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Dragons´ Lair

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Theraimbownerd

Circolo degli Antichi
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  1. Daichi Takeda. Fiuuu... c' è mancato poco. Quando riusciremo a tornare a casa, ricordatemi di ringraziare i monaci per il pranzo vegano. Dico con tono scherzoso ai miei compagni, ma le goccioline di sudore che mi imperlano la fronte sono la prova lampante della tensione che è appena passata. Per fortuna la mia affinità con gli animali a quanto pare non si estende solo a quelli più piccoli e striscianti. E tu sei stato decisamente coraggioso. Suppongo ti sia meritato di viaggiare sulle mia spalle. Dico al mio famiglio, che sta ancora fissando il punto in cui i cinghiali sono spariti. Dopotutto, perché essere disgustato da un centopiedi sulle spalle, quando degli insetti sulla mia lingua mi avevano appena salvato dal pericolo?
  2. Daichi Takeda. Ed ecco perché sono così aggressivi...e perché Mayu ci ha consigliato il cinghiale. Lancio un' occhiata di sottecchi ad Ettore. In effetti mangiarceli era anche il nostro piano...ma per quanto le mie conoscenza di sopravvivenza siano scarse, sono abbastanza sicuro che la caccia al cinghiale non preveda essere sorpresi da due di loro a distanza ravvicinata. Ehm...Buu buu buu bui-bui bui-bui. Grugnisco in maniera accorata, indicando con ampi gesti i miei compagni e le loro armi. Mentre parlo con i cinghiali il mio famiglio si posiziona sulle mie spalle, con fare protettivo. Nonostante la piccola taglia sembra guardare i cinghiali fissi negli occhi. E speriamo che quel pasto vegano di ieri li convinca... @ master
  3. Prakyss Rinvigorito dal mio ritmo selvaggio rispondo colpo su colpo alla bestia che mia ha attaccato, gettandomi su di lui ad artigli sguainati. Vedremo adesso chi è il predatore alfa in questa giungla. E' l' unico pensiero che penetra la mia foga di battaglia, prima di provare a mordere il mio nemico alla giugulare per abbatterlo.
  4. Onestamente spero vada bene se ho interpretato Feral Speech come versi animaleschi, l' immagine di Daichi che si mette a fare il verso del maiale in giapponese era troppo divertente per passarla.
  5. Daichi Takeda Per fortuna i nostri cellulari stanno continuando a funzionare, almeno per il momento, e se siamo fortunati la città più vicina potrebbe essere abbastanza antica da esistere anche in questo tempo. Purtroppo ricevo presto un promemoria di quanto diverso sia realmente questo posto dal Giappone moderno e urbanizzato che conosco, quando due cinghiali ci sbarrano la strada. Anche se siamo in superiorità numerica e bene armati, ricevere una carica dai cinghiali potrebbe essere decisamente pericoloso. Vedo con la coda dell' occhio Lars spostarsi per proteggere Turid, ben protetto dalla sua armatura, ma dubito che l' abito di seta che mi riveste fornirebbe protezione dalle loro zanne. Sto per mettermi dietro ad Alessandro, sperando di beneficiare della protezione del suo scudo, quando sento qualcosa muoversi sulla mia lingua. E' una sensazione strana, un pizzicorio leggero e persistente, che continua anche quando la mia bocca e le mie labbra iniziano a muoversi per una volontà non mia, producendo grugniti ferali. Buu Buu Buu Buu. Bui-bui? @ Master
  6. Kundek Aaaaaahhhh! Non posso trattenere un urlo quando gli artigli di quella cosa affondano nella mia carne e le sue braccia mollicce si avvinghiano al mio corpo. Tento disperatamente di scappare, lasciando cadere il mio arco e afferrando le mie spade per provare a tagliare i tentacoli che mi avvinghiano.
