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Kyran

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Kyran

  1. Posto in appartamento?? ci inviti tutti!!! yeahhhhh!

  2. Kyran

    Priest

    Topic trovato!! W cerca.. Comunque, anche a me piace molto, sebbene a volte la storia sia contorta...mi piace molto come personaggio il capo delle guardie e anche l'indiano, (anche se è apparso poco fin ora) a parte Ivan... Ne approfitto per chiedere se conoscete altri fumetti sul genere e se sapete qualcosa sul film, a parte che è in produzione...così evico di aprire altri topic..
  3. ghghgh...vabbè, vabbè...lo cambio.. Dannati OObreacker.. :P

  4. tu non fai testo, hai QI 2... :D

  5. io stavo finendo di studiare mentre voi spammavate di quà e di là... :beer:

  6. Kyran

    Nuovi moderatori

    Morw è MOD?? e da quando?? A parte gli scherzi..complimenti a God che, nonostante un passato burrascoso, è evidentemente riuscito a fare una buona impressione in area staff; in bocca al lupo a Loth, ti ricordo che se ti fai le endovene di Leffe NON puoi piallare post a caso, e se lo fai devono essere determinati da un d20. Complimenti a dreamworker e Rej (anche se ero convinto per qualche motivo che dream lo fosse già in area disegni O_o ) e buon lavoro anche a voi, Gortar e Vincent, che non conosco ma cercherò di rimediare presto: più MOD-friends = meno infraction..o forse no.. :lol: Buon trabajo, comunque.. Non penso di aver dimenticato nessun mod che sia un bambino vero, quindi ora posso fare i complimenti anche a Morwen che sirenettando è riuscita a farsi notare...brava bimba. PS: a Ichil non c'è bisogno che gli faccia i complimenti: è già un genio di per sè...e ricordo che una volta disse: "aza conosce sul forum solo due tipi di utenti: le donne e i rompi********" Ed ecco spiegate le nomine di God e Morw... Spoiler: Non me ne vogliate, ma dovevo farlo..
  7. Anche io prediligo un'avventura nella quale i PG sono buoni: nonostante mi riesca bene ruolare i malvagi, non mi piace giocarli come PG. Anche le avventure Horror mi piacciono (e nelle mie campagna c'è sempre una punta d'horror) ma giocare un'intera campagna di questo genere non mi affascina perchè diventerebbe noiosa e ripetitiva. Il genere di campagna che preferisco è la campagna investigativa, con indizi, indovinelli, intrighi ecc.. perchè secondo me è un genere che tiene il giocatore sempre impegnato con la mente, senza la necessità di fare la caccia al mostro..
  8. Questa non ha bisogno di una dedica...è una canzone che parla da sè. Swinging on a star - Frank Sinatra Would you like to swing on a star Carry moonbeams home in a jar And be better off than you are Or would you rather be a mule? A mule is an animal with long funny ears Kicks up at anything he hears His back is brawny and his brain is weak He's just plain stupid with a stubborn streak And by the way, if you hate to go to school You may grow up to be a mule Or would you like to swing on a star Carry moonbeams home in a jar And be better off than you are Or would you rather be a pig? A pig is an animal with dirt on his face His shoes are a terrible disgrace He ain't got no manners when he eats his food He's fat and lazy and extremely rude But if you don't care a feather or a fig You may grow up to be a pig Or would you like to swing on a star Carry moonbeams home in a jar And be better off than you are Or would you rather be a fish? A fish won't do anything, but swim in a brook He can't write his name or read a book And to fool the people is his only thought And though he's slippery, he still gets caught But then if that sort of life is what you wish You may grow up to be a fish And all the monkeys aren't in the zoo Every day you meet quite a few So you see it's all up to you You can be better than you are You could be swingin' on a star Stupenda la scena di Danny Aiello e Bruce Willis in Hudson Hawk, dove cantano questa canzone.
  9. Bon, ho voglia di scrivere in questo periodo...non sono particolarmente bravo a scrivere racconti ma, come si dice, senza la sconfitta non si apprezza la vittoria.. Ecco il primo.. Ormai da tempo il vento di quella gelida mattina non lo disturbava più. Poche ore prima aveva odiato la decisione di uscire di casa prima dell’alba ancora una volta, seguendo una delle sue tante passioni, ma ora che le nuvole erano più chiare e un timido sole iniziava a scaldargli le ossa, non avrebbe voluto trovarsi in un altro luogo. La settimana che aveva preceduto quell’ unica giornata di svago era stata più impegnativa del solito: i suoi due figli iniziavano a diventare grandi e il maggiore si allontanava sempre più dal suo abbraccio apparentemente freddo, mentre il secondo genito era ancora troppo piccolo per seguirlo, suo malgrado. I pensieri continuavano a correre in quello che, lo riconosceva, era un momento di debolezza. Uno dei tanti, forse, che lo raggiungevano quando era da solo: la sua situazione non era facile, le sue giornate passavano spesso tra il lavoro e poco altro, sperando di non essere troppo stanco o innervosito, alla sera, per poter giocare anche solo dieci minuti con i due bambini. Adesso rimpiangeva di non passare abbastanza tempo con loro, di non conoscerli abbastanza e di non far capire a loro, ancora ragazzi, che erano la sua gioia più grande; ma era fatto così, era il suo carattere e non lo avrebbe potuto cambiare a quasi 50 anni. 50 anni.. Guardò le mani che reggevano la sua carabina, un regalo che risaliva a ormai parecchi anni prima, e restò qualche istante a osservare le lievi rughe che si formavano sulle sue nocche robuste, le vecchie cicatrici di un uomo cui raramente piaceva restare in città e una leggera tristezza si impadronì di lui in un istante: era cresciuto e lo aveva fatto fin troppo in fretta. Non rimpiangeva di essere diventato l’uomo che era, nè di aver fatto le proprie scelte, per quanto in quei momenti sembrassero sbagliate e sconvenienti per la sua carriera; ma aveva seguito il proprio cuore e il proprio istinto e sapeva che era la cosa giusta da fare. Ricordare la propria