Pyros88

Emmett Lathrop (gnomo artefice) Saluto il signor Mirt e procedo a quel punto a spiegargli per filo e per segno quanto accaduto ed al fatto che siamo riusciti a trovare la pietra e a portarla qui con noi. "Molto probabilmente la Lady Silverhand che abbiamo incontrato non era quella originale, ma non sarebbe comunque il caso di contattare quella vera e consegnarle la Pietra?"

Daisy (umana warlock) "Avventurieri o saccheggiatori o forse spie od agenti mandati da qualcuno." dico cercando di fare delle ipotesi per poi setacciare i loro corpi in cerca di indizi od oggetti magici. Su questi ultimi non ripongo molte speranze, ci avrà già pensato il negromante.

Emmett Lathrop (gnomo artefice) "Saranno andati ad informare chi di dovere. Ma è anche plausibile che qualcuno di loro ci aspetti fuori per pedinarci od affrontarci. Chiediamo all'oste se c'è una uscita secondaria?" propongo agli altri anche se rimango poco convinto che uscire da qui sia la cosa migliore. Il piano era aspettare che Mirt arrivasse qui o mandasse aiuti.

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Sì, avete ragione. I draghi metallici saranno fondamentali tanto quanto avere il favore di Bahamut. Dopotutto siamo tutti suoi figli."

Emmett Lathrop (gnomo artrfice) "Finché saremo qui dentro, saremo al sicuro. Chiediamogli una scorta di agenti Arpisti." commento preoccupato all'idea di dover fuggire fra i vicolo dimenticati e strade affollate di Waterdeep fino alla magione di Mirt.

Riverwind (umano barbaro/ranger) "Forse si poteva evitare di fare una strage." commentò il barbaro, titubante e sconfortato, rivolgendosi a Goldmoon in cerca di una sua opinione.

Daisy (umana warlock) "Nello scontro all'interno del laboratorio, l'ultima cameriera si è come miniaturizzata e data alla fuga. Sapete spiegarci questo comportamento e dove pensate che sia andata e perché?" chiedo al Conte.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino mascherato da mezzelfo) "Bene, mi sembra che abbiano abboccato." dico a bassa voce a Dezgrazos accanto a me. "Quindi non ci resta che decidere il luogo. Qualche idea?" aggiungo poi rivolgendomi a tutti a voce normale.

Riverwind (umano ranger/barbaro) La vista dei nani che bruciavano a morte per mano delle fiamme lanciate da Raistlin fece tremare per più di un attimo Riverwind prima che riprendesse il controllo di sé stesso. Il potere del mago era davvero tremendo, incomparabile rispetto alle capacità di molti dei suoi compagni, Goldmoon a parte. La scena lo aveva inoltre riportato ai tremendi istanti in cui lui ed i suoi compagni erano stati investiti e quasi uccisi dalle fiamme del drago rosso nelle stanze di Pax Tharkas, là dove aveva perso il suo braccio. Si asciugò il viso madido di sudore, vuoi per quello che stava vivendo vuoi per il calore generato dalle fiamme, e si aggirò, titubante, fra i corpi dei nemici come stavano facendo i suoi compagni. Forse qualcuno era ancora vivo, come era stato per loro a suo tempo, ma non nutriva molte speranze date le loro condizioni.

Daisy (warlock umana) "È possibile che il negromante abbia preso il controllo delle vostre creazioni tramite quello che potrebbe aver trovato nel castello e che queste non ubbidiscano più a voi? Potrebbe persino essere in grado di crearle?" chiedo preoccupata di dover affrontare di nuovo quelle micidiali creazioni.

Adalwulf Grimwulf (morfico barbaro) Il discorso del marinaio non fa una piega. "Nemmeno se ci offrissimo di aiutare a caricare e scaricare o di difendere la nave potremmo avere uno sconto?" propongo cercando di vedere se sia possibile ridurre il prezzo offrendo servigi più pratici ed essenziali.

Attualmente ai moli in che momento della giornata siamo? Giorno, notte?

Adalwulf Grimwulf (morfico barbaro) Osservo apertamente ma senza fissarla la persona giunta alle nostre spalle cercando di far caso anche al suo odore con il mio fiuto sviluppato. Assoldata dai genasi, una mercenaria in sostanza. Cerco di capire se dal suo aspetto od equipaggio possa desumere le sue capacità e se c'è qualcosa nelle sue parole che non corrisponde al vero a causa di qualche dettaglio difforme dal normale. Non mi stupirei dopotutto se gli orchi, o chi per loro, siano ancora sulle nostre tracce, intenzionati ad impossessarsi della spada o comunque ad ostacolare od uccidere gli agenti genasi. Test Percepire +4

Riverwind (umano barbaro/ranger) "Rinfoderate voi le vostre! Non abbiamo intenzione di combattere! Non costringeteci a difenderci versando il vostro sangue!" grido ai nani cercando di intimidirli diplomaticamente, se così si può dire, per farli desistere dai loro intenti aggressivi.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Con tutto il rispetto, ma saremmo degli sciocchi avventati, indegni di mettere piede a Skullport, se decidessimo di seguire degli sconosciuti nei loro covo." commento con fare garbato e con in volto il ghigno di chi la sa lunga per poi lasciare la palla a Dezgrazos.

