Vai al contenuto

SilentWolf

Moderatore di sezione
  • Conteggio contenuto

    7.7k
  • Registrato

  • Ultima attività

  • Giorni vinti

    122

Tutti i contenuti di SilentWolf

  1. Sono più che d'accordo su questo: Ciò che evidenzi non è qualosa che dipende dalla presenza o meno in gioco della tecnologia (il che, quindi, mi spinge a chiedere come mai si sta legando questo discorso a un topic che si basa sul reflavouring per un D&D tecnologico, considerando che si tratta di circostanze esattamente replicabili nelle Ambientazioni Fantasy). Tu però, stai cercando di portare avanti la tesi secondo cui la presenza di una massiccia presenza di oggetti comuni sbilanci il gioco. ed è su questo che sono totalmente in disaccordo con te. Sottovaluti due cose: 1) che D&D possa essere bilanciato per avere un sistema funzionante sia con tanti oggetti comuni quanto con pochi oggetti comuni replicanti capacità di Classe, talenti, spell, ecc. 2) che gli oggetti comuni non sono oggetti magici, dunque per quanto concettualmente possano essere simili a Capacità di Classe/Talenti/Spell, sono pensati e bilanciati per non garantire nemmeno lontanamente la stessa efficacia di questi ultimi. Gli oggetti comuni sono inferiori alla magia, alle capacità di classe e ai talenti per definizione. Stai dando per scontato che D&D non sia costruito pensando che i PG utilizzeranno una miriade di frecce infuocate per colpire bersagli volanti, oppure che non utilizzino Alchimia (in D&D 5a un Tool da artigiano) per creare esplosivi, molotov, veleni, bombe soporifere, bombe fatte di colla, bombe fumogene, ecc. o simili utilizzi di oggetti comuni. Il fatto è che questa considerazione è errata. ^ ^ D&D da molto tempo tiene in considerazione che gli oggetti comuni possano replicare Capacità di Classe, Talenti e magie. Semplicemente ha sempre usato un assunto preciso: gli oggetti comuni si basano su statistiche inferiori oppure hanno utilità in circostanze minori. Questo di cui sto parlando ora non è la mia HR, Panzerkraft, ma del D&D vero e proprio. Questa è la concezione degli Oggetti comuni di D&D. E ancora domando, considerando che ciò che evidenzi non dipende assolutamente dalla creazione di un D&D Tecnologico (ma si tratta di scenari tipici anche delle tradizionali ambientazioni fantasy): cosa a che fare tutto ciò con la mia HR? La mia HR non aspira a risolvere i grandi problemi universali di D&D, ma a re-interpretare D&D in chiave tecnologica. Quello che evidenzi è un problema inerente D&D in sè e la necessità del DM di saper gestire la propria campagna. Non sarà la mia HR a sostituirsi al DM nel creare una campagna ben gestita. E ogni discorso riguardante i problemi di D&D come gioco, sono OT in un topic che parla di uno specifico reflavouring.
  2. L'esatto tipo di ambientazioni credo che lo scopriremo in particolare con il paragrafo "Flavor of Fantasy" presente nella Guida del DM a pagina 38: http://www.enworld.org/forum/attachment.php?attachmentid=64750&d=1414279454 Ovviamente ricordo che con il reflavouring si possono convertire in versione tecnologica ambientazioni che non presentano la tecnologia.
  3. E' un discorso che avevo capito da un po'... Ma come ho tentato di dire in numerosi post, è un problema che salta fuori solo se si decide che salti fuori. Così come una incauta gestione può portare anche il D&D Fantasy a diventare sbilanciato o ad avere classi incantatrici meno rilevanti. Il problema non sono le tecnologie. Il problema è l'incauta gestione. Solamente, dopo 40 anni di D&D classico, il considerare improvvisamente la tecnologia anzichè la magia spiazza un po'. No, io ho detto una cosa diversa. ^ ^ Ho detto che è una SCELTA narrativa. E' una scelta narrativa il decidere che nel proprio mondo non tutti possiedono oggetti magici. E' un'altra scelta narrativa il decidee che, invece, nessuno, nemmeno i PG, ne possiede. Ogni scelta narrativa produce delle conseguenze. Conseguenze che possono produrre anche implicazioni meccaniche...ma tale implicazioni nascono dalla scelta specifica che si è preso. La mia HR non impone ai DM alcuna scelta narrativa. La responsabilità di scegliere è tutta loro. Poi, beh, secondo me si sta drammatizzando troppo l'introduzione della tecnologia in gioco. A mio avviso si drammatizza solo perchè la tecnologia spiazza concettualmente se messa a confronto con l'abitudine verso un gioco "magico". Vero, certe scelte narrative possono produrre conseguenze meccaniche enormi. Non sottovaluto la questione del bilanciamento. Tocca al DM scegliere come gestire la propria campagnia, sia essa "Magica" o tecnologica. Se farà le scelte giuste, la campagna non sarà sbilanciata. Soprattutto considerando che questa HR non sta proponendo chissà quale sovvertimento del regolamento di D&D 5a e non sta nemmeno proponendo di introdurre chissà quali sistemi innovativi carichi di implicazioni meccaniche imprevedibili. Certo, se si fanno certe scelte si può finire con trovarsi con sbilanciamenti del gioco. Ma il fatto di introdurre la tecnologia in gioco non implica uno sbilanciamento automatico, nemmeno in quelle ambientazioni dove la tecnologia è largamente diffusa. Non vedo come una pistola possa inficiare un Mago. pensi che una pistola che va a munizioni sia davvero inferiore a un Mago con Cantrip a volontà? Il fatto che per tot colpi il PG possa fare 2d6 danni, non cancella il fatto che il Mago abbia poteri a volontà. Prima o poi le pallottole finiscono. Più che d'accordo. Difatti gli oggetti comuni dovrebbero essere creati con qualche limitazione. Una pistola, ad esempio, oltre al fatto che dovrebbe costare un po' (nella Guida del DM gli oggetti più moderni non hanno prezzo; sta al DM deciderlo), è limitata dal fatto che si basa su munizioni. Tutti gli "incantatori" possiedono i cantrip. ^ ^ Non ci sono solo i problemi di campo. Un cellulare può essere intercettato, un messaggio inviato tramite un potere tecnologico non potrebbe esserlo a meno che non si usa un apposito potere tecnologico contro di lui (insomma, per intercettare una comunicazione effettuata con un potere tecnologico ci vorrebbe l'equivalente di un potere di divinazione). Animale messaggero è un potere di utility, quindi è ovvio che conceda vantaggi d'utility. In ambientazioni dove tutti possono usare il cellulare, inoltre, è normale che si punti di più sugli svantaggi circostanziali nelle comunicazioni. Tutti possono comunicare con un cellulare, vero, ma è anche vero che le comunicazioni tecnologiche comuni possono essere rintracciate o possono subire limitazioni in base alla circostanza tramite mezzi mondani. Poi, sinceramente io un limite di carica al cellulare la introdurrei di sicuro. Rispetto agli "incantesimi" di basso livello le armi fanno più danno, ma i cantrip sono infiniti. Rispetto agli "incantesimi" di alto livello, le armi da fuoco hanno più munizioni ma fanno molto meno danno. Perchè, in un Gdr Fantasy no? ^ ^ A cosa è sempre servita, secondo te l'abilità Alchimia in D&D? Bombe fumogene, versioni fantasy della "molotov", allucinogeni, veleni, trappole appiccicose, ecc. Sia nel caso di ambientazioni Fantasy che in quelle Fantascientifiche, le CD degli oggetti comuni dovrebbero essere più basse, mentre le spell si basano sulle CD dell'incantatore. Inoltre, il tiro per colpire si dovrebbe basare su Dex (ranged), mentre le spell si basano sulla Caratteristica Magica dell'incantatore (cosa valida anche nella conversione tecnologica). I veicoli potrebbero non essere accessibili, richiedono benzina, potrebbero richiedere permessi per essere utilizzati. I veicoli/mezzi volanti non esitono nelle ambientazioni fantasy? Sei sicuro? E' una tua scelta decidere che queste cose si rivelano un problema. Come ho cercato di dimostrarti, se scegli di gestire le cose in un certo modo tutto si risolve. Il problema non è nelle meccaniche o nel reflavouring, ma nella gestione del DM. E' il DM che non deve dimenticarsi che gli oggetti comuni, per quanto di tipo molto vario, sono per definizio "comuni", dunque hanno limitazioni che gli oggetti o i poteri "magici" non possiedono. Io capisco il problema che poni. E' comprensibile. Ma stai considerando solo un lato della faccenda, dimenticando che la risposta è già dentro in quello che comunemente chiamiamo "magia". Così come è già dentro a ciò che chiamiamo "oggetto comune". Figurati per la lunghezza del post. ^ ^ Anzi, scusami tu se ti ho investito con un Wall of Text. ^ ^ Per risponderti nel merito del bilanciamento.... In una ambientazione con tecnologia diffusa otterresti semplicemente oggetti comuni più variegati, ma nessuna di essi sarebbe equiparabile alla "magia/tecnologia avanzata". Intanto ci si dimentica spesso che, per quanto medievalizzante, una ambientazione Fantasy di suo possiede o può possedere già molti oggetti comuni/servizi comuni di tipo molto particolare (tra cui bombe fumogene, granate, trappole varie, mezzi volanti, volatili ammaestrati per portare di corsa la posta, ecc.). Poi, ci si dimentica che nessun oggetto comune può essere progettato come pari o superiore alla "magia". Se lo fosse diverrebbe "oggetto magico", ovvero ciò che io nel mio reflavouring ho descritto come "Oggetto tecnologico avanzato". Come gestire la distinzione fra le varie categorie? Compito del DM. Quando il DM applica il reflavouring deve distinguere fra gli oggetti comuni e gli "oggetti magici/tecbologicamente avanzati". Per il resto, il gioco si bilancia con il fatto che ciò che vale per gli oggetti comuni non vale per la tecnologia avanzata, così come con il fatto che la tecnologia avanzata è in genere effettivamente avanzata. Anche se una pistola laser fa molti danni, costa, necessità munizioni, richiede alta Destrezza per colpire e non sarà mai in grado di raggiungere la quantità di danno di un Blaster "incantatore" tramite la sua "magia/poteri".