gioventù e vedersi ora, invecchiato quasi all’improvviso, tuttavia lo riempiva di un’ inequivocabile consapevolezza di ciò che la vita è. Per alcuni minuti stette lì, lo sguardo fisso su se stesso, cercando di dare un senso a ciò che la sua mente non aveva voluto ancora accettare ma che, in fin dei conti, era inevitabile. Non ci riuscì subito: dopo qualche istante le sue mani presero a tremare lievemente, quasi il corpo tramutasse in realtà ciò che la suggestione comandava e in un attimo fu panico: gli occhi si fecero lucidi e un insolito caldo gli fece sudare leggermente la fronte, a dispetto del vento che, inconsapevole, non smetteva di soffiare gelido. “Cos’era stato della sua vita?” si chiedeva incessantemente; “dov’era la sua giovinezza, la sua vivacità? E i suoi grandiosi progetti, che fine avevano fatto?” La vita aveva preso una piega inaspettatamente triste, guardandola da quella prospettiva, eppure ricordava che da ragazzo non faceva che pensare che sarebbe stato un grande, sarebbe stato qualcuno di importante, un uomo senza problemi di soldi...qualcuno che non avrebbe dovuto contare le bottiglie di vino che comprava o i fiori che avrebbe offerto alla moglie o i giochi che avrebbe comprato ai propri figli. E poi? Sembrava quasi che la vita gli fosse passata davanti, così, come una macchina che distrattamente sorpassa un autostoppista. Gli alberi avevano nel frattempo smesso di muoversi, non più scossi dalla brezza del Nord e le nuvole iniziavano nuovamente ad addensarsi sopra il vasto campo alberato, minacciando una furiosa pioggia. Ancora non erano le undici di mattina, ma l’uomo era già stanco, questa volta: per quel giorno aveva perso l’interesse a ciò che stava facendo e a quel punto non gli restava che riporre l’arma e prendere il sentiero di casa. Distrattamente i suoi occhi si spostarono verso i piedi, vicino ai quali era caduta una vecchia cuffia di lana marrone chiaro, un’abitudine ereditata dal suo defunto padre. Le rughe sottili che contornavano i suoi occhi, resi più chiari dal sole d’estate durante le lunghe giornate passate in barca, si accentuarono per qualche istante in un’espressione rapìta, per poi distendersi in un lieve sorriso mentre per la seconda volta una lacrima si estingueva scivolando lungo la sua guancia; si chinò lentamente per prendere il copricapo e risollevandosi, lo rimise in testa. Ancora un attimo di esitazione e il suo fucile sarebbe stato scarico, pronto per essere riposto. L’arma non era per intero dentro la sua custodia quando da lontano si sentirono muovere delle frasche con violenza e i cani abbaiare; l’uomo sollevò d’istinto lo sguardo ma, disinteressato, tornò ai suoi preparativi, anche se per pochi secondi. Mentre chiudeva la cerniera del fodero, prese a correre davanti a lui la sua preda: una delle bestie più grosse che avesse mai visto nella sua isola correva a poco più di dieci metri di distanza, quasi sfilandogli davanti, sebbene a velocità sostenuta. Il campo sembrava ora immenso, silenzioso nonostante i latrati dei cani e le urla degli altri cacciatori che incitavano il tiro, ma l’uomo non era pronto, il fucile era ormai riposto e le cartucce in tasca: aveva perso un’occasione d’oro. Un’altra occasione perfetta. Il suo lungo sospiro risultò in una nuvola di vapore che si disperse rapidamente, mentre l’uomo sembrava ormai deciso ad allontanarsi. Poi, in un istante, la mente smise di elaborare i pensieri, lasciando il posto al puro istinto: il cuore prese a battere con più fretta e la sua vista non sarebbe potuta essere più chiara, persino il sudore sulla fronte sembrava essere sparito in quel momento e la mano aveva smesso il suo fastidioso tremolio. L’uomo si accorse che il fucile era già fuori dalla sua custodia prima ancora di sollevare lo sguardo per guardare la bestia che si allontanava velocemente, con la sua imponente massa, verso un muretto a valle. Ora sentiva solo i propri movimenti e i pesanti respiri dell’animale furioso; il resto, i cani, il rumore lontano dei tuoni accompagnato da un accenno di pioggia che batteva sulla canna, le urla di disapprovazione dei propri compagni che vedevano solo un’occasione sprecata, erano solo un vago ronzio. La mano, rapida, aveva afferrato le cartucce e le aveva caricate, mentre gli occhi si spostavano verso la preda che, ormai, era a più di sessanta metri da lui e correva verso la propria salvezza attraverso un campo alberato; con un rapido movimento la prima cartuccia fu in canna e il fucile sulla spalla. Il cuore dell’uomo batteva velocemente, con un rumore somigliante ad un orologio avvolto nell’ovatta, mentre con l’estremità della canna seguiva il lesto movimento del cinghiale. Poi fu l’attimo perfetto: gli alberi erano più radi e l’animale correva di traverso, ma con un’andatura regolare: non era ferito; l’uomo trattenne il respiro, chiuse per un istante l’occhio sinistro. Un colpo solo e la bestia percorse qualche altro metro di slancio, prima di cozzare contro un arbusto e crollare miseramente a terra. Il colpo rimbombò tra le rocce, zittendo ogni altro rumore e ammutolendo i pochi uomini che, increduli, avevano assistito alla scena. L’uomo, con calma, si posò il fucile sulle spalle, avviandosi verso la preda che giaceva immobile mentre un sangue scuro fluiva dalla ferita alla spalla. Arrivato a pochi centimetri dalla carcassa sfilò lentamente il coltello che fu di suo padre e incise il petto per prendere il cuore, posandolo poi nel punto nel quale il colpo lo aveva raggiunto e coprendolo con poche foglie secche. “Sei libero...” mormorò distrattamente. “E anche io..” disse poi, sorridendo felice, ricordando a stento i pensieri che pochi istanti prima lo stringevano in una scura morsa. “Cacciapescatore...” sussurrò infine fra sè e sè, prima di scoppiare a ridere. A papà.
  10. Beh, non avevo controllato la FAQ, e stando a quella la tua risposta è inequivocabile, grazie.. Tuttavia questa cosa mi lascia un pò perplesso, dal momento che il danno da nemico prescelto è descritto nel manuale proprio come ho scritto nel post precedente..
  11. Kyran