Emmett Lathrop (gnomo artefice) Riferisco ai miei compagni quanto sto leggendo grazie alla pergamena. "A quanto pare le mie ipotesi erano errate. I drow che ci hanno dato la caccia non hanno nulla a che fare con l'individuo che ci ha contattati però le iniziali non sono certamente quelle di Lady Silverhand. In ogni caso abbiamo fatto bene a recarci qui."

Adalwulf Grimwulf (morfico barbaro) "Proviamo con l'altra barca od andiamo a cercare questa capitana per convincerla a partire subito?" chiedo indeciso ai miei compagni. Mentre la vista del mare mi affascina enormemente, osservare la città attorno a me mi disturba: qui la Natura è stata dominata, estirpata per far largo alla Civiltà senza armonia. Il legno di queste immense barche e vasti moli mi ricorda quanti alberi sono stati abbattuti, la pietra ed i mattoni mi ricordano quante cave hanno sventrato la terra, il metallo quante miniere hanno bucato le montagne, i tessuti e le pelli quante prateria sono state trasformate in allevamenti e campi. Tutto a discapito della Natura. Tutto questo cozza con la filosofia del mio popolo e se ciò è disturbante per me, posso solo immaginare come si senta Gwynnan. Inizio a condividere l'urgenza di andarcene che ha Fei.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "La verità è che non c'è più un vero governo ed è per questo che si possono fare ottimi affari senza grandi difficoltà. Ma se proprio ci tenete ad una risposta, metà della città è sotto il controllo deli Coltelli del Popolo ed il loro Consiglio capitanato da Jelad e l'altra metà è in mano alle vestigia di quella che era l'oligarchia delle casate mercantili attualmente governata dal pretore Polligart." rispondo asciutto snocciolando con tranquillità le informazioni essenziali per rispondere esaustivamente alla domanda.

Emmett Lathrop (gnomo artefice) "Anche questo è vero; è un punto interessante. Forse non si fidavano del fatto che la avremmo portata a loro piuttosto che ad altri oppure i loro piani sono cambiati ed hanno avuto bisogno di impossessarsene. Ma queste sono pure confetture senza fondamento." commento riflettendo a mia volta ed imboccando l'uscita facendomi anticipare Rob per sicurezza.

Riverwind (umano barbaro/ranger) Vedendo quel che sta succedendo faccio subito segno ai miei compagni di raggiungermi fino all'angolo; Goldmoon e Flint potrebbero presto avere bisogno del nostro aiuto.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino travestito magicamente da mezzelfo) "Allora è un bene essere tutti qui per poter chiarire ognuno dove possa mettere i piedi senza pestarli agli altri. Noi, voi e Lady Telleryh. Dico bene?" commento con fare pratico, meglio andare dritti al punto ed indurli a fare un incontro che ci permetta poi di trovarci a tu per tu con Morrigan.

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Di sicuro è stata una domanda sgradita, ma non riesco a capire se parlare del fratello gli abbia generato rabbia ed imbarazzo per le vicende personali che lo hanno allontanato dalla famiglia reale o sappia che ci sia lui dietro la maschera. Ad ogni modo forse il padre sa o sospetta si tratti del figlio ma certamente non può permettersi di dirlo in giro, sarebbe un'onta terribile oltre che una minaccia alla stabilità del suo trono." commento pensieroso ed indeciso se io abbia fatto bene o meno a provare a saggiare il terreno in questo modo con il principe. Forse non c'era un modo indolore e cordiale per riuscire a trattare l'argomento e ricevere qualche informazione in più.

Emmett Lathrop (gnomo artefice) "Ci hanno usati per arrivare alla pietra. Ci hanno fatto credere di essere stati incaricati da Lady Silverhand e ci hanno fatto fare il lavoro sporco di tirare fuori l'informazione da Stormcastle e recuperare la pietra per poi rubarcela. Andiamocene subito, questo è il posto più ovvio dove rintracciarci e subito dopo c'è la nostra locanda; però avete ragione probabilmente si apposteranno anche da Mirt e da Neverember se ci stanno seguendo e studiando già da qualche tempo. Meglio nasconderci da qualche parte e contattarli affinché ci raggiungano loro senza farsi seguire. Andiamo al Portale Spalancato, è pieno di avventurieri mediamente molto forti, e persino Durnan è un osso parecchio duro; non oseranno attaccarci lì."

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Principe, scusatemi la curiosità, ma sappiate che il mio interesse è solamente di tipo pratico dato che abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile, soprattutto di coloro che sono capaci e volenterosi. Ad ogni modo, coevo chiederle come mai finora io abbia visto e sentito parlare solo di lei e di suo padre ma mi risulta che lei non sia figlio unico, dico il vero? Che ne è stato dell'altro vostro fratello? È stato forse ferito mentre cercava come voi di contrastare gli attacchi ai villaggi?" chiedo con garbo cercando di nascondere il mio reale interesse nei confronti del fratello che sappiamo essere il Portavoce Verde.

Emmett Lathrop (gnomo artefice) "Sì, nemmeno a me. Speriamo non gli sia successo qualcosa. Forse dovremmo andare da Mirt o da Neverember, suppongo siano benissimo in grado di consegnarla a Lady Silverhand o perlomeno di aprirci le porte per poterla incontrare di persone e farlo noi." commento non muovendomi da dove sono ma analizzando comunque al meglio delle mie capacità ciò che abbiamo attorno in cerca di indizi o segnali di pericolo.