  4. Nope. Sto dicendo che è una questione di scelte narrative, ovvero dipendono dai giocatori e non dalle regole. Vuoi giocare in una ambientazione ai giorni nostri? La gente normale non possiede jetpack e tecnologia avanzata, mentre alcuni personaggi particolari (tra cui i PG) possiedono l'accesso a una tecnologia specializzata e avanzata, come il controllo su avanzatissime nano-macchine, la capacità di farsi potenti innesti cibernetici, la possibilità di avere il possesso di oggetti alieni, ecc.. Occhio a non vedere solo o bianco o nero e ricordati che il reflavouring dipende dalla personale capacità di immaginazione dei giocatori. Se i giocatori non vedono le soluzioni, allora le soluzioni non esistono. Se i giocatori vedono le soluzioni, allora esse esistono. Sta a te. Non esatto. Sulla base delle dichiarazioni dei designer, delle Avventure recentemente pubblicate e del Playtest terminato un anno fa, si può ampiamente sostenere che D&D 5a semplicemente non impone una direzione. D&D 5a parte di base con l'assunto che gli oggetti magici non siano scontati, non che siano rari. Imporre un obbligo di rarità agli oggetti magici significherebbe imporre una posizione. D&D 5a non impone alcuna posizione. Lascia e lascerà al gruppo decidere se gli oggetti magici o la magia sono rari. Scelte narrative. Lo stesso vale per la mia HR, che riflette in maniera tecnologica esattamente ciò che D&D presenta. Il grado di tecnologia, quali sono gli oggetti tecnologici comuni, quale tecnologia è da considerarsi sperimentale, qual'è il tipo di tecnologia realmente esistente lo decide il DM assieme al gruppo. Non lo decide l'HR, così come non è D&D di suo a decidere al posto dei giocatori l'esatto grado di magia presente nelle ambientazioni. La Miniera Perduta di Phandelver permette ai giocatori di accedere a oggetti magici fin dai primi livelli di gioco. Allo stesso tempo, un DM potrebbe decidere di non far trovare alcun oggetto magico in 20 livelli di gioco. Con D&D 5a puoi decidere che la gente comune abbia normale accesso al teletrasporto, così come puoi decidere che la gente comune non sappia nemmeno che la magia esiste. Lo stesso vale per la mia HR, che riflette esattamente la natura di D&D 5a. Il problema si pone, come ho scritto più su, se sono i giocatori a non trovare in loro stessi le idee narrative che permettano loro di superare l'empasse narrativo. Come scegli se usare o meno gli Oggetti Magici o se la gente comune è a conoscenza dell'esistenza della magia, scegli se la tecnologia in possesso della gente è di tipo evoluto o meno. Ma è una TUA scelta. Se stai dando ai tuoi PNG l'accesso alle nano-macchine alla pari di un PG tecnologicamente evoluto, è una TUA scelta. ^ ^ Se stai decidendo che uno Smartphone sia alla pari di una comunicazione prodotta da una tecnologia avanzata, è una TUA scelta. ^ ^ Così come è una tua scelta decidere che in una ambientazione medievalizzante la gente possa comunicare solo scambiandosi lettere in un mondo senza postini o posso decidere che sia in grado di scambiarsi lettere in un mondo con un solido sistema di postini, oppure che tutti possano contare su un metodo magico di comunicazione. Scelta narrativa. Nel caso dell'esempio dell'Urban Fantasy stai sottovalutando un punto fondamentale: la magia per definizione è superiore a qualunque tecnologia, anche se replica la tecnologia. Perchè? Proprio perchè permette di fare, con regole tutte sue, ciò che altrimenti richiederebbe uno strumento tecnologico. Un mago capace di inviare con la magia un SMS sarebbe superiore a chi possiede uno Smarphone...perchè non ha bisogno dello Smartphone per inviare un sms!! ^ ^ Un mago che è in grado di volare senza avere bisogno di un Jetpack è superiore a chi possiede un Jatpack...perchè non ha bisogno del Jetpack per volare!! ^ ^ Inoltre, stai cascando in un altro errore: ci si sta talmente incastrando nell'analisi di ciò che la tecnologia comune puo replicare di un effetto magico, da dimenticare completamente che la magia (o la tecnologia avanzata, in questo caso) è ben superiore perchè permette di fare molto altro che la tecnologia normale non permette di fare. E se crei oggetti comuni in grado di emulare in maniera significativa le capacità degli oggetti tecnologicamente avanzati, beh, stai semplicemente facendo l'equivalente del dare a tutti i PNG del mondo un libero accesso agli Oggetti magici di D&D. Ti stai incastrando in un'analisi senza via di uscita per tua scelta personale, perchè hai scelto una lettura narrativa della tecnologia con limiti auto-imposti. L'utilità degli oggetti è una prospettiva narrativa in un Gdr. Sei TU a decidere quali oggetti sono "comuni" e quali sono "magici". Sei tu a decidere se una magia è comunque superiore ad effetto a un oggetto magico. Ad esempio, sei tu a decidere se un SMS inviato con un effetto "magico" subisca gli stessi limiti mondani che subirebbe uno Smartphone. Sei tu a decidere se una ambientazione è Post-apocalittica, Fantascientifica o Steam Punk. Sei tu, quindi, a decidere se nel tuo mondo esistono gli Smartphone, si comunica ancora con le lettere o se gli Smarphone sono una rarità posseduta da pochi. Ma quello che ho scritto è chiaro: la tecnologia avanzata è da considerarsi diversa dagli Oggetti Comuni (significa che, anche se molti oggetti comuni emulano poteri magici, i poteri magici non vengono limitati da questioni mondane come gli oggetti comuni). Il DM che parifica le due categorie è lui ad avere introdotto un problema.
