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MadLuke

Circolo degli Antichi
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  1. Si. Sto dicendo che se un master concede Disintegrazione ai suoi PG ma poi non la fa usare mai anche ai suoi PnG, sta giocando da debole, che è un particolare tipo di gioco sbagliato.
  2. Boh, secondo me a te, o a questo sito (ma magari il problema fosse relegato a questo sito!), sfugge che se si vuole avere rispetto delle opinioni di tutti: 1) si deve avere la libertà di esprimere tali opinioni (nel rispetto dei principi di educazione), perché se le tieni nascoste per paura di offendere, ovviamente nessuno potrà "rispettarle" 2) il rispetto delle idee non può essere per tutti o per tutte le idee, perché equivarrebbe a non avere rispetto per niente e nessuno. Tono di sufficienza: non sbagli. la 1). Più precisamente, pur sapendo in anticipo che sarei stato in minoranza, volevo solo farmi un'idea se a masterizzare come me fossimo 1 su 5 o 1/100.
  3. 4) non solo ho scritto "vai con dio", ma ti ho detto che io stesso stavo per fare, ancora mi piacerebbe riuscire a farla in futuro, una campagna "amichevole" dove buoni e cattivi si rincorrono senza mai uccidersi. Che giudizio di valore starei dando??? Se invece ti riferisci all'aver chiamato "imbelli" certe categorie di master (senza fare nessun nome), si, lo confermo. Che è, il "politically correct" su 'sto sito è arrivato a tal punto che non solo non si possono criticare le persone (neanche nel rispetto dei limiti dell'educazione), ma neanche i princìpi e atteggiamenti in astratto??
  4. @Alonewolf87 ti ripeto: se fai come Ithilden che ha deliberatamente rimosso per tutti certe "meccaniche di morte", per gli uni e per gli altri, da parte mia "vai con dio". Ma qui secondo me sei tu che ora non vuoi capire quello che ti dico io: il 95% dei master lascia che i suoi PG studino Disintegrazione (vorrai mica togliere gli incantesimi del manuale base?!)... però ai suoi cattivoni non lo fa usare. E senza nessun discorso o chiarimento, semplicemente ha paura di litigare coi giocatori, o che abbandonino la campagna, che comunque ci siano problemi, ecc. Cala le braghe, se la fa nelle mutande, chiamala come vuoi, si.
  5. Si, ma poi anche se magari a parole ora il 95% si dice d'accordo su questa linea: se Disintegrazione è disponibile per i PG allora deve essere a disposizione anche dei PnG per ammazzare i PG... Poi si sa com'è la realtà delle campagne D&D: i PG continuaeranno a lanciare Disintegrazione ma i PnG no. E non perché qualche giocatore si è arrabbiato, perché non era stato messo chiaro prima o cose del genere. Ma semplicemente perché i master si mettono in soggezione da soli, e nel 95% delle volte si spaventano all'idea di uccidere clamorosamente un PG. Gli cambiano il tiro di dado senza che neanche il PG lo sappia, o lo resuscitano dopo 5 minuti, ecc. e tutto il dramma finisce lì, così la campagna può andare avanti senza che nulla disturbi il quieto vivere.
  6. Ho preso spunto da quell'osservazione del mio giocatore, ma che in realtà è una cosa che nei lustri ho percepito è comune tra i più... Una volta un mio compagno (entrambi PG) si arrabbiò col master perché lui con Saltare +3 era riuscito a cadere in un baratro che richiedeva salto in lungo CD 5. Morto. E la cosa peggiore era che pure il master si sentiva in colpa, ma de che?!? Poi, per rispondere a GreyMatter, certo che preferisco evitare la morte dei PnG (non fosse per il fatto che aiutarli a creare un altro personaggio, inserirli nella campagna e gestire le conoscenze del giocatore/personaggio è uno strazio), però come ho già detto, mi piace "il gioco maschio".
  7. E poi ragazzi scusate ma a questo punto mi tocca ricordarvi un altro dei preziosi insegnamenti di Tyler Durden: i PG che possiedi, alla fine ti possiedono. Tradotto: se la morte di un PG, di un gioco, davvero è in grado di rovinarti l'umore, forse è il caso che per un po' di tempo pianti il GdR e passi più tempo con la ragazza/e, gli amici e ti ubriachi.