    Addio Claudio

    é vero, è passato già un mese...si dovrebbe andare avanti ed è quello che tutti noi, faticosamente, stiamo cercando di fare. Ma nonostante tutto, nonostante la presenza di tanti amici su DL e si provi insieme a essere spensierati, mi rendo conto ogni volta che rido, ogni volta che passo qualche momento di allegria, di non riuscire ancora ad essere del tutto felice..non ancora, Claudio, e forse mi devo scusare per questo proprio con te che eri, per così dire, il Paladino del Sorriso..ma faccio del mio meglio.. Grazie Claudio..
  12. Io invece non sono affatto convinto che quelli da nemico prescelto si applichino ad ogni freccia, idem dicasi per il +1 di tiro ravvicinato, dal momento che immagino che siano entrambi danni da precisione (il bonus ai nemici prescelti è la capacità del rgr di colpire un nemico in un certo punto, grazie alla conoscenza deella sua anatomia,un pò come può essere il furtivo, che non si applica più volte e il +1 di tiro ravvicinato è dato dal fatto che a una distanza minore è più semplice mirare con precisione..) Per quanto riguarda il bonus magico dell'arma invece, e il danno elementale, si applicano a tutte le frecce..
  13. Non capisci nulla!!! :P

  14. Scusate ma...che stile il mio nuovo avatar!!!

  15. Kyran

    Giusto o no?

