Gaelan sogghigna al di là del muro. "Non sono da solo. C'è una coppia di nani con me, ma sono ancora troppo stordito dall'alcol per capire in che guaio si trovano. Non sentite questo rumoraccio? Sono loro che russano. Poi prima di voi ho sentito aprire e chiudere le prime celle un paio di volte. Siamo sicuramente in buona compagnia, ma non tutti arrivano qui sulle proprie gambe.
Comunque come vi dicevo smettere di sperare di scappare. Niente porte segrete. Niente botole nascoste. Un corridoio, tante guardie. Così funziona qui.
I medaglioni sono oggetti che uso...che usavo, maledizione...che usavo per aprire le porte quando i maghi erano troppo impegnati per scortarci. So che vanno ricaricati con un qualche rituale ogni tanto o non funzionano più; solitamente lo usavamo due o tre volte e poi li consegnavo a uno dei maghi.
L'unico consiglio che posso darvi è di cercare di diventare il beniamino di qualcuno. La gente adora gli eroi e i fortunati, cercate di essere o uno o l'altro e magari vedrete l'arena più di una volta."
Rumore di chiavistello. Poi qualcosa che viene spinto su rotelle nel corridoio. "Mangiate, povera gente. Mangiate quanto potete e finché potete. Vogliono che siate in forma e belli carichi per lo spettacolo e il mio spezzatino fa al caso vostro " Dice una vecchia che porta un carrello con un grande pentolone e diverse scodelle. Per ogni prigioniero inizia a riempirle e lasciarle con una forma di pane a distanza di sicurezza dalle sbarre, in modo che i prigionieri possano arrivarci ma senza il rischio di essere catturata. Lo spezzatino è molto profumato, pieno di carne, patate, piselli...davvero invitante.