  8. A me piacciono i romanzi fantasy "crudi" più di quelli cappa e spada, si. E lo stesso vale per i giochi di ruolo, si. Ma ora che me lo chiedi, ti dico che penso che preferire un tipo di gioco più in punta di fioretto, rispetto a uno "sporchi e cattivi", non ci sia nulla di male. Se devo dirtela tutta, prima di iniziare la campagna che ormai anche tu un po' conosci, sono stato indeciso nel farne un'altra che sarebbe stata un mix tra "Prince of Persia" e "La Stella della Senna", una roba dove non si moriva neanche a chiederlo per favore. Perchè "il gioco", cioè il divertimento, non sarebbe derivato dalla lotta per la sopravvivenza, bensì dal corteggiare la moglie del duca per potersi introfulare alla festa, e di nascosto dileguarsi dal salone del ballo per violare la stanza del tesoro del duca stesso e sostituire un prezioso documento con un falso, ecc., ecc. Tanti generi di campagna, tutti belli in modo diverso, come dici tu. Purché si sia coerenti. E qui vengo al punto. Non si può accettare di partecipare a una campagna come "Il Destino dei Guerrieri", dove nella pagina di presentazione è scritto chiaro e tondo che è cruenta, e ogni post (diciamo meglio "non pochi post") trasuda sangue e violenza (oggi sono morti 50 PnG innocenti, ma anche 1 PG è andato a terra)... E poi dire, come è successo in occasione dello scontro col Ghost Faced Killer: se quel TS l'avesse dovuto fare il mio PG, e l'avesse fallito, e fosse morto, ti avviso che mi sarei incavolato (così mi ha detto uno degli altri PG). Questo per me significa fare volere la botte piena e la moglie ubriaca, ed è da immaturi. Di più se a te (chiunque) piacerebbe partecipare a una campagna come la mia, perché ti piace quel genere di atmosfere (come anche "Mezzo Mondo" di Joe Abercrombie, altra mia tentazione), ma non lo fai perché "eh no, perché poi magari il DM mi uccide il mio PG", allora sei immaturo. Ma anche senza parlare della mia campagna, anche i comuni FR, sono un'ambientazione dove esiste appunto Disintegrazione e ben peggio di questo, e allora perché i PG devono poter lanciare un incantesimo del genere, ma i PnG no? O si adegua coerentemente tutto il contesto a un ambiente "ovattatto", dove il massimo della ferita è un guanto di seta sbattuto in faccia. Dove c'è Grease e Tasha Hideous Laughter ma non, per nessuno, Dito della Morte. Ci mancherebbe, chi sono io per dirti come è giusto divertirsi e come è sbagliato? Oppure lo fanno anche i PnG, tu schiatti e non ti azzardi a lamentarti. E i Master devono pretendere questa coerenza da parte dei giocatori. Poi io magari calco anche la mano (tieni conto la mia immagine di copertina FB è la scena di FightClub dove Brad Pitt procura l'ustione chimica sulla mano di Edward Norton), è pure vero... Però il senso è questo. Meglio ora?
  9. Ithilden quindi i tuoi maghi non studiano Disintegrazione, o Dito della Morte i chierici? I tuoi PG non ordiscono trappole mortali in cui i PnG, magari le guardie del castello da assaltare, muoiano prima ancora di rendersi conto di cosa stia succedendo? Fammi capire: certe cose le devono poter fare solo i PG, oppure tu davvero stai gareggiando per il premio "gdr fair play 2017"?
  10. MadLuke ha pubblicato una discussione in Dragons’ Lair
    Ciao, premesso che ora sono diventato "Basilisco", dove posso leggere tutti i livelli/mostri che ho già passato? Sapete, sono quelle cose che potendole rileggere danno soddisfazione e senso alla vita. Ciao, MadLuke.
  11. Io sto masterizzando una campagna a livello medio-alto, e cerco un paio di PG per rimpolpare il gruppo. Ciao, MadLuke.
  12. Avevano disposto turni di guardia a cavolo, mettendo insieme 2 combattenti puri, invece di 1 combattente+1 svelto. La cosa peggiore poi è che io feci due tentativi nel giro di un'ora di gioco, al primo mi andò male solo perché una PnG (mezzelfa molto svelta), era riuscita nel check nonostante il -10 di penalità perché dormiva. Il capo allora fa "vabé, ormai è andata, per stanotte non capiterà più nulla"... Contaci: ci ho riprovato, la mezzelfa purtroppo non ha rifatto il 20 di dado... I due guerrieri di guardia peggio di mia nonna... PG Morto.
