Pyros88

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Con discrezione, cercando di non farmi vedere da Crugo, faccio un cenno negativo con il capo a Desgrazos. "Riconosceranno l'indipendenza di Waterdeep e perdoneranno i crimini commessi se libereremo i mercanti, ripagheremo loro quanto sottratto entro un anno e rispetteremo i precedenti accordi commerciali con Waterdeep. Verrà nominato un supervisore per controllare i progressi nei risarcimenti.". Il mio tono è il più neutro possibile ma mi risulta difficile nascondere cosa pensi si queste condizioni, a dir poco vessatorie ed irrealizzabili.

Daardenrien Shamash (platino stregone) "Molto bene, sua Altezza. Siamo felici di aver eradicato la cospirazione ai vostri danni; il castello è ora più che mai al sicuro ed il viaggio potrà svolgersi senza brutte sorprese. Buona giornata a Voi. Con permesso." dico con fare calmo e soddisfatto congedandomi con un lieve inchino assieme agli altri.

Emmett Lathrop (gnomo artefice) "Tutto bene, nulla di grave. Deve aver avuto un malfunzionamento critico. Così su due piedi difficile dire a cosa sia dovuto, dovrei studiare le sue componenti con attenzione, quel che ne resta perlomeno. Una ipotesi preliminare potrebbe essere quella di una errata calibrazione della armonizzazione del flusso magico che alimenta il costrutto." dico osservando ulteriormente i frammenti dell'uccello meccanico e senza curarmi minimamente delle lievi ferite, del tutto trascurabili, subite dall'impatto ed esplosione del piccolo costrutto. Del tutto distratto dalla cosa, quasi non mi rendo conto che i miei amici sono partiti all'inseguimento dell'automa che ha provato a far volare l'uccellino meccanico.

Presente ☺️

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) In città

Emmett Lathrop (gnomo artefice) "Fermi, non vi allarmate. Non è pericoloso." dico ai miei compagni allertati dall'uccello meccanico che so sta dirigendo a gran velocità verso di noi. Mi faccio avanti cercando di presagire la traiettoria del piccolo congegno usando il mio corpo e le mie mani per attutire la caduta. "Lo salvo io!" dico ai miei compagni ma in modo che anche l'automa in cima al tetto riesca a sentire.

Riverwind (umano barbaro/ranger) Con Goldmoon e Flint

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Con Ealadha, al porto

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Al Porto con Ealadha

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Al Porto

Daardenrien Shamash (platino stregone) Cerco con tutte le mie forze di non dare a vedere la sorpresa ed irritazione, nonché preoccupazione, nel vedere i miei compagni non seguire quanto appena detto al gigante. Mostrando fin troppa voglia di uccidere un drago, la creatura che il Culto del Drago riverisce, potremmo far sorgere diversi dubbi sulla nostra identità e sul ruolo che stiamo avendo in tutta questa faccenda. Spero con tutto il cuore che Blagothkus non si insospettisca e ci dia in pasto al drago o, piuttosto, che preferisca toglierci lui stesso di mezzo, seduta stante. Contraddirli sarebbe però ancora peggio. Di fronte al signore dei giganti mi limito ad un silenzioso e solenne cenno di assenso del capo, più che sufficiente a chiarire il permesso accordato ai miei "sottoposti".

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Al Porto

Emmett Lathrop (gnomo artefice) "Anche se non in buoni rapporti, sono pur sempre uniti da dei legami di sangue, forse Renaer è l'unico di cui pensava di potersi fidare in città. O forse cercava proprio noi." commento pensieroso ai dubbi di Oghman. "No chiaro. Era per capire cosa farne, se darle alla famiglia, dividerle fra noi od usarle per finanziare ulteriori lavori alla locanda. Dopotutto sono un bel gruzzolo, ci farebbero comodo, sempre che non ci siano degli eredi di diritto." commento scrollando le spalle dopo le parole dei due gemelli. "È già passato un po' di tempo ed è probabile che la Vigilanza Cittadina, ed altri agenti, si stiano già muovendo per agire presso questa villa dove starebbe Floxin e la Pietra di Golorr. Vogliamo partecipare anche noi o preferiamo indagare sull'automa al Tempio di Gond?"