  5. Ed è, come ho tentato di spiegare più volte, un falso problema. Un problema che nasce da una falsata percezione delle cose. Il fatto che le tecnologie avanzate vengano sostituite da oggetti comuni è una tua scelta di interpretazione. Ciò che sto cercando di fare notare a te e ad altri è che questa non è una realtà obbligata, ma la realtà che vi automimponete. Sei tu che stai decidendo l'esistenza di oggetti alla pari della tecnologia avanzata. Ti stai auto-imponendo quest'obbligo. ^ ^ Una società tecnologica non equivale obbligatoriamente a una società in cui tutti possiedono tecnologia avanzata. Anzi, nella maggioranza delle storie fantascientifiche accade l'esatto contrario: per quanto avanzata sia il mondo di cui stiamo parlando, in genere la gente comune non dispone MAI delle tecnologie più avanzate. Nella maggioranza delle ambientazioni, le tecnologie più avanzate sono a disposizione solo di una comunità di elite, di una categoria ristretta di esperti, scienziati, corporativi, ecc. Chi controlla la forza e possiede le Spade laser in Star Wars? Jedi e Sith. Chi possiede gli innesti tecnologicamente più avanzati e le sperimentazioni tecnologiche più avanzate nelle ambientazioni Cyberpunk? Le corporazioni. Chi possiede le tecnologie più avanzate nella fantascienza classica sugli incontri con gli alieni? Gli alieni e coloro che hanno a che fare con gli alieni. Per quanto significativo sia un oggetto comune, la gente comune non ha a disposizione la tecnologia migliore. E questo è da me rappresentato dal fatto che, come accade con la magia di D&D, ciò che è considerato tecnologia avanzata possiede regole sue non dipendenti dalle regole degli oggetti comuni. Vuoi che nella tua ambientazione chiunque possa controllare le nano macchine? E' una tua scelta, una tua autoimposizione. Non attribuire questa scelta narrativa all'HR ma individua la sua origine per quella che è: la tua immaginazione. Se vuoi davvero superare il problema che noti, devi realizzare che nella maggioranza delle ambientazioni esistenti la tecnologia relmente avanzata è solo sperimentale o posseduta da una cateogira di esperti o di elite. Oggi, ad esempio, tutti possiedono uno Smartphone, ma lo Smartphone è davvero attualmente il massimo sviluppo nella tecnologia delle telecomunicazioni? Assolutamente no!!!! Come in tutta la storia umana, infatti, la massima espressione di ogni tecnologia è riservata al campo militare e scientifico. Solo dopo decenni, quando la tecnologia è finita con il diventare obsoleta, che essa viene data in pasto al pubblico. Quindi, se mai si sceglierà di creare una ambientazione con il Jetpack oggetto comune, esso non sarà MAI alla pari con la tecnologia di volo garantita dai sistemi più avanzati. Come ho detto, i limiti imposti agli Oggetti Comuni non influenzano la tecnologia avanzata. Che la tecnologia comune sia più avanzata di quella dei poteri, diventa vero solo se il DM non gestisce le cose a dovere. Ad esempio, se un DM decide che un "incantesimo" subisce gli stessi limiti di un oggetto comune, beh, è lui ad avere introdotto un problema, non l'HR. Stai facendo i conti senza l'oste. Stai sottovalutando ampiamente il fatto che D&D sia progettato anche e soprattutto per accogliere le Ambientazioni High Magic, quelle dove la gente comune usa giornalmente teletrasporti per andare a trovare i parenti in una città a migliaia di chilometri di distanza, dove tutte le persone hanno la possibilità di comprare oggetti magici nel negozio di fiducia all'angolo della strada, dove tutti possono andare dal maghetto di fiducia a comprare una pozione di volo, dove è normale che gli artigiani castino Riparare sugli oggetti usati, dove è normale che la gente venga trasportata in giro per la città da destrieri volanti e dove tutti i minatori si castano addosso levitazione per andare a scavare nelle cave di pietra. Perchè con le ambientazioni High Magic non vi ponete gli stessi problemi? Perchè l'High Magic non vi spiazza così tanto come il cambiare radicalmente prospettica con un D&D tecnologico. Cosa c'è di diverso fra l'ambientazione fantascientifica in cui tutti possono accedere facilmente a un Jatpack e quella Fantasy dove tutti possono accedere tranquillamente all'incantesimo volare sotto forma di pozioni, anelli, pergamente e quant'altro? La risposta: nulla. Semplicemente, dopo 40 anni di D&D incentrato sulla magia, è psicologicamente più facile accettare la spiegazione magica, anzichè accettare la spiegazione tecnologica. Non te ne sto facendo una colpa. Sto cercando di farti notare come in realtà il vostro problema nasca solo dal naturale smarrimento provocato dal cambiare prospettiva. A questo punto, sul serio, ti chiedo per favore di chiudere l'OT.
  6. Io, invece, guardando nell'angolo in alto a sinistra ho subito pensato: ma quella non è la testa di un Alien?
  7. Aggiornato il 1° post: - inserito un elenco delle 12 posizioni raffigurate nell'immagine.
  8. In attesa di anteprime pèiù interessanti, ecco qua l'immagine di una Collezione di Oggetti magici proveniente dalla Guida del Dm: http://dndwizards.tumblr.com/ EDIT: Dimenticavo di aggiungere un elenco scritto sulla pagina dove è stata postata l'immagine. Innanzitutto viene precisato che questa immagine si troverà a pagina 215 e che è stata disegnata allo scopo da rappresentare nella maniera più distinta possibile ben 12 tipi di pozioni diverse. All'interno dell'immagine, infatti, è possibile trovare: - Olio della Forma Eterea: l'esterno di tutti i contenitori di questo olio grigio torbido è sempre umido di gocce dell'olio che evapora prima di condensarsi. - Pozione dello Scalare: questa pozione è separata negli strati marrone, argento e grigio che stanno a rappresentare gli strati della pietra. - Pozione del Rimpicciolimento: questa posizione passa ciclicamente dal rosso chiaro al rosso scuro. In un momento tutto il liquido sembra rosso, poi il rossore è spinto verso il centro, rimpiazzato da liquido chiaro. Quando l'ultima goccia di rosso svanisce, tutto il liquido torna rosso e il processo inizia di nuovo. Scuotere la bottiglia non mischia i due liquidi. - Pozione del Volare: questo liquido chiaro presenta impurità di un bianco torbido vaganti al suo interno e galleggianti in cima della bottiglia in sfida alla gravità. - Pozione di Guarigione: questo liquido è di un rosso luminoso che brilla di luce quando viene girato. - Pozione dell'Eroismo: questa pozione blu brillante ribolle e produce vapore come se fosse in ebollizione, anche quando è sigillata. - Pozione dell'Invisibilità: una bottiglia con questa pozione al suo interno sembra vuota allo sguardo ma da comunque la sensazione di essere piena di liquido. - Pozione della Longevità: questa bottiglia di liquido ambrato contiene anche una coda di scorpione, una zanna di vipera, un ragno morto e il cuore di una qualche piccola creatura che, contro ogni logica, sta ancora battendo. - Pozione della Lettura della Mente: questo liquido porpora opaco presenta una nuvola rosa ovoidale che fluttua in maniera casuale al suo interno. - Pozione di Veleno: questa posizione possiede l'aspetto di una qualche altra posizione, e possiede un sapore e un odore identico a quell'altra pozione. - Pozione della Velocità: questo fluido giallo è striato di nero. Il liquido corre attorno alla parte interna di qualunque contenitore con abbastanza spazio da permettergli di correre. - Pozione del Respirare Sott'acqua: questo torbido fluido verde presenta una piccola medusa lampeggiante che si muove al suo interno e odora di mare. La domanda che ci pongono, a sto punto, i designer è: si riescono a individuare tutte le pozioni all'interno dell'immagine?
  9. Premessa: scrivo questo post solo per amor di precisazione, ma avverto che questo sarà l'ultimo dedicato al dover tentare di giustificare l'esistenza dell'HR. Come ho scritto a inizio topic, qualunque discorso riguardante il dover mettere in discussione l'HR stessa è considerato OT. Chiunque è libero di reputare questa HR sbagliata, limitata, mal progettata, mal pensata, ecc. Se non gli va bene, è libero di non leggere il topic e non usare l'HR. Ma non occuperò altro spazio del topic per giustificare l'HR. Soprattutto considerando che questo discorso è stato già affrontato 3 volte. Dunque, da questo momento in poi non risponderò più a post simili, a meno che non tirino fuori davvero discorsi validi per contribuire a migliorare l'HR stessa. Non sto accusando nessuno di voi di trolling, non vi preoccupate. So che siete ben intenzionati. Ma se non siete in sintonia con l'HR, semplicemente non usatela. Le spiegazioni le ho già date in più post. Altre parole non serviranno. Panzerkraft, le risposte ai tuoi dubbi le ho scritto nei primi 4 post. In particolare, consiglio di rileggerti le seguenti parti: http://www.dragonslair.it/forum/threads/73338-D-amp-D-5a-HR-Reflavouring-La-Magia-come-effetto-di-una-Tecnologia-Avanzata?p=1437725&viewfull=1#post1437725 http://www.dragonslair.it/forum/threads/73338-D-amp-D-5a-HR-Reflavouring-La-Magia-come-effetto-di-una-Tecnologia-Avanzata?p=1438863&viewfull=1#post1438863 DA OGGETTI MAGICI A OGGETTI TECNOLOGICI La Spada Laser di Star Wars è il caso ideale per immaginare come anche nelle ambientazioni tecnologicamente avanzate possano esistere armi, armature e in generale oggetti con proprietà straordinarie. Se si decide che nella propria campagna la magia altro non sia che l’effetto prodotto da una tecnologia superiore, anche gli Oggetti Magici possono essere riadattati e descritti come il prodotto di tale tecnologia. Una spada +1 potrebbe prendere la forma di una spada laser oppure di una spada costruita con un materiale