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Circolo degli Antichi
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  1. Edizione? Le mappe caricate sono per far esempi ma ne userai una sola? Per info, vuoi che sia un combattimento pg vs 1 mostro unico (più facile anche con CD ben calcolata per via della quantità di azioni diverse dalla parte del tavolo oppure anche una fight con un boss e qualche aiuto)? Questo è sempre un problema, almeno per il master che dovrebbe sapere il livello Potere dei presenti per rendere il combat ben bilanciato, se ti accusano di essere troppo buono (spero amici) non ti rendono il compito molto facile. p.s cosa accade/gestisci i pg non presenti se il combat dura più di una sessione e i giocatori cambiano? Quindi non hai modo di sapere cosa avranno i PG. puoi aggiungere aiuti anche di mappa per supporto al Boss (vedi sotto) Se usi le mappe con l'acqua potesti mettere anche solo dei tentacoli che bloccano i pg che sostano entro 2q con un tiro per colpire e uno status per 1 round o fino a TS riuscito Se hai info più dettagliate sui PG è possibile creare qualcosa di interessante, puoi anche farti qualche appunto sulla strategia adottata dal demone non essendo stupido e magari sapendo che stanno arrivando.
  2. Anche se più impegnativo e spesso rischioso essendo visto come il cavallo nell'ippica. 😂, preferisco fare il master per amore delle meccaniche e creazione/inventiva.
  3. al mio tavolo nel senso del tavolo con regolamento del manuale? si In un combattimento, tu, per regolamento (come riportato sopra) puoi dare vantaggio al tiro per colpire con l'azione aiuto ad un compagno ad 1,5m da te (se non utilizzi miniature diciamo in combattimento con te contro un nemico). Il fatto che tu dica: "getto sabbia negli occhi del nemico" è ininfluente non modifica in alcun modo la regola. Per chiarire meglio, intendevo far presente che non serve che logicamente sia disponibile sabbia o altro per poter eseguire l'azione. Ovviamente come scritto nella regola non puoi dare l'azione aiuto (convertito in vantaggio al tiro per colpire) per regola ufficiale ad un altro giocatore se non sei ad 1.5m da lui. corretto (ovviamente ripeto la 5e è la peggiore edizione per farlo per le motivazioni già spiegate) Anche se suona male diciamo che è corretto. Nello specifico gli dico che non occorre (ma non è vietato narrare l'azione) ma come scritto anche prima (ma magari non mi ero spiegato) può eseguire l'azione (in questo caso nella 5e) aiuto per dare vantaggio al TxC solo se il suo PG è vicino/accanto (1,5m) al personaggio che intende aiutare. *Ho notato in alcuni topic problemi riscontrati per aver aggiunto descrizione o logiche nelle azioni (questo come detto avviene sempre più spesso nel combattimento) ed è il motivo perché con uno dei gruppi ho deciso di fare questa prova e attualmente devo dire che è davvero funzionale. Continuerò a fare prove per sicurezza, speravo che qualcuno lo facesse già, ma ovviamente era impossibile.
  4. Corretto Colpa mia, non avevo capito che intendevi questo. A livello descrittivo puoi fare come vuoi non cambia nulla non avendo alcun peso in game. Esatto, il fatto che faccio presente è che questo "problema" avviene solo in combattimento dove il gdr è la parte meno usata in confronto a tutto il resto (esplorazione, dialoghi con altri NPC, scelte di tipo morale ecc) Non consideravo nulla su chi descrive cosa, non ritenendolo importante. Per chiarezza nell'uso avrebbe più senso che il giocatore dichiarasse di usare l'azione aiuto. Ma solo perchè un processo inverso, potrebbe creare dubbi ad un giocatore neofita che potrebbe pensare "posso fare l'azione aiuto solo se è presente una situazione logica che possa permettermelo?" (situazione particolare, che scrivo solo per cercare di rendere al meglio il pensiero esposto) L'azione aiuto non ha scopo di ficcarci dentro tutto ma meccanicamente per: Puoi prestare il tuo aiuto a un'altra creatura nel completamento di un compito. Quando esegui l'azione Aiuto, la creatura che aiuti ottiene vantaggio alla successiva prova di abilità che effettua per svolgere il compito per cui stai aiutando, a condizione che effettui la prova prima dell'inizio del tuo turno successivo. In alternativa, puoi aiutare una creatura amica ad attaccare una creatura entro 1,5 metri da te. Se il tuo alleato attacca il bersaglio prima del tuo turno successivo, il primo tiro per colpire viene effettuato con vantaggio. *quando hai parlato di "lanciare sabbia negli occhi" pensavo ti riferissi alle precedenti opzioni proposte durante il topic e quindi cercavo di chiarire credendo d'aver spiegato male il concetto che intendevo trasmettere.
