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Bellerofonte

Circolo degli Antichi
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  1. Annuisce: è la sorella di Kilash. La mancanza di tatto di Elle non passa inosservata nelle retrovie della stanza; se Naesala alza le sopracciglia egualmente sorpresa e indispettita dall'osservazione della marinaia, sentite distintamente Prudence commentare: "Buzzurra." al suo solito senza scomporsi più di tanto. L'elfa la rimprovera pronunciando il suo nome: "Prudence." poi torna a rivolgersi a voi: "Floim la pensa come te, ma non è così semplice." una frase che più o meno anche Iver vi ha detto, no? "Attaccare i Mastini indiscriminatamente metterebbe in pericolo molte persone. Le loro navi, ad esempio, sono spesso cariche di prigionieri. Non possiamo affondarle. O per dirne un'altra, molti Pionieri hanno deciso di aiutare le popolazioni selvagge a mettersi al sicuro nell'entroterra, e ciò richiede tempo e risorse. Come tu stessa hai detto, noi non siamo combattenti." che era un po' ciò che stava facendo la Bisaccia di Bronzo prima di essere attaccata. L'unica colpa dei Pionieri deceduti a bordo è stato di aver aiutato quei Kenku a fuggire. "Ciò non toglie che abbiamo schierato alcuni dei nostri migliori elementi. Se avete parlato con Iver ci sono buone probabilità che abbiate visto la Cercascogli, mi sbaglio?" no, non ti sbagli. "Il capitano d'Autremont la guidava nella crociata contro i Mastini, prima di perire in battaglia. I suoi uomini erano talmente devastati che hanno rassegnato le loro dimissioni e abbandonato Capo Ventura..." un velo di tristezza avvolge l'elfa. Evidentemente ci teneva parecchio, a questo particolare capitano. "Hai ragione a parlare così. Molti di noi avrebbero dovuto lasciare il posto alle nuove generazioni molto tempo fa, ma coloro che dovevano prendere il nostro posto sono partiti per l'Est...e mai più tornati. Siamo tutto ciò che è rimasto. E sbagliamo a chiedervi di combattere, quando dovrebbe essere una vostra libera scelta. Ma a volte" - guarda Deneb negli occhi, dispiaciuta - "non c'è altro modo per sopravvivere. Non si può fuggire in eterno." Le risollevate il morale quando entrambi decidete di aderire alla causa comune. Non era scontato, dopo quanto detto finora. Naesala raccoglie le vostre dichiarazioni scritte e commenta: "C'è ancora spazio per i sognatori tra queste mura. Se saremo vittoriosi e la Loggia sopravvivrà, apparterrà alle prossime generazioni." - Prudence dietro di voi versa l'ultima goccia nel preparato "...e cento." questo inizia a bollire e cambiare colore, mentre l'allieva ora vi guarda con occhi imperiosi: "La Loggia farà molto di più che sopravvivere, lady Ertoris. Abbiate fede." l'elfa sorride, riempiendo telecineticamente una tazza di tè alla rosa severina che vola quieta per metà stanza e finisce nelle mani della sua allieva. Ne beve un sorso, poi un altro, e nel frattempo si è spostata di fronte a voi. "Posso pensare io ai marchi sull'avambraccio. Voi scendete pure in sala comune per il pranzo, Miranda ha preparato lo stufato alle erbe di Randal." gli occhi della Prima Incantatrice si illuminano. Potreste entrambe le mani sul fuoco per indovinare il suo peccato capitale, la gola. "E tu, Prudence?" "Devo effettuare-" si blocca. Vi guarda, poi guarda Naesala. "...le pulizie dietro il Cigno." "Oh, già. Grazie mia cara, sei meravigliosa." e le scocca un delicato bacio in fronte alla quale la burbera apprendista non si oppone affatto. "Vi lascio nelle esperte mani della signorina Lancaster. E' stato un piacere fare la vostra conoscenza. Semmai aveste problemi di natura arcana o aveste voglia di biscotti, venitemi pure a trovare." il suo sorriso è sincero. Terminati i saluti, avrebbe lasciato la stanza diretta ai piani inferiori.