  13. Certo che si deve essere cristallini, ripeto è da quando è iniziata la campagna che avviso giocatori nuovi e vecchi che il loro PG può morire. Ma ad alcuni master, è ormai acclarato, non piace imporre i save or die (neanche mettendo avvisi con luci al neon). Certo che si può morire anche in combattimento, ma di solito viene percepito come "meno ingiusto" rispetto a un nemico che magari vince l'iniziativa, ti fa dito della Morte... E tu schiatti senza aver avuto umanamente alcuna possibilità di evitarlo. Gli ultimi due PG morti della mia campagna sono morti uno in combattimento, perché invece di saggiamente ritirarsi ha continuato a dire "ancora un round solo...". L'unico con cui poteva arrabbiarsi era se stesso. Un altro invece durante la notte ha preso un coup de grace da un druido/lupo mentre stava dormendo, perché nessuno ha sentito nulla (cioè la prova di Ascoltare era diventata un save or die).
  14. Sono cose che succedono, purtroppo, ma che non sono neanche infinitamente giustificabili. E' un gioco. E si spera che prima o mentre diventavano padri, si siano ravveduti della stoltezza del loro comportamento. Comunque @Alonewolf87, proprio questo volevo capire: come la vivreste voi o i vostri giocatori, da una parte o l'altra del tavolo. Mi sembra che almeno in parte anche voi giustifichiate l'attaccamento dei giocatori ai loro PG, se non addirittura risentimento, se il master non ha tenuto una condotta cristallina. E io trovo questo atteggiamento, anche se debitamente circostanziato, semplicemente folle.
  15. No. Un giocatore che non rivolge più la parola al master, solo perché questi l'ha posto davanti a un save or die (che lui ha sfortunatamente fallito) è immaturo. Tutto il resto è solo dramma dell'interpretazione (per chi gioca con una certa partecipazione).
  16. Non sono d'accordo. Non si tratta solo dell'allineamento dei PG o dello scopo dello scontro. Si tratta che se metti a rischio la vita di un PG (e poi quello muore davvero) vai a "sfidare" la maturità del giocatore (vedi puerile amico di @fenna, altro che "aveva ragione lui"...), mentre se fai morire la principessa è solo un'altra prova di interpretazione di un momento drammatico.
  17. No, è vero, non c'è solo la morte. Ma è la cosa più facilmente adottabile e soprattutto sempre efficace, con qualunque giocatore o personaggio. E comunque esporre alla morte richiede una certa dose di "freddezza" da parte del DM che non è richiesta invece per sottoporre i giocatori a dilemmi del tipo "salvi i bambini del villaggio e muore la principessa o salvi la principessa e muoiono i bambini?". Da questa discriminante fondamentale era nata la mia domanda, non dal desiderio di capire chi è master abile a creare trame avvincenti nelle proprie campagne (che pure ci vogliono).
  18. Di nuovo fregnacce, perché vorresti dare a intendere che il giocatore sia davvero in empatia completa col suo PG. Invece è una cavolata, perché per quanto il giocatore si immedesimi nel personaggio che assiste alla strage di un villaggio, dopo 5 minuti non gliene frega nulla (e ci mancherebbe pure che ci ammorbassimo le gonadi per un gioco!), mentre a un PG non frega nulla di essersi perso la bacchetta della Disintegrazione nuova di zecca, se questo è servito a salvare un amico d'infanzia minacciato dal cattivone (mentre il giocatore bestemmia in aramaico).
  19. Va bene tutto, ma io volevo sapere se in definitiva qualcuno adotta davvero questo stile di conduzione della campagna oppure no... E se togliamo pure AloneWolf e GreyMatter che lo hanno adottato, ma ora si dichiarano "pentiti" :-)... Mi sa che sono rimasto solo io a usarlo (d'altronde, come voi stessi auspicate, l'ho detto fin da subito 5 anni fa, che sarebbe stata una campagna cruenta, dove "i PG muoiono" e metto in avviso sempre i nuovi giocatori quando ne arrivano). Umpff... Finché c'è vita c'è speranza. Vivi oggi per combattere domani. Non è finita finché non è finita. Domani è un altro giorno... Alla fine finisce tutto a tarallucci e vino. No signori: non c'è niente come la morte.