  5. Hai consciamente preso di esempio un avventura riscritta ufficialmente per più edizioni e molto vecchia, dove la sua particolarità a detta del suo creatore era proprio mettere la possibilità di uccidere i PG anche più volte. Tomb of Horrors è un modulo di avventura scritto da Gary Gygax per il gioco di ruolo Dungeons & Dragons (D&D). È stato originariamente scritto e utilizzato alla convention Origins 1 del 1975. Gygax ha progettato l'avventura sia per mettere alla prova l'abilità dei giocatori esperti nella sua campagna, sia per mettere alla prova i giocatori che si vantavano di avere potenti personaggi in grado di superare qualsiasi sfida. Tomb of Horrors ha scatenato accesi dibattiti tra giocatori e dungeon master per oltre 40 anni dal suo inizio, guadagnandosi la reputazione di essere un "tritacarne". È stato certamente progettato come una sfida difficile o deliberatamente ingiusta. Sicuramente può incuriosire la novità ma senza che il master sia pro giocatori e non il neutrale arbitro che dovrebbe essere, risulterebbe un incubo. Ci sono cose molto interessanti anche in quelle edizioni ma viene ricordato, purtroppo, per quello che scrivi. Anche se stiamo sulla 5e cercherò di risponderti. La mia proposta è usare il manuale quindi ogni personaggio ha a disposizione Azione, Azione bonus, movimento, gratuita e reazione oltre ad avere altre scelte per l'azione, come fai presente. Quindi giocare utilizzandole va benissimo, non vedo alcun problema. Ricordo che la 5e ha il problema di come sono scritte le regole, uno delle note più dolenti dell'edizione, per questo scartata nella mia premessa. Pur essendo un'azione non immediata nella 5 è corretto usare la regola da entrambi. Quindi lottare, azione, spostare ecc ecc Corretto No, tu non troverai lancia sabbia negli occhi e come detto, il master deve intervenire costruendo l'azione dalle regole a disposizione, rendendola diversa da tavolo a tavolo e quindi regola unica, speciale solo per quel tavolo. Se il mio master per la sabbia mi concede tiro X, azione X, risultato X e quando vengo da te mi concedi tiro Y azione Y risultato Y, non posso aggrapparmi al manuale per far presente che volevo X e non Y, capisci cosa intendo per inclusività (poter accedere a qualunque tavolo consapevole di come sarà X e Y senza dover "litigare" o "chiedere al forum" per avere conferma che la mia interpretazione è "migliore". Questo non esiste nella regola la crei tu come master. Vedi sopra
  6. Forse ho spiegato male. Non è andare bene o male, il fatto che il tavolo X avrà un approccio al gioco personale/unico che, nella visione di accessibilità ottiene il risultato opposto. ok Ovviamente è difficile, soprattutto per chi gioca con personalizzazioni al proprio. Il mio discorso ovviamente mira a far si che se, come per qualunque altro gioco (compreso anche altri gdr), il giocatore gioca con le regole del manuale al tavolo x potrà giocarlo al tavolo Y dove non deve imparare altro ma solo godersi una nuova storia. certo, il discorso sarebbe lungo e off topic, anche solo il risolvere un indovinello farlo fare al giocatore con un mago con INT 18 è meccanicamente sbagliato. Infatti si è creato il proporre un enigma per poi far fare dei tiri per dare degli aiuti. In pratica un allungare o ottenere lo stesso risultato solo per avere la sensazione di fare gdr. esatto. facciamo un esempio: Crei e proponi un indovinello nel punto X come aprire una porta APPROCCIO GDR (come lo intendete) descrivi la porta e l'indovinello presente Tiri di dado + idee esposte per risolverlo In caso di necessità altri tiri per aiutare dando indizi Soluzione passaggio Questo non ha portato a fare GDR ma ha allungato una