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Kyran

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Kyran

  1. Cungicaaaaaaaamp!!!!!! Ajo ajo ajo!!!

  2. Kyran

    L'Esploratore

    Abbastanza forte come Build, ma dipende da come lo vuole giocare, a me lo scout puro piace in particolare come interpretazione (non pensavo mi sarebbe piaciuto tanto, all'inizio) ma ci si può sbizzarrire anche con abilità come creare trappole per creare un vero esperto di guerriglia..mai visto Rambo? Comunque l'arcere dei boschi è 3.0 e lo scout è 3.5, quindi dovresti vedere se il master ti concede di "unire" due versioni..se te lo concede è molto bello, risulta come un cecchino, che tra l'altro sarebbe semplice da creare a partire da uno Scout, a mio avviso.
  3. Kyran

    Cronache di tutti i giorni..

    A me e al mio miglior amico, in ricordo di una delle giornate più belle che abbia mai vissuto, i nostri 15 minuti di gloria. I primi raggi del sole salutavano tiepidi l'isola di Tavolara mentre, assonnato, poggiavo i piedi sul pavimento. La notte era stata lunga ed insonne, come sempre prima di una grande partita e quella era - forse - la più importante di tutte. Pochi preparativi e poi di corsa in strada a respirare l'aria ancora gelida del mattino, per raggiungere il campo, poco distante da casa. Arrivato al punto d'incontro vi trovai solo una persona, con l'aria di chi è stato in piedi tutta la notte. "Ciao Sè.." dissi per salutarlo, dopo uno sbadiglio; ricambiato il saluto ci sedemmo sui gradini dello stadio, aspettando che i nostri compagni si facessero vivi. Non si fecero aspettare a lungo e, insieme, iniziammo a prepararci e a ripassare gli schemi. Non ricordo bene quei momenti, la mente era già rivolta alla partita e poco importavano i preparativi del campo e delle divise, ma ricordo alla perfezione la canzone che ascoltammo prima di entrare in campo, registrata su una vecchia cassetta e messa in Play come in un rito che ormai ci portavamo dietro da un anno. Era tardi e uscimmo dagli spogliatoi senza finire il nastro, che ci aveva però trasmesso tutta la carica che ci serviva per giocare la nostra partita della vita, su quel campo da Rugby che ci avrebbe potuto consacrare ad una piccola parte della nazionale. Il corridoio finiva su un prato non abbastanza verde, ma fin troppo morbido per noi, abituati a giocare sulla terra battuta e ciò che vedemmo uscendo da quel budello, ci sorprese non poco. In fondo era poco più che una partita provinciale, un gemellaggio con la Corsica, e il nostro sport non era particolarmente amato in città, tuttavia lo stadio era ricolmo di spettatori che inneggiavano al nostro ingresso. Mancavano pochi minuti all'inizio della gara e mi sistemai vicino al mio compagno di sempre; quando eravamo insieme nel campo, sembrava fossimo una sola persona. A quel punto tutte le tensioni, tutti i pensieri sparirono in un istante, mentre il fischio d'inizio ci dava occasione di avere, nel nostro piccolo, una giornata di gloria. Calmo, freddo, restai per qualche secondo a guardare il calciatore della squadra avversaria decidere il bersaglio del tiro d'inizio, poi lo vidi voltarsi verso la nostra direzione e far partire la palla in alto. Non saprei descrivere le sensazioni di un solo istante nel quale il mio compagno disse a bassa voce "tua.." con un occhiolino accennato, e subito dopo l'ovale fu nelle mie mani. Tuttavia, non sentivo paura, non ero nervoso, nè emozionato...avevo tutto sotto controllo, avevo Sergio accanto, il resto non contava nulla. Afferrai saldamente la palla e iniziai a correre, in principio lentamente, pensando a quale degli avversari mi sarebbe venuto incontro per primo. Dopo qualche metro scattai di lato di un passo o due, continuando poi la corsa in una zona libera del campo. La manovra era in apparenza poco intelligente: toglievo spazio ai miei compagni di squadra e rischiavo di finire in una zona fin troppo ricca di avversari, ma non servì nemmeno un sussurro perchè l'amico che avevo accanto mi passasse dietro le spalle e si voltasse offrendomi il suo aiuto. Una manovra per noi perfetta, e la palla finì nelle sue mani sicure, beffando i due avversari che già correvano spediti verso di me. La corsa proseguì per qualche decina di metri senza intoppo: eravamo stati bravi a imboccare il corridoio giusto e ormai solo due avversari ci separavano dalla meta, ancora lontana. Il primo ragazzo era possente, di certo più pesante di me e del mio compagno, ma quello non era mai stato un problema per nessuno dei due. Un ultimo sforzo e ci saremmo stati, ma Sergio non era mai stato bravo nelle finte e gli lessi nella mente ciò che stava per fare, avvicinandomi a lui. La sua corsa si fece più rapida, con il busto leggermente portato in avanti per aumentare l'impatto; arrivò all'incontro con il placcatore con una posizione provata e riprovata a scapito delle nostre ginocchia e dei gomiti. Il colpo fu violento, ma la palla non si mosse dalle mani del mio compagno finchè non fù il momento di passarmela, superato l'avversario. A quel punto era già meta, sapevo che non avrei potuto fallire in un testa a testa con un ragazzo e, con sicurezza, accelerai il passo per andare in contro all'ultimo ostacolo. La meta era a dieci metri o poco più e ormai vedevo l'abbraccio con i compagni e il sorriso secco del mio allenatore, ma ad un certo punto la scarpa mi scivolò dal piede, finendo quasi a bordo campo e la calza iniziò a sfilarsi. "*****" pensai rallentando di poco il passo, ormai il placcatore mi era vicino: due, tre passi e sarebbe stato un tentativo fallito. Poi, ricordando un'immagine vista alla televisione, colpii la palla con il ginocchio, sperando che andasse abbastanza in alto da superare il ragazzo che mi fronteggiava. Ci fu un istante di stallo mentre la palla fluttuava quasi a rallentatore a tre metri di altezza, ricadendomi nelle braccia poco più avanti, permettendomi di buttarmi di peso sulla meta. Neanche noi eravamo preparati ad un inizio simile e mi sorprese il boato del pubblico al fischio di conferma del giudice di gara. I nostri compagni arrivarono pochi istanti dopo abbracciandoci e facendoci i complimenti e il mio allenatore si avvicinò con la scarpa in mano dicendo con un sorriso: "non mi è piaciuta la meta, hai rallentato alla fine", mentre io e il mio amico ci cercavamo per stringerci la mano. "Questa è una.." dissi a Sergio mentre ci avvicinavamo per rimetterci in posizione. Sono passati diversi anni e non ricordo bene il numero delle mete che facemmo a testa, ma ricordo che la partita finì 77 - 23 in nostro favore.
  4. Resto sulla falsa riga di Wiggly, dedicando questa alla persona cui ho dedicato questa serata, una persona che non vedevo da due mesi ma che avrei voluto vicino, mio irrimediabile miglior amico di sempre..sarà banale, ma "Bad boys for Life".. You're my best friend - The Queen Ooo. you make me live whatever this world can give to me It's you, you're all I see Ooo, you make me live now honey Ooo, you make me live You're the best friend that I ever had I've been with you such a long time You're my sunshine And I want you to know That my feelings are true I really love you You're my best friend Ooo, you make me live I've been wandering round But I still come back to you In rain or shine You've stood by me girl I'm happy, happy at home You're my best friend. You're the first one When things turn out bad You know I'll never be lonely You're my only one And I love The things that you do You're my best friend Ooo, you make me live. I'm happy, happy at home You're my best friend You're my best friend Ooo, you make me live You, you're my best friend.
  5. Kyran