  2. Barut annuisce. "Così sia." e si allontana per tornare a sbrigare le faccende della sua adorata taverna. Intimidite per l'ultima volta il drow, che fugge a gambe levate maledicendo la vostra stirpe in Sottocomune. Per decidere il da farsi, avete a disposizione il retrobottega della taverna, ora tutto per voi. @Raftal
  3. Siete nei pressi della battaglia, che si fa sempre più disastrosa, quando Cirdan ti risponde: "Proveremo a salvare più gente che possiamo." ma c'è terrore nei suoi occhi; le cose stanno andando peggio di quanto pensava inizialmente. Con la prua dritta verso la nave avversaria, fa cenno a tutti di tenersi pronti: chi porta in mano una lancia, chi una sciabola, chi un arco; tutti sono pronti a dare la vita per impedire alla Fortuna di avere la meglio sulla Loggia. Questa è l'ultima battaglia. Se i Mastini l'avranno vinta, la strada per Capo Ventura sarà tutta in discesa e nessuno potrà impedire alla nanbo Nefertari di mettere le grinfie sul torrione della gilda, annientandola una volta per tutte. Ti aspetti di vedere Gwindor da qualche parte, ma la verità è che lo hai perso nella ressa a bordo. Lo sbarco è immediato: la Vingilot arpiona il galeone nemico e i membri dell'equipaggio iniziano a scalare le corde per arrivare a bordo, ma iniziano già le prime perdite: c'è chi viene colpito da una freccia in un occhio, chi arriva in cima e riceve un fendente di benvenuto, chi ancora cade in mare quando la cima viene tagliata. Cirdan si lancia all'attacco: "Valkur ma ghilana mir din'an!" urla in un elfico che non ti appartiene; è arrivato il momento di dividerti dai tuoi compagni e raggiungere le profondità degli abissi.
  4. Quindi in sintesi: due contro uno, Razul resta a bordo. Giusto?
  5. Naesala segue interessata il discorso di Elle, nascondendo non troppo bene che evidentemente c'è qualcosa sotto. "So che hai fatto gavetta sulla Folgore. Il capitano Marbalus è stato uno dei più devoti Pionieri che la Loggia abbia mai avuto. Vecna custodisca i suoi segreti." Prudence, come un eco sibilante, ripete: "Vecna custodisca i suoi segreti." e l'elfa, per parcondicio, non esclude Deneb dall'elogio: "...e altrettanto Noah." sorride amaramente, notando che porti con te i suoi occhiali scuri. Prudence stavolta prende l'iniziativa ripetendo l'elogio funebre: "Vecna custodisca i suoi segreti." "Vedete-" Naesala esita, si tormenta l'anello d'opale che porta sul dito indice, fa fatica a scollare le labbra e dar voce ai suoi pensieri; infine cede. "La Loggia ha fatto tanto nei secoli in cui è stata guidata da Kerberos. Nessun Gran Maestro dai tempi del fondatore ha fatto tanto per questa gilda quanto lui. Abbiamo eliminato la pirateria dai mari orientali, reso l'accademia nautica di Quirilia la più ambita al mondo, spedito ben quattro spedizioni oltre l'Arcipelago dell'Orizzonte. I Mastini d'Avorio sono apparsi poco più di qualche anno fa, eppure ci hanno messo in ginocchio in pochissimo tempo. Cosa è cambiato?" - il suo viso è carico di sconforto. - "Tutta la grandezza accumulata in passato è opera dei grandi uomini e delle grandi donne che rendevano ognuno di noi fiero di abitare queste mura. Odio ammetterlo, ma Iver ha ragione, in fondo: lo spirito della Loggia è andato perduto. Basta sfogliare il giornale: da un decennio a questa parte non c'è giorno in cui un Pioniere non tradisce per avidità o vendetta. Un tempo eravamo uniti, eravamo una famiglia. Ora la maggior parte di noi sono solo mercenari guidati dall'egoismo." - l'argomento pare tornare a farsi un po' troppo filosofico-etico, ma cambia rapidamente direzione. "Ci sono molti ex-Pionieri tra le fila dei Mastini. Corrompendo gli anelli deboli, ci hanno colpito dall'interno. In questi