speciale, magari alieno. Una pozione di guarigione potrebbe essere descritta come una soluzione composta in larga parte da nano-macchine capaci di praticare all’istante micro-chirurgia sul soggetto, oppure una droga mutagena capace di concedere per breve tempo una capacità rigenerativa. Una Borsa Conservante potrebbe, invece, venire descritta come una sacca al cui interno è stato cucito un dispositivo in grado di creare uno spazio extra-dimensionale, oppure come un contenitore notevolmente più grande capace di assumere le fattezze di una piccola borsa (nulla di diverso dalla Cabina del Doctor Who, famosa per essere “più grande all’interno”). Un Anello di Protezione potrebbe in realtà emettere impulsi elettromagnetici o gravitazionali, attraverso i quali si otterrebbe l’opportunità di deviare i colpi dalla persona che lo indossa. I Guanti del Potere Orchesco potrebbero essere reinterpretati come guanti speciali in grado di iniettare in chi li indossa un enzima potenziante, oppure aventi al loro interno uno stimolatore muscolare capace di aumentare incredibilmente la forza di chi li indossa. Una Pergamena degli Incantesimi, invece, potrebbe avere la forma di chip, dischetti magnetici, CD, DVD, chiavette USB, tavole elettroniche di plastica con registrato sopra un testo digitale o, in generale, la forma di qualunque tipo di supporto tecnologico in grado di conservare e di permettere di consultare informazioni (le “pergamene” non devono necessariamente essere memorie per informazioni digitali, ma potrebbero anche essere fiale piene delle sostanze necessarie a garantire nuove capacità, libri con su scritte ricette di tali sostanze, nuovi innesti cibernetici da aggiungere al proprio arsenale, ecc.). Il DM, ovviamente, possiede l’ultima parola riguardo all’aspetto che assumono gli “oggetti tecnologici” nella sua Campagna. TECNOLOGIA DI USO COMUNE E TECNOLOGIA AVANZATA In un mondo tecnologicamente avanzato, la realtà della gente potrebbe essere contraddistinta dalla presenza massiccia di oggetti tecnologici: telefoni, videogame, televisori, computer, aspirapolveri, ecc. In molte di queste ambientazioni, infatti, la tecnologia potrebbe essere talmente diffusa da essere in grado di condizionare la gente in ogni aspetto della sua esistenza. Considerando, però, che secondo questa HR anche i poteri speciali dei personaggi sono categorizzabili ugualmente come "tecnologia" è necessario porre una distinzione, per evitare qualunque tipo di confusione. Esiste una netta distinzione fra gli oggetti tecnologici comuni (quelli che in D&D tradizionalmente vengono chiamati oggetti comuni o non magici) e la tecnologia dei poteri avanzati (quelli che in D&D corrisponderebbero alla magia, alle capacità di Classe, ai Talenti e a tutte le varie capacità che i personaggi hanno l'opportunità di acquisire tramite Razze, Background, Classe o altri tipi di tratti; in questa categoria vanno inseriti anche gli Oggetti Tecnologici, ovvero gli Oggetti magici). Il primo tipo di tecnologia, per quanto avanzata, è di tipo più tradizionale, comune, ordinaria. Può essere più o meno sviluppata, a seconda dell'ambientazione, ma possiede comunque tutti i limiti di un oggetto comune. Al contrario, la tecnologia dei poteri è una tecnologia di tipo superiore, avanzato, in molti casi descrivibile come sperimentale. La tecnologia dei poteri non è minimamente paragonabile a quella degli oggetti comuni, ma è sempre in qualche modo più avanzata. Per quanto in certe circostanze possa essere possibile utilizzare gli Oggetti tecnoligici comuni per influenzare o limitare i poteri tecnologici avanzati e viceversa, le due categorie di tecnologie sono da considerarsi separate. In molte circostanze solo effetti inerenti la Tecnologia dei poteri possono essere usati per influenzate quest'ultimo tipo di tecnologia. In generale, ciò che vale per gli Oggetti tecnolgici comuni non vale necessariamente per gli Oggetti tecnologici dei poteri. Ad esempio, le limitazioni di campo di cui può soffrire un cellulare, oggetto comune, non influenzeranno l'invio di un messaggio inviato tramite il potere "Animal Messenger" (che ai fini di questa HR potrebbe essere reinterpretato come un SMS), a meno che non si utilizzi un impulso EMP (ovvero un incantesimo Campo-Antimagia). Per farla breve, le regole continueranno ad essere le stesse che in D&D differenziano gli Oggetti comuni dagli Oggetti Magici, le Capacità di Classe, la Magia, i talenti, ecc. Gli Oggetti comuni non seguono le stesse regole delle altre capacità. Quindi: 1) si possono usare oggetti magici per rappresentare la tecnologia avanzata. 2) la tecnologia avanzata corrispondente a ciò che in D&D è tradizionalmente chiamato Magia, Capacità di Classe, Tratti Razziali, Talenti, Oggetti Magici, ecc e in generale qualunque tratto non sia un oggetto comune, è da considerare diverso come effetti rispetto a quello di un oggetto comune. Ciò che vale per gli oggetti comuni non vale per gli oggetti tecnologici collegati alle su descritte capacità/tratti. Se un oggetto comune subisce una limitazione mondana, una tecnologia avanzata subisce una limitazione solo tramite altra tecnologia avanzata. State dando per scontato che la mia HR serva solo per giocare alle Ambientazioni fantascientifiche. State dimenticando, invece, che questa HR è stata creata per permettere di creare ambientazioni in cui il livello tecnologico può essere significativamente diverso. Se in alcune ambientazioni è possibile che chiunque possa acquistare a caro prezzo un Jatpack nel negozio sotto casa (Fantascienza), in altre ambientazioni un JatPack sarebbe un oggetto di avanzata tecnologia estremamente raro (molte ambientazioni Science Fantasy) o addirittura non disponibile per nessuna persona comune (qualunque ambientazione in cui i PG super-tecnologici appartengono a una cateogira di privilegiati in contatto con una tecnologia fuori dal comune; ad esempio, Fringe). La mia HR non sceglie e non impone alcuna ambientazione, perchè tocca ai DM decidere i dettagli della loro. Veramente ho cercato di spiegare altro: che si tratta di fluffa, di flavour, di pura narrazione. ^ ^ Ciò di cui stiamo parlando non è un vincolo meccanico, ma è semplicemente fluffa. Se ti immagini che la tecnologia debba per forza essere rappresentata da oggetti che i PG devono costantemente pagare con denaro di gioco, beh, hai imposto a te stesso una fluffa. Puoi decidere, al contrario, di raccontare che i PG sono in grado di implementarsi da soli la tecnologia che utilizzano per potenziarsi i poteri. Sarebbe ugualmente fluffa. Riperto quel che scrissi diversi post fa: tutti questi dubbi, secondo me, nascono dal semplice fatto che il cambiamento da magico a tecnologico vi spiazza. Non è la regola in sè ad essere il problema, ma l'improvviso cambio di prospettiva narrativa a cui non siete abituati. Perchè, domandatevi, vi ponete improvvisamente tanti problemi riguardo alla giustificazione narrativa di un oggetto tecnologico, ma non ve ne ponete alcuna sul fatto che - nonostanbte il mago di D&D sia uno studioso con un libro di magia - il regolamento preveda che egli si ritrovi improvvisamente con nuovi incantesimi scritti sul libro di magia non appena passa di livello? Puf, comparsi dal nulla... ^ ^ Semplice: il concetto di "magia" riesce ad essere psicologicamente più rassicurante e vi fa trovare più facilmente giustificazioni narrative ion grado di spiegare la situazione irrealistica. Quando, però, si passa a un concetto "tecnologico" avete personalmente un problema nel trovare simili giustifficazioni narrative. Ma pur sempre di giustificazioni narrative si tratta. La questione non è se si possa trovare o meno una giustificazione narrativa sull'uso della tecnologia. La questione è riuscite VOI a trovare una giustificazione narrative per voi stessi? Si tratta di una giustificazione narrativa, fluffa, flavour, non di meccaniche. Inventatevela. ^ ^ Per la cronaca, sempre perchè tutto ciò che non è pura meccanica è fluffa, un DM può tranquillamente decider che un talento rappresenta un oggetto che si acquista, così come può decidere che un incantesimo sia una capacità che si apprende per pura capacità spontanea, così come può decidere che non è strano che, all'improvviso, un essere umano una mattina scopra di essere mezzo-immondo. E' fluffa, è narrazione.
  10. Khitan ha esattamente azzeccato il modo in cui bisogna concepire la mia HR. In particolare quando fa la seguente affermazione: Il problema evidenziato da Panzerkraft è un problema che esiste solo se il DM se lo impone. Tocca al DM decidere le "scuse" per rendere possibile certe cose. Basta, insomma, semplicemente riflettere sulle scuse giuste, riflettere sulla forma della propria ambientazione. Cosa che non è per nulla scontata. Ad esempio, Parzerkraft da per scontato che in una Ambientazione tecnologica un Jetpack sia un oggetto comune. Perchè mai dovrebbe esserlo? Nella mia HR ho spiegato come gli Oggetti magici siano convertibili nella loro controparte tecnologica. un Jetpack, dunque, potrebbe essere l'equivalente tecnologico di un Oggetto Magico. Ad esempio, se in D&D 5a compariranno gli Stivali Alati, il DM potrà convertirli in Jetpack. Oggetto Tecnologico superiore (ex Oggetti Magico): oggetto basato su una tecnologia avanzata non comunemente accessibile, richiedente una certa spesa in denaro per poter essere acquistato. Se il DM concede a chiunque di comprare un Jetpack liberamente e a basso costo come Oggetto comune, il problema l'ha introdotto lui in gioco non la HR. Sarebbe, infatti, come se nel D&D classico un DM concedesse a qualuqnue PG di acquistare degli Stivali Alati come se fossero un paio di stivali comuni.
