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Dragons´ Lair

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PietroD

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti pubblicati da PietroD

  1. Dumli Il soldato avrebbe preferito affrontare una banda in campo aperto, ma tenne da conto le parole di Torum, pronto a fiancheggiarlo nell'ormai prossimo combattimento, scegliendo il suo stesso avversario.
  2. Flint Il nano aveva fatto spazio a Goldmoon perché si occupasse dell'estraneo, ma aveva impugnato l'ascia di questo insieme alla propria. Vedendolo rinvenire e udendo la sua voce, non potè trattenere un sospiro e tornò ad avvicinarsi. «Sei fra amici. Io sono Flint Fireforge, dei nani di collina. Siamo dentro la Grande Montagna. Tu chi sei?». Gli porse l'ascia che aveva tenuto in custodia, offrendosi di restituirla all'altro nano.
  3. Vassilji Scosse la testa in risposta ad Arn. «Scende. Ed è dove troveremo il peggio. Non lasciamo niente indietro. Almeno niente che non conosciamo».
  4. Vassilji «Niente resterà chiuso, se non espressamente chiuso da noi». Il giovane cominciò a cercare trappole sul sarcofago centrale, anche se quello che temeva di più non era niente di meccanico. «Dobbiamo tutti essere pronti a colpire chiunque ne venga fuori, ma al momento dell'apertura sarà bene restare lontani il più possibile. Non vorrei che tutti ci beccassimo fumi velenosi o qualche genere di esplosione».
  5. Gromnir «Ma che?». Il guerriero, sorpreso da quanto vedeva, osservò meglio la disposizione delle pietre. Voleva capire se fossero disordinate per un crollo naturale, oppure impilate diligentemente a formare una parete. Nel secondo caso, forse poteva essere opportunamente spinta e fatta crollare.
  6. Petras All'obitorio
  7. Flint «Potrai studiarlo, appena lo porto fuori». Il vecchio fabbro cercò di sbrigarsi. «Può anche essere il veleno di grotta. Aria consumata ma inodore che ti toglie il fiato fino a soffocarti. Però è improbabile, di solito si accumula nelle conche, dove ci sono foglie in decomposizione e nessuno scambio d'aria, non in cima a un tubo elevatore». Procedeva all'indietro, attento a non inciampare. «Lo chiederemo a lui appena si sveglia».
  8. Dumli Altri caproni. Memore di quanto fosse stato complesso aver ragione degli avversari precedenti, si avvicinò ai compagni, pronto a far valere la superiorità numerica... sperando che nell'altra stanza non ci fosse una famiglia numerosa, o un clan, o il raduno di tutto il dannato caos di quelle montagne.
  9. Flint Impossibile precedere Tass e i suoi riflessi da anguilla. Lo seguì all'interno. «Voialtri restate fuori, lo trascino io. Tass, sta buono, ci penserà Goldmoon. Raccogli quel che hai sparpagliato!». Afferrò il nano svenuto per le ascelle, provando a tirarlo fuori dal cilindro, verso la donna che godeva del favore di Mishakal.
  10. Gromnir «La tua proposta non può che trovarmi favorevole». L'idea di tornare allo specchio gli sembrava buona, fosse anche solo per aggiornare chi li attendeva dalla parte opposta e lasciarli liberi di allontanarsi verso il luogo che preferivano. Oppure... «Che ne dite di chiedere alle nostre due guide di venire da questa parte dello specchio e proseguire il loro incarico in questa regione? Ormai sappiamo che quella è solo una scorciatoia per il viaggio che dovevamo fare insieme, non un portale verso un luogo pericoloso».
  11. Gruttag «Ci siamo infilati in una nassa piena di esche, e presto sarà immersa in una vasca di pesci affamati. Vi avverto, di solito qualche pesce è catturato, qualcun altro no, ma tutte le esche fanno una brutta fine». Il nonno avrebbe di certo detto che poteva starsene a picconare una miniera anche se pareva esaurita, avrebbe avuto da mangiare meno e sudato di più, ma almeno non avrebbe avuto a che fare con mutanti, stregoni e demoni strappacuori. «Il problema è che non possiamo fare altro, compagni. Siamo proprio nella Nassa fino al collo».