situazione che per la storia generalmente dovrebbe venire risolto per proseguire dove si spende 30 minuti per fare una cosa che, con l'approccio talisman ne occorrono 5. Ed il fulcro non è quale viene scelto ma la prima porta inevitabilmente a premiare il giocatore bravo e non il personaggio che muove ed è presente nel racconto. Portando poi ad altre situazioni spesso discusse dove un barbaro con INT 8 risolve più enigmi del mago con INT 18. Ciò che coinvolge il giocatore non è il tiro di dado (soprattutto nel combattimento che è la parte meno immersiva di un GDR) ma la storia, l'ambientazione la narrazione dello stesso ecc. Porta gli altri a giocare come quello che versa facendo un gioco personalizzato del gioco stesso. Viene fatto? certo Ma come dicevo porta a fattori che vanno contro l'inclusività nulla di più. Legandomi sempre alle prove fatte nel tempo e le condizioni dei giocatori trovati (anche bravissimi ed esperti ma con un incipit di gioco inculcato es. tirare 20 volte i dadi ad ogni passo, dormire con ogni oggetto addosso per paura che venga tutto rubato, girare costantemente con armi alla mano fin oad arrivare a chi utilizza poteri/azioni anche off combat (nascondersi, azioni preparate infinite ecc.) per avere vantaggi costanti e ognuno di questi non accettano un altro approccio e arrivano tutti da tavoli con regole personalizzate. potresti farmi qualche esempio di tattiche diversificate? Mai detto questo, ma magari mi sono espresso male. Perchè a me interessa che venga applicato il regolamento se uno utilizza al meglio il suo Pg entro questo ben venga MI sembra un consiglio estremo visto che come detto lo sto provando con altro e funziona benissimo. Ma capisco benissimo che possa non piacere anche senza averlo provato. Ma io faccio solo presente che rende il gioco poco inclusivo nello scambio di tavoli e non che quello che fate sia sbagliato Es. il tirare sabbia ad un avversario. Ogni master lo risolve in un suo modo personale piegando le regole come meglio crede ma nessuno dei modi è quello ufficiale (scritto nel manuale) ed impugnabile da qualunque giocatore al momento di fare l'azione (questo è non essere inclusivo). Non regge se la pensi al tuo tavolo, sopra ho spiegato per rendere meglio l'idea. Perchè poi tutte queste mod portano a giocare un gioco personale restando dell'idea che ogni cosa che metti è cmq gdr e quindi è ok. Giocare con le mod è bello ma non stai giocando al gioco base (regole non presenti nel manuale e quindi non conosciute ed applicabili da chiunque possegga il manuale) tutto qui. Non è un concetto difficile, ma uno si sente preso in causa perchè gioca così , ma il mio intento è solo far capire (con esempi fatti anche sopra e spero chiari) di come poi giocatori che cambiano tavoli portano dietro bagagli di abitudini davvero poco utili per un nuovo gruppo. @Percio e @Casa, essendo rimasti solo noi e vedendo che il discorso ormai vira a far presente che come giocate voi è il GDR mentre il resto no. Non è certo mio intento farvi cambiare idea e non ho mai denigrato il giocare cn le mod ma solo che non è inclusivo nel momento in cui uno dei giocatori cambia tavolo (per numerose esperienze viste, comprese le discussioni presenti nel sito sull'applicazione della regola X nella situazione Y). Dire che giocare a OD&D sia la soluzione è la cosa più sbagliata che ho letto. Se vi capiterà di costruire molti gruppi con chiunque indipendentemente da età, sesso, esperienza ecc. probabilmente noterete quello che scrivo. Grazie cmq a tutti per il dibattito. Ma essendo virato verso altro e rimasto sulla 5e da subito (nonostante avessi scritto che lo escludevo) non credo ci sia più molto da dibattere.