anni abbiamo accettato di assumere assassini, pirati, ogni tipo di marmaglia di bassa lega che ci garantisse introiti sicuri per finanziare le Spedizioni. Ora ne paghiamo le conseguenze." A Prudence scappa uno sbuffo di rabbia. Naesala abbassa gli occhi dalla vergogna. "Mi dispiace. Non è così che la Loggia dovrebbe presentarsi a quelli come voi, pieni di intraprendenza e desiderio d'avventura. Ma c'è del buono in alcuni di noi, e se vogliamo combattere la minaccia che infesta questi mari, dobbiamo essere...uniti!" stringe un pugno, sposta gli occhi verso sinistra e conclude: "Con le parole del Mastro Armiere: la sconfitta è certa se non possiamo fidarci del nano che abbiamo accanto." Nel primo cassetto sulla sinistra di una credenza in ciliegio c'è un foglio di carta ruvida grande non più del palmo di una mano. L'elfa lo tira fuori dalla polvere con cura, lo tiene a sé una manciata di secondi, poi ve lo porge. Sulla carta c'è un disegno magico di una donna dai tratti somatici facilmente riconducibili al capogilda e a suo figlio. Il disegno è incantato in maniera simile ai tatuaggi magici dei Pionieri, tale che i capelli raccoti in una coda di cavallo ondeggiano a favore di brezza. "Kilian Fuinur" commenta Naesala con una certa fierezza. "Capitano della Tramontana Quinta, partita quasi vent'anni or sono con una ciurma composta di sole donne verso Est. Una donna straordinaria, forse più di sua madre." l'elfa vi dà qualche momento per assaporare la solennità del momento, poi aggiunge: "Non fece sborsare una moneta d'oro alla Loggia. Pagò l'intera spedizione da sé, sapete? Non c'è donna a Capo Ventura che non la prenda d'ispirazione." Forse avete capito dove vuole arrivare: per chi ha abbastanza determinazione, nulla è impossibile, nemmeno finanziarsi da soli una intera Spedizione.
  6. Quatto quatto, Barut si è unito alla vostra conversazione privata, ascoltando e annuendo contemporaneamente. "Di grazia, permettereste al sottoscritto di occuparsi della sua persona? Mi assicurerò di trovargli il posto che merita senza spargere ulteriore violenza. Se dite il vero, il tempo è tiranno." il bugbear si sporge leggermente verso il bancone per controllare lo stato di una piccola clessidra posta tra i liquori in bella vista. "Avete una finestra di poche ore per decidere il da farsi e prepararvi allo scontro." ...un'occasione che potrebbe non ricapitarvi: la possibilità di scegliere il terreno di battaglia, il cimitero oppure la nave al largo. Nel primo caso potreste ribaltare una trappola, nel secondo trasformarvi da prede in cacciatori.
  7. "N-n-non lo so! A nord-est! Verso il Bivio delle Correnti!" le vene del collo sembrano esplodergli, ma è la vescica a tradirlo per prima. Sulle braghe gli si dipinge una chiazza bagnata che odora di urina calda.
  8. "Oh, per la barba di Tenser!" esclama Naesala, divertita dalla curiosità romantica di Elle nei confronti del figlio mediano di Kerberos. "Beh, fammi pensare...se Kilian era più piccola di lui di tre anni, allora..." l'anziana signora si passa due dita sul mento, cercando di far riaffiorare alla mente le informazioni che cerchi; la sua apprendista, rimasta in silenzio finora, si intromette tagliente come una lama di rasoio: "Centodiciassette anni compiuti il diciassettesimo giorno del secondo mese. E non è interessato alle donne. Né agli uomini." la donna parla molto di gola, quasi come se stesse per perdere la voce da un momento all'altro. "Grazie, Prudence." le sorride l'elfa, ma in tutto ciò la giovane maga non ha spostato lo sguardo dalle gocce che cadono nell'alambicco. Naesala vi prende in contropiede con un'altra domanda: "Cosa pensavate di trovare a Capo Ventura? E cosa vorreste, oggi, dalla Loggia?"