  20. Perdonami SilentWolf, ma sono tutte "fregnacce": l'unica cosa che spaventa un giocatore, e quindi gli tiene la tensione/divertimento alto è la possibilità di perdere il PG. Morto. Secco. Che il personaggio debba affrontare un'odissea, ma sa che gli frega?! Anzi, lui giocatore si diverte ancora di più! Per cui o fai morire il PG o abbi l'onestà intellettuale di dire "no, io non me la sento di far morire i PG" come rispettabilmente ha fatto Ithilden. E non meniamo il can per l'aia. L'unica altra cosa che potrebbe spaventare il giocatore forse è far perdere al personaggio tutti i suoi oggetti magici, forse, magari soprattutto se stai giocando nei FR dove ogni personaggio ne ha tanti collezionati con tanta pazienza.
  21. Nella fretta di scrivere ho adottato il termine sbagliato. A monte: come ho scritto a Ithilden io rispetto assolutamente chi ci tiene a non far morire i PG solo per caso. Però adesso volevo sapere se invece qualcuno era pronto a farlo. Poi non c'è bisogno che ora si fa a gara a chi inventa il modo migliore per salvare fuori gioco i PG che dovrebbero essere morti (chiunque lo sa che è un'opzione "sottobanco" sempre a disposizione), oppure i benefici di non far morire i PG, o l'importanza dell'essere chiari tra DM e giocatori. A me personalmente una volta sarebbe piaciuto giocare la CdP "Unliving" del BoED (mi sembra), se è per questo. Ma non è di questo che mi interessa parlare ora.
  22. Se vabbe'... Fermiamo un gruppo di gioco solo perché uno non può crearsi un PG nuovo. Che poi essendo in mondi diversi, non si capisce come faranno a giocare insieme. E poi questo è proprio il comportamento che ponevo in discussione: sei morto ma nonostante tutto non ti farò mai morire realmente.
  23. Rispetto il tuo punto di vista ma non lo condivido. Per me la consapevolezza della precarietà della vita del PG è elemento fondamentale del divertimento. E l'unico modo per renderli consapevoli... Chiariamo che di questi "save or die" particolarmente drammatici credo di averne fatti fare solo 3 in cinque anni di campagna. Però ad esempio l'ultimo di un PG contro un Ghost Faced Killer (D&D 3.5, non ricordo il nome dell'abilità speciale), peraltro gli serviva 14 di dado (mica cotica!), come dire, in un certo senso si è fermato il gioco, momento di solennità per quel tiro... E poi, io specialmente, siamo stati tutti contenti del successo. E poi così, prima di andare a cacciarsi in un guaio ci pensano 3-4 volte.
  24. Ciao a tutti, volevo sapere se qualche DM ha realmente perso uno dei suoi PG in una situazione che un "Tiro Salvezza" decideva per la vita o morte. Non parlo esclusivamente di Disintegrazione, Dito della Morte o altri incantesimi. Ma anche prove di abilità per salvarsi da una trappola mortale, saltare un burrone profondo, ecc. E senza che neanche il PG abbia avuto la colpa di andare deliberatamente a cacciarsi nella tana del drago. Lo chiedo perché il mio dubbio è che i master in fin dei conti i master non abbiano mai il coraggio di sottoporre i loro PG, o per meglio dire "i loro giocatori" in una situazione troppo aleatoria. Per cui o non lo fanno proprio, oppure prima fanno spaventare i giocatori ma poi di nascosto gli cambiano il tiro salvezza del PG (a loro favore), oppure usano Dito della Morte casualmente proprio contro l'unico PG del gruppo che ha l'anello di protezione dalla morte, oppure in cui la probabilità di vivere morire è ben lontana dal 50-50 (sempre a favore del PG), oppure solo se tanto si sa che il chierico del gruppo potrà resuscitarlo senza problemi o comunque dopo 5 minuti raggiungeranno il luogo in cui si "vanifica" la morte, ecc., ecc. MI sbaglio? Qualche master davvero ha avuto l'ardire di seccare un suo PG in questo modo? E il giocatore come l'ha presa? Ciao e grazie, MadLuke.

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