  7. Daichi Takeda Mi giro verso Lars, ancora eccitato da quello che ho appena fatto, mentre la luminescenza nei miei occhi sfuma fino a farli tornare del loro colore naturale. Sto benissimo. Mai stato meglio a dire il vero. gli rispondo con un sorriso a 32 denti. La sensazione di unità e di potere che ho sentito in quel momento è stata esilarante. Comunque credo non ci sia nulla di magico in quel cristallo, pero' è comunque carino. Forse qualcuno ce lo comprerà a un buon prezzo.
  8. Daichi Takeda Beh, questo è stato facile. Visto Ettore? Niente incenerimenti richiesti. Dico con una risata nervosa al mio amico italiano. Non avrei saputo nemmeno da dove cominciare. Alessandro sembra avere già iniziato a prendere dimestichezza con i suoi incantesimi, leggendo le formule dal libro, e non posso fare a meno di provare una fitta di invidia per il mio amico. Almeno a lui è bastato leggere da un libro, mentre io sono ancora in alto mare. Alla fitta di invidia si sovrappone presto però una sensazione di sicurezza, un' onda calda che si diffonde nel mio corpo come un abbraccio. Un abbraccio proveniente dall' interno. E' una sensazione bizzarra, eppure il messaggio che sento nella mia mente è così chiaro che non ha neanche bisogno di parole. Ce la faremo. Non è il mio famiglio stavolta, o almeno non solo lui. Posso sentire migliaia di menti, migliaia di volontà diventare una sola. Le parole escono come se le conoscessi da sempre, un puzzle composto da infiniti frammenti che si compone sulla mia lingua. Quello che esce non è un suono umano, ma una serie di squitti e ronzii che fanno illuminare i miei occhi di luce verdognola.
  9. Lycos Prestate ascolto a chi vi sussurra...mmm... Alle parole del sacerdote, lo sguardo cade subito sull' ambra incastonata nel mio totem. E' forse ai sussurri che sento durante le preghiere che dovrei dare ascolto? Eppure sembravano ripetessero solo le mie parole... Non sono del tutto convinto che sia questa la spiegazione delle criptiche parole del sacerdote, ma non mi dispero.la dea mi rivelerà il loro significato quando lo riterrà opportuno.
  10. Kundek Con Bjorn
  11. Prakyss Aaaaaauurgh! Il mio grido di dolore si trasforma in uno spaventoso ruggito, mentre la furia si impossessa di me. Questi strani esseri avranno pure avuto il primo sangue, ma ora tocca a me assaggiare il loro. Le mie melodie e i miei ruggiti di rabbia e dolore si mescolano in una bizzarra armonia ed è impossibile stabilire dove finisca la musica e inizia la furia.
  12. Prakyss https://www.myth-weavers.com/sheet.html#id=2042660 Vedendo Mediogalti molti stranieri immaginano un’ isola primitiva e senza leggi, dove ogni uomo è libero di forgiare il suo destino contando solo sulle proprie capacità, senza essere trattenuto dalle circostanze della sua nascita. Quegli stranieri sbagliano. Per quanto l’ isola dei Pirati sia effettivamente libera dal peso della piramide sociale che grava su gran parte dell’ Avistan, il nome della propria famiglia puo’ gravare anche qui sulle spalle dei suoi più giovani membri, fino a schiacciarli. E se il nome in questione è quello di Sheila Althusa, la famosa Tigre di Mediogalti, una delle piratesse più feroci ad aver mai solcato i mari di Golarion. Un’ autentica mangiauomini, in più di un senso, questa crudele tigre mannara era al culmine della sua carriera quando la sua nave, la Draghessa, scomparve misteriosamente nell’ oceano, sorprendendo tutti i pirati di Ilizmagorti. Il primo a riprendersi dalla sorpresa e a trarre vantaggio da quella scomparsa pero’ fu Argon Alios, l’ ultimo della sua lunga schiera di amanti, il quale