  9. Naesala alza gli occhi al cielo. "Iver! Spero non vi abbia tediato con i suoi discorsi sulla grandezza di Valkur e su quanto il mare fosse più libero ai suoi tempi..." Non c'è malizia nei suoi occhi, ma seria preoccupazione per il vostro stato emotivo. L'elfa prende una delle mani di Elle e la stringe tra le sue. "Non c'è bisogno di tutta questa formalità, suvvia! Venite, sedetevi pure." vi indica il divanetto, poi un gesto repentino delle dita fa fischiare la teiera scaldandone il contenuto: "Un po' di tè alla rosa severina? Servitevi pure, e abbondate con i biscotti" vi sorride nuovamente. Sul barattolo, a caratteri efferrescenti, è scritto "Biscotti al pistacchio nullo"; non sapete se per golosità o soltanto per mettervi a vostro agio, lei è la prima a scoperchiarlo e afferrarne uno con la punta delle dita, sgranocchiandolo allegramente non senza prima coprirsi il basso volto con l'altra mano smaltata. La battuta di Deneb non cade nel vuoto. "In effetti un autografo è tutto ciò che mi serve da entrambi. Cosa avete deciso riguardo la proposta di ingresso? Avete bisogno di delucidazioni? Iver sa essere molto melodrammatico, una deformazione in quanto ministro di fede." alias chierico, per la gente comune. Dietro di lei, la sua apprendista continua gli esperimenti ignorandovi palesemente. Avrà cose più importanti da fare.
  10. Mentre parli Cirdan si piazza nel mezzo degli altri marinai, come fosse un mozzo qualunque, a sentire cos'hai da dire. A discorso finito prende il tuo posto salendo in piedi su un barile e chiaro e tondo specifica il suo semplice piano: "La accerchieremo dall'altro lato e la abborderemo. Avranno l'artiglieria rivolta verso la Cercascogli, non faranno in tempo a ridisporla per colpire anche noi. Il piano è semplice: armatevi e unitevi agli schiavi ribelli. Per nessun motivo al mondo dovrete sparare sulla Fortuna! Rischiamo di colpire innocenti!" qualcuno dà voce ai pensieri di tutti: "Capitano, cosa facciamo se c'è la strega?" Cirdan sospira, preoccupato. "Ithil non l'ha vista. Se Nefertari fosse stata a bordo, avrebbe sicuramente attirato l'attenzione, fidatevi. L'ho vista. Se ho capito bene" ti guarda, per chiederti conferma "le luci sott'acqua potrebbero essere frutto di magia. Tholin e Raftal mancavano all'appello, potrebbero averla attirata lontano dallo scontro. In questo caso, l'unica che può andare a dar loro una mano sei tu, Ithil." ...che significa che dovrai lasciare a Cirdan il compito di aiutare il tuo amato. La nave spiega le vele verso nord-est. In pochi minuti sarete lì.
  11. Superate l'arco che vi separa dal corridoio dell'ottavo piano e bussate. Un attimo dopo le radici d'ottone che proteggono la porta iniziano a ritrarsi, e il portone di legno che ora giace privo di rampicanti metallici si apre con un pesante "clak" quel minimo che vi serve per entrare. L'aria profuma di incensi e aromi floreali pungenti, e una patina di fumo annebbia i colori già tenui che adornano la sala. Il viola è predominante: parte dai tendaggi, alle rifiniture dei centritavola, al colore del divanetto sulla sinistra di fronte alla quale un tavolino di vetro ospita un vasetto di biscotti semichiuso e una teiera fumante con alcune tazze capovolte. La stanza è piena di gingilli, candele, libri e mobilio antico. Al tavolo in fondo alla stanza, una donna e un'anziana elfa sono impegnate a dosare attentamente le gocce di una sostanza azzurra fumante in un alambicco; l'elfa vi sorride tenutamente, sussurrando: "Riesci da sola?" alla sua probabile apprendista, anche risponde ondeggiando la testa su e giù senza distogliere lo sguardo dalla pozione, nemmeno per vedere chi ha appena messo piede nel laboratorio. Naesala Ertoris si presenta come una donna piuttosto anziana, anche per lo standard elfico; ma lungi dal chiamarla decrepita: i capelli bianchi che le nascondono le orecchie a punta sono setosi e argentei come il manto di un unicorno; il vestito, dello stesso colore delle tende, è perfettaente in tinta con la tonalità di lilla del suo smalto e del rossetto, più acceso. Gli occhi glaciali contornati di matita nera non vi incutono timore, ma solo reverenza. Una cosa è certa: questa donna ha davvero poco da spartire in fatto a classe e maniere rispetto al capomastro con la quale stavate discorrendo poco fa. "Buongiorno, è un piacere conoscervi. Io sono Naesala, la direttrice delle arti magiche della Loggia. Mi è giunta voce che ieri notte due giovani originari del sud sono caduti tra le grinfie del Gran Maestro e di suo figlio!" la donna si porta elegantemente una mano di fronte alle labbra e ridacchia. La sua voce è molto dolce, ma un po' graffiata dall'età mentre ride. "Immagino che questo splendido fiore di Solyst sia Elle..." indicando la ragazza "E il coraggioso eroe da Kulan deve essere Deneb. Giusto?" congiunge le mani pelle e ossa ornate da più di un anello sul ventre. O siete già diventati famosi, oppure è vero che anche le mura hanno orecchie, in questo edificio.