    Scassinare Serrature

    In effetti mi trovo piuttosto d'accordo con Death, non tanto per le serrature, ma in special modo per quanto riguarda le trappole. In effetti ho usato una HR simile parecchie volte, un pò come si fa con altre prove di abilità, quindi con prove contrapposte di scassinare serrature e artigianato (creare trappole). Dal mio punto di vista è una cosa più divertente in particolare ai livelli alti, quando scassinare una trappola anche di GS 9 non è più un gran problema, con i vari oggetti/talenti/incantesimi che danno bonus alle abilità.
  6. A tutti quelli a cui serve un pochettino di carica, con questo caldo infernale... Bad Religion - Punk rock song Have you been to the desert? have you walked with the dead? there's a hundred thousand children being killed for their bread and the figures don't lie they speak of human disease but we do what we want and we think what we please have you lived the experience? have you witnessed the plague? people making babies sometimes just to escape in this land of competition my compassion is gone yet we ignore the needy and we keep pushing on keep pushing on this is just a punk rock song written for the people who can see something's wrong like ants in a colony we do our share but there's so many other fuckin' insects out there and this is just a punk rock song have you visited the quagmire? have you swam in the shit? the party conventions and the realpolitik the faces always different, the rhetoric the same but we swallow it all, and we see nothing change nothing has changed... this is just a punk rock song written for the people who can see something's wrong like workers in a factory we do our share but there's so many other fuckin' robots out there and this is just a punk rock song 10 million dollars on a losing campaign 20 million starving and writhing in pain big strong people unwilling to give small in vision and perspective one in five kids below the poverty line one population runnin' out of time runnin' out of time this is just a punk rock song written for the people who can see something's wrong like ants in a colony we do our share but there's so many other fuckin' insects out there and this is just a punk rock song Figures don't lie they speak of human disease but we do what we want and we'll think what we please one in five kids below the poverty line one population runnin' out of time this is just a punk rock song this is just a punk rock song this is just a punk rock song
  7. Uhm, la doppia dedica non si è fatta attendere molto, ma è doverosa...alla mia sbarbina, sperando che le cose siano un pò cambiate in questi giorni di mia mancata presenza sul forum... I'll be there for you - Rembrandts So no one told you life was gonna be this way Your job's a joke, you're broke, your love life's DOA It's like you're always stuck in second gear, When it hasn't been your day, your week, your month, or even your year, but... I'll be there for you... When the rain starts to pour I'll be there for you... Like I've been there before I'll be there for you... 'Cause you're there for me too. You're still in bed at ten, though work begins at eight, You burned your breakfast, so far things are going great, Your mother warned you there'd be days like these, But she didn't tell you when the world was brought down to your knees that... I'll be there for you... When the rain starts to pour I'll be there for you... Like I've been there before I'll be there for you... 'Cause you're there for me too. No one could ever know me. No one could ever see me. Seems your the only one who knows what it's like to be me Someone to face the day with. Make it through all the mess with. Someone I'll always laugh with. Even at my worst, I'm best with.... you - yeah It's like you're always stuck in second gear, When it hasn't been your day, your week, your month, or even your year, but... I'll be there for you... When the rain starts to pour I'll be there for you... Like I've been there before I'll be there for you... 'Cause you're there for me too...
