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Hugin

Circolo degli Antichi
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  1. Pienamente d'accordo anche io, anche Dumaas utilizzerebbe i dadi vita per curarsi
  2. È passato un solo giorno, una notte soltanto, eppure quel corridoio vi sembra sia cambiato completamente. Mentre percorrete in silenzio quelle mattonelle ormai lorde di sangue, vi sentite in qualche modo osservati, nemmeno ci fossero occhi nelle pareti. Dovete accertarvi più di una volta che il cadavere nelle prigioni sia...un cadavere, per avere la certezza di non dovervi per lo meno guardare le spalle. I metri che vi separano dalla svolta a destra sono soltanto cinque, ma vi sembrano durare un'eternità. E durante quel breve tragitto, in cui stringete i ranghi per quanto potete, protetti dalla nebbia del druido, vi assale la terrificante consapevolezza di non sapere a cosa stiate andando incontro. Più andate avanti, più le mura e il soffitto presentano macchie rosse cremisi, su cui sono rimasti appiccicati pezzi di carne e pelle, muscoli ed ossa disintegrate da una forza non di questo mondo. Il silenzio, al momento, è assordante: se da una parte trovate un certo sollievo dalla cosa, perché significe che siete effettivamente soli, dall'altra vi inquieta terribilmente pensare al vostro gruppo eterogeneo come l'unico insieme di corpi vivi all'interno della caserma. In più, l'aria è davvero pesante: il tanfo di morte e putrefazione vi penetra nelle narici e vi serve un grosso sforzo di volontà per non rigettare il povero pasto fatto la sera prima. Con l'animo in subbuglio (e pure lo stomaco) arrivate quasi alla svolta verso destra, consci del fatto di essere ormai soli...tuttavia, quando vi avvicinate all'angolo, sentite uno strano rumore provenire dall'altra parte, al di là della parete che gira a destra. È un misto di gorgoglii, di rumori secchi, sordi, oltre allo sciabordio di liquami, lo stesso che potrebbe fare un vecchio privo di denti nel mangiare una zuppa di legumi con un cucchiaio...
  3. Krul seguo il flusso di parole e il resoconto dei miei compagni, fin quando Branna non mi interroga personalmente. Che ne penso? La guardo intensamente. Che sarà meglio per lui che non mi capiti tra le mani, o lo smonto pezzo dopo pezzo. Stringo le mani facendomi scricchiolare le dita. Di sicuro quel dannato mezzelfo ha avuto un ruolo importante per tutto questo...marasma, se così possiamo chiamarlo. Scuoto il capo. Ed è stato lui che ha fuorviato Vivienne. Le si è presentato come un mercante di tessuti, il balordo. Oh ma potete starne certi, lo troverò e gli farò pagare con gli interessi tutto quello che ha combinato.
  4. Dumaas Quando Nash mi va bere la pozione mi risveglio come da un lungo sonno. Non è tuttavia un risveglio buono: spalanco gli occhi e mi tiro su di scatto, nemmeno fossi in preda agli incubi. Gli orchi! mormoro guardandomi intorno frenetico. Mi ci vuole un po' per fare mente locale e capire cosa sia successo: mi hanno sopraffatto, di nuovo. E i miei compagni sono riusciti ad ammazzarli tutti. sospiro abbattuto. Io...mi rialzo a fatica dolorante per i colpi subiti. Io devo chiedere scusa a tutti voi. Guardo le mie mani. I miei errori...le mie scelte scellerate...stavano per portarci al massacro. Stringo una delle mani, le nocche si sbiancano. Ma migliorerò. Dovrò imparare a manipolare la trama con saggezza, ne va delle nostre vite.
  5. Sisi ci sono, ho le giornate piene in questo periodo ma ci sono 😉
  6. Avvolti nella nebbia di Neldor vi sentite piuttosto protetti e vi avvicinate alla porta, con Zarkov in prima fila. Per un'ultima volta vi girate a rimirare con preoccupazione l'interno delle prigioni: il cadavere ambulante abbattuto rimarrà lì per un bel pezzo, probabilmente. Le sbarre ammaccate dal colpo taurino del mostro, invece, vi fanno rizzare i peli sulla schiena: cosa accadrebbe se doveste incontrarne più di uno? Cercate di sgombrare la mente da tali funesti pensieri e provate a concentrarvi sul da farsi. Zarkov tutti gli altri
  7. Krul Il ragazzino mi tempesta di domande, in un certo senso ricorda il piccolo Guus. Sì, ho una fucina tutta mia. E posso forgiare armi, ma non è posto per i ragazzini. Gli passo la mano tra i capelli scompigliandoglieli. Perché? Perché è un posto pericoloso, ecco perché. Mi avvicino ai miei compagni. Sentite, secondo me possiamo affidarlo a Vivienne. È un marmocchio sveglio e ha l'età di mio figlio, almeno avrà qualcuno con cui combinare guai. Sorrido guardando di nuovo il fodero. Anche per me puoi tenerlo, ma a patto che ti faccia attenzione. Per il momento, meglio che tu lo tenga nascosto.