utilizzo’ le vaste ricchezze che Sheila gli aveva lasciato in gestione per avviare un fiorente commercio di Rum. Quest’ uomo era il nonno di Prakyss e, nonostante la sua veneranda età, la causa di buona parte dei suoi problemi. Prakyss infatti è sempre stato molto più interessato ai racconti delle gesta della sua antenata e degli altri pirati come lei che a imparare a mandare avanti l’ attività di famiglia. Non solo la sua passione per le epiche storie di mare cozzavano fortemente con il carattere più pratico del patriarca della sua famiglia, a cui i miti genitori di Prakyss non osavano opporsi, ma il suo carattere fiero e arrogante rendeva ogni loro incontro teso e, a volte, esplosivo. Questi problemi andarono solo a peggiorare con la crescita del ragazzo, che preferiva di gran lunga passare le sue giornate in taverna ascoltando le storie dei capitani, imparando a memoria canti marinareschi e immischiandosi nelle frequenti risse piuttosto che imparare la sottile arte della contabilità, verso cui mostrava ben poca attitudine. Il conflitto tra questo giovane ribelle e il vecchio Argon divenne ogni giorno più forte, con sempre più frequenti e serie minacce di essere diseredato e privato dell’ eredità di famiglia se non si fosse rimesso in riga in fretta. Per quanto fosse disinteressato agli affari, Prakyss avrebbe trovato difficile rinunciare alla posizione di relativo prestigio che la sua famiglia gli offriva, e mal sopportava l’ idea di essere rimpiazzato da qualcun’ altro, persino in un’ attività che odiava. Ovviamente il giovane e inconsapevole Skinwalker non trovava altro rimedio al suo impasse che distrarsi in taverna con abbondante Alcool e fugaci incontri notturni, tutto pur di rimandare il problema al giorno dopo. E fu proprio uno di questi incontri notturni, con un bel corsaro appena sbarcato, che avrebbe rimandato il problema a tempo indefinito. Quella notte infatti Prakyss, preso nel vortice della passione (e di un’ abbondante quantità di rum) ebbe il suo primo vero Cambiamento. Confuso e spaventato, ebbe a malapena in tempo di rendersi conto di quello che stava succedendo prima che la vista gli si offuscasse e tutto diventasse nero. Quando Prakyss si risveglio’ era già in alto mare, involontariamente reclutato come mozzo di una nave pirata. La maggior parte delle persone l’ avrebbe considerata una tragedia, ma non Prakyss. Ricordava abbastanza della sera prima da capire che non era del tutto umano, non lo era mai stato. In lui scorreva il sangue della Tigre di Mediogalti, e se lei gli aveva donato parte della sua forza ci doveva essere un motivo. L’ essere stato preso dai pirati, costretto a una vita sul mare altro non era che una chiamata all’ azione, un segno dalla sua antenata di reclamare quello che era suo per diritto di sangue. Non una semplice e sicura attività sulla terraferma, ma tesori e gloria sul ponte di una nave. Da quel giorno Prakyss non ha mai assunto forma umana, troppo fiero del suo retaggio per anche solo pensare a nascondersi. Scalo’ velocemente i ranghi, fino ad arrivare alla posizione di attrezzatore, ed è la sua voce tonante a spronare gli uomini nel bel mezzo degli assalti, manovrando il sartiame per garantire la vittoria con perizia e coraggio.
  13. Lycos Alkìmadas, non è questo modo di rivolgersi a un uomo pio. Dico secco al mago, fulminandolo con lo sguardo. Perdonate il mio maleducato compagno, ma effettivamente è curioso che lei conosca i nostri nomi. Certo, abbiamo aiutato la nostra città contro dei goblin, ma non mi aspettavo che la notizia sia già arrivata Dico al sacerdote con sincera curiosità.