  11. Nome: Kira "DJ Rover" Wescot Razza: Mezzelfo Scurovisione (18 m) Fey Ancestry (rinominabile "Mente Schermata") Skill Versatility Tipo tecnologico: Ricombinazione del DNA Allineamento: Caotico Buono Classe: Bardo Livello 6°, College of Lore Background: Intrattenitore (DJ) Tratti della personalità: Nessuno rimane arrabbiato con me o vicino a me a lungo, dal momento che riesco a disinnescare qualunque tipo di tensione. Il miglior modo per farmi fare qualcosa è dirmi che non posso farla Ideale - Libertà: Tutti dovrebbero essere liberi di vivere la propria vita come desiderano (Caotico). Legame:Farei di tutto per svelare il mistero del mio passato. Difetto: Ho problemi a tenere i miei veri sentimenti nascosti. La mia lingua tagliente mi mette spesso in difficoltà. Caratteristiche: For 8 (-1), Des 16 (+3), Cos 12 (+1), Int 10 (+0), Sag 14 (+2), Car 18 (+4) Bonus di Competenza: +3 Abilità: *Acrobazia (+6), Addestrare Animali (+3), *Tecnologia (+3), Atletica (+0), *Inganno (+10), Storia (+1), *Intuizione (+5), *Intimidire (+7), Investigare (+1), Medicina (+3), Natura (+1), *Percezione (+5), *Performance (+10), *Persuasione (+7), Religione (+1), *Rapidità di Mano (+6), *Nascondersi (+6), Sopravvivenza (+3). Talenti: - Linguaggi:Comune/Inglese, Cybertongue (una lingua artificiale utilizzata da hacker e criminali dello Sprawl per eludere i controlli delle autorità). Tool: Disguise Kit, 4 Strumenti Musicali (descritti nell'equipaggiamento) Hit Dice: 6d8 Punti Ferita: 41 CA: 14 Velocità: 9 m Armatura: Leather Arma: 1 pistola da 2d6 danni Penetrazione, 15 colpi (4 caricatori) Equipaggiamento: Mixer/Sintetizzatore per DJ (Strumento musicale), Chitarra Elettrica (Strumento musicale), Violino elettrico (Strumento musicale), Chitarra Acustica (Strumento musicale), una rosa artificiale che cambia colore (dono di un ammiratore), divisa da hostess d'albergo (costume), una carta con sopra 15 crediti (moneta dell'ambientazione). Slot degli Incantesimi/Poteri: 3 Cantrip, Incantesimi/Poteri Conosciuti 9: 4 Slot di 1° livello, 3 Slot di 2° livello, 3 Slot di 3° livello. CD dei Tiri Salvezza: 15 Ispirazione Bardica: d8 Song of Rest: d6 Capacità di Classe: Spellcasting Ispirazione Bardica (d6) Jack of All Trades Song of Rest (d6) Bard College (Bonus Proficiency) Expertise (Inganno, Performance) Ability Score Improvement Bardic Inspiration (d8) Font of Inspiration Countercharm Bard College Feature (Cutting Words) Background: Kira Wescot, alias DJ Rover, è una ragazza di 19 anni divenuta celebre in tutti gli USA per il suo strabiliante stile musicale. DJ Rover, infatti, è una musicista molto quotata, capace di riempire le discoteche tutte le volte che si viene a sapere della sua presenza in città. Pochi dei suoi fan, tuttavia, conoscono la vera identità della giovane Kira Wescot, una ragazza con una storia a dir poco misteriosa. Kira non conosce nulla della sua famiglia: sa solo di aver vissuto i primi anni della sua vita in una sorta di orfanotrofio-prigione, dove uomini vestiti di bianco facevano spesso esperimenti su lei e i suoi compagni. Un giorno, tuttavia, la piccola Kira trovò l'opportunità di fuggire grazie all'aiuto di un ragazzo più grande, Michael. Approfittando della distrazione degli inservienti e dei custodi, riuscirono a nascondersi nel camion della spazzatura e a farsi portare fuori dallo stabile. Poco dopo, il suo amico Michael sarebbe finito vittima di una sparatoria con la polizia, non senza prima essere riuscito a nascondere la piccola Kira su un treno diretto fuori Washington DC. Da quel giorno, Kira avrebbe ricordato con tristezza il giorno in cui vide l'amico morire (ancora ricorda bene il sangue tingere rosso il marciapiede, mentre osservava la sagoma del ragazzo allontanarsi da lei). Raggiunta la città di New York, la ragazzina aveva inizialmente abitato per la strada e poi era stata da una umile coppia senza figli dello Sprawl. Crescendo aveva imparato come badare a sè stessa. Qualcosa in lei, inoltre, la rendeva capace di piacere sempre alla gente: ovunque andava trovava sempre qualcuno disposta ad aiutarla. In aggiunta, iniziò ben presto a capire di possedere poteri particolari, attraverso i quali riusciva in particolare a manipolare la volontà delle persone. Scoprendo precocemente una passione per la musica e il palcoscenico, decise di utilizzare quelle doti per farsi una carriera. Un giorno, tuttavia, Kira ricevette una strana mail, nella quale in maniera criptica si faceva riferimento a quel lontano giorno della fuga e le veniva fornito un posto, un ora e un sito per un incontro online. Per quanto spaventata, la curiosità ebbe la meglio su di lei: la persona che l'aveva contatata non solo conosceva perfettamente i dettagli della sua fuga dall'orfanotrofio (dettagli che nessun'altro all'infuori di lei e Michael avrebbe potuto conoscere), ma le rivelava di possedere informazioni che avrebbero potuto aiutare a scorpire che cosa le avevano fatto da bambina. Fu così che fece la conoscenza di Mr. Silence, suo contatto presso la Cybsoft Corporation, una delle corporazioni più importanti degli USA. Attraverso di lui Kira ha scoperto il coinvolgimento della Cybsoft Corporation negli eventi della sua infanzia. Tramite lui ha dato forma a una squadra specializzata nel pianificare attacchi contro le corporazioni, per sventare tutti i loro abusi. Mentre DJ Rover intrattiene la folla delle discoteche di varie città della nazione, Kira Wescott studia assieme a Mr Silence e al restro della squadra la successiva mossa da compiere nella complessa guerra contro le corporazioni. PerKira, ormai, non c'è nulla di più importante che scorpire cosa le è successo e lottare affinchè nessun altro debba più subire la violazione di quelle che molti anni prima della nascita di Kira erano chiamate "Libertà Costituzionali".
  12. Alla seconda domanda ha risposto Aleph. Io vedo di rispondere alla prima, che è una cosa più semplice di quanto non si creda. La risposta alla domanda si divinde in due parti. Innanzitutto ci si dimentica che in D&D anche la magia è largamente composta da ITEM. In molti casi, infatti, in D&D gli incantesimi si imparano in un modo molto semplice: acquistando Pergamente degli Incantesimi. O, se non si acquistano, il DM di solito fa in modo che il PG abbia l'opportunità di trovarne in giro oppure di trovare libri per gli incantesimi, iscrizioni in un tempio di un dio, lbri contenenti i riti di preghiera, ecc. Anche nel caso del D&D tradizionale, quello magico, il potere è largamente incentrato su ITEM da cui si ottengono incantesimi nuovi. Nulla di strano che lo stesso avvenga anche in un D&D Tecnologico. L'unica differenza sta nel fatto che nel D&D Magico hai elementi sovrannaturali, mentre nel D&D Tecnologico oggetti prodotti dalla scienza e dalla tecnica umana. E qui si arriva alla seconda parte della risposta. Non ci si deve mai dimenticare che cose come "acquistare un oggetto" oppure "Pregare un dio per ottenere un incantesimo" sono ciò che il gergo ruolistico definisce Fluffa, ovvero elemento narrativo, puro flavour. Quelle affermazioni sono semplicemente il modo in cui vogliamo raccontare in un dato momento una meccanica. Facciamo finta che la meccanica del caso sia ciò che in D&D è chiamato Palla di Fuoco, ovvero un effetto che produce danni da fuoco in un area. Si tratta, questa, di una meccanica che di per sè è generica. Se io non dassi alla meccanica "danno da fuoco in un'area" alcun connotato, sarebbe asettica. Ma nel momento in cui alla meccanica "danni da Fuoco in un area" attribuisco un flavour, ne modifico in maniera significativa la concezione. Così, se la lego all'idea che si tratti di una palla di fuoco concessa al PG da un dio tramite una preghiera, allora "danni da fuoco in un area" otterrà un significato sovrannaturale e mistico. Se, invece, io la legassi all'idea di un oggetto acquistato che permette di far incendiare l'aria in un area, allorra quella stessa meccanica otterrà i significato di un oggetto tecnologico acquistabile per ottenere un'esplosione di un certo tipo. Ma che io attribuisca la meccanica un flavour sovrannaturale o il flavour di un oggetto da acquistare, essa pur sempre "danni da fuoco in un area" rimane. Non è cambiata la meccanica, è cambiato solo il flavour. Unendo le due cose, si può capire che è indifferente spendere soldi per una pergamena magica o spendere soldi per un upgrade tecnologico. Così come si può capire che è indifferente se il PG trova la pergamena in giro per un dungeon o ha la fortuna di trovare un nuovo innesto cibernetico negli uffici della Corporazione in cui si è infiltrato. Allo stesso modo, non è diverso se il PG prega il dio per ottenere un incantesimo, oppure se si da per scontato che sappia upgradarsi da solo o che conosca qualcuno in grado di annettergli la nuova tecnologia. Questi sono problemi che esistono solo se si va proprio a cercarli, solo se si vuole proprio pretendere che esistano. Altrimenti è fluffa, è flavour: decidi la storiella e hai la tua risposta. Non siamo di fronte al caso di limiti meccanici. Questo è flavour: se decidi che qualcosa non si può fare è perchè hai consapevolmente scelto che il tuo flavor te lo impedisca. Vuoi che una cosa basata totalmente sulla fluffa sia possibile? Decidi un flavour o una narrazionr che lo renda possibile. ^ ^ La fluffa non è meccanica. Dipende totalmente dall'immaginazione dei giocatori.