  8. Hugin

    NUMERO 66

    Phera Jamal Tiro un sospiro di sollievo quando usciamo dalla caserma. Siamo riusciti a salvarci la pelle, non so nemmeno io come. Ho rischiato troppo, in effetti, ma lo rifarei per i miei compagni, ne sono certa. A ripensare a quelle grotte, comunque, un brivido mi corre lungo la schiena: sentire la vita scorrere via dalla mia carne è una sensazione che non vorrei più riprovare...ed invece so che probabilmente capiterà di nuovo. Scuoto la testa, cercando di distogliere la mia mente da certi pensieri. Beh, tutto è bene quel che finisce bene! Guardo i miei compagni con un sorriso sornione stampato in volto, seppur nei miei occhi serpeggi un velo di preoccupazione. Che si fa ora? Andiamo da quella nobile incontrata in locanda? Inizio a schioccare le dita. Com'è che si chiamava? Qualcuno se lo ricorda? Beatrice, forse? O Berenice?
  9. Arkail I miei occhi si iniettano di sangue quando la furia inizia a prendere totale controllo del mio corpo. Intorno a noi tutti gli orchi si disperdono, tutti tranne uno. Ed è proprio lui il mio bersaglio. Dopo i colpi di Scania scatto in avanti sbraitando, la bava sgorga dalle miei fauci come un fiume in piena. Con l'arma stretta tra le mani mi lancio addosso al Lupo, menando fendenti per porre fine alla sua vita. Muori! Ringhio furente.
  10. L'orco guarda il maresciallo stringendo lo spadone con entrambe le mani. La sua mole, insieme alla grossa arma lorda di sangue gli conferiscono un'aria ancor più ferale, decisamente temibile. Kura no sa molto. Scuote la testa rimanendo per un attimo in silenzio. Respirando rumorosamente si volta verso Neldor, al quale inizia a parlare nella sua lingua natia. Evidentemente, il concetto è troppo complicato per essere espresso nella lingua corrente. orchesco INfine si volta verso gli altri, posando gli occhi su tutti i presenti. In un comune stentato, pronuncia una frase dal sapore di sentenza. Morso avvelena sangue. Morso male. Un cenno del capo al maresciallo, indicando la porta rimasta semiaperta. Armi. Armi bene. Tu porta noi in posto con armi. Serra la bocca, gli angoli della mandibola si gonfiano. Armi bene. Ripete come un mantra, con un filo di voce.
  11. Argos sospiro al racconto del nano: a quanto pare rientrato in contatto con molta più gente del previsto. partiamo dall'inizio. Quell'elfo. Sai dirmi dove posso trovarlo? Ha alloggiato qui, e hai parlato di un ordine enorme...ha una bottega o qualcosa del genere?
  12. Vanora Kuuntrax "La Vedova Nera" Non aggiungo altro alle parole dei miei compagni, annuisco soltanto, per dar forza al loro discorso. Conoscere la merce acquistata, in effetti, sarebbe molto utile, specie se come detto dalla droga si tratta di roba particolare. Tendo per bene le orecchie e mi appresto ad appuntare tutto sul mio diario, strofinando tra le dita il carboncino nero.
  13. Io direi di tornare e poi fare un riposo lungo. Comunque per me si può tornare in città.
  14. Krul annuisco alle parole di Therai, rimanendo tuttavia pensieroso. Sono d'accordo. Meno diciamo meglio è. Sospiro profondamente ripensando agli strani disegni sul fodero. E soprattutto anche io non smetto di domandarmi che fine abbia fatto la spada, o l'arma, che il fodero conteneva. Eh? Faccio voltandomi di nuovo verso il tiefling. In città? Scuoto il capo. di nessuno, amico mio. L'unica persona di cui mi fidavo è trattenuta dalle guardie, al momento. commento con rammarico. Ad ogni modo, per me possiamo andarcene da qui.