Daardenrien Shamash (platino stregone) "Essendo il rappresentante più alto del Culto dubito che non sapesse della cospirazione in atto, anzi potrebbe persino essere la mente dietro tutto questo. I cospiratori non avrebbero avuto alcuna chance contro di voi ed i vostri sudditi senza il suo aiuto, peggio ancora se egli non ne facesse parte e li avesse combattuti assieme a voi. Detto ciò, in quanto Portavoce Nero non ho alcun dovere di lealtà o tutela nei suoi confronti, a maggior ragione se ha tradito i patti fra il Culto del Drago e Voi, quindi non mi schiererò dalla sua parte qualora vogliate regolare i conti con Glazahel. Ve lo garantisco."

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Al Porto, con Ealadha

Emmett Lathrop (gnomo artefice) "Al momento il suo nome non è sufficiente a farci capire di chi si tratti. Però sembrava assolutamente leale al padre di Renaer Neverember, forse lui saprà dirci di più su questo agente; magari lo conosceva." commento speranzoso. "Comunque che vogliamo fare delle gemme? Forse erano il compenso o finanziamento dell'ex Lord Svelato per lo gnomo affinché recuperasse la Pietra di Golorr. Oppure le ha rubate assieme all'artefatto dalla base di Xanathar. Dite che dovremmo darle alla famiglia? Magari aveva moglie e figli che ora non possono più contare su di lui per tirare avanti." commento pensieroso.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Al Porto, con Charles

Emmett Lathrop (gnomo artefice) "Beh, Jayla, nessun problema, posso capire benissimo. Però ecco non penso che il sig. Oghman abbia qualcosa contro di te, semplicemente non è detto che ci si trovi sempre tutti d'accordo e può succedere pure che qualcuno abbia delle idee migliori o perlomeno ritenute tali dal gruppo. Senza rancore, capisci?" commento cercando di appianare questa situazione.

Emmett Lathrop (gnomo artefice) "In ogni caso, il Tempio di Gond, così come per le pistole, risulta il posto migliore dove potersi informare al riguardo. Probabilmente conosceranno eventuali clienti che abbiano acquistato da loro un automa simile o la lista di artigiani presso cui un automa simile possa essere manutentuto. E sono pochissimi." commento aggiungendo il mio parere a tutta la situazione.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Al Porto, con Charles