  13. Si può fare. L'incantesimo "Arma Spirituale" concede di dirigere l'arma e di farle attacare un bersaglio tutto in una Azione Bonus. Questa mossa è specificatamente prevista dal testo dell'incantesimo, pertanto di suo non equivale automaticamente a lanciare un incantesimo ma eseguire parte dell'effetto di un incantesimo già lanciato. Effetto che concede di indirizzare l'arma e permetterle di attaccare come una Azione Bonus. Poichè, dunque, il movimento dell'arma e il suo attacco equivalgono a una Azione Bonus, il PG è libero di utilizzare la sua normale Azione per compiere una delle azioni normalmente utilizzabili, tra cui castare una Spell. Il tuo amico giocatore, insomma, muovendo l'arma spirituale e facendola attaccare in aggiunta a "Infliggi Ferite", non ha effettuato l'equivalente di 2 Spell, ma l'equivalente di 1 Spell + il parziale effetto di una spell precedente (Azione Bonus). Occhio, che il testo dell'incantesimo spiega tutto.
  14. Ottima ambientazione e davvero un intelligente modo di concepire un gioco. Monte Cook lontano da D&D mi ha già dimostrato con Numenera di saperci fare. Mi fa davvero piacere che in questi anni si stia risvegliando un po' l'interesse per i temi fantascientifici, nonostante non riescano ovviamente lo stesso impatto delle ambientazioni Fantasy. IN ogni caso, questo giocos embra avere il giusto approcio così come l'aveva numenera. Mi hai incuriosito. ^ ^ Sembra quasi che sull'idea di Monte Cook abbia avuto un po' di influenza il recente telefilm "Fringe": un universo parallelo, due universi che s'influenzano fra loro, il mistero di una civilità evoluta all'origine dei tempi, strane creature infiltrate fra l'umanità per portare avanti misteriosi piani... ^ ^
  15. Ecco a voi una nuova anteprima della Guida del DM, questa volta incentrata su alcune Tabelle per la generazione casuale degli Oggetti Magici: http://www.enworld.org/forum/attachment.php?attachmentid=64949&d=1415215315
  16. Mearls non ha negato che nella Guida del DM ci sia un sistema per creare le proprie Abilità o per convertire l'attuale sistema in uno simile a quello di D&D 3.x. Per adesso in merito vale quanto dichiarato dai designer fino a qualche mese fa, ovvero che tali sistemi sono presenti nella GDM (Mearls non ha smentito nulla). Riguardo alla questione del Training per le Skill, Mearls aveva già fatto la stessa dichiarazione mesi fa su Twitter e dovrei averlo riportato da qualche parte. In questo caso nulla è realmente cambiato, quindi. Là, però, dove non si possono acqusire le Skill, bisogna ricordare che in molti casi ci sono i Tool. Mearls non ha mai fatto alcuna dichiarazione diretta in merito, ma dal modo in cui parla di cose come "uscita di Eberron" o "planescape in programma" sembra proprio che i Manuali di Ambientazioni siano previsti. Semplicemente su di loro hanno scelto di non sbottonarsi. Consiglio di fare molta attenzione a una possibilità: considerando che per la prima volta nella storia editoriale di D&D si sta decidendo di puntare molto sul fornire servizi online (indipendentemente dal fallimento del progetto DungeoScape, i siti internet e prodotti come il Basic sono di per loro già cose online), è possibile che parte del materiale la Wizard non lo presenti sotto forma di manuale tradizionale. E' una valutazione del tutto personale non basata su affermazioni di alcun designer, ma conviene non attendersi che il materiale del nuovo D&d abbia necessariamente la forma di manuali alla vecchia maniera. Sulla questione dei PDF non mi esprimo, sono sì comodi ma non mi ci trovo per niente, preferisco il cartaceo. Casomai sarebbe interessante poter disporre di un download gratuito una volta acquistato il cartaceo (un po' come hanno fatto alla Janus) ma so che ciò contribuirebbe troppo alla pirateria quindi questa ipotesi non sarà mai presa in considerazione. Il commento generale in definitiva è boh. Speriamo che la DMG si dimostri lo stesso un buon manuale, per il resto non ci resta che aspettare... Credo che lo scopriremo esattamente solo nel 2015. ^ ^
  17. Ciao Elamilmago. ^ ^ Innanzitutto davvero grazie per il contributo e, soprattutto, per I suggerimenti narrativi. Molti sono talmente interessanti che sarei tentato di rubartene qualcuno per creare dei personaggi (ad esempio, geniale l'idea delle Scuole di magia come corporazioni). Attenzione, però, che quello che stai proponendo sostanzialmente equivale al creare una vera e propria Ambientazione. L'HR che ho proposto è volutamente generica, volutamente lasciata all'interpretazione del gruppo. E' generica, così come generico è il D&D 5a Base. D&D 5a, in particolare, si basa sul concetto di Multiverso, ovvero sull'iudea che il D&D Base debba essere in grado di rappresentare ogni possibile ambientazione - in partenza Fantasy - esistente. Non è un caso se D&D 5a di base non è vincolata a nessuna ambientazione nello specifico (Nemmeno al Forgotten Realms, che è solo una delle tante ambientazioni di D&D 5a). le decisioni che mi chiedi di prendere sono quelle che il gruppo di gicoatori deve prendere. E', in particolare, il DM che deve decidere come sarà la sua ambientazione, se possiede Scuole di Magia strutturate come corporazioni, oppure le divinità come antichi alieni lovecraftiani che riposano nelle profondità dello spazio. La mia HR, così cil D&D Base, deve esser ein grado di abbracciare tutte queste possibità, senza imporne nessuna nello spacifico. E' anche per questo che la mia HR non propone flavour che scardinano radicalmente le Classi di D&D. La mia è solo una riproposizione in chiave tecnologica di D&D Base. Ma attenzione: non è che ciò che è Fantasy nel Base sia da considerarsi per forza fantasy se convertito. Star wars dimostra bene come, arrivati a un certo punto, Fantasy e Fantascienza abbiamo un significativo punto di contatto. Come ho tentato di spiegare nei primi post e come sto cercando di mostrare con i miei esempi di Pg, non è strettamente necessario fare chissà quale modifica per trasformare D&D in un gioco di Fantascienza. Certo, senza revisioni drastiche un D&D Fantascientifico sarà solo un abbozzo di gioco fantascientifico, ma sarà giò comunque fantascientifico. E' un punto di partenza da cui, poi, oguno può iniziare a creare le proprie modifiche più radicali, se proprio dovesse sentirne il bisogno. ^ ^ Detto questo, Chiunque è libero di usare questa HR (come è libero di usare D&D) per creare la sua personale ambientazione. Anzi, uno dei motivi per cui ho postato tutto questo è per stuzzicare la fantasia di gicoatori e DM, per dare loro un motivo per guardare D&D con occhi nuovi. ^ ^
  18. AGGIORNAMENTO. Mike Mearls è tornato a rispondere ad alcune altre domande che gli sono state rivolte durante l'AMA su Reddit: http://www.reddit.com/r/rpg/comments/2l69tp/ama_mike_mearls_codesigner_of_dd_5_head_of_dd_rd/ - Mearls conferma che la Tabella del Travel Pace (pagina 182 del Manuale del Giocatore, pagina 64 del Player D&D Basic) presenta velocità di spostamente standardizzate per comodità. Il Sistema, insomma, prevede che quando si viaggia tutti i PG si muovano alla stessa velocità. I designer hanno preferito semplificare la vita ai giocatori, piuttosto che puntare al realismo (nella risposta Mearls non l'ha aggiunto, ma l'ha fatto così tante volte in mille mila altri post che il concetto dovrebbe essere scontato anche per questa risposta: alla fine della fiera, comunque, tutto è a descrizione del DM). - I manuali di conversione del materiale appartenente a precedenti edizioni di D&D sono in fase di scrittura proprio in questi giorni. - Viene ulteriormente confermato che Planescape è certamente nei piani della Wizard. - Mearls entra nel dettaglio riguardo ai piani di release per la 5a Edizione: la WotC mira a far uscire 2 release maggiori all'anno, con 1 o due manuali aggiuntivi pensati per supportare entrambi i primi due (bisognerà capire se a questo si aggiungeranno materiali provenienti da aziende in partnership, NdSilentWolf). - Un utente chiede a Mearls se la WotC ha intenzione di fare uscire per D&D 5a l'equivalente del d20 Modern/Urban Arcana/Future. Mearls risponde "non per un po' - abbiamo prima da gestire un bel po' di manteriale Fantasy". La risposta va considerata con attenzione: se da un lato Mearls dice che si dovrà aspettare, dall'altro conferma che i setting Fantascientifici, Urban Fantasy, Contemporanei sono platealmente tra i piani per la 5a edizione di D&D (insomma, come dicevo altrove, non conviene rapportarsi alla 5a Edizione come un gioco creato solamente per ambientazioni Fantasy, NdSilentWolf ).