  12. Le tue mani si piumano, la massa del tuo corpo si riduce, i piedi diventano artigli e sul viso ti si allunga un becco rapace affilatissimo. Ti libri in volo, libera e felice, verso la colonna di fumo davanti a te; ti dai un'ultima occhiata indietro, dove la Vingilot diventa sempre più piccola e lontana. Fai il giro lungo e impieghi una manciata di minuti in più per arrivare al punto designato, dove la battaglia navale infuria a colpi di ballista, palle di fuoco e sciabolate d'arrembaggio; riconosci la bandiera della Loggia sulla nave più piccola, il brigantino gemello della Vingilot che sta avendo la peggio contro il maestoso galeone, superiore sotto ogni aspetto. I tuoi occhi mutati osservano meglio ciò che sta accadendo a bordo della prima nave: una ragazza umana con un cappello tricorno in testa sta tenendo eroicamente il ponte, spronando i suoi uomini a resistere all'assalto; con una mano tiene il timone, con l'altra brandisce tutto ciò che ha sottomano - bottiglie spaccate, pezzi di legno, armi rubate agli avversari - e respinge un avversario dopo l'altro mandando questi ultimi nell'abbraccio di Davy Jones. Non ci vuole un genio tattico per capire che non potrà resistere in eterno; perde sangue da un fianco e ha una scheggia di legno grande quanto una piuma di corvo ficcata nella coscia destra. Accanto a lei, un felinide con un'armatura splendente le copre le spalle, difendendola allo stremo delle sue forze e mettendosi più volte tra lei e una sciabolata. La nave avversaria porta una bandiera temibile sulla cima dell'albero maestro, simbolo di odio e fanatismo; i Mastini d'Avorio stanno già cantando vittoria: la Fortuna dell'Imperatore ha a malapena qualche graffio inflittole dai colpi della Cercascogli. Dopotutto, così come i Pionieri sono esploratori e non combattenti, anche le loro navi sono rapide e maneggevoli, ma poco adatte agli scontri diretti. Parallelamente, sott'acqua sta accadendo qualcos'altro. A poche decine di metri dallo scontro, lampi subacquei segnalano che c'è uno scontro in corso dove - almeno ipoteticamente - si trova la mistica città perduta. Non hai bei ricordi dell'ultima volta che ci sei stata, testimone il tridente fuso dentro di te. A bordo del galeone nemico accade improvvisamente qualcosa: un botto, uno scoppio dal lato opposto rispetto a quello della battaglia; una dozzina di elfi acquatici, goliath e mezzidraghi fa saltare in aria la grata e, armati di bastoni e asce spuntate, prende alla sprovvista i marinai, che si ritrovano a dover combattere su due fronti. Alcuni di loro hanno ancora le manette spezzate ai polsi, e sono sporchi, denutriti, e in preda alla disperazione. Schiavi senza dubbio, un bottino pericoloso che deve aver colto l'occasione della battaglia per ribellarsi e fuggire. Non credi ai tuoi occhi quando vedi chi guida questi umanoidi verso la libertà: l'elfo che consideri la tua metà, Gwindor. Dev'essere stato catturato in un momento imprecisato dai Mastini e ora rischia la vita nella tana del proverbiale lupo. Volteggi ancora un paio di giri sulla battaglia e nessuno finora ti ha prestato attenzione. Quali sono le tue intenzioni?