  8. è un pò che volevo dedicarla, ma mi è mancato il PC e quindi lo faccio solo ora...forse mi permetterò la doppia dedica, vista la mia assenza prolungata...comunque, per ora.. Baciotto amù.. Nel sole, nel vento, nel sorriso e nel pianto - Lucio Battisti Mio padre disse ragazzo mio se vuoi andare addio mia madre disse bambino mio ti guidera' iddio oh la solitudine si paga in lacrime e l'ho pagata anch'io ma se ho vissuto poi se sono un uomo ormai lo devo a lei la donna che e' insieme a me perche' lei e' vicino a me nel sole e nel vento nel sorriso e nel pianto oh oh lei e' vicino a me con tutto il suo cuore con tutto il suo amore in ogni istante in ogni momento oh oh oh io tutto questo lo devo a lei io lo devo a lei perchè lei è vicino a me nel sole e nel vento nel sorriso e nel pianto oh oh lei e' vicino a me con tutto il suo cuore con tutto il suo amore in ogni istante in ogni momento oh oh oh
  9. Io con uno dei miei gruppi ho lo stesso problema e sto in parte risolvendo associando al gruppo un PNG...meglio se è un PNG come un bardo o anche un semplice esperto (non so, che aggiusti le armi dopo gli scontri, faccia vestiti, recuperi erbe che hanno effetti blandi o cose simili, per non aumentare il GS del gruppo) e che,soprattutto, coinvolga i PG parlando molto e dando idee particolari...insomma,serve un pò di carisma. Con il mio gruppo sta funzionando, piano piano...la seconda cosa che ti serve è la pazianza: non perderti d'animo e cerca di descrivere sempre al meglio le situazioni, in modo da cercare di ispirare la loro fantasia...puoi anche parlare direttamente col giocatore, dicendogli che non si può solo fare caccia al mostro, se non è il tipo di gioco che tu prediligi. Altrimenti, se magari i giocatori sono molto piccoli e non sanno bene come funziona, puoi appunto spiegarlo un pò a parole, dando anche riferimenti cinematografici, ad esempio. L'alternativa in tal caso è la morte sulla pira dei....beh, un termine che non si può usare in pubblica..
  10. Ecco, ho provato anche su modalità provvisoria e mi crea lo stesso problema, infatti nei processi manca l'explorer...ormai tempo s empre più che, per evitare di perdere la pazienza e lanciare il case ai poveri cinesi che lavorano alla strada sotto casa, dovrò seguire il consiglio di silver...
  11. Io invece penso che Mark Whalberg sia un attore molto bravo e piuttosto adatto al ruolo e, a meno che non stravolgano la storia, mi aspetto un buon film...
  12. Silver..beh, se non riesco a risolvere il problema entro oggi, è certo che farò così...solo che vorrei evitare di dovermi masterizzare tutti i dati, anche perchè sarebbe complicato dover aspettare ogni volta che appaiano le icone
  13. Il problema è che l'antivirus riesco a farlo girare facendo il Tex Willer col Mouse, approfittando dei pochi secondi che ci sono prima che scompaiano le icone...e il problema non riesce comunque a risolverlo...cosa posso usare?
  14. Avevo già provato sia con il punto di ripristino (che però mi ero scordato di fare ) che come ha detto Jal...ma serve solo per pochi secondi, dopo di che le icone scompaiono nuovamente..altre idee?? Ah,aeris...io posso premere il tastino di winzozz anche col martelletto pneumatico, ma non parte mi toccherà fare il Tex...quando si spara si spara, non si parla!
  15. Buondì...spero che qualcuno mi possa aiutare o il mio pc perirà per mia mano..sta mattina l'ho acceso e il desktop appariva e scompariva, con mia somma sorpresa. Pensavo fosse una mia allucinazione e ho riavviato, ma non è cambiato nulla: il desktop appare e scompare (o meglio, le icone sullo stesso e la barra delle applicazioni) risultando nella mancata possibilità di usare il pc, a meno che nei primi 30 secondi di avvio non tenda agguato alle icone per avviarle (come ho fatto con firefox per implorare aiuto a voi,adesso) Qualcuno sa come risolvere sto problema?? Vi preeeegooooo...
  16. Bravo! Riesci a dare un'ottima proporzione ai disegni, in particolare mi è piaciuto l'ultimo, non è un disegno facile...
  17. Kyran