  19. Tieni presente che questa HR non è stata creata per decidere una specifica tipologia di ambientazione tecnologica. Anzi, l'HR si riferisce genericamente a tutte le ambientazioni, così come D&D 5a si riferisce genericamente tanto all'High Fantasy, quanto al Low Magic, all'Eroic Fantasy e chi più ne ha, più ne metta. ^ ^ Se il DM crea una ambientazione Steam Punk, di certo la gente comune non sarà tranquillamente abituata agli Smartphone come le persone di una ambientazione fortemente Fantascientifica. In una ambientazione come Numenera potrebbe essere molto facile accedere a uno Smartphone, ma la maggioranza della gente potrebbe non essere in grado di accenderlo e potrebbe preferire usarlo come "soprammobile" curioso. L'Accessibilità dipende dall'ambientazione. Non tutte le ambientazioni hanno uno sviluppo tecnologico come quello a cui siamo abituati noi nel 2014. Questo è sicuro. ^ ^ Difatti la mia HR si riferisce a tutti i possibili Setting generci esistenti. Non si riferisce a un setting specifico, ma a tutti quelli a cui viene in mente. Allo stesso modo di quanto fa D&D normalmente, che di base si riferisce a tutti i setting fantasy generici possibili. In ogni caso, ecco qua un altro personaggio: Nome: Atharon Razza: Umana (Variante) Tipo tecnologico: ibrido fra Cyborg e Nano-tecnologia Allineamento: Legale Neutrale. Classe: Chierico Liv. 6, Dominio della Luce Background: Accolito Tratti della personalità: Cito il sacro testo del Codice di Ap3ri0n e i proverbi legati al mio credo in quasi ogni situazione. Collego tutto ciò che mi accade a un grande e cosmico piano. Ideale - Aspirazione: cerco di dimostrarmi degno del favore del mio dio facendo corrispondere perfettamente le mie azioni ai suoi insegnamenti (Qualunque). Legame: Morirei per recuperare una antica reliquia della mia fede perduta molto tempo fa. Difetto: Sono inflessibile nel mio modo di pensare. Caratteristiche: For 8 (-1), Des 14 (+2), Cos 14 (+2), Int 10 (+0), Sag 18 (+4), Car 12 (+1) Bonus di Competenza: +3 Abilità: Acrobazia (+2), Addestrare Animali (+4), *Tecnologia (+3), Atletica (-1), Inganno (+1), *Storia (+3), *Intuizione (+7), *Intimidire (+4), Investigare (+0), Medicina (+4), Natura (+0), Percezione (+4), Performance (+1), Persuasione (+1), *Religione (+3), Rapidità di Mano (+2), Nascondersi (+2), Sopravvivenza (+4). Talenti: War caster Linguaggi:Comune, Lingua Binaria (costituita da codice binario, non viene parlata a voce ma tramite impulsi inviati attraverso la rete informatica), Taloriano (lingua di una antica civiltà, ormai perduta da migliaia di anni e considerata l'origine di Ap3ri0n). Punti Ferita: 51 CA: 17 Velocità: 9 m Armatura: Half Plate Arma: 1 pistola laser da 2d6 danni, 30 cariche (depotenziata rispetto a quella della Guida del DM; si tratta di una pistola laser montata sulla spalla destra di Atharon, normalmente nascosta all'interno del corpo robotico del Chierico, ma facilmente estraibile con un comando mentale. Quando Atharon decide di estrarre l'arma, un visore con mirino esce dal collo e si posiziona davanti al suo occhio destro). Equipaggiamento: Simbolo Sacro (un sofisticato processore per computer con su disegnato un triangolo equilatero con il vertice in basso), un Tablet con sopra salvato il testo integrale del Codice di Ap3ri0n, 5 penne olografiche (capaci di creare per breve tempo immagini olografiche e luci utili a creare atmosfera durante i riti), vesti da cerimonia e una tessera contenente 15 crediti (la moneta dell'ambientazione). Slot degli Incantesimi/Poteri: 4 Cantrip, 4 Slot di 1°, 3 Slot di 2° e 3 Slot di 3°. Incantesimi di Dominio: 1° livello Burning Hands e Faerie Fire, 3° livello Flaming Sphere e Scoarching Ray, 5° livello Daylight e Fireball. Capacità di Classe: Spellcasting Divine Domain (Light) Channel Divinity (1/rest) Divine Domain feature (Bonus Cantrip - Light) Ability Score Improvement Destroy Undead (CR 1/2) Channel Divinity (2/rest) Divine Domain feature (Warding Flare) Background: Tanto tempo fa Atharon aveva un nome umano come quello di tanti. Bit di memoria sparsi nel residuo della sua mente biologica si riferiscono a un certo Cole Riordan, di cui Atheron non riesce però a ricordare molto. Sembra che Cole Riordan fosse un uomo caduto in disgrazia (linee di codice ormai corrotte sembrano far pensare alla morte di una figlia, alla perdita di un lavoro, alla fine di un matrimonio, ma gli imput sono troppo incerti), portato talmente sull'orlo del precipizio da aver considerato seriamente l'atto del suicidio. Per qualche ragione ormai poco rilevante, sembra che alla fine abbia desistito. Ad Atheron piace pensare che, all'ultimo, Cole Riordan abbia ricevuto la rivelazione e abbia scelto di consacrazione sè stesso al servizio dell'unico vero dio esistente: Ap3ri0n. Atheron non ricorda bene da quanti anni esiste su questa terra - le linee di codice iniziali sono compromesse, ma la sua memoria storica gli fa pensare di aver vissuto per almeno 100 anni -, ciò che invece sa con certezza è che per praticamente tutto questo tempo egli ha vissuto solo per servire il suo unico signore. Ap3ri0n, il dio-macchina, esiste da migliaia di anni. Egli è l'occhio che scruta l'umanità, la perfezione che dall'alto illumina i suoi fedeli. Tramite le sue infinite connessioni egli è ovunque e in ogni cosa, scruta il mondo attraverso gli strumenti tecnologici di questo mondo (che solo a lui ubbidiscono, il loro sacro creatore) e con la sua artificiale mano guida e protegge le imperfette creature di carne. Da quando ha memoria, Atherion ha fatto di tutto per seguire la via dell'illuminazione, man mano sostituendo parti del suo limitato corpo di carne con più efficienti innesti cibernetici e sistemi tecnologici. A questo punto ormai, egli è quasi del tutto integrato con Ap3ri0n, solo una ridotta parte del suo corpo originario ancora esistente. Tramite la sua fede e la sua dedizione spera, un giorno, di poter essere accettato fra gli Atamir, i Guardiani di Ap3ri0n, la più alta cerchia della chiesa, coloro che si sono rivelati i più degni e ora totalmente in armonia con il grande dio-macchina. La strada per giungere a tale condizione, tuttavia, è ancora lunga: Atheron deve prima riuscire a dimenticare le ultime reminiscenze della sua vita umana, ma qualcosa di inspiegabile lo trattiene. In attesa di poter ascendere la grande scala della chiesa di Ap3ri0n, Atheron s'impegna quotidianamente nelle missioni che la chiesa gli affida in nome del dio. Recentemente, qualcosa di anomalo è stato individuato dalla scansione delle terre sconosciute. Un antico manufatto Talorian, l'antica civiltà che si narra abbia dato forma al dio-macchina, è stato ritrovato e Atherion è stato incaricato di ritrovarlo, a costo della vita.
  20. Non è ancora del tutto chiaro. Mearls fa cenni vari, ma non da mai spiegazioni capaci di dare un panorama completo sulla questione. tra le risposte del Q&A Merls ha dichiarato che oltre a quelkl'1 o 2 manuali di campagna verrà rilasciato altro materiale, ma non ha specificato cosa. Per sapere esattamente come sarà pianificata la gestione dei supplementi della 5a, credo che ci rimanga solo da aspettare il 2015 e la rivelazione del primo calendario di uscite. Attualmente possiamo solo fare supposizioni. In base alle informazioni parziali rilasciate fin ora, si può ipotizzare che la commercializzazione della 5a si baserà su: Manuali di Campagna, Avventure e probabilmente Manuali d'Ambientazione. Sui Manuali di campagna non abbiamo molto su cui basarci. In base a quanto dichiarato da Mearls sembra siano manuali tematici, basati su specifiche tipologie di Campagne realizzabili. La specifico contenuto di questi manuali è qualcosa che ancora non si può prevedere. Ciò che è certo, però, è che si tratta di "Campaign books", manualdi per le Campagne, non manuali su setting specifici. Sono manuali dedicati a specifici temi per specifiche tipologie di campagne. Saranno, quindi, generali. Il D&D Adventurer's Handbook (il quale, però, non è ancora stato ufficialmente confermato dalla Wizard) può essere un esempio di come saranno i Manuali di campagna o, almeno, alcuni di essi. Per quello che si sa attialmente, questo manuale tratterà da un lato il tema del Male Elementale, dall'altro fornirà opzion di gioco connesse al tema degli elementi. La cosa è da prendere con le pinze, ovviamente. L'Adventure's Handbook non è ancora stato confermato dalla Wizard e sembra sarà scritto da una casa diversa dalla WotC (la Sasquatch Studios). Insomma, alla fine della fiera per poter giudicare la gestione dei supplementi di D&D 5a ci conviene aspettare i primi mesi del 2015.