  15. Hugin

    NUMERO 66

    Phera Jamal Guardo accigliata Hiccup quando lei parla con la guardia. Devi proprio specificare che ci sono stati dei morti? Sussurro al corvo in un orecchio. Vogliamo vedere il tuo capo. Taglio corto. Abbiamo portato a termine il compito che ci è stato assegnato.
  16. Ottima intuizione quella del blocca persone! Avete fatto un pacco di danni in brevissimo tempo, bravi 😉
  17. Le ragazze, dalle retrovie, dano ancora sfoggio dei loro arcani poteri. Entrambi i colpi vanno a segno: Azalea dirige con maestria il suo colpo sulla spalla del mostro, causando un altro vistoso buco sull'armatura, con conseguente carne divorata dall'incanto. Roxy mira all'addome, aprendo una breccia sulla corazza di metallo dell'essere con il suo raggio di magia scura. Mentre Lenny si muove per recuperare una torcia appesa alle pareti, l'attacco più massiccio è di certo quello di Neldor, che dà prova ancora una volta di saper maneggiare le fiamme in maniera eccellente. Dal palmo della sua mano partono tre grosse sfere di fuoco che saettano nell'aria, dirette al morto barcollante davanti a voi. Ogni piccola palla esplode all'impatto, causando ingenti danni alla pelle e alla carne già putrefatta dell'essere: nonostante sia bloccato dall'incanto del bardo, sentite i suoi gemiti di dolore, le sue urla strazianti, i suoi ringhi furenti. Non solo: la spada evocata dal druido colpisce in pieno il braccio della donna, quello proteso in avanti con il grosso spadone. Il colpo è perfetto, di una precisione tale da mozzare la mano stretta intorno all'elsa, così da far cadere a terra la grossa arma, ad un passo dal maresciallo. Proprio quest'ultimo, mentre il falò sotto i piedi del nemico continua a crepitare, affonda di nuovo la sua lama nelle carni dell'avversario, trapassandolo da parte a parte proprio all'altezza della spalla, dove Azalea aveva sciolto, nel vero senso della parola, le sue difese. La spada penetra e sbuca dall'altra parte, distruggendo ossa, tendini e muscoli. Siete certi che qualsiasi altra creatura sarebbe già perita per i colpi subiti, ma l'abominio che avete di fronte sembra fatto di tutt'altra pasta. Il grosso orco, nel frattempo, con un gesto repentino, raccoglie lo spadone caduto a terra, sulla cui elsa è ancora attaccata la mano del mostro. Il pellegrigia non se ne cura, ed anzi, mulina l'arma con un colpo circolare a mezz'aria, fendendo l'aria con violenza disumana. Sul suo volto non una singola smorfia, non un singolo turbamento, solo lo sguardo austero e severo di chi sa cosa sta fronteggiando. La lama è rapida, il colpo letale: il filo entra nel collo della bestia ed esce dall'altra parte, mozzando di netto il capo al non morto. La testa ruzzola a terra come una palla di stracci mentre il corpo oscilla in avanti e cade, battendo sulla spalla del maresciallo per poi afflosciarsi al suolo come un sacco di patate. Kura, senza perdere tempo, allunga un piede e schiaccia con foga il cranio putrefatto della donna, che esplode con un sonoro "crack", riversando sul pavimento liquami e linfa scura, verdastra, densa. L'orco vi guarda uno per uno, lo spadone ancora stretto tra le mani con la lama grondante di sangue scuro. Testa muore, corpo muore. mormora. Quel rumore sordo del cranio infranto, quelle parole fredde di Kura, quel corpo bruciato, sciolto, putrefatto riverso al suolo, sanciscono la fine dello scontro per la vostra vita. E probabilmente, l'inizio del vostro incubo...
  18. Dumaas se non vado errato dovrebbe averne 5. Due volte (inclusa questa) è caduto a zero pf, un riposo lungo, l'azione eroica su Lucretia e il punto ispirazione iniziale.
  19. 20 naturale non esiste nei miei dadi 😂 Vada per l'11!
