Pyros88

Felix Carabas (tabaxi spadaccino) Flashback, prima di avvicinarmi a Jelad con Ealadha

Riverwind (umano barbaro/ranger) In esplorazione

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Al porto con Ealadha

Riverwind (umani barbaro/ranger) "Lasciate fare a me. Andrò in avanscoperta per tracciare il miglior percorso che ci permetta di attraversare senza essere notati. Tornerò presto." Detto ciò e salutata l'adorata moglie, Riverwind avanzò con circospezione e guardandosi attorno con la consapevolezza e l'esperienza di una vita passata in mezzo alla natura. Certo, le vaste pianure dove vivevano i Què-Shu erano un ambiente completamente diverso dalle foreste e zone montuose dove si trovavano, ma aveva già percorso in passato luoghi simili e qualcosa tramite le conoscenze trasmesse da altri della tribù o da coloro che aveva incontrato nel corso degli anni. Muovendosi con cautela e ben nascosto fra i boschi che dalla vallata si inerpicavano su per i crinali ed i pendii scoscesi di quelle montagne, il barbaro cercò di tracciare un sentiero che permettesse al gruppo di muoversi in sicurezza e non visto.

Master le domande alla Natura sono tre, posso sapere la risposta delle altre due? Grazie

Daardenrien Shamash (platino stregone) "Svegliare Blagothkus in piena notte non è una buona idea. Chiediamo udienza domani mattina e spieghiamo di aver agito per impedire che alcuni soggetti del Culto del Drago prendessero iniziative personali incresciose che avrebbero compromesso l'alleanza con lui e quindi i piani del Culto. Gli mostreremo il diario della vampira e che cercando di salvarsi la vita ha confessato che anche Rath Modar era d'accordo con lei." commento con convinzione.

Lifstan (bardiano guerriero) "Hai ragione." dico a Caranthiel tornando concentrato sulla situazione nel suo complesso. "Gli orchi non supereranno questo muro. Germoth con me. Beli, Robur fate piovere morte sugli orchi di sotto." dico battendo lo scudo con la spada e facendo cenno ai miei compagni. Detto ciò mi appropinquo a passo velocissimo, ma senza correre, e senza voltare la schiena al nuovo imponente arrivato per non mancargli rispetto e raggiungo l'ingresso della sala del vento che dà sull'anticamera.

Lifstan (bardiano guerriero) *È una trappola! Il Signore delle Forche vuole asservirvi con quella catena magica. Noi siamo qui per fermarlo!" grido al drago per avvertirlo.

Felix Carabàs (tabaxi soadaccino) "Speriamo, penso da sempre che il modello Waterdeep sia il compromesso e la soluzione migliore per il futuro di questa città ma i Coltelli non vogliono sentire ragioni." commento a bassa voce per non farmi sentire da altri se non i miei compagni.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "No, quello è il simbolo di Waterdeep e dato che lo porta sulla vela deve essere una nave ufficiale della città. Spero siano venuti qui ad indagare o parlamentare con noi e non siano invece giunti a darci un ultimatum; Dawnstar è stata fondata da coloni di Waterdeep e fra i mercanti delle due città ci sono legami di sangue oltre che economici." commento un po' preoccupato

Emmett Lathrop (gnomo artefice) Da Mirt

Daardenrien Shamash (platino) "È la prova di quando abbiamo sempre sospettato e temuto. E ci è, ora più che mai, chiaro che dobbiamo impedire che la refurtiva del Culto del Drago giunga a destinazione. Può pure finire nella mani si Blagothkus ma non nelle loro." commento riflettendo su quanto letto da Silver.

Daisy (warlock umana) Con gli abitanti

Emmett Lathrop (gnomo artefice) "Vedo che avete la vostra pista. Io ne ho una mia, ma devo chiedere un favore al signor Mirt. Ci vediamo più tardi qui, ma se riterrete di voler agire altrove allora cercate di contattarmi con la magia, vi raggiungerò." dico ai miei compagni una volta inquadrata la situazione con il piccolo halfling di strada.

Emmett Lathrop (gnomo artefice) Avendo finito di parlare con l'investigatore, cerco subito di riunirmi con Shelatan, messer Oghman e gli altri, sempre se presenti, per condividere quanto scoperto e provare ad ottenere delle informazioni tramite gli Arpisti.

e forse non saranno per nulla felici di fare la strada a ritroso.