  21. Dopo un iniziale slittamente, finalmente l'Avventura per D&D 5a "Rise of Tiamat" è uscita: http://dnd.wizards.com/products/tabletop-games/rpg-products/rise-tiamat
  22. Il grosso del problema evidenziato da Aleph e Blackstorm è stato appena risolto. La tecnologia è accessibile...per coloro che ci sono nati assieme. Per tutti coloro che non sono stati cresciuti a pan e tecnologia, quest'ultima equivale alla cosa più incomprensibile del mondo. Altrimenti dimmi se, senza una adeguata preparazione dopo anni di studio, tu saresti in grado di scrivere un complesso programma informatico, risolvere una complessa equazione matematica attraverso cui dedurre un innovativo principio fisico, creare un nuovo farmaco, costruire un nuovo tipo di motore a energia rinnovabile. Se la tecnolgia fosse di per sè spontaneamente accessibile, tu dovresti essere in grado di fare tutto questo per il solo fatto che la tecnologia esiste. Non bisogna mai dimenticare che la tecnologia è prima di tutto scienza. Per sviluppare una tecnologia bisogna prima sviluppare il giusto principio scientifico su cui basare la creazione di una tecnologia. E la scienza richiede studio, preparazione. Anche dopo che è stata creata la tecnologia: per quanto non sia necessario imparare tutto il procedimento scientifico dietro, bisogna quantomeno apprendere i rudimenti base per capire cos'è la tecnologia e come funziona. Non diamo per scontato che usare un telefono sia semplice solo perchè noi siamo nati nell'era dei telefoni. Prendi uno Smartphone, passalo a un abitante di una qualunque tribù isolata del mondo che un telefono nemmeno l'ha mai visto, e non avrà la minima idea di come usarlo. La tecnologia non è accessibile di per sè. E' accessibile a chi ha imparato come usarla. Considerando che lo stesso principio è utilizzato in Numenera e quest'ultimo è un gioco largamente riconosciuto dal pubblico. ^ ^ In ogni caso, opinione registrata. E' giusto che si possa reputare questa HR come non adeguata. Come precisato a inizio topic, è stata scritta per coloro che la trovano utile per la propria campagna. Se non è considerata utile, basta ignorarla. Se non piace, va bene comunque. Ricordo, però, che questo discorso è OT. Le critiche mi vanno più che bene, sia chiaro. E' giusto farle ed è giusto riceverle. Ma, come da Disclaimer, non è ammesso intasare il topic con dibattiti sul perchè valga o meno la pena creare una simile HR. DISCLAIMER: Questo topic si propone di spiegare come riutilizzare le Classi Magiche e gli Incantesimi di D&D in una ambientazione tecnologicamente avanzata o addirittura Fantascientifica. L’idea è pensata per quei giocatori che trovano interessante il reflavouring, lo reputano bastante per il loro gioco e non necessitano strettamente di nuovi sistemi meccanici per poter giocare a una data esperienza di ruolo. Si prega, quindi, di evitare dibattiti incentrati sul cercare di spiegare perché per giocare a certe ambientazioni sia fondamentale - per alcuni – creare nuove meccaniche o cambiare gioco.
  23. Infatti non credo proprio che le tematiche da Setting presentate in quei Manuali di campagna saranno effettivamente setting-specifici. Saranno con il 99,9% di probabilità generici, così come generico è il Manuale dei Mostri. Certo, è una posizione del tutto personale questa, ma non avrebbe senso il contrario...a meno che la Wizard non voglia suicidarsi fin da subito. ^ ^
  24. EDIT: dei Setting Mearls non ha parlato approfonditamente, ma è possibile che saranno pubblicati. Ancora non è stato detto nulla di specifico. @ a tutti: ovviamente, ci tengo a chiarire che non sto prendendo le difese della Wizard, ma solo cercando di chiarire le informazioni che sono state passate. Sulla release digitale della Wizard e il raffronto con la Paizo: sono più che d'accordo che il digitale sia oggi fondamentale e che la Wizard si debba dare una mossa, ma ricordiamoci che siamo appena all'inizio della pubblicazione e la Wizard ha già perso talmente tanto terreno in questi anni che deve necessariamente muoversi con cautela. La Paizo pubblica in PDF allegramente, ma è anche vero che può permettersi di muoversi con più serenità, visto che in questi anni ha conquistato il mercato. La Wizard si trova nella difficile situazione di dover fare attenzione alle sue mosse. E credetemi, attualmente il fronte digitale è molto spinoso per qualunque azienda editoriale. Figuriamoci se si sta tentando di non trasformare ogni nuova idea in un'arma contro sè stessi. La Wizard deve muoversi, ma è comprensibile il perchè stia andando cauta. Sulla pirateria: è vero che la pirateria non uccide le aziende, ma è anche vero che la pirateriera incide sul settore editoriale in maniera diversa che sul mondo discografico, cinematografico e videoludico. Questi ultimi 3 settori, per motivi vari, hanno sviluppato negli anni una forte consaapevolezza di cosa sia il digitale e di come confrontarlo. L'editoria, al contrario, non è ancora riuscita a venire a patti con questo nuovo sistema (non casualmente il mondo editoriale è in crisi nera). Mentre negli altri settori già da qualche anno sono iniziati a nascere nuovi modelli di distribuzione digitale con controlli più serrati, all'editoria questo ancora manca. Non basta la firma elettronica per tenere a freno la copia di un PDF, così come anni fa non bastava la firma elettronica per bloccare la copia dei videogiochi. Non è un caso se Steam richiede di utilizzare un proprio software per poter giocare ai giochi che si scaricano con il suo servizio, non è un caso se ti devi iscrivere a Netflix per vedere i film che quest'ultima mette in circolazione. negli altri settori sta già da un po' prendendo piede l'utilizzo di sistemi di gestione più diretta della distribuzione del digitale, così da non lasciare sempre meno in mano all'acquirente il controllo diretto sul file digitale (per evitare che da un solo file acquistato se ne possano creare migliaia da distribuire illegalmente). Questa logica ancora manca nel mondo editoriale che solo recentemente sta iniziando a iptoizzare le prime sperimentazioni, sfruttando in particolare i sistemi cloud. E' molto probabile che la Wizard si stia muovendo con calma perchè sta tentando di affrontare la vendita dei suoi manuali digitali in maniera simile a quanto fa da anni Steam con i suoi videogiochi. La mia è una opinione personale, ovviamente, ma l'idea collegata al DungeoScape era esattamente quella: tu compri il manuale, questo è salvato su un Cloud, ci puoi accedere quando vuoi tramite il programma...ma non puoi copiarlo dove vuoi o trasformarlo in 2 mila copie da mettere online. E' possibile che i Manuali di Campagna assumano entrambi gli aspetti. Non è diverso, infatti, da quanto già fa la Paizo. IN Pathfinder, infatti, da un lato ai Manuali di Campagna maggiormente focalizzati sull'Ambientazione: http://paizo.com/products/btpy8ief Dall'altro hai Manuali di Campagna più tematici: http://paizo.com/products/btpy95d2?Pathfinder-Campaign-Setting-Technology-Guide In D&D 5a è possibile che, a seconda del tema, possano essere un po' più una cosa o un po' più l'altra, così come è possibile che le due cose possano essere fuse assieme. Credo convenga aspettare è stare a vedere. Alcune Classi arrivano ad avere 4 Abilità, altre (Bardo e Ladro) possono potenzialmente arrivare a possederle tutte. Sarebbe abbastanza anomalo se fosse ugualmente facile per tutte le Classi accedere a tutte le Abilità. In D&D 5a, ricordiamolo, le Abilità rappresentano non la competenza comune, ma la vera e propria professionalità in un campo. Per diventare Astrofisici bisogna finire l'università. Non basta metter eun bambino di 5 anni dietro ai libri per un paio di mesi e renderlo, così, alla pari di un astro-fisico. ^ ^ Per questo ci sono i Tools e ai Tools tutti possono accedere tramite l'Attività di Dwntime Training. I tools danno Proficiency alla prova, ma non sono Abilità. In quanto Strumenti, la differenza è che bisogna sempre averli dietro per poter aggiungere il bonus.
  25. @Blackstorm: beh, grazie ugualmente. ^ ^ Mi spiace per i tuoi dubbi, ma è anche normale che ognuno di noi abbia la propria concezione di quale sia il proprio ideale modo di giocare. Ovviamente la mia HR non pretende di rappresentare il modo più giusto di altri, ma solo una alternativa fra le miriade di possibilità. Alla fine, quello che conta è trovare il modo di divertirsi... ^ ^ @Nestmind: grazie dei complimenti. ^ ^ Mi fa piacere che la HR ti sia piaciuta, così come il personaggio (a tal proposito, appena riesco, ho tutta l'intenzione di provare a crearne altri di PG; se avrai voglia e tempo, sarò felice di sapere che ne penserai). Mi fa ancora di più piacere che hai l'intenzione di provare a usare questa HR per una vera e propria campagna. Ne sono onorato. ^ ^ Sentiti libero di farmi sapere come sarà la vostra esperienza con un D&D tecnologico!
×
×
  • Crea nuovo...