  13. PER TUTTI Innanzitutto, auguri di buona Pasqua! Che siate cristiani o no, è sempre un buon momento per ingrassare sentendosi a posto con la coscienza, non c'è festa migliore di questa. Seconda cosa: se avete tempo libero, chi di voi non ha ancora trovato una foto decente per il proprio PG potrebbe farsi un giro su Pinterest, Deviantart o Imgur. Non è obbligatorio, per carità, ma credo faciliterebbe a tutti immaginare il proprio PG. Se avete problemi coi colori, chiedete pure. Non sono un asso della grafica, ma posso perdere un po' di tempo su GIMP a ritoccare le immagini che trovate, se volete, esattamente come ho fatto per lo Raftal nel riassuntone.
  14. Quello che Deneb avrebbe sentito è un lieve formicolio ai piedi e l'improvvisa sensazione di totale leggerezza che lo spinge verso su a velocità crescente. Sarebbe stato meglio per lui non guardare sotto - la tromba delle scale dall'alto dà spesso le vertigini - ed una volta arrivato al piano desiderato avrebbe facilmente potuto raggiungere il punto di atterraggio designato, quella sorta di piattaforma di un metro quadrato che si aggancia ai gradini col corrimano immediatamente sulla sinistra e dà invece sull'arco d'ingresso al piano vero e proprio di fronte, permettendo nuovamente l'accesso al torrione centrale. Giù intanto, una donna armata con una grossa cicatrice in volto entra seguendo il vostro stesso percorso fino al glifo magico. Si piazza accanto a Elle, lo fissa per qualche attimo, poi guarda la ragazza: "Su quell'affare ci è morto sicuramente qualcuno." le mormora, e senza né salutare né sprecare altro fiato, si allontana verso la scala e ne sale i gradini fino al secondo piano, scomparendo nel rispettivo arco di pietra.
  15. @Randal @Sandrine @Besnik Tamara risponde negativamente alla domanda di Randal; quelle strane storie su vele verdi che si aggirano a sud dell'isola rimangono tali; Galifar conferma: "Non percepisco Ombra nelle vicinanze." ma soltanto lui e voi tre capite a cosa - anzi, a chi - si riferisce. Il nuovo equipaggio della Speranza sta effettuando i preparativi per la partenza; all'indomani mattina, a meno di ulteriori idee, sarete pronti per andare di nuovo per mare.
  16. A una prima occhiata sembra di sì. In ogni caso, mi fido!
  17. Il portale della Loggia è presidiato dalla stessa coppia di guardie gemelle che avete incontrato la sera prima. Verificato che abbiate entrambi i documenti di adesione, validi come altrettanti lasciapassare, le sentinelle vi indicano brevemente la via per giungere fino all'ottavo piano senza incorrere nella rampa di scale della sera precedente. Qualche Pioniere nel frattempo vi sorpassa alzando il gomito in orizzontale all'altezza del petto - credete inizialmente come segno di saluto militare, ma in verità è solo un gesto di uso comune per mostrare rapidamente l'appartenenza alle guardie. Potete quindi attraversare il portale umido incastrato tra le mura di pietra, lasciandovi alle spalle Piazza della Loggia per proseguire nel cortiletto interno, molto più vivace della sera precedente; vi dovete immediatamente spostare di lato perché una carovana di tre carrozze ben rifornita sta lasciando il castello in questo preciso momento; alcuni mezzelfi a cavallo di animali bardati da guerra scortano il convoglio per quello che appare come un lungo viaggio. Molti dei presenti si sono accalcati verso la porta per salutarli. Proseguite, passando di fronte ad una fila di uomini e mezzorchi senza maglia che si allenano al ritmo delle urla marziali di una guardia con un'armatura più vecchia e logora, esattamente come l'uomo che la abita. Corsa su e giù per le scale, giro delle mura, poi flessioni, poi ancora corsa sulle merlature. "Chi resta indietro, è