  7. Concordo che sia in teoria, ma nella pratica ho sempre avuto conferma che le azioni (es sabbia) siano solo unilaterali Non parlavo di questo ma del fatto che se inserisci un tuo concetto di GDR che implica che il giocatore usi la logica per versare acqua per capire che c'è una botola automaticamente crei una differenza tra giocatori. Come accadeva nei gruppi in non viene accettato quello che parla meno, quello che magari ha meno idee e tutto quello che è l'opposto di inclusività. Sono opzionali come dici, se da master ti dico "usciamo le regole del manuale base" e tu includi le opzionali c'è qualcosa di sbagliato. Già, (abbiamo parlato della 5e che da subito ho etichettato come la peggiore per questo per via di come è scritta) ma anche se sembra strano, una volta regolati, il gioco non avrà più alcun intoppo a livello di discussioni sulle regole, lasciando spazio al godersi l'avventura. Al massimo può esserci chi preferisce più combattimento e chi più storia ma questo non dipende dal gioco.
  8. Avere approcci personali al gioco che mettono mano alle regole porta a giocare ad un gioco personalizzato. Non si tratta del singolo adattamento per l'azione "tiro la sabbia negli occhi" ma un costante cambiamento per ogni situazione che si presenta, questo metodo diversifica anche i giocatori all'interno del tavolo in base al loro approccio con un accumularsi di azioni extra che vengono concesse solo ai giocatori. Limitare le azioni alle regole durante il combattimento non limita il GDR e permetterebbe a chiunque di godersi una bella storia del master potendosi approcciare con la sola conoscenza del manuale del giocatore.
  9. ovviamente non riguarda la risoluzione ma il meccanismo per farla perché porta a "Ok, se sono abbastanza scaltro da trovare un'idea che con una prova la posso risolvere ed ottengo un buon vantaggio in game posso farlo." Questo anche se non sembra (ovviamente l'ho notata ora provando questa cosa di seguire solo lo scritto per provare) cambia molto il gioco. La soluzione sarebbe, usare un gioco che si presta a farlo e non modificarne sempre un altro. è limitante per il giocatore abituato ad avere concessioni (per questo dico che ho riscontrato questo) infatti i maggiori problemi giungono dal combattimento, fuori da esso, come dicevi anche tu è più difficile fare tiri particolare oppure non servono come un viaggio a cavallo, quindi il problema non si pone. Mi lego a questo per farti un esempio di come è stata distorta la giocata base. Ogni volta che gli avventurieri esplorano zone pericolose sono attenti (non occorre che i giocatori debbano dirlo per evitare che il master ne approfitti). Meccanicamente esiste la percezione passiva. Ogni volta che si presenta una trappola o come fai esempio una botola esiste il tiro percezione che il master deve far eseguire al PG senza che pensi logicamente di versare acqua nel pavimento (questo è appunto un esempio di usare la logica incasinando il gioco per nulla) e il tiro non può mai andare sotto la passiva (salvo alcuni casi di vantaggio/svantaggio con +/-5). Se un master premia chi versa acqua nel pavimento crea una situazione di gioco personale e nei casi peggiori danneggiare i giocatori che non pensano di farlo. verissimo. forse non ci siamo capiti in quello che intendo ti scrivo un esempio. Io giocatore mi presento da te e dico "voglio poter