  14. Lycos Ma cos...Per un attimo mi è sembrato di sentire una voce stridula ripetere le mie preghiere. Guardo attentamente l' ambra in controluce, come se potesse darmi delle risposte nel suo caldo bagliore.Che qualcosa dello sciamano sia rimasto in quest' ambra? Dopotutto anche lui venerava la Potnia theròn. E il mio branco ha sconfitto il suo... Tuttavia non sono turbato da questi pensieri. Quest' ambra è pur sempre il dono della mia dea, e se lei ha deciso nella sua saggezza di mettere i poteri dello sciamano al mio servizio, questo non puo' che essere positivo per me. Passare al villaggio segnato sulla mappa mi sembra un' idea saggia, non allungheremo di molto e potremmo scoprire di più su questi banditi e i loro attacchi. Dopotutto non è detto che li abbiamo completamente eliminati. Potrebbero fare parte di una banda più grande. In ogni caso... Dico mentre mi giro verso il sacerdote di Tandros. Forse è il caso di vedere perché quel tipo ci sta fissando, dopo averci ignorato ieri sera. Detto questo mi alzo dal mio tavolo e mie avvicino a quello del sacerdote mascherato. Buongiorno signore. Non ho potuto fare a meno di notare che ci stavate osservando, desidera forse unirsi a noi per la colazione? Sarei felice di accogliere un altro servitore degli dei al nostro tavolo.
  15. Prakyss Inspiro profondamente l' aria della giungla, soddisfatto a livello primordiale. Stare su una nave è quello che ho imparato ad apprezzare, ma c'è qualcosa nelle giungle dei Ceppi che mi ha sempre fatto pensare: casa. Qualsiasi cosa nasconda, non ha mai incontrato noi. Rispondo a Scabb, avanzando nella giungla con spavalderia.
  16. Uno degli articoli migliori che abbia mai letto su questo sito, davvero molto informativo. She-Ra è il prossimo cartone che iniziero' a vedere, e se fa tutte le cose che l' articolo descrive sarà un' ottima esperienza. E visto che questo articolo mi è piaciuto così tanto, non posso fare a meno di analizzarlo punto per punto. Integrare il background con la trama. Durante l' ultima campagna che ho masterato questa è stata probabilmente la parte più difficile, ma anche più soddisfacente, in particolare visto che i giocatori al mio tavolo sono cambiati più volte. Ma la ricompensa in termini di divertimento e narrativa è pazzesca. Se si lascia ai giocatori lo spazio di portare i personaggi dove vogliono loro e gli si dà un terreno fertile per farli sviluppare, creeranno sempre risultati più belli di quanto il master da solo avrebbe mai potuto immaginare. Per fare un esempio, nella mia ultima campagna uno dei miei giocatori era un satiro schiavo di un umano, un vecchio che sfruttava il fatto che lui fosse l' unica famiglia che il satiro avesse mai conosciuto per sfruttarlo e maltrattarlo fino all' osso. Io avevo dato al giocatore all' inizio della campagna un oggetto magico per liberarsi di lui senza destare sospetti, aspettandomi che lo usasse subito. Invece fino alla penultima sessione, quasi un anno dopo IRL, quell' oggetto è rimasto inutilizzato, e invece si è sviluppata una lunga sottotrama in cui il satiro ha lentamente preso coscienza della sua condizione, trovando dentro di sè la forza di realizzare che il vecchio non lo amava come un parente e cercando vie legali per liberarsi dalla sua schiavitù. Se avessi semplicemente continuato con la mia trama principale, una guerra contro streghe e Mind Flayer, avrei perso alcuni dei momenti più belli ed emozionanti della mia campagna. Per questo considero questo primo punto così fondamentale. Per avere belle storie devi avere buoni personaggi, e per avere buoni personaggi bisogna dargli modo di evolversi. Diversità Ok, qui ammetto che "parto in vantaggio". Sia per ragioni personali (sono un attivista LGBT con una