Lifstan (bardiano guerriero) Il viaggio di ritorno ha un sapore amaro. Abbiamo salvato Valle ed Erebor da una minaccia immediata ma non siamo riusciti ad impedire che un'altra, decisamente più temibile, giungesse ai loro confini. Quel drago potrebbe trasformarsi in un nuovo Smaug e distruggere quanto faticosamente ricostruito dai daliani, da Re Bard e dai nani della Montagna Solitaria. La preoccupazione mi angustia per tutto il viaggio ed il mio animo giunge astioso e cupo di fronte al Re Sotto la Montagna. Apprezzo la sua gratitudine ed i suoi doni, ma avrei preferito assai di più che avesse posto più credito alle nostre parole e ci avesse fornito più aiuto, forse in quel modo avremmo avuto un esito migliore. Accetto i suoi doni ma non prima di aver consegnato quanto sono riuscito a raccogliere in fretta dal tesoro nascosto della torre, invitando i miei compagni a fare lo stesso. Quell'oro appartiene ai nani ed è giusto che torni in mano loro. A Valle Re Bard si complimenta anch'egli per quanto siamo riusciti a fare ma leggo nei suoi occhi, ed in quelli del consiglio, la stessa preoccupazione mostrata da Re Dain; quella stessa che ha angustiato tutto il mio viaggio di ritorno. Il drago è una minaccia fin troppo reale, è solo questione di tempo prima che venga attirato dalle ricchezze di Erebor e di Valle. Accetto volentieri l'appezzamento di terra che lascerò gestire a mio padre, un ulteriore passo per far tornare la nostra nobile famiglia al prestigio e benessere di un tempo. Rimetto però il ruolo di guardia cittadina nelle mani del mio Re, chiarendo di voler accettare però tale ruolo in futuro; il mio animo, per quanto sfibrato ed incupito dalle tante perigliose avventure vissute, non è ancora stanco o soddisfatto al punto da volersi fermare. Se c'è una cosa che ho imparato in questi anni è che se voglio proteggere Valle, allora il mio posto è in viaggio. Solo così potrò venire a conoscenza di eventuali minacce e porvi rimedio od informare per tempo Re Bard. Inoltre la mia famiglia ha bisogno che io compia ulteriori gesta se vogliamo tornare a far risuonare il nome del nostro clan come un tempo. Non per ultimo c'è la questione del drago, devo ritrovare Galia e la sua lancia ammazzadraghi ed informarla dell'arrivo del drago e pianificare come eliminarlo al pari di quanto fatto assieme i passato. I miei compagni però sembrano volersi fermare, una pausa che suona quasi come una arresa di fronte all'ennesima minaccia che si profila all'orizzonte. "Accidenti, se solo avessimo avuto Galia e la Lancia Ammazzadraghi con noi, forse oggi staremmo gioendo ancor di più e con animo libero da ogni preoccupazione futura. Io non voglio aspettare che sia il drago a venire da noi, preferisco fare come abbiamo fatto in precedenza ed occuparmi di lui il prima possibile. Andrò a cercarla ed uccideremo il drago; con o senza di voi, beninteso." Le mie parole suonano forse più astiose di quanto avrei voluto, rendendomene conto allento il duro sguardo che ho mostrato loro e con una espressione più vicina al: "Questo è forse un addio dato che del domani non v'è certezza, ma di una cosa sono certo: senza di voi non sarei mai divenuto l'uomo che sono ora e non avrei mai avuto l'occasione di vivere le avventure che abbiamo vissuto uscendone vivo per poterle raccontare. Siete come una seconda famiglia e spero di tutto cuore che se ci rivedremo, sarà per delle occasioni felici e non per l'ennesima minaccia al Rhovanion. Abbiate cura di voi."

Emmett Lathrop (gnomo artefice) "I costrutti sono l'ambito in cui mi sono dedicato con più interesse fra quelli relativi all'infondere magia negli oggetti. Attualmente l'apice della ricerca arcana nota è quella in cui si riesce ad infondere una sorta di coscienza a dei costrutti capaci di comprendere ciò che gli viene detto ed agire di conseguenza con gradi di autonomia ed intelligenza sempre più avanzati, ma tutt'ora alquanto limitate che io sappia. Nessuno però è ancora arrivato a creare un'anima artificiale; creare una vera vita tramite la magia è un po' il sogno proibito degli artefici. Quindi questo automa ha un padrone e sta agendo perché gli è stato ordinato; sono davvero rari gli esemplari in grado di svolgere dei compiti in autonomia al punto da potersi muovere da soli ed agire senza lo stretto controllo diretto del proprio padrone. I costrutti sono relativamente rari, ma automi del genere sono quasi unici, ancor più delle pistole di cui vi ho parlato." commento cercando di non essere prolisso, data la mia passione per i costrutti che mi farebbe parlare dell'argomento per ore se non giorni, e cercando al contento di essere abbastanza chiaro alle orecchie inesperte dei miei compagni.

Riverwind (umano barbaro/ranger) "Se la valle non sarà un vicolo cieco proseguiremo oltre e troveremo una soluzione alternativa. Diversamente, ci inventeremo qualcosa per attirare i draconici altrove. Non ci arrenderemo in ogni caso, questo è certo, come abbiamo sempre fatto." commento cercando di dare fiducia e speranza al gruppo.

Riverwind (umano barbaro/ranger) "Anche se molti di noi non possono vedere al buio, sarebbe la nostra migliore opportunità di anticiparli per tempo. Speriamo che il cielo si schiarisca stanotte, la luce della luna e delle stelle ci farebbe comodo." commento pensieroso.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Al Porto, con Charles