scegliere i punti da colpire nel nemico per arrecare più danno" vero, ma per questo ti dico che quando ci sono giocatori che chiedono o danno per scontato che funzioni così arrivano da abitudini al tavolo personalizzate esatto (il discorso era se limitarlo alle regole scritte o modificarle per rendere possibile la richiesta) come un precedente esempio fatto da @Lord Danarc Si il problema non è quanto viene reso bello o fattibile è che usare la logica e piegare le meccaniche per renderlo possibile se pur bello modifica il gioco creando tutti i problemi in cui mi sono imbattuto. Perché tu quando lo fai come master, non fai presente che è una tua personale concessione e i tuoi giocatori penseranno che possono farlo mentre non è così (ovviamente parliamo sempre di 5e che avevo detto la peggiore per queste prove ma bene cmq) Quello che sto provando e che a molti non piacerà, è evitare proprio questa abitudine anche se a chi gioca così, sembrerà limitare il gioco, è la possibilità di giocarlo con le poche e semplici regole scritte senza incappare mai in discussioni e per certe versi è un guadagno immenso. Soprattutto, come avviene per la league, può essere giocata ovunque senza incappare in sorprese e senza limitare o fare differenza tra il giocatore più scaltro e quello meno. Inclusività.
  10. @Percio L'idea che mi sono fatto dalle tue risposte, è motivo dei problemi che ho riscontrato e per il quale ho scritto. Tu abbracci molto la libertà e metti il divertimento dei giocatori sopra tutto cito: "puoi partire dalla volontà dei giocatori di come agire nel mondo e solo dopo trovare l'aspetto meccanico." Pur capendo la motivazione, porta inevitabilmente a creare problemi (che ritengo ora non dovrebbero esserci) quando un giocatore nuovo vuole approcciarsi avendo letto il manuale oppure un esperto volesse giocare più volte a settimana appoggiandosi a più tavoli, come per l'Adventure League. Un master, senza cambiare le regole, può fare la differenza con una bella storia/idea/esposizione ecc. cito: "Qui sta a te. Se usi opzioni extra durante i combattimenti i tuoi giocatori ne verranno a conoscenza e inizieranno a usarle anche loro." Ho sempre avuto la richiesta da parte dei giocatori che provengono da certi tavoli, mai accaduto come descrivi tu dove propongo. Se capita di usare delle HR, alla sessione 0 o incontro preventivo di intenti, la mia prima preoccupazione sarà accertare che i giocatori conoscano la regola ufficiale e che siano consci che questa regola sarà presente solo in questa campagna. Sembra semplice ma ho riscontrato molta confusione soprattutto dai nuovi e questo purtroppo porta la colpa di chi gestisce il gruppo. Cmq per non uscire troppo dal discorso, ho notato che usare la logica a comodo come fatto presente da altri "miro al cuore" è più presente in quelli navigati e mi sembra strano se non per il motivo che il loro master gli concedeva vantaggi o regole apposite per accontentarli e questo lo trovo sbagliato, no?
  11. La tua idea è molto valida. Ciò che mi ha portato a questo post è: "Se tu la applichi al tuo tavolo, magari senza far presente che si tratta di una concessione personale. non è obbligo che altri tavoli lo facciano." Questo rende il gioco meno inclusivo*. *nel senso di sedersi e giocare allo stesso gioco con le stesse regole. Sembra scontato ma non lo è affatto, per mia esperienza.