  12. Ludwig Von Weber Il tedesco annuì alle parole del vecchio. «Sono d'accordo, noi in effetti prenderemo la via più a Sud, non posso farmi mancare l'occasione di passare per l'Italia. E poi ci sono dei musei incredibili, scrigni di imperdibili meraviglie». Il tedesco fece mente locale alle tappe citate dal vecchio, e coincidevano con quelle definite da Smith come indispensabili per la loro missione principale, quella che li aveva portati a incrociare il mistero del treno. «Penso che farò tappa per un giro in città come minimo a Parigi, e in Italia sicuramente a Milano, Venezia e Trieste. Proseguendo non mi farò mancare Belgrado e Sofia, e ovviamente il capolinea. Costantinopoli e il suo delicato equilibrio fra anima occidentale e orientale fatico perfino a immaginarmela, nonostante ne abbia letto». Sorrise quando fu citato un membro del club in partenza. «Potrebbe essere interessante fare il viaggio insieme. Alla fine della cena, vi chiederò come poter contattare il Signor Partridge, chissà che non abbia voglia di condividere l'esperienza di questo viaggio». La conversazione sul modellino continuava, ma pareva girare su un binario circolare. Era forse il momento di provare ad attivare uno scambio. «Mi hanno parlato del negozio di un turco, forse di nome Makriat ma non sono certo di ricordare bene, che commercia anche in modellini. Qualcuno di voi è mai stato suo cliente? Vorrei capire se è affidabile oppure rischio di comprare robaccia, con lo smalto che salta via dal metallo al minimo urto».
  13. Vassilji «Ben fatto Arn. Quando ripasseremo di qui, andando via, gli sblocchiamo il coperchio. Sai che sorpresa per le teste di cane?». Il giovane ladro cominciò a guardarsi intorno, ma il chierico sembrava avere fretta. «Ehi. Che nessuno vada oltre se non abbiamo spulciato qualsiasi cosa ci sia in questa stanza. Abbiamo già visto che possono esserci passaggi segreti e robe utili a sopravvivere. Qualsiasi aiuto... Zirchev... ci abbia consentito di ottenere eliminando questi non-morti non deve andare sprecato». Cominciò a ispezionare sarcofagi e nicchie. «Rhal, mi dai una mano?».
  14. Flint «Speriamo che a scendere sia solo un altro Tass». Il nano mantenne la posizione di guardia. «Sturm, presidia l'apertura dall'altro lato del tubo. Non lasciamo nessuna uscita facile, se una minaccia dovesse scendere con la piattaforma potremo affrontarla da due lati».
  15. Gruttag «Ma quella cosa che avete trovato nelle fogne? Che sia stata evocata sacrificando il goblin? A proposito, quando siete venuti via l'avete lasciata viva o morta?». La lettura da parte di Dieter del nuovo foglio sembrava riportare tutte le informazioni che avevano in un'unica botte. «E così il fratello ritornato e la sua fidanzatina dei tempi degli studi accademici sono stregoni e si dilettano a giocare con queste cose proprio mentre in cielo c'è la Luna peggiore di tutte. Se mi capitano a tiro, gli rompo sulla testa uno specchio alla volta!».
  16. Vassilji «Uno alla volta, possiamo farcela». Provò a colpire il nuovo avversario, nonostante l'insuccesso precedente.
  17. Gruttag Vista la reazione di Andimus, il nano pensò fosse giunto il momento di sfruttare tutte le carte e usare Magirius per chiarire quelle che non sapevano come usare. «Già che volete aiuto, capiamo quanto possiamo darvene». Abbassò la voce, per non farsi sentire dagli altri tavoli. «Se vi dicessi che Kastor Lieberung è vivo e possiamo farlo arrivare al rituale, pensate che come Magister Impedimentiae potrebbe fermare il rito?».