    Sono d'accordo con chi ha detto che dipende da come giocate...nei miei gruppi è capitato, non una volta, ma tante...solitamente sono tra le parti di avventura che ci divertono di più: quando non hai a disposizione tutto ciò che ti occorre, ti devi ingegnare, devi cervellarti di fronte a qualsiasi difficoltà che magari prima risolvevi con un oggetto, senza neanche pensarci..un master in gamba che fa una cosa del genere, poi, ti mette in condizione di poter sostenere ugualmente incontri o altre sfide, mettendo GS più bassi rispetto a quelli che metteva prima e trappole meno dannose.. ...se non è così,magari ha deciso di farvi fuori..
  16. Il Caber? [O_O] Uhmuhm..potrei pensarci..lo metto a uno Xixecal, lo appuntisco e funziona come un fukimi-bari.. Comunque pensavo anche a un' "arma fa fuoco" come un'avancarica...come quella che c'è nel 4 OAV di Hellsing per intenderci...solo che non so...uhmuhm... Sono molto indeciso..voglio che i PG muoiano per mano di un PNG figo..
  17. Non ricordo in che manuale erano..forse in complete adventurer, ma non ne sono sicuro...per la dimensione del carattere, va bene il 2 o il 3..
  18. Visto che ancora non ha una casa, inizio qui il mio "Lolliamo Morwen International DL Tournament" ..aspetto parecchie adesioni..

  19. Sono d'accordo sui Kukri, in particolare per i talenti risparmiati...tra l'altro se decidi di fare una build con lo scout, non ti cambia avere il d4 al posto del d10, perchè i danni li fai tra critici e skirmish..e nemico prescelto col Rgr...ma a sto punto non è più tempesta
  20. Kyran

    Famiglio

    Beh, il famiglio lo devi evocare, immagino che non muoia con il padrone, ma voglio vederti a evocarlo da morto..
  21. Kyran

    I Film Fantasy

    Si, non è male...ci sono un paio di cose "inquietanti", come quella specie di lamento, quel coso con gli occhi sulle mani...
  22. Ti consiglio decisamente i talenti di difendere con due armi, per una tempesta sono quasi d'obbligo..e anche squartare con due armi non è male.. Comunque...era indispensabile scrivere in caratteri gargantueschi? O_o
  23. Anche io volevo fare una dedica a Costantino, Corona (anche la birra che per quello che costa fa schifo) e tutti gli stramaledetti VIP che ci sono in questo periodo dalle nostre parti..compresa quella mummia della ventura, che dal vivo è veramente brutta... ...e dato si' che sei cosi' preziosa stasera io te vojo di' na cosa te c'hanno mai mannato a quel paese sapessi quanta gente che ce sta er primo cittadino e' amico mio tu dije che te c'ho mannato io e va e va va avanti tu che adesso c'ho da fa'... sarai la mia meta' ma si nun parti diventi un altro po' la mia trequarti e va e va nun puoi sape' er piacere che me fa'... magari qualche amico te consola cosi' tu fai la scarpa e lui te sola io te ce manno sola io te ce manno sola sola senza de me gia' che ce so me levo st'altro peso co' tte che fai il capoccia e stai piu' su te sei allargato troppo senti a coso mica t'offendi se te do del tu te c'hanno mai mannato a quel paese sapessi quanta gente che ce sta a tte te danno la medaglja d'oro e noi te ce mannammo tutti in coro e va e va chi va con la polenta e baccala'... io so' salmone e nun me 'mporta niente a me me piace anna' contro corente e va e va che piu' sei grosso e piu' ce devi anna'... e t'a ritroverai nel posto giusto e prima o poi vedrai ce provi gusto sto solo scherzando gussto sto solo cantando uh sto solo a scherza' pardon ma quanno alla mattina sto allo specchio c'e' un fatto che me bbutta giu' er morale io me ritrovo sempre ar gabbinetto e me ricanto addosso sto finale te c'hanno mai mannato a quel paese sapessi quanta gente che ce sta cosi' che m'encoraggio e me consolo cor fatto de mannammece da solo e va e va che si ce devi anna' ce devi anna'... tanto se te anniscondi dietro a un vetro na mano c'hai davanti e l'altra dietro e va e va e' inutile che stamo a litiga'... tenemoce abbracciati stretti stretti che tanto prima o poi ce annamo tutti a quel paese tutti a quel paese tutti a quel paese tutti a quel paese tutti a quel paese tutti a quel paese tutti a quel paese tutti a quel paese la'
  24. Ecco, cercavo appunto qualcosa come gli aghi da lancio...se avete qualche idea (anche strana, particolare) va bene...a meno che non mi diciate di lanciare le mucce alla Rayman..
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