fuori!" non invidiate le reclute. Un halfling vi passa in mezzo in tutta fretta per arrivare il più velocemente possibile presso la suddetta guardia: così come accaduto stamane, l'esserino tira fuori una lettera dalla borsa grande quasi quanto lui, gliela consegna e poi ricomincia a correre altrove in cerca del prossimo destinatario. Un mezzodrago di passaggio - ne avete mai visti, prima? - saluta il corriere in lingua hin e ride serpentino alla battuta di ritorno. Gruppetti di Pionieri qui e là discutono, si fermano, salutano, introducono i loro ospiti o committenti ad altri Pionieri. Il flusso principale di persone si dirige nella porta che dà sull'atrio, seguendo lo stesso itinerario propostovi da Iver e dalle guardie; giunti nell'accogliente quanto rumoroso salotto, invece di andare dritto per la rampa di scale che porta al piano superiore, dovete tenervi sul lato destro della stanza, dove un arco di pietra vi porta in un breve corridoio in penombra - cinque, sei metri al massimo di lunghezza per uno e mezzo di larghezza - che spunta in una torre cadetta del forte. Sul pavimento, al centro del pozzo della rampa di scale di pietra e muratura, un glifo arcano splende di luce azzurrina emettendo flebili scintille che si dissolvono a pochi centimetri da terra. Un elfo in tunica vi supera - anche lui di fretta - salta dentro al cerchio venendo sollevato magicamente in aria, uscendo dalla colonna anti-gravità al quinto piano per atterrare in una sporgenza nella rampa apposita non protetta da balaustra; dopodiché superato un altro arco, esce fuori dalla vostra visuale. Vi trovate dentro al pozzo gravitazionale, una delle piccole meraviglie del torrione. Dovreste farvi dolcemente trasportare fin su all'ultimo piano e imitare quanto appena visto; secondo quanto detto da Iver, il laboratorio sarà la prima porta sulla destra, una maestosa entrata di legno coperta da rampicanti d'ottone che proteggono il luogo dai visitatori indesiderati...
  18. "Sì! Sì, lo giuro!" continua a ripetere il drow in preda al panico. @Raftal @Tholin
  19. Ciao belli! Pippo ti contatto pomeriggio/sera in pvt per discord.
  20. Cirdan non sa granché di magia, né di divinazioni. Raccontargli dei sogni è superfluo, perché da vecchio lupo di mare liquida questi episodi come incubi da mal di mare o eccesso di zuppa la sera prima. Quando i tuoi stivali sono finalmente nel posto in cui meritano di stare - ai tuoi piedi! - senti il capitano impartire gli ordini con voce grossa: "Mezze vele!" Ridurre la velocità della nave significa solo una cosa: cautela mentre vi avvicinate al luogo designato. Una colonna sinuosa di fumo nero si leva dall'orizzonte a prua. Cirdan, cannocchiale in una mano e timone nell'altra, appare preoccupato. Vi serve un altro quarto d'ora buono di navigazione prima di arrivare, nel quale vieni convocata sul ponte di comando: "Ci servi in ricognizione." - sai cosa vuol dire: usare il potere di trasformazione per avvicinarti senza dare nell'occhio al luogo in questione e dare un'occhiata, per poi riferire tutto al tuo ritorno.
  21. "Voleva replicare gli infusi dei Mastini! Ho fatto il meglio che ho potuto!" il drow è terrorizzato. "Mi ha contattato lei...però...però...So di una nave!" ingurgita il rospo e trattiene vanamente le lacrime che bagnano le guance scure "La Biancospino!" esclama "...Biancospino!" ripete, in preda al panico. "E' ferma al Bivio delle Correnti, ogni tanto si avvicina alle coste di Capo Ventura e lascia scendere una scialuppa di notte, per non farsi beccare dalle guardie! Ogni volta che viene avvistata qui vicino, i goblin combinano qualcosa! Non so nient'altro, vi giuro! Lasciatemi andare!"
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