  18. Gruttag «Dieter, dopo i lucci, il gatto si mangia pure i pesci piccoli. E a noi hanno già provato diverse volte a mangiarci, specialmente al nostro amico 'sosia'». Il nano non era felice di intervenire, ma se gli eventi avevano messo questa storia nella loro rete, dovevano tirarla su e farsene carico.
  19. Flint «E allora, caro Raistlin, tieniti pronto a fare qualcosa di altrettanto utile di quel che hai fatto prima. Tass, riporta qui quella piattaforma, e auguriamoci che non riporti giù qualcosa di brutto». Strinse l'arma, tenendo d'occhio l'apertura del cilindro.
  20. Dumli Il soldato osservò le scritte sulla parete. Posò una mano sulle scritte in Khazalid, sulle implorazioni agli Dei, rimaste inascoltate. Chissà se gli Dei, ora, avevano occhi per questo sparuto gruppetto. Sentendo che i colpi erano terminati, si portò nell'altra stanza. Anche qui c'erano scritte, ma l'argomento era diverso. Forse da quei piani in Orrak avrebbe capito in che direzione si erano mossi a quel tempo gli Orchi. Se avessero trovato le loro tane attuali, forse sarebbero stati più vicini all'oggetto che cercavano.
  21. Gruttag «Il gatto un giorno disse a ciascuno dei lucci nel fiume 'Io e voi mangiamo pesciolini. Mettiamoci insieme, e non soffriremo mai la fame. Vediamoci nell'ansa per parlarne', e quando tutti i lucci furono insieme, finirono nella pancia del felino». Il nano sorrise ai compagni. «Signor Magirius, volete da noi un aiuto a salvarvi dal gatto?».
  22. Petras Obitorio
  23. Gromnir Attendere non era un problema, per il guerriero, quando sapeva che nessuno dei compagni era in pericolo. Erano momenti rari, quelli in cui non si doveva stare all'erta. Prese a giocherellare con la catena... e a un certo punto fu preso dalla curiosità. «Si fanno giochi gladiatorii, in questa città?». Non che avesse nessun rilievo per la loro missione, ma poteva essere interessante conoscere gli stili del luogo, le regole di nuove gare... e magari mettersi alla prova con qualcuna di quelle che non fossero cruente.
  24. Dumli Lasciando andare gli altri avanti, l'ex gabelliere si ritrovò a osservare le pareti, piene di segni. E con sorpresa li riconobbe. Somigliavano ai segni di cui gli Snotlings avevano riempito una cella, quella volta che avevano affrontato una infestazione di quegli esserini alla torre annonnaria. Quando se ne erano liberati, gli era toccato cancellare quei segni uno per uno dai muri e dal pavimento, ma aveva capito che non erano privi di senso e se li era riportati su un tomo per studiarli più tardi. Era rimasto sconcertato da quanto quelle creature, dal comportamento più simile a quello delle gazze ladre che di esseri pensanti, potessero avere da scrivere. Gran parte erano insulti ai carcerieri, ma altre scritte erano implorazioni a qualche divinità o filastrocche dal sapore malinconico. Quelle letture tornavano utili, ora, incredibilmente, per quanto somigliavano ai segni presenti in quella stanza. Naturalmente voleva dire che là dentro, oltre ai nani che avevano realizzato la struttura e agli attuali occupanti dalle corna di capra, erano passati dei pelleverde. Ma sperò che fossero anche utili per la loro cerca.
  25. Flint «Tass, a te dovrei tagliare le mani. E a te, Raistlin, la lingua». Scosse la testa. Il principe dentro l'elmo pareva essere ancora in silenzio. Eppure queste strutture avevano tutta l'aria di essere lì fin dai tempi della guerra, quando la Montagna non era ancora chiusa e il principe calcava ancora il suolo con i propri piedi. «Bene, adesso abbiamo tre direzioni in cui possiamo andare. Avanti, e sopra o sotto. E io non ho nessuna idea di quale sia giusta».

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