  12. pur trovando bellissimi le HR non sono dello stesso avviso soprattutto ora che moltissimi si stanno approcciando al gioco ed oramai vengono applicate senza neanche spiegare la regola ufficiale. Poi ovviamente ci sono GDR e GDR se uno cerca più libertà D&D non dovrebbe essere una scelta da fare. Dall'uscita della 3.0 è cambiato l'approccio al gioco con un regolamento che viene impugnato dai giocatori per ottenere risultati indipendentemente dal master (p.s. ricordo la bellissima battuta in the gamer, con la la ballista nella taverna)😄 Ovviamente una mia personale visione, ma essendo il master un arbitro imparziale del gioco, con le regole apposite e i dadi dovrebbe lasciare la risoluzione delle azioni a quest'ultime. Verissimo, sto provando ora PF2 in quanto trovo questo aspetto presente nel gioco, ma vedrò poi. Per i giochi come D&D bisognerebbe muoversi entro i limiti lasciati dal gioco anche se rende più limitate le scelte, rende uguale per tutti le azioni e non variandole a seconda del giocatore. Le regole spesso fanno più riferimento al combattimento che in quel momento trasforma il gioco di ruolo in un altra tipologia (se mi concedi il termine), dove i giocatori oltre che scegliere il posizionamento e l'azione del turno non fanno altro che utilizzare i colpi scelti durante la creazione ed avanzamento del personaggio. Mentre le scelte fatte di ruolo off combat non sono limitate da turni e quindi più libere per il GDR. Esattamente, hai spiegato un punto cruciale molto bene, grazie Faccio un esempio nella 5e visto che è la più giocata. Concedere di buttare sabbia negli occhi del PG, porta il "colpito" ad essere accecato. Essere accecato ad esempio, blocca quasi tutte le magie del mago che devono essere lanciate sul bersaglio "che vede". Purtroppo, come spesso ho notato queste azioni vengono concesse da molti master solo ai giocatori Vero ma rendere la regola/azione fattibile, dovrebbe concedere anche al master neutrale, che guida avversari intelligenti nello scontro, ad usare questo ed altri escamotage rendendo un vero inferno la battaglia.
  13. aspetta, il discorso è virato per il tuo primo messaggio che mi indicavi un trafiletto presente nella pagina del manuale base della 5e. questo è stato proposto come esempio e mettere HR o decidere ad un tavolo a fine sessione come applicare la regola X fa parte di modificare una regola. Esattamente e questo crea la situazione di cui parlavo ed il motivo del perché sto provando a risolvere (sotto spiego meglio come) Non è un fatto di migliore o peggiore ma che indubbiamente, porta a modificare le regole di un gioco rendendolo meno inclusivo. Confrontarsi per HR sono d'accordo come anche applicarle ad un tavolo facendolo presente alla sessione 0, ma purtroppo questo processo (per esperienza personale) non avviene o avviene in maniera così sbagliata da portarmi a trovare una sorta di soluzione che possa rendere il gioco fruibile ad un tavolo base per chiunque evitando problemi nel gruppo (più presenti in quelli creati tra sconosciuti) Ti capisco, e nel tentare quello che ho scritto mi sono dovuto confrontare con davvero tanta gente tanto da far vacillare il mio desiderio di rendere questo bel gioco per tutti e non creare un gruppo solo tra quelli della stessa lunghezza d'onda o tavoli di gruppi coesi che non fanno sentire il nuovo arrivato (non parlo di educazione ma di modalità di approccio al gioco). Sarebbe anche questo un discorso a parte. Sperando d'aver chiarito vorrei pareri di come è il gioco eliminando la parte logica che viene applicata durante il combattimento. Giocare di ruolo fa prendere decisioni al giocatore di come il suo PG agisce. es vado a parlare con il barista, mi reco dal re, tento di rubare la collana della ricca donna e qui usare logica e idee non dovrebbe incorrere in problemi fino a che non si devono eseguire tiri meccanici. Durante il combattimento dove la meccanica interviene per risolvere il tutto, spesso possono esserci diatribe su come risolvere perché il giocatore tende ad usare la logica per risolvere o avere vantaggio a dispetto del resto e per questo sto provando a seguire e far seguire le regole nei suoi limiti anche logici per non incorrere nel bisogno di creare regole apposite e dare a chiunque che conosce le regole di usarle al meglio senza più o meno di un altro.
