, il buio.

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