Daardenrien Shamash (platino stregone) Dopo essere rimasti in attesa di capire se le guardie siano state allertate o meno, resici conto che paia tutto tranquillo, chiudo la porta per fare in modo di attutire le nostre voci. Setacciata la stanza troviamo molte cose interessanti. "Queste lettere potrebbero essere davvero utili per scoprire meglio le fazioni all'interno del Culto del Drago e le sfere di influenza e comando al suo interno. Dovremmo portarle a chi di dovere così come questo tomo infernale, sottrarlo ai malvagi o persino distruggerlo sarebbe solo un bene per questo mondo." Mentre i miei compagni discutono sul da farsi, la mia curiosità viene catturata dal bastone magico, l'ennesimo artefatto molto raro e molto utile nelle mani di un incantatore come me, ma anche dalla borsa conservante. Chissà cosa ci sarà all'interno?

Emmett Lathrop (gnomo artefice) All'Occhio della Tigre "Come avrà capito, vogliamo vederci chiaro tanto quanto e più della Vigilanza Cittadina. Ed è da quando ci è capitata per le mani questa locanda che ci ritroviamo gli Zhentarim fra i piedi e proprio non vorremmo averci nulla a che fare, si fidi. Abbiam fatto loro il favore di indagare sul killer di elfi, una nobile azione dopotutto, pur di toglierceli dai piedi. La ringrazio per la dritta, le restituirò il favore aggiornandola su quanto scoperto dai chierici od altrove. " commento con fare deciso e cercando di contenere la mia irritazione per quanto accaduto e per la velata ramanzina del Rakshasa

Emmett Lathrop (gnomo artefice) All'Occhio della Tigre "Sa ci sembrava più che logico chiederle una consulenza, abbiamo atteso che togliessero le transenne e che la situazione tornasse ad una parvenza di normalità. Non abbiamo idea di cosa sia successo, quel che è certo è che qualcuno abbia lanciato l'incantesimo Palla di Fuoco con l'intento di uccidere uno gnomo con gli stivali sporchi di liquami fognari ed un gruppo di sgherri degli Zentharim. Non ci è chiaro se gli sgherri lo stessero accompagnando o lo stessero inseguendo, quindi non sappiano se abbiano colpito lo gnomo per impedire che venissero preso dagli sgherri o se volessero colpirli tutti assieme. Certo una magia così devastante ed imprecisa denoterebbe una certa disperazione ed urgenza nel mettere fina alla vita di quegli individui, oltre che una notevole indifferenza verso la vita altrui, non trovate? Temo anche che non possa essere una sfortunata coincidenza che ciò sia accaduto di fronte alla nostra locanda, forse stavano per entrarvi per parlarci nonostante sia in piena ristrutturazione o forse cercavano un rifugio momentaneo, inseguiti da qualcuno, d'altronde oggi non vi erano operai al lavoro nella locanda. Dubito siano venuti per darci fastidio, dovremmo aver saldato qualsiasi pretesa verso i debiti del precedente proprietario avendo scoperto per loro conto l'identità del killer di elfi e dove egli si nasconda.

Non so, io rimarrei con gli abitanti. Hanno bisogno di qualcuno che li protegga.

Riverwind (umani barbaro) Annuisco alle parole di mia moglie cingendola con il braccio per darle conforto e vicinanza.

Daisy (umana warlock) "Vi ricordate il discorso farneticante del Conte su come vorrebbe riplasmare la realtà e le esistenze su questo mondo? Quello, in maniera terribilmente distorta, può essere visto come ordine, eterno ed immutabile, opposto alla caoticità del ciclo vitale di una moltitudine di esseri viventi che agiscono in maniera individuale, disarmonica e persino conflittuale, afflitti dal mutamento della caducità delle loro vulnerabili vite e così il mondo nel quale vivono, in continua alterazione da parte loro." commento preoccupata.

Daisy (umana warlock) "Fatto sta che se non togliamo questa cupola la due delegazioni non potranno incontrarsi al villaggio e l'armistizio non potrà essere firmato. Per non parlare degli abitanti del villaggio bloccati qui dentro." riassumo cercando di arrivare al nocciolo della situazione.

Daisy (warlock umana) "Sono apparsi assieme a tre umanoidi che poi sono spariti. Non può essere un caso, dopo le parole del Conte; deve esserci di mezzo lui. Ad ogni modo è meglio che io non li incontri; non si può certo dire che sia la persona più rispettosa dell'ordine e della legge, sono alquanto anarchica, diciamo. Meglio che li incontrino persone più rette e rigorose come voi, De Tourmond e ser Thyrum."

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "È un disastro..." commento affranto e dondolando la testa lo sguardo a terra verso i miei piedi.