  14. Se utilizzi le regole ufficiali per la creazione il GS del mostro viene calcolato. Una volta creato il suo GS usa la solita tabella per gli scontri. Nella 3.5 i GS è una delle cose meglio fatte
  15. Qui occorrerebbe un altra discussione per parlarne. Purtroppo dopo aver partecipato al playtest della 5e ed averla appoggiata per i primi 12 anni, ho iniziato a trovarle più problemi che pregi. Ma probabilmente sono io che sto sempre a rovescio e resta cmq che ogni edizione ha i suoi problemi. Questa situazione dipende da molti fattori nell'esecuzione a livello di regole e implica anche se si sta giocando con la griglia e le sue regole o no ad esempio: - il personaggio aveva un arma in mano? - la boccetta era da estrarre dallo zaino? - quanto possiede di movimento in base alla sua velocità e carico? - quanto è ripida ed alta la roccia? una delle meccaniche più interessanti proposte quando anche Cook era coinvolto. Oltre ad essere come dici a descrizione del DM porta alla situazione che dicevo. Io, giocatore a cui fai fare queste cose le troverò normali e mi permetto di pretenderle ovunque gioco Oltretutto una cosa molto facile ma che nessuno mai pensa è che queste regole vengono utilizzate a senso unico (ogni volta che une regola viene decisa ed applicata vale sul mondo di gioco) ma che succede se il master le utilizza contro i PG? e non intendo per ucciderli ma se masterizza come dovrebbe in maniera neutrale mostri intelligenti che vengono attaccati dai PG dovrebbe difendersi al suo meglio come fanno i giocatori, o no? Per questo sto provando quello scritto e per ora funziona egregiamente. Per la regola vantaggio, come detto, concordo con te.
  16. grazie Verissimo e per un certo senso la direzione presa dal d20 system è quella. Oltretutto racchiude anche quando si parla di power player, dove c'è chi crea un PG usando le regole fornite al meglio o lo crea tramite dei Bug del gioco (non ricordo benissimo ma se non ricordo male c'era il coboldo con statistiche infinite, o il nano con l'animale elettrico in tasca) Ovviamente a livello di GDR questa cosa dovrebbe scindere il roleplay (la parte particolare del gioco) dall'usare logica durante il combattimento (dove avviene il vero problema delle discussioni sulle regole generalmente)per superare gli ostacoli. sarebbe la norma, purtroppo ci sono alcuni punti da evidenziare: come in molti social la comunicazione delle persone in generale che ora giocano sono diciamo "diverse" quando ad un tavolo crei una home rule (le trovo belle) ma implica che tu non stai più giocando al gioco o meglio lo stai giocando diversamente da un altro tavolo. Questo crea l'altro effetto quando si cambia tavolo di non accettare altro. può aiutare anche se su questo punto (come la comunicazione di intenti) sto trovando alcuni fattori negativi quando si vuole formare un gruppo con chicchessia. Non dovrebbe mai farlo, ma ho notato anche questo e sono d'accordo con te
  17. Riletto. Non capisco perché il trafiletto è scritto con lo stile delle regole varianti Questo ad esempio è uno dei motivi per il quale ritengo la 5e inefficace essendo oltre al trafiletto un manuale con regole reinterpretabili è difficile, a mio parere, se giocata con sconosciuti dove possono sorgere dibattiti continui. Anche nel trafiletto è possibile riscontrare questo, cito: "Quando un giocatore descrive un'azione che non è definita dalle regole, il DM gli comunica se quell'azione è possibile e che tipo di tiro deve effettuare" lasciando come per tutto il resto, la decisione al master (non più considerato da tempo in molti tavoli, sopra gli altri). Anche questo come dicevo, è uno dei motivi che mi ha attualmente allontanato dalla 5e e fatto questa prova su altre edizioni. Ho deciso di applicare una semplice REGOLA per la prova: Una azione, come ad esempio "aprire una porta" può essere eseguita da chiunque possa fare l'azione aprire porta se presente a livello di regola e non limitata o modificata in favore della logica. (un mostro X non può aprire la porta perché non ha il pollice opponibile) P.S. in ogni edizione c'è un trafiletto come quello citato sopra "dove il master ha l'ultima parola". Purtroppo visto che la mia esperienza personale mi ha mostrato che siamo ad uno stato in cui il GDR viene modificato da tavolo a tavolo e che, se si forma un gruppo tra sconosciuti, è più facile che le cose vadano per il verso sbagliato per il problema sopracitato, ho provato questo escamotage.