  20. Umh ok, allora se è così ritiro i fallimenti spendendo le ispirazioni necessarie. Oltre a quelle citate da Ian dovrei averne una anche per quando sono finito a 0 con i primi orchi. E c'è caso comunque che Dumaas tiri di merd.a di nuovo 😂
  21. Sapete che sono davvero combattuto? Perché Dumaas se ne andrebbe con un'azione eroica salvando la vita a Lucretia. Secondo me gli fa anche uno scatto l'allineamento da N a B, sarebbe una morte bellissima. Voi che ne dite? sono aperto a consigli, anche perché giocare Dumaas ed il rapporto con gli altri mi piace un bel pò. Parliamone tutti insieme 🙂
  22. La battaglia infuria. In prima linea, sono il maresciallo e Kura a cercare in tutti i modi di bloccare l'avanzata del mostro. Il gendarme agita con maestria la spada, riuscendo ad infilare la lama sotto l'ascella della creatura, uno dei punti deboli dell'armatura. Quando infilza la sua arma nelle carni putrescenti, per un momento vi pare quasi che il doppio filo d'acciaio s'illumini e che la figura della guardia risplenda egli stessa di un'aura quasi divina. Probabilmente, però, è solo il carisma dell'uomo, unito ad un allenamento marziale, a farlo risplendere di luce propria. Con l'altra mano, nel frattempo, agita la torcia, tenendo a distanza il non morto con il calore della fiamma. Kura, dal canto suo, rimasto senza nessuna arma, inizia a tempestare di pugni il volto del mostro: solo uno va a segno, slogando di netto la mascella in evidente stato di putrfazione della bestia. Quest'ultima, di rimando, rantola e grugnisce, mulinando con violenza indicibile il grosso spadone, proprio in direzione di Zarkov. La lama, stavolta, è piuttosto precisa: non fosse stata l'armatura a proteggere il corpo del vostro compagno, le sue carni sarebbero state smembrate come un bue sulla tavola di un macellaio. L'arma, tuttavia, apre un vistoso squarcio sulla sua spalla, dal quale inizia a sgorgare copiosamente del sangue. Con un movimento repentino, che mai vi sareste aspettati da una creatura simile, ritrae le braccia e sembra in procinto di colpire di nuovo: lo spadone sibila in aria e cala rapido sulla testa del gendarme, prima che qualcosa lo blocchi definitivamente. Il corpo dell'essere viene avvolto di una luce bluastra, e per quanta forza il mostro imprima la lama non riesce a scendere, né i suoi muscoli riescono a liberarsi da quella stretta. Poco lontano, sentite la cantilena del bardo e le sue mistiche parole tessere fili invisibili per plasmare la trama. Il suo incanto è riuscito a fermare l'avanzata della creatura, prima che Zarkov potesse rimetterci le penne. Nel frattempo, anche Azalea e Roxy inveiscono sul non morto: un fiotto di energia acida sgorga dalle mani della guerriera e finisce per corrodere una piccola porzione di armatura, fino a penetrare nelle sue carni marce. L'odore è indicibile, ma siete sicuri che la magia abbia avuto effetto: dalla pelle inizia a salire un fumo dal tanfo nauseabondo, accompagnato dal consueto sfrigolio, come di carne alla brace. La warlock impone di nuovo le mani e per la secona volta un raggio scuro parte dai suoi palmi. Il colpo, stavolta, non va a segno, nonostante la creatura sia immobile e finisce su una delle sbarre alla vostra sinistra, piegandola come un ramo di salice. Infine, dando sfoggio delle sue abilità con il fuoco, Neldor invoca gli spiriti delle fiamme, riuscendo a creare braci e tizzoni ardenti sotto i piedi della bestia. E' una combinazione vincente con l'incantesimo del bardo: se la creatura non riuscirà a liberarsi da quella morsa, le sue carni finiranno per sciogliersi definitivamente, scaldate dalla corazza che diverrà incandescente. Inoltre, come se non bastasse, il druido con un gesto delle dita, agita la sua lama di fuoco, che tuttavia non riesce ad impattare sul corpo del non morto.
  23. Arkail Assottiglio lo sguardo fissando il caos che circonda me e Scania. Quando uno dei Lupi si fa avanti, insieme a due scagnozzi, pianto il martello a terra, brandendo l'ascia del loro capo, ora appartenente a me. Te la ricordi questa? continuo a fissarlo mentre un rivolo di bava sgorga dalla mia bocca. Dovranno togliertela dal cranio! mi guardo intorno, osservando gli altri orchi che stanno convergendo verso il nostro punto. Ora basta, dannati bastard.i! Toglietevi dai piedi o vi scanno uno per uno come maiali!
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