    Addio Claudio

    Come faccio a non pensare a te,Claudio, mentre cerco di disegnare? Oggi ho risentito la canzone, per caso mentre andavo a lavoro...mi sono venuti i brividi e mi si è stampato uno strano sorriso malinconico sulle labbra...cribbio, quanto ci manchi..
  18. Kyran

    Cronache di tutti i giorni..

    Questa (come saranno tutti i racconti in questo topic) è una cosa che mi è veramente accaduta, non ho dovuto prendere spunto da nessun fatto estraneo alla realtà, per scriverla. è una cosa che risale in principio a circa 10 anni fa e infine all'anno scorso...è molto diverso dal primo (che forse mi è piaciuto di più..) Ora non saprei dire quali pensieri mi impegnarono quel giorno, ma dal momento in cui scesi dalla macchina per rincasare...si, posso viverlo istante per istante. Sono certo fosse stata una giornata impegnativa,almeno nella misura in cui può esserlo per un adolescente e ricordo che in quei momenti i miei pensieri erano rivolti alla durezza del mio allenatore. Accanto a me camminava mio fratello, in compagnia di un’altra persona o due, ma deviarono subito per una via laterale. Mentre - ancora con le gambe doloranti - camminavo verso casa, il giorno lasciava velocemente il posto all’oscurità e il tramonto era accompagnato da una brezza pungente, tipica delle serate invernali. Passai davanti alla vecchia officina di famiglia salutando distrattamente i meccanici, poi voltai l’angolo e avvicinandomi all’ingresso tirai fuori le chiavi dalla tasca per aprire; poco dopo il solido portone si chiuse alle mie spalle con un tonfo al quale non reagii, iniziando invece le poche rampe di scale che ancora mi separavano da un pò di riposo. Mentre salivo i gradini sentii un rapido suono di passi, come qualcuno che si affrettasse ad uscire e davanti a me scorsi una figura alta e robusta con un accenno di barba, vestito di scuro. Pensai che fosse mio cugino che usciva di casa per andare in palestra, così lo salutai chiamandolo per nome. La figura, tuttavia, non rispose. Passò invece oltre, rapidamente e mi sembrò strano che portasse sulle spalle una sacca così voluminosa, ma non gli chiesi il perchè. Terminai le scale quasi con affanno e, mentre infilavo la chiave nella toppa, la porta si aprì da sola, lentamente, con un cigolìo sommesso. Entrai in casa senza preoccuparmene e cercai in fretta l’interruttore che avrebbe illuminato la sala, per paura di percorrere i corridoi al buio, pur conoscendo alla perfezione l’appartamento. La luce illuminò in un istante il divano bianco, i mobili di legno lucido, la televisione spenta; notai che il telecomando era in terra, fuori posto. “Strano” pensai raccogliendolo “che mia madre lo abbia lasciato in terra”. Ma mentre mi chinavo, fui colto da un’ondata di stupore: la borsa nella quale erano contenuti tutti i nostri oggetti in oro e alcuni risparmi era in terra, aperta, una sagoma vuota sul pavimento. A pochi centimetri da essa il telecomando e, sul lato opposto, una serie di carte di cioccolata. Non realizzai subito ciò che era successo, ma quando lo feci una gelida vertigine si impadronì di me. D’istinto mi voltai convinto di non esser solo, ma sebbene i miei occhi si spostassero freneticamente da una parte all’altra della stanza, mi sembrava che la persona che poco prima avevo incrociato sulle scale, fosse sempre dietro di me. Sudai freddo. Così, senza saperlo e senza volerlo corsi verso la mia stanza dove, ansimando, cercai un regalo che mi era stato fatto qualche tempo prima: un piccolo coltello a scatto. Con quell’oggetto stretto in mano - poco più che un portachiavi in realtà - feci per uscire dalla stanza e correre ad avvertire i miei familiari quando sul letto vidi una piccola medaglietta in oro sottile, con il mio nome stampato sopra. Un regalo del battesimo. Sentii il mio cuore battere ancora più forte e la vista annebbiarsi ed emisi un gemito; non un gemito di dolore, ma un lamento che si leva da un’anima soprafatta dal terrore. Poi percorsi il più in fretta possibile le scale, superando di slancio il portone, rimasto aperto. Nella strada non c’era luce e il vento che soffiava tra le case basse produceva un suono sinistro, simile in quel momento ad una grottesca voce infernale. Con la coda dell’occhio vidi che accanto al portone sedeva un uomo alto e robusto, con la barba poco curata; i suoi abiti erano scuri e unti di grasso, cosparsi di macchie. Stava fermo lì, quasi interamente coperto dal giornale che stava apparentemente leggendo e mi guardò per un istante. Per riferire a tutti ciò che avevo visto, io percorsi in fretta la via, quasi urtando contro uno o due passanti prima di arrivare all’ingresso dell’officina. Da questo momento in poi i miei ricordi si fanno vaghi, indistinti: rammento che arrivarono le guardie e mi interrogarono riguardo all’aspetto della persona che avevo visto sulle scale e poi che continuavano a chiedermi se avessi notato qualcun altro nell’appartamento o in strada, prima di entrare in casa. Io,tuttavia, continuavo a dir loro che l’unica persona estranea che avevo visto era il ragazzo sulle scale. Ma mentre, con gli occhi lucidi e il cuore che non accennava a rallentare i suoi battiti, ripetevo questa testimonianza, un agghiacciante terrore si impadroniva lentamente di me, con la consapevolezza di non riuscire a ricordare un dettaglio, come un istante che non fosse mai stato, seppur fondamentale. Una notte di parecchi anni dopo mi svegliai, gli occhi sbarrati e la fronte cosparsa di goccioline di sudore freddo. Davanti agli occhi, seppur non più limpida come pochi istanti prima, vedevo sfumare una sola immagine: un uomo alto e robusto con la barba poco curata e dei vechi vestiti macchiati, seduto sull’angolo esterno del portone e quasi nascosto da un giornale. Rimasi immobile per non sò quanto a sondare ogni rumore e a fissare qualunque ombra della stanza, mentre un vecchio terrore si faceva nuovamente vivo in me: ora sapevo quanto era debole la mente umana.
  19. beh fraco, hai giocato a Rayman e non conosci i coniglietti?? O_o

  20. Dubito vivamente che uno spostamento magico possa essere considerato valido ai fini di giustificare lo skirmish...in fondo questa tecnica di combattimento si basa sul muoversi per disorientare l'avversario e trovare i "punti migliori" per colpire..
  21. Lol...ma che ci fate tutti e due con Homer?? ve lo contendete??

  22. Non interpreterei mai l'elfo checca...sono un patito degli elfi, ma degli elfi selvaggi e degli elfi dei boschi...gli elfi checca/spocchia non li sopporto..
  23. Kyran

    Cronache di tutti i giorni..

    Come già detto in chat,strike, hai pienamente ragione sull'appunto riguardante la punteggiatura...ripeto, non sono un grande esperto di racconti (questo era il mio primo) e quindi dovrò fare ancora moolta pratica.. Per la "non comprensione" dell'ultima frase, è una cosa un pò lunga da spiegare, anche se so che lascia il racconto un pò a metà, però ci scriverò su il prossimo,per spiegarla a dovere...comunque...ma figurati se mi offendo per le critiche costruttive!! anzi!! ben vengano..
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