sorella nera) e sia perché spesso e volentieri mi sono trovato in un tavolo da gioco in cui gli etero erano in minoranza, con l' inclusione di giocatori non bianchi. Con giocatori del genere al tavolo è normale che anche i miei NPC riflettano la varietà dell' esperienza umana nel tavolo di gioco, viene praticamente automatico. Ma in ogni caso, ricordatevi che ogni volta che includete o escludete dei gruppi dalle vostre storie state lanciando un messaggio. Creare un mondo di personaggi cis etero e bianchi lancia il messaggio "questo è il mio modello di essere umano. L' umano di default." E questo non è buon messaggio da mandare. Inoltre concordo con l' articolo quando dice che il modo migliore di inserire personaggi appartenenti a qualche minoranza è semplicemente di renderli personaggi prima e minoranze poi. Date loro un ruolo nella storia, poi preoccupatevi del resto. Finché state lontani dagli stereotipi più beceri il risultato sarà sempre quantomeno soddisfacente. Un piccolo approfondimento sul discorso "discriminazione e realismo". Personalmente, almeno la maggior parte delle volte, quando gioco a D&D mi piace provare a dimenticarmi che una parte consistente della popolazione mondiale mi accopperebbe solo per chi amo. D&D è sempre, almeno in parte, escapismo ed è bello stare in una realtà dove a ostacolare le mie relazioni è l' imminente apocalisse o una terribile maledizione anziché banale omofobia. D' altra parte nei giochi di rulo c'è anche una componente di wish fulfillement, e poter lanciare palla di fuoco massimizzata su un gruppo di bigotti rientra decisamente in quell' ambito. Quindi in generale i miei consigli su come inserire la discriminazione nel mondo di gioco sono. 1) Chiedere se ai giocatori va bene, specialmente se è qualcosa che li colpisce direttamente. Se dicono NO è NO, e se dicono si, si lavora con loro per capire limiti e aspettative. 2) Se la si inserisce è bene che abbia un ruolo nella storia, non mettetela lì solo per dare colore. E' divertente? Questo è il punto fondamentale della mia filosofia da master e giocatore. D&D è un gioco,e i giochi esistono per far divertire. Se una azione è figa, è bella da guardare falla. Ovviamente il gioco deve essere bello per tutti, quindi se un giocatore inizia ad avere manie di protagonismo e a chiedere cose che lo porterebbero a oscurare gli altri, o che fanno sentire qualcun altro a disagio, lì è il caso di frenare e ricordargli che D&D è un gioco di squadra. Ma finché tutti i giocatori, DM incluso, si divertono, nulla è off-limits. Comicità nelle scene serie e viceversa. Nella mia esperienza il lavoro da master in questo campo è limitato. CI penseranno spesso e volentieri i giocatori a inserire comicità nelle scene più serie. Fare il contrario è un po' più complicato, ma finché si dà ai giocatori qualcosa a cui tenere, un obiettivo da raggiungere, manipolarne le emozioni diventa immensamente più semplice. E i risultati possono essere fenomenali. Una delle scene più divertenti della mia campagna ad esempio avvenne durante un funerale. Un ragazzo che uno dei miei giocatori stava corteggiando venne controllato da un Cervello Antico e accidentalmente ucciso da un' altro giocatore per impedirgli di compiere un omicidio. Il goffo tentativo di spiegare ai genitori del povero ragazzo cosa era successo da parte del primo giocatore ci fece letteralmente piegare in due dalle risate. Senza una situazione tragica non si sarebbero mai potute creare le condizioni di quel divertimento.
  17. Kundek Giro la testa di scatto non appena sento l' urlo, impugnando l' arco con forza. Trappola o meno , dobbiamo andare a controllare. Dico ai miei compagni, mentre inizio a muovermi verso la fonte del suono, leggero come l' aria.