  18. scusa potresti dirmi almeno il manuale? se inglese o italiano? a cosa fa riferimento la regola? grazie
  19. probabilmente è colpa mia. dovevo accompagnare con un esempio. Molte persone che ho conosciuto mi dicono di seguire le regole ma io intendo quando un giocatore ad esempio vuole eseguire una azione non presente nelle regole, esempio: "prendo con la mano della sabbia e la lancio negli occhi del nemico per accecarlo"
  20. Premessa: Anche se sicuramente può valere per qualunque gdr con regolamento, lo sto sperimentando su D&D. Dopo svariate esperienze di gioco sia con amici che con sconosciuti (quest'ultimi comporta un diverso approccio), all'arrivo della 5e, con il suo pro di essere smart ma con (parere personale) grossi problemi di regolamento, ho iniziato a pensare/notare se le regole al tavolo venissero seguite e quanto spesso viene usata la logica per risolvere alcune situazioni. Quindi ho deciso di provare un tavolo usando come regola che può essere fatto tutto e solo, quello presente nel regolamento. Questo ha destabilizzato inizialmente come ogni cosa nuova, ma effettivamente il gioco non incorre più in blocchi che comportano soluzioni al momento o rotture nella sua meccanica e dopo averci preso la mano, devo dire che funziona egregiamente ed evita qualunque polemica. *visto che la 5e ha spesso regole che devono essere interpretate a discrezione del master, mi sono appoggiato ad un'altra edizione Esiste qualcuno che l'ha provato? Cosa ne pensate?
  21. Sinceramente mi mancano, sono sicuro che in molti non venga utilizzato, ma non perché le regole non lo prevedono. Per rispondere Peso: capacità di carico, velocità di movimento Locazione: furto o distruzione/perdita
  22. Per curiosità, ci sono molti giochi senza equipaggiamento? si il background è inteso non quello meccanico della 5e ma la storia del personaggio (purtroppo si chiama uguale) Visto la dimensione del sito mi sarebbe piaciuto averne almeno un centinaio (ma forse immaginavo troppo). P.S. purtroppo è il primo sondaggio che provo a creare e per come l'ho scritto (colpa della mia inesperienza) non appare come tale, se uno non apre il post.
  23. Da cellulare spero di rispondere bene a tutto. La domanda 1 non fa riferimento a dove compili la scheda. Seguire il manuale vuole dire seguendo le regole e le spiegazioni passo a passo (sia che ci sia point buy che tiri di dado o altro metodo proposto dal regolamento) La seconda fa riferimento ad usare un srd in sostituzione al manuale La terza assieme al master, altro motivo per chiarire che non si riferiva a dove (scheda online o cartacea) ma sempre al come. *sapendolo ora è possibile cambiare il voto? La 4 è specifica ad una parte della scheda EQUIPAGGIAMENTO (dovrebbe essere presente in molti giochi e ho pensato ai giochi più conosciuti) La 7 si può aggiungere "prendere appunti"* (ma non saprei come fare) ma l'idea era quando e non cosa. *Prendere appunti si potrebbe fare anche su un quaderno a parte. L'idea è per capire quando la modifichi
  24. Vorrei raccogliere dei pareri sinceri su come il giocatore si approccia a questo aspetto del gioco. Ringrazio in anticipo tutti quelli che vorranno darmi il loro parere
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