  18. Daichi Takeda Un famiglio dici? Tipo come una strega? Guardo Turid e poi il mio centopiedi. In effetti avrebbe avuto senso. Per una volta la strana passione di Turid per tutte quelle cose nerd si rivelava utile . Non potevo avere che so, un gatto nero o qualcosa del genere? Il centopiedi sembra indispettito, e, rapidissimo, mi dà un pizzicotto alla gamba con le sue mandibole. Ahia! Ok, ok, scusa, sono certo che anche tu sarai un ottimo famiglio. E ora sto parlando con un centopiedi...Sono qui da manco due ore e già sto perdendo la testa. Guardo Mayu sparire con la tristezza nel cuore. Quella povera ragazza...Obbligarla ora era un dovere. Per quanto ci abbiano praticamente rapito, la loro situazione era davvero disperata. Concordo con Alessandro. Forse è il caso di capire esattamente come usare le abilità che ci hanno dato, prima di gettarsi allo sbaraglio. Dico ai mie compagni prima di tornare a fissare il centopiedi con tutta la mia concentrazione. Ok, se davvero sei il mio famiglio, questo è il momento di aiutarmi. Posso sentire migliaia di zampe muoversi dentro di me, ma faccio del mio meglio per non rabbrividire disgustato, ma di prendere piena consapevolezza di loro. Mi ricordava gli esercizi di meditazione che piacevano tanto ai miei genitori. Per loro erano un modo per essere più competitivi nello spietato mondo degli affari. Forse sarebbero stati utili anche in questo mondo, ancora più spietato.
  19. Prakyss Beh, almeno la nostra reputazione è a posto. Ora cerchiamo solo di essere ricordati come i "conquistatori del teschio di cristallo", anzichè come "gli idioti che scelsero la via più difficile e fallirono miseramente" Dico un po' agli altri, un po' a me stesso. Sarebbe stato decisamente difficile trarre una buona canzone da un fallimento...
  20. Anche io prenderei un mantello della resistenza, è l' unico item che possa servirmi.
  21. Daichi Takeda Le parole di Mayu non sono esattamente tranquillizzanti, ma tutto è meglio dell' incertezza Beh, una domanda ce l' ho. E riguarda lui. Dico indicando il centopiedi. Da quando sono arrivato qui mi sento...diverso. So che sembra ass.. mi fermo prima di concludere la frase. Con tutto quello che ci sta succedendo, "assurdo" è probabilmente una parola che dovro' abituarmi a non usare più. Posso sentire...esseri che si agitano dentro di me. Insetti credo, e altre bestie simili. Posso vederli strisciare sotto la mia pelle. Credo che lui venga da lì. Posso sentire pensieri non miei nella mia testa e...credo siano i suoi Non so neanche come faccio ad essere così sicuro che il centopiedi sia un lui, ma questo è l' ultimo dei miei problemi. E' una maledizione? Un qualcosa di legato ai demoni? Chiedo a Mayu con voce disperata. Dopo tutto quello che ha detto sarebbe proprio il colmo della sfortuna essere colpito dai nostri nemici prima ancora di avere iniziato la nostra impresa.
  22. Kundek Beh, è bella grande per trasportarla intera. Forse potremmo usare dei rami per fare una slitta di fortuna con cui portarla, che dite? Propongo sorridendo ai miei compagni. L' eccitazione della caccia ha lasciato il posto alla soddisfazione. Ce l' abbiamo fatta...e non è stato neanche difficile!
  23. Lycos Osservo i miei compagni pressare il bandito, pronto a intervenire se dovessero andare troppo oltre, ma per fortuna il bandito decide di non giocare a fare il duro. Con uno schiocco di dita ritiro i rovi nel terreno, permettendo al bandito di essere legato e portato via. Quando sento le parole dell' ecista non riesco a trattenere un moto di stizza: Il mio nome è Lycos, umile servitore di Nylarla, e sono estremamente deluso da quello che vedo. Per quanto le mie orecchie siano buone, sono certo di non essere stato il solo a sentire le urla di quella povera bambina. Eppure, se non fosse stato per noi, nessuno sarebbe intervenuto. E' così che nel cosiddetto mondo civile